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Anna Muzio

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Nasce a Londra il flagship Bottletop, primo store stampato in 3D da un robot

Un negozio a spreco zero, con un interno a metà tra installazione artistica e design retail costruito da una stampante 3D con plastica riciclata: è uno dei progetti più innovativi del settore già piuttosto avanzato dell’abbigliamento il primo flagship del brand etico di accessori Bottletop, che ha aperto a fine novembre al numero 84 della lussuosa Regent Street.

Il marchio di moda d’alta gamma etico britannico da sempre fa della sostenibilità verso l’ambiente e le popolazioni svantaggiate la sua bandiera, dalle materie prime utilizzate, tutte certificate come la pelle a deforestazione zero e il metallo grezzo. E il flagship intende riflettere proprio questi valori fondanti.

Il negozio è incorporato in una sorta di rete-pattern di plastica riciclata (che alla fine del processo recupererà 60mila bottiglie) che ricopre soffitto e pareti, e nei primi due mesi dall’apertura sarà un work in progress, con il layout costruito lentamente sotto gli occhi dei clienti e curiosi che entrano nel piccolo spazio. «Usiamo questa tecnologia da una prospettiva di storytelling che ci aiuti ad esprimere i nostri valori. Lo scopo di aprire le porte mentre stiamo creando e costruendo lo spazio è quello di portare i clienti dentro questo ambiente ed ecosistema in evoluzione, e di educarli. Le cose devono cambiare e questa è solo la punta dell’iceberg di ciò che è possibile fare» ha detto il cofondatore di Bottletop Oliver Wayman.

Le pareti di pelle certificata sostenibile e alluminio riciclato modellano lo spazio ma diventano anche il supporto per presentare le collezioni. Il soffitto alla fine del processo diventerà un’installazione di migliaia di lattine (senza linguetta) ideate dall’artista britannica Rachel Whiteread e sospese sul supporto di plastica che ingloba il negozio, realizzato con stampa 3d da un robot (chiamato Kuka, a chi interessasse) in grado di realizzare grandi superfici grazie a una tecnologia sviluppata da Ai Build.

Una versione mini del robot industriale usato per stampare parte del negozio è esposta in vetrina, e realizza portachiavi e gadget per i clienti.

Il pavimento è realizzato con pneumatici riciclati. Sul fronte marketing non mancano un profumo e una colonna sonora realizzati appositamente per lo store dal profumiere Timothy Han e dal produttore Mario C, che ha lavorato con artisti del calibro di Beastie Boys e Bjork e ha prodotto la super-band creata per l’occasione Bottletop, composta da Carl Barat (Libertines), Matt Helders (Arctic Monkeys) e Gruff Rhys.

Wayman ha lavorato con lo studio di architetti londinese Krausse per sviluppare il modello 3d dello spazio in corso di realizzazione. 

Oltre all’attenzione all’ambiente, Bottletop produce le proprie collezioni (borse e accessori) nei Paesi in via di sviluppo avvalendosi di artigiani locali e sostenendo le comunità locali con vari progetti.

Spesa online anche per Picard, a domicilio o click and collect: al via il test a Milano

È spesa online a domicilio anche per Picard Italia, che inaugura un nuovo importante (e sempre più diffuso) servizio per i suoi clienti. Attualmente l’operazione è attiva sull’area di Milano, ma l’obiettivo è di ampliare progressivamente i bacini di utenza, fino a coprire l’intera rete dei 40 punti vendita italiani.

I clienti Picard possono effettuare la spesa sul sito http://prontospesa.picard.it/ scegliendo la fascia oraria e il giorno di consegna, oppure ritirare la spesa effettuata in uno dei punti vendita. Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20 ; il sabato dalle 9 alle 13, con sei consegne per ciascuna fascia oraria.

Il pagamento avviene tramite procedura on line con carta credito e la consegna è gratuita per spese superiori a 50 euro; al di sotto di questa soglia, le spese di consegna sono di 5 euro.

È possibile ordinare qualsiasi tipologia di prodotti, surgelati e non, presenti sul sito Picard o presso i punti vendita: il rispetto della catena del freddo è garantito grazie ad appositi contenitori coibentati e camion frigoriferi.

Per uniformare i canali di vendita, sono applicate alla spesa on-line le stesse promozioni presenti in negozio.

Il nuovo spot Conad di Natale, umanità alla prova firmata Pupi Avati

Punta ancora sulle persone più che sui prodotti lo spot natalizio di Conad formato dal regista Pupi Avati. Girato all’interno di un punto vendita Conad a Taranto, racconta una nuova storia dal forte sapore natalizio. Conad, da sempre attento a interpretare la vita del territorio e della comunità, getta un ponte tra l’essere “solo” un supermercato e la realtà circostante.
“Nessun uomo è un’isola e neanche un supermercato lo è”, recita il passaggio finale dello spot. Il supermercato appare come il luogo dell’accoglienza, capace di dare vita ad avvenimenti impensabili, come una magica e fitta nevicata, spettacolare effetto speciale che addolcisce il film del Natale tarantino. Lo spot è in onda sulle maggiori rete televisive a partire dal 17 dicembre 2017.

CREDITS
Agenzia Aldo Biasi Comunicazione
Direzione creativa Aldo Biasi, Salvo Scibilia
Strategic planning Salvo Scibilia
Regia Pupi Avati
Direttore della fotografia Cesare Bastelli
Casa di produzione DueA Film
Produttore Antonio Avati
Musica Flowers – Giovanni Allevi
Executive producer Francesca Fiocchi
Montatore Ivan Zuccon
Post Produzione Fonoroma, Cinecittà, XLR8
Audio Fonoroma, Top Digital

Due nuove aperture per Nau! a Erba e Arezzo, raddoppio a Barcellona

Doppia apertura negli scorsi giorni per NAU!, il primo brand italiano di occhiali con negozi monomarca su tutto il territorio nazionale e nel mondo, che inaugura un secondo store a Erba (Co), 43esimo in Lombardia, e debutta ad Arezzo. 
Per l’apertura comasca NAU! ha scelto il Centro Commerciale I Laghi che, con oltre 30 negozi, rappresenta uno dei punti di riferimento dello shopping comasco.
«Sono molto soddisfatto dell’apertura di un nuovo punto vendita – commenta l’affiliato Andrea Tavecchio -, frutto di sette anni di collaborazione con Nau! iniziata nel negozio di Seregno. È stata la mia prima esperienza nel settore dell’ottica, ed è stato un percorso molto interessante che ha visto la sua svolta nel momento in cui ho cominciato a frequentare la Scuola di Ottica Nau! prendendo l’abilitazione alla professione dell’ottico. Da li in poi è stata una storia di successo».
All’interno del negozio occhiali da sole e da vista, per uomo, donna e bambino fanno bella mostra di sé sui display, a disposizione del cliente che li può provare in tutta libertà. Ampio l’assortimento: NAU! introduce nuove collezioni ogni 30 giorni sempre in edizione limitata.
Lo store è realizzato con materiali ecofriendly e un design colorato ed essenziale. Ad accogliere visitatori e clienti un team ospitale e preparato e tanti servizi, dal pronto intervento sull’occhiale al controllo della vista, sempre gratuiti e fatti con il sorriso.

Lo store di Arezzo ha aperto in Corso Italia, storica arteria cittadina costeggiata da importanti edifici storici e sede delle griffe più prestigiose. Con il nuovo punto vendita la Toscana si tinge sempre più di verde: il negozio va, infatti, ad aggiungersi agli store di Firenze, Empoli, Livorno, Lucca e Grosseto.

Il punto vendita Nau! di Arezzo.

Agli inizi di dicembre risale il debutto del secondo negozio di Barcellona, il quarto in terra iberica, all’interno di un piano di internazionalizzazione che prevedrà, nel corso del 2018, ulteriori aperture sui mercati esteri. Il nuovo store ha aperto all’interno dello shopping mall La Maquinista, che, ospitando su tre piani i più importanti brand internazionali, si pone come punto di riferimento dello shopping e del lifestyle catalano.

La società, fondata nel 2004 dall’attuale Presidente Fabrizio Brogi, ha sede a Castiglione Olona (Va) e dispone di una rete distributiva composta da oltre 130 store monomarca, tra negozi diretti e in franchising, in Italia, Spagna, India, USA, Iran e Cina e più di 700 dipendenti. Nel 2017 la società si è aggiudicata il premio di Legambiente “Campione dell’economia circolare”.

Un Natale inclusivo nella campagna dei supermercati Pascar (Coralis)

Due mani che sfiorandosi danno vita alla magia del Natale: questa è l’immagine della nuova  campagna di auguri del Gruppo Pascar, socio Coralis, un simbolo di solidarietà che genera una luce pura, priva di pregiudizi.

“Siamo convinti che la differenza generi unione. Trascorri le Feste con chi vuoi, l’importante è stare insieme. Pascar è di tutti!”, recita lo slogan che accompagna il manifesto. E in un periodo storico come quello attuale, in cui i problemi legati all’occupazione e alla crisi economica provocano l’insorgere di sentimenti di intolleranza nei confronti degli stranieri, il Gruppo di Taranto ha deciso di trasmettere un messaggio di apertura e tolleranza, dichiarandosi dalla parte degli esseri umani.

Gli obiettivi della campagna di Pascar risiedono dunque nell’incoraggiare tutti a risvegliare la consapevolezza che l’altro costituisce una risorsa e non una minaccia, e nel cercare di riportare alla memoria le storie personali e familiari segnate dalla ricerca di ospitalità in un luogo diverso da quello originario.

Il Gruppo Pascar è presente sul territorio da oltre vent’anni con 14 punti vendita dislocati in tutta la provincia di Taranto, ed è costantemente impegnato nella promozione di attività per l’integrazione sociale volte all’inserimento lavorativo delle fasce più deboli, ma anche al recupero e alla valorizzazione delle bellezze paesaggistiche.

Pascar nasce nel 1995 dalla volontà di due imprenditori, inizialmente con due negozi di piccole dimensioni, e poi con un vero e proprio supermercato di 600 metri quadri a Statte (Taranto). Nel 2004 Pascar costruisce un centro distribuzione insieme con il primo cash&carry di tutta la provincia. E a oggi vanta un indotto pari a 30 milioni di euro, che contribuisce a innalzare il Pil di tutta la Provincia e della Regione Puglia.

Conad fatturato oltre i 13 miliardi (+5%), accordo con Enel per 250 colonnine di ricarica

Un giro d’affari 2017 per Conad a 13 miliardi di euro, 600 milioni in più rispetto al 2016 (con un incremento del 5%), spinto dalla performance della marca marca del distributore (che registra un +29%) e l’accordo con Enel che porterà ad installare 250 colonnine di ricarica per auto ad alimentazione elettrica nei parcheggi dei punti vendita entro il 31 giugno 2018: sono queste le principali novità comunicate da un vulcanico Ad Francesco Pugliese e dal management Conad ieri a Milano alla conferenza di fine anno.

Una crescita doppia rispetto al mercato Gdo, che si prevede chiuderà l’anno con un +2,5% (fonte: Nielsen Trade*Mis – Stime Nielsen su dati AdEx). Il secondo attore del mercato italiano (inseguitore di una Coop in affanno) ha anche aumentato la quota di mercato, salita al 12,1% (dal 9,5% nel 2006) e si rafforza la leadership nei supermercati, al 21% (12,7% nel 2006) (fonte: GNLC I° semestre 2017). In crescita anche il patrimonio netto, passato a 2,4 miliardi di euro, 180 milioni in più rispetto al 2016.

Il risultato è frutto degli investimenti nella rete di vendita (con un piano triennale di 413 milioni di euro al termine dell’anno in corso, 402 nel 2018 e 286 nel 2019, per un terzo in ristrutturazioni e due terzi per le nuove aperture). Un ruolo di primo piano l’hanno avuto anche i prodotti a marchio Conad, che oggi rispondono per una quota record per l’Italia nel Largo Consumo Confezionato del 29% contro il 19,5% del valore medio dei supermercati (fonte: IRI, progressivo a ottobre 2017). Il fatturato 2017 della marca del distributore si attesta a 3,2 miliardi di euro (200 milioni in più rispetto al 2016), nonostante la diminuzione della pressione promozionale. In particolare Verso Natura (lanciata a fine 2016) che ha oggi oltre 200 referenze, ha fatturato 150 milioni di euro ma, a regime (già nel 2018) dovrebbe arrivare ai 250 milioni (“e pensiamo che una media impresa alimentare italiana fattura 80 milioni” ha ricordato Pugliese).

La produttività si attesta a 6.140 euro al metro quadro (superiore ai 5.490 della media di mercato) con una dimensione media di punti vendita di 638 metri quadri (fonte: GNLC I° semestre 2017).

Risultati ottenuti nonostante la diminuzione della pressione promozionale, comune a tutto il mercato, anche se l’efficacia di quella Conad continua ad essere più alta rispetto ai competitor. Nell’anno in corso ha generato oltre 715 milioni di euro di risparmio per i clienti Conad nel solo Largo Consumo Confezionato (fonte: IRI). La spesa alimentare mensile delle famiglie (441 euro, fonte Istat) ha tratto beneficio dall’operazione nazionale Bassi&Fissi – nel 2017 ha ribassato in media del 28,8% il prezzo di 421 prodotti rappresentativi delle 80 principali categorie di acquisto – generando un risparmio annuo per famiglia di 1.440 euro.

«Anche quest’anno abbiamo ottenuto risultati buoni, molto buoni, grazie ad un solido piano di investimenti per crescere a tassi superiori alla media di mercato – ha detto Francesco Pugliese -. Abbiamo puntato, ancora una volta, sulla relazione sempre più forte con i clienti. La capacità di entrare in sintonia con i territori e le comunità che lì vivono, la centralità dei nostri punti di vendita in tali contesti ci consentono di dare risposte alle attese di quanti scelgono Conad per la spesa, ma anche per tanti altri servizi che portano qualità e convenienza su altrettanti consumi. Il legame con le comunità è l’identità del nostro modello imprenditoriale cooperativo che punta ad essere sempre più socialmente responsabile».

 

Un futuro di mobilità sostenibile, e Conad si prepara…

Conad ed Enel hanno firmato un protocollo d’intesa per favorire lo sviluppo e la diffusione della mobilità elettrica, che prevede l’installazione, entro il primo semestre 2018, di circa 250 postazioni di ricarica nei supermercati, centri commerciali e ipermercati in tutta Italia. Due le tipologie previste: circa 120 colonnine Pole Station (22 kW), che permettono la ricarica dei veicoli in meno di un’ora (“giusto quella che mediamente si impiega per fare una grossa spesa”), e circa 40 Fast Recharge (50 kW) in grado di garantire un pieno di energia in circa 20 minuti (saranno installate nelle vicinanze dei caselli autostradali). Infatti la prima infrastruttura Fast Recharge è stata installata presso il supermercato Conad di Altopascio, in provincia di Lucca, e rientra nel progetto EVA+, cofinanziato dalla Commissione Ue e coordinato da Enel, che prevede 180 punti di ricarica veloce lungo le strade extraurbane per favorire gli spostamenti di lungo raggio.

Sono sempre più numerosi gli italiani che stanno modificando le proprie abitudini di consumo nell’ottica di un maggiore rispetto per l’ambiente e della conservazione delle risorse naturali. Un trend confermato dall’andamento del mercato delle auto ad alimentazione elettrica o ibrida. Dal 2005 al 2016 il numero degli autoveicoli elettrici BEV (Battery Electric Vehicle) e PHEV (Plug-in Hybrid Electric Vehicle) è cresciuto a un tasso medio del 41% all’anno (Fonte: E-Mobility Revolution, Ambrosetti-Enel).

Il senso della partnership (“siglata in  sole tre settimane con Enel”) lo spiega ancora Pugliese: «Nel nostro Paese sta crescendo in modo significativo l’attenzione verso modelli di consumo più rispettosi dell’ambiente, e Conad da tempo si pone come obiettivo quello di soddisfare questa nuova domanda, dando maggiore forza all’offerta di prodotti e servizi che si inseriscano in un’ottica di responsabilità ambientale. Il servizio di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici è parte di questo disegno. Il nostro Paese ha ancora molta strada da fare per raggiungere un modello di sviluppo davvero ecocompatibile. Per arrivare a questo traguardo è necessario che non solo i governi facciano la loro parte attuando politiche incentivanti, ma che le imprese siano in prima linea e interpretino la sostenibilità come elemento di sviluppo. È doveroso per le aziende iniziare a rivedere i propri modelli di Business, e contemporaneamente incoraggiare consumi eco compatibili. Ed è questo ciò che Conad ha iniziato a fare».

 

Dopo 32 mesi in orbita si conclude la missione “Caffè nello spazio” della ISSpresso

È finita la missione della ISSpresso, la prima macchina espresso a capsule per lo spazio realizzata da Argotec per Lavazza – in partnership con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) che, installata all’interno del Nodo 1 della Stazione Spaziale Internazionale, ha creato un “angolo per pausa caffè” durante 11 spedizioni spaziali. L’avventura è infatti iniziata il 3 maggio 2015 durante la missione “Futura” di Samantha Cristoforetti e si è conclusa con la missione dell’ASI “Vita” dell’astronauta ESA Paolo Nespoli. In oltre due anni trascorsi nello spazio, ISSpresso ha percorso più di 650 milioni di chilometri a una velocità di 28.000 km/h, ha ammirato dalla Stazione Spaziale Internazionale circa 15.500 albe.

Si conclude dunque la missione “caffè nello spazio”. Fu Samantha Cristoforetti a gustare il primo caffè espresso della storia in stato di microgravità. ISSpresso ha permesso agli equipaggi di gustare un espresso Lavazza a regola d’arte in condizioni estreme, in un ambiente dove le regole che governano la fluidodinamica terrestre sono sovvertite dall’assenza di gravità. Una particolarità che è stata studiata. Dunque la crema e il caffè non potevano essere miscelati come sulla Terra, ma venivano separati, trasformando la tazzina tradizionale in uno speciale sacchetto detto “pouch”. Le operazioni di preparazione restavano però immutate, così da garantire la massima praticità e semplicità per un espresso da gustare attraverso una cannuccia. L’innovativo sistema a capsule ha permesso perfino di diversificare passando dal caffè lungo, alle bevande calde al brodo, attraverso la reidratazione degli alimenti.

Il valore e l’innovazione del progetto italiano ISSpresso sono stati raccontati dai media di più di 30 Paesi in tutto il mondo, con un eco sui social media che ha raggiunto superato le 950 milioni di impression, e la presenza in diversi eventi come: “Impact. Innovate. Integrate”, il forum sull’innovazione e la digitalizzazione dell’industria meccanica di Chicago, la mostra “Astronauts” alla Cité de L’espace di Tolosa, l’Expo 2017 – Future Energy in Kazakistan, sul set del film LIFE, pellicola americana ambientata in orbita sulla stazione spaziale internazionale.

L’interesse per il progetto è cresciuto quindi in tutto il mondo, tanto che il Victoria & Albert Museum di Londra ha scelto di includere un modello della macchina all’interno della mostra “The Future Starts Here”. Dal 12 maggio 2018, ISSpresso sarà quindi esposta tra gli oltre 100 oggetti di design che contribuiscono a dare forma al mondo di domani.

 

Gallerie Commerciali Bennet, debutta a Cantù 2000 il centro medico Smart Clinic

Gallerie Commerciali Bennet apre a Cantù, nel centro commerciale Cantù 2000, Smart Clinic, una clinica medica.

Già nel 1993, data di apertura dello storico centro commerciale canturino, Gallerie Commerciali Bennet aveva stupito inaugurando uno dei primi multisala all’interno di un centro commerciale. Segno dei tempi, al posto del cinema apre un centro medico più consono alle necessità dell’oggi: proprio nello spazio occupato da Cinelandia, su una superficie di oltre 500 metri quadri, prende il via una clinica medica polifunzionale per visite specialistiche, prestazioni ambulatoriali, servizi diagnostici e terapeutici. Grazie alla partnership siglata con il Gruppo Ospedaliero San Donato.

Un primo assaggio in chiave ludica lo hanno avuto i piccoli clienti del centro che hanno potuto curare degli orsetti in un’ area appositamente allestita in galleria. Oltre 300 bambini si sono quindi trasformati in piccoli dottori e dottoresse.

L’ottica di Gallerie Commerciali Bennet con questa nuova apertura va nel senso dell’innovazione e dell’attenzione al territorio, offrendo servizi sempre più coerenti con le esigenze dei suoi clienti e della comunità locale.

Natale online/2: la contraffazione corre sulla rete, un consumatore su due teme il falso

Nei giorni dello shopping natalizio cresce la preoccupazione – per chi acquista i regali online – di incorrere in truffe che riguardano prodotti contraffatti. Una ricerca di MarkMonitor, azienda specializzata nella protezione del brand, realizzata dall’azienda indipendente Vitreous World e condotta nel novembre 2017 su 3455 adulti di nove paesi (Italia, Regno Unito, Stati Uniti, Danimarca, Francia, Germania, Paesi Bassi, Spagna e Svezia) segnala che quasi un consumatore su due (esattamente il 45%) teme di ricevere prodotti contraffatti acquistati online durante la stagione invernale. Una preoccupazione motivata dal fatto che quasi un consumatore su tre sostiene di aver ricevuto un prodotto poi risultato falso (nel 2016 era il 23%). E se qualcuno cerca volutamente merce contraffatta perché a prezzo basso, il 91% degli intervistati viene raggirato in modo inconsapevole, perché convinto di acquistare merce originale.

Un problema che si accentua nel periodo natalizio. «Siamo in quel periodo dell’anno – spiega Chrissie Jamieson, vicepresidente marketing di MarkMonitor, brand di Clarivate Analytics – in cui i consumatori si mettono alla ricerca dei regali perfetti. E, da acquirenti esperti, utilizzano internet per cercare occasioni e offerte. Sfortunatamente, questa ricerca online li espone a una serie di rischi, poiché i contraffattori utilizzano gli stessi canali per vendere i loro prodotti e ingannare i consumatori. Il problema si sta intensificando a causa dell’aggiunta di nuove piattaforme come social media e app, ognuna delle quali può essere sfruttata a loro favore da questi individui».

 

Strategie per difendersi: anche i marketplace colpiti

I consumatori naturalmente cercano di difendersi a loro modo. Intanto acquistando dai marketplace online (l’86% degli intervistati si sente più tranquillo), oppure utilizzando i link dei risultati dei motori di ricerca (67%) e le app sullo smartphone (56%). Questo malgrado il 42% dei prodotti contraffatti risulta acquistato su marketplace online e il 15% tramite i link nei risultati di ricerca.

La ricerca evidenzia anche che l’86% dei consumatori ritiene che i brand dovrebbero fare di più per proteggerli dall’acquisto di prodotti contraffatti. Non a caso dopo l’acquisto accidentale di un prodotto falso il 44% del campione mette in guardia dal brand amici e familiari, il 25% smette di comprare quel brand e il 22% vede intaccare notevolmente la sua percezione del marchio.

«Lo studio – aggiunge Jamieson – mostra che gli acquirenti sono consapevoli della minaccia della contraffazione, e alcuni, in più di un’occasione, ci sono cascati. Un ulteriore dato significativo è rappresentato dall’aumento del numero di consumatori che credono che i brand debbano fare di più per proteggerli dalla presenza di prodotti contraffatti su Internet. L’impatto sui consumatori è significativo poiché, oltre alla perdita di denaro e al disagio, potrebbero anche essere soggetti a rischi per la salute. I brand devono invece considerare i danni alla reputazione, le perdite di ricavi e la fiducia dei consumatori minata. Tutti questi problemi rafforzano il fatto che, se da un lato i consumatori dovrebbero essere più vigili quando fanno acquisti online, dall’altro le aziende devono fare tutto il possibile per proteggere se stesse e i propri clienti da queste minacce».

 

Penny Market debutta a Molfetta e diploma 11 ragazzi del corso per direttori di negozio

Una nuova apertura, a Molfetta, 362° punto vendita della rete italiana e 46° in Puglia, e i diplomi conseguiti dagli 11 ragazzi che hanno concluso il secondo corso triennale della scuola di Formazione Duale: sono queste le novità di Penny Market Italia.

 

Sistema di formazione tedesco

I diplomi, consegnati ai quattro ragazzi della classe di Milano e ai sette ragazzi della classe di Firenze, sono il punto di arrivo di un programma di sviluppo dedicato ai giovani che unisce formazione teorica ed esperienza pratica e che ha come obiettivo principale quello di formare nuovi Direttori di negozio. Partito il 1° ottobre 2013 con l’obiettivo di fornire un’ampia preparazione professionale di base e le competenze tecniche necessarie per svolgere un’attività qualificata all’interno dei punti vendita Penny Market, “Formazione Duale” è un programma di sviluppo dedicato ai giovani che si ispira al sistema tedesco di “Dual Education”, reso possibile grazie alla partnership stretta con l’Accademia della Formazione Duale della Camera di Commercio Italo tedesca di Milano, la società di consulenza leader nell’ambito dell’alta formazione manageriale, The European House-Ambrosetti e la Fondazione Et Labora, parte di Ikaros che supporta Penny Market nei processi formativi.

«Quest’anno abbiamo seguito otto classi di Formazione Duale, per un totale di 62 dualisti e 2160 ore di formazione durante l’anno accademico che va da ottobre a novembre – ha commentato a margine dell’evento Piero Pisoni, Direttore Risorse Umane di Penny Market –. Si tratta di un risultato importante per un’azienda come la nostra, da sempre sensibile allo sviluppo delle risorse umane, in particolare dei più giovani. Degli 11 ragazzi presenti oggi alla cerimonia conclusiva, 7 sono passati già ben prima della conclusione del percorso duale ad un ruolo Direttivo in qualità di Assistenti o Direttori di Negozio. Questa è la prova concreta del nostro e, soprattutto, del loro impegno».

Nel dettaglio, il percorso formativo intrapreso dai ragazzi è consistito in tre anni di formazione on the job per quattro giorni a settimana affiancati dal proprio Direttore, che ha seguito una formazione specifica come trainer certificato, e un giorno a settimana di formazione in aula. I ragazzi, al termine di ogni anno, hanno superato un esame scritto per poter accedere all’anno successivo a cui si è aggiunto un esame orale alla fine dell’ultimo anno, che ha permesso loro di ottenere l’attestato finale consegnato proprio oggi in occasione della cerimonia conclusiva che segna l’inizio della loro carriera professionale negli store Penny Market.

Il programma di Formazione Duale di Penny Market Italia è rivolto a giovani diplomati che possono candidarsi collegandosi alla pagina dedicata nell’area “Lavora con noi” del sito www.pennymarket.it. Penny Market è costantemente alla ricerca di nuove figure direttive per i propri punti vendita (direttori e assistenti alla direzione). In questo momento vi sono ampie opportunità di collaborare sia nei negozi sia nelle varie direzioni di sede. Per un dettaglio aggiornato delle posizioni aperte si rimanda alla pagina “lavora con noi” del sito istituzionale www.pennymarket.it

 

Nuovo punto vendita a Molfetta

Inaugurato il 7 dicembre a Molfetta (BA), lungo la litoranea Molfetta-Giovinazzo, il nuovo store occupa una ex marmeria in disuso da tempo e, solo dopo una ristrutturazione, si è riusciti a rivalutarne il lato estetico e la funzionalità interna, consentendo di mettere in atto tutte quelle innovazioni tecnologiche/costruttive atte a migliorare l’impatto e l’efficienza energetica.

Grande attenzione è dedicata si prodotti tipici regionali forniti da aziende strettamente integrate nel territorio, in particolare per le categorie Freschissimi Salumi e Formaggi, Pane Fresco e Vini e sui circa 60 prodotti a marchio privato CUOR DI TERRA con le migliori tipicità dei prodotti italiani.

Presnti il reparto Frutta e Verdura di stagione e 100% Italiana,  la Macelleria, dove i clienti potranno apprezzare il meglio dei prodotti regionali disponibili, la panetteria che sforna pane durante tutto l’arco della giornata e la cantina di vini, con circa 100 tipologie in assortimento, all’insegna dell’italianità.

Il layout e le caratterizzazioni interne sono il frutto dello sviluppo del nuovo concetto “Ambiente 3.0” di Penny Market, progettato per offrire ai clienti un’esperienza di acquisto di grande qualità ed efficienza. Inoltre, la struttura è stata realizzata secondo le più recenti tecniche costruttive che conferiscono all’edificio caratteristiche di isolamento termico per una maggior efficienza energetica, grazie all’uso della tecnologia al Led per l’illuminazione del negozio e l’introduzione di nuove soluzioni per gli impianti di refrigerazione; questi accorgimenti contribuiscono a risparmi annui fino a 32.000 Kwh che si possono tradurre in circa 8,98 tonnellate.

L’apertura fa parte del progetto di espansione di Penny Market Italia, all’interno di un piano d’investimenti che tocca i 200 milioni di euro per il biennio 2017-2018, di cui 96 milioni per il 2017. Il punto vendita di Molfetta prevede l’inserimento di nuovo personale che andrà ad aggiungersi agli oltre 3.000 dipendenti italiani.

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