Italiani e gusto: vince la voglia di sperimentare e condividere nuovi sapori

Italiani novelli Magellano del gusto, sempre pronti a esplorare e a sperimentare sapori diversi. Ecco quanto emerge da una ricerca realizzata da YouGov e commissionata da Coca-Cola (in tutta Europa) per esplorare l’esperienza multi-sensoriale di gustare cibi e bevande, le preferenze e i luoghi comuni.

Stando all’indagine, il 41% degli italiani si definisce “avventuroso” quando si tratta di provare nuove esperienze di gusto e, la stessa proporzione, afferma che l’inclinazione a indagare sapori nuovi ed “eccitanti” è anche dettata dal desiderio di poter dare consigli e fare delle raccomandazioni a parenti e amici.

Ma da cosa dipende questo istinto all’esplorazione e alla condivisione di nuovi gusti?

Secondo Charles Spence, professore di Psicologia Sperimentale del Dipartimento di Psicologia Sperimentale dell’Università di Oxford, la causa è da ricercare nel fatto che “una serata al ristorante non è solo un momento con la famiglia o gli amici, ma un’opportunità di fotografare e condividere quello che si mangia con tutti. Ogni esperienza è associata a una “raccomandazione” (a un “devi provarlo” o “non devi assolutamente farlo”), creata da noi stessi o frutto di un sentiment sociale che condividiamo”.

Schermata 2016-06-30 a 16.19.16Anche se il boom che in questi anni ha travolto le trasmissioni che parlano di food, ha certamente influito su questo “trend sperimentale” di nuovi piatti e ricette.

Peccato però che la vita frenetica abbia investito anche la convivialità e le esperienze di gusto: se ne lamenta ben il 38% degli intervistati.

Nonostante questo, è curioso il fatto che la cosa maggiormente ricordata dagli italiani di un evento sia proprio quello che hanno mangiato o bevuto (30%) o che ben il 42% degli italiani sia più propenso a provare nuovi sapori in estate, con l’arrivo del clima più caldo.

Ma quali sono i sapori prediletti? 

Anche se più della metà degli intervistati (52%) non sa quanti sapori fondamentali (dolce, salato, acido/aspro, amaro e umami) esistano il 46% del campione propende per le esperienze di gusto dolci”.

Ulteriore trend condiviso in Europa e che la grande maggioranza degli intervistati (il 75% in Italia) in una classifica tra i 5 sensi più apprezzati predilige la vista (contro un 39% che riconosce nel gusto il senso che dà più piacere.Schermata 2016-06-30 a 16.19.25

In merito a questa evidenza, Charles Spence spiega che “vista, udito, tatto e olfatto, hanno tutti un impatto indipendente sulla nostra percezione del gusto. In particolare i segnali visivi sono fondamentali perché aiutano ad impostare le aspettative che ancorano la successiva esperienza di degustazione”.

Per Annalisa Fabbri – Direttore Marketing Coca-Cola Italia un aspetto molto importante della ricerca è proprio il ruolo svolto dalla vista, “ di cui – spiega – siamo già a conoscenza da molto tempo e sulla quale abbiamo sempre lavorato per rendere Coca-Cola un brand iconico. Parallelamente la nostra attenzione è rivolta all’innovazione continua e un punto fermo in tal senso è proporio il sapere che tutti i nostri prodotti fanno leva sui sensi e che ogni cambiamento non deve però compromettere l’unicità del gusto Coca-Cola”.