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Anna Muzio

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Rinnovati i vertici di Coop Lombardia

Daniele Ferrè presidente, il nuovo consigliere Alfredo De Bellis vicepresidente vicario e il consigliere Daniela Preite vicepresidente: l’Assemblea Generale dei Delegati di Coop Lombardia ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione della Cooperativa che, nella prima riunione, ha scelto i nuovi vertici.

Daniele Ferrè, 60 anni, è Revisore Ufficiale dei Conti. In cooperativa dal 1986 ha guidato la Direzione Sviluppo e Gestione del Patrimonio Immobiliare fino al 2011, anno in cui gli è stata affidata la Vicepresidenza della Cooperativa oltre alla Vicepresidenza del Consiglio di Amministrazione di Coop Consorzio Nordovest. Il 18 marzo di quest’anno è stato nominato Presidente di Coop Lombardia ed è stato riconfermato alla presidenza dall’Assemblea Generale.

Alfredo De Bellis, 45 anni, nel 2002 è entrato in Coop Lombardia al Settore soci e consumatori, del quale viene nominato Responsabile nel 2010 e Direttore nel 2014. È stato il coordinatore delle attività in Expo per conto di Coop Lombardia.

Daniela Preite, 46 anni, è SDA Professor di Public Management & Policy presso la SDA Bocconi School of management e Professore Aggregato presso l’Università del Salento. È Consigliere d’Amministrazione della cooperativa dal 2011.

 

Apple Pay entra nell’e-commerce: Demandware supporterà i pagamenti della mela

I pagamenti con Apple Pay entrano nell’e-commerce: Demandware sarà tra le prime piattaforme a supportare i pagamenti della mela, permettendo ai clienti del suo Commerce Cloud di offrire ai clienti la possibilità di effettuare pagamenti sicuri e privati utilizzando il browser Safari su iPhone, iPad e Mac.
Pagando con Apple Pay, il tradizionale processo di acquisto su più passaggi sarà molto più semplice. Non solo: le ricerche hanno già stabilito che chi usa Apple Pay è in media disposto a spendere di più rispetto a chi usa altri dispositivi mobile. Come conseguenza, potrebbero aumentare le vendite sia su smartphone sia su desktop nei siti supportati, così come crescerà la “payment experience” dei clienti, che si vuole il più possibile poco invasiva e veloce.
Oggi quasi la metà del traffico complessivo proviene da dispositivi mobili, e i consumatori acquistano sempre più tramite iPhone. Nonostante ciò, la maggior parte degli ordini avviene ancora da desktop, dove è più semplice effettuare il pagamento. I clienti di Demandware che utilizzano Apple Pay per le proprie vetrine convertiranno più facilmente il traffico mobile in vendita effettiva attraverso un solo “touch”, pari a una transazione.
“Il nostro ruolo in Demandware è quello di estendere il commercio in qualunque luogo l’acquirente si trovi – spiega Elana Anderson, Senior Vice President marketing di Demandware -. Nonostante nell’ultimo anno il mobile sia stato lo strumento preferito dai consumatori per fare acquisti, il processo di pagamento non ha seguito lo stesso spostamento. Oggi, offrendo Apple Pay alle vetrine Demandware, i retailer online garantiranno un’esperienza di pagamento su Safari continua, sia da dispositivo mobile che da desktop, convertendo facilmente il traffico in vendita”.
Apple Pay permette agli utenti di effettuare pagamenti in store e sulle app disponibili su iPhone e iPad. Da autunno 2016 Apple darà maggiore supporto per i siti che navigano su Safari. Questo garantirà agli acquirenti di completare l’esperienza su Safari con un touch, utilizzando Apple Play come metodo di pagamento sul proprio iPhone o iPad, sfruttando l’elevata sicurezza della transazione Apple Pay in quanto Apple non fornisce ai retailer le informazioni della carta di credito o di debito del consumatore. L’acquisto potrà essere completato anche da Mac, utilizzando Safari e confermando il pagamento su iPhone o Apple Watch.

Coralis, 2015 a 1,6 miliardi di fatturato. Il nuovo Cda conferma Graffione presidente

Sabato 19 giugno si è tenuta a Milano l’Assemblea Generale di Coralis, con la presentazione del bilancio 2015 e l’elezione del nuovo consiglio direttivo del consorzio. Con 690 punti vendita e 26 cash&carry, il giro d’affari alla vendita l’anno scorso è stato  di 1,6 miliardi di euro, con un incremento occupazionale sulla rete vendita dell’8%.

L’elezione del nuovo consiglio direttivo ha confermato Eleonora Graffione in veste di presidente ed è costituito da Angelo Bruno della Bruno e Forte che gestisce un Centro Distributivo e una rete di punti vendita in provincia di Cosenza; Francesco Curcio titolare di C.D.C. Centro Distribuzione Curcio che gestisce un Cash&Carry e un’attività di distribuzione a Sanza, in provincia di Salerno; Luigi Giannatempo titolare de La Prima che gestisce una rete di supermercati a Foggia e provincia e Roberto Trapletti titolare di Alimgross con la quale gestisce un Cash&Carry a Ghisalba, in provincia di Bergamo.

L’assemblea è stata anche l’occasione per fare il punto sui progetti messi in campo dal Consorzio in questi ultimi tre anni di gestione. Sono ormai 48 i punti vendita che hanno inserito i prodotti del catalogo Etichètto, la super label che garantisce tutta la filiera e la provenienza dei prodotti e che offre, oggi, un assortimento di circa 230 prodotti selezionati da una quarantina di aziende produttrici che spaziano dal fresco al grocery, al beverage.

Il Consorzio ha anche offerto un programma di formazione che ha visto coinvolti 15 associati e che quest’anno li ha portati a conoscere le realtà americane con un viaggio esplorativo a Chicago, dove hanno potuto visitare alcuni degli store che hanno segnato la storia e che fanno tendenza nel mondo come Whole Food Market, WalMart, Trader Joe’s e Mariano’s.

A pochi mesi fa poi risale è l’apertura del primo punto vendita Lalimentari Italiano a Genova (vedi Debutta a Genova Lalimentari Italiano, il progetto di prossimità Coralis), apri pista per le prossime aperture, previste soprattutto al Sud d’Italia.

Il nuovo Consiglio direttivo si è dunque impegnato a sostenere e incrementare lo sviluppo del Consorzio attraverso progetti capaci di leggere e tradurre i segnali che il mercato e i clienti forniscono.

Acquisti Non-food Gs1, avanti piano. E i canali si fondono

Numeri più positivi degli scorsi anni, con i consumi non-food tornati ai livelli del 2011: è quanto emerge dall’Osservatorio Non Food 2016 di GS1 Italy, giunto quest’anno alla 14° edizione.

Con una crescita dell’1,6% sul 2015, si riparte lentamente. Lo studio monitora il mondo dei consumi Non Food che, tra beni e servizi, così come calcolato dall’Istat, è un mercato che vale oggi circa 149,4 mld di euro che rappresenta il 14,8% del totale consumi delle famiglie italiane con un peso inferiore rispetto al 16,3% del 2011 ma nel 2015 leggiamo come la crescita in valore assoluto (+1,6%) sia stata trainante rispetto addirittura ai beni grocery (+1,2%). Escludendo i servizi ed alcuni comparti minori compresi dall’Istat, con consumi per un totale di circa 101 mld di euro, l’incremento evidenziato è nel 2015 pari a +1,4%.

Schermata 2016-06-27 alle 22.56.37L’ultimo anno si è chiuso con un segno positivo, che riflette una ripresa in quasi tutti i comparti. In particolare, i maggiori incrementi si sono segnalati per

  • Elettronica di consumo (+5,0%).
  • Giocattoli (+6,0%).
  • Mobili e arredamento (+1,3).
  • Edutainment (+4,1%).
  • Prodotti di profumeria (+3,6%).
  • Prodotti di ottica (+4,1%).

Positivi anche i segnali per:

  • Bricolage (+0,8%).
  • Articoli per lo sport (+0,5%).
  • Casalinghi (+0,8%).

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«Nel 2016 il passo sembrava dover essere più veloce – ha detto Luca Zanderighi, Fondatore e partner TradeLab che ha partecipato alla ricerca –, ma nell’ultimo semestre abbiamo assistito a un rallentamento, anche se per l’anno si prevede un incremento dell’1,4%. Alcuni comparti si muovo più in fretta. Le priorità dei consumatori si sono modificate, per il ridotto reddito medio, ma anche l’affermarsi di nuovo valori e di una nuova offerta. In quanto ai canali, continua la crescita dell’e-commerce, anche se le quote di mercato della distribuzione moderna sono ancora rilevanti. Però le grandi superfici alimentari lottano e perdono quote».

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L’influenza dei vari canali va ormai considerata con logiche di multicanalità integrata, con il consumatore che agisce secondo logiche come ROPO (research online, purchase offline), ovvero la ricerca in rete le informazioni su ciò che intende acquistare e il perfezionamento dell’acquisto nel punto vendita; il Click & Collect, con il consumatore che effettua le ricerche e conclude l’acquisto online, ma ritira il prodotto in negozio, e con il Try & Buy, ovvero la prova del prodotto in negozio e l’acquisto online. Le varie categorie però rispondono in modo diverso ai vari canali.

«L’edizione 2016 si è concentrata sui numeri e sull’andamento del settore – finalmente positivi – e ha indagato il percorso di acquisto compiuto dal consumatore lungo tutti i touchpoint, fisici e digitali – spiega Marco Cuppini, research and communication director di GS1 Italy -. Emerge la consapevolezza che l’idea di una contrapposizione tra fisico e digitale sia troppo schematica e artificiosa e che sussistano invece opportunità di incrocio e sovrapposizione ben più complesse in una logica di complementarietà, che definiscono un nuovo concetto di customer experience. Per il futuro la parola d’ordine sembra essere convivenza».

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Amazon Prime Now arriva in Francia, e Carrefour testa la consegna in un’ora

Botta e risposta, in un escalation che potrebbe costare molto alle insegne, e portare i clienti a vedere la consegna in un’ora della spesa come un servizio dato per scontato: a metà giugno Amazon Prime Now arriva nella capitale francese, e Carrefour ad agosto testerà la consegna della spesa in 60 minuti in tre supermercati della Ville Lumière. Lo rivela il magazine specializzato francese Linéaires, che individua gli store come quelli di semiperiferia di rue de Seine, rue de Rochechouart e rue des Pyrénées. Le consegne avverranno tramite il servizio di La Poste.

Le insegne francesi sono da tempo attive sui servizi di consegna veloce. Oltre ad avere una rete di click and collect e soprattutto di drive  tra le più capillari (vedi Click and drive: da noi all’alba, in Francia da 15 anni. L’evoluzione in un’infografica), non ha aspettato certo l’arrivo della dotcom americana. Già da dicembre dello scorso anno Cdiscount si è alleata con 14 Franprix per offrire la consegna della spesa in 90 minuti, sempre su Parigi e dintorni.

Anche i Drive si fanno prendere dalla corsa al tempo: in questo caso la variabile è il tempo necessario per preparare la spesa richiesta online. La modalità “express” varia dai 15 minuti di Leclerc ai 30 minuti di Chronodrive. Un bello sguardo su ciò che potrebbe capitare nel nostro Paese in un futuro poi non così lontano.

Multicanalità e mobile: in Italia una realtà, sono 20,5 milioni gli e-shopper

Una shopping experience profondamente mutata dall’uso del mobile e da un approccio multianale: questo è emerso dalla ricerca Shopping (R)evolution, nona edizione del Convegno dell’Osservatorio Multicanalità promosso da Nielsen, School of Management del Politecnico di Milano e Connexia, in sinergia con Hubility.

Dalla ricerca emerge un’Italia multicanale, dove il 60% della popolazione al di sopra dei 14 anni di età perfeziona il processo di acquisto attraverso un mix di touchpoint tradizionali e digitali: i comportamenti si sono evoluti e i consumatori italiani sono ormai abituati a vivere il processo di acquisto in un ambiente unico, composto da una molteplicità di canali cui attingere. Tra questi, però un dispositivo emerge come emergente, e che sembra imporsi sempre più: oggi il 63% degli utenti Internet si connette al web da smartphone. Un dato in crescita che registra un +43% rispetto al 2012. Crescono anche gli utenti che utilizzano il tablet per accedere al web (+14 % rispetto al 2012) e diminuiscono gli accessi da pc (-15% sul 2012).

La ricerca distingue poi due tipi di “navigatori”: gli InfoShopper e gli eShopper. Gli InfoShopper rappresentano quegli individui che utilizzano touchpoint digitali unicamente per ottenere informazioni su prodotto e/o marca. Parliamo di 11 milioni di italiani, che formano il 35% degli Internet Users e si caratterizzano per il grado di “diffidenza” verso l’utilizzo del digitale per finalizzare transazioni online. Gli eShopper sono invece coloro che utilizzano la rete sia per informarsi sia per effettuare acquisti, che prediligono il web al punto vendita fisico e che, nel 2016, rappresentano 20,5 milioni di italiani, pari al 65% degli utenti internet.

«Dalla ricerca emerge un’Italia molto più evoluta e multicanale rispetto al percepito di aziende e istituzioni – dice Cristina Papini, Director Nielsen –. Per 31,5 milioni di italiani Internet è centrale nel customer journey: 20,5 milioni lo utilizzano lungo tutto il processo d’acquisto. Siamo a un punto di svolta nel quale il ruolo del digitale assume connotazioni e intensità diverse nelle varie categorie di prodotto e tra i segmenti di consumatori individuati. Se non stupisce che il 92% degli eShopper ha acquistato viaggi online e il 72% ha speso online oltre la metà, nell’abbigliamento e accessori – in cui l’aspetto sensoriale e l’auto appagamento sono elevati – troviamo un nutrito 66% di acquirenti Internet e un più contenuto 14% che sviluppa online oltre il 50% del valore».

 

Il punto vendita? Lo si vuole iperconnesso e hub multicanale

In questo scenario, quali sono le aspettative dei consumatori in relazione al punto vendita e alle piattaforme di e-commerce? Nel Largo Consumo, l’aspettativa è per l’avvento di un negozio iperconnesso, all’interno del quale sia possibile testare nuovi prodotti e ordinare online quelli non disponibili. Ciò che i consumatori più avanzati si attendono sono offerte immediate e personalizzate, casse self-service, controlli rapidi per verificare la disponibilità del prodotto, garanzia di WI-FI all’interno dello store e assistenti alle vendite in grado di accettare pagamenti in mobilità, senza dover necessariamente passare dalla cassa.

Per quanto riguarda le categorie di prodotti del Largo Consumo ritenute maggiormente affini all’acquisto online, al primo posto ci sono i prodotti per l’igiene della casa (71%), seguiti dai prodotti per la cura della persona (72%), dagli alimenti per animali domestici (65%), dai prodotti per l’infanzia (64%) e, per finire, dagli alimenti confezionati (55%).

Il quadro che emerge da Shopping (R)evolution evidenzia quindi come sia in corso una vera e propria rivoluzione nel mondo del business, dovuta principalmente all’ingresso di digital e mobile nelle logiche e nelle dinamiche di consumo. Il tessuto sociale ed economico appare profondamente permeato dal fattore multicanalità, e i trend evidenziati sono in rapido e costante aumento.

«La Ricerca 2016 fotografa una situazione in cui, da un lato, il consumatore italiano più evoluto dà sempre più per scontata la multicanalità, dall’altro la competizione tra le aziende si sposta in modo decisivo sulla capacità di progettare esperienze di marca seamless e personalizzate – commenta Giuliano Noci, Professore Ordinario di Marketing Politecnico di Milano –. Ingrediente fondamentale per tale processo sarà, in modo crescente, la capacità di raccogliere ed elaborare informazioni generate dal consumatore, ma anche dal contesto competitivo, non tanto in ottica di big data, ma secondo una prospettiva di smart data. Le implicazioni per le imprese sono quindi profonde: si assisterà progressivamente a una ridefinizione dei modelli di business attuali, verso una configurazione in cui la capacità di generare intelligence, anche e soprattutto granulare, diverrà il fattore critico di successo per tutte le attività di marketing, di comunicazione e di gestione della relazione con il cliente, attuale e potenziale».

Auchan Cesano Boscone si rinnova e inaugura la food court “Rione Goloso”

Restyling completo per il Centro Commerciale Auchan di Cesano Boscone, che ora si presenta completamente rinnovato nella forma e nell’identità, con un’offerta merceologica più ampia, che raggiunge un totale di 57 negozi e 3 medie superfici. Ma la rivoluzione del primo piano della galleria interessa soprattutto l’area della nuova food court. E ai quattro Rioni di Cesano Boscone, che concorrono al Palio del Cinghiale, ora si aggiunge il nuovo “Rione Goloso”. Aperta ogni giorno fino alle ore 23.00 e collegato con un percorso diretto al parcheggio, è la nuova piazza della ristorazione adatta ad accoglierei clienti a pranzo, per un rapido spuntino o per una cena.
RioneTra le novità il ristorante giapponese al nastro Mishi-Mishi, la steak house italiana Old Wild West, Spontini con i suoi tranci di pizza milanese, Chicchiricchi con i risotti firmati Riso Gallo, e la pasticceria siciliana Dolce Capriccio. Insegne che si aggiungono ai già presenti Mc Donald’s e La Piadineria.
Con questa ampia offerta culinaria, Rione Goloso è in grado di soddisfare i gusti di tutti i tipi di target. Gli appassionati di sport potranno seguire sui mega schermi le partite di calcio e gli eventi sportivi più importanti. Inoltre, tutte le settimane, durante la cena, saranno organizzate sessioni di musica dal vivo e intrattenimenti diversi per accompagnare e rendere più rilassante e divertente la cena dei clienti.
Rione2Si tratta di un progetto complesso e innovativo sviluppato da Gallerie Commerciali Italia in collaborazione con l’agenzia di marketing e comunicazione Canali&C, che si è occupata di definire il naming, il logo, l’immagine coordinata della nuova food court, e il nuovo percorso cliente. Come? Attraverso l’installazione della segnaletica sia interna sia esterna, che permetterà ai visitatori di muoversi con facilità e raggiungere con immediatezza l’area ristorazione.

 

Non solo food

Dopo il rilancio a gennaio del nuovo ipermercato Auchan City al piano terra, il restyling del primo
piano della galleria negli ultimi mesi si è concretizzato anche con l’arrivo delle insegne Scarpe&Scarpe, OVS, Cotton&Silk, con la recente inaugurazione di Carpisa e del nuovo store Alcott, brand italiano del settore del fast fashion retail.
Sempre al primo piano, il Centro propone anche uno spazio eventi, dove si terranno spettacoli
e iniziative per grandi e bambini, e una nuova area dedicata al relax e al business, dove è possibile
navigare gratuitamente su tablet a disposizione dei clienti, e caricare i propri pc, smartphone e tablet stando comodamente seduti.
Inoltre, è previsto l’arrivo di una rinnovata sala giochi e di una nuova area bimbi a insegna Youngo, la più grande presente nell’intera area milanese, con spazi dedicati ai laboratori interattivi proposti da una società specializzata. All’esterno poi sono sempre disponibili i lockers (per il ritiro dei pacchi ordinati on-line) e l’innovativo servizio di car sharing.

 

Una campagna creativa e crossmediale per il rilancio del centro

L’agenzia Canali&C ha realizzato la nuova campagna creativa per comunicare il rilancio del Centro Commerciale, una multisoggetto d’impatto che esprime al meglio tutte le novità del Centro. Così il tacco di una scarpa diventa una forchetta, una borsa prende le sembianze di una pentola e la fibbia di una cintura diventa una posata. La Unit Media dell’agenzia ha poi identificato il media mix adatto, declinando la campagna in dinamica esterna, affissione, stampa e radio locali.
L’inaugurazione è stata preannunciata da un’attività di guerrilla marketing realizzata dalla Unit
Unconventional, durante la quale si è messa in atto una distribuzione massiva di ventoselle
personalizzate nella zona di Cesano Boscone. Lo street marketing ha permesso di annunciare il rilancio del Centro Commerciale e aumentare la conoscenza del brand. A supporto dell’attività la Unit Digital ha ideato una comunicazione web che ha previsto piani editoriali e azioni di live posting.

Ad Arzachena un nuovo MD apre sulle ceneri dello store bruciato

Dopo una chiusura di soli due mesi dall’incendio che distrusse il punto vendita LD Market di Li Tauli, il gruppo guidato dal cavalier Patrizio Podini, che sul territorio sardo annovera 80 punti vendita di cui 16 in provincia di Olbia-Tempio, ricostruisce a tempo di record e dona una veste completamente nuova allo stesso punto vendita. Niente più LD, ma un concept-store MD che nasce per offrire ai consumatori un’esperienza di acquisto ancora più vicina alle loro necessità.

L’attività dello store subisce una battura d’arresto la notte tra sabato 23 e domenica 24 aprile, quando al suo interno scoppia un incendio che danneggia gravemente la struttura, costringendo l’azienda a una chiusura temporanea. Una vicenda sfortunata che si è deciso di affrontare subito. Trasformando la crisi in opportunità e confermando il supporto alle attività locali e ai lavoratori della zona: 11 giovani impiegati MD, età media 30 anni.

Il nuovo MD ha sei corsie simmetriche e quattro casse su una superficie di circa 1000 metri quadri, ha un’illuminazione a LED di ultima generazione e a basso impatto ambientale ed è improntato sulla chiarezza espositiva e la luminosità degli spazi.
L’assortimento è in linea con questa nuova impostazione grazie a un’offerta estremamente ampia che va dal prodotto alimentare alle ultime novità del non food.
Il fresco è senza dubbio il carattere distintivo dell’insegna: anche per questo il punto vendita si apre con un reparto ortofrutta ampliato, al quale si affiancano i nuovissimi reparti gastronomia e macelleria assistiti.

Un nuovo store segue in buona sostanza il layout che il Gruppo ha deciso di applicare a tutte le nuove aperture a livello nazionale (vedi Al via a Grumello (BG) il nuovo format MD: sarà replicato in 43 nuovi punti vendita). Ne sono già in previsione ben 44, con il contributo di un deal di finanziamento da 100 milioni di euro a sostegno dei propri piani di crescita sottoscritto insieme a un pool di banche guidato da UniCredit.

Epson lancia la stampante per scontrini da pagamenti “multicanale”

Ridefinire lo standard della stampa di scontrini POS. È quello che fa la nuova stampante Epson TM-T88VI: dotata di tecnologia Epson ePOS per la stampa sia da USB che dalla rete (ePOS) l’ultima arrivata in casa Epson è progettata per funzionare sia con i sistemi POS tradizionali basati su PC, sia con le sempre più diffuse applicazioni Web e POS mobile. L’ideale, quindi, per negozi, bar e ristoranti che intendono sviluppare nuovi metodi di interazione con i clienti. Ma anche per chi vuole utilizzarla in una configurazione tradizionale o combinata.

Molte aziende dei settori retail e ristorazione desiderano infatti valutare soluzioni Web e POS mobile che possano migliorare l’efficienza e la soddisfazione del cliente, “ma non vogliono impegnarsi nell’implementazione di un sistema completamente nuovo da subito – spiega Camillo Radaelli, Sales Manager Business System di Epson Italia -. Grazie alla nuova stampante è possibile inviare scontrini contemporaneamente sia dal sistema di cassa esistente sia da dispositivi POS che utilizzano le nuove tecnologie Web o Mobile”. Una soluzione per i negozianti che desiderano combinare i servizi POS mobile con le applicazioni tradizionali per PC, o per i rivenditori che stanno migrando a ePOS mobile.

Oltre alla versatilità la la nuova stampante offre una velocità di stampa fino a 350 mm/sec, e la funzione di back feed della carta consente di risparmiare carta senza compromettere le prestazioni, riducendo i costi di gestione e gli sprechi. La funzionalità di stampa Server Direct Print consente alla TM-T88VI di stampare direttamente da un server web. Inoltre, grazie alla tecnologia beacon, grazie ai quali i dispositivi mobili sono in grado di identificare la stampante più vicina, questa soluzione è ideale per gli ambienti POS in cui sono installate più stampanti. Il supporto della funzionalità Nfc la rende facile da utilizzare con tablet, smartphone e altri dispositivi mobile.

L’Epson TM-T88VI supporta HTTPS per garantire la sicurezza dei dati durante l’intero processo di trasferimento.

Pagamenti via App, Jiffy sperimenta nel punto vendita

Dopo i pagamenti person-to-person (p2p) Jiffy, il servizio sviluppato da SIA per inviare e ricevere denaro in tempo reale dallo smartphone, arriva anche nei negozi. Parte infatti nelle città di Milano e Bergamo la fase pilota del progetto di Jiffy person-to-business (p2b), che consente ai clienti di pagare via app nei negozi convenzionati con UBI Banca.

Grazie alla collaborazione tecnologica tra SIA, la società di progettazione, realizzazione e gestione di infrastrutture e servizi tecnologici per i pagamenti, e Ingenico, società di progettazione e sviluppo di terminali e soluzioni di pagamento elettronico, con Jiffy a breve sarà possibile effettuare pagamenti “cash in a flash” da smartphone anche direttamente sul terminale POS del negoziante abilitato. In questo modo, oltre ai pagamenti tradizionalmente effettuati con carte di credito e debito, l’esercente può ricevere accrediti in tempo reale direttamente sul proprio conto corrente.

Pagare con un clic ed evitare le code alla cassa

Con questa nuova modalità i clienti possono pagare con un clic ed evitare le code alla cassa. Tramite la geolocalizzazione, possono identificare via app il negozio, sia dall’insegna sia direttamente presso l’esercizio tramite la lettura del QR Code, quindi inserire l’importo di spesa e con un clic avviare l’operazione di invio denaro.

Dal canto suo, il negoziante visualizza in tempo reale la presenza del pagamento, verifica l’importo e conferma la transazione. Il tutto con disponibilità immediata del denaro sul conto corrente. Una notifica dell’esito dell’operazione viene inviata in modo automatico sia al cliente sia al negoziante, e comunica la conferma dell’avvenuto pagamento alla banca acquirer.

Jiffy è disponibile per smartphone con sistema operativo Android, iOS, Windows Phone. Oltre a UBI Banca, altri istituti di credito italiani hanno manifestato interesse ad attivare il servizio Jiffy entro il prossimo autunno.

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