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Anna Muzio

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Granarolo guarda all’export e sottoscrive emmissione obbligazionaria da 60 milioni

Vale 60 milioni di euro l’obbligazione sottoscritta dal Gruppo CDP ed emessa da Granarolo, società italiana leader nel comparto lattiero-caseario. L’emissione, sottoscritta in parti uguali da Cassa depositi e prestiti e dal Fondo Sviluppo Export nato su iniziativa di SACE (Gruppo CDP) e gestito da Amundi SGR, ha una durata di sei anni, prevede una cedola annuale pari a 3,05%, e rimborso bullet. L’operazione è stata strutturata e collocata da BNP Paribas e Deutsche Bank in qualità di Joint-Lead Managers. L’iniziativa contribuisce al finanziamento del nuovo Piano industriale 2016-2019 di Granarolo, progetto che punta ad attuare una strategia di espansione all’estero della società e a raggiungere un incremento dal 20% al 40% dei ricavi provenienti dai nuovi mercati. Con la liquidità impiegata dal gruppo CDP, Granarolo potrà concludere nuove acquisizioni, ampliare la gamma dei prodotti offerti e le geografie raggiunte.

Attraverso questa operazione, Granarolo non solo prosegue la propria esperienza nel mercato dei capitali iniziata nel 2013 con il primo bond quotato alla Borsa lussemburghese, ma amplia anche la strategia di sviluppo sui mercati esteri avviata nel 2011 con una serie di acquisizioni di società produttive in Francia, Cile, Brasile e Nuova Zelanda e che, da Piano, prevede nuove azioni strategiche in Paesi extra-europei.

«Il bond contribuirà a finanziare il piano di sviluppo 2016-2019 che stiamo realizzando – ha dichiarato Gianpiero Calzolari, Presidente del Gruppo Granarolo –. Nord America ed Asia sono i principali mercati di sbocco, per i quali stiamo pianificando in parallelo il lancio di un vasto paniere di prodotti Made in Italy e di innovativi prodotti che rispondono a bisogni specifici di quelle comunità».

«Con l’operazione conclusa oggi, il Gruppo CDP contribuisce allo sviluppo all’estero di una società italiana leader nel settore agroalimentare” – ha dichiarato Antonella Baldino, Chief Business Officer di Cassa depositi e prestiti –. Si tratta di una operazione che coniuga l’impegno del Gruppo CDP nel supporto ai processi di internazionalizzazione delle aziende italiane, fattore chiave di successo e di competitività, con il sostegno ad un settore che si contraddistingue da sempre come una eccellenza italiana. L’agroalimentare rappresenta infatti un asset strategico dell’economia del Paese, non soltanto perché contribuisce in modo rilevante alla crescita economica e rappresenta una quota significativa del nostro export, collocandoci ai vertici delle classifiche dei Paesi esportatori, ma anche per l’immagine di qualità che da sempre restituisce al Paese in ambito internazionale».

 

Amazon acquisisce Souq.com e parte alla conquista del Medio Oriente

Se ne parlava da giorni ma è ora arrivata la conferma da parte della compagnia di Jeff Bezos: Amazon acquisirà il 100% dell’operatore di e-commerce mediorientale Souq.com. L’accordo dovrebbe concludersi nel corso del 2017. Per lo stesso operatore nei giorni scorsi erano stati offerti 800 milioni di USD da Emaar Malls di Dubai, proprietario dei centri commerciali più lussuosi della regione.

Souq.com è nato 12 anni fa per iniziativa dell’imprenditore siriano Ronaldo Mouchawar, e secondo alcune fonti “varrebbe” oggi un miliardo di USD, per alcuni un valore eccessivo.

Come is legge nella nota che conferma l’acquisizione “L’entrata nella famiglia di Amazon permetterà a SOUQ.com di continuare  a crescere e a lavorare con noi per portare ancora più prodotti e offerte ai clienti in tutto il mondo”.

«Amazon e SOUQ.com hanno lo stesso DNA – entrambi siano spinti dai nostri clienti, dall’innovazione, e da un pensiero che guarda al lungo termine – ha detto Russ Grandinetti, Amazon Senior Vice President, International Consumer. “SOUQ.com è stato un pioniere dell’e-commerce nel Medio Oriente, ed è stato in grado di creare una grandiosa esperienza di acquisto per i suoi clienti. Non vediamo l’ora di imparare da loro e supportarli con la nostra tecnologia e le nostre risorse globali. Insieme  lavoreremo per assicurare la migliore esperienza a milioni di clienti nel Medio Oriente».

«Questa acquisizione segna un momento critico per lo sviluppo del nostro e-commerce nella regione – ha commentato il cofondatore e Ceo di SOUQ.com Ronaldo Mouchawar -. Entrando nella famiglia Amazon saremo in grado di ampliare di molto le nostre capacità di spedizione e la velocità delle operazioni di selezione dei clienti».

Nonostante l’offerta di Emaar Malls fosse più alta (secondo il Financial Times Amazon sarebbe disposta a pagare un prezzo tra i 650 e i 750 milioni di USD) esisteva un accordo di esclusività che l’operatore di e-commerce basato a Dubai avrebbe dovuto rompere.

Con questa acquisizione Amazon entra nella regione per la prima volta appoggiandosi a un operatore che offre già 4 milioni di prodotti e possiede infrastrutture e magazzini logistici sul posto.

 

La linea di cioccolato Solidal Coop da ora è tutta Fairtrade (10 referenze)

Perù, Repubblica Dominicana, Madagascar (per il cacao) e Costa Rica, Mauritius e Swaziland (per lo zucchero di canna): sono tra i Paesi dai quali provengono gli oltre 12mila produttori della linea di cioccolato Coop Solidal. Come era già successo per il tè, Coop ha convertito una propria linea da filiera convenzionale a filiera certificata Fairtrade e in alcuni casi biologica. Dieci tipologie di cioccolato (al latte, fondente, bianco, senza zuccheri aggiunti, con riso soffiato, con nocciole) le cui materie prime certificate Fairtrade, dopo un’accurata selezione, arrivano in Italia per la lavorazione insieme agli altri ingredienti e la trasformazione dal cacao al cioccolato di qualità.

La coltivazione del cacao e la successiva lavorazione seguono i principi dell’agricoltura sostenibile che evita lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali; a beneficiarne piccoli agricoltori dei Paesi in via di sviluppo che hanno visto migliorare le loro condizioni di lavoro e di vita. Ad esempio, la cooperativa Conacado in Repubblica Dominicana, grazie a Fairtrade, ha perfezionato la qualità del cacao prodotto migliorando la tecnica della fermentazione e, con circa 9000 membri, è diventata la principale impresa esportatrice del Paese e tra le dieci più grandi al mondo. Acopagro invece, la cooperativa che produce cacao in Perù, fa parte di quella rete di produttori precedentemente coinvolti nella coltivazione di cocaina, che, grazie ad un programma delle Nazioni Unite e all’intervento di Fairtrade, hanno convertito le produzioni illecite in coltivazioni bio e sostenibili.

Fairtrade garantisce un prezzo minimo ai produttori, oltre a un Fairtrade Premium che interviene direttamente sulla vita delle comunità.

«Con la nuova linea Cioccolato Solidal intendiamo rafforzare un modello sostenibile e cooperativo di fare impresa e dimostrare che c’è un modo per superare i confini dello sviluppo, accorciando le distanze tra chi acquista e chi produce – spiega Vladimiro Adelmi, responsabile della linea Solidal Coop -. Contiamo di trovare alleati i nostri soci e consumatori».

E i consumatori sembrano essere sempre più sensibili all’acquisto di beni equosolidali. Secondo l’ultimo report stilato da Fairtrade Italia il valore dei prodotti venduti nel nostro Paese è pari a 99 milioni di euro con un incremento del 10% sull’anno precedente; nel 2003 tale valore non raggiungeva i 30 milioni di euro. Qui Coop ha sicuramente giocato da apripista; è infatti in Coop che è stato venduto nel 1995 il primo prodotto equosolidale, il caffè per la solidarietà. Da allora, sono diventati 47 i prodotti della linea Solidal Coop. «In questo nuovo impegno di Coop – spiega Paolo Pastore, direttore di Fairtrade Italia – il valore aggiunto è dato dalla collaborazione tra organizzazioni, dei Paesi in via di sviluppo e italiane, per costruire un’economia condivisa che consenta un processo di crescita e consapevolezza dei contadini e dei coltivatori coinvolti nel Commercio Equo, con impatti positivi per tutte le comunità interessate, in termini di accesso ai servizi di base, salute e sviluppo sostenibile. Fairtrade consente un’alleanza con consumatori e cittadini, protagonisti di un consumo sostenibile e responsabile delle sorti del pianeta per tutti i popoli».

L’andatura ideale della spesa? Secondo una ricerca si “guida”, e il cliente compra di più

Una ricerca della Rotterdam School of Management della Erasmus University (RSM) ha scoperto come “influenzare” la velocità di camminata a cui facciamo la spesa, regolando il passo in modo da farci camminare più o meno veloci a seconda dell’area e della merce esposta. E non si tratta di avanzatissime app o sistemi di interazione multimediale, beacon o geofencing: basta tracciare delle linee, o variare i motivi disegnati sul pavimento. La velocità a cui camminiamo influenza e di molto il modo in cui facciamo la spesa e la scelta di cosa mettiamo nel carrello, come spiega l’autore della ricerca, Bram Van den Bergh. Camminando troppo velocemente infatti si perde la possibilità di individuare prodotti magari “non in lista” ma interessanti e si acquista di meno. Ma anche camminare troppo lentamente fa rischiare l’effetto noia, che porta comunque ad evitare l’acquisto. Essere dunque in grado di “guidare” la velocità della visita portando i clienti a camminare più o meno velocemente a seconda della zona del supermercato potrebbe aiutare ad incrementare le vendite. 

 

Questione di linee

Secondo la ricerca tracciare linee orizzontali sul pavimento più o meno vicine tra loro influenza la velocità di camminata. Il motivo riguarderebbe una caratteristica della mente umana, che è quella di “affrettarsi” maggiormente una volta che ci si sente vicini alla meta, per raggiungerla. Le linee vicine danno l’impressione che la corsia sia più lunga e spingono la persona a rallentare e dare un’occhiata agli articoli esposti, mentre linee distanziate, al contrario, danno l’impressine che la corsia sia più corta e spingono ad affrettarsi verso la fine.

La ricerca ha studiato il comportamento di più di 4mila persone, sia all’interno di un supermercato sia in laboratorio. 

La “distanza magica” tra le linee è stata anche misurata: sarebbe intorno al mezzo metro per dare l’illusione ottica di “allontanare” la fine della corsia e quindi far rallentare il passo.

In teoria dunque un responsabile del supermercato potrebbe lavorare sui motivi impressi sul pavimento per creare una “andatura ideale” all’interno del negozio che favorisca le vendite.

 

Si utilizza quel che è stato chiamato ‘goal gradient effect’, la tendenza a raggiungere velocemente la meta una volta che questa si intravede, e secondo Van den Bergh (come spiega nell’intervista) può essere utilizzato per “guidare” il cliente all’acquisto, ma anche per “regolare” i flussi della folla ad esempio in un aeroporto (velocizzando l’avvicinamento al gate di partenza) o in una piscina (spingendo al contrario gli utenti a camminare più lentamente per evitare incidenti). La stessa caratteristica del resto è stata osservata anche nei programmi fedeltà: una volta che ci si avvicina a raggiungere una ricompensa (un caffè gratis al completamento di una tessera, ad esempio), si tende ad acquistare di più per raggiungerla prima.

La ricerca è apparsa sulla rivista Journal of Consumer Research.

La campagna di Carrefour #OreSpeseBene premiata al Milano Marketing festival

Creatività, coinvolgimento social ma anche azioni di guerrilla marketing “sul campo” hanno permesso alla campagna #OreSpeseBene, realizzata da Carrefour Italia e lanciata lo scorso settembre per promuovere i servizi di spesa online su carrefour.it, di ottenere lo Special Marketing Awards nella categoria e-commerce e retail in occasione del primo Milano Marketing Festival.

L’idea che ha improntato la campagna è stata quella di accostare il concetto della spesa online con quello del recupero del proprio tempo libero. La campagna si è sviluppata attraverso un contest che ha dato la possibilità a tutti i clienti carrefour.it di vincere delle vere e proprie esperienze (dal viaggio in elicottero, al total wellness), per valorizzare l’importanza del prendersi cura di se stessi, di ricercare il proprio benessere e dedicarsi ai propri hobby e alle proprie passioni… trascorrendo così #OreSpeseBene.

«Siamo soddisfatti – ha dichiarato Grégoire Kaufman, direttore commerciale e marketing Carrefour Italia – di aver ricevuto questo riconoscimento che premia l’impegno creativo della campagna #OreSpeseBene attraverso cui abbiamo voluto rimarcare l’importanza che ha per noi l’e-commerce, una fondamentale leva di crescita e di innovazione per la nostra strategia omicanale».

Molto apprezzata dalla giuria la tipologia di guerrilla marketing che ha caratterizzato, lo scorso settembre, il lancio del nuovo servizio carrefour.it: in due strade storiche di Milano e Roma, simultaneamente, due installazioni 3D di un centinaio di delivery boy, intenti ad arrampicarsi sugli edifici delle vie per portare la spesa direttamente a casa delle persone, hanno catturato l’attenzione di tutti passanti. I due claim “Ghe pensi mi” per i milanesi e “Nun te scomodà”, per i romani, rilanciati anche sui canali social di Carrefour Italia, hanno permesso di raggiungere 1,4 milioni di impressions, +29% di mention su Facebook, Instagram e Twitter, +22% di ordini online.

Sempre in linea con la strategia di #OreSpeseBene, durante il periodo natalizio, l’insegna francese ha invitato tutti nella speciale “Kiss box nel Christmas Village” della Darsena di Milano, per abbracciarsi e baciarsi ritrovando così il proprio tempo “speso bene”, oltre che ricevere un buono spesa carrefour.it, una foto ricordo e la possibilità di partecipare ad un concorso per poter vincere un romantico weekend.

Pam local debutta a Lucca e punta su Roma con il 17° punto vendita e 5 nuovi store a breve

Pam local e il gestore del nuovo punto vendita di Lucca, il primo della città.

Si trova in Viale dei Quattro Venti 83 il nuovo Pam local:, 17° di Roma, appena inaugurato. Un numero che, nei prossimi mesi, è destinato ad aumentare: sono infatti previste cinque nuove aperture in via Emanuele Filiberto, via XXI Aprile, Stazione Tiburtina, Via Merulana e via Salaria.

Lo store in Viale dei Quattro Venti è al servizio degli abitanti del quartiere Monteverde Vecchio che, grazie alle ricche testimonianze storiche della zona, è molto frequentato anche dai turisti: il nuovo Pam local è aperto 7 giorni su 7 con orario continuato fino alle 22 e offre un’ampia gamma di prodotti di alta qualità a prezzi convenienti tutto l’anno. Sugli scaffali è possibile trovare numerose proposte per gli amanti del bio e dell’etnico, per vegetariani e vegani, per celiaci e intolleranti. Inoltre, per chi è di fretta ma non vuole rinunciare a un pasto gustoso, Pam local offre una selezione di piatti pronti e sfiziosi soluzioni per pranzi e cene veloci, disponibili anche in confezioni mono-porzione. Il nuovo punto vendita inoltre impiegherà una decina di dipendenti tutti under 28.

«Pam local sta crescendo in tutta in Italia, in particolare a Roma: il format infatti è un punto di riferimento importante per chi abita nei quartieri in cui sorgono gli store – commenta Andrea Zoratti, Direttore Divisione Prossimità di Pam Panorama – A Roma siamo a quota 17 Pam local e prevediamo di arrivare a 22 entro la fine dell’anno: un numero che dimostra l’apprezzamento da parte dei nostri Clienti del nuovo modo di fare la spesa che abbiamo promosso in questi anni».

 

Debutto a Lucca

L’insegna Local ha debuttato invece a Lucca nel cuore del centro storico in Via San Paolino 12 con un punto vendita in franchising. A pochi passi da Piazza San Michele, punto di incontro della vita cittadina, il Pam local della città delle cento chiese si distingue dagli altri store di prossimità grazie alla presenza di un’ampia gamma di prodotti di qualità a prezzi convenienti 365 giorni l’anno e all’offerta di numerose soluzioni per un pranzo veloce o una cena sfiziosa, e di facile preparazione. 

Lo store di Via San Paolino è gestito da un imprenditore trentacinquenne laureato in economia e commercio che ha deciso di puntare sull’originale format Pam local, attratto dal suo layout moderno ed essenziale capace di coniugare qualità, convenienza e praticità. Ad affiancare il giovane imprenditore, uno staff composto da cinque giovani, tre donne e due uomini, tutti under 28.

 

I quasi 170 punti vendita che compongono la rete Pam Panorama sono presenti in Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio e Abruzzo.

Auchan aderisce all’Ora della Terra di Wwf: insegne spente e luci basse

Auchan Retail Italia, partner del WWF dal 2009, e Gallerie Commerciali Italia aderiscono all’Ora della Terra – Earth Hour 2017, la grande mobilitazione globale del che coinvolge cittadini, istituzioni e imprese in azioni concrete per dare al mondo un futuro sostenibile e affrontare il cambiamento climatico, partendo dal gesto simbolico di spegnere le luci per un’ora.

Sabato 25 marzo i Centri Commerciali Auchan e i supermercati Simply spegneranno un’insegna esterna per tutta la giornata, per poi abbassare le luci delle aree vendita dalle 20.30 alle 21.30. Inoltre, per promuovere tra i propri clienti uno stile di vita virtuoso, durante la giornata negli ipermercati Auchan e nei supermercati Simply sarà lanciata una promozione dedicata alla nuove lampadine a LED con tecnologia di ultima generazione.

 

A giugno shopper benefiche con il panda di Bevilacqua

Da anni, nell’ambito della collaborazione con il WWF Italia, le insegne di Auchan Retail Italia sono impegnate per informare i propri clienti sul tema Ambiente, sviluppando inoltre numerose attività a sostegno del WWF e delle sue Oasi. Simbolo della collaborazione sono le storiche shopper riutilizzabili, dedicate ogni anno a temi diversi: dalle specie animali ritratte dalla mano di Fulco Pratesi, passando per le borse personalizzate con i personaggi di fantasia dei “Viveri e Vegeti” contro lo spreco alimentare, arrivando infine alla shopper dedicata al 50° anniversario del WWF in Italia, realizzata grazie al supporto dell’artista neo-pop Willow.

Anche quest’anno, Auchan e Simply lanceranno il 5 giugno una nuova special edition a supporto dei progetti WWF, mirata a diffondere il tema dell’alimentazione sana e sostenibile tra i propri clienti. L’edizione 2017 è personalizzata dalla mano del fumettista Giacomo Bevilacqua, autore di “A Panda Piace”, da tempo amico del WWF. Dalla creatività dell’autore sono nate le due immagini che caratterizzano la nuova special edition, in cui il personaggio più noto di Bevilacqua, Panda, sarà portavoce per un’alimentazione sana e sostenibile.

Donando una parte del ricavato delle shopper riutilizzabili, nel 2016 Auchan e Simply hanno donato a favore dei progetti di conservazione WWF oltre 160.000 euro, arrivando ad un risultato complessivo di circa 1 milione e mezzo di euro in sette anni di partnership.

Gruppo Gabrielli cresce nel 2016 a 724 mln (+7%), obiettivo un miliardo nel 2020

Da sinistra il Presidente Luca Gabrielli, la Vicepresidente Barbara Gabrielli, la Vicepresidente Laura Gabrielli e l'AD Mauro Carbonetti.

Numeri positivi sono stati presentati alla convention annuale del Gruppo Gabrielli, che nel 2016 ha fatto registrare un fatturato di 724 milioni di euro con un incremento del 7% rispetto al 2015. Dal 2007, prima della crisi, il tasso medio di crescita annuo del fatturato dell’azienda ascolana è cresciuto del 4,7%. Il canale degli ipermercati Oasi ha generato un volume di vendite pari a 324 milioni di euro con una crescita del 25% rispetto al 2013 mentre i supermercati Tigre hanno generato un volume di vendite pari a 190 milioni di euro (+3%) e i punti di vendita affiliati hanno generato un fatturato pari a 210 milioni di euro con una crescita dal 2013 pari al 46%.

«La scelta del titolo della Convention di quest’anno,Un futuro di opportunità”, è stato attentamente ponderato – ha detto il presidente Luca Gabrielli –. L’azienda ha deciso di dare attuazione ad un importante piano di investimenti che nel prossimo triennio sarà pari a 120 milioni di euro, tra aperture di nuovi ipermercati e supermercati e riadeguamento di quelli esistenti. Nel corso del 2016 abbiamo aperto il primo ipermercato Oasi a Perugia e nel 2017 dobbiamo portare a termine la realizzazione dell’Oasi di Ancona in località Baraccola, per il quale sono già iniziati i lavori. Il 2017 segnerà anche l’avvio dei lavori per la nuova piattaforma distributiva. Il Cedi sarà estremamente innovativo e al passo con le esigenze e i mutamenti dell’azienda, per soddisfare nel migliore dei modi anche i consumatori finali».

 

Obiettivi di crescita

Queste azioni si tradurranno in un aumento del fatturato, con obiettivi precisi rilevati dal presidente Gabrielli: «I dati previsionali evidenziano nel triennio appena iniziato performance di vendita pari a 773 milioni per il 2017 di 831 milioni per il 2018 e di 924 milioni nel 2019. Entro il 2020 il nostro obiettivo deve essere quello di raggiungere il miliardo di fatturato».

L’adozione delle nuove tecnologie per il Gruppo Gabrielli si concretizzerà nei prossimi anni con una trasformazione del punto di vendita che dovrà portare ad un nuovo engagement con il cliente. «Innovare è stato da sempre il nostro tratto distintivo e lo sarà anche nei prossimi anni – ha detto l’amministratore delegato Mauro Carbonetti – con l’introduzione di forme innovative finalizzate a migliorare il rapporto con la nostra clientela e soddisfare le mutate esigenze dei consumatori, sempre più interessati a individuare le loro scelte di acquisto ancor prima di entrare in un supermercato. Il nostro compito, attraverso l’omnicanalità, è quello di creare una moderna offerta per far vivere ai nostri clienti un’innovativa esperienza di acquisto». La crescita dell’azienda si coniugherà con gli asset distintivi del Gruppo Gabrielli: “Ad esempio il nostro asset legato al territorio ci permetterà di caratterizzare l’assortimento attraverso una costante ricerca delle specificità anche con accordi con fornitori locali. Inoltre punteremo sui prodotti a marchio del distributore con il nostro brand Selezione Qualità e con la private label Consilia”. Obiettivi da raggiungere con il coinvolgimento delle risorse umane. «Nel corso del 2016 abbiamo svolto 19 mila ore di formazione. Nel 2017 tutti i dipendenti del Gruppo Gabrielli saranno impegnati a stupire i nostri clienti andando oltre i loro bisogni».

 

I numeri della sostenibilità Gabrielli

L’attenzione al territorio, l ’ambiente, il sociale sono elementi importantissimi per il Gruppo Gabrielli. Ad esempio tramite l’accordo con Banco Alimentare, attivo dal 2010 con fine di donare ogni giorno l’invenduto per ragioni commerciali ma ancora perfettamente edibile da un punto di vista organolettico alle strutture facenti capo alla Fondazione nelle regioni in cui opera il Gruppo, ha portato nel 2016 la donazione di 26.143,35 chili grazie al coinvolgimento di 18 punti di vendita.

Grazie alla collaborazione con l’associazione Famiglie Numerose il Gruppo Gabrielli può garantire e riservare ai nuclei che rientrano in tale caratterizzazione una speciale scontistica in due giorni della settimana, semplicemente esibendo la fidelity card Carta Unika e comprovando il proprio status. Dal 2012 al 2016 sono state sottoscritte circa 1.600 tessere fedeltà Unika finalizzate alla fruizione del servizio, con un incremento dal 2015 al 2016 del 14% del numero dei clienti che hanno potuto beneficiare di un risparmio medio di circa 210 euro annui, godendo nel contempo di tutte le altre offerte riservate quotidianamente ai fidelizzati.

L’iniziativa “Oasi accanto a te” è dedicata a coloro che vivono uno stato di mobilità o disoccupazione comprovata, ai quali vengono riservati 4 bonus mensili per uno sconto del 10% da spendere ognuno in una settimana del mese su una spesa massima di 100 euro. Nel 2016 i Clienti che hanno beneficiato dell’iniziativa sono stati 745 per un fatturato di circa 826.000 euro.

In conseguenza del sisma dell’agosto 2016 e grazie alla prossimità territoriale l’azienda ha potuto attivarsi immediatamente secondo le necessità segnalate da Protezione Civile e Croce Rossa e concorrere alla grande macchina dei soccorsi. 

«Secondo l’Onu, la Sostenibilità è la capacità di assicurare il soddisfacimento delle necessità del presente, senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i loro stessi bisogni – commenta Barbara Gabrielli, vicepresidente del Gruppo – questa definizione incarna i nostri valori, contribuisce a definire i nostri obiettivi imprenditoriali e a orientare il nostro operato futuro avendo chiara la responsabilità delle nostre azioni e il loro impatto sulla società».

Viene dal latte la nuova fibra di Lucart Group, premio innovazione e prodotto dell’anno

È derivata dal latte la fibra naturale Qmilk utilizzata per Tenderly “Carezza di Latte” di Lucart Group: ottenuta senza l’ausilio di agenti chimici che garantiscono una formulazione 100% naturale, dermatologicamente testata, morbida e resistente. Costituita da materie prime rinnovabili e da latte non adatto all’uso alimentare, ha un livello di CO2 inferiore a qualsiasi altra fibra e sono prodotte attraverso un processo sostenibile e ad alto risparmio energetico con zero rifiuti.

Un’innovazione che guarda alla sensibilità green e che ha permesso al prodotto, eletto come “Prodotto dell’Anno” 2017 per la categoria “Carta igienica”,  di ottenere il Premio all’Innovazione nell’ambito della principale ricerca di mercato sul tema innovazione in Italia, condotta da IRI su oltre 12.000 consumatori con più di 18 anni a gennaio 2017, che hanno espresso le proprie preferenze sulla base dei criteri di innovazione e soddisfazione.

“Aver ottenuto questo prestigioso riconoscimento è per noi un motivo di grande orgoglio” – ha dichiarato Massimo Gai, Direttore Marketing & Sales della Divisione Consumer – “Penso che i consumatori abbiano saputo apprezzare le caratteristiche di forte innovazione del prodotto unite alla straordinaria qualità ottenuta. Una conferma dell’attenzione che poniamo nello sviluppo di prodotti che utilizzino fibre alternative ma che siano in grado di collocarsi nella fascia premium dell’offerta, per soddisfare le aspettative di tutti i consumatori, anche dei più esigenti”.

Per tutto il 2017 il prodotto del brand Tenderly potrà usufruire del logo “Eletto Prodotto dell’Anno” nelle attività di comunicazione e presso i punti vendita: una grande opportunità per le aziende, data l’alta riconoscibilità e reputazione di questo riconoscimento.

Esselunga nel 2016 utile a 7,54 miliardi (+3,1%), il 5 aprile debutto a Roma

Utili in positivo nel 2016 per Esselunga, che ha appena pubblicato il bilancio: le vendite sono cresciute del 3,1% a 7.540 milioni di Euro con prezzi in diminuzione dell’1,1% mentre i clienti sono aumentati del 4,4% grazie anche a quattro nuovi negozi. E per il 2017 l’insegna prevede cinque aperture tra le quali ci sarà l’atteso debutto a Roma il 5 aprile (vedi Esselunga, vendo o non vendo? Gli eredi litigano, a Pasqua lo sbarco a Roma).

Il Risultato Operativo è stato pari a 405 milioni di Euro (431 milioni di Euro nel 2015), l’Utile Netto è invece calato a 262 milioni di Euro (era di 291 milioni di Euro del 2015). Questi andamenti sono stati condizionati, fra l’altro, dalle svalutazioni immobiliari. Il Margine Operativo Lordo è arrivato a 661 milioni di Euro da 626 del 2015. La Posizione Finanziaria netta migliora, passando a 55 milioni di Euro (negativo) dai 116 milioni di Euro (negativo) del 2015. Lo sviluppo della rete di vendita registrato nel 2016 ha consentito la crescita dei clienti, ottenuta anche grazie alla combinazione di contenimento dei prezzi di vendita e attività promozionali sviluppate nell’arco dell’anno. Da sottolineare che l’inflazione ricevuta dai fornitori è stata pari a +0,9%. Gli investimenti hanno raggiunto quota 490 milioni di Euro. Sono stati impiegati 9 milioni di Euro in iniziative di solidarietà sul territorio.

L’organico medio ha raggiunto 22.741 persone, con un incremento di 811 collaboratori. Il 93% del personale ha un contratto a tempo indeterminato, record tra le aziende della grande distribuzione.

 

Quattro nuovi store nel 2017 e quarto polo logistico in provincia di Brescia

Nel maggio 2016 è stato siglato il contratto di acquisto del ramo d’azienda di Ospitaletto dell’acciaieria Stefana SpA, in concordato preventivo, dove è prevista la realizzazione del quarto polo logistico del Gruppo: i lavori per la realizzazione sono in corso d’opera. Nel 2017 sono inoltre previste cinque nuove aperture tra cui Roma Prenestina, il 5 aprile, e Verona Fiera.

Nel corso del 2016 sono stati aperti i negozi di Monza (Viale Libertà), con la contestuale chiusura di quello in via Lecco, Como località Ca’ Merlata, Cusano Milanino (MI) e Prato Viale Galilei con la contestuale chiusura di quello adiacente. Lo storico negozio di Milano Viale Certosa, aperto nel 1968, è stato chiuso.

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