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Anna Muzio

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Il secondo wagamama italiano apre il 21 dicembre a Malpensa

Ha scelto il Terminal 1 di Milano Malpensa (VA) la catena di ristoranti di cucina pan asiatica wagamama per aprire, il 21 dicembre,  il suo secondo locale italiano. A seguito dell’accordo siglato tra Percassi Food & Beverage e SEA, lo sbarco di wagamama a Malpensa conferma l’impegno del brand nel mercato italiano. La gestione operativa del ristorante varesino resta a capo di W Italia.

Il nuovo locale wagamama, situato all’interno dell’area Airside Shengen del Terminal 1, si estenderà su 600 metri quadri per un totale di 215 coperti. Ad accogliere i clienti, uno staff di circa 60 persone, un design contemporaneo, curato con materiali naturali e la caratteristica cucina a vista all’ingresso del locale.

Sull’onda del successo ottenuto in soli pochi mesi dalla prima apertura ad Orio Center – oltre 70.000 coperti, più di 17.000 ramen e 24.000 teppanyaki serviti – wagamama porterà anche nel nuovo locale le sue specialità preparate al momento, servite in un ambiente ricercato, e accompagnate dall’iconico motto “diffondere positività dalla scodella all’anima”. Alla base la filosofia che contraddistingue il brand da oltre 25 anni, quella del “positive living” unito al “positive eating”.

Un’ampia varietà di piatti firmati wagamama sarà pronta ad accogliere i numerosi viaggiatori in partenza dal Bel Paese: dai caratteristici ramen, le ciotole di zuppa di noodles con carne o verdure, al gusto speziato dei gamberi piccanti, passando per le specialità pensate per i vegetariani, come l’insalata di tofu al chilli. Immancabile nel menù il pollo al katsu curry, uno dei piatti icona del brand: petto di pollo fritto e dorato con pangrattato, servito con salsa al katsu curry, riso e insalata. Tra le proposte ideali per colmare un semplice languorino ci sono i gyozas, i tipici ravioli giapponesi, i fagioli di soia saltati con chilli e sale e un’ampia varietà di centrifughe preparate al momento, dessert e bevande. E per i clienti più piccoli, wagamama offrirà un mini menù, una proposta ad hoc pensata per rispondere alle esigenze di tutta la famiglia.

Wagamama conta oggi oltre 180 ristoranti in 22 Paesi in tutto il mondo, e prevede di aprirne altri 20 globalmente nei prossimi 12 mesi. Il primo ristorante ha aperto a Londra nel quartiere di Bloomsbury nel 1992.

«Come pochi mesi fa per Orio Center, abbiamo dedicato la massima attenzione ad ogni dettaglio e non vediamo l’ora di partire con questa seconda avventura, aperta ai viaggiatori, che esprime l’internazionalità del brand» ha detto Maurizio Raviolo, managing director di wagamama italia.

Il brand giunge in Italia grazie all’accordo di partnership siglato a luglio 2016 da wagamama con W Italia srl – società nata dalla collaborazione tra Percassi Food & Beverage, la holding di Percassi attiva nel settore della ristorazione e Migebar srl, società di Giacomo Moncalvo e Maurizio Raviolo.

wagamama è stato insignito con numerosi premi, tra i più recenti, quelli del CGA Peach Hero e Icon Awards, prestigioso riconoscimento britannico, come “most admired company” and “best company” 2017.

Natale online, stagione di frodi informatiche: 10 consigli per acquisti sicuri

Il Natale è la stagione attesa con trepidazione non solo dai bambini ma anche dai “web criminali” di tutto il mondo, che in questo periodo dell’anno possono fare incetta di “regali natalizi”, via frodi informatiche. Con l’aumento dell’e-Commerce per fare acquisti (per dire, in questa stagione la metà degli americani comprerà regali online) il 2017 promette di essere non solo l’anno dell’online, ma anche quello in cui schizzerà alle stelle il numero di crimini informatici. Una ricerca condotta da Barclays rileva come oltre un quarto di tutte le truffe online nel Regno Unito si verificano in occasione del Natale, mentre il ThreatMetrix prevede quest’anno 50 milioni di cyber attacchi globali. Principali obiettivi sono naturalmente i Paesi con forti previsioni finanziarie e un elevato livello di adozione mobile. Infine, il trimestrale Threat Intelligence Report rilasciato da NTT Security rivela che gli attacchi globali di phishing sono cresciuti del 74% nel terzo trimestre del 2017.

«Nelle prossime sei settimane assisteremo a un incremento delle campagne di email phishing, attacchi ransomware, trojans bancari, così come alla nascita di siti web fraudolenti che promuovono offerte speciali come pacchetti vacanze scontati – spiega Mark Thomas, Security Strategist di Dimension Data -. Le gift card false, che potrebbero portare gli utenti verso siti non sicuri o a scaricare file dannosi per i propri dispositivi, diventeranno sempre più diffuse».

Altre frodi riguadano notifiche fasulle sullo stato di consegna delle spedizioni per invogliare a cliccare su link malevoli, offerte speciali indesiderate e false ricevute per acquisti online che richiedono l’apertura di allegati contenenti ransomware.

I criminali informatici sono alla ricerca di due cose: i dati delle carte di credito da usare per i loro acquisiti. E informazioni sull’identità personale, come user name, password e informazioni contenute sui siti visitati regolarmente. Se un cyber criminale riesce ad accedere alle credenziali personali, potrà utilizzarle su molteplici siti e piattaforme spacciandosi per l’utente frodato.

Le aziende dovrebbero educare i dipendenti che si connettono alla rete aziendale a rimanere sempre vigili durante le prossime festività. «Fornire un’autenticazione multi-fattore per accedere ai sistemi aziendali è un ulteriore passo per contrastare i criminali informatici. Questo, infatti, fa si che gli attacchi alle credenziali personali siano più difficoltosi per gli attentatori – dice Thomas -. I rivenditori, in particolare, devono alzare il livello di allerta in quanto i cyber criminali cercheranno di approfittare proprio di queste realtà durante il periodo natalizio».

Bambini, genitori e parenti, che non sono esperti di queste tematiche, dovrebbero essere educati e protetti per non diventare anch’essi vittime di attacchi informatici. «Oggi esistono parental controls che possono essere applicati ai telefoni cellulari, simili a quelli integrati sulla TV. La maggior parte dei telefoni moderni sono già dotati in automatico di sistemi per la verifica delle applicazioni che consentono di scaricare app solamente da fonti affidabili» conclude Thomas.

Ecco 10 consigli per acquisti online sicuri (fonte: Dimension Data)

  1. Non utilizzare mai Wi-Fi pubblici per effettuare acquisti online
  2. Mai aprire email, cliccare su link o aprire allegati provenienti da fonti sconosciute.
  3. Assicurarsi di scaricare sul proprio dispositivo solo applicazioni provenienti da fonti conosciute e affidabili
  4. Non condividere mai user name, password o altre informazioni personali online
  5. Utilizzare un sistema di gestione delle password che consenta di archiviare e gestire in modo sicuro tutte le credenziali da un’unica postazione
  6. Diffidare di email indesiderate che promettono offerte entusiasmanti e non aprire i relativi allegati
  7. Prestare attenzione all’icona del lucchetto visibile sul proprio browser per confermare la crittografia che garantisce che il sito web da cui si sta acquistando è sicuro e attendibile
  8. Usare la carta di credito piuttosto che la carta di debito e non registrare i dettagli della carta online
  9. Assicurarsi l’aggiornamento costante dei sistemi di antivirus e patching sui propri dispositivi
  10. Controllare spesso l’estratto conto bancario e segnalare immediatamente alla propria banca addebiti non autorizzati o sospetti

Esselunga offensiva Natale: arrivano i nuovi Rollinz e 60mila euro di spese gratis

Esselunga si prepara al Natale con due iniziative: i nuovi Rollinz, i personaggi ispirati a Star Wars di cui sono già stati distribuiti 51 milioni di esemplari, in arrivo dal 14 dicembre, e il nuovo concorso riservato ai clienti con in palio 60.000 spese gratuite, da vincere in cassa, fino al 24 dicembre.

Con 51 milioni di Rollinz distribuiti, 300.000 download della App gioco dedicata, 600.000 raccoglitori venduti e migliaia di famiglie che hanno partecipato agli eventi a tema che hanno decretato il successo dell’iniziativa 2016, Esselunga lancia una nuova edizione della collezione Rollinz di Star Wars. Ispirata ai personaggi della celebre saga ideata da George Lucas, la nuova campagna parte in concomitanza con l’uscita nelle sale cinematografiche del secondo episodio della trilogia sequel “Star Wars. Gli ultimi Jedi”.
La nuova collezione, disponibile dal 14 dicembre al 18 febbraio 2018, conta 24 personaggi 3D da raccogliere nel “Collector Star Destroyer”, apposito contenitore che riproduce l’astronave della Marina Imperiale, utilizzata per dare la caccia ai Ribelli. I più fortunati potranno trovare 7 Rollinz speciali: i rarissimi Yoda e Darth Vader dorati o i 5 personaggi che si illuminano al buio. Nei negozi si terranno eventi speciali per gli appassionati, e ci sarà la possibilità di giocare alle missioni nello spazio scaricando la nuova App Rollinz 2.0.
Ma in vista del Natale parte anche un nuovo concorso riservato ai clienti: dal 14 al 24 dicembre sarà possibile vincere direttamente in cassa una delle 60.000 spese gratuite o una delle 60.000 bottiglie Franciacorta DOCG, Alma Gran Cuvée Bellavista, per un montepremi di circa 5 milioni di euro.
Il concorso Esselunga, dal 14 al 24 dicembre, sarà veicolato anche attraverso uno spot televisivo della durata di 15 secondi realizzato da Armando Testa e ispirato alla nuova creatività basata sugli emoji.

Un nuovo Famila del Gruppo Arca (gruppo Selex) apre a Forlì

Con una superficie di vendita di circa 1.500 metri quadri e un ampio parcheggio con 120 posti auto debutta in viale Andrea Costa 49 a Forlì un nuovo supermercato Famila del Gruppo Arca (associato di Selex Gruppo Commerciale). 

«Siamo orgogliosi di questa apertura – ha dichiarato Giovanni Baldacci, Presidente del Gruppo Arca -. Consolidare la nostra presenza sul territorio è un messaggio di fiducia importante e una scelta che ci impegna ancor di più nei confronti dei nostri clienti, nel proporre soluzioni capaci di coniugare qualità del prodotto e convenienza, alla velocità e alla comodità della spesa. Vorrei anche sottolineare che il nuovo Famila genera 50 nuovi posti di lavoro, dando così un altro contributo al benessere generale del nostro territorio».

Il supermercato si distingue per un’offerta particolarmente ampia di prodotti freschi e del territorio, e per un’assoluta novità: l’area dedicata alla frollatura nel reparto macelleria, con vasto assortimento di carne romagnola, che consente di migliorare le caratteristiche organolettiche della carne, conferendole più gusto e tenerezza.

Grande attenzione è stata posta alla ristorazione take away, che dispone di una cucina interna per la preparazione di piatti gastronomici freschi tutti i giorni e un reparto pescheria con arrivi quotidiani di pesce freschissimo proveniente dai mercati locali a disposizione del reparto friggitoria e pesce cotto.

Il supermercato dispone anche di un fornitissimo reparto ortofrutta con un angolo dedicato agli amanti dei prodotti vegani, una rivendita self service di pane fresco con servizio di taglio del pane, una vasta offerta di prodotti biologici e per celiaci, un reparto casalinghi e una cantina con esclusive etichette di vini.
A un così variegato assortimento, si affiancano centinaia di prodotti in offerta proposti giornalmente dal punto vendita, che si andranno ad aggiungere alle consuete e periodiche promozioni che caratterizzano l’insegna.

L’attenzione nella progettazione è stat posta alle logiche green: il supermercato infatti è caratterizzato da format e attrezzature innovative che consentono una riduzione dei consumi energetici e da scelte progettuali e impiantistiche orientate alla sostenibilità ambientale. Il punto vendita è l’unico del territorio caratterizzato da un altro elemento di novità, i display segna prezzi luminosi, con luci led. Ciò consentirà ai clienti di visualizzare più facilmente i prezzi e gli altri elementi dell’offerta.

Arca Spa di Longiano (Fc) ha con una rete commerciale formata da oltre 100 punti di vendita tra Emilia Romagna e Marche che presidiano i diversi canali distributivi con le insegne Famila, A&O e C+C. Arca Spa fa capo al Gruppo Unicomm di Dueville (Vi), associato a Selex.

Il nuovo punto di vendita è stato inaugurato alla presenza del Sindaco di Forlì Davide Drei, del Presidente dell’Unione dei Comuni della Romagna Forlivese Giorgio Frassineti, dell’Assessore Comunale Francesca Gardini, del Presidente di Arca Giovanni Baldacci e del Presidente del Gruppo Unicomm Cavaliere Marcello Cestaro.

Con il riciclo abiti Auchan Retail premiata con lo HUMANA Eco-Solidarity Award 2017

Il contenitore digitale per la raccolta d’indumenti usati del progetto di HUMANA People to People Italia di Concesio.

Il progetto del contenitore digitale per la raccolta d’indumenti usati che ha permesso di raccogliere oltre 270 mila chili di abiti e ha contribuito al sostegno del programma “Farmers’ Clubs” in Malawi per la sicurezza alimentare e lo sviluppo delle attività agricole ha permesso ad Auchan Retail Italia di essere premiata con l’“HUMANA Eco-Solidarity Award 2017” come terzo classificato nella categoria nazionale grande distribuzione organizzata/quantità assoluta abiti.

Nel 2016, HUMANA, in collaborazione con i punti vendita Auchan e Simply di Auchan Retail Italia, ha raccolto sul territorio delle province di Bergamo, Brescia, Cuneo, Lecco, Lodi, Monza Brianza, Milano, Mantova, Piacenza, Pescara, Pavia, Roma, Rovigo, Torino, Treviso, Varese, Vicenza e Verona esattamente 273.239 chili di abiti, determinando impatti positivi dal punto di vista ambientale, economico e sociale nel Sud del mondo.

Grazie agli abiti raccolti, infatti, HUMANA ha contribuito a sostenere il programma “Farmers’ Clubs” in Malawi, volto a guidare i piccoli coltivatori nel passaggio da un’agricoltura di sussistenza a una commerciabile, attraverso l’aumento e la diversificazione della produzione, l’impiego di tecniche di lavorazione minima del terreno, la diversificazione delle colture e la preservazione delle scarse risorse idriche.

Allo stesso tempo la raccolta abiti ha prodotto benefici per l’ambiente: gli abiti donati hanno evitato l’emissione di oltre 980mila chili di anidride carbonica nell’atmosfera, pari all’attività di assorbimento di 9.837 alberi, e di risparmiare oltre 1 miliardo e 600 milioni di litri di acqua utili a riempire 656 piscine olimpioniche.

Nella stessa mattinata della premiazione c’è stata anche la raccolta straordinaria nella sede centrale di Auchan Retail Italia, in Provincia di Milano, durante la quale i dipendenti hanno donato 335 kg per i bambini di Chilangoma, in Malawi.

La premiazione della società è avvenuta in occasione dell’HUMANA People to People Day 2017, evento internazionale, giunto alla VIII edizione, che coinvolge i membri della federazione HUMANA in Europa e che, quest’anno, mette al centro il tema dell’“Access to Energy”.
«Il fatto di disporre dell’energia è per noi ormai una cosa quasi scontata. Come potremmo immaginare la nostra vita senza avere la luce in casa o l’energia per ricaricare il cellulare? Nel mondo però la situazione è ancora molto diversa, seppur passi in avanti siano stati fatti. Per questo al centro dell’HUMANA Day di quest’anno abbiamo deciso di mettere proprio il tema dell’accesso all’energia, con particolare focus al tema delle energie pulite» ha ricordato Ulla Carina Bolin, Presidente di HUMANA People to People Italia ONLUS.

«Sono molto onorato e vi ringrazio di cuore per questo riconoscimento. Da molti anni, come gruppo, crediamo nell’importanza di valorizzare la nostra capillare presenza sul territorio nazionale anche a supporto di reti sociali, come quella proposta da Humana. Ed io, personalmente, sono molto sensibile alle iniziative di solidarietà. Ritengo infatti che tutti noi siamo chiamati a un senso di responsabilità e coinvolgimento personale nei confronti di chi è in difficoltà. Credo sia proprio la condivisione di questi valori alla base della nostra collaborazione solida e duratura» è stato il commento di Denis Lionnet, Direttore Risorse Umane di Auchan Retail Italia.

Gruppo Pam e Gruppo Cappelli ancora insieme fino a dicembre 2023

Il punto vendita inaugurato lo scorso mese a Roma è il quarto supermercato Pam gestito in franchising dal Gruppo Cappelli.

Cinque anni di rinnovo di contratto di franchising fino a dicembre 2023 e l’apertura di un quarto punto vendita: si rinnova l’accordo tra Gruppo Pam e Gruppo Cappelli, un sodalizio nato nel 2001, a 11 anni dalla fondazione della società romana.

La storia dell’accordo parte con il primo supermercato aperto in via Gian Francesco Biondi a Roma, l’anno successivo il secondo punto vendita in piazza della Balduina, e nel 2008 la nuova sfida con l’acquisizione di un supermercato in via Settevene Palo a Cerveteri. E, a suggellare la rinnovata fiducia, giovedì 9 novembre è stato aperto il quarto supermercato Pam gestito in franchising dal Gruppo Cappelli.

«Siamo felici di rinnovare il sodalizio con il Gruppo Pam e di aver raggiunto la quota di quattro punti vendita in città. Inoltre, grazie al nuovo accordo, nei prossimi anni inaugureremo insieme nuovi supermercati Pam nella zona di Roma – assicura Alessandro Cappelli, Gruppo Cappelli -. Il nuovo punto vendita si trova in via Simone Martini e sarà aperto al pubblico 7 giorni su 7, con orario prolungato. Tutti i negozi Pam che gestiamo sono caratterizzati dalla presenza dei reparti dei freschi, della macelleria e del banco del pesce a servizio. L’obiettivo è garantire il meglio ai nostri clienti e garantire un servizio e una qualità di alto livello».

«L’apertura del Pam in via Simone Martini rappresenta un’ulteriore dimostrazione della capacità di Pam Panorama nell’affiancare i nostri imprenditori nel loro percorso di sviluppo – ha detto Lorenzo Seccafien, Direttore Vendite Pam Franchising -. Il nuovo punto vendita è l’esempio di come si possa coniugare una proposta moderna e un’offerta completa anche in centro città. Il Gruppo Cappelli, nostro storico imprenditore a Roma, ha dimostrato una grande capacità nel rendere l’esperienza d’acquisto unica, ricca e gratificante: si tratta di un importante valore aggiunto che ricerchiamo nei nostri partner di oggi e di domani».

È stabilito: la pizza napoletana è patrimonio Unesco, 5 milioni al giorno sfornate in Italia

Pizzaiuoli napoletani in azione in piazza del Plebiscito a Napoli in occasione del riconoscimento dell’arte dei pizzaiuoli napoletani patrimonio dell’umanità Unesco, foto Coldiretti.

Già si festeggia a Napoli a poche ore dall’annuncio, che era nell’aria da giorni: la pizza napoletana, o meglio l’“Arte dei Pizzaiuoli napoletani”, è diventata patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco. Del resto, per sostenere la candidatura dell’iscrizione, approvata dall’apposito comitato intergovernativo riunito nell’Isola di Jeju in Corea del Sud, era stata organizzata (da Coldiretti insieme all’Associazione Pizzaiuoli Napoletani e alla fondazione UniVerde) la più grande raccolta di firme a sostegno di una candidatura mai realizzata prima, che ha raggiunto i 2 milioni.

La pizza genera un business di 12 miliardi di euro in Italia dove sono almeno 100mila i lavoratori fissi nel settore della pizza, ai quali se ne aggiungono altri 50mila nel fine settimana, secondo i dati dell’Accademia Pizzaioli.  Ogni giorno solo in Italia si sfornano circa 5 milioni di pizze nelle circa 63mila pizzerie e locali per l’asporto, taglio e trasporto a domicilio, dove si lavorano in termini di ingredienti durante tutto l’anno 200 milioni di chili di farina, 225 milioni di chili di mozzarella, 30 milioni di chili di olio di oliva e 260 milioni di chili di salsa di pomodoro. I maggiori consumatori mondiali sono gli americani con 13 chili a testa l’anno, mentre gli italiani guidano la classifica in Europa con 7,6 chili, e staccano spagnoli (4,3), francesi e tedeschi (4,2), britannici (4), belgi (3,8), portoghesi (3,6) e austriaci che, con 3,3 chili di pizza pro capite annui.

Coldiretti intanto festeggia, e nella città partenopea fin dalle prime ore del giorno sono stati allestiti tavoli in strada con i primi “pizzaiuoli targati Unesco” al lavoro, esibizioni acrobatiche comprese e il ritorno della tradizione della “pizza sospesa”, offerta a coloro che non possono permettersi di pagarla nella storica via Chiaia, il centro dei festeggiamenti nel cuore di Napoli vicino all’Antica Pizzeria Brandi, che ha dato i natali, secondo la tradizione, alla pizza delle pizze, la  margherita.

 

2018 “anno internazionale del cibo italiano nel mondo”

Sembra una sorta di anteprima, un ottimo interludio al 2018 che è stato proclamato “anno internazionale del cibo italiano nel mondo”. 

«L’Italia è il Paese dove più radicata è la cultura alimentare e l’arte della pizza rappresenta un simbolo dell’identità nazionale con circa 5 milioni di pizze sfornate al giorno – dice il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo -. La tutela dell’Unesco è stata riconosciuta per il know-how culinario legato alla produzione della pizza, che comprende gesti, canzoni, espressioni visuali, gergo locale, capacità di maneggiare l’impasto della pizza, esibirsi e condividere ed è un indiscutibile patrimonio culturale. I pizzaiuoli e i loro ospiti si impegnano in un rito sociale, il cui bancone e il forno fungono da “palcoscenico” durante il processo di produzione della pizza. Ciò si verifica in un’atmosfera conviviale che comporta scambi costanti con gli ospiti».

E a decretarne il successo in tutto il mondo è stato proprio questo mix unico di convivialità, nutrimento a basso prezzo ma senza derogare alla qualità, ingredienti e maestria made in Italy. Con al centro la figura del “pizzaiuolo”, “un mestiere globalizzante, perché siamo stati generosi, abbiamo insegnato a tutti l’arte di fare la pizza, perché siamo stati capaci di sfamare il mondo. Abbiamo contaminato il mondo” ha commentato all’Ansa il pizzaiolo-star Gino Sorbillo, fresco di inaugurazione del secondo locale a New York.

Sciopero nazionale nella grande distribuzione annunciato da Filcams per il 22 dicembre

È sciopero nazionale nella Gdo: la Filcams Cgil ha proclamato, per il prossimo 22 dicembre, lo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori della Distribuzione Cooperativa e delle aziende associate a Federdistribuzione, senza Contratto Nazionale da quattro anni.
La scelta della giornata del venerdì antecedente il Natale ha evidentemente l’obiettivo di rendere più efficace la mobilitazione, e, secondo una nota del sindacato, “potrà essere articolato diversamente dalle strutture territoriali, con la previsione di 4 ore da effettuarsi lo stesso 22 dicembre e le ulteriori 4 ore da programmare a livello locale, anche al fine di effettuare scioperi improvvisi, entro il 6 gennaio 2018”.

«Ormai da quattro anni, le aziende della Grande Distribuzione Organizzata associate a Federdistribuzione impongono unilateralmente l’applicazione di quello che a tutti gli effetti risulta essere un regolamento associativo, residuo del precedente Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro Terziario, Distribuzione e Servizi scaduto nel 2013 – ha affermato Maria Grazia Gabrielli, Segretaria Generale della Filcams Cgil Nazionale -. L’associazione datoriale infatti, disconoscendo quanto garantito da disposizioni costituzionali in materia, non solo si rifiuta di definire un Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro di settore, tanto da aver cessato ogni trattativa, ma continua a rendersi indisponibile anche ad applicare il rinnovo del Contratto Nazionale Confcommercio del 2015, determinando per le lavoratrici e i lavoratori un danno sia dal punto di vista retributivo che contributivo».

Ma c’è “forte preoccupazione anche per il Contratto Nazionale della Cooperazione” continua la Segretaria Generale della Filcams Cgil, “scaduto ugualmente da quattro anni. Abbiamo esortato ancora una volta le imprese della Distribuzione Cooperativa a definire velocemente una soluzione negoziale per avere una cornice di riferimento utile ad affrontare le particolarità aziendali”.
La mediazione proposta dalle cooperative sarebbe “tutta sbilanciata a favore delle imprese, partendo da un insostenibile arretramento dell’attuale disciplina del trattamento di malattia. Il nuovo Contratto che vorrebbero le Coop peggiorerebbe diritti e retribuzione a fronte di un aumento salariale complessivamente più basso di quello di Confcommercio.”
“Ad aggravare ulteriormente la difficile situazione contrattuale”, tiene infine a precisare Gabrielli, “contribuiscono le tante vertenze che coinvolgono i gruppi e le imprese del comparto distributivo, le procedure di licenziamento collettivo, le disdette dei contratti integrativi aziendali, l’adozione unilaterale di nuovi modelli organizzativi, che, oltre ad avere determinato un preoccupante decremento occupazionale, hanno sancito un forte peggioramento delle condizioni di lavoro per decine di migliaia di lavoratori.”

Uno smartphone ci cambierà, porta unica al web per un italiano su quattro

Foto Jaelynn Castillo on Unsplash.

È sempre più mobile: ormai per accedere al web un italiano su quattro utilizza unicamente lo smartphone. E le aziende dovranno tenere conto di questo cambiamento nei comportamenti, essendo ormai appurata l’influenza determinante della rete nelle decisioni d’acquisto. È quanto emerge dalla ricerca internazionale sull’uso dei dispositivi mobili per il 2017 di comScore, “Global Mobile Report”. La relazione si basa su dati multi-piattaforma relativi a 14 mercati internazionali (oltre all’Italia, Stati Uniti, Canada, Francia, Germania, Spagna, Regno Unito, Argentina, Brasile, Messico, Cina, India, Indonesia e Malesia) per evidenziare trend globali e differenze regionali nell’utilizzo dei dispositivi mobili.

Non solo: l’80% del tempo trascorso su dispositivi mobili avviene tramite app, e le 30 principali applicazioni in ciascun mercato rappresentano tra il 41 e il 61% dei minuti mobile complessivi.

 

Crescita globale, in Italia 62% dei minuti online è mobile

La ricerca evidenzia come l’accesso “mobile-only” (ovvero con utilizzo esclusivo di smartphone o tablet, senza alcun accesso da desktop nell’arco di un mese) riguarda il 70% della popolazione digitale in India ed è passato dal 22% al 29% in Brasile nel corso dello scorso anno. E messaggistica istantanea e Social Media rappresentano oltre un quarto della totalità dei minuti mobile nei mercati oggetto dello studio.

La supremazia di Facebook nei vari mercati.

Il Mobile ha conquistato una posizione di primo piano in tutto il mondo: conta per oltre la metà dei minuti complessivi spesi online in 13 Paesi, con quote che superano il 75% in Messico, India e Indonesia. In Italia questa percentuale si ferma al 62%, in linea con i dati di USA e Regno Unito. Ma nel Belpaese una percentuale significativa della popolazione internet italiana è fortemente dipendente dai dispositivi mobili: una su quattro ovvero il 26% della popolazione italiana accede al web esclusivamente da Mobile. Una percentuale molto più alta di paesi come Germania, Regno Unito e Stati Uniti (rispettivamente 4%, 8% e 12%), mercati in cui la maggioranza accede da più piattaforme.

L’Italia risulta anche il mercato più polarizzato in assoluto per quanto riguarda l’utilizzo di app: oltre l’87% del tempo trascorso via mobile è infatti speso all’interno di un’app, ma solo 11 app riescono a raggiungere un livello di audience consistente (attorno al 20% di penetrazione) contro le 20 degli USA o le 17 del Regno Unito).
«L’adozione del mobile avviene in maniera tutt’altro che uniforme a livello globale – ha commentato Will Hodgman, Executive Vice President of international sales presso comScore -. Questa relazione dimostra che identificare le aree in cui il consumo digitale tende a concentrarsi sulle piattaforme mobili permette a proprietari di media, inserzionisti e relativi centri media di portare alla luce nuove opportunità potenziali in termini di audience e contenuti. Con l’ampliamento della misurazione delle audience mobile a livello granulare e basata su dati panel, comScore intende perseguire l’intento di individuare nuovi trend da azionare».

 

Il robot per consegne made in Italy è partito da Cremona, ci consegnerà lui la spesa in futuro?

Un robot, progettato e realizzato in Italia nella milanese e-Novia (un incubatore che sviluppa competenze distintive con il gruppo di ricerca MoVe del Politecnico di Milano) anche se dal nome inglesissimo Yape (acronimo di Your Autonomous Pony Express) ha realizzato ieri la sua prima consegna a Cremona. La città che negli ultimi due mesi ha ospitato la sperimentazione in campo aperto. Percorso: 400 metri, dalla sede della locale Confcommercio al Municipio. Contenuto: un plico di fogli bianchi, “su cui si scriverà il futuro”.

Yape è una sorta di drone terrestre, che funziona tramite un’App collegata alla piattaforma di gestione che gestisce l’intero processo. Partendo dalla scansione in 3D del viso del cliente per il riconoscimento facciale. Una volta giunta a destinazione avvisa il richiedente che dovrà scendere in strada e mostrare le fattezze per il riconoscimento biometrico: solo allora lo sportello si aprirà e si avrà accesso al contenuto. La capacità di carico è fino a 70 chilogrammi (più che sufficiente, per dire, per una spesa anche pesante) e l’autonomia è di circa 80 km.

E la sicurezza, è la domanda che sorge spontanea nella mente di qualsiasi connazionale? Sarà garantita dall’intero set di telecamere ad alta definizione (tre sistemi distribuiti sui quattro lati del veicolo, che minimizzano la zona d’ombra fatti di 4 sensori LiDARS 3D in grado di “vedere” fino a una distanza di 35 metri; 4 videocamere con un cono visuale di 120° ognuna e con capacità di analisi dell’immagine e 8 sensori di prossimità), necessarie al robottino per interagire con l’ambiente e districarsi nel traffico cittadino tra cani, pedoni, semafori e segnali stradali, e che trasmette a un centro di controllo tutte le informazioni sull’ambiente circostante (e le fattezze biometriche dell’eventuale malintenzionato che volesse impossessarsi del contenuto).

Yape viaggia su due ruote dotate di motori elettrici autonomi che minimizzano il consumo di energia massimizzando l’agilità di movimento. Può effettuare rotazioni sul posto e superare ostacoli come le rampe dei marciapiedi o le rotaie del tram. Per questo è particolarmente adatto a muoversi negli spazi stretti e irregolari delle città italiane ed europee, sia su marciapiede (a una velocità massima di 6 km orari) sia su pista ciclabile (fino a 20 km orari).

Cremona è la cittadina lombarda piccola ma d’arte, e sufficientemente smart per coinvolgere il Comune in questo progetto innovativo, con il coinvolgimento della polizia municipale, che ha supervisionato il viaggio in assenza, ancora, di autorizzazioni non ancora esistenti per il nuovo mezzo di trasporto, mentre il mezzo veniva osservato a distanza dalla centrale operativa allestita al CRIT, Polo per l’Innovazione Digitale di Cremona, con cui e-Novia e il Comune di Cremona hanno stretto una forte sinergia nella fase dei test autunnali.

 

Soluzioni al traffico cittadino

Il mondo delle consegne ormai da qualche anno è in pieno fermento, e si fa un gran parlare di droni e dirigibili, tricicli o chiatte, testate da Franprix a Parigi, e naturalmente robot: testati da Metro in Germania e Domino’s Pizza in Australia, sono già utilizzati per consegne a Londra da JustEat e Tesco, mentre in California sono attivi DoorDash (pasti a domicilio) e Postmates (posta). Il motivo? I problemi di traffico e di logistica generati dal sempre più diffuso uso dell’e-commerce e del food delivery, specie nelle aree urbane. Dove solo nel (lontano?) 2015 sono stati consegnati 31 miliardi di pacchi, cifra che si stima salirà a 43 miliardi nel 2020. Ogni giorno a Milano vengono consegnati circa 150mila pacchi da 11mila camion vuoti in media per il 60%, che contribuiscono al 27% dell’inquinamento atmosferico. 

I vantaggi dunque si misurano in termini di sostenibilità (Yape è elettrico) e diminuzione del traffico su strada, assicurano dall’azienda. E magari pure dall’assenza di rivendicazioni sindacali che hanno visto anche recentemente i riders di Deliveroo e Foodora organizzare flash mob e biciclettate per chiedere più garanzie e migliori condizioni economiche.

Di sicuro c’è chi ci crede: Eldor Corporation, multinazionale dell’automotive con sede a Como, ha investito la considerevole cifra di 6 milioni di euro che contribuiranno a finanziare YAPE, “per raggiungere gli ambiziosi obiettivi nell’ambito della guida autonoma e della prossima integrazione dei sistemi connessi nelle smart city”. Al momento la società sta sondando vari distributori e società di spedizioni per stringere accordi. Obiettivo: portare i robottini nelle nostre strade (e sui nostri marciapiedi), per consegnare pasti, spese o pacchi di ogni tipo.

Inoltre, YAPE farà parte della sperimentazione della tecnologia 5G assegnata dal Ministero per lo Sviluppo Economico a Vodafone Italia per l’area strategica di Milano. La tecnologia per reti mobili di quinta generazione offrirà alta velocità e bassa latenza con possibilità di sviluppo enormi in moltissimi ambiti, tra cui, appunto, quello dell’automotive e della mobilità.

 

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