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Carmela Ignaccolo

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Ultima settimana di marzo, in GdO vendite su ma più contenute: +2,7%

Durante la settimana tra lunedì 23 marzo e domenica 29 marzo continua la crescita rispetto allo stesso periodo del 2019 delle vendite della Grande Distribuzione Organizzata, anche se in maniera più contenuta: +2,7% a parità di negozi.

Come settimana scorsa, è il Nord Est a registrare gli incrementi più alti su base tendenziale: +7,0%, seguito subito dal Sud (+6,3%). Rallentano molto invece sia il Centro Italia (+0,4%) sia il Nord Ovest (+0,1%).

“La GDO si stabilizza su una crescita moderata durante la terza settimana di quarantena, ma il periodo Pasquale, durante il quale non potremo festeggiare come da tradizione, potrebbe causare una contrazione delle vendite – commenta Romolo de Camillis, Retailer Service Director di Nielsen Connect in Italia – Al contempo, si consolidano anche i fenomeni di consumo legati al nuovo stile di vita ‘domestico’ e alle restrizioni in termini di mobilità: da un lato continua l’ascesa di prodotti alimentari da dispensa e/o destinati alla preparazione di pietanze ‘homemade’, dall’altro si afferma anche la preferenza per modalità di approvvigionamento più comode, ovvero eCommerce e negozi di vicinato.” 

L’andamento dei formati

Il trend maggiore si registra nei Liberi Servizi (+41,6%), nei Supemercati (+15,4%) e nei Discount (+8,4%). Continua invece il calo delle vendite di Specialisti Drug (-32,9%) e Ipermercati (-17,7%).

Continua il calo dei format Cash & Carry, con un trend negativo del -50,3%, in linea con il calo della settimana scorsa.

Per quanto riguarda l’eCommerce, il trend delle vendite di prodotti di largo consumo online da lunedì 23 a domenica 29 marzo è stato del +162,1% in rialzo di +20pp rispetto al trend della settimana precedente.

Da lunedì 23 a dome­nica 29 marzo: la cronaca

Le dinamiche di afflusso ai negozi sono rimaste le stesse della settimana precedente, con trend molto positivi durante i giorni lavorativi. Si accentua perà il calo registrato nel weekend: sabato 28 -28,5% vs stesso sabato del 2019 e domenica 29 -54,9% vs. stessa domenica del 2019, a parità di superficie distributiva. Il picco positivo si è registrato invece lunedì (+22,9%). A livello di peso sulla settimana, il giorno principale rimane comunque il venerdì, confermando una nuova tendenza iniziata con la quarantena. In condizioni di normalità, invece, il giorno principale in termini di peso sulla spesa settimanale degli italiani è sempre stato il sabato.

Le categorie

Le categorie di prodotti maggiormente impattate durante la settimana 13 del 2020 sono sempre legate ai tre “effetti” identificati da Nielsen:

  1. effetto “stock”, in ordine di grandezza rispetto al fatturato generato: caffè macinato (+21,4%), conserve rosse (+52,9%), conserve animali (+16,7%), pasta (+19,3%), biscotti (+14,6%); i comparti non alimentari iniziano a registrare trend di crescita più rallentati, invece, si segnalano solo carta casa (+40,5%) e carta igienica (18,6%);
  2. effetto “prevenzione e salute”, in ordine di grandezza rispetto al fatturato generato: guanti (+163,3%), detergenti superfici (+36,3%), sapone per le mani solido e liquido (+56,8%), candeggina (+52,9%), alcol denaturato (+100,4%), salviettine umidificate (+24,5%);
  3. effetto “resto a casa”, sempre in ordine di grandezza rispetto al fatturato generato, suddiviso in Cuochi a casa, il paniere degli ingredienti base, quindi farine (+212,7%, fatturato triplicato rispetto al 2019), uova di gallina (+5,4%), burro (+85,9%), zucchero (+55,2%), mascarpone (+99,6%), lievito di birra (+226,4%) e margarina (+78%); e Comfort food, il paniere dell’indulgence, quindi creme spalmabili dolci (+72,5%), miele (+67,9%), patatine (+23,5%), pop-corn (+89,8%), olive (+13,6%), merendine (+13,3%), wafer (+9,3%). Continuano anche i trend positivi di vino (+18,5%) e birre alcoliche (+9%).

Retail together: a sostegno delle aziende in difficoltà per il Coronavirus

Per sostenere il tessuto imprenditoriale messo in difficoltà dalla pandemia di Covid-19, Retex, azienda leader sul fronte dell’innovazione tecnologica per il retail, insieme con ARAD.Digital, boutique di consulenza strategica focalizzata su e-commerce e omnicanalità in ambito retail, lancia il progetto Retail Together che per le prossime settimane metterà a disposizione gratuitamente di CEO e Top Manager delle aziende italiane un pool di 20 esperti in specifiche aree di business per una consulenza finalizzata a individuare possibili strategie per affrontare la crisi, secondo specifiche modalità spiegate nel sito dedicato.

Vogliamo offrire, attraverso il progetto Retail Together – commenta Fausto Caprini, Amministratore Delegato di Retexun nostro contributo per sostenere le aziende italiane del retail che attraversano questo momento di grossa difficoltà per l’emergenza Coronavirus. Retex da dieci anni porta con successo l’innovazione tecnologica nel retail nei settori che meglio rappresentano il Made in Italy, aiutando le imprese nel loro business domestico e internazionale.”

“Uno dei valori di ARAD.Digital è l’inclusività, perché nata con l’idea di mettere a disposizione delle aziende la competenza di esperti provenienti dal mondo dell’impresa – commenta Maria Laura Albini, Partner di ARAD.Digital – Il progetto Retail Together nasce dal desiderio di tutti i professionisti del nostro network di dare il proprio contributo al Paese, sia per trovare risposte nell’immediato, sia per sfruttare questo momento come un’opportunità per ripensare le attuali logiche operative e ripartire domani più forti di prima.”

I professionisti di Retex e di ARAD.Digital hanno una solida esperienza in ambito retail nei settori Fashion, Food&Beverage, GDO, Beauty, Hospitality e Design. Tramite il portale dedicato www.retailtogether.it sarà possibile prenotare un appuntamento scegliendo una tra le otto macro-aeree tematiche che si desidera approfondire: corporate, retail, cross channels, product, e-commerce, operations e technology strategy, insieme a internationalization strategy dedicata al business nel mercato cinese. Basterà descrivere l’ambito di interesse e si verrà messi in contatto con l’esperto più adatto a fornire un’opinione qualificata in merito.

Il progetto rientrerà nel novero di prodotti e soluzioni tecnologiche presenti sul sito solidarietadigitale.agid.gov.it del Ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione, realizzato con il supporto tecnico dell’Agenzia per l’Italia Digitale, che imprese e associazioni italiane hanno messo a disposizione di utenti e aziende a titolo gratuito per ridurre l’impatto sociale ed economico del Coronavirus.

Retail: i 7 consigli di Xtribe per ricominciare dopo l’emergenza Covid-19

Dopo il lockdown, si dovrà ricominciare. Non si sa ancora quando, ma nel frattempo il retail potrebbe preparare la sua strategia, utilizzando questo tempo per riorganizzare la propria struttura di business e prepararsi alla ripresa grazie anche all’utilizzo del digitale.

Sono tante le attività che si possono implementare e progettare in queste settimane per farsi trovare preparati alla riapertura, pronti per accogliere di nuovo i clienti all’interno delle proprie strutture, e Xtribe , la startup italiana che ha creato un geomarketplace disponibile tramite app per comprare, vendere e barattare prodotti e servizi, ha stilato una lista di 7 passi da seguire per prepararsi a riportare i clienti dall’online all’offline.

  1. Progettare una customer experience efficace: i commercianti, in questo momento, possono studiare e impegnarsi per costruire una customer experience efficace, in grado di rispondere alle aspettative dei clienti (anche di quelli più esigenti). Chiedersi “Come posso migliorare l’esperienza d’acquisto di chi entra nel mio negozio?”, “Come avviene il processo di vendita? Come posso migliorarlo?”, “Quali nuovi strumenti si possono adottare per l’assistenza al cliente?” sono domande essenziali da cui partire.
  2. Abbracciare le logiche del multichannel marketing: scegliere di comunicare su più canali la propria offerta commerciale può essere la mossa giusta per ampliare le proprie possibilità di vendita. In questo momento, ricordare – anche attraverso gli strumenti online – ai clienti e potenziali tali quali sono i valori, i vantaggi e i gli elementi di forza di un punto vendita fisico può essere utile per prepararsi al post emergenza.
  3. Utilizzare i canali digitali per creare aspettativa per la riapertura offline: utilizzare i canali online per creare attesa nei confronti della riapertura e per comunicare in modo costante con i propri clienti può essere un’azione efficace da mettere in campo, soprattutto in questo periodo di chiusura forzata.
  4. Scegliere una piattaforma in cui costruire il proprio profilo per quando ci sarà la riapertura dell’attività: uno degli strumenti possibili è rappresentato dalle piattaforme come Xtribe. Si tratta, nello specifico, di un geomarketplace che permette ai commercianti di iscriversi e iniziare a proporre e vendere i propri prodotti attraverso un’app dotata di una chat che permette di incrementare le occasioni di vendita. L’obiettivo di Xtribe è riuscire a portare i clienti e potenziali tali dall’online all’offline, facendo in modo di ridare valore a tutte quelle attività locali che meritano attenzione e che mettono il cliente al centro, focalizzandosi sulla cura dei dettagli.
  5. Focalizzarsi sulla scrittura e sulla descrizione della propria attività e dei propri prodotti o servizi: saper scrivere la propria descrizione e presentazione in modo efficace su tutti i canali digitali selezionati è il miglior modo per ottimizzare il proprio vantaggio competitivo poiché, più chiaro e in linea con il proprio contesto è il messaggio, maggiori saranno le possibilità di aumentare la propria clientela.
  6. Creazione di un minisito: è con un minisito che si ha la possibilità di mostrare tutta la propria offerta commerciale, fornendo in modo chiaro i dettagli di ogni prodotto e avendo la possibilità di essere in costante contatto con i propri clienti grazie ad una chat, come permette l’app Xtribe. Iniziare a progettare questo strumento in questo periodo, per essere pronti ad utilizzarlo in fase di riapertura dell’attività al pubblico, può essere un passo molto importante.
  7. Preparare delle promozioni speciali o un’iniziativa dedicata per la riapertura e comunicare queste azioni ai clienti: in vista della riapertura si possono studiare e creare in queste settimane delle promozioni ad hoc, riservate ai propri clienti, per fidelizzarli maggiormente una volta che si potrà tornare alla normale vita lavorativa.

 

e-commerce russo ai tempi del Coronavirus: le opportunità per il food italiano

E’ boom dell’e-commerce alimentare in Russia e per il food made in Italy –  secondo le stime dell’Associazione del Commercio Elettronico Russo – si quadruplicano le opportunità. In Russia, infatti, a causa del coronavirus, il mercato del food  online potrebbe raddoppiare nel 2020, rispetto all’anno precedente quando si era attestao intorno ai 124 miliardi di rubli.

Da circa una settimana la Federazione Russa ha richiesto ai cittadini di Mosca l’autoisolamento per evitare il propagarsi del Covid-19. Seguono in questi giorni la città di San Pietroburgo e poi a ruota le altre regioni di tutto il territorio.

Così commenta Giulio Gargiullo esperto di digital marketing per il mercato russo:” Il commercio elettronico russo gode di ottima salute e i russi sono acquirenti molto attivi. Secondo Morgan Stanley il commercio elettronico in Russia raggiungerà un giro d’affari di 31 miliardi di dollari nel 2020 e un picco di 52 miliardi di dollari nel 2023 con un’impressionante crescita dunque del 170%”.

In questo momento particolare si aprono molte opportunità di business per i produttori alimentari italiani che vogliano vendere in Russia. Soprattutto piccole e medie realtà possono approfittare per vendere prodotti alimentari italiani tipici. I russi da anni sono abituati  ad apprezzare e ad acquistare prodotti italiani e hanno scoperto diversi prodotti legati alle diverse regioni d’Italia. Non sto parlando di export, ma di vendere prodotti italiani a privati con scontrino medio-alto ad un pubblico che in questo momento apprezza l’acquisto di prodotti ricercati da gustare o da cucinare direttamente a casa. Questo è un momento d’oro per tanti piccoli negozi o produttori italiani che hanno visto ridurre il proprio fatturato, oppure a quelle attività che intendono ampliare il proprio mercato beneficiando di acquirenti dall’estero”

 

Consegna e ritiro: il servizio Satispay per gli esercenti ai tempi di Covid- 19

L’emergenza Coronavirus sta impattando fortemente sul commercio. Per superare il periodo di lockdown occorre modificare le proprie abitudini di vendita e andare incontro alle nuove esigenze dei consumatori. Nasce da questi presupposti il nuovo servizio di Satispay per gli oltre 100 mila negozi aderenti al proprio network. Si chiama “Consegna e Ritiro” e permette agli esercenti di ricevere gli ordini telefonicamente, richiedere e accettare i pagamenti tramite app, semplificando così le operazioni di ritiro e di consegna. Il servizio ha infatti due differenti opzioni: “Consegna a domicilio” e “Prenota e ritira”.

Tramite questa nuova funzionalità i negozianti potranno dare visibilità alla propria attività, che sarà visualizzata direttamente nella lista dei negozi dell’app Satispay e contrassegnata con la categoria “Consegna a domicilio” e/o “Prenota e ritira” per comunicare alla community di oltre un milione di utenti, la nuova modalità di acquisto.

Agli utenti basterà selezionare una delle due categorie, scegliere il negozio, telefonare al numero che trovano nella scheda dell’attività e procedere all’ordine. Una volta concluso, il negoziante potrà inviare al cliente, direttamente dalla sua applicazione Satispay Business, la richiesta di pagamento con l’importo e la specifica dei beni acquistati. Alla ricezione della conferma di pagamento da parte del cliente, il negoziante potrà preparare l’ordine, consegnarlo in sicurezza o attenderne il ritiro presso il proprio negozio senza alcun contatto per il pagamento.

Alberto Dalmasso, CEO e co-founder di Satispay, ha commentato: “Avevamo nella nostra roadmap di sviluppo un focus su prenotazioni e delivery che immaginavamo in un arco temporale di circa tre anni. È chiaro che l’accelerazione nel cambiamento di alcuni modelli imposta dalla pandemia ha toccato molte sfere, incluso il commercio. Da sempre crediamo e agiamo nella convinzione che la capacità di adattamento sia vitale per qualsiasi business e questo ci ha permesso di pensare e sviluppare rapidamente un nuovo servizio. Voglio però aggiungere che in questi giorni in cui abbiamo lavorato a ‘Consegna e Ritira’, non solo ci ha confortato ma ci ha reso orgogliosi vedere come migliaia di negozianti ogni giorno si ingegnassero per comunicare ai propri clienti come si stavano organizzando per il delivery, segnalando e raccomandando il pagamento con Satispay. Portare nelle loro mani, e in quelle di tutti i nuovi negozi che verranno, uno strumento in grado di semplificare questo sforzo titanico che stanno facendo è per noi una grande soddisfazione. Tutto il nostro team ha lavorato alla messa punto del servizio col cuore”. 

“Consegna e Ritiro” è disponibile gratuitamente per gli esercenti per i mesi di aprile e maggio e fa parte di un più ampio servizio Satispay pensato per permettere ai negozianti di dare visibilità alla propria attività attraverso servizi smart.

La nuova funzionalità è già disponibile nell’ultimo aggiornamento dell’app Satispay Business per gli esercenti che vorranno dare visibilità alla propria attività direttamente tramite Satispay. L’obiettivo è quello di creare fin da subito una rete di negozi aderenti al servizio su tutto territorio nazionale, per riuscire a rendere disponibile questa funzionalità agli utenti nel minor tempo possibile. In questo modo, ai clienti basterà aprire l’app per vedere quali negozi vicino alla loro abitazione forniscono il servizio di consegna e ritiro.

Tutte le informazioni riguardo al nuovo servizio sono disponibili sul sito: https://www.satispay.com/it-it/consegna-e-ritiro/

 

Covid-19: Amilon supporta i comuni nella consegna dei buoni spesa

Grazie alla propria tecnologia, la società italiana leader nella distribuzione di gift card e voucher digitali aiuterà concretamente i comuni ad attuare le disposizioni governative ed erogare facilmente i buoni spesa da destinare ai cittadini più in difficoltà.

Dopo il lancio della gift card solidale Save The Shopping che sostiene i negozi e gli ecommerce attualmente chiusi, la società italiana, parte del gruppo Zucchetti, ha deciso, infatti, di supportare i singoli comuni nell’erogazione dei buoni spesa, mettendo a loro disposizione, in modo totalmente gratuito, la propria tecnologia per fornire e consegnare in tutta Italia e in via digitale i buoni spesa delle principali catene di supermercati italiani. Inoltre, lo stesso supporto tecnologico sarà offerto anche alle stesse insegne di supermercati che potranno utilizzare la piattaforma tecnologica di Amilon per distribuire i propri buoni e voucher spesa digitali direttamente ai comuni, e di conseguenza agli Italiani in difficoltà.

Il catalogo di Amilon conta la presenza di 170 brand di differenti categorie merceologiche, incluse le principali insegne di supermercati e ipermercati operanti sul territorio nazionale: AlìBennetCarrefourDespar, Conad, EsselungaEatalyIperIperalMegamark (Familia, Dok, A&O), Pam PanoramaNaturasì e Unes.

 

 

 

Ospedale temporaneo a Fieramilanocity

I team tecnici di Fiera Milano e i suoi partner stanno contribuendo alla costruzione di un ospedale temporaneo in due padiglioni dell’ex Fiera cittadina.

Vogliamo ringraziare i nostri colleghi e tutte le persone che stanno lavorando incessantemente con passione ed altruismo per aiutare a rispondere alla crisi in atto.

Da San Benedetto arriva il nuovo tappo Twist&Drink, amico dell’ambiente

Acqua Minerale San Benedetto lancia una rivoluzione nel mercato del beverage analcolico per un’esperienza di consumo ancora più sostenibile: il tappo Twist&Drink, pratico e utile per il consumatore e con un importante risvolto green poiché è legato alla bottiglia così da non disperderlo nell’ambiente.

“Si tratta di una novità sostenibile studiata dal reparto ricerca e sviluppo interno all’azienda con cui abbiamo anticipato la direttiva europea 2019/904 che richiede l’obbligo del tappo attaccato alla bottiglia a partire dal 2024. Siamo orgogliosi di aver introdotto questa innovazione che eviterà la dispersione dei tappi nell’ambiente agevolandone il riciclo” dichiara Enrico Zoppas, Presidente e AD del Gruppo Acqua Minerale San Benedetto S.p.A. “Questa novità verrà lanciata in anteprima sul formato da 0,5L della linea Ecogreen, la linea di prodotti con il 100% di emissioni di CO2 eq. compensate attraverso l’acquisto di crediti per finanziare progetti di riduzione dei gas effetto serra e realizzata con fino al 50% di plastica riciclata, il massimo previsto dalla normativa vigente in Italia”.

L’etichetta della bottiglia racconterà al consumatore il funzionamento e lo scopo del nuovo tappo anche attraverso un QR Code, collegato ad una landing page dedicata, che mostrerà all’utente un video esplicativo.

Si conferma ancora una volta la capacità di San Benedetto di provare ad essere sempre un passo avanti, con lo sguardo proiettato al futuro: un nuovo modo di fare impresa basato sull’ampiezza della visione strategi­ca, costantemente alla ricerca della quali­tà e di elementi di distintività.

 

Da Infinidat un aiuto alla GDO per gestire ordini e dati

L’effetto Coronavirus si ripercuote anche sulla GDO dove da settimane, continua la crescita delle vendite, anche sul web. Quindi la distribuzione si trova ora a gestire flussi di ordini e dati non previsti, ne consegue che reti e datacenter della GDO sono ora messi a durissima prova.

Infinidat, in qualità di azienda specializzata in soluzioni di data storage entreprise multi-petabyte, ha pensato di offrire un aiuto concreto sia ai clienti preesistenti della GDO, sia alle aziende non clienti. Il supporto, sarà al momento attivo per 30 giorni, con possibilità di proroga a seconda dell’evoluzione dell’attuale situazione. 

Nello specifico Infinidat offre: capacità gratuita addizionale, dando la possibilità di utilizzare fino al 100% della capacità presente sui sistemi InfiniBox installati e non ancora acquistata, senza alcun costo aggiuntivo. In questo modo le imprese potranno gestire in breve tempo tutte le esigenze legate ad una maggiore capacità di archiviazione. Inoltre, per le aziende della GDO che non siano già clienti, Infinidat offre l’opportunità di affittare, anche per pochi mesi (in normali circostanze il periodo non è inferiore ai 12 mesi), nuovi sistemi di storage. In aggiunta, la quasi totalità delle operazioni di supporto effettuate da Infinidat può essere gestita da remoto. Le statistiche hanno dimostrato che oltre il 98% degli interventi svolti nel corso del 2019 sono stati condotti secondo questa modalità. Infinidat è, quindi, in grado di garantire il massimo supporto, riducendo al minimo le attività necessariamente on-site.

“Siamo consapevoli delle enormi difficoltà che le aziende devono fronteggiare in questo delicatissimo momento – spiega Donato Ceccomancini, Country Manager di Infinidat Italia. La GDO, in particolare, è al banco di prova e in azienda ci siamo chiesti subito cosa avremmo potuto fare di veramente significativo per il comparto. Negli ultimi 30 giorni, Infinidat ha registrato un aumento del 65% delle attivazioni di capacità aggiuntiva (Capacity on Demand) non pianificata e numerose richieste da parte dei clienti di capacità da attivare temporaneamente: assicurare gratuitamente l’accesso a questo servizio e una maggiore flessibilità per la nostra offerta in loan (FLX) ci ha permesso di aiutare i nostri clienti a tutelare il proprio business, ma soprattutto a supportare la GDO nel garantire gli approvvigionamenti di cibo agli italiani”.

Gdo: Nielsen registra i primi segnali di rottura nelle vendite

Durante la settimana tra lunedì 16 marzo e domenica 22 marzo, le vendite della Grande Distribuzione Organizzata continuano a crescere, ma con meno sprint. Dopo tre settimane con trend positivo a doppia cifra, il trend delle vendite a valore rimane positivo rispetto allo stesso periodo del 2019 (+5,4% a parità di negozi), ma rallenta.

A differenza della settimana precedente è il Nord Est a registrare gli incrementi più alti su base tendenziale: +8,9%, seguito subito dal Sud (+8,3%), dal Nord Ovest (+4,2%) e dal Centro (+2,3%).

“La seconda settimana di quarantena ufficiale fa registrare un rallentamento della crescita rispetto ai trend a doppia cifra delle ultime settimane – dichiara Romolo de Camillis, Retailer Service Director di Nielsen Connect in Italia – I dati confermano i primi segnali di ‘rottura’ rilevati in precedenza: da un lato causati dalle nuove procedure di ingresso nei negozi, che limitano l’afflusso per garantire le distanze di sicurezza, dall’altro la continua ascesa dei negozi di vicinato, che si trovano nei pressi delle abitazioni e permettono quindi di limitare il tragitto per la spesa. Sul rallentamento della crescita incidono anche le restrizioni governative che vietano la vendita di prodotti non essenziali, per esempio cancelleria ed elettronica di consumo.”

A livello di format distributivi, il trend maggiore si registra nei Liberi Servizi (+40,8%), nei Supemercati (+18,5%) e nei Discount (+6,7%). Si accentua invece il calo delle vendite di Specialisti Drug (-40%) e Ipermercati (-12,2%). Continua il calo dei format Cash & Carry, canale principale di approvvigionamento per la clientela professionale e operatori HoReCa (ospitalità, ristorazione), con un trend negativo del -52,4%, in linea con il calo della settimana scorsa.

Per quanto riguarda l’eCommerce, il trend delle vendite di prodotti di largo consumo online da lunedì 16 a domenica 22 marzo è stato del +142,3%, in rialzo di +45pp rispetto al trend della settimana precedente.

La cronaca della settimana: da lunedì 16 a dome­nica 22 marzo

Le dinamiche di afflusso ai negozi sono rimasti gli stessi della settimana precedente, con trend molto positivi durante i giorni lavorativi e un calo nel weekend. In particolare, il picco positivo si è registrato giovedì 19 e venerdì 20 (rispettivamente +25,9% e +25,1%). A livello di peso sulla settimana, per la prima volta il venerdì si posiziona al primo posto.

Il dettaglio: le categorie

Le categorie di prodotti maggiormente impattate durante la settimana 12 (16 – 22 marzo) del 2020 sono sempre legate ai tre “effetti” identificati da Nielsen:

  1. effetto “stock”, in ordine di grandezza rispetto al fatturato generato: farina (+186,5%), uova di gallina (+53,7%), latte UHT (+34,1%), surgelati (+6,8%), conserve animali (+32,1%), burro (+79,7%), conserve rosse (+50,8%), pasta (+22,6%), riso (+37,9%) e caffè macinato (+21,5%);
  2. effetto “prevenzione e salute”, in ordine di grandezza rispetto al fatturato generato: guanti +263,7%, carta igienica (+28,4%), detergenti superfici (+56,4%), carta casa (+46,4%), candeggina (+87,6%), sapone per le mani, liquido e solido (+73,8%), alcol denaturato (+116,4%), salviettine umidificate (+68,6%) e termometri (+45,9%);
  3. effetto “resto a casa”, da un lato crescono categorie che potrebbero essere considerate adatte a un aperitivo casereccio, pizza surgelata (+45,7%), vino (+12,4%), birre alcoliche (+11,3%), affettati (+28,1%), mozzarelle (+44,6%), wurstel (+44,2%), patatine (+25,7%), ma cresce anche quello che possiamo considerare “comfort food”, sempre in ordine, spalmabili dolci (+61,3%), gelati (+21,5%), wafer (+16,2%). Da segnalare anche l’aumento notevole delle vendite di camomilla (+76,3%). In calo anche molti segmenti del comparto make-up (-70%), profumeria (-63,6%) e cura viso (-41,1%).

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