
Cotone sostenibile? Si può. Le aziende lo stanno dimostrando anche se la strada intrapresa è solo all’inizio.
Vediamo più in dettaglio il Sustainable Cotton Ranking 2017.
Sono 75 le aziende presenti nel report del 2017 (37 in più rispetto all’edizione 2016 ). Cinque le imprese (con un punteggio tra i 50 e i 100 punti) che guidano gli impegni di sostenibilità: C&A, H&M, IKEA, Marks & Spencer e Tchibo GmbH.
Il ranking riporta poi le 8 aziende classificate “sulla buona strada” (well on way), che hanno totalizzato dai 25 ai 50 punti e, a seguire, ulteriori 18 brand che hanno raggiunto un punteggio tra i 5 e i 25 punti e che hanno dunque intrapreso il percorso per migliorare le proprie performance (starting the journey). In coda, le restanti 44 aziende che hanno invece totalizzato meno di 5 punti.
Rispetto al 2016 sono stati fatti progressi, ma soltanto 11 imprese risultano effettivamente in linea per il raggiungimento di quota 100% cotone sostenibile entro il 2020 e, in generale, l’approvvigionamento di cotone sostenibile risulta comunque relativamente basso.
Sebbene il cotone prodotto attraverso pratiche sostenibili abbia rappresentato il 15% dell’offerta globale per la stagione 2016/17 e si preveda raggiunga il 20% per la stagione 2017/18 (nel 2015/16 si è partiti dal 12%), poco più di un quinto di questi volumi (21%) risulta essere effettivamente utilizzato. Il restante viene venduto come cotone “convenzionale” ai brand e ai retailers, che individuano come ostacoli all’approvvigionamento di cotone sostenibile la scarsa domanda da parte dei consumatori, la complessità delle catene di fornitura e il costo aggiuntivo.
Perché cotone sostenibile
Utilizzato in centinaia di oggetti di uso quotidiano, il cotone costituisce fonte di reddito per circa 100 milioni di famiglie in 80 Paesi; la sua produzione è però collegata a complesse sfide ambientali, sociali ed economiche connesse ad esempio all’eccessivo consumo di acqua e all’uso di pesticidi per la coltivazione, unitamente all’impiego di lavoro minorile e al debito degli agricoltori.
La ricerca
Il ranking è stato commissionato da PAN UK, Solidaridad e WWF con l’obiettivo di mettere in luce quanto le scelte di approvviginamento delle aziende possano incidere positivamente per favorire la transizione del mercato del cotone verso una maggiore sostenibilità. La ricerca è stata realizzata in forma indipendente dalla società Aidenviroment, che ha misurato le performance delle aziende riguardo policy, approvvigionamento e tracciabilità della filiera.