Retail Plaza: in anteprima le evidenze della ricerca Nielsen

Retail Plaza: consumi sotto la lente nella nuova ricerca di Nielsen che verrà presentata l’8 maggio, nell’ambito del convegno Cibo: Trasparenza, Salute, Identità. Le sfide di un consumo consapevole, per  evidenziare trend e scenari futuribili nell’ambito del food.

“La storia che abbiamo raccontato nel 2017 –  ci spiega Romolo de Camillis responsabile GDO di Nielsen – parla di un alimentare in ripresa, capace di trainare il LCC e caratterizzato da acquisti sempre meno banali e sempre più legati ai bisogni reali e alla rinnovata sensibilità per temi salutistici e ambientali.”

Questi i temi caldi nel carrello degli italiani lo scorso anno.

“Le evidenze della ricerca che verrà presentata a Retail Plaza e relativa ai primi mesi del 2018 – prosegue de Camillis – raccontano una storia molto simile, nonostante un lieve rallentamento rispetto al passato. Attenzione però: questa stasi è solo apparente, sottotraccia c’è vero fermento.”

Continua Infatti a crescere l’attenzione per il food e per averne conferma basta, per esempio, correlare la tipologia di informazioni in etichetta e i dati sul venduto di quel prodotto per capire in che misura le nicchie stiano prendendo piede progressivamente.”

E in molti casi non si tratta di una moda passeggera…

“Occhio però: il peso dato a questo nuovo modo di concepire l’alimentazione varia moltissimo in base alla capacità di spesa degli italiani. Direi addirittura che siamo davanti a una polarizzazione: da una parte il premium, dall’altra il low cost. A soffrirne, ovviamente sono i prodotti main stream.”

È ovvio, dunque, che è necessario un ripensamento degli assortimenti.

“Nessun dubbio – conferma de Camillis- . Come ho anticipato, anche i primi mesi del 2018 sono forieri – seppure in forma latente – di novità importanti sia per il fronte distributivo sia per quello produttivo. E non lo si può ignorare. La distribuzione deve dare risposte convincenti sia in merito alla proposta assortimentale sia al contenuto di servizio (un esempio sono i cibi pronti): prerogativa sempre più richiesta dai consumatori che, se insoddisfatti potrebbero rivolgersi ad altri canali distributivi. L’industria, dal canto suo, deve valutare il fattore dimensionale: i piccoli, infatti, leggono meglio la frammentazione dei consumi, mentre i grandi cominciano ad essere in affanno sul fronte delle vendite.”