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Anna Muzio

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Arriva il 5 giugno la nuova “pizza fantastica” di Lidl, nata sui social

È nata su Facebook e del social più grande ha la forza dei grandi numeri ma anche l’appeal d una ricetta semplice eppure inedita: è la nuova Pizza FANtastica di Lidl Italia, nei banchi freezer della catena a partire dal 5 giugno. Creata dai 2 milioni di fan Facebook della catena in una divertente iniziativa di crowdsourcing (direttamente sulla la pagina dell’azienda, la più seguita della GDO) la ricetta è semplice ma efficace: pasta a bordo alto, salsa di pomodoro, burrata, rucola e olive nere.

Dopo il successo riscosso dalla prima edizione del 2015, i follower sono stati nuovamente chiamati a vestire i panni di pizzaioli virtuali. In quest’occasione, la community non solo ha potuto scegliere tra 32 ingredienti, ma ha anche selezionato il proprio impasto preferito. Grazie alle 9.000 combinazioni possibili, i fan hanno scatenato nella creazione della pizza tutta la loro fantasia, click dopo click.

L’iniziativa ha registrato un alto livello di interazione, contando più di 10.000 pizze create. Gli abbinamenti più richiesti dagli utenti si sono poi sfidati in una gara all’ultimo “mi piace”, che ha designato la “Pizza FANtastica” vincitrice con più di 3.500 votazioni.

Lidl Italia ha infine trasformato i desideri degli utenti in realtà, commercializzando questa pizza dal gusto mediterraneo, lievitata naturalmente per 24 ore e cotta in forno a legna. Un prodotto surgelato acquistabile nei quasi 600 punti vendita della catena.

 

Una linea di user generated content

Questa iniziativa di user generated content ha permesso al pubblico di Lidl Italia di essere protagonista attivo nella creazione dell’assortimento. La gamma “FANtastica” rientra in progetto di ampio respiro, nato nel 2015 con lo sviluppo della prima “Pizza FANtastica”, a cui sono seguiti nel 2016 il “Gelato FANtastico” e l’imperdibile “Panettone FANtastico”. A settembre arriverà nei punti vendita un’altra dolce novità ideata dai fan di Lidl Italia: il “Croissant FANtastico”, una brioche a doppia farcitura.

 

 

Illy Caffè inaugura il flaghip in via Montenapoleone, gourmet da mattina a sera

Uno spazio gourmet griffato Illy. Il flagship store milanese dell’azienda leader mondiale del segmento del caffè di alta qualità, in via Monte Napoleone 19, ha aperto dal 1° aprile, in occasione del Salone del Mobile, il suo gourmet all-day-dining. Un’ampia offerta gastronomica di alto livello, studiata per accompagnare la clientela milanese e internazionale in ogni momento della giornata: dalle prime ore del mattino con la piccola pasticceria, fino a sera con una cucina elegante e sofisticata senza dimenticare il lunch time e aperitivo pomeridiano con piatti leggeri e gustosi. Il flagship store chiude ogni sera alle 23. Il menù si rivolge anche alla clientela vegana e prevede per alcuni piatti le versioni gluten free. Naturalmente qualche piatto è ispirato al mondo del caffè, come l’Orzotto al caffè con baccalà e maggiorana fresca e l’Illymisù, un dolce da completare con un espresso Illy a scelta.

L’inaugurazione dell’Illy Caffè di via Monte Napoleone, celebrata lo scorso 23 maggio dopo qualche settimana di rodaggio, ha visto come ospiti d’onore gli chef stellati Claudio Sadler e Luigi Taglienti che hanno coadiuvato il resident chef Luca Mussi, presentando inedite creazioni a base di caffè, realizzate per la particolare occasione, come il Cappuccino ai funghi e il Tartufo al caffè targati Taglienti e la Fregola con ragù di polpo e spuma al caffè bianco e il Cremoso di caffè, cioccolato, pistacchio e spuma di limone preparati da Sadler.

Il menu continuativo prevede Cheviche con chips di pane, la Battuta di fassona piemontese con riduzione di balsamico di Modena e cipolla caramellata, il Riso al salto con spinacini e quartirolo, la Calamarata con melanzane, salsa di pomodori e ricotta salata, il Maialino al miele con agretti, pomodori confit e chips, il Baccalà mantecato con crema di broccoli, pomodori secchi e maionese al nero di seppia, il Cremoso di fiordilatte con riduzione di pomodoro e crumble al basilico.

«Ispirato all’eredità dell’autentico bar italiano, luogo sociale per eccellenza, le cui radici affondano nell’Illuminismo e nel caffè letterario – commenta Massimiliano Pogliani, amministratore delegato di Illycaffè – questo nuovo flagship milanese aspira a diventare un punto di riferimento per il ‘global nomad’ alla ricerca della vera esperienza del lifestyle italiano e dei suoi prodotti di altissima qualità».

Illy è un’azienda a conduzione familiare fondata nel 1933 a Trieste. È il brand di caffè più diffuso al mondo e produce un unico blend 100 per cento Arabica combinando nove delle migliori qualità al mondo. Illy serve ogni anno sette milioni di tazzine in oltre 140 Paesi del mondo.

 

 

 

 

Carrefour partecipa alla Settimana del lavoro agile (e applica il remote working)

Remote working: una modalità sempre più utilizza per raggiungere un miglior bilanciamento tra vita lavorativa e vita privata, sopratutto tra le donne con figli (ma non solo). Una modalità già adottata da anni da Carrefour, che dunque partecipa alla quarta edizione della Settimana del Lavoro Agile. L’iniziativa, organizzata dal Comune di Milano e che si svolge dal 22 al 26 maggio, ha l’obiettivo di favorire la conciliazione tra qualità della vita e il “buon lavoro” in azienda grazie a incontri, progetti e un’attività di sensibilizzazione dedicata all’importanza nell’adottare nuove forme e modalità di lavoro.

Carrefour Italia coinvolge, a oggi, 150 dipendenti della sede di Milano in un progetto di remote working, una modalità di lavoro che permette di svolgere la propria attività in luogo diverso dalla propria sede per un giorno alla settimana. Anticipando un trend che si è andato a sviluppare sempre di più in particolare nell’ultimo anno, Carrefour Italia, già dal 2015, ha dato la possibilità di scegliere il remote working come modalità di lavoro dando la precedenza alle mamme al rientro dalla maternità, alle collaboratrici in gravidanza ai genitori con figli con età inferiore ai tre anni e a tutti coloro che si trovino in situazioni di disabilità.

In occasione della Settimana del Lavoro Agile Carrefour Italia è inoltre Mentor di altre aziende che intendono adottare il remote working come strumento di semplificazione della conciliazione tra vita lavorativa e personale dei loro dipendenti, ospitandole presso i propri uffici per capire in modo dettagliato come mettere in atto in modo efficace una modalità di lavoro innovativa e proiettata al futuro. 

«Siamo orgogliosi di essere tra i contributori della settimana del lavoro agile, un progetto che ha l’obiettivo di promuovere non solo una modalità di lavoro più vicina alle moderne esigenze professionali e umane dei dipendenti, ma un vero e proprio cambiamento culturale. Carrefour Italia ha implementato questo programma già dal 2015, con una risposta molto positiva da parte di tutti i dipendenti coinvolti» dice Paola Accornero, Responsabile Risorse Umane Carrefour Italia.

Remote Working è anche sinonimo di sostenibilità: i 6.600 giorni di remote working ogni anno permettono un abbattimento delle emissioni di oltre 4.000 Kg di CO2.

Oriocenter parte l’ampliamento di 35mila mq: ora è il primo shopping mall in Italia

Ottanta nuove unità tra negozi e ristoranti su 35mila metri quadri, 600 nuove assunzioni, un investimento di oltre 100 milioni di euro e il debutto di noti marchi esteri come wagamama, Under Armour e Thule: aprirà al pubblico alle 19 di giovedì 25 maggio con questi numeri e atout la nuova estensione di Oriocenter.

Il centro, che arriva a una superficie totale di 105mila, si conferma il più grande in Italia e uno dei più grandi in Europa, all’insegna del claim “big and unique”, concetto rappresentato nella campagna pubblicitaria da un gorilla e da una farfalla. La nuova ala è stata progettata dallo studio De Otto architetti e Schwitzke Retail Studio. Promotore dell’operazione di ampliamento Finser (società della galassia Percassi) in accordo con la società di investimenti e asset tedesca Commerz Real AG. Sono ora 280 le unità presenti a oriocenter, tra cui 50 tra bar e ristoranti e 14 sale cinema, tra cui quella Imax con lo schermo più grande d’Europa. Ci sono inoltre un ipermercato e 7mila posti auto. Tutto questo dovrebbe aumentare il numero di visitatori annui, che nel 2016 ha superato i 10 milioni.

 

Un mix tra lusso, food e spettacolo

L’inaugurazione del nuovo sviluppo di Oriocenter rappresenta un passo avanti nel più ampio progetto del polo del Lusso e della Cultura. Con l’apertura delle nuove 80 unità, il centro garantirà un mix di offerta ampio e unico, con il 40% di negozi dedicati a moda, abbigliamento e intimo, 20% ristorazione, 15% cura della persona, 8% tempo libero e casa, 5% calzature, 4% elettronica, 4% sport e 4% servizi. Tra i nuovi marchi, commercializzati da Arcus Real Estate, ce ne sono tre che sbarcano per la prima volta in Italia e che nello shopping mall lombardo porteranno il loro format più innovativo: si tratta di wagamama, brand di cucina asiatica nato a Londra nel 1992; Under Armour, marchio Usa di abbigliamento e scarpe sportive; Thule, brand svedese che a Oriocenter venderà valigie. Altri marchi nuovi per Oriocenter sono Emporio Armani, Coach, Hugo Boss, Baldinini, Furla, Michael Kors, Weekend di Max Mara, Twin Set, Lacoste, Liviana Conti, Sandro e T-Trussardi.

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Tra le caratteristiche salienti del “nuovo” Oriocenter la “Food Court” articolata su due livelli e con un totale di 50 tra bar e ristoranti, 21 dei quali nuovi, e 800 posti a sedere. Particolarmente affascinante lo spazio al primo piano, progettato dallo studio londinese Softroom, tutto giocato sui materiali lignei e su una luce naturale che crea un’atmosfera soffusa. “La food court – dice Antonio Percassi – offre una scelta unica non solo per numero ma anche per tipologia di offerta e qualità delle insegne. Siamo molto soddisfatti di aver riunito qui importanti brand della ristorazione e pensiamo che quest’area abbia tutte le caratteristiche per diventare uno dei principali poli di attrazione per i clienti di Oriocenter”. Tra i nuovi marchi della ristorazione Antica Focacceria San Francesco, Kfc, Venchi, Dispensa Emilia, Cioccolati Italiani. 

Novità anche per il cinema multisala del circuito Uci Cinemas. Quattordici sale, 2500 posti totali, spettacoli dalle 10.30 alle 22.50, uno spettacolo notturno il sabato alla 1.00, poltrone ultracomfort, una caffetteria di nuova concezione Backstage Café. Tra le altre novità dello shopping center, un albergo della catena NH a quattro stelle, sviluppato su quattro piani e con 118 camere. E la Smart Clinic del gruppo ospedaliero San Donato che garantirà prestazioni sanitarie come prelievi, radiografie, visite specialistiche e piccoli interventi chirurgici a prezzi accessibili. Infine l’ampliamento di Oriocenter ha arricchito l’area circostante di nuove arterie di viabilità (rotatorie e strade) e ha compreso la ristrutturazione del tunnel di collegamento al vicino aeroporto di Orio al Serio.

“Sono particolarmente orgoglioso – gongola Percassi – di aver fatto nascere e di avere poi contribuito alla crescita di questo centro che, alla fine degli anni Novanta, sembrava una pura scommessa. La decisione di puntare su quello che allora era un nuovo format retail per l’Italia si è rivelata vincente, e Oriocenter ha fatto da apripista per lo sviluppo degli shopping center nel nostro Paese”.

“Siamo un polo aggregativo unico in Italia – considera Giancarlo Bassi, presidente del consorzio operatori Oriocenter -. Da anni abbiamo sdoganato il concetto di centro commerciale, trasformandolo in piazza, in luogo di aggregazione in cui incontrarsi e trascorrere il tempo libero, un punto di riferimento per i turisti in Italia”.

“L’accordo di programma che abbiamo siglato – fa notare Simona Pergreffi, sindaco di Azzano San Paolo, sul cui territorio insiste Oriocenter – prevede che Oriocenter rappresenti oltre che un elemento di attrazione per i visitatori da fuori anche un’occasione di visibilità per le nostre eccellenze territoriali”.

Alla domanda, inevitabile, sulla crisi dei centri commerciali Percassi risponde che Oriocenter, anche grazie all’adiacente aeroporto, ha l’ambizione di diventare una destinazione internazionale: “grazie al mix di brand presente è una proposta matura e adatta per diventare una vera e propria destination”.

Il paradosso dell’e-commerce: tanti clienti pochi negozi

Molti acquirenti, pochi negozi: è il paradosso dell’e-commerce in Europa secondo un’indagine che scandaglia le vendite del 2016. Anno in cui è stato registrato un giro d’affari di 509,09 miliardi di euro, e in cui più di un utente europeo su due (esattamente il 57%) ha effettuato almeno un acquisto online. Eppure soltanto il 16% delle piccole e medie imprese europee vende online, e addirittura solo il 7,5% vende online oltre i confini del proprio Paese.

Per quanto riguarda l’Italia, il comparto va bene. Il fatturato nel 2016 è stato pari a 31,7 miliardi e la crescita rispetto all’anno scorso è del 10%.

«Nell’ultimo anno – dice Daniele Barbarossa, content manager Italia di Regali.it, un sito generalista di e-commerce – abbiamo registrato un aumento del numero di acquisti per ogni utente, con una media di 6 all’anno pro capite e picchi di 23. I nostri e-buyers sono principalmente donne (74%), giovani (circa il 60% ha tra i 18 e i 34 anni) e vivono in grandi città (Milano 16,46%, Roma 16,25%). La scelta di fare acquisti online non dipende, quindi, da una scarsa offerta da parte dei negozi fisici, che di certo non mancano nelle grandi città, ma dalla possibilità di poter scegliere tra prodotti particolari ed originali, sbirciando anche le vetrine virtuali oltre i confini nazionali. Infatti, sebbene si tratti di mercati differenti tra loro per volumi e dinamiche, abbiamo riscontrato come moltissimi prodotti riscuotano grande successo in diverse nazioni a riprova che in questi casi i confini geografici non hanno importanza».

Anche da noi però il numero di aziende che vende online è decisamente bassa. «L’offerta online – nota Barbarossa – è indubbiamente sufficiente a far fronte alle richieste dei compratori online, ma di certo è necessario riflettere su quel 16%, così come sul fatto che frequentemente si scelga di operare solo su mercati nazionali». Regali.it che opera in Italia, Francia, Spagna, Germania, Olanda, Svezia, Polonia, Norvegia, Danimarca, Finlandia e Belgio.

 

 

Penny Market fidelizza con i vasetti “firmati” Bormioli Rocco

Strizza l’occhio alla tendenza dei food blog dedicati alla cucina ma anche all’home décor la nuova collezione di vasetti Home made firmati Bormioli Rocco in premio per la nuova raccolta punti di Penny Market, dedicata ai possessori di carta fedeltà.

I vasetti Home Made possono essere utilizzati per conservare sottovuoto le marmellate, i sughi, per servire drink e smoothie, preparare dolci e spuntini monoporzione. Perfetti anche per l’interior design come vasi per piccoli fiori e piante aromatiche, come portacandele o diffusori di essenze.

Per collezionare tutta la gamma basta essere titolari di una Penny Card che, dal 18 maggio al 27 agosto, darà diritto ad un bollino ogni 15 euro di spesa. Con pochissimi bollini sarà infatti possibile ricevere gratis, senza contributo, uno degli articoli della collezione. Della collezione fanno parte i vasetti da 20 cl, ideali per conservare sottovuoto le marmellate, i sughi e per servire gli smoothie, il vasetto con manico, utilizzato nei bar più trendy per servire i cocktail e frullati, quello con tappo ermetico e quello più grande da 70 cl, il classico contenitore per la passata di pomodoro dalle nonne l vasetto.

I vasetti saranno protagonisti di ricette sviluppate da GialloZafferano e disponibili per tutti gli appassionati di cucina sulla pagina dedicata “Gusto Home Made”, dove sarà possibile prendere spunti e ricevere suggerimenti per realizzare moltissime ricette “in vasetto”. 

Last but not least, il concorso che dal 18 maggio al 21 giugno permetterà a tutti i possessori della Penny Card di partecipare a “LA RICETTA ALLA PENNY MARKET”, in collaborazione con GialloZafferano. Per partecipare sarà sufficiente caricare sul minisito dedicato la propria ricetta servita negli esclusivi vasetti, lasciandosi ispirare dalle ricette di GialloZafferano. Partecipando si avrà inoltre la possibilità di vincere 100 buoni sconto da 100 euro e un robot da cucina Kenwood.

 

Nasce Osservatorio Immagino di GS1 Italy e Nielsen: i consumi visti dalle etichette

Raccontare i consumi degli italiani e i loro mutamenti incrociando le informazioni presenti sulle etichette dei prodotti registrate da Immagino con i dati Nielsen su vendite, consumo e fruizione dei media: è questa l’idea che sta alla base di Osservatorio Immagino, il nuovo progetto nato dalla collaborazione tra GS1 Italy e Nielsen. Obiettivo: scandagliare più a fondo le tendenze di consumo.

Un vero progetto di Big data insomma che integra due immensi patrimoni informativi: le oltre 100 variabili presenti sulle etichette degli 80 mila prodotti di largo consumo digitalizzati da Immagino messe a disposizione da GS1 Italy con i dati scanner raccolti in 10 mila punti vendita della distribuzione moderna, con quelli relativi ai consumi di 9 mila famiglie e alle loro abitudini di consumo  e alla di fruizione dei contenuti televisivi e online di Nielsen.

 

Integrale, free from, Dop, bio i trend

La prima edizione dell’Osservatorio Immagino è basata sui dati dell’anno 2016 relativi a 58 mila prodotti di largo consumo, che hanno sviluppato circa 31 miliardi di euro di vendite, pari al 74% di quanto venduto nel totale del largo consumo in Italia da ipermercati e supermercati. L’obiettivo di GS1 Italy e Nielsen è di estendere progressivamente l’insieme di prodotti.

Dall’Osservatorio emergono stili di consumo e scelte di acquisto rivolte al consumo di prodotti free from (ad esempio “senza glutine” o “senza olio di palma”) e di quelli arricchiti, con una crescita dell’universo veg e delle intolleranze alimentari, e dei consumatori interessati all’italianità dei prodotti e ai prodotti biologici.

«Attraverso le tabelle nutrizionali abbiamo tracciato l’identikit di un “metaprodotto”, ossia i valori nutrizionali del prodotto “medio” acquistato dai consumatori: si tratta di un prodotto equilibrato, che conferma il buon rapporto degli italiani con l’alimentazione – spiega Romolo de Camillis, retailer director di Nielsen -. Analizzando gli ingredienti dei prodotti abbiamo misurato come la loro presenza possa influenzare l’acquisto. Abbiamo anche osservato come cambia il consumo di un ingrediente al variare del reddito, dell’età e del ciclo di vita della famiglia: ad esempio, le fasce di popolazione con reddito e istruzione più elevata consumano prodotti con minore contenuto di zucchero».

Più (fibre) meno (zucchero, sale, olio di palma)

Ad esempio l’Osservatorio indaga due trend apparentemente contrapposti, ma che vanno verso una stessa direzione salutistica: quello del free from e quello dei prodotti arriccchiti.

Al mondo alimentare si aggiunge il mondo della cura persona con l’analisi su 9.700 prodotti che ne ha messo in luce le caratteristiche focali e i trend del momento, come il cruelty free, la valorizzazione del made in Italy e la diffusione di alcuni ingredienti di origine vegetale (come noce di cocco, calendula, soia e avena).

L’Osservatorio Immagino verrà aggiornato due volte l’anno, in formato cartaceo e digitale, arricchendosi a ogni edizione di nuovi approfondimenti.

Nuove ricette di pasta senza glutine e vegetale per Farmo

Senza glutine, tutta vegetale, fatta con ingredienti alternativi ai più comuni mais e riso: sono le nuove ricette di pasta di Farmo, che utilizzano legumi e cereali “alternativi” e naturalmente gluten-free. 

Dunque quinoa, amaranto, grano saraceno, ceci, lenticchie rosse, cavolo verde, cavolfiore bianco, carote, prezzemolo accrescono la qualità nutrizionale della pasta aumentandone l’apporto di proteine, fibre, vitamine e sali minerali, con una presenza ridotta di grassi saturi. L’attività di ricerca e sperimentazione ha permesso alle nuove paste di avere un gusto e una consistenza piacevoli, con un’ottima tenuta di cottura.

La linea SOLARE, che oggi vede già in commercio la Pasta di Lenticchie Rosse nei formati spaghetti, penne e fusilli, si amplia con le ricette nei formati lunghi e corti della Pasta di riso integrale, Pasta Multicereale (riso integrale, riso bianco, mais e quinoa, Pasta di Ceci, Pasta di Cavolo verde (riso integrale e cavolo verde), Pasta di Grani antichi (disponibile in due varianti: riso integrale, amaranto, cavolo verde, quinoa e mais, riso bianco, riso integrale, grano saraceno e quinoa), Pasta di Carote e Prezzemolo (riso integrale, carote e prezzemolo), Pasta di Quinoa (riso integrale e quinoa) e Pasta di Cavolfiore (riso integrale e cavolfiore bianco).

Produrre Pasta utilizzando legumi inediti, verdure e cereali naturalmente senza glutine è il nuovo driver di sviluppo di Farmo, che si propone a un numero crescente di consumatori interessati alle tendenze salutistiche. Un target sempre più ampio che non annovera solo celiaci, vegani, vegetariani, sportivi, seguaci di regimi alimentari low carb o high protein, ma si sta estendendo progressivamente ad includere chiunque ricerchi un’alimentazione nutriente, sana e alternativa. Persone che scelgono di consumare cibi gluten free perché li considerano più leggeri, digeribili e migliori dal punto di vista nutrizionale.

 

Pam presenta a Vicenza il nuovo format Pam Metro

Debutta a Vicenza nello store di Viale Antonio Mazzini 29 Pam Metro, il nuovo format ideato dal Gruppo Pam contraddistinto da un’ampia gamma di prodotti di alta qualità a prezzi sempre convenienti e da un orario prolungato, 7 giorni su 7 fino alle 21. a disposizione dei clienti c’è un ampio parcheggio, proprio nel cuore del centro cittadino.

Rispetto al fomat urbano Local, Metro contraddistinguerà punti vendita di più ampia superficie anche se la filosofia è simile: l’assortimento è focalizzato sulle nuove tendenze alimentari, con una maggiore varietà su alcune categorie.
A scaffale infatti è possibile trovare prodotti biologici, etnici e vegan ma anche un vasto assortimento dedicato a chi soffre di intolleranze alimentari o a chi sceglie di portare in tavola le eccellenze italiane, come i prodotti DOP e IGP. Inoltre sarà possibile trovare tutte le linee a marchio Pam Panorama: dalla linea Pam Panorama con una gamma di prodotti accuratamente selezionati e utili per la vita di tutti i giorni, alle Fresche Bontà, la linea di piatti pronti dedicati a chi non ha tempo di cucinare ma non vuole rinunciare al gusto; da I Tesori con i suoi prodotti gourmet ai Semplici e Buoni che comprende prodotti senza lattosio, senza glutine, con pochi zuccheri e grassi, e ricchi di fibre, la linea Bio, fino ad Arkalia, la linea dedicata alla cura del corpo.

Il layout del punto vendita è stato “aggiornato” in linea al nuovo format Pam local. 

 

Misure anti spreco

Il format Pam Metro rappresenta anche un importante impegno contro lo spreco grazie a un assortimento di prodotti monoporzione, uno sconto del 50% su tutti i prodotti prossimi alla scadenza e la decisione di non realizzare volantini, per ridurre il consumo di carta e applicare prezzi più bassi tutti i giorni.

Pam Panorama fa parte di Gruppo Pam, e con le insegne Pam, Panorama e Pam local ha oltre 170 punti vendita tra Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio e Abruzzo.

Nicolas, l’enoteca di prossimità francese che spiega come si vende il vino

Nel 1822 Louis Nicolas aprì a Parigi la sua prima cantina. Oggi, quasi due secoli dopo, il suo è uno dei cognomi più letti a Parigi e in Francia. Nicolas è infatti l’insegna di una catena di enoteche che conta oltre cinquecento negozi in tutto il Paese e quasi duecento nella sola Parigi, dove quasi a ogni angolo di strada ne spunta uno.

Una vera enoteca di prossimità che ha costruito negli anni un modello di business a prova di bomba, che garantisce un fatturato annuo ben oltre i 300 milioni annui e in continua crescita. Grazie ad alcune caratteristiche molto ben definite: un’accurata scelta di vini e cantine, con una selezione rigorosa e una serrata trattativa sui prezzi; offerte continue per tipologie e stagioni, che abbattono sensibilmente i prezzi delle bottiglie; un’ambiente elegante e familiare, che invita a girare tra gli scaffali; una serie di vini “brandizzati” venduti a prezzi particolarmente convenienti; una forte motivazione del personale, che viene spesso trasferito da un negozio all’altro in base a un sistema di premialità che porta i più bravi in breve tempo a lavorare nelle zone migliori e più redditizie; una forte interazione con il cliente, che si rivolge ai commessi per avere consigli e ne riceve indicazioni competenti e cordiali. Un assortimento di accessori (cavatappi, decanter, bicchieri) e di snack da accompagnamento.

Tutti fattori che consentono a Nicolas di tenere botta nel confronto con la grande distribuzione organizzata, che ovviamente può proporre le stesse etichette a prezzi leggermente più bassi rispetto a Nicolas, ma non può garantire un’esperienza di acquisto così soddisfacente. Così Nicolas può vantare oggi una quota di mercato ben superiore al 10 per cento tra le enoteche.

[Not a valid template]Nicolas è una catena che non ha eguali nel mondo della vendita del vino. L’Italia, che è il secondo grande Paese del vino, fino a qualche tempo fa non aveva alcuna catena di enoteche. Da qualche anno c’è Signorvino, aperta da Sandro Veronesi, presidente di Calzedonia. Il modello è simile a Nicolas, l’ambiente più ampio ed elegante, con uno spazio importante dedicato alla degustazione in abbinamento con alcuni piatti. I negozi sono 15, quattro dei quali di nuova apertura, tutti concentrati nel Centro-Nord (Lombardia, Piemonte, Veneto, Alto Adige, Emilia e Toscana). Meglio di niente. Ma certo da noi l’enoteca di prossimità appare ancora lontana.

Vedi Signorvino, la sfida interamente italiana e low cost del patron di Calzedonia

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