Defibrillatore, cliente salvata in un Auchan, Cobas: “renderlo obbligatorio per legge”

Una necessità, uno strumento salva vita che andrebbe imposto per legge in tutti i super e ipermercati: questa la posizione, e la proposta, dei Cobas circa l’introduzione del defibrillatore che ha permesso a un commesso Auchan di Concesio (BS) di salvare la vita a una cliente. Lo scorso martedì una donna di 66 anni, colpita da infarto all’interno del supermercato, è stata infatti rianimata prima manualmente, poi utilizzando il defibrillatore in dotazione alla struttura. In attesa dell’arrivo dei medici, è stato proprio il dipendente del supermercato a salvarle la vita. La donna, intubata e trasferita d’urgenza in ospedale in codice rosso, è ancora ricoverata ma fuori pericolo.

“Questo è il secondo caso che registriamo negli ultimi tempi – ha detto Francesco Iacovone, dell’esecutivo nazionale Cobas –  anche all’Ipercoop Euroma 2 recentemente un uomo è andato in arresto cardiaco ed è stato rianimato da un addetto alla vigilanza, in questo caso con il massaggio cardiaco ma con a portata di mano il defibrillatore. Due episodi avvenuti in luoghi aperti al pubblico che vedono il passaggio di moltissime persone, 7 giorni su 7″.

E proprio per l’alta affluenza delle persone e la frequenza delle visite, è importante che nei punti vendita della Gdo ci sia un servizio di questo tipo. “A dimostrazione che il defibrillatore è uno strumento necessario e non può restare discrezionale l’averlo o il non averlo in strutture di vendita medie e grandi – prosegue il rappresentante Cobas – si rende indispensabile una legge più stringente che regoli la materia e personale formato per intervenire nei casi di emergenza. In Italia ogni anno decine di migliaia di persone, colpite da arresto cardiaco, muoiono solo perché non si riesce ad intervenire tempestivamente. Intervento tempestivo che sarebbe facilitato dalla defibrillazione elettrica che, se eseguita entro pochissimi minuti, può salvare molte vite”.

Del resto, i dati mostrano come la maggior parte dei decessi per arresto cardiaco avvenga durante le ore di lavoro “e in quelle strutture ci sono da centinaia a migliaia di lavoratori. Al commesso Auchan di Brescia e a Simone, l’addetto della vigilanza intervenuta a Euroma2, tutta la nostra ammirazione per il coraggio e il sangue freddo dimostrato. A volte  – conlude Iacovone – gli eroi si annidano anche tra gli scaffali di un supermercato”.