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Logistica, Brivio & Viganò acquisisce Gi.Ma.Trans

Un passo strategico per rafforzarsi nel suo settore, cioè il trasporto e la logistica integrata. Così Brivio & Viganò definisce l’acquisizione di Gi.Ma.Trans, realtà attiva da 30 anni – è stata fondata nel 1993 – al servizio della Gdo e dell’industria. L’operazione, di cui non sono stati resi noti i dettagli economici, consente al gruppo di estendere la copertura territoriale e incrementare la capacità operativa complessiva.
L’obiettivo è massimizzare i benefici per il mercato e per i clienti, attraverso un percorso di crescita condivisa che consentirà di unire le competenze e le infrastrutture, creando un polo in grado di offrire soluzioni che nelle intenzioni dell’azienda saranno più efficienti, sicure e sostenibili.
La decisione di acquisire Gi.Ma.Trans è coerente con la nostra strategia di crescita e innovazione – dichiara Mauro Brivio, Amministratore Delegato di Brivio & Viganò (a sinistra nella foto in alto) –. Questa operazione ci consente di ampliare la nostra offerta di servizi, valorizzare le competenze dei nostri team e rafforzare il nostro posizionamento competitivo in un mercato in continua evoluzione”.

UN FUTURO DA DIVISIONE AUTONOMA
Entrare a far parte del Gruppo Brivio & Viganò rappresenta una straordinaria opportunità per crescere insieme – aggiunge Stefano Quarti, già Amministratore Delegato di Gi.Ma.Trans e ora Direttore Generale (a destra nella foto in alto) – portando il nostro know-how e le nostre infrastrutture all’interno di un’organizzazione che condivide la nostra visione di eccellenza, innovazione e attenzione al cliente e alle persone”.
Gi.Ma.Trans manterrà autonomia, organizzativa e operativa, continuando a operare con lo stesso brand e con l’organizzazione interna esistente. All’interno del gruppo, costituirà una divisione autonoma, rafforzando il proprio percorso di crescita e la capacità di soddisfare i clienti, beneficiando di solidità operativa, finanziaria e tecnica.
Secondo informazioni di stampa, Brivio & Viganò ha chiuso il 2023 con un fatturato di 280 milioni di euro, mentre la Gi.Ma.Trans Srl nel 2024 avrebbe superato i 37 milioni di euro (fonte: CompanyReports).

Intenzioni di acquisto ai massimi degli ultimi due anni

Gli italiani rinunciano alle vacanze, ma non allo shopping. È questa l’impressione che si ricava scorrendo i dati dell’Osservatorio mensile Findomestic di settembre. Cominciamo dalla buona notizia per i produttori e i retailer: le intenzioni di acquisto crescono mediamente del 6% nell’ultimo mese, toccando il livello più alto degli ultimi due anni. L’Osservatorio Findomestic evidenzia gli aumenti più significativi per gli elettrodomestici piccoli (+6,5 punti percentuali rispetto ad agosto, il 45% degli intervistati dichiara di essere propenso ad acquistarne uno) e grandi elettrodomestici (+3,8 p.p.) che raggiungono i livelli più elevati da oltre un anno. Incremento sensibile anche per le intenzioni di acquisto nel settore della telefonia, con 4,7 punti percentuali in più rispetto al mese precedente: il 37% del campione (il dato più elevato dell’ultimo anno) sta pensando di comprare un nuovo smartphone nei prossimi 3 mesi.

IL RITORNO A SCUOLA E AL LAVORO RILANCIANO LA TECNOLOGIA
Circa 3 italiani su 10 hanno intenzione di acquistare entro dicembre attrezzature per il fai da te e sportive (+1,2 p.p.), Tv (+3 punti percentuali su agosto e livello massimo da un anno a oggi) e mobili (+1,5 punti). Il ritorno a scuola e in ufficio sostiene la propensione a dotarsi di nuovi pc (+3,2 p.p.) e tablet (+2,4) anch’essi ai massimi da 12 mesi, mentre il 15% del campione indica la ristrutturazione di casa (+0,7 p.p.) o l’acquisto di nuovi infissi (-0,3 p.p.) come un obiettivo del prossimo periodo.
Passando all’auto: il 17% afferma che vorrebbe comprarne una nuova a breve termine (+2 p.p. rispetto ad agosto 2024) e il 16% una usata (+1,8 p.p.) toccando così il picco più alto dell’ultimo anno. Meno di un italiano su 10 mostra intenzioni di acquisto di e-bike, attrezzature di isolamento termico, impianti fotovoltaici, pompe di calore, caldaie a condensazione, monopattini e motoveicoli.

NIENTE VACANZE PER 3 FAMIGLIE SU 10
Insomma, un quadro abbastanza positivo alla luce delle premesse o, meglio, delle rinunce fatte nel periodo estivo: il 31% delle famiglie non si sono concesse nemmeno un giorno di vacanza durante l’estate, dato in crescita rispetto al 27% del 2024. Il quadro delineato dall’Osservatorio mensile Findomestic di settembre evidenzia come il 28% di quanti sono andati in vacanza le abbia ridotte a qualche weekend lungo o a pochi giorni mentre il 67% ha percepito costi in aumento soprattutto per ristoranti, bar e spiagge. Le famiglie che si sono concesse solo pochi giorni di svago erano il 20% nel 2024 e sono aumentate di 8 punti percentuali quest’anno.

CALATA LA SPESA MEDIA PER IL TURISMO
La durata più breve delle vacanze ha contribuito a far abbassare anche la spesa media: nell’estate 2024 una famiglia di tre persone spendeva mediamente 2.017 euro, nel 2025 siamo scesi a 1.847 euro. Le famiglie da 4 o più persone hanno speso oltre 300 euro in meno nell’ultimo anno: da 2.315 del 2024 a 2.007 euro del 2025. Se l’esborso è stato inferiore rispetto al 2024 è anche grazie all’oculatezza dei vacanzieri: gran parte delle famiglie (63%) dichiara di aver speso quanto pianificato prima delle vacanze, il 14% addirittura meno anche per i rincari percepiti specialmente per ristoranti e bar (69% di quanti sono andati in vacanza) ma anche per spiagge (61% dal 41% del 2024) e alberghi (60%).
La stagione estiva 2025 – commenta Claudio Bardazzi, responsabile Osservatorio Findomestic – restituisce un quadro in chiaroscuro: da una parte sono aumentate le famiglie che non sono partite, le vacanze sono state più brevi e più al risparmio; dall’altra si sono attenuate le preoccupazioni ed è cresciuto l’ottimismo per il futuro favorendo un aumento importante delle intenzioni d’acquisto. Sembra che l’estate restituisca ai consumatori la voglia di investire in beni durevoli, anche se l’investimento dovrà, poi, fare i conti con le condizioni del mercato e dei budget familiari. Si tratta, comunque, di un buon viatico per aprire la stagione autunnale degli acquisti che avrà il suo culmine con il Black Friday ed il Natale”.

Voiello presenta due nuovi formati di pasta

In cucina la creatività è un ingrediente fondamentale: secondo una ricerca condotta da AstraRicerche per Voiello, il 74,9% degli italiani ritiene che provare, sperimentare, inventare e non fermarsi alla “solita idea” sia importante. E la creatività in cucina è ricercata sia nella quotidianità che nelle occasioni speciali dal 54,2% degli intervistati. Inoltre, tre su quattro (74,2%) dichiarano che proverebbero con interesse un nuovo formato di pasta se la propria marca preferita lo proponesse. Ed è proprio il formato della pasta tra i top tre driver di acquisto per il 55,2% degli italiani.
Insomma, la voglia di novità non manca e Voiello ambisce a soddisfarla con il Paccariello Capriccioso e lo Spaghettone Innamorato. Sempre secondo la ricerca di AstraRicerche, tra le caratteristiche ricercate nei nuovi formati ci sono il design, l’estetica e la capacità di sorprendere (per il 42,9%), ma anche il legame con la tradizione (53,6%). Le due referenze al debutto nelle intenzioni dell’azienda dovrebbero rispondere ad entrambe le richieste, visto che le loro forme innovative vogliono reinventare la tradizione per sorprendere il palato.

PERCHÉ PACCARIELLO CAPRICCIOSO E SPAGHETTONE INNAMORATO
La descrizione fatta da Voiello chiarisce il perché dei nomi così originali: per accorgersi del carattere capriccioso del Paccariello “bisogna guardare come si ripiega su sé stesso, per rubare tutto il sugo e non lasciarlo a nessun altro”, mentre lo Spaghettone è “ispirato all’abbraccio di due amanti inseparabili, è doppio nel corpo, ma unico nell’anima e, con la sua forma speciale, cattura tutti i condimenti”.
I due nuovi formati, come tutta la pasta Voiello, sono realizzati con grani pregiati 100% italiani e trafilati al bronzo. Questo li rende corposi, tenaci e ruvidi. E proprio la ruvidità è una delle caratteristiche della pasta maggiormente ricercata dai consumatori anche per liberare la fantasia in cucina: per oltre la metà degli intervistati da AstraRicerche (52,1%) aiuta ad esprimere il proprio estro, proprio perché è ciò che permette di trattenere il sugo ed esaltare quindi il gusto.

Sei bevande in lattina per Fonte Margherita 1845

Il palcoscenico è di quelli che contano – Anuga, la fiera dell’industria alimentare e delle bevande che si tiene a Colonia, in Germania, dal 4 all’8 ottobre – e l’obiettivo ambizioso: soddisfare le esigenze dei consumatori internazionali di bibite in lattina e di bevande a base di tè. Per raggiungerlo, Fonte Margherita 1845 si presenta con le sue ultime novità di gamma e formato. Un’offerta che si affianca al brick eco-friendly e alle bottiglie in vetro di acqua minerale delle Piccole Dolomiti, agli aperitivi analcolici e alle bevande analcoliche sempre in vetro.
Sei le nuove bevande analcoliche, realizzate con acqua minerale delle Piccole Dolomiti e aromi naturali, senza coloranti artificiali, tutte in lattina da 25 cl. I gusti disponibili sono Chinotto, Aranciata, Tonica e Limonata. A questi vanno aggiunte le due lattine di tè: Tè al Limone e Tè alla Pesca.
Fonte Margherita 1845 è un’azienda veneta che conta tre stabilimenti, cinque marchi di acque minerali (Fonte Margherita, Acqua Azzurra, Fonte Regina Staro, Fonte Lonera Staro, Sorgente Alba), due linee di bibite analcoliche ed è presente in Italia e all’estero nell’Horeca, nella moderna distribuzione organizzata, nella distribuzione automatica e nel porta- a-porta. I suoi prodotti sono imbottigliati soprattutto in vetro, per lo più a rendere, e nel brick in cartone interamente riciclabile.

Cambi di poltrone nel marketing e nel commerciale di Coca-Cola HBC Italia

Due nuove nomine nelle funzioni marketing e commerciale per Coca-Cola HBC Italia. Cominciamo da Jacopo Dellacasa (a sinistra nella foto in alto), che entra in azienda come Trade Marketing Director a diretto riporto del General Manager Miles Karemacher. Nel nuovo ruolo sarà responsabile dello sviluppo della strategia di marketing commerciale su tutti i canali di vendita, con l’obiettivo di rafforzare il posizionamento della società e dei suoi brand presso la rete distributiva.
Genovese di nascita, Dellacasa ha maturato un’esperienza locale e internazionale in ambito commerciale e marketing. Dal 2006 in Mondelez International, ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità su diverse categorie food, dal caffè ai formaggi freschi, dai biscotti al cioccolato e agli snack salati. Dal 2016, come Marketing Director Bakery per l’Italia, ha guidato il lancio di Oreo e la crescita di brand come Oro Saiwa, Fonzies e TUC, per poi assumere dal 2018 al 2021 lo stesso ruolo con responsabilità su Regno Unito e Irlanda. Più recentemente, rientrato in Italia, ha ricoperto la posizione di Sales Director della divisione Freschi e Amministratore Delegato di Fattorie Osella.

UN NUOVO REFERENTE PER LA GDO
Avrà invece la responsabilità di consolidare le relazioni con gli operatori della grande distribuzione e favorire lo sviluppo dei consumi Luca Ori (a destra nella foto in alto), che ha assunto il ruolo di Sales Director per il canale At Home. Guidando un team di 370 persone, Ori sarà a diretto riporto di Maria Tindara Niosi, Country Sales Director, e il punto di riferimento per i 170 clienti responsabili di 9.300 punti vendita che l’azienda serve nel canale moderno.
La sua carriera è iniziata in Henkel come In Store Account e Key Account Manager, per poi proseguire in Coca-Cola HBC Italia dal 2017. Nel 2022 assume il ruolo di Group National Account Manager per la Business Unit Affiliati, registrando una crescita record e dimostrando grande attenzione sia alla soddisfazione del cliente che allo sviluppo delle persone.
Coca-Cola HBC Italia è il principale produttore e distributore di prodotti a marchio The Coca-Cola Company sul territorio nazionale. Impiega circa 2.000 dipendenti e opera attraverso sei stabilimenti. Tre di questi sono focalizzati sulla produzione di bibite e si trovano a Nogara (VR), Oricola (AQ), Marcianise (CE); altri due, e precisamente Fonti del Vulture a Rionero in Vulture (PZ) e Lurisia a Roccaforte Mondovì (CN), imbottigliano acque minerali. L’ultimo è un polo situato a Gaglianico (BI) ed è dedicato alla produzione di preforme in plastica riciclata (rPet) destinate all’imbottigliamento dei prodotti dell’azienda.

Il Caseificio Fratelli Castellan ad Anuga nel segno del bio

Sarà un’edizione di Anuga all’insegna del biologico quella che attende il Caseificio Fratelli Castellan. L’imminente fiera di Colonia – in programma dal 4 all’8 ottobre – sarà l’occasione per lanciare sul piano internazionale la Linea Biologica del caseificio trevigiano. Stracchino, Robiola e Ricotta realizzati con latte 100% italiano proveniente da agricoltura biologica con una filiera controllata e certificata. In un mercato come quello tedesco ed in generale del Nord Europa, in cui il biologico è davvero diffuso, l’inserimento di questa linea di formaggi freschi potrebbe offrire occasione di ampliare l’offerta per tanti operatori dell’Horeca e del retail di qualità.
I tre prodotti appartengono alla tradizione italiana e sono accomunati da leggerezza e versatilità in cucina. Lo Stracchino ha un colore bianco latte e una pasta morbida e cremosa; la Robiola è spalmabile, senza crosta con una consistenza soffice e compatta; la Ricotta è saporita e leggera. I formati sono stati scelti pensando alle diverse esigenze del fuoricasa e degli acquirenti dei supermercati. Lo Stracchino è da 100 g e da 1.000 g, la Robiola è da 100 g e la Ricotta è da 1.000 g.
Accanto alla Linea Biologica il Caseificio Fratelli Castellan porterà all’Anuga anche la sua Casatella Trevigiana DOP, prima classificata alla XX edizione del Concorso Caseus Veneti. La Casatella Trevigiana a Denominazione di Origine Protetta viene realizzata solo con il latte convenzionale delle stalle ubicate nella provincia di Treviso seguendo un disciplinare di lavorazione molto preciso a tutela della qualità del formaggio che presenta una pasta morbida, fondente in bocca, di colore bianco latte e con un profumo lieve e fresco. Il suo sapore è dolce, tipico del latte, con venature lievemente acidule. Il Caseificio Fratelli Castellan è uno dei soci promotori del Consorzio per la Tutela del Formaggio Casatella Trevigiana DOP.

A Erba il primo punto vendita lombardo di Tuttigiorni

Prima apertura in Lombardia per Tuttigiorni, il format everyday low price di Crai, che arriva così a nove punti vendita a livello nazionale. Il negozio si trova a Erba (CO), in via Volta 55, ed è frutto della collaborazione con il CeDi Codè Crai NordOvest. Esteso su 295 metri quadri, in precedenza utilizzava l’insegna Crai. La stessa location ha ospitato in passato un Iperal – che nel 2015 ha inaugurato un ipermercato a poco più di un chilometro di distanza – e in anni ancora più lontani un punto vendita di Mar Market, società acquisita proprio da Iperal nel 2007.
I reparti specializzati comprendono la Panetteria, la Gastronomia, la Macelleria, la Pescheria (queste ultime due take-away, per velocizzare gli acquisti) e il Vegetal Corner con frutta e verdura fresca. Presenti anche il corner Sushi, preparato in giornata, e l’Enoteca. Il cuore dell’assortimento sono i prodotti a marchio del distributore – Crai, Piaceri Italiani, La Rosa dei gusti, Cuore dell’Isola – a cui si aggiungono quelli provenienti da imprese locali, proposti a prezzi costanti, senza volantini e offerte a scadenza.

SI PARTE CON BUONI SCONTO E CONCORSO
Il lancio della nuova insegna ha previsto la distribuzione ai clienti di buoni spesa per un valore complessivo di 55 euro, utilizzabili sia in negozio che online. Inoltre, il concorso “Indovina di quanto abbiamo abbassato i prezzi”, valido fino al prossimo 19 ottobre, mette in palio l’equivalente di un anno di spesa gratuita. Per partecipare basta visitare il sito concorsotuttigiornierba.leevia.com e indovinare la percentuale di sconto tra le tre opzioni proposte dal brand. In ottica di sostenibilità, anche ad Erba – così come negli altri Tuttigiorni – viene riconosciuto un bonus di 5 centesimi a chi porta da casa la borsa della spesa (su uno scontrino minimo di 5 euro), è presente un ecocompattatore per il riciclo delle bottiglie ed è partita la collaborazione con la piattaforma “Too Good to Go” – che propone merce scontata perché vicina alla scadenza – per contribuire a ridurre gli sprechi alimentari.

SPESA ONLINE E CONSEGNA IN NEGOZIO O A DOMICILIO
Quanto ai servizi, il punto vendita (aperto 7 giorni su 7, dalle 7 alle 22) offre Wi-Fi gratuito e accetta i principali buoni pasto per l’acquisto di generi alimentari, mentre sul sito www.tuttigiorni.it è possibile fare la spesa online, scegliendo se ritirarla in negozio tramite il servizio “Click and Collect” oppure riceverla a domicilio. Disponibile un programma di fidelizzazione, tramite la Tuttigiorni Card, attivabile online, che dà accesso ad agevolazioni. Inoltre, attraverso la community digitale è possibile condividere opinioni ed esperienze e accumulare punti fedeltà.
Completano l’esperienza alcune iniziative pensate per rafforzare il rapporto con i consumatori: “Un caffè con il Direttore”, un incontro quotidiano per ascoltare esigenze e suggerimenti, e la presenza di una nutrizionista dedicata, disponibile a fornire consigli e indicazioni su una corretta alimentazione. A queste si affianca l’adesione alla rete nazionale dei Punti Viola, promossa da DonnexStrada: un servizio che rende il supermercato un luogo sicuro e accogliente, con personale pronto ad ascoltare le donne in difficoltà.
“L’apertura di questo nuovo punto vendita testimonia l’efficacia del format Tuttigiorni e la sua capacità di adattarsi ai contesti locali” sostiene Roberto Comolli, Direttore Generale di Food 5.0, la società responsabile della progettazione dei prodotti a marchio del mondo Crai.
È con grande entusiasmo che presentiamo in Lombardia il concetto innovativo dei supermercati Tuttigiorni – dichiara Michele Poliseno, Presidente Codè – che rappresenta una grande opportunità di crescita per il nostro gruppo. Siamo orgogliosi di promuovere un modello più consapevole e attento al territorio, offrendo ai clienti la possibilità di acquistare ciò di cui hanno realmente bisogno, riducendo gli sprechi, valorizzando i prodotti e le eccellenze locali e promuovendo uno stile di vita più responsabile e sostenibile”.

Il concept store di Marvis a Shanghai ribalta la routine

Per la sua prima volta, Marvis ha scelto una location molto lontano da casa. È situato presso lo shopping district di Xintiandi a Shanghai il primo concept store del marchio di dentifrici della Ludovico Martelli, azienda italiana specializzata in cosmesi, igiene e prodotti per la rasatura. Il nuovo The Upside Down Store è la trasposizione nella realtà di “Marvel your Routine”, cioè la promessa fatta dal prodotto al consumatore di rendere meraviglioso il gesto quotidiano del lavarsi i denti. Da qui l’idea, nata dalla collaborazione con l’agenzia creativa LePub, di realizzare un bagno con un ribaltamento visivo di 180° dell’intero ambiente, in cui ogni dettaglio è studiato per rompere la percezione visiva convenzionale.
Lo store è pieno di elementi capovolti e sorprendenti, per dare la sensazione di essere entrati in un sogno. Oggetti che normalmente dovrebbero stare a terra – come vasche da bagno, lavabi e divani – sono appesi al soffitto. Pur mantenendo la raffinatezza tipica dell’arredo italiano, il contrasto genera un impatto scenografico.

UN PERCORSO SENSORIALE PER CONOSCERE LE NOVITÀ
L’azienda definisce il nuovo store un’opera d’arte spaziale, un teatro che interpreta la storia dell’intera gamma di prodotti Marvis, dalla Classic Collection – presentata in un’area espositiva appositamente progettata – alle Limited Editions, dai dentifrici alla nuova linea di collutori. Da segnalare in particolare la Flavour Experience Area, frutto dell’esperienza maturata negli anni dal brand per aggiungere gusti inaspettati nella oral care routine. Qui si possono conoscere i flavours dei dentifrici attraverso un percorso che integra olfatto e vista. L’obiettivo è chiaramente stringere una connessione più profonda con i consumatori, in modo tangibile e sensoriale.
Oltre Marvis, la Ludovico Martelli – azienda fondata a Firenze nel 1908 – ha dato vita a marchi come Proraso (che l’ha consolidata come leader nazionale nella rasatura), Tenax, Sapone del Mugello, Valobra, Floïd, Batist, Kaloderma, Schultz, Oxy, Adorn e Prokrin.

Pet care & food, un mercato da 3,6 miliardi di euro

Altro che rallentamento dell’economia e calo del potere d’acquisto: noi italiani quando si tratta dei nostri amici a quattro zampe non badiamo a spese. Secondo i dati diffusi da NielsenIQ (NIQ), metà delle famiglie compra cibo per cani e gatti, per un valore di 2 miliardi di euro nella sola Gdo. Cifra che fa di questa categoria una delle prime nel largo consumo confezionato. Se al computo si aggiungono le grandi catene specializzate, l’esborso sale a 3 miliardi di euro. NIQ stima che l’intero mercato pet (inteso come somma della parte food e del cosiddetto care, cioè tutto ciò che attiene alla cura dell’animale) sia arrivato a valere 3,6 miliardi di euro nell’anno terminante a luglio 2025, con i punti vendita specializzati che contribuiscono per il 30% del fatturato.
Le proiezioni di NIQ relative all’intero 2025 vedono il pet care & food raggiungere i 4,8 miliardi di euro, il che vorrebbe dire una crescita superiore al 30% rispetto all’anno terminante a luglio. Cifra clamorosa, confermata a InstoreMag dall’ufficio stampa della società di ricerche di mercato. Un incremento simile dovrebbe registrarlo anche la fetta più rilevante dell’industry (>80%), cioè il comparto del cibo per i 21 milioni di cani e gatti che popolano le case italiane: la previsione di NIQ in questo caso è che il 2025 si chiuda con un valore superiore ai 4 miliardi di euro. Qualche dubbio resta, legato al fatto che i dati in questione provengono da una nota diffusa a margine di un evento tenuto da NIQ per annunciare una serie di nuovi servizi relativi al comparto pet, tra cui l’ampliamento delle rilevazioni ai punti vendita delle catene specializzate. E dunque variazioni così marcate potrebbero essere dovute in larga parte a una differenza nel perimetro distributivo considerato.

E-COMMERCE IN CRESCITA
Di sicuro c’è il peso, assai consistente, del digitale: nell’anno terminante a giugno 2025, le vendite in questo canale di prodotti appartenenti al pet food & care nei principali Paesi Europei (Regno Unito, Germania, Francia, Spagna e Italia) hanno raggiunto i 10,3 miliardi di euro, rappresentando il 41% del totale. In tutti i mercati la crescita online ha superato quella offline. Il Regno Unito ha la quota e-commerce più alta (54,4%; +2,8 pp rispetto a giugno 2024), segno di maturità digitale, mentre Spagna e Italia, che partono da un valore inferiore, mostrano l’incremento più elevato con +14,3% e +10,7% rispettivamente.
I numeri testimoniano come il canale digitale stia diventando sempre più strategico per il pet food & care, grazie alla maggiore diffusione e all’utilizzo dell’e-commerce in tutte le categorie. NIQ rileva tre tendenze nelle modalità di acquisto da tenere in considerazione:

  • Direct to consumer (D2C): acquista importanza e può comportare la perdita di consumatori a favore dei nuovi operatori;
  • Marketplace: dominano le vendite di accessori (71%), mentre il retail resta prevalente per pet food (89%) e lettiera per animali domestici (88%), evidenziando la necessità di strategie di canale differenziate per categoria;
  • Social commerce: nel Regno Unito, TikTok shop è stato lanciato nel 2021 e da allora ha raggiunto una posizione di rilievo classificandosi come terzo merchant e-commerce, con 3,8% di quota di mercato. In Italia, TikTok shop dopo 18 settimane ha raggiunto una quota dello 0,4% posizionandosi 25esimo.

QUESTIONE DI STILE
In Italia a comprare cibo per cani e gatti sono 13 milioni di famiglie e l’acquisto medio è pari 8,45 euro. Una media che, però, non racconta la moltitudine di diversi atteggiamenti, abitudini e canali che caratterizzano i consumatori. Attraverso l’analisi sul panel consumer proprietario e Sinottica (strumento di analisi che fornisce insight sulla fruizione dei media nei diversi segmenti di popolazione), NIQ ha individuato 7 stili di acquisto che vanno dai Wellbeing Seekers – molto attenti al benessere in generale, sia proprio che degli animali domestici – ai Basic Owners, che approcciano il mondo pet con un atteggiamento estremamente razionale e funzionale, senza spazio per l’investimento emotivo.
A spiccare per crescita sono però gli Inno Seekers, segmento che cerca innovazione, prodotti premium e che vede l’animale domestico come parte integrante della famiglia, con esigenze e attenzioni dedicate. Pesano il 18% del totale giro di affari pet food (cane+gatto), hanno la spesa più alta di tutti (414,3 euro) e presentano delle peculiarità:

  • Il profilo: gli Inno Seekers vivono in centri urbani medio grandi, prevalentemente del Nord Europa. Con un’età media di 51 anni, presentano un elevato livello di istruzione e reddito, spesso single o senza figli conviventi. Cercano benessere a 360° attraverso innovazione, cura di sé, viaggi, cultura, relazioni e realizzazione professionale.
  • Come intercettarli: segmento più attento alla comunicazione, in particolare alla pubblicità sui media tradizionali e non. I touchpoint più efficaci sono cinema, siti web aziendali e recensioni online. I canali digitali mostrano performance superiori e il target predilige pubblicità progressiva e brand che sponsorizzano eventi culturali.

UNA NUOVA GUIDA DI CATEGORIA
Come già anticipato, per dar modo di conoscere più nel dettaglio il comparto pet, NIQ ha allargato la propria visione: “Da questo ottobre 1.190 punti vendita delle catene specializzate andranno ad ampliare le nostre rilevazioni – annuncia Fabrizio Marazzi, Product Leader Retail Measurement Western Europe di NielsenIQ –. Resta separato il dato delle vendite effettuate online che rimane comunque indagabile. Questo ampliamento è di significativa importanza considerando che ci permette di aumentare del +26% la copertura delle vendite effettuate nel comparto”.
Abbiamo voluto arricchire i nostri strumenti di analisi a supporto di industria e distribuzione – aggiunge Antonella Atteno, Sales Manager Pet Care Industry di NielsenIQ Italia – per affrontare sfide chiave come posizionamento, assortimento, innovazione e comportamento d’acquisto. Da queste premesse siamo partiti per presentare al mercato le novità di NielsenIQ: il potenziamento del Panel Retailer con l’integrazione del canale specializzato; la segmentazione per Pet Style, una nuova chiave per interpretare le famiglie italiane in base al loro approccio al Pet Care. Infine, TradeDimensions Pet, la prima Guida NielsenIQ di categoria”.
In arrivo a dicembre 2025, TradeDimensions Pet offrirà una mappatura completa del canale fisico, includendo la Gdo, il canale specializzato (compresi i pet store della Gdo), il canale fai-da-te, il mondo dei garden e dei consorzi agrari. TradeDimensions Pet manterrà la struttura delle altre Guide NielsenIQ: per ognuno degli oltre 32.000 punti di vendita mappati ci saranno informazioni anagrafiche, georeferenziazione, caratteristiche strutturali, servizi offerti e indicatori di potenzialità attrattiva a supporto delle attività strategiche di industria e distribuzione in questo mercato.

All’Onu ribadita la differenza tra consumo e abuso di alcol

Non c’è il voto unanime ma, vista l’ampia convergenza della maggioranza dei Paesi, per l’adozione dovrebbe essere solo questione di settimane. Unione Italiana Vini (Uiv) esprime soddisfazione per una Dichiarazione Politica sulle Malattie Non Trasmissibili (NCDs) – discussa nell’ambito dell’incontro di Alto Livello svoltosi alle Nazioni Unite – che torna a ribadire la distinzione tra consumo moderato e abuso di alcol. Il documento presentato, quadro di riferimento politico globale sulle malattie non trasmissibili, secondo l’associazione può rappresentare una svolta. Solo l’opposizione generale degli Stati Uniti sull’intero impianto procedurale della dichiarazione – e in particolare sull’Oms –, ha compromesso l’adozione unanime. Il voto è perciò rimandato alle prossime settimane, quando sarà a maggioranza.
C’è fiducia per una decisione che porterebbe a un risultato positivo per il nostro settore – afferma Lamberto Frescobaldi, Presidente Uiv –. Dopo anni di attacchi frontali al vino a livello internazionale ed europeo, finalmente si torna a distinguere tra consumo e abuso di alcol. La moderazione è un tratto distintivo e irrinunciabile tipico del vino, che da sempre promuove e supporta una cultura del bere consapevole. Confidiamo che l’adozione sia solo rimandata”.

LA PREVENZIONE COINVOLGE TUTTI
Tra gli interventi più rilevanti per il settore vitivinicolo inseriti nel testo, oltre al ricorso all’espressione “uso dannoso di alcol” (“harmful use of alcohol”) che esclude una generalizzazione sul consumo, viene rimarcato l’approccio “whole of society” che valorizza il contributo di tutti gli attori pubblici e privati nella prevenzione delle NCDs, inclusa l’attività che può svolgere il settore, mediante i programmi come Wine in Moderation.
Unione italiana vini ha fatto parte della delegazione del Ministero degli Esteri durante la due giorni di lavori dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e ha seguito da vicino – anche assieme al Ceev – l’intero iter negoziale, che ha visto l’associazione lavorare in stretta ed efficace collaborazione con il Governo italiano e in particolare con il Ministero degli Affari Esteri e la Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite, contribuendo a portare la voce del vino in questo complesso negoziato.

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