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Anna Muzio

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Al via la campagna Coralis per sostenere scuole e centri sportivi sul territorio

Sostenere scuole e centri sportivi sul territorio, donando materiali ddattici e attrezzature sportive: è questo l’obiettivo di Voglio Crescere qui, campagna di fundraising che coinvolge 11 Ce.Di del gruppo Coralis per un totale di circa 100 punti vendita e Cash&Carry partita il 29 ottobre e che durerà fino al 10 febbraio 2019.

La campagna, realizzata in collaborazione con Coro Marketing e appoggiata dalla rete nazionale delle scuole Rete ITAsf facente parte del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, oltre alle Associazioni Sportive Dilettantistiche, prevede una raccolta punti che sarà devoluta alle scuole e ai centri sportivi dei vari territori coinvolti.
“Questa attività ci rappresenta in quanto tutti i nostri soci hanno un forte legame con la loro città e tutti lavorano per lo sviluppo e il sostegno a iniziative di supporto al territorio e alle comunità – ha detto Eleonora Graffione, presidente di Coralis -. Un ringraziamento speciale va all’industria che ha creduto, insieme a noi, alla validità di questo progetto e si è messa in prima linea per renderlo possibile”
Nei punti vendita aderenti sarà possibile ottenere un bollone, che verrà depositato in un’apposita urna all’interno della scuola o del centro sportivo, ogni 15 euro di spesa. Per i Cash&carry l’ammontare della spesa minima sale a 150 euro per ottenere 10 bolloni.
Durante tutta la campagna ci saranno dei prodotti acceleratori che permetteranno di accumulare più bolloni e una short collection per gratificare i clienti che parteciperanno all’iniziativa.

Coralis si è mostrata nella sua realtà, nel ruolo strategico e nella sua funzione di supporto al territorio e alle comunità, facendo emergere quanto ciò sia importante anche per l’Industria di Marca.

Lotta allo spreco, da Spar Austria arriva la birra fatta con il pane invenduto

Come gli antichi egizi, guardando al futuro: è in sintesi l’operazione di Spar Austria, che, per ridurre gli sprechi alimentari, lancia una birra biologica prodotta con il pane invenduto. L’iniziativa viene dalla panetteria INTERSPAR che, in collaborazione con il birrificio Gusswerk di Salisburgo, ha permesso di realizzare e introdurre sugli scaffali dell’insegna Young & Urban, una ambrata con gradazione alcolica di 5,5%.

Il pane biologico che rimane invenduto costituisce la base della birra biologica, naturalmente torbida. Parte del contenuto di orzo e malto viene infatti sostituito da vari prodotti da forno biologici, e la birra realizzata in tal modo è ora disponibile esclusivamente nei negozi SPAR, EUROSPAR e INTERSPAR di tutto il Paese.

“La panetteria INTERSPAR è la più grande panetteria artigianale nel commercio alimentare austriaco – ha detto il mastro birraio Reinhold Barta di Gusswerk -. In quanto tale, produce spesso un eccesso di prodotti da forno. Per ridurre gli sprechi, è nata l’idea innovativa di utilizzare il pane in eccesso per produrre una birra biologica ambrata a base di pane”.

La realizzazione non è stata senza problemi, anche se chi conosce un po’ di storia della bevanda, una delle più antiche, sa che, nata in Mesopotamia e abbbracciata con entusiasmo dagli antichi Egizi, fu probabilmente realizzata per la prima volta proprio con gli scarti del pane, rimasti a bagno in acqua e che inziarono a fermentare. “Preparare una birra di pane corposa è una sfida, perché il contenuto salino del pane la influenza. Ma la crosta del pane crea una nota leggermente caramellata, che conferisce un gusto caratteristico” ha detto Barta.

Birra e pane condividono gli stessi ingredienti di base come lievito, cereali e acqua. Con Young & Urban di SPAR, una antica tradizione viene ripresa.

Torna a novembre nei Pam Local “Fai la tua buona spesa!” con Banco Alimentare

Torna dal 5 novembre al 2 dicembre negli oltre 90 Pam local la campagna benefica “Fai la tua buona spesa!”, promossa in collaborazione con Banco Alimentare, una delle maggiori associazioni a sostegno delle persone in difficoltà.

La partnership, giunta alla seconda edizione, si fonda su importanti obiettivi condivisi. Pam local, infatti, si impegna, da sempre, a influire positivamente sulle realtà locali, attraverso iniziative benefiche che coinvolgono le comunità cittadine, a combattere la lotta agli sprechi alimentari, anche attraverso l’offerta di numerosi prodotti monoporzione, e a garantire uno stile di vita più sostenibile, con un ampio assortimento che valorizza i prodotti di stagione e i produttori locali.

L’iniziativa sarà attiva nelle principali città della penisola, in tutti i negozi Pam local, e avrà come obiettivo quello di distribuire 100.000 pasti ai più bisognosi, direttamente nelle comunità dove sono presenti i punti vendita. Per raggiungere questo risultato sarà come sempre fondamentale il supporto dei clienti, che saranno invitati a fare un piccolo ma significativo gesto: acquistare uno degli oltre 100 prodotti a marchio Pam Panorama segnalati con il logo del Banco Alimentare. Per ogni prodotto, l’azienda donerà 0,07 euro, somma corrispondente all’onere sostenuto da Banco Alimentare per il recupero e la distribuzione di 500 grammi di alimenti, equivalenti ad un pasto.

“Aiutare le comunità locali è un impegno che a Pam local sta particolarmente a cuore. Ecco perché, anche grazie all’ottimo risultato ottenuto l’anno passato, abbiamo scelto di riproporre questa raccolta fondi con il Banco Alimentare, per far capire, ancora una volta, come un’azione semplice durante la propria spesa quotidiana possa, in realtà, dare un contributo concreto a chi ne ha più bisogno – ha detto Andrea Zoratti, Direttore della Divisione Prossimità di Pam Panorama -. Siamo sicuri che anche quest’anno riceveremo un generoso supporto dai nostri clienti e che insieme raggiungeremo l’obiettivo di donare 100.000 pasti.”

“Vorrei ringraziare tutti i consumatori che decideranno di aderire a questa lodevole iniziativa di Pam local che si dimostra ancora una volta un alleato prezioso di Banco Alimentare – dice Andrea Giussani, Presidente della Fondazione Banco Alimentare -. L’impegno e la sensibilità dimostrati anche in questa occasione da Pam local sono importanti, sia nel supporto alla quotidiana attività di recupero di cibo, sia per lo sforzo concreto messo in atto cercando di sensibilizzare i consumatori sui temi dello spreco alimentare e della povertà, che tanto ci stanno a cuore.”

Che aspetto ha un prodotto innovativo cinese? Ce lo dice Nestlé

In che direzione va l’innovazione di prodotto in Cina? Una risposta possibile, che può valere milioni di dollari, viene da Nestlé che ha lanciato il primo prodotto sviluppato dal suo nuovo team di incubatori in Cina. Xingshan è un nuovo marchio di bevande a base di erbe pronte da bere e zuppe realizzate con ingredienti tradizionali cinesi. Il target è costituito, nei piani della multinazinale svizzera, da professionisti urbani superimpegnati.

La gamma comprende tre bevande e tre zuppe, tutte a base di erbe note anche nella medicina tradizionale cinese. Gli ingredienti chiave sono la rosa, il melograno, la tremella (un fungo noto anche come fungo della neve o fungo dell’orecchio argento) e il fungo.

Il lancio mostra come Nestlé stia sfruttando nuove piattaforme di innovazione e incubatori interni per accelerare lo sviluppo di prodotti che soddisfino i gusti dei consumatori in rapida evoluzione. Xingshan è passato dall’iniziativa al lancio in soli otto mesi, e sarà venduto per la prima volta su piattaforme di e-commerce.

Xingshan è stato sviluppato congiuntamente dal nuovo team di incubatori Nestlé China e dal marchio Nestlé Totole. I prodotti si basano su molti anni di ricerca di Nestlé R & D in Cina.

Si ispirano ai benefici della medicina e della cucina cinese, che riprendono selezionando accuratamente gli ingredienti tradizionali e massimizzando il loro valore nutrizionale tramite la tecnologia moderna.

Lo snack giusto al momento giusto: Mondelēz International lancia SnackFutures

Un centro di ricerca con l’obiettivo di sviluppare nuovi prodotti nell’ambito dello snacking: lo ha annunciato Mondelēz International, si chiamerà SnackFutures, è sarà un polo di innovazione all’avanguardia per conoscere meglio e ottenere il massimo dalle nuove tendenze dei consumatori e dalle opportunità di crescita nell’industria dello snacking.

Strutturato per riunire talenti interni, un’ecosistema di partnership esterne e finanziamenti dedicati, avrà tre mandati integrati: la creazione di nuovi brand e attività in aree strategiche, l’innovazione di piccoli brand Mondelēz con potenziale su larga scala e lo sviluppo di nuovi business insieme a nuovi imprenditori

 Mondelēz International punta a SnackFutures per contribuire con 100 milioni di dollari alla crescita dei ricavi entro il 2022.
“La scoperta di idee innovative nell’ambito dello snacking, capaci di deliziare i consumatori e stimolare la crescita, è un elemento chiave della nostra nuova strategia – ha dichiarato Tim Cofer, Executive Vice President e Chief Growth Officer di Mondelēz International -. Stiamo lanciando SnackFutures, un polo di innovazione all’avanguardia per trarre il massimo dalle nuove tendenze, mobilitare il talento imprenditoriale e le tecnologie al fine di creare e far crescere i piccoli brand con un potenziale su larga scala. SnackFutures darà accesso a opportunità di crescita in tutto il mondo che risponderanno alle tendenze emergenti e alle preferenze dei consumatori”.
Il nuovo hub di innovazione sarà lanciato ufficialmente a novembre 2018 con un team interfunzionale di leader, guidato da Cofer, con competenze specifiche in brand marketing, consumer insight e nella ricerca e sviluppo, così come nell’innovazione e nello sviluppo corporate. SnackFutures è alla ricerca di persone creative, imprenditori e partner con grandi idee o capacità nell’ambito dello snacking pronti a entrare a far parte di questo hub. Per i progetti di innovazione iniziale del programma, cercherà imprenditori, fornitori, nutrizionisti, ingegneri che operano in campo alimentare e tecnologico e altri potenziali partner per collaborare in tre aree chiave: Well-being snack e ingredienti, Snack e ingredienti di alta qualità e Piattaforme e capacità digitali.
La missione di SnackFutures è in linea con l’obiettivo di Mondelēz International di offrire ai consumatori lo snack giusto, al momento giusto, nel modo giusto.
 

Sisa apre nel Centro Commerciale La Fabbrica di Salerno e affilia Supermercati Ditella

Cresce in dimensioni e prestigio la presenza Distribuzione Sisa Centro Sud in Campania: oltre all’affilizazione di Supermercati Ditella l’inegna apre un punto vendita nel Centro Commerciale La Fabbrica a Salerno, novità per tutta la Regione Campania.

Il nuovo supermercato SISA, aperto all’interno dell’avveniristico Centro Commerciale La Fabbrica, rappresenta una risposta alla crisi delle strutture di grandi metrature. “La Fabbrica” è una mini città, un luogo in cui tutti si possono divertire e trascorrere la giornata: contiene un centro fitness Virgin con annesso Centro Benessere, un parco giochi per i bambini, il Dog Park, il Bowling, una pista di Go Kart, molti ristoranti e tanti negozi delle più importanti marche.

Il supermercato SISA è l’espressione dell’offerta food nel Mass Market Retail. “Consci che il concetto di Ipermercato è in enorme difficoltà, abbiamo aderito a questo importantissimo progetto con un format superstore che non deve essere il punto di convergenza di tutti i negozi, secondo lo stile oramai perdente che primeggia in Italia e soprattutto in Francia, ma si avvicina più a un approccio tedesco: è semplicemente un supermercato che vuole dare un servizio” dice Giovanni Sardone, direttore commerciale di Distribuzione Sisa Centro Sud -. “Il nostro Bar Sisa è il punto di partenza del percorso. Siamo rimasti sorpresi dal traffico generato da questo tipo di offerta. Il Supermercato, in questi giorni di grande affollamento, ha generato una numerica di scontrini davvero alta con una media al di sopra dei valori abituali. Sapevamo che essere presenti ne La Fabbrica era molto importante per il nostro brand, ma non immaginavamo una partenza così dirompente”.

Il Centro Commerciale, opera della Famiglia Lettieri, noti imprenditori della Regione, pare essere già doventato punto di riferimento importante per la città di Salerno. E SISA, nell’aggiudicarsi la presenza dentro questa città commerciale, ha raggiunto un obiettivo rilevante in termini di notorietà a livello regionale.

 

Nuove affiliazioni

Oltre all’apertura del negozio di Salerno, il gruppo avanza anche sul versante della crescita dei soci: Supermercati Ditella, Gruppo importante e riconosciuto riferimento della DO nella zona del casalese a Napoli, ha sposato il progetto SISA.

Nando Ditella, titolare degli omonimi supermercati, spiega così la sua partecipazione al progetto: “SISA rappresenta una grande opportunità, il mio obiettivo è portare la mia esperienza a questo marchio per diventare assieme una grande realtà. Il Brand SISA ha molto valore in Campania, in passato ha fatto numeri importanti, i soci storici erano ben distribuiti e questo ha permesso una grande diffusione del marchio. Inserire la MDD SISA affiancata a mio marchio Ditella è sicuramente un valore aggiunto.”

Pasquale Tolli.

Il presidente di Distribuzione Sisa Centro Sud, società nata nel 2017, Pasquale Tolli, spiega la relazione attuale del gruppo con l’industria.

“L’industria si deve fidare perché abbiamo dimostrato di essere stati seri e propositivi dalla partenza del progetto, nel 2017, ad oggi. Come start up lo scorso anno abbiamo pagato il prezzo del basso affidamento assicurativo, abbiamo investito ingenti capitali al principio del progetto, e oggi la fiducia dei rating ci sta spingendo ad accelerare le iniziative, permettendoci di allargare la base soci e partecipando a importanti progetti ,come quello della Fabbrica a Salerno”.

Come le frecce tricolori, al Bicocca Village arrivano i simulatori di volo

I centri commerciali cercano sempre nuovi modi per attirare utenti con l’intrattenimento di vario tipo, dall’arte alla musica allo svago vero e proprio: particolare la proposta di Bicocca Village, che dal 29 ottobre all’11 di novembre ospita due simulatori che riproducono le evoluzioni dell’aereo militare in dotazione alla Pattuglia Acrobatica Nazionale (PAN) utilizzato durante le esibizioni e gli Air Show delle Frecce Tricolori. L’evento, ad alto tasso adrenalinico è realizzato con Enjoy Mall, che collabora con Aeronautica Militare, è dedicato a tutti coloro che hanno sempre sognato di volare e vogliono vivere sensazioni ed emozioni forti.
Press l’Entertainment Center milanese con oltre 60 negozi e servizi a 360 gradi sarà infatti possibile sperimentare in prima persona alcune spettacolari sequenze acrobatiche. L’esperienza ludica, della durata di circa 5 minuti, èfrutto dell’elaborazione e condensazione di oltre 600 ore di riprese dalla cabina di pilotaggio effettuate durante le esercitazioni, e i filmati sono forniti dall’Aeronautica Militare.
La particolaritàdell’esperienza èlegata alla capacitàdei simulatori di ruotare sui due assi compiendo le stesse rotazioni ed evoluzioni di un velivolo acrobatico. Inoltre, durante la simulazione di volo, i “passeggeri” saranno accompagnati dalla voce registrata del comandante che rende l’esperienza ancora piùreale e immersiva.

L’iniziativa ègratuita e non èrichiesta la prenotazione. I simulatori saranno attivi nelle seguenti fasce orarie: da lunedì a giovedì dalle 12 alle 15 e dalle 17 alle 21, venerdì dalle 12 alle 15 e dalle 17 alle 22, sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 22, domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 21.

Aperto nel giugno 2005, Bicocca Village èstato oggetto di un importante restyling che ha rinnovato l’immagine, aggiornato il layout interno e riposizionato l’offerta commerciale con l’inserimento di nuove insegne fortemente attrattive. Oggi, con oltre 60 negozi e servizi e 4,6 milioni di visitatori ogni anno, rappresenta una leisure and food destination con ristoranti, cinema, palestra, sala giochi, un ricco calendario di iniziative ed eventi che spaziano tra musica, intrattenimento, cultura, sport, operazioni a sfondo educativo e sociale, con un occhio particolare all’utenza giovane.

Si allarga ancora Gruppo VéGé, arriva S&C – Consorzio Distribuzione Italia

Continua ad ampliarsi la compagine di Gruppo VéGé, con l’ingresso di S&C – Consorzio Distribuzione Italia che aderisce al consorzio COM.I.PRO. L’accordo, operativo dal 1° gennaio 2019, porta nell’orbita di COM.I.PRO e di Gruppo VéGé una realtàconsortile che vanta un presidio territoriale particolarmente forte nelle regioni dell’Area 3 e 4 Nielsen.

Nato nel 2011 dall’unione di CO.DIST.- Consorzio Distributori e SAI Supermercati Associati, S&C – Consorzio Distribuzione Italia ècomposto da 20 imprenditori della D.O. che operano come ingrosso tradizionale, Cash & Carry e dettaglio. Ai soci del Consorzio, inoltre, fa riferimento una rete di oltre 100 punti vendita tra supermercati, superette e Cash & Carry.

Attraverso l’adesione al consorzio COM.I.PRO, impresa mandante di Gruppo VéGé, S&C – Consorzio Distribuzione Italia potràbeneficiare dei contratti quadro di VéGé in accordo con VéGé Retail S.Cons.p.A.

COM.I.PRO, consorzio che riunisce grossisti distributori del settore Home e Personal Care a livello nazionale, rappresenta il gruppo specializzato Drug piùlongevo del mercato italiano. Il Consorzio, infatti, èstato costituito nel 1981 sull’onda delle concentrazioni tra grossisti che avevano condotto alla nascita di altri due consorzi. COM.I.PRO èl’unica realtàconsortile a essere approdata al presente con gli attuali 30 associati e 386 punti vendita, ed è oggi un riferimento autorevole nell’ambito dell’home e personal care.

“L’intesa raggiunta con S&C Consorzio Distribuzione Italia èun risultato che ci inorgoglisce e di cui condividiamo la soddisfazione con Gruppo VéGé – ha dichiarato Mario Pagano, Presidente del consorzio COM.I.PRO -. La proficua collaborazione con Gruppo VéGé di questi anni, infatti, ci ha consentito di dedicare ancora maggiori energie al rafforzamento del Consorzio, gettando le basi per l’esito positivo della fase negoziale.”

“L’adesione a COM.I.PRO èun passo impegnativo che compiamo convinti di avere trovato nell’esperienza e serietàdi un gruppo storico del settore e nel sostegno di Gruppo VéGé, i partner ideali per proseguire nel nostro percorso di crescita” ha affermato Antonio Salvatore Di Lisio, Presidente S&C – Consorzio Distribuzione Italia.

“L’ingresso in COM.I.PRO di S&C Consorzio Distribuzione Italia èun risultato eccellente non solo perché conferma la crescita costante di Gruppo VéGé, ma anche perché premia ancora una volta il nostro modo di proporci alle imprese lavorando con lealtàe trasparenza – ha commentato Nicola Mastromartino, Presidente di Gruppo VéGé -. Senza queste qualità, condivise con gli imprenditori che ci hanno accordato fiducia, la cavalcata entusiasmante che ci ha condotto oggi a salutare l’accordo tra COM.I.PRO e S&C Consorzio Distribuzione Italia sarebbe rimasta con tutta probabilitàun sogno nel cassetto.”

Meno rifiuti entro il 2025, la missione Im-ballo (con tre obiettivi) di Aldi

Ridurre. Riutilizzare. Riciclare: sono i capisaldi della strategia di ALDI per ridurre e riutilizzare i rifiuti da imballaggio di plastica nominata “ALDI, MISSIONE IM-BALLO!”. L’iniziativa vede il brand coinvolto in una serie di attività volte a raggiungere importanti traguardi anche nel rispetto degli obiettivi 2030 del pacchetto di misure sull’economia circolare adottato dalla Commissione Europea. Di pari passo con il piano di espansione sul territorio italiano, l’insegna tedesca sta lavorando al suo programma pluriennale di Corporate Responsibility “Oggi per domani”, con l’obiettivo di adottare giorno dopo giorno buone pratiche attente a tutti gli attori con cui si relaziona.

La strategia ha dato vita a una serie di iniziative che coinvolgono, oltre ai propri collaboratori, anche fornitori, produttori e lo stesso cliente finale, per ridurre i materiali di imballaggio, riutilizzare tutti i tipi di pack e massimizzare la riciclabilità di ogni materiale.

Gli obiettivi della “missione” sono tre e si concentrano su direttrici ben precise:

Riduzione dei materiali di imballaggio: entro il 31 dicembre 2025 il peso totale degli imballaggi di articoli private label dovrà essere ridotto, rispetto al 2018, del 25% in relazione al fatturato.

Aumento del tasso di riciclabilità: entro il 2022 riciclabilità verificata per tutte le tipologie di pack in private label.

Eliminazione articoli in plastica usa e getta: entro il 31 dicembre 2019 ALDI sostituirà tutti i prodotti in plastica usa e getta con soluzioni più sostenibili.

Il progetto è un ulteriore esempio dell’impegno del discounter per offrire prodotti di qualità e allo stesso tempo sostenibili. In quest’ottica, il prodotto assume un ruolo centrale e il packaging ne diviene parte integrante. Ciò si traduce in un’attenzione responsabile nelle scelte commerciali, lavorando assiduamente sulla filiera, responsabilizzando fornitori e produttori, e sensibilizzando i consumatori, al fine di essere sempre in linea con gli standard fissati dall’azienda.

L’insegna tedesca sta inoltre lavorando affinché per il reparto ortofrutta vengano sviluppate soluzioni ad hoc per ridurre ulteriormente l’uso di plastica nelle confezioni.

 

Non solo plastica

A seguito delle sue linee guida per l’acquisto di legno, ALDI sta lavorando anche affinché entro il 31 dicembre 2020 tutte le confezioni in carta siano costituite da materiale riciclato in misura non inferiore al 70% del totale, ovvero siano certificate secondo la catena di custodia (CoC) da parte del Forest Stewardship Council (FSC) o alternativamente del Programme for the Endorsement of Forest Certification Schemes (PEFC).

Nel mese di giugno il brand ha lanciato anche “Io RICICLO!”, l’iniziativa di sensibilizzazione e informazione dei clienti sulla salvaguardia dell’ambiente, con lo scopo di informare sul tipo di materiale impiegato e agevolare un corretto conferimento dei rifiuti nel circuito di raccolta dei Comuni, tramite icone chiare e ben visibili sui packaging dei prodotti.

L’industria dei beni di consumo scende in campo per un’economia circolare della plastica

Al Consumer Goods Forum tenutosi a Parigi lo scorso 28 ottobre sono stati presi impegni: una dichiarazione che chiede all’industria dei beni di consumo di svolgere un ruolo di primo piano nell’eliminazione dei rifiuti di plastica su terra e mare, e approva la visione della New Plastics Economy della Ellen MacArthur Foundation, secondo la quale nessuna plastica deve essere gettata via come rifiuto.
Il Consumer Goods Forum (“CGF”) è un network industriale globale guidato dai suoi membri per incoraggiare l’adozione globale di pratiche e standard che servono l’industria dei beni di consumo in tutto il mondo. Riunisce i CEO e i dirigenti di circa 400 tra retailer, produttori, fornitori di servizi e altre parti interessate di 70 Paesi.
La dichiarazione è stata rilasciata in vista della conferenza Our Ocean che è in corso a Bali, in Indonesia, dove Emmanuel Faber, Presidente e CEO di Danone e membro del Consiglio di CGF, sottolineerà l’importante ruolo che l’industria può e dovrebbe svolgere per affrontare i rifiuti di plastica.

 

Dichiarazione per un’economia circolare

La dichiarazione completa è questa: “In qualità di Board of The Consumer Goods Forum, riconosciamo l’urgente necessità per il nostro settore di svolgere un ruolo di primo piano nell’affrontare il problema dei rifiuti di plastica. Ci impegniamo a realizzare azioni di collaborazione pre-competitiva con l’obiettivo di eliminare i rifiuti di plastica sulla terra e sul mare.

Riconosciamo che la sfida dei rifiuti di plastica sarà risolta solo dalla collaborazione globale tra aziende, governi nazionali e locali, organizzazioni multinazionali, industria del riciclaggio e consumatori. Di conseguenza, il Board of The Consumer Goods Forum (CGF) approva la visione della New Plastics Economy della Ellen MacArthur Foundation di un’economia circolare in cui nessuna plastica finisce come rifiuto.

Diversi membri del CGF stanno già compiendo sforzi in linea con gli obiettivi della New Plastics Economy, sforzandosi di ridurre gli imballaggi problematici o inutili e aumentare l’uso di imballaggi che sono riciclabili o riutilizzabili. Per integrare gli sforzi delle singole aziende associate, il CGF identificherà aree specifiche in cui possiamo lavorare in modo collaborativo e preconcorrenziale per promuovere un’economia circolare per gli imballaggi in plastica. Le aree di interesse iniziali comprenderanno l’ottimizzazione del design del packaging, il lavoro con gli altri per consentire il riciclaggio e il riutilizzo dei sistemi e lo stimolo dell’impegno dei consumatori”.

 

Ipse dixit

“Le aziende devono trovare un nuovo approccio alla plastica e semplificare l’utilizzo da parte dei consumatori e riciclare di più. Il CGF si impegna a essere in prima linea in per ridurre la quantità di plastica in uso, semplificare i materiali che usiamo, migliorare i tassi di riciclaggio e passare a nuovi modi innovativi di fare impresa “. Steve Rowe, Chief Executive di Marks and Spencer e Board Co-Sponsor del gruppo di sostenibilità di CGF.

“La sfida dei rifiuti di plastica è reale e urgente e va affrontata attraverso azioni specifiche che le aziende possono intraprendere individualmente e collettivamente, in collaborazione con governi, ONG e industria del riciclaggio. Siamo impegnati a fare la nostra parte per garantire che la plastica di cui abbiamo bisogno sia sicura ed economica, riutilizzata, riciclata o compostata”. Ian Cook, Presidente e CEO di Colgate-Palmolive e Co-Chair del Consiglio di amministrazione di CGF.

“Il sostegno del CGF dimostra che l’industria dei beni di consumo sta intensificando gli sforzi per affrontare la sfida del packaging in plastica: eliminare gli sprechi e costruire un’economia circolare della plastica. Attendo con impazienza che altri membri della CGF sottoscrivano il Global Commitment della New Plastics Economy e che lavorino con noi per guidare il cambiamento sistemico “. Emmanuel Faber, Presidente e CEO di Danone, e membro del Consiglio di Amministrazione di CGF.

“Sono orgoglioso del fatto che Nestlé sia ​​tra i firmatari del New Global Plastics Economy Commitment. Rappresenta una struttura potente per guidare l’azione collettiva. Ogni sforzo conta”. Mark Schneider, Amministratore delegato di Nestlé S.A., e membro del consiglio di amministrazione di CGF.

“È chiaro che l’ardua sfida dei rifiuti di plastica può essere affrontata solo se lavoriamo tutti insieme – aziende, governi, comunità e consumatori in tutto il mondo. Il CGF è stato creato per guidare esattamente questo tipo di collaborazione su larga scala. Nello specifico, i nostri membri si impegnano a lavorare insieme nelle tre aree in cui riteniamo che l’industria possa dare un contributo unico: progettazione del packaging, coinvolgimento dei consumatori e sistemi di riciclaggio. Non vediamo l’ora di lavorare anche con gli altri stakeholder che svolgono ruoli di primo piano in queste aree e che condividono il nostro obiettivo a lungo termine di eliminare i rifiuti di plastica sulla terra e sul mare”. Peter Freedman, Managing Director del Consumer Goods Forum, ha dichiarato: “

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