
Archiviati cuori, fiori e cioccolatini di San Valentino sorge spontanea la domanda: ma i single? Tanto per cominciare sono un esercito di otto milioni in Italia, per lo più ignorato da retailer e Gdo. O quanto meno così sembra se si considera che, secondo un’indagine della Coldiretti su dati Istat, la spesa media per alimentari e bevande di un single è di 277 euro al mese, il 44% superiore a quella media di ogni componente di una famiglia tipo di 2,3 persone che è di 192 euro.
Insomma c’è proprio poco da festeggiare per i sempre più numerosi single italiani che per vivere da soli devono affrontare un costo della vita superiore in media del 64%. Ad incidere di più sono la casa e l’affitto, ma la spesa non è da meno: complici spesso i formati delle confezioni, family friendly magari, ma sicuramente non amici delle persone che vivono (e mangiano) da sole e che portano spesso i single di acquistare più cibo del necessario. E quando la confezione è piccola, gioco forza risulta molto più cari di quelle tradizionali.
Un problema non da poco nel nostro Paese dato che, secondo l’Annuario 2016 dell’Istat, i single non vedovi sono più che raddoppiati in vent’anni e possono ora contare su un esercito di 4,8 milioni di persone, ma a questo vanno aggiunti anche vedovi e divorziati che non si sono risposati, celibi e nubili che non vivono nella famiglia di origine, monogenitori con figli, tanto che il numero delle persone sole in Italia sfiora gli 8 milioni, con le famiglie composte da un solo membro che sono quasi un terzo del totale. Ci sarebbe da tenerne conto, perché purtroppo spesso l’offerta sugli scaffali non rispecchia la reale composizione della clientela, sempre più single e anziana ad esempio.
Certo non è solo la spesa il problema, e per chi vive da solo i costi lievitano in ogni aspetto della vita: più del doppio (100%) per l’abitazione rispetto alla media per persona di una famiglia tipo, perché gli appartamenti e le case più piccole hanno prezzi più elevati al metro quadro sia in caso di acquisto sia di affitto. Ma anche usare l’automobile da soli costa di più come pure riscaldare un appartamento.
La scelta di non stare in coppia non è peraltro sempre volontaria ma è anche determinata dall’invecchiamento della popolazione con un maggior numero di anziani rimasti in casa da soli che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese. Non è un caso che ben il 6,2% delle persone che vivono da sole sopra i 65 anni si trova in una situazione di povertà.