Cambiano i tempi ma il tonno in scatola tiene nei consumi: +2%

Il tonno in scatola continua a correre, e a piacere agli Italiani. Secondo i dati resi noti dall’Ancit, l’Associazione nazionale conservieri ittici e delle tonnare che associa 21 aziende in rappresentanza di un settore che dà lavoro a 1.550 persone, nel 2016 ha registrato una crescita dei consumi del 2%, confermandosi uno dei comparti trainanti dell’alimentare made in Italy. Il valore del settore lo scorso anno è stato di 1,2 miliardi di euro (mentre il fatturato totale del comparto conserviero ittico, che comprende anche sgombri, sardine, salmone, acciughe e altro è di 1,55 miliardi) con una crescita del 3% rispetto al 2015. Gli Italiani consumano ogni anno 150mila tonnellate, pari a 2,4 kg pro capite, con una crescita del 2% rispetto all’anno scorso, più o meno il doppio rispetto alla produzione nazionale, che si è attestata nel 2016 a 74mila tonnellate, con un aumento del 9%. L’Italia è il secondo produttore europeo dopo la Spagna. Le esportazioni hanno toccato quota 23.531 tonnellate (+4%), le importazioni 89.491 tonnellate (+4,2%).

 

Consumato da 9 italiani su 10

Dati tutti positivi che confermano l’attenzione per un prodotto che ha nella leggerezza, nella praticità, nell’economicità, nella salubrità i suoi skill principali. Lo dimostra anche un’indagine commissionata dall’Ancit alla Doxa, che fotografa il rapporto che gli italiani hanno con il tonno in scatola. Il 94% consuma abitualmente questo alimento, e il 43% lo mangia addirittura almeno una volta a settimana. Interessante scoprire come il tonno sia particolarmente amato da alcune tipologie di persone: gli “under 25”, le famiglie con bambine e ancora di più gli sportivi, che lo inseriscono tra i cinque alimenti irrinunciabili nella loro dieta assieme a carni bianche, legumi, yogurt e bresaola. Merito delle proteine nobili, degli Omega3, dello scarso apporto calorico.

Il tonno appare anche vincente grazie alla sua versatilità. Può essere consumato da solo o in molti modi diversi. Da questo punto di vista gli italiani sembrano preferirlo con gli spaghetti, in un sugo semplice e leggero, oppure come ingrediente di insalate di riso e di pasta, soprattutto nella bella stagione. Gli abbinamenti prediletti sono con il pomodoro (31%), con la pasta (27%), con il riso (16%), con le uova (9%), con i peperoni (4%) e con i carciofi (3%). Il tonno entra anche nelle nostre “schiscette” come ingrediente del piatto più gettonato per la pausa pranzo “homemade”, l’insalata di riso con tonno e pomodori, scelto dal 40% del campione. Segue l’intramontabile panino (o tramezzino) con tonno e pomodoro, che viene mangiato dal 35% degli intervistati. Piatti che sono amati perché considerati una pausa pranzo leggera e nutriente, da qualcuno perfino un “superfood” all’italiana grazie alla combinazione delle proteine nobili del tonno e degli antiossidanti contenuti nel pomodoro.