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Anna Muzio

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Idea Bellezza (Gruppo Végé) debutta in Abruzzo con cinque profumerie

Sono Ortona, Sulmona, Giulianova, Chieti e Teramo le località scelta da Gargiulo & Maiello S.p.A., impresa mandante di Gruppo VéGé, per l’espansione in Abruzzo con l’apertura di cinque profumerie dell’insegna Idea Bellezza. Le aperture, previste nelle prossime settimane, avverranno attraverso la controllata Europrogetto S.r.l. proprietaria dell’insegna.

IMG_IDEA_BELLEZZACon questa operazione Idea Bellezza, che conta con 60 punti vendita dislocati nel centro e sud Italia, si propone come la catena di profumeria “Made in Italy” numero uno della penisola. Made in Italy perché italiani sono la proprietà, i capitali e il management. Il progetto di ampliamento della rete vendita si inserisce in un quadro commerciale più ampio, che vede l’insegna crescere negli ultimi anni molto più del mercato.

“Sono soddisfatto per aver aggiunto un tassello importante alla nostra rete vendita – dichiara Alessandro Maiello Amministratore Delegato di Gargiulo & Maiello – . Negli ultimi mesi abbiamo lavorato tanto affinché potessimo presentarci in una nuova regione come l’Abruzzo con un progetto commerciale ampio, che possa andare a prendersi quote mercato come quelle che esprimiamo nelle altre zone da noi presidiate”.

L’avanzata del free-from: Alpro è l’azienda cresciuta più velocemente in Italia

Intolleranze in crescita, diete, preoccupazioni salutiste: tutte ragioni che negli ultimi anni hanno portato alla crescita delle opzioni “free-from”, ovvero quegli alimenti senza latte, glutine, zuccheri aggiunti. Una conferma di questa tendenza viene dall’indagine Nielsen che dichiara la belga Alpro, specializzata nella produzione di alimenti a base vegetale con un incremento superiore al 40% rispetto al 2014, come l’azienda più dinamicain Italia nel settore food & beverage freschi e confezionati. L’indagine è basata sulle vendite degli ultimi due anni nella distribuzione moderna dei produttori con più di 20 milioni di Euro di fatturato a fine maggio 2015.

Alpro rappresenta l’azienda trainante di un settore in continua espansione con volumi di crescita del 30% dovuti sia alla maggior domanda da parte dei consumatori, sempre più consapevoli dell’importanza di avere un’alimentazione sostenibile, sia all’attenzione dei retailer nel posizionamento dei prodotti a base vegetale negli scaffali dei propri negozi che assicura maggiore visibilità.

Il trend è favorito anche dalla varietà di ingredienti che si affiancano alla tradizionale soia, come mandorla, nocciola, riso, cocco e avena, che aiutano ad avere una dieta più bilanciata oltre ad ampliare l’offerta a livello di gusto. Anche la presenza di diverse tipologie di prodotti a base vegetale oltre alle bevande, come panna o yogurt, hanno sostenuto l’incremento dei consumi in questo settore.

Un illyshop debutta nel tempio dello shopping milanese, la Rinascente

Stiloso e raffinato, con i colori rosso e bianco del brand e tanti riferimenti iconici al mondo del caffè: è l’illyshop che apre domani 11 luglio presso la Rinascente in Piazza Duomo a Milano, affollatissima meta dello shopping Made in Italy di alta gamma nella Milano di Expo.

Situato al Piano -1, illyshop ricorda il concept della boutique illy Caffè in Piazza Gae Aulenti a Milano, nei colori e nel richiamo a nel richiamo iconografico ai valori “forti” del brand: il legame con Trieste, la ricerca del buono e del bello e l’attenzione alle innovazioni tecnologiche. Una parete ospita un mosaico con l’immagine del poster di Xanti Schawinsky, la prima pubblicità realizzata dall’artista svizzero per illy nel 1934.

All’interno del corner ampio spazio è dato all’esposizione dell’offerta illy, dalle diverse linee di macchine per espresso alle illy Art Collection prodotte in edizione limitata, dal blend illy 100% Arabica (disponibile in tostatura media, forte o decaffeinato) alle linee Monoarabica, le linee composte dalle singole Arabica che compongono il tradizionale blend illy (al momento disponibili Brasile, Colombia, Costa Rica, Guatemala, India ed Etiopia). Il cliente, assistito dallo staff, può avere un contatto diretto con le macchine, testarle e scoprirne le differenze, per scegliere infine quella che più rispecchia il suo gusto.

Primark conferma lo sbarco in Italia, ad Arese, nell’estate 2016

Dopo le indiscrezioni arriva la conferma da parte della casa madre Associated British Food Plc: Primark, insegna britannica di abbigliamento e casalinghi molto frequentata anche per la convenienza (è stata soprannominata “il tempio della moda low-cost”) entrerà nel mercato italiano. La prima apertura è prevista ad Arese all’inizio dell’estate 2016, nel centro commerciale che aprirà nell’area ex Alfa Romeo, e sarà seguita probabilmente da due altre aperture, che potrebbero essere Roma e Venezia.

Secondo il Corriere.it, ad accompagnare l’arrivo in Italia ci sarà proprio Marco Brunelli di Unes e Gruppo Finiper, proprietaria del resto dell’Arese Shopping Center che sarà il centro commerciale più grande d’Italia costruito in una fase unica su un’area di quasi 300.000 mq in due livelli con 92.000 mq di superficie commerciale. Il negozio dovrebbe occupare una superficie di 7.000 metri quadri, secondo il format tradizionale di Primark.

Primark, nata in Irlanda nel 1969, ha oggi 272 punti vendita in nove Paesi: Irlanda, Uk, Francia, Belgio, Spagna, Portogallo, Germania, Austria e Olanda, e a settembre è previsto il debutto nel mercato USA, a Downtown Crossing, area dello shopping nel centro di Boston.

Lo scaffale interattivo incrementa le vendite di bevande all’aeroporto di San Francisco

Attract, Engage, Covert: ovvero attira, coinvolgi e converti in vendita. A questo scopo Pacific Gateway Concessions in partnership con la società di soluzioni hi-tech Float Hybrid ha installato al terminal 4 dell’aeroporto di San Francisco due scaffalature interattive: una per delle cuffie e l’altra per bevande ed energy drinks. Risultato: un aumento delle vendite del 205% per le bevande e del 120% per le cuffie (entrambi marchi del pdv Where Traveller) dichiarati dal PGC.

Quando un cliente si avvicina, si accendono delle luci e appare uno schermo con un messaggio di benvenuto, che incoraggiano ad interagire con il prodotto e ottenere più informazioni, informazioni che compaiono sullo stesso schermo nel momento in cui la persona tocca o prende in mano un prodotto. Oltre alle informazioni di prodotto c’è la possibilità di aggiungere altri contenuti rilevanti come le informazioni sui voli o le previsioni del tempo. La tecnologia, che si chiama Anything Interactive, controllata da una sola telecamera, fornisce però anche al retailer informazioni approfondite (e anonime) sul numero e il comportamento d’acquisto dei visitatori. 

Spesso negli aeroporti, luoghi di passaggio che negli ultimi anni sono diventati sempre più anche luoghi di commercio e interazione con il viaggiatore, ci si trova a sperimentare nuove soluzioni anche perché qui il consumatore è più distratto e di fretta che mai. In realtà una tecnologia simile da noi può esserne sperimentata al Future Food District, il supermercato del futuro di Coop ad Expo. Nel caso di San Francisco però è utilizzata per spingere la vendita di due categorie di prodotti d’impulso, ed è facile prevederne l’uso in un supermercato del futuro per mettere in evidenza promozioni o in partnership con l’industria.

SFO ushers in a new era of retail from Anything Interactive on Vimeo.

Click and collect, what’s the cost… John Lewis charges for the service

Niente più ritiro gratis per un paio di ciabattine da John Lewis.

The logistical costs for online shipping have always been a thorn in the side for retailers: the consumer is used to not paying any shipping costs, but this is not always possible. One solution seemed to be click and collect: order online and collect in store. But even in this case there are costs, and in a country where this service has reached significant proportions (80 million orders last years according to IMRG, with 3 out of 4 online purchasers using it), some companies are taking cover.

John Lewis for example, a mid to high range brand, has decided that from 28 July it will apply a £2 cost (around €2.80) for purchases below £30 (around €42). A significant decision for the English retailer, which processes 6 million click and collect orders each year, with more than 6 billion pounds of online sales in 2013: they now account for 33% of total sales.

According to the British retailer, the current free service is “unsustainable”: the logistics of distributing packages from the central warehouse in Milton Keynes to 360 outlets cannot be covered for small orders, like lipstick or a necklace. “The majority of orders will remain free of charge while allowing us to invest further in the expansion of click and collect” announced Mark Lewis, John Lewis’s online director. According to the BBC, orders under 30 pounds accounted for 18% of the total last year.

It is likely that other retailers will soon adopt this policy. Perhaps they will convince customers to pay for a quicker and more efficient service. In fact, Amazon is looking ahead: they have just launched Amazon Prime Now in central London, which delivers to your home or office within an hour. The price? £6.99 (almost €10).

Click and collect, quanto mi costi… e John Lewis fa pagare il servizio

Niente più ritiro gratis per un paio di ciabattine da John Lewis.

I costi della logistica per le spedizioni online sono da sempre una spina nel fianco dei retailer: il consumatore è abituato a non pagare alcun costo di spedizione, ma non sempre questo è possibile, Una soluzione sembrava essere il click and collect, l’ordine online con ritiro in negozio. Anche i questo caso però i costi ci sono, e in un Paese dove questo servizio ha raggiunto ormai proporzioni ragguardevoli (80 milioni di ordini l’anno scorso secondo IMRG, con tre acquirenti online su quattro che l’hanno utilizzato) c’è chi corre ai ripari.

John Lewis ad esempio, insegna di gamma medio-alta, ha deciso che a partire dal 28 luglio applicherà una prezzo di 2 sterline (circa 2,80 euro) per acquisti inferiori alle 30 sterline (42 euro circa). Una decisione non da poco per l’insegna inglese, che ogni anno movimenta attraverso il click and collect 6 milioni di ordini, e nel 2013 ha superato il miliardo di sterline di vendite online: oggi sono il 33% delle vendite totali.

L’attuale servizio gratuito sarebbe secondo il retailer britannico “insostenibile”: la logistica che dal magazzino centrale di Milton Keynes distribuisce pacchi in 360 punti di raccolta non può più essere coperta per i piccoli ordini, tipo il rossetto o la collanina bijoux. “La maggior parte degli ordini rimarrà gratuita e questo cambiamento ci permetterà di investire ulteriormente nel servizio” ha dichiarato Mark Lewis, il direttore dell’online di John Lewis. Secondo la Bbc, l’hanno scorso gli ordini sotto le 30 sterline sono stati il 18% del totale.

Facile pensare che a breve altri retailer seguiranno questa politica. Magari convincendo i clienti a pagare per un servizio più efficiente e veloce. E infatti Amazon guarda avanti: ha appena lanciato nel centro di Londra Amazon Prime Now, il servizio di spedizioni a casa o in ufficio entro un’ora. Il prezzo? 6,99 sterline (quasi 10 euro).

illy mette in mostra l’arte sostenibile: otto artisti riflettono sui temi di Expo

Provengono tutti da Paesi produttori di caffè gli otto artisti coinvolti da illy nel corso degli ultimi due anni per interpretare le illy sustainArt Collection, due collezioni di tazze da caffè per Expo Milano 2015 di cui illy è Official Coffee Partner. Fino al 31 agosto le opere firmate da Adán Vallecillo, Elias Sime, Esteban Piedra León, Naufus Ramírez-Figueroa, Felipe Arturo, Ernesto Bautista, Wanja Kimani e Marcelo Moscheta sono in mostra all’illyartlab alla Triennale di Milano.

“Sustainable connections – the illy sustainArt world” non vuole essere una semplice mostra d’arte ma anche una riflessione sui tema della sostenibilità: le tecniche e pratiche artistiche utilizzate nella realizzazione dei lavori esposti infatti stimolano il dialogo sul significato di sostenibilità nei rispettivi territori di provenienza e raccontano nuove frontiere della creatività, in un viaggio multidisciplinare alla scoperta delle nuove tendenze che caratterizzano la scena artistica internazionale.

Gli otto artisti sono stati selezionati nell’ambito del progetto illy sustainArt, ideato nel 2007 da illy per estendere alla comunità artistica internazionale il suo approccio a una crescita sostenibile. Il programma offre così occasioni di visibilità ai talenti creativi dei Paesi emergenti. Il sito www.illysustainArt.org è diventato una sorta di vetrina aperta sul mondo dell’arte contemporanea, luogo d’incontro e di scambio culturale per artisti e curatori, che hanno la possibilità di mostrare e far conoscere il proprio lavoro.

Il 25 agosto torna Nergi, il baby kiwi con 300mila vaschette

È piccolo come un frutto di bosco i poco più, ma ha tutte le proprietà, oltre all’aspetto, del kiwi, come la miniera di vitamina C. Nergi, il baby kiwi commercializzato per la prima volta in Italia lo scorso anno, ma originario dell’Asia, dove è presente in natura da secoli, sarà commercializzato a partire dal 25 agosto, fino all’inizio di novembre. con una distribuzione concentrerà nelle maggiori insegne distributive (supermercati e ipermercati) in vaschette da 125 grammi.

NERGI_MISE-EN-SITUNel 2014, in Europa sono stati venduti ai consumatori 600 mila pezzi (vaschette da 125 gr) contro i 150 mila dell’anno precedente. Nel 2015, le previsioni di raccolta sono di circa un milione di pezzi (a livello europeo, mentre 300 mila in Italia) e di 2 milioni per il 2016 (in Europa). In  Italia, la poduzione è concentrata nell’areale cuneese.

 

Campagna pubblicitaria

La “campagna 2015” prevede un ampio dispiego di forze: comunicazione online con banner su siti gourmet e campagna social su facebook, oltre a un evento a Parigi a settembre, l’animazione di un canale YouTube in Italia, un account Instagram in Germania e la partecipazione a importanti kermesse locali sia in Italia, sia in Germania, oltre all’organizzazione di eventi ed happening inediti. Regista è l’azienda francese SOFRUILEG (con sede a Labatut) che dal 2005 commercializza il frutto in Europa.

Visita con gli smartglass al cluster caffè di Expo con illycaffè

Doveva essere la Next Big Thing, la wearable tecnhology: dispositivi indossabili che consentono di ampliare la realtà offrendo contenuti digitali aggiuntivi a ciò che si vede o sperimenta. Gli smart watch, in particolare sembravano pronti ad invadere il mondo. Poi, la battuta d’arresto dei Google Glass. Ma c’è chi continua a sperimentare, come ha scelto di fare al Cluster Caffè di Expo Milano 2015 illycaffè, Official Coffee Partner della manifestazione e curatore dei contenuti e delle attività del padiglione. Grazie agli occhiali intelligenti Moverio di Epson al pubblico, guidato da un animatore scientifico e dopo aver indossato gli smartglass, viene proposto un viaggio nel mondo del caffè, attraverso contenuti audio e video e illustrazioni animate che permettono un continuo passaggio fra l’ambiente del Cluster, in cui si possono sperimentare in concreto alcuni dei passaggi fondamentali della storia del caffè (dalla pianta alla tostatura fino alla tazzina), alle storie delle persone che, dalle piantagioni ai laboratori, fanno in modo che arrivi sino a noi la bevanda che conosciamo. Non solo: il visitatore può registrare la visita realizzando dei video per rivivere la propria “Coffee Experience” una volta tornato a casa.

Epson Moverio al Cluster Caffè Expo 2015 300dpi 8cm“Abbiamo voluto fortemente lavorare alla versione digitale del Cluster del Caffè per offrire a un pubblico sempre più vasto la possibilità di prendere parte alla più grande celebrazione del caffè nella storia”, dichiara Roberto Morelli, Direttore del Cluster Caffè. “Continueremo ad arricchire e a far vivere con contenuti innovativi il Digital Coffee Cluster per trasformarlo in un vero e proprio lascito sul mondo del caffè al termine dell’Esposizione Universale”.

Le visite con i Moverio si tengono ogni giorno alle 12.30, alle 15.00 e alle 17.30. È necessario prenotare presso la reception del Cluster Caffè di Expo 2015 oppure collegandosi al link http://www.expo2015.illy.com/

Gli smartglass Moverio di Epson sono un dispositivo indossabile che pesa 88 grammi dotato di fotocamera frontale, giroscopio, GPS, bussola e accelerometro, per permettere di rilevare con precisione i movimenti di chi li indossa; di conseguenza, le persone hanno sempre la piena consapevolezza di ciò che le circonda e possono spostarsi liberamente e con sicurezza nello spazio. Basati su tecnologia Android, sono usati in diversi settori: entertainment, business, lifestyle ma anche nell’industria e nella logistica.

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