CLOSE
Home Authors Posts by Anna Muzio

Anna Muzio

Anna Muzio
2122 POSTS 0 COMMENTS

Fiorella Rubino vince l’IoT Awards grazie all’RFID instore

 Grazie al progetto RFID in store Fiorella Rubino si è aggiudicata l’edizione 2018 dell’IoT AWARDS come miglior progetto Business To Business.

Il premio, quest’anno alla sua terza edizione e organizzato da ADC Group, con Platinum Sponsor Intesa Sanpaolo, è dedicato ai casi più innovativi del mercato “Internet of Things (IoT)”, uno dei settori più avanzati e interessanti, valutato a livello globale 14 trilioni di dollari da qui al 2030 (fonte: ADC Group). Il riconoscimento è stato consegnato nella cornice degli “Nc Digital Awards”, la cui cerimonia di premiazione si è svolta il 7 novembre al Teatro Vetra di Milano.

Il progetto RFID IN STORE, sviluppato insieme a Temera e avviato nei 160 negozi italiani della catena, ha permesso di ottenere importanti risultati dall’utilizzo della tecnologia per l’ottimizzazione dei processi di gestione merce nel punto vendita.

“L’utilizzo di questa tecnologia permette al nostro personale di negozio di impiegare al meglio il tempo a disposizione per poter seguire le esigenze della cliente, in modo da farle vivere un’esperienza di acquisto sempre più completa e piacevole” spiega Furio Visentin, Brand Director di Fiorella Rubino.

Grazie all’adozione dell’RFID, Fiorella Rubino ha potuto maturare considerevoli benefici in termini di produttività (riducendo i tempi di gestione della merce in-store), efficacia (grazie a giacenze impeccabili e a un approccio omnicanale) e sviluppo dell’intelligence (tramite l’integrazione dei dati con gli ERP e CRM aziendali e gli Analytics dell’area fitting room). Il tutto a vantaggio della shopping experience della cliente, dell’organizzazione del tempo per le store assistant e delle performance di vendita del brand.

“Questo riconoscimento conferma la validità della strategia ‘innovation oriented’ intrapresa da Miroglio Fashion – ha commentato Francesco Cavarero, Group Chief Information Officer -. La nostra azienda crede molto nel valore delle nuove tecnologie per lo sviluppo di un retail ancor più efficiente e un servizio alla clientela sempre più adeguato”.

Il riconosciento arriva dopo la conquista a ottobre l’Open-Inn Retail Award per l’alto valore aggiunto della retail experience offerta alle clienti.

Pizza amata pizza, è la “schiscetta” preferita di un italiano su due

Sarà la scoperta dell’acqua calda che gli italiani amano la pizza, ma forse sorprenderà sapere che più di uno su due la mangia regolarmente a pranzo. Il “grande classico” della cucina del Belpaese infatti per un italiano su due (il 52%) a pranzo, batte pasta (43%) insalate (13%) e panini (39%). E c’è chi la mangerebbe ogni giorno (4%), perché “dà una certa soddisfazione a livello emotivo” (39%) e perché, essendo versatile, può essere mangiata ovunque (13%). Per il 14%, poi, favorisce la condivisione, è un rituale effettuato con gli amici (29%) o con il proprio partner (18%). Che sia la margherita, scelta dai più tradizionalisti (27%), oppure una ad impasto speciale (24%), come per esempio con farina integrale, di kamut o senza glutine, la pizza è ritenuta una fra le pietanze più attraenti.

I dati emergono da uno studio promosso dall’Osservatorio Buitoni Culinary Lab, attraverso metodologia WOA (Web Opinion Analysis) effettuato su circa 2500 italiani di età compresa tra i 20 e i 55 anni, attraverso un monitoraggio dei principali social network, blog, forum e community web per conoscere perché la pizza è una delle pietanze più consumate a pranzo.

 

Il pranzo degli italiani, tra pizza e panino

Ma cosa mangiano gli italiani a pranzo? Di sicuro vince il carboidrato. Oltre alla pizza, favorita da  poco più della metà degli italiani, al centro della tavola e delle pause pranzo lavorative c’è un altro “classicone”, la pasta, preferito dal 43% preferisce mangiare un piatto di pasta. Chi ha poco tempo a disposizione, invece, punta tutto su un panino imbottito o un trancio di focaccia (39%), contro il 29% di chi mangia una piadina. Una minoranza pranza con un secondo di carne a base di pollo o tacchino (21%), un’insalatona (13%) o un cous cous alle verdure o di pesce (7%).

 

La pizza piace perché emoziona

Il legame tra italiani e pizza va oltre il gusto e pare si svolga molto a livello emotivo, tra ricordi d’infanzia e immaginario comune. Il 39% si confessa “soddisfatto a livello emotivo” quando la ha davanti e il 24% si sente appagato dopo averla mangiata. Essendo poi un piatto versatile, può essere mangiato ovunque (13%) e preparato velocemente (11%). Appena un italiano su 10 (7%) sostiene di mangiare la pizza per variegare il proprio menù, apprezzandola anche per il fatto che possa essere consumata fredda (5%). Non solo. Per poco più di 4 italiani su 10 (42%) la pizza è un “mix di emozioni, che provo sia in bocca che a livello emotivo”, mentre il 31% punta sul fatto che sia una fra le pietanze della tradizione italiana più conosciuta al mondo. Il 24% sostiene invece che sia il classico compromesso che mette d’accordo tutti: fra chi vuole andare fuori per mangiare etnico, a trionfare è la proposta della pizza. Il 19% degli italiani, infine, non riesce a fare a meno di pensare a un gruppo di persone riunite e, quindi, alla condivisione (14%) e all’allegria, buon umore e spensieratezza che si provano (5%).

 

“Almeno una volta alla settimana” per uno su due

Con che frequenza gli italiani mangiano la pizza? “Almeno una volta alla settimana” è la risposta di un italiano su due (52%), mentre il 34% confessa di cedere alla tentazione quando viene loro voglia. Solo un italiano su 10 (10%), se capita, la domenica a pranzo quando è riunita tutta la famiglia. Il 4%, infine, ammette che la mangerebbe tutti i giorni. I “compagni di mangiata” preferiti per il 32% sono conoscenti o colleghi di lavoro, mentre il 29% degli italiani preferisce mangiarla insieme agli amici il sabato sera, prima di andare a divertirsi, perché “è quasi un obbligo”. Quasi 2 italiani su 10 (18%) preferiscono condividere il rituale della pizza con il proprio partner. Il restante 21% si divide fra chi preferisce ritagliarsi uno spazio tutto per sé (5%) e chi è più tradizionalista e la mangi con la propria famiglia (16%).

Se il 42% la mangia al ristorante, il 36% si è inventato la “schisc-o’ pizza”, cioè una “schiscetta” formata da tranci di pizza, che possono essere mangiati freddi oppure scaldati al microonde. Il 39%, per non perdere troppo tempo, preferisce chiamare la pizzeria e farsela portare direttamente a casa, mentre il 12% sceglie l’asporto e se la mangia facendo una camminata. Soltanto 3 italiani su 10 (31%) la consumano all’interno delle mura domestiche.

 

Prosciutto e funghi la preferita

Tra i gusti a sopresa la prosciutto e funghi è il gusto preferito da un terzo degli italiani (32%), ma tiene duro anche la margherita che, scelta dal 27%, viene considerata “la più buona in assoluto”. Il 24% si differenzia dai più per prediligere una pizza a impasto speciale, come quella con farina integrale, di kamut e senza glutine. Gli altri gusti amati sono le meno ortodosse margherita con aggiunta di wurstel (23%) e “con una montagna di patatine fritte” (21%), mentre un italiano su 10 ordina sempre la quattro stagioni (16%), quella alle verdure (19%) e una bianca, senza pomodoro (11%). La zola e pere (1%) e la quattro formaggi (3%) sono altri gusti scelti da coloro che vogliono provare qualcosa di particolare.

Gli italiani infine discutono sullo spessore: per il 42%, deve essere sottile, sottilissimo; mentre il 12% lo preferisce alto, a patto che l’impasto sia ben lievitato. Tre italiani su 10 (33%), invece, considerano fondamentale il cornicione, che deve essere fatto “a regola d’arte”, come quello tipico napoletano; mentre il 34% adora le pizze con una grande quantità di ingredienti. Ci sono infine i tradizionalisti (21%), che prendono sempre la margherita, coloro a cui piace un “tocco” di olio extravergine d’oliva piccante (6%) e chi (3%), come decorazione, vuole una foglia aromatica di basilico.

Dispensa Emilia cerca 35 risorse per l’apertura nel C.C. Auchan di Rescaldina

Trenta operatori e cinque assistenti allo store manager: sono le figure ricercate da Dispensa Emilia, catena leader nella ristorazione tradizionale con servizio veloce, che ha aperto le selezioni per la sua prossima apertura a Rescaldina (MI), presso il Centro commerciale Auchan.

L’azienda sta lavorando alla costruzione dell’intero team del nuovo ristorante, e le 35 figure andranno ad aggiungersi alle 250 persone in staff nei suoi altri 10 ristoranti di proprietà in Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Toscana.

La figura di Assistente allo Store Manager è responsabile del ristorante durante il proprio turno di servizio. Sono richieste figure con comprovata esperienza nel coordinamento di gruppi, maturata nella ristorazione organizzata. Il contratto di lavoro offerto è full time e l’inserimento in azienda prevede un periodo di formazione di almeno tre mesi presso gli altri ristoranti della società e un successivo sviluppo accademico.

Per la figura di Operatore, Dispensa Emilia è alla ricerca di persone solari, dinamiche e con ottime doti relazionali. L’operatore in Dispensa Emilia ricopre tutte le postazioni di lavoro previste nel punto vendita: dalla preparazione dei prodotti, al servizio al cliente, alle pulizie, alle operazioni di cassa. L’inserimento in azienda prevede un periodo di formazione di un mese presso uno degli altri ristoranti della catena in zona e contratto part time.

Tutti gli interessati potranno inviare il proprio cv all’indirizzo e-mail dedicato personale@dispensaemilia.it o compilando la scheda anagrafica direttamente sul sito di Dispensa Emilia: http://www.dispensaemilia.it/it/lavora-con-noi

Nata a Modena nel 2004, Dispensa Emilia conta oggi dieci ristoranti distribuiti tra Emilia Romagna (Modena, Bologna e Reggio Emilia), Toscana (Campi Bisenzio), Lombardia (Arese @”Il centro” e Orio al Serio) e Veneto (Verona). È tra le prime catene in Italia nel segmento della ristorazione tradizionale con servizio veloce, che mette al centro della sua offerta la tigella, sottile pane rotondo tipico dell’Appennino Emiliano farcito con salumi, formaggi e verdure di stagione, ma propone anche piatti della tradizione emiliana, insalate e una selezione di Lambruschi e vini al calice tipici della Regione. Tutto è preparato al momento, con ingredienti freschi e genuini: basta ordinare e pagare alla cassa, accomodarsi al tavolo e attendere pochi minuti per essere serviti.

Un dispositivo “Trovami” aiuta gli assistenti di sala a individuare il tavolo, in modo da offrire un servizio rapido e preciso.

Md, dal primo dicembre solo uova da allevamenti a terra nelle private label

MD si impegna sul fronte dell’animal welfare e si impegna a offrire nei suoi punti vendita solo uova private label provenienti da allevamenti a terra, nel rispetto della salute e del benessere degli animali.

Dal 1 dicembre 2018 tutte le uova dei marchi di proprietà MD, come “Cà bianca” e “Bio” presenti nei 750 punti vendita del Gruppo in tutta Italia proverranno esclusivamente da allevamenti a terra, o biologici, nel caso delle uova “Bio”

 

Occhio al “3”

Un dato che sarà facilmente riscontrabile dagli stessi consumatori. La legislazione impone di apporre un codice su ogni singolo uovo da quale è possibile risalire all’intera filiera. In questo caso la cifra del primo numero sarà 0 per allevamenti Biologici, 1 per allevamenti all’aperto o 2 per allevamenti a terra anche al chiuso, ma mai, 3, numero che indica gli allevamenti in gabbia o in batteria.

L’impegno appare doveroso e necessario, e risponde alle esigenze di consumatori sempre più attenti e orientati verso politiche a sostegno del benessere animale.
“MD è sensibile alle tematiche sulla salute e rispetto degli animali. – dichiara l’azienda –. Il Gruppo ha sempre vigilato sul rispetto delle norme vigenti in materia di allevamento animale e la decisione di introdurre solo uova da allevamento a terra è la naturale evoluzione di questo impegno”.

Black Friday, 7 su 10 si rivolgeranno ai negozi fisici: l’analisi di Tiendeo

Il Black Friday è ormai diventato parte delle nostre abitudini (basta non chiamarlo venrdì nero che porta male), e Tiendeo sta già facendo i conti in tasca degli italiani. Se l’82% degli italiani è intenzionato a comprare, 7 su 10 lo faranno in un negozio fisico mentre la spesa media prevista è di 304 euro.
Se da un lato i consumatori pianificano la propria strategia di acquisti in funzione dei prodotti di cui hanno realmente bisogno, anticipando ad esempio gli acquisti natalizi, dall’altro approfittano per comprare prodotti in forte sconto che non pensavano di acquistare. Arrivando a spendere nell’ultimo venerdì del mese tradizionalmente riservato alle vendite scontate – che quest’anno cade il 23 novembre – la metà in acquisti di impulso.
Tiendeo.it, la piattaforma di offerte geolocalizzate e cataloghi, ha realizzato uno studio per scoprire quali siano le intenzioni di acquisto e pianificazione e per conoscere l’impatto di questo evento sull’affluenza ai negozi fisici.

Nonostante l’aumento degli acquisti online, i vantaggi offerti dai negozi fisici, come la possibilitàdi vedere e toccare il prodotto, continuano a far propendere la bilancia a favore degli acquisti offline. Solo il 21% degli intervistati di Tiendeo prevede di effettuare esclusivamente acquisti via Internet.

Su questa linea sono i dati relativi allo scorso Black Friday forniti da TiendeoGeotracking, che indicano un aumento del 48% dell’affluenza ai negozi rispetto al venerdì precedente l’evento. Per quanto riguarda gli orari, le fasce preferite sono quella tra le 10 e le 11, che concentra il 20% delle visite, e quella dalle 16 alle 18, scelta dal 30%.

Una delle caratteristiche principali del Black Friday èl’aumento degli acquisti di impulso. I dati di Tiendeo.it segnalano che il 57% degli italiani non pianificheràanticipatamente cosa comprare, ma gli acquisti effettuati dipenderanno dalle promozioni e dalle offerte disponibili sul momento. Infatti, solo il 31% dei consumatori pensa di approfittare del “venerdì dello shopping” di sconti per comprare prodotti di cui ha bisogno da tempo, e solo un 12% pensa di acquistare in anticipo i regali di Natale alla ricerca di prezzi piùbassi, oppure articoli di decorazione e alimentari.
Per quanto riguarda gli utenti pianificatori, 3 su 4 intervistati riconoscono di ricorrere al canale online con l’obiettivo di mantenersi informati sulle migliori offerte disponibili.

 

Moda ed elettronica protagonisti
In linea con i risultati dello studio, il 62% degli italiani intervistati pensa di comprare alcuni articoli di moda o calzature, seguono gli articoli di elettronica (41,1%) e gli elettrodomestici (33,3%).
Gli italiani prevedono per l’occasione una spesa media di 304 euro, dedicando in media 149 euro a moda e scarpe, cifra che aumenta vertiginosamente quando si tratta invece di elettronica (schizzando a 349 euro) o elettrodomestici (389 euro).
A causa del crescente interesse che il Black Friday suscita tra i compratori, i retailer approfittano di questa data per lanciare una grandissima quantitàdi offerte volta ad aumentare le vendite in attesa del periodo natalizio, giàdi per sé altamente consumistico.

Giorgio Rossi è il nuovo Presidente di Coin Srl

Giorgio Rossi è il nuovo Presidente di Coin srl. Lo ha annunciato il Consiglio di Amministrazione.

Nato a Treviso 64 anni anni fa, laureatosi in Economia e Commercio all’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha iniziato la propria carriera nell’azienda di famiglia attiva nel commercio di tessuti, per fondare poi negli anni ’80 il marchio Norton & Wilson, concept di ispirazione anglo americana. L’azienda si è consolidata fino a diventare leader di settore, con numerosi brand nazionali e internazionali che hanno siglato accordi di licenza con Norton & Wilson, tra cui Ritz Saddler, con distribuzione nelle più prestigiose boutique del mondo e nei monomarca in Italia e all’estero. Dalla fine degli anni ’90, dopo la cessione delle attività del tessile, Rossi si dedica al settore immobiliare. In passato, è stato anche Presidente del Sistema Moda di Unindustria Treviso.

Coin S.r.l. gestisce Coin, la più diffusa catena di department store in Italia, oltre ai premium contemporary department store Coin Excelsior di Roma Cola di Rienzo e Milano CityLife e alla rete Coincasa dedicata all’home decoration. Le insegne hanno generato nel corso dell’esercizio 2017 un fatturato netto pari a 400 milioni di euro. A marzo 2018 Coin srl è stata acquisita dal management team di Coin e da altri investitori.

Nel nuovo ruolo, Giorgio Rossi, già azionista della società, metterà a disposizione dell’azienda le proprie competenze imprenditoriali e la propria conoscenza del settore immobiliare.

Pubblicità di Natale: Tesco punta all’inclusività, Sainsbury’s “copia”, Iceland censurato

È già partita la battaglia delle pubblicità natalizie tra le insegne della Gdo britannica, con qualche polemica piccola e grande: vediamo come se la sono cavata Sainsbury’s, Tesco e Iceland.

Tesco punta sull’inclusività spiegando che ognuno festeggia il Natale, ma lo fa a modo suo, sprouts (una bizzarra tradizione britannica quella di mangiare i cavoletti di Bruxelles a Natale) o meno. Per scoprire di più su tale diversità, la catena ha anche condotto una ricerca sui suoi clienti per indagare abitudini e tradizioni natalizie. Scoprendo che il 38% ama lo Yorkshire pudding, il 75% inizia la giornata con il salmone affumicato, solo una persona su tre ama il Xmas pudding (sempre più spesso sostituito dal ben più gustoso e sofficie panettone) ma quasi tutti ne comprano uno, e ci sono 1,5 milioni di nuovi vegani quest’anno. L’insegna pensa di istituire mercatini di Natale nei parcheggi dei maggiori punti vendita questa stagione.

La publicità di Sainsbury’s formata dal regista di Hollywood Michael Gracey del musical The Greatest Showman pare invece assomigli un po’ troppo a un recente spot di John Lewis (tradizionalmente asso pigliatutto: la sua pubblicità natalizia, spesso vincitrice nel gradimento, è attesa in settimana) e Waitrose comparsa a settembre, anch’essa rappresentante una recita scolastica. Dall’insegna si dicono non preoccupati:

Sainsbury’s, che lo scorso dicembre ha speso circa 7 milioni di sterline in pubblicità, ha reso la campagna pubblicitaria il fulcro di una più ampia campagna a base di annunci con al centro il prodotto in TV, radio, giornali, pubblicità digitale e cartelloni pubblicitari, manifesti e autobus brandizzati.

Decisamente “politico” e impegnato è invece lo spot che Iceland aveva preparato per la stagione dlele feste: una denuncia della deforestazione causata dalle piantagioni di palma da olio. Con l’annuncio, finale, della decisione di togliere il controverso ingrediente da tutti i prorpio prodotti a marchio.

Ma impegno e politica a Natale non sono evidentemente gradite e stridono: Clearcast, l’agenzia che approva gli annunci per conto di emittenti come Sky, Channel 4 e ITV, non ha approvato l’annuncio. Anche se la Advertising Standards Authority ha affermato di non aver avuto “alcun ruolo” nel caso.

Sta di fatto che lo spot non andrà in onda, anche se l’insegna ha deciso di utilizzarlo nei canali social, invitando i clienti a diffonderlo sul web.

Il Viaggiator Goloso apre a Milano 2, Segrate, il quarto punto vendita

Apre oggi 12 novembre un nuovo punto vendita a insegna il Viaggiator Goloso, la private label premium di Finiper, presso la Residenza Botteghe a Milano 2, Segrate. Il punto vendita sarà aperto 7 giorni su 7 dalle ore 8 alle ore 20 e offrirà ai clienti prodotti di alta qualità, insieme a tanti servizi utili.

Nel nuovo supermercato, che si estende su un’area di circa 370 metri quadri, sarà presente la gastronomia servita, il pane biologico con lievito madre e farine antiche cotto nel forno a legna della panetteria del punto vendita il Viaggiator Goloso di Milano Viale Belisario, la macelleria e la pescheria self service, oltre all’ortofrutta sfusa.

Presso il reparto macelleria, sarà disponibile una selezione di carni pregiate dal mondo, hamburger, pollo senza antibiotici e Scottona Piemontese. Il reparto gastronomia, invece, saprà deliziare i buongustai con squisiti salumi, formaggi e tante preparazioni curate nei minimi dettagli. E per chi ama il pesce, non mancherà una scelta di pesce fresco confezionato.

Oltre al pane fresco biologico preparato tutti i giorni nel forno a legna del del panificio interno al Viaggiator Goloso di Viale Belisario a Milano, è in vendita il pane dorato direttamente nello store di Milano 2.

Per festeggiare l’apertura del nuovo punto vendita, quarto in Lombardia a insegna il Viaggiator Goloso, fino a domenica 18 novembre i clienti riceveranno in omaggio una shopper in TNT e l’etichetta per il bagaglio, entrambe firmate “il Viaggiator Goloso”, insieme a 15 euro in buoni spesa.

Nel punto vendita di Milano 2 è possibile fare una spesa completa: oltre all’intera gamma di prodotti “il Viaggiator Goloso”, ai reparti freschi e alle referenze alimentari selezionate, completano l’assortimento i prodotti dedicati alla cura della casa e della persona, per un totale di 5.000 referenze disponibili, tra cui oltre 940 a marchio il Viaggiator Goloso.

Tra i servizi offerti, vi sono le colonnine per la ricarica dei cellulari, il Wi-Fi gratuito e la consegna della spesa a domicilio in un’ora.

È Michael Trapp il nuovo Amministratore Delegato di Maxi Zoo Italia

Maxi Zoo, parte del gruppo tedesco Fressnapf, la più importante catena retail europea dedicata ad alimenti e accessori per animali, ha annunciato la nomina di Michael Trapp ad Amministratore Delegato dell’azienda.

Michael Trapp arriva a ricoprire questo ruolo forte dell’esperienza maturata negli ultimi cinque anni all’interno del Gruppo Fressnapf dove ha ricoperto la carica di Head of Sales Europe prima, e successivamente di Senior Vice President Sales and Expansion .

In precedenza Trapp ha lavorato per oltre vent’anni come dirigente a livello internazionale di Praktiker, azienda tedesca di grande distribuzione specializzata nei settori del bricolage e del giardinaggio, con sede a Kirkel, nella regione tedesca Saarland.

“Sono entusiasta di guidare Maxi Zoo in un mercato stimolante e in crescita come quello italiano – ha dichiarato Michael Trapp -. Continuerò a perseguire gli obiettivi chiave che l’azienda si è posta in questi anni per lo sviluppo in Italia: l’espansione della rete grazie all’apertura di nuovi punti vendita e lo sviluppo dei servizi, sia aziendali, con le attività di CRM e l’implementazione di una piattaforma e-commerce, sia quelli dedicati al mondo pet. L’obiettivo finale rimane però uno: riuscire a essere il miglior partner dei nostri clienti”.

Black Friday, ma quanto risparmio? Idealo fa i conti, gli italiani aderiscono

È sempre più diffusa conoscenza e uso del Black Friday, usanza anglosassone che, complice l’e-commerce, è arrivata anche da noi entrando nelle abitudini dei consumatori italiani e diventando un’occasione multicanale di inaugurare le spese natalizie, e non. Lo rivela un’indagine di Idealo, portale internazionale di comparazione prezzi, che rilascia alcuni dati esclusivi sul venerdì più commerciale dell’anno rendendo noto, ad esempio, che nel corso dell’appuntamento 2017 il risparmio medio massimo è stato collegato ai giochi per la PS4 (-14,4%).

Tra le categorie di prodotti maggiormente cercate nel 2017 ci sono smartphone, televisori, asciugatrici, aspirapolvere e tablet. La top five dei dieci prodotti più desiderati in assoluto durante il Black Friday 2017 ha visto al primo posto lo smartphone Huawei P10 Lite, seguito da Apple iPhone 7, dalle scarpe Dr Martens 1460 da donna, da FIFA 18 e dall’iPhone SE.

Le cinque categorie di prodotto più convenienti – che possono darci un’idea di quelli che saranno i settori in cui poter risparmiare di più anche quest’anno – sono state giochi per PS4 (-14,4%), smartwatch (-11,0%), scarpe da corsa (-10,4%), auricolari (-9,4%) e profumi femminili (-8,1%).

 

Attenzione in crescita

Nel 2017 in Italia il Black Friday ha registrato un aumento di interesse del 29,8% che ha generato in solo quattro giorni il 20,4% di acquisti in più.

Ma chi si è maggiormente rivolto al “venerdì nero”? Tra gli utenti più attivi, al primo posto si è posizionata la fascia di e-consumer tra i 35 e i 44 anni (27,9%); sono seguiti i giovani tra i 25 e i 34 (21,9%) e in una posizione leggermente inferiore gli adulti tra i 45-54 anni (21,0%). Gli uomini si sono confermati i più appassionati con il 64,1% delle ricerche (le donne “solo” il 35,9%). Così come anche negli altri periodi dell’anno, il picco delle ricerche è stato registrato tra le 9 e le 10 di sera.

Tra le reguoni, al primo posto troviamo il Trentino  (+59,9%), seguito dal Friuli-Venezia Giulia (+44,5%), dalla Lombardia (+37,6%), dal Piemonte (+36,9%), dalle Marche (+36,9%) e dal Veneto (+36,7%). Le tre regioni italiane meno coinvolte sono state, invece, Valle d’Aosta(+16,4%), Calabria (+13,5%) e Molise (+5,6%).

Infine, secondo un sondaggio condotto in Germania da idealo a fine Settembre 2018, il budget previsto per il Black Friday 2018 è di 300 Euro a persona; il 67% degli utenti online pianificherà in anticipo gli acquisti di venerdì 23 Novembre 2018.

Le previsioni sono poi per un veenrdì sempre più protagonista: cresce infatti il divario con il Cyber Monday, il lunedì seguente tradizionalmente dedicato agli acquisti da desktop, in ufficio, che con l’affermarsi del mobile commerce perde terreno.

BrandContent

Fotogallery

Il database online della Business Community italiana

Cerca con whoswho.it

Diritto alimentare