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Anna Muzio

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Tra Rfid, realtà virtuale e casse smart si muove il negozio 4.0 di Miroglio Fashion

Che aspetto ha un negozio connesso e quali sono le tecnologie più adatte a coinvolgere il cliente e stimolarlo? Una risposta viene non a caso dalla moda che in quanto a soluzione epr il punti vendita è decisamente all’avanguardia: nello specifico da Miroglio Fashion, società di abbigliamento femminile del Gruppo Miroglio che crea e commercializza 11 brand tra cui Motivi, Oltre, Elena Mirò e Fiorella Rubino. Negli oltre 1.100 negozi monomarca è in atto un vasto programma per realizzare progetti tecnologicamente avanzati. Obiettivo: migliorare efficienza e performance del retail. Ecco quali sono le aree in cui saranno realizzati:

Le casse intelligenti
Sviluppato con Oracle, il Progetto XStore è un nuovo software per il punto vendita, che prevede la sostituzione su tutta la rete internazionale – 1.100 punti vendita tra negozi a gestione diretta e partner – del software di negozio, con attivazione di nuove modalità di integrazione tra negozi fisici e con il canale online.
Il progetto, partito a gennaio 2017, si svilupperà entro il quarto trimestre del 2017 e il primo semestre 2018 e riguarderà di tutti i marchi del gruppo. L’investimento è di circa 1,6 milioni di euro.

RFID sulla catena di negozi Fiorella Rubino
Il progetto prevede l’introduzione di un sistema di tracciatura dei prodotti a livello di singolo item tramite etichettatura con chip RFID. Il sistema, che permette l’identificazione di ogni singolo capo con lettura a distanza, consente di snellire i passaggi di gestione della merce in-store e di ottenere precisioni inventariali elevate, con benefici su tutta la catena logistica e i processi multicanale e con impatti positivi sulle vendite.
Il progetto, sviluppato in collaborazione con Temera, include tutti i 170 negozi di proprietà della catena Fiorella Rubino e riguarda tutti i prodotti venduti, capi di abbigliamento e accessori. Un progetto che si distingue, a livello italiano ed europeo, per il numero dei negozi coinvolti, per l’obiettivo di avere un negozio completamente “taggato” e per l’ampiezza dei processi rivisti, dal magazzino centrale fino alla vendita e alla gestione del reso, passando per l’antitaccheggio. L’investimento è di circa 1,5 milioni di euro.

Il “borsino”
Sviluppato in collaborazione con Evopricing e l’Università di Torino, questo progetto riguarda un nuovo processo integrato di riassortimento dal magazzino centrale e movimentazione tra negozi: una sorta di “borsino”, che combina dati quantitativi e sensibilità del personale di vendita, sfruttandone la capacità predittiva. Il processo si basa infatti sia sulla rilevazione oggettiva del potenziale di vendita di ciascun articolo in ciascun negozio, sia sulle valutazioni personali delle singole store manager, che possono richiedere o cedere articoli in funzione delle loro aspettative di vendita. Il nuovo processo, innovativo sia per l’elevato grado di integrazione e automazione sia per la flessibilità data dai numerosi parametri gestibili, è in produzione sulle reti Fiorella Rubino e Elena Mirò da settembre 2016. L’intera stagione FW 2016 è stata gestita con le nuove modalità ed è stato sviluppato un modello per la valutazione dei risultati ottenuti.

»L’innovazione rappresenta una componente sempre più importante all’interno del nuovo percorso di Miroglio Fashion – ha dichiarato Hans Hoegstedt, nuovo CEO di Miroglio Fashion -. Con questi progetti innovativi vogliamo portare soluzioni “4.0”, come quelle di cui si parla nel settore industriale, anche nel retail, utilizzando la tecnologia e il digitale per offrire alle nostre clienti una shopping experience più ricca e completa e per aumentare e migliorare l’efficienza dei nostri punti vendita. Con il programma Retail 4.0 daremo progressivamente corpo alla nostra visione del retail del futuro: la tecnologia valorizzerà al massimo il potenziale delle nostre persone e la conoscenza dei bisogni e delle aspettative delle donne che scelgono i nostri brand».

Il progetto Miroglio Retail 4.0 si inserisce all’interno del nuovo piano “300 in 300”, che prevede un investimento di 15 milioni di euro per rinnovare l’immagine di 300 negozi Miroglio Fashion in 300 giorni, in un’ottica di maggiore distintività e personalizzazione dei brand

Il Gruppo Miroglio è una realtà industriale italiana che opera dal 1947 nei settori del tessile e della moda, presente in 34 Paesi con 4 insediamenti produttivi.
Miroglio Fashion, società di abbigliamento femminile del Gruppo Miroglio, crea e commercializza 11 brand, distribuiti a livello internazionale.
Miroglio Textile è leader nei tessuti stampati, nella carta transfer e nei film tecnici per la decorazione di varie tipologie di materiali.
Nel 2015 i ricavi consolidati del Gruppo Miroglio ammontano a 645 milioni di euro.

Uber dopo la cena porta a casa la spesa, e l’accordo è con Kroger

Uber, il servizio di trasporto automobilistico privato attraverso app nonché incubo dei taxisti nostrani, e al momento nella bufera in Italia dove sta affrontando una serie di cause per concorrenza sleale, è ormai andato ben oltre il semplice trasporto di persone, e dopo i pasti (il debutto a MIlano qualche mese fa) negli USA potrebbe presto consegnare la spesa.

L’accordo sarebbe con Kroger, il secondo attore della Gdo statunitense con oltre 3.574 punti vendita, he sta testando le consegne della spesa tramite operatori Uber presso “clienti selezionati”.

Kroger naturalmente non è nuovo all’e-commerce, anzi.  Ha un suo sistema chiamato ClickList, una sorta di click and collect attivo quest’anno in 640 supermercati del gruppo, mentre l’e-commerce vero e proprio è generato dalla piattaforma Express Lane.

«I nostri clienti cambiano ed evolvono e noi cerchiamo di incontrarli ovunque siano e cosa ancora più importante dove stanno andando. Stiamo investendo molto nel digitale, E siamo contenti di questi investimenti perché i nostri clienti ci dicono che son importanti per loro» ha detto Rodney McMullen, Ad e chairman di Kroger’s.

Sullo sfondo c’è un concorrente, Amazon, sempre più attivo anche nel grocery. Secondo uno studio della società di consulenza Cowen la compagnia di Jeff Bezos, attualmente al nono posto per vendite nel grocery, entro il 2021 dovrebbe guadagnare la terza posizione dietro solo a Walmart e, appunto,  Kroger.

Tiendeo usa il geotracking per misurare l’efficacia delle campagne digital

Misurare l’efficacia delle campagne digitali e stimare un ROI più realistico: questo l’obiettivo del nuovo strumento di geotracking lanciato da Tiendeo, start-up spagnola, in collaborazione con Nielsen.

Tiendeo.it, portale per offerte online geolocalizzate e volantini, offre sostanzialmente con il nuovo tool ai commercianti la possibilità di calcolare il ritorno sugli investimenti attraverso l’analisi delle metriche generate dagli utenti durante l’uso dei dispositivi mobili, dalla lettura dei volantini digitali fino alla visita nel punto vendita fisico.

Il tutto senza metterne a rischio la privacy: la raccolta dei dati geolocalizzati infatti non richiede l’installazione di strumentazione addizionale nei punti vendita. Il tool combina le metriche derivanti dalle interazioni degli utenti della app Tiendeo con i dati estratti dalla geolocalizzazione dei dispositivi mobili. La privacy degli utenti non viene compromessa perché Tiendeo Geotracking non registra né pubblica dati privati o personali relativi ai consumatori che utilizzano l’applicazione mobile Tiendeo; piuttosto, crea dei profili a partire dal comportamento dei consumatori.

 

Dalla ricerca online all’acquisto offline: ora si può misurare

Tiendeo Geotracking è in grado di determinare una misura reale dell’effetto ROPO (Research Online-Purchase Offline), permettendo di conoscere quali vendite nel negozio fisico sono state motivate dalla pianificazione online dell’acquisto. Un modo per i retailer di avere una visione più completa del processo di acquisto intrapreso dai consumatori e delle loro preferenze: quando pianificano, a quali prodotti sono più interessati, quanto tempo passa prima che si rechino in negozio, quanti km percorrono e così via.

A questo punto, si hanno degli strumenti affidabili che consentono di riallineare le proprie strategie di marketing digitale, ma anche migliorare tutti gli aspetti che influenzano il processo di acquisto per capire meglio come, quando e dove i clienti acquistano.

In questo caso, l’analisi dei Big Data consente non solo di migliorare le proprie strategie di vendite, ma anche – e di conseguenza – di migliorare i servizi offerti ai consumatori. Sapendo il momento in cui un consumatore acquista, dove si trova e quali sono le sue preferenze, è possibile instaurare una linea di comunicazione tra negozio e cliente, e facilitare il processo.

Per saperne di più sull’uso delle tecnologie nel punto vendita guarda l’intervista di InStore: Geofencing beacon e mobile: come portare visitatori nel punto vendita

Lindt sceglie Torino Outlet Village dove debutta con il 47mo monomarca

Si sviluppa tra live experience e presentazione di prodotti il progetto dei monomarca Lindt che con l’apertura venerdì 24 marzo di uno store da 166 metri quadri presso il nuovo Torino Outlet Village arrivano a quota il 47. 

Il Torino Outlet Village, esteso su 20.000 metri quadri alle porte del capoluogo piemontese, si propone, grazie all’architettura d’impatto e a negozi prestigiosi, come il nuovo centro d’eccellenza dedicato allo shopping, un contesto nel quale intende inserirsi lo stile raffinato e moderno dei negozi della storica azienda (è stata fondata oltre 170 anni fa) realizzati giocando su due colori caldi, marrone e oro.

L’area market ospita una ricca selezione di praline dai brillanti incarti, realizzate dai Maîtres Chocolatiers Lindt, che è possibile acquistare – come nelle drogherie d’antan ma in linea perfetta con le ultime tendenze alla personalizzazione – con il sistema “Pick & Mix” che consente di selezionare i propri cioccolatini preferiti creando un mix di praline completamente personale.

Con l’avvicinarsi della Pasqua, un posto d’eccellenza è stato riservato al vasto assortimento di specialità pasquali ideate per l’occasione: le uova Lindt Noccior, realizzate con la pregiata “Nocciola Piemonte IGP”, le uova Lindor, proposte quest’anno nel nuovo incarto ispirato alle originali grafiche degli anni ’60, e Lindt Gold Bunny, il coniglietto di finissimo cioccolato dal caratteristico collarino rosso e il campanellino dorato.

Non manca un’accogliente area bar dove scegliere tra caffè a base di cioccolato, come il Varesino, una specialità proposta in esclusiva nei punti vendita monomarca. E come da copione sabato 25 marzo i Maîtres Chocolatiers Lindt stupiranno tutti gli appassionati del cioccolato che si recheranno al negozio creando live le iconiche boule, conosciute e amate in tutto il mondo.

I negozi monomarca Lindt presenti su tutto il territorio nazionale sono realizzati, gestiti e sviluppati in collaborazione con la società SelecTTrade, Retail Partner esclusivo per l’Italia del Gruppo Lindt & Sprungli.

PetStore Conad debutta a Palermo nel mercato San Lorenzo, altri 20 apriranno nel 2017

Interno di un PetStore Conad.

Inaugurato oggi nel capoluogo siciliano il primo punto vendita Conad dedicato agli animali da compagnia. Lo store ha una superficie complessiva di 260 metri quadri con 3.500 referenze per cani, gatti, uccelli, piccoli mammiferi e pesci, quattro addetti e due casse, ed è il sedicesimo store che Conad dedica agli animali da compagnia, a dieci mesi dalla prima apertura di Modena. Particolare il contesto del nuovo punto vendita palermitano, quello di Sanlorenzo Mercato in via San Lorenzo, un grande spazio ricavato in un’ex fabbrica di agrumi in cui sono presenti nove negozi per la vendita al dettaglio e il consumo in loco.

Il piano di sviluppo per il 2017 coinvolge tutte le cooperative associate a Conad con più di 20 aperture programmate nelle due superfici da 250 e 500 metri quadri.

«Gli animali da compagnia sono ormai parte integrante di tantissime famiglie e come tali Conad ha voluto dedicare anche a loro un posto speciale – spiega il direttore generale di Conad Sicilia Natale Lia –. PetStore è l’innovazione a disposizione dei clienti, che possono contare su un punto di vendita dedicato, funzionale, con un’offerta di prodotti di primo piano coniugati con gli abituali connotati di convenienza, qualità e sicurezza che caratterizzano la nostra insegna. Miglioriamo e personalizziamo i nostri servizi, dando al cliente un’occasione in più per scegliere Conad. Questo è il secondo PetStore in Sicilia; il primo è stato inaugurato la scorsa estate a Agrigento».

PetStore Conad è l’insegna nazionale di una nuova catena specializzata di punti di vendita e arricchisce di un nuovo servizio la rete del gruppo Conad, unica catena della moderna distribuzione ad avere in attività tutti i format oggi presenti nel mercato. È pensato per due tipologie dimensionali, da 250 e 500 metri quadri, con una quantità di prodotti definita (4 mila per il format più piccolo e oltre 5 mila per il più grande), attività promozionali e servizi specifici. Il punto di vendita tratta prevalentemente i prodotti dell’industria di marca venduti all’interno delle catene specializzate, oltre ai prodotti a marca Conad. La scelta di prodotti qualificati è molto ampia per dare risposta anche ai clienti più esigenti e attenti.

All’apertura dei PetStore Conad è legato un accordo con la Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente, che riunisce oltre una quarantina delle più importanti realtà nazionali (tra le quali Enpa, Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente, Lav, Oipa e Lega del Cane) e consente ai clienti di aiutare concretamente gli animali più sfortunati. In ogni PetStore Conad, la Federazione ha l’opportunità di inserire dei corner per la raccolta di alimenti destinati a cani e gatti in difficoltà, ospitati nei canili, gattili e nei rifugi sparsi su tutto il territorio nazionale e gestiti dalle diverse associazioni animaliste aderenti.

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Il 70% degli acquisti sono di food

I risultati dimostrano che l’afflusso dei clienti, lo scontrino medio e il fatturato hanno di gran lunga superato le attese. Il 70% degli acquisti è rappresentato dal pet food, ma anche gli accessori hanno un buon riscontro, grazie all’assortimento profondo e alla buona visibilità.

Diversi i punti di forza dei PetStore: l’assortimento specializzato e qualificato; il concetto di valorizzazione e convenienza con circa 100 prodotti in promozione al mese supportati da un volantino dedicato; il servizio e la professionalità dei nostri addetti, in prima persona amanti degli animali; la comodità del PetStore che vive spesso in sinergia con l’ipermercato, superstore o supermercato Conad di riferimento; servizi aggiuntivi quali toelettatura, incisione medagliette, raccolta alimentare per animali abbandonati.

 

Wagamama sbarca in Italia, a Bergamo il 21 e 22 marzo le selezioni del personale

Un Wagamama a Glasgow (foto Flickr).

Chi bazzica il Regno Unito, per lavoro, per studio o per svago, se lo chiede da anni: ma perché Wagamama non arriva in Italia? Già perché la catena di cibo orientale è un must per i viaggiatori “on a budget” che amano l’etnico. Ora basterà pazientare pochi mesi per vedere il primo locale sbarcare nel Belpaese, a Orio al Serio per la precisione presso l’estensione dello shopping center Oriocenter.

Traghettatore anche di questo noto brand straniero (dopo Primark, Victoria’s Secret, Zara, LEGO Group, Nike e prima dell’attesissimo Starbucks) è infatti, e ancora, Percassi. La partnership era stata siglata a luglio 2016 da Wagamama con WItalia Srl, società controllata da Percassi Food&Beverage, la holding di Percassi attiva nel settore della ristorazione.  

Il nuovo locale proporrà un menu a base di cucina asiatica ispirato ai sapori del Giappone e da una varietà di piatti preparati in modo espresso in una cucina a vista. A seguire, sono previste altre aperture in Italia.

 

Aperte le selezioni del personale 

il locale Wagamama ad Oriocenter offrirà possibilità di impiego a circa 30 persone del territorio. È stata appena avviata la selezione del personale, in particolare per le posizioni di cuochi e camerieri. Come si legge in un comunicato, “wagamama è alla ricerca di persone brillanti, che sappiano essere se stesse in ogni contesto, anche sul posto di lavoro, per creare un team di persone motivate ed entusiaste di intraprendere questa prima nuova avventura italiana nell’ambito della ristorazione”.

Per partecipare alla selezione si può mandare via e-mail il proprio curriculum vitae all’indirizzo recruiting.food@percassi.it. I career day che si terranno a Bergamo i prossimi 21 e 22 marzo. I candidati scelti seguiranno poi un percorso di formazione nel periodo precedente all’apertura del locale.

«Siamo particolarmente orgogliosi di aprire il primo ristorante Wagamama proprio in quest’area, che rappresenta le radici dell’azienda Percassi e che costituirà solo l’inizio di una nuova, importante sfida per noi nel campo della ristorazione. Siamo certi che Wagamama conquisterà anche il palato degli italiani» ha commentato Matteo Percassi, Amministratore Delegato di Percassi Food&Beverage.

Wagamama ha più di 160 ristoranti dislocati in 19 Paesi in tutto il mondo

 

Frutta esotica matura e bene in vista con il packaging F.lli Orsero

Una nuova linea di frutti esotici “Maturi al punto Giusto”, con un pack che incontra i desideri del consumatore moderno (estetica, trasparenza e informazioni) è la novità di F.lli Orsero. Sembra un terno al lotto ogni volta che si acquista un frutto esotico, sia un mango o un avocado: sarà maturo? Hai voglia a tastare ed annusare, la verità si scopre solo a casa, a taglio. e non sempre è soddisfacente.

Con la nuova linea F.lli Orsero propone frutta prodotta nelle migliori zone di origine e trasportata con cura fino alla tavola dei consumatori, per garantire il gusto unico della frutta appena raccolta e pronta da gustare. Inoltre avocado, mango e papaya – sono questi i frutti esotici che compongono la gamma – sono confezionati in un pack moderno e funzionale valorizzato da consigli per consumare al meglio il prodotto. Oltre alle informazioni nutrizionali e ai suggerimenti di utilizzo c’è infatti un Qr code che porta ad un video tutorial con consigli su come gustare il frutto.

Da oggi sarà possibile acquistare la linea “Maturi al punto Giusto” anche su Amazon Prime Now, il servizio dedicato ai clienti Amazon Prime che, con l’app Prime Now disponibile per i dispositivi iOS e Android, offre consegne gratuite in finestre a scelta di due ore, a Milano e in 46 comuni dell’hinterland milanese, dalle 8 a mezzanotte, 7 giorni su 7.

Oltre alla nuova gamma di frutta, i clienti di Prime Now potranno acquistare anche altri prodotti F.lli Orsero come mele, kiwi, zenzero, curcuma, lime, ananas e banane.

F.lli Orsero è il brand lanciato sul mercato europeo nel 2012, e successivamente distribuito anche in Asia ed America, espressione della tradizione e della passione di una grande azienda familiare italiana. La qualità del prodotto è garantita dalla gestione e dal controllo dell’intera filiera: dalla produzione fino all’arrivo sul punto vendita, sempre in perfette condizioni di freschezza.

Drive… a piedi, così in Francia l’ipermercato conquista il centro città

Una nuova modalità si apre sul fronte delle consegne per l’e-commerce grocery, e vien non a caso da un Paese che tra i primi ha proposto il drive: il punto di consegna a piedi, in zone del centro città senza parcheggio o comunque facilmente raggiungibili solo camminando con piccoli punti vendita aperti da catene che hanno fatto la storia dell’ipermercato ovvero grandi superfici in periferia: Auchan, Leclerc e Cora.

L’ultima notizia è stata data dalla rivista specializzata Linéaires la quale riprende un “tweet” della concorrenza, un dipendente di Auchan: è il punto vendita di Leclerc che aprirà a Lille il 1° aprile. Sono 50 metri quadri scarsi in un vecchio quartiere della città dove sarà possibile ritirare la spesa, assemblata e consegnata da un magazzino che si trova in periferia. Le referenza a disposizione sono 12mila, ma soprattutto l’insegna sembra puntare sul fatto di poter offrire i “prezzi Leclerc”, che si fregiano di essere i più bassi del mercato anche agli utenti del centro città. Ha fatto storia la battaglia ingaggiata da Leclerc con le altre catene con pubblicità comparative che puntavano, appunto, sui prezzi, arrivando ad indicare il prezzo della concorrenza direttamente sulle etichette in negozio. Del resto l’affiche che pubblicizza la prossima apertura di Lille è chiaro, e recita: come si fa a far entrare un ipermercato in 50 metri quadri? Semplice, con l’e-commerce “fisico”.

Sono spazi piccoli ed essenziali dove si può ordinare direttamente o ritirare la spesa fatta online, oppure ordinare e chiedere al consegna a casa, come al Cora en ville di Reims. E che danno spazio all’innovazione: qui a breve si potrà anche ordinare e addirittura pagare con tecnologia Nfc dalla vetrina digitale.

Il Cora en Ville di Reims (foto Cora).

Anche Auchan ha testato questa formula di ritiro a Parigi con il suo servizio do vendite nline AuchanDirect.

Un modo insomma per superare la crisi degli ipermercati, ormai palpabile, e il ritorno dei clienti alla prossimità. e che viene non a caso proprio dalla Francia, che ha fatto ormai da 15 anni e più del drive una metodologia di ritiro diffusissima (vedi Click and drive: da noi all’alba, in Francia da 15 anni. L’evoluzione in un’infografica) ma che sta iniziando a segnare il passo, tanto che stanno iniziando a ridurre la rete. 

 

Fico Eataly World, la nuova creatura di Farinetti debutta il 4 ottobre a Bologna

Work in progress nell'area Caab di Bologna.

Un parco di divertimenti a tema food, una palestra educativa, la presenza di tutta la filiera dal campo alla tavola, e un food pride della tradizione alimentare italiana: sarà questo è molto di più Fico (fabbrica Italiana Contadina) Eataly World, il nuovo, pantagruelico progetto di Oscar Farinetti che aprirà – ormai è ufficiale – il prossimo 4 ottobre a Bologna, nell’area dell’attuale CAAB (Centro Agroalimentare di Bologna). 

I numeri sono da capogiro: 80mila metri quadri di cui 67mila coperti, un ettaro di “campi dimostrativi” e allevamenti didattici (7mila metri quadri do colture e 4000 metri quadri di stalle), 40 “fabbriche”-laboratori alimentari (su 11mila metri quadri, gestiti da aziende italiane in cui la materia prima sarà trasformata sotto gli occhi dei visitatori), 9mila metri quadri dedicati alla vendita, 25 ristoranti su 7.300 metri quadri dedicati (trattorie tipiche italiane o chioschi street food ) e poi spazi eventi, aule, tre università, un teatro e un cinema e il più grande impianto fotovoltaico su tetto d’Europa. Ci si muoverà con 1000 biciclette messe a disposizione dei clienti nel mercato, con carrello della spesa e spazio frigo. La mobilità da fuori è invece assicurata da 11 grandi pullman elettrici che fanno la spola dalla stazione e dall’aeroporto, mentre il parcheggio sarà di 18mil posti auto. L’uscita dell’autostrada, oggi CAAB, manco a dirlo sarà rinominata Fico Eataly World

Infine, il tocco da maestro: sei giostre tematiche che seguono la storia dell’umanità, dall’ominide Lucy al distopico futuro, accompagnati da personaggi simbolo dell’epoca. «Tutto questo per portarci a casa 6 milioni di visitatori l’anno. Tra cui 2 milioni di stranieri. Vogliamo diventare il monumento più visitato d’Italia, più del Colosseo, vogliamo essere inseriti nei tour degli stranieri in Italia, entrare nelle agenzie di viaggio: ne sono state già coinvolte 5mila» ha detto Farinetti al Retail Innovations 12 di Kiki Lab dove è intervenuto. 

Oscar Farinetti e Fabrizio Valente a Retail Innovations 12.

«A New York fatturiamo 80 milioni, in Italia era impossibile eguagliare un risultato simile. Allora abbiamo aggiunto il turismo e il divertimento, un divertimento assistito con il fine di spiegare il nostro Paese».

Poi c’è il coté educativo, che punta a richiamare 500mila studenti di tutte le età “per renderli orgogliosi dell’Italia e della loro tradizione”, che parteciperanno a un percorso, letteralmente dal campo alla tavola, passando dai campi alle stalle alla produzione di olio, vino e formaggi. Perché il cuore di Fico è “formazione e magia”.

 

Tecnologia “facile”

La tecnologia, assicura Frainetti “entrerà in tutte le maniere”, con “tutti gli strumenti digitali possibili”. 

A Fico però non sarà nemmeno necessario scaricare un’app (cosa che gli italiani non fanno con grande entusiasmo vedi Internet & Italy, due su tre connessi tra social, messaggi e video, latitano le app): basterà avvicinare lo smartphone a un grande quadro all’ingresso e si riceveranno tutte le info man mano che prosegue la visita (come una sorta di “audioguida”). All’uscita, si rimette lo smartphone nel quadro e chi ha percorso più chilometri a piedi avrà la spesa gratis. “Ma ci saranno anche moli “umani” con cui interagire e che daranno tutte le informazioni necessarie”.

Lo sguardo di Farinetti sulle nuove tecnologie (Iot e intelligenza artificiale) è sempre e comunque ottimista. «C’è chi dice che si perderanno posti di lavoro. Io penso che stiamo entrando in un futuro straordinario, e proprio la tecnologia ci aiuterà a gestire un mondo con 10 miliardi di abitanti. Stiamo vivendo una vera e propria rivoluzione tecnologica comparabile alla scoperta del fuoco 1,5 milioni di anni fa. All’inizio è sempre difficile, ci si brucia, si dà fuoco al bosco. ma poi si impara a domarla, la tecnologia, e usarla al meglio. Certo, come ai tempi della scoperta del fuoco un problema c’è: la nuova tecnologia non è patrimonio di tutti ma è in mano a 4/5 aziende che fanno profitti giganteschi e hanno il potere di comprare ogni nuova idea che esce, ed entrano in qualsiasi mercato (dalle auto all’abbigliamento). Ci vorrà un modo per appropriarci di questi strumenti, come è stato per il fuoco, magari una rivoluzione».

 

Prossima aperture Mosca, occhi puntati su LA

Le prossime aperture dell'”Impero Eataly” sono programmate a Mosca, in franchising (10 aprile), a giugno a Stoccolma, a settembre a Los Angeles con uno store di 9mila metri quadri su cui Eataly punta molto. Nel 2018 è la volta di due grandi città europee, Parigi e Londra, all’interno di due luoghi iconici come Galeries Lafayette e Selfridges. Ma l’orizzonte è più che ampio: “ci sono 196 Paesi al mondo, dobbiamo andare in tutti perché la cucina italiana è universale: leggera, facile, sana e facilmente replicabile perché deriva dalla cucina domestica, è nata in casa non a corte come la francese”. Poi “vorrei fare altri due o tre negozi in Italia, belli”.

La visione, insomma, c’è. L’appuntamento è per il 4 ottobre, a Bologna.

Vedi la fotogallery Fico Eataly World Bologna, l’agroalimentare italiano spiegato al mondo

Sushi Daily, la primavera porta nuovi menu nel segno di colore e salute

Dal 22 marzo all’1 maggio nei corner Sushi Daily arrivano quattro nuovi Menu Surprise. E da fine marzo in arrivo una novità: il nuovo Roll Mango&Salmone affumicato.

Disponibili in tutti i corner Sushi Daily d’Italia (oltre 140 stand all’interno delle catene Carrefour, Il Gigante, Pam Panorama, Iperal, Conad e Iper, La grande i, Poli) si possono trovare i Menu Surprise: Sushi&Me, Sushi&You, Sushi&Friends e Sushi&Party.

 

Per i più solitari l’ideale è Sushi&Me. Nigiri, roll e maki di pollo: 10 pezzi per gustarsi una Pasqua dal sapore orientale. Sushi&You è perfetto per i più romantici che trascorreranno la giornata in coppia (18 pezzi). Per chi, invece, ha intenzione di passare il giorno di festa in compagnia ci sono Sushi&Friends (30 pezzi) e Sushi&Party (62 pezzi).

 

Dal 21 marzo sarà possibile assaggiare il nuovo Roll Mango&Salmone affumicato, perfetto per l’arrivo della bella stagione. All’interno del roll, l’alga nori e il riso all’aceto sono accompagnati dal sapore deciso del salmone affumicato e dal gusto fresco del mango. Il tutto racchiuso da lamelle di mango e cosparso di masago.

 

Sushi Daily ha circa 600 fully-serviced stand sushi in 10 Paesi, è brand leader in Europa nella vendita di sushi fresco, grazie alla velocità di servizio pari a quella di un take away e alla preparazione e confezionamento del prodotto al momento, a partire dalla cottura del riso, dal taglio del pesce fresco e delle verdure.

Il concept del corner è a metà tra l’esposizione per la vendita e lo showcooking quotidiano. Veri e propri artigiani del sushi preparano ogni giorno più di 140 ricette esclusive, da quelle più classiche a quelle più creative, con o senza pesce crudo, sempre ispirate all’arte del sushi.

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