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Anna Muzio

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NaturaSì con la campagna nazionale punta sul suo lato B(io)

Scende in forze nelle strade e sui mezzi di trasporto NaturaSì, l’insegna dedicata ai prodotti biologici che con manifesti, spot radiofonici e spazi web intende presentarsi ai consumatori come “il” luogo dove fare la spesa bio, all’insegna del giusto prezzo per gli agricoltori e dello sviluppo della filiera dalla terra alla tavola

La nuova campagna di advertising si svolge in radio, su web e con affissioni nelle principali città italiane per comunicare i valori che caratterizzano il brand, dalla tutela del lavoro degli agricoltori al riconoscimento del giusto prezzo, dalla tutela dell’ambiente con un’agricoltura senza pesticidi che nutre la terra al benessere dell’uomo attraverso l’offerta di cibo seguito dal campo alla tavola tutti i giorni. La campagna giunge in occasione dei 30 anni di storia dell’insegna che oggi ha 245 punti vendita in tutta Italia.

Realizzata a cura dell’agenzia di comunicazione di Milano Rifattimale di Manfredi Marino e Ugo Berretta, con il claim “Scopri il nostro lato bio” sarà on air in radio fino al 3 giugno, sul web fino a metà giugno, nelle piazze delle principali città con cartelloni dal 15 maggio al 11 giugno, sugli autobus e nelle stazioni della metropolitana. A Milano la stazione della metropolitana MM2 Moscova sarà interamente vestita dal bio di NaturaSì per due settimane, a partire dal 16 maggio.

Il “lato bio” è inteso come uno stile di vita consapevole, con un consumo diverso e più equo delle risorse che passa anche da azioni concrete e semplici come fare le scale invece di prendere l’ascensore e ridurre il consumo di energia elettrica, scegliere di spostarsi in bicicletta invece di utilizzare l’auto, mangiare un po’ meno ma meglio, nutrendo oltre al corpo e la mente. Ecco che sempre a Milano NaturaSì promuove il lato bio presso le postazioni delle biciclette BikeMi, con la campagna ospitata a partire dal 1 giugno nella postazione di Piazza Duomo.

«Desideriamo che tutti i consumatori siano consapevoli e facciano scelte guidate dalla consapevolezza per tutelare la salute dell’uomo, dell’ambiente e dell’agricoltura – spiega Roberto Zanoni, Direttore Generale di NaturaSì –. NaturaSì è impegnata da 30 anni a sostegno dell’agricoltura bio e degli agricoltori, per la salute dell’uomo e dell’ambiente: acquistare alimenti presso i nostri supermercati significa riconoscere il giusto prezzo agli agricoltori, agevolando la crescita dell’agricoltura biologica e biodinamica che tutela la terra e la sua fertilità. Ecco che pagare qualche centesimo in più i prodotti ha senso. Il consumatore deve capire e deve essere consapevole del fatto che la scelta d’acquisto va al di là del proprio portafoglio, è una vera e propria responsabilità per noi e per i nostri figli perché se manteniamo viva e fertile la terra ecco che potremo raccogliere cibo che ci nutre e che ci fa bene nel tempo. Questo è il nostro lato bio: un impegno che abbiamo messo in campo dal primo giorno e che oggi ancora di più ci guida».

Cuore lancia la maionese sana e vegana

Una maionese sana e vegana, e magari pure buona? Sembra un ossimoro e invece è la novità presentata da Olio Cuore. L’ultima arrivata nella iconica “famiglia”, la Maionese Vegetale Cuore, è senza uova, senza glutine e completamente vegetale perché realizzata con proteine vegetali.

 

Olio sano

Il primo ingrediente è proprio Olio Cuore, che conferisce al prodotto un alto contenuto di acido linoleico, utile per mantenere i normali livelli di colesterolo nel sangue, nell’ambito di una dieta varia e equilibrata, e uno stile di vita sano e attivo. Numerosi benefici nutrizionali sono apportati anche dagli altri ingredienti: la vitamina E, che contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo, e la vitamina B6 per migliorare il normale metabolismo energetico. L’olio di mais esce bene anche nel confronto con il più blasonato olio extra vergine di oliva, proprio grazie al contenuto di acido linoleico che si associa ad una riduzione del rischio cardiovascolare.

 

Incontra i trend

E che il mangiare “leggero”, vegetariano e sano sia in cima ai pensieri degli italiani lo dimostra una ricerca condotta in collaborazione con la Cuore Nutrition Academy effettuata in 10 città del Belpaese. 

 

Sette italiani su dieci concordano sul fatto che il sentirsi in forma passa da una corretta alimentazione e dall’attività fisica, ma su quest’ultimo punto gli intervistati predicano bene e razzolano male: se camminare e avere un’alimentazione equilibrata sono effettivamente al primo posto (rispettivamente 88% e 82%) tra le attività più importanti per sentirsi in forma, quelle di correre, andare in palestra e andare in bicicletta sono tra le prime citate, ma tra le ultime effettivamente svolte dai cittadini (rispettivamente 33%, 31% e solo 27%).

Insomma, le idee sembrano più chiare sull’alimentazione sana che sulla più sana attività fisica e in questo gli italiani, che la tavola hanno sempre tenuta in altissima considerazione, non si smentiscono.

Nasce a Roma il primo Avocado bar d’Italia, per foodie salutisti

Nasce a Roma l’Avocado bar, il primo locale in Italia che ha come protagonista questo frutto esotico la cui ricchezza di fibre e di vitamine e le cui proprietà (tra cui quelle di fare assorbire meglio i nutrienti e di contrastare i depositi di colesterolo) ne fanno un vero e proprio superfood. Quello che un tempo era noto da noi soprattutto come ingrediente principe del guacamole, oggi è un ingrediente gustoso e versatile, fresco e burroso, perfetto per l’abbinamento con alcuni degli ingredienti principali della dieta mediterranea.

Il locale capitolino aprirà a fine giugno nell’affascinante rione Monti, in via Madonna dei Monti, dove si svolge una movida tra le più frizzanti di Roma. Qui tutti gli “avocado lovers” potranno gustare il frutto preferito in un ampio assortimento di piatti e bevande che possono trasformare una pausa pranzo, uno spuntino o un aperitivo in un momento in cui conciliare gusto e salute. Il locale è stato ideato da un gruppo di amici che volevano unire tradizione e innovazione, made in Italy e cultura straniera portando nel nostro Paese le più recenti tendenze del cibo healthy e creando, con l’Avocado Bar, una vera a propria “food experience” che allinea Roma ad altre grandi metropoli (Amsterdam, Londra e New York) che hanno già da tempo scoperto l’avocado come protagonista di una alimentazione sana ed equilibrata. Quello romano dovrebbe essere solo il primo di una serie di spazi in tutta Italia. Sono già in programma apertura a Milano, Napoli e Bologna.

Il prodotto, per le sue caratteristiche, si presta peraltro ottimamente per la consegna a domicilio, garantendosi un posizionamento come ottimo food delivery salutare, idoneo ad offrire un menù che esprima già nella ricerca estetica la brillantezza del frutto sano per eccellenza.

Il 2017 parte bene, Gdo trainata dall’alimentare, +3,4% per food, beverage e pet nel 1Q

È l’alimentare a trainare la crescita della Gdo italiana secondo gli ultimi dati Nielsen. Food, beverage e pet hanno fatto registrare nel periodo gennaio-aprile 2017 un aumento delle vendite in valore del 3,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre i prodotti non alimentari hanno subito un decremento del 2,5%. Gli incrementi maggiori riguardano frutta e verdura (+9,6%), freddo (+5,8%), pane, pasticceria e pasta (+5,7%), pet food (+3,8%), bevande (+2,5%) e cibo confezionato (+2,4%). Performance negative invece per la cura della persona (-1,3%), la cura della casa (-1,7%), bazar e tessile (-2,5%).

I dati sono stati resi noti nel corso della conferenza stampa di apertura di Linkontro, la convention annuale di Nielsen. Un evento, giunto all’edizione numero 33 che vede la partecipazione dei player del settore e ne mette a fuoco i trend. Il tema dell’anno è “Get Agile! Il nuovo imperativo nell’era della discontinuità”.

I primi quattro mesi del 2017 hanno confermato gli andamenti positivi a volume degli anni precedenti (2015 e 2016). Nel 2017 tornano a crescere in maniera interessante anche i valori: con un tasso di incremento del 2,2%, che è il miglior risultato degli ultimi cinque anni anche grazie a un 2016 che ha visto crescere gli investimenti pubblicitari del +3,6%.

 

Quasi metà della crescita da Benessere e naturale

I segmenti benessere e naturale (compresa l’ortofrutta) partecipano per il 41% alla crescita complessiva del largo consumo. Le altre componenti che spiegano la crescita sono: affettati in busta 10%, piatti pronti freschi 9%, prodotti gourmet 5% e pet care 4%. Non si rinuncia a prodotti che offrono esperienze di gusto superiori, o un elevato contenuto di servizio come zuppe pronte fresche (+33%), sushi (+25%), caffè in capsule (+20%). Colpisce che mercati fino a ieri considerati nicchie siano oggi così importanti per la crescita. Il biologico, ad esempio, ha raggiunto un giro d’affari di 1,292 miliardi di euro (+19,8%), con 5,2 milioni di famiglie che lo acquistano tutte le settimane. Il boom dei prodotti integrali ha generato vendite per 435 milioni (+11,3%). Anche i free-from (i prodotto “senza”) hanno andamenti sempre più positivi: il senza glutine raggiunge 170 milioni (+26,3%), il senza lattosio 376 milioni (+6,3%) e le bevande vegetali 198 milioni (+7,4%).

 

L’E-commerce cresce e cambia le priorità

Importante l’apporto dell’e-commerce. Dei 30,7 milioni di internauti (26,2 milioni dei quali sono connessi grazie al cellulare) 14,4 milioni visitano i siti dei retailer (9,4 milioni, +9%), degli aggregatori di promozioni (7 milioni, +2%), dei brand (6,6 milioni, +20%). Cresce anche il fatturato proveniente degli acquisti effettuati online, che generano 622 milioni di euro nel 2016 (+45% rispetto al 2015), con un’incidenza pari all’1,1% del fatturato complessivo del largo consumo. Il personal care si conferma la categoria con la percentuale più alta di acquirenti (11,8%), in crescita di 3,8 punti percentuali rispetto al 2015.

Tra i criteri che più influenzano i comportamenti d’acquisto crescono la comodità di acquisto, la semplicità, la shopping experience e la disponibilità dei prodotti mentre perdono importanza la promozione e gli sconti. Le vendite promozionate sono in leggero calo e la pressione promozionale scende di 0,8 punti, arrestando la spirale di incremento degli acquisti in promozione. Tornano a crescere, pur se di poco, i prezzi che contribuiscono alla crescita dei fatturati. Crescono gli assortimenti (+3,8% rispetto al 2016) grazie a nuove referenze che seguono le tendenze della domanda. Stabile invece l’incidenza delle vendite di prodotti delle marche del distributore (18,7% delle vendite complessive) che vede crescere i segmenti premium e crollare i primi prezzi. Quanto alla dimensione delle imprese, quelle medie e piccole sembrano più dinamiche (rispettivamente +2% e +3,6%), ma anche i grandi player crescono rispetto alle performance del 2016 (-1,1%). Crescono soprattutto discount (+3,5%), supermercati (+3%) e specialisti drug (+2,3%). A livello geografico buona performance dei mercati distribuitivi nel Centro-Sud: l’area 3, che comprende Toscana, Marche, Umbria, Lazio e Sardegna, cresce del 2,3% a valore, l’area 4 (tutto il Sud e la Sicilia) del 2,7% a valore nei primi quattro mesi dell’anno.

«La velocità del cambiamento – dichiara l’amministratore delegato di Nielsen Italia Giovanni Fantasia – è la principale caratteristica degli attuali mercati. Lo studio evidenzia uno scenario mutevole e frenetico, che impone alle imprese di adattarsi alla nuova domanda del consumatore. La crescita dei prodotti ad alto contenuto di servizio, il continuo sviluppo dei consumi salutistici, una sempre maggiore propensione alla digitalizzazione del customer journey, l’uscita dei prezzi dal terreno deflattivo dello scorso anno, la vivacità degli assortimenti proposti ai clienti e ai consumatori sono le principali evidenze del momento. L’obiettivo della kermesse di Nielsen è quindi quello di offrire spunti di riflessione e nuove prospettive ai manager delle aziende per intercettare i trend del momento. Occorre cogliere le opportunità con agilità, come conditio sine qua non per continuare a crescere».

Lo shopping district di CityLife a Milano al via il 30 novembre

Aprirà al pubblico il prossimo 30 novembre il CityLife Shopping District il centro commerciale all’interno del nuovo quartiere milanese nato dalla collaborazione di CityLife con Sonae Sierra. Con una superficie commerciale utile di 32.000 metri quadrati  e 100 esercizi commerciali dedicati allo shopping, al lifestyle, alla ristorazione, ai servizi, al tempo libero ed all’intrattenimento, lo Shopping District di CityLife sarà il più grande centro commerciale urbano d’Italia.

Il sito ospiterà brand e retailer nazionali e internazionali nonché marchi nuovi per il mercato italiano. Allo stato attuale sono state chiuse le negoziazioni per oltre l’80% della superficie commerciale. Un risultato significativo, raggiunto quando mancano ancora più di 6 mesi all’inaugurazione.

I visitatori dello Shopping District avranno a disposizione una vasta food court coperta e alcuni ristoranti nella zona esterna. Tra i primi marchi annunciati Vivo, Bomaki, Cioccolatitaliani, Pizza Italiana Espressa, The Meatball Family, California Bakery, Panini Durini e That’s Vapore.

Per quanto riguarda l’intrattenimento, “CityLife Spaziocinema” offrirà sette sale proiezione per una capienza complessiva di 1.200 posti.

All’interno dello Shopping District un’area sarà completamente dedicata alla salute e al benessere, con la presenza di servizi specializzati e di alta qualità finalizzati ai diversi aspetti della cura della persona. Fra questi un ruolo di primo piano verrà svolto da Centro Diagnostico Italiano (CDI), realtà attiva a Milano da oltre 40 anni.

Mozzarella Bistrò di Fattorie Garofalo debutta in Francia, a Evry 2, il 31 maggio

Il Bistrò di fattorie Garofalo in via Marghera a Milano.

È stata fissata per il 31 maggio prossimo l’inaugurazione del primo Mozzarella Bistrot di Fattorie Garofalo fuori dall’Italia, nel Centro Commerciale Regionale di Evry 2.

Non lontano dall’area metropolitana di Parigi, il centro ha una superficie di 90mila metri quadrati, 225 negozi e conta circa 20 milioni di visitatori all’anno. Il bistrot avrà 14 addetti e, come di consueto,  si punta molto sulle pietanze a base di mozzarella di bufala, carne e salumi di bufalo, grazie al quale attrarre una numerosa clientela.

L’insediamento di un Fattorie Garofalo Mozzarella Bistrot ad Evry 2 è il frutto di un accordo tra Fattorie Garofalo, , e la multinazionale Shopping Center Company. Scc è una società indipendente, leader di mercato in Europa nella gestione di attività commerciali per conto di terzi in 5 paesi: Belgio, Emirati Arabi Uniti, Spagna, Francia ed Italia. Il suo portafoglio comprende più di un centinaio di beni gestiti.

Fattorie Garofalo, azienda a capo di un gruppo imprenditoriale con base a Capua (Caserta) impegnato nella filiera bufalina, dalla produzione di latte alla commercializzazione di Mozzarella di bufala campana Dop, carne ed altri derivati bufalini nel 2016 ha fatturato 70 milioni di euro e sta investendo in media 6 milioni all’anno nello sviluppo della propria rete di retail diretto, Il Bistrò avrà una superficie di 300 metri quadrati, per un investimento di circa 600mila euro.

Dopo Evry, il successivo Fattorie Garofalo Mozzarella Bistrot che aprirà i battenti sarà nella stazione ferroviaria di Milano Centrale, mentre resta vivo l’interesse del gruppo per nuove localizzazioni in Europa.

La strategia di sviluppo del brand Fattorie Garofalo in questa fase continua ad essere legata alla crescita del retail diretto mediante l’acquisizione di spazi da destinare alla somministrazione in centri commerciali, stazioni ferroviarie, aeroporti e luoghi di grande transito ed interesse sociale e culturale, come nel caso del bistrot aperto a gennaio 2017 a via Marghera a Milano, nel cuore di uno dei più importanti Mondadori Megastore (vedi la nostra fotogallery).

Lillapois estende la rete e apre l’ottavo store a Milano

Si trova in Corso Indipendenza 24 il nuovo punto vendita Lillapois inaugurato a Milano, l’ottavo nel capoluogo lombardo. Con una superficie di 190 metri quadri, il nuovo drugstore propone un assortimento di circa 10.000 referenze con prodotti per la cura dei capelli, del corpo e del viso, per la detergenza e l’igiene personale, per la depilazione e la rasatura, per l’igiene della casa, prodotti della parafarmacia e per la prima infanzia.

La catena si contraddistingue per la convenienza dei prodotti, con molte promozioni dedicate anche ai possessori de LaTua!Card, la carta fedeltà degli ipermercati Auchan e dei supermercati Simply, è accessibile anche comodamente da casa o dall’ufficio. Da quasi un anno, infatti, è disponibile anche l’e-commerce sul sito shop.lillapois.com. Per tutti i possessori della carta fedeltà il costo della spedizione dei prodotti è ridotto e per tutti i clienti che desiderano fare un regalo la confezione e il biglietto sono sempre in omaggio.

Lillapois, catena specializzata in bellezza, cura della persona e igiene della casa, che fa parte del gruppo Auchan Retail Italia, è stata lanciata nel 2014 e oggi è presente con 59 negozi nel Nord Italia e in Europa. Nel mese di novembre si è aggiudicata il Premio Insegna dell’Anno 2016/2017 nella categoria drugstore.

Una serie video per promuovere i propri vini: succede, da Aldi Sud

Come ti promuovo il vino, per lo più private label: Aldi Süd, insegna tedesca, lo fa con una serie di video in cui una cuoca stellata, Sybille Schönberger, viaggia tra vigne e vigneti e propone accostamenti tra vino e cibo. È un rapporto non sempre facile quello tra Gdo e vino che però è cresciuto nel tempo fino a far diventare la grande distribuzione il primo canale di vendita. Piacciono le promozioni, certamente, ma non sempre il consumatore ha le idee chiare su cosa, come e perché scegliere, e il consiglio è pressoché assente, al di là di saltuari eventi. 

L’iniziativa prevede dieci contributi video che saranno pubblicati ogni due settimane. In questi, oltre alle zone viticole, la chef nota in Germania per essere comparsa più volte in TV, ha anche visitato bar di tendenza in contesti urbani, sempre alla ricerca di storie emozionanti sul vino, il piacere dei berlo e le specialità regionali, e incontra esperti, personaggi locali, dietisti, food blogger. Non manca naturalmente, il consiglio sull’etichetta giusta selezionata dalla gamma Aldi Süd.

«Il formato con Sybille Schönberger mostra in modo divertente quanto possa essere semplice accostare il buon cibo al buon vino. Abbiamo posto nella produzione del formato molta enfasi sulle storie autentiche in grado di coinvolgere i nostri clienti» ha spiegato Sandra Sibylle Schoofs, Direttore Marketing di ALDI.

Aldi ha iniziato lo scorso anno a promuovere il vino con il portale dedicato meine-weinwelt.de e il pop-up store, ed ha partecipato a marzo alla fiera ProWein di Dusseldorf. 
Il primo video della serie riguarda la visita di Schönberger alla cantina del viticoltore di spicco della Mosella Raimund Prüm: eccolo.
  

https://youtu.be/OkVO9C2JN10

Viaggi & Food: FICO Eataly World e Touring Club Italiano, è unione d’intenti

Viaggi e turismo: un binomio vincente per il sistema Italia che non si valorizza mai abbastanza: va in questo senso la forma del protocollo d’intesa tra FICO Eataly World e Touring Club Italiano per valorizzare il mondo dell’agroalimentare insieme ai territori e ai patrimoni culturali, naturalistici e artistici.

«Sono tanti e profondi i punti di contatto che legano il Touring Club Italiano a FICO Eataly World – afferma Franco Iseppi, Presidente del Touring Club Italiano -. Per noi la cultura enogastronomica e agroalimentare dei territori italiani è da sempre un elemento primario dei valori del nostro Paese e uno strumento di formazione di un turismo finalizzato alla crescita socio-culturale dei cittadini italiani e dei visitatori internazionali. Il Touring, inoltre, ha tra i suoi obiettivi statutari la tutela e l’educazione ad un corretto godimento del paesaggio, del patrimonio storico, artistico e delle identità plurali dell’Italia in tutte le sue forme espressive, materiali e immateriali, che considera nel suo complesso beni e valori insostituibili da trasmettere alle generazioni future».

L’interesse verso FICO Eataly World, il progetto di parco gastronomico e fattoria didattica di Oscar Farinetti che partirà a ottobre (vedi Fico Eataly World, la nuova creatura di Farinetti debutta il 4 ottobre a Bologna) ha suscitato l’interesse del Touring che intende “mettere insieme le forze di entrambi per valorizzare e promuovere l’eccellenza italiana.”

«FICO è una nuova destinazione da proporre al mondo – sottolinea Tiziana Primori, Amministratore Delegato di FICO Eataly World –  unica, piena di sapori, che unisce il fascino dei nostri diversi territori attraverso i loro prodotti, a partire da Bologna e da quelli dell’Emilia-Romagna, una regione straordinariamente ricca di “giacimenti” enogastronomici e di attrattive. Oggi, grazie anche al prezioso supporto del Touring Club Italiano vogliamo dare il nostro contributo a fare dell’Italia una destinazione di qualità, una meta ancora più fruibile, ricca di opportunità, viva e attraente per i visitatori di tutto il mondo, dove enogastronomia, territorio e cultura si uniscono in una esperienza unica ed irripetibile. FICO è un’arca che valorizza il patrimonio enogastronomico italiano, le persone, le imprese, la cultura e i luoghi delle tante eccellenze che già ci sono riconosciute e di quelle che meritano di essere maggiormente valorizzate. Nel cuore dell’Italia, a Bologna, FICO è pronta a essere la tappa fondamentale per il turista internazionale che nel nostro Paese vuole vivere l’esperienza reale e completa del fatto e prodotto in Italia».

“Un nuovo argomento forte per convincere il mondo a visitare il nostro Paese”: è queso il senso della Fabbrica Italiana contadina nelle parole di Oscar Farinetti, fondatore di Eataly.

La firma con il Touring Club Italiano, che da 120 anni si impegna per uno sviluppo di qualità del turismo, sembra dunque avere perfettamente senso.

Saclà lancia la linea di sottoli Legumi&Germogli che strizza l’occhio ai consumi veggie

Saclà lancia Legumi&Germogli, una nuova linea di sottoli. Tre le proposte pronte disponibili da maggio nei punti vendita della Gdo. In uno scaffale popolato di prodotti tradizionali, la nuova linea strizza l’occhio alle ultime tendenze alimentari, rivolgendosi a un pubblico attento alla nutrizione e ai nuovi trend culinari. Un consumatore alla ricerca di sapori diversi, che ha poco tempo per cucinare i legumi che invece richiederebbero cotture lunghe, ma è deciso a sfruttarne i benefici nutrizionali e gli apporti di proteine “sane”.

I germogli, “cibo vivo” par excellence, sono  di gran voga nello scenario gourmet, ma anche sempre più apprezzati dal grande pubblico per le elevate proprietà nutritive. Insieme a loro, i legumi al centro di una seconda giovinezza, lontani anni luce della “carne dei poveri” come un tempo venivano definiti, oggi perfetta fonte di proteine vegetali per chi sceglie una dieta a ridotto contenuto di proteine animali.

Le tre le proposte possono essere consumate da sole, per arricchire insalate estive e per creare nuovi piatti. Sono:

Fagioli rossi e germogli di legumi. Mix di fagioli rossi e germogli di fagioli e lenticchie, molto nutrienti e ricchissimi di proteine, forniscono energia ed esercitano un’azione benefica sull’organismo. Adatti anche ai consumatori vegani, senza glutine, senza conservanti e con materie prime di qualità.

Edamame, ceci e fagioli rossi. Edamame sono fagioli di soia tipici della tradizione giapponese. Fino a pochi anni fa erano conosciuti solo tra gli appassionati di cucina orientale. Oggi, con il costante aumento dei consumatori vegani e vegetariani, così come dei cultori dei sapori orientali, l’Edamame è tra i legumi più richiesti per il suo gusto dolce ed equilibrato e per il suo apporto proteico. Senza conservanti e senza glutine.

Peperoni, ceci e olive nere. Una ricetta tradizionale dal gusto inconfondibile, saporita e subito pronta, adatta anche a chi ha deciso di ridurre il consumo di carne e cerca fonti alternative di proteine. L’abbinamento perfetto di peperoni e ceci incontra l’oliva leccino italiana.

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