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CNCC Awards 2016: Carosello si aggiudica l’unico Award e un Certificate of Merit

“Si sono conclusi i CNCC Awards 2016, la prestigiosa manifestazione che ogni anno premia le migliori campagne e le attività di marketing dedicate ai Centri Commerciali italiani. In questa importante cornice il Centro Commerciale Carosello ha ricevuto due importanti premi: l’unico Award in Italia – nella categoria ‘Sales Promotion’ – e un Certificate of Merit nella categoria ‘Public Relations’.

Nello specifico i due progetti vincitori sono: ‘We Live Shopping’ e ‘L’evoluzione dell’uomo’. Iniziative originali e innovative che hanno portato al raggiungimento di ottimi risultati, confermando il ruolo di leadership nel marketing di Carosello e della società Eurocommercial, proprietario e gestore del centro commerciale milanese.

Il primo ed unico Award conferito in Italia è stato attribuito a ‘We Live Shopping’, una web-serie in diretta sui canali Social del centro ogni mercoledì dei mesi di Giugno e di Luglio, presentata dalla seguitissima fashion blogger Ludovica Pagani, che entra in diretta nelle vite dei clienti consigliando e influenzando le loro scelte d’acquisto. Una comunicazione innovativa e una narrazione unica per presentare le promozioni ed i prodotti dei negozi del centro, interagendo in diretta sui principali Social Media e sottolineando il fenomeno del social shopping, dove il pubblico ha potuto interagire sia con la fashion blogger che con lo staff dei negozi, commentare, chiedere informazioni, verificare la disponibilità dei prodotti e decidere quando passare a ritirare i modelli scelti.

L’evento ha riscosso risultati significativi sul web: su Facebook sono state raggiunte 2.500.000 persone in tutta Italia, 1.300.000 le visualizzazioni totali dei video e 3.250 i nuovi fan della pagina Carosello. Su Instagram oltre 1.000 nuovi fan e 5.000 like alle immagini postate, sul sito web oltre 7.500 visite alla pagina dedicata.

Carosello si è aggiudicato inoltre un Certificate of Merit, grazie all’evento ‘L’evoluzione dell’uomo’, iniziativa di edutainment che ha visto il coinvolgimento delle scuole elementari del territorio alla scoperta dell’uomo della preistoria; la galleria del centro è stata suddivisa in 6 aree tematiche creando un percorso curato da esperti paleontologi, attraverso le diverse fasi della storia dell’uomo.

I due riconoscimenti confermano Carosello come centro da sempre innovativo e all’avanguardia, in grado di anticipare le nuove tendenze.

Il direttore del centro, Ilic Ravagnani, commenta: ‘Il centro Carosello è da sempre promotore di eventi originali ed innovativi, si è sempre contraddistinto nel campo dei new media con eventi e progetti che anticipano i tempi ed è stato spesso pioniere nell’utilizzo di piattaforme social. Siamo particolarmente orgogliosi dell’Award ricevuto per il progetto ‘We Live Shopping’ che testimonia il grande lavoro di squadra del nostro team e delle agenzie coinvolte tra cui Vision Retail, sviluppatrice del progetto’.

Stefano De Robertis, Responsabile Marketing di Eurocommercial, aggiunge: ‘ Non è un caso se Eurocommercial è la società italiana più premiata nell’ambito dei CNCC Awards negli ultimi 5 anni. Ciò è frutto del lavoro e della passione con cui tutto il team si mette quotidianamente in gioco e dell’attenzione della società sul tema marketing, una leva sempre più strategica per conferire valore ai nostri asset’.

Per confermare la leadership del centro nel Milanese, Carosello lancia oggi il nuovo servizio bus navetta in co-branding con IKEA, per facilitare la mobilità dei propri clienti sulle direttrici di Milano e Monza. Il servizio è attivo tutti i giorni e, presentando uno scontrino all’infopoint del centro entro il giorno successivo, il biglietto verrà rimborsato.

Carosello chiuderà l’anno in corso lanciando la teaser della nuova campagna pubblicitaria 2017 ‘Shopping in prima fila’, solo grandi visioni…di shopping!”

(Fonte: Eurocommercial, 19 dicembre 2016)

 

 

Sicurezza nei centri commerciali: Corso Antiterrorismo presso I GIGLI

Il tema della sicurezza e del rischio terrorismo nei centri commerciali, soprattutto nell’ultimo anno, è stato analizzato nelle sue molteplici accezioni ed anche Larry Smith Italia, con riferimento alle proprie Direzioni e ai Centri Commerciali in gestione, ha lavorato quotidianamente fianco a fianco con le Istituzioni e le Forze dell’Ordine per coordinarsi al meglio e recepire tutte le direttive da attuare sia a livello preventivo che in caso di emergenza attentato.

Larry Smith ha voluto imprimere un’ulteriore accelerazione nel processo di formazione e prevenzione su questo tema specifico grazie al Corso Antiterrorismo svolto il 7 dicembre scorso presso il Centro Commerciale I GIGLI al quale hanno partecipato i membri della Direzione ed il personale di portierato e antincendio, con particolare riferimento alle figure apicali dei team coinvolti. Il corso è stato organizzato insieme a Barani Group, che si è occupato di coinvolgere e sottoporre il brief del centro commerciale I GIGLI a formatori professionisti del settore, con comprovata e trentennale esperienza nei reparti antiterrorismo delle Forze dell’Ordine italiane. Tale tipo di attività formativa sarà velocemente allargata e svolta su altri centri commerciali gestiti da Larry Smith Italia, con l’obiettivo di aggiornare tutto il personale coinvolto sul campo, affinché l’attenzione, la prevenzione e l’azione scaturiscano sempre da insegnamenti ben precisi.

‘La gestione ordinaria e straordinaria di strutture che molto spesso sono definiti obiettivi sensibili ci ha portato da sempre a porre molta attenzione nei rapporti con le Forze di Sicurezza a tutti i livelli – dichiara Christian Recalcati, Managing Director di Larry Smith Italia. Da qualche anno, la questione terrorismo ha ulteriormente innalzato la soglia di attenzione ed il nostro personale, insieme a quello dei partner che nei centri commerciali lavorano con noi, non può esimersi dal costante aggiornamento che può venire esclusivamente da formatori qualificati che forniscono spunti teorici e pratici'”.

(Fonte: www.larrysmith.it, 12 dicembre 2016)

Unimpresa, ricchezza finanziaria degli italiani crollata di quasi 120 miliardi

“E’ crollata di quasi 120 miliardi di euro in un anno la ricchezza finanziaria degli italiani. Negli ultimi 12 mesi, le famiglie del nostro Paese hanno registrato pesanti variazioni negative sui loro ‘bilanci’, soprattutto a causa dell’andamento dei mercati finanziari: giù di 168 miliardi il valore delle azioni e di 57 miliardi quello delle obbligazioni; in calo anche il saldo dei depositi bancari per 15 miliardi. E’ invece cresciuta di 61 miliardi la liquidità, tra contanti e conti correnti. Questi i dati principali di una analisi del Centro studi di Unimpresa, secondo la quale le famiglie si sono rifugiate anche nelle assicurazioni e le riserve sono aumentate di oltre 50 miliardi.

Secondo l’analisi dell’associazione, basata su dati della Banca d’Italia, il totale della ricchezza delle famiglie italiane da giugno 2015 a giugno 2016 è calata di 118,5 miliardi (-2,88%) da 4.122,1 miliardi a 4.003,5 miliardi. A pesare sulla variazione negativa è soprattutto il comparto finanziario: il valore dei titoli azionari è sceso di 168,8 miliardi (-17,07%) passando da 989,1 miliardi a 820,2 miliardi; in discesa anche il valore delle obbligazioni, diminuire di 57,3 miliardi (-12,06%) da 475,5 miliardi a 418,2 miliardi; giù anche i crediti finanziari (relativi ai prestiti da privati a privati) di 1,1 miliardi (-7,44%) da 15,6 miliardi a 14,4 miliardi.

A fronte delle ‘perdite’ sul versante dei mercati finanziari, le famiglie italiane hanno accumulato sempre maggiore liquidità: sono infatti cresciuti gli ‘attivi’ in contanti e conti correnti di 61,1 miliardi (+8,07%) salendo da 757,2 miliardi a 818,3 miliardi che hanno compensato la riduzione sul fronte dei depositi di 15,2 miliardi (-3,11%) da 490,8 miliardi a 475,6 miliardi). In crescita, poi, le quote di fondi comuni di investimento, salite di 6,4 miliardi (+1,41%) da 455,5 miliardi a 461,9 miliardi. E’ salita di 4,4 miliardi (+4,46%) da 99,8 miliardi a 104,3 miliardi la voce ‘altri conti attivi e passivi’. Sempre per far fronte alle variazioni negative degli asset finanziari, le famiglie hanno trovato rifugio nel comparto assicurativo con le ‘riserve’ che sono risultate in aumento di 52,1 miliardi (+6,22%) da 838,2 miliardi a 890,3 miliardi.

‘A fronte di una narrazione di sistema, secondo la quale la crisi è superata, la recessione è alle spalle e il Paese cresce, noi preferiamo rispondere con i dati. E i nostri dati parlano chiaro e raccontano un’altra verità, ovvero che le famiglie stanno sempre peggio’ osserva il vicepresidente di Unimpresa, Maria Concetta Cammarata. ‘Anche l’elemento teoricamente positivo che emerge dal rapporto del nostro Centro studi, ovvero quello sull’aumento della liquidità, è una spia della crisi che non finisce: perché i cittadini non spendono e accumulano, laddove ne hanno la possibilità, riserve aggiuntive per far fronte a eventuali nuove emergenze’ aggiunge Cammarata”.

(Fonte: www.unimpresa.it, “Crisi: Unimpresa, ricchezza famiglie crollata di 120 miliardi in un anno”, 10 dicembre 2016)

Indicatore dei Consumi Confcommercio: calma piatta e incertezza

“Nell’ottobre scorso il valore dell’Indicatore dei Consumi Confcommercio è sceso dello 0,1% rispetto a settembre mentre su base annua è cresciuto di analoga percentuale: un andamento in linea con un quadro congiunturale che continua ad essere caratterizzato da molteplici elementi d’incertezza. Non a caso, in termini di media mobile a tre mesi l’indicatore flette leggermente, confermando il permanere, anche all’inizio del quarto trimestre, di un atteggiamento prudente delle famiglie verso il consumo.

LE DINAMICHE CONGIUNTURALI

La diminuzione dello 0,1% deriva da una stasi della componente relativa ai servizi e da una flessione dello 0,2% della componente relativa ai beni. Per quanto riguarda le singole macro-funzioni di spesa, valori positivi di un certo rilievo hanno riguardato solo la domanda per i beni e i servizi ricreativi (+0,7%) e per i beni e i servizi per le comunicazioni (+0,4%), in ripresa rispetto alla dinamica registrata a settembre. Modeste variazioni positive hanno interessato la spesa per l’abbigliamento e le calzature (+0,2%) che ha recuperato in parte la flessione di settembre, e quella per i beni e i servizi per la cura della persona (+0,1%), mentre è rimasta invariata la spesa per i beni e servizi per la casa. Una significativa riduzione della spesa, già in flessione a settembre, si è riscontrata per i beni e servizi per la mobilità (-1,6%) determinata da un rallentamento delle vendite di auto e moto ai privati. In calo contenuto è risultata sia la domanda per gli alberghi, i pasti e le consumazioni fuori casa (-0,2%), sia la domanda di alimentari, bevande e tabacchi (-0,1%) che nel mese precedente avevano evidenziato una debole ripresa.

LE DINAMICHE TENDENZIALI

La crescita dello 0,1% è la sintesi di un andamento positivo della domanda di servizi (+0,8%) e di una moderata flessione della domanda dei beni (-0,2%). Nel confronto con ottobre 2015, l’incremento di maggior entità ha riguardato la spesa per gli alberghi, i pasti e le consumazioni fuori casa, cresciuta dell’+1,1%, e la domanda di beni e di servizi per la mobilità (+0,7%). In moderata ripresa, dopo il risultato negativo di settembre, è risultata sia la domanda di beni e servizi per le comunicazioni (+0,5%), sia quella per i beni e i servizi per la casa (+0,1%), mentre è cresciuta, anche se in misura più contenuta rispetto al mese precedente, la spesa per i beni e i servizi per la cura della persona (+0,2%). Una riduzione abbastanza accentuata dei consumi su base annua si è registrata per l’abbigliamento e calzature (-1,2%), segmento che già a settembre aveva evidenziato una perdita significativa. La tendenza al ridimensionamento, seppur modesto, ha riguardato anche la spesa per i beni e i servizi ricreativi (-0,5%) che ha risentito ancora del confronto con l’Expo, e la domanda di alimentari, bevande e tabacchi (-0,3%).

LE TENDENZE A BREVE TERMINE DEI PREZZI AL CONSUMO

Per dicembre 2016 l’Ufficio Studi di Confcommercio stima, rispetto a novembre, una variazione dello 0,1%. Nel confronto con dicembre del 2015 la variazione del NIC dovrebbe attestarsi al +0,2%”.

(Fonte: www.confcommercio.it, “Torna la ‘calma piatta’ sui consumi”, 6 dicembre 2016)

“Animaleo” arricchisce l’offerta del centro commerciale Leonardo

“Un parco giochi per tutti i bambini della città di Imola e non solo, è il regalo di Natale che il centro commerciale Leonardo farà ai suoi visitatori.  Venerdì 2 Dicembre sarà inaugurato infatti ‘Animaleo’, il nuovo parco giochi adiacente l’ingresso nord del centro commerciale.

Il parco giochi, che si estende su un’area di 450 mq, è ispirato al mondo del sottobosco visto con gli occhi dei bambini, un mondo fantastico, dove i suoi abitanti assumono dimensioni e forme diverse; l’area è caratterizzata da un playground innovativo con attrezzature di diverse tipologie, per esperienze di gioco multiple e fasce di età differenti per bambini dai 3 ai 12 anni. Un bosco incantato, un percorso avventura con trampolini e teleferica dove anche i grandi possono sostare per una pausa diversa. Il progetto, primo in Italia nel suo genere, è stato interamente finanziato dalla Eurocommercial Properties Italia, società proprietaria della galleria del Leonardo, e realizzato dalla società Kompan, leader nella realizzazione di attrezzature ludiche outdoor.

La giornata inaugurale, alla presenza delle autorità cittadine e dei rappresentanti delle due proprietà Eurocommercial Properties Italia e IGD, che gestisce anche il centro commerciale Leonardo, sarà animata da una serie di eventi per bambini con simpatici personaggi che distribuiranno gustosi dolcetti, mentre per le famiglie verrà allestito per l’intero week end un food truck corner dove poter gustare alcune originali delizie. Il nuovo parco giochi va ad inserirsi nel porticato sottostante la Corte del Gusto, l’area ristorazione del centro, in continuo rinnovamento grazie all’introduzione di nuovi ristoranti e servizi come la nursery, il maxischermo per assistere ai principali eventi tv, il baby parking custodito ed una zona per la ricarica degli smartphone oltre la connessione wi-fi.

C’è un impegno quindi a rendere il Centro Leonardo sempre più un luogo di aggregazione cittadino in grado di offrire una sommatoria di attività accessorie non solo per lo shopping. Il Leonardo, da anni, è il punto di riferimento commerciale nel territorio, vanta una posizione ideale nel centro di Imola e una particolare fedeltà riscontrata nei suoi utenti. Inaugurato ad Imola nel 1992 ed acquisito da Eurocommercial nel 1998, il Centro è stato interessato nel 2006 da un’importante operazione di ristrutturazione ed estensione con una superficie complessiva di 33.000 mq di gla, 63 attività commerciali e brand quali Ipercoop, Zara, Media World, Pittarosso, Ovs.

Viola Manzoni, Asset Manager di Eurocommercial, commenta: ‘Per venire incontro alle nuove aspettative dei visitatori e soddisfare le loro esigenze, è fondamentale valorizzare la dimensione ludico ricreativa ed esperienziale dello shopping centre. In occasione del 10° compleanno dell’estensione del centro commerciale abbiamo voluto inserire un nuovo spazio dedicato ai nostri clienti ed in particolar modo alle famiglie imolesi, consapevoli del fatto che sono parte essenziale della vita del centro.’

Stefano De Robertis, Responsabile Marketing di Eurocommercial, aggiunge: ‘Nell’ottica di offrire esperienze rilevanti ai nostri clienti, una grande attenzione è rivolta verso le famiglie con bambini. Eurocommercial è stata negli anni pioniere in Italia, grazie all’introduzione nei suoi centri di una serie di servizi innovativi a forte carattere di utilità per le famiglie quali: nursery accessoriate, toilette con family area, zone allattamento (anche nelle food court), parcheggi rosa, dondolanti itineranti, mascotte, kids area interne ed esterne.’ ‘Dai dati in nostro possesso’ – aggiunge De Robertis – ‘possiamo tranquillamente affermare che una kids area esterna di forte attrattività possa generare affluenze pari a quelle di una media superficie presente nel centro commerciale. Gli investimenti verso queste strutture quindi sono giustificati: da un lato creano legami di fidelizzazione col pubblico, dall’altro generano un volume aggiuntivo di flussi verso il centro commerciale.’  Animaleo è il quarto parco giochi outdoor realizzato da Eurocommercial dopo quelli di Cremona Po, Il Castello di Ferrara e I Gigli di Campi Bisenzio.”

(Fonte: Eurocommercial Properties)

 

 

 

8,1 milioni di mq di nuovi centri commerciali apriranno in Europa entro la fine del 2017

“Secondo una ricerca condotta da Cushman & Wakefield, circa 8,1 milioni di mq di nuovi centri commerciali apriranno in Europa durante il secondo semestre del 2016 e tutto il 2017, con una particolare attenzione all’intrattenimento attraverso il quale gli operatori si propongono di migliorare la ‘customer experience’.

Il report sullo sviluppo di centri commerciali in Europa (European Shopping Centre Development Report) mostra come la disponibilità di nuovi centri commerciali registri un’accelerazione dopo un primo semestre 2016 piuttosto debole, durante il quale sono stati completati solo 1,3 milioni di mq di nuovi spazi, con un calo del 7% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima. Tra tutti i centri ultimati, il 40% si trova in Russia e in Turchia.

L’Italia, con l’apertura de Il Centro ad Arese nel mese di aprile, si colloca al quarto posto con 93.000 mq di nuova GLA completata nel primo semestre del 2016. Nella seconda parte dell’anno, da evidenziare l’apertura di Elnòs Shopping a Roncadelle, il secondo centro commerciale di IKEA Centres in Italia che, con una superficie complessiva di 88.000 mq, rappresenta il più grande centro commerciale della provincia di Brescia.

Se tutta la superficie prevista nel continente europeo sarà consegnata in tempo, il totale dei centri commerciali passerà da 156,3 milioni di mq – registrati alla fine del primo semestre 2016 – a 164,4 milioni di mq entro la fine del 2017.

Justin Taylor, Head of EMEA Retail di Cushman & Wakefield, ha dichiarato: ‘E’ un momento particolarmente interessante per lo sviluppo di centri commerciali. Le proprietà si impegnano più di quanto abbiano mai fatto in passato per comprendere le motivazioni e i comportamenti di acquisto, così da garantire che i nuovi centri si mantengano appetibili per i consumatori finali. Questo si riflette nelle attività di sviluppo, dal momento che i centri commerciali nella maggior parte dei paesi europei cercano di inserire elementi che possano aggiungere valore sul piano esperienziale per attrarre i clienti.’ ‘Questo trova riscontro in un progetto o un design diversificati rispetto a quanto avviene per lo shopping tradizionale. Ristorazione e leisure ricoprono un ruolo fondamentale per incrementare il flusso di visitatori, il tempo di permanenza e i fatturati. Anche lo sviluppo tecnologico sta rapidamente salendo nella lista degli elementi fondamentali da tenere presenti nello sviluppo di qualsiasi progetto di successo.’

Nell’Europa Occidentale si prevede l’aggiunta di 1,4 milioni di mq nel solo secondo semestre del 2016. Con queste aperture il secondo semestre triplicherà quasi la superficie inaugurata nei primi sei mesi dell’anno, portando il totale del 2016 a 1,9 milioni di mq con una crescita del 25% rispetto al 2015, mentre ulteriori 1,7 milioni di mq sono attesi nel 2017.

Dopo aver contribuito per la maggior parte della superficie inaugurata nel primo semestre 2016 nell’Europa Occidentale, la Francia domina la pipeline con 800.000 mq di superficie commerciale in consegna entro la fine del 2017, di cui 140.000 mq nella regione di Parigi.

La lentezza dei processi di pianificazione e le difficoltà connesse alla realizzazione di nuovi centri nell’Europa Occidentale fanno crescere in proporzione gli ampliamenti di centri esistenti, la cui superficie salirà al 40% del totale nel 2017. Il principale progetto di ampliamento è in programma nel Regno Unito: con l’aggiunta di 69.000 mq di superficie Westfield London supererà i 230.000 mq di Aviapark, a Mosca, diventando così il più grande centro commerciale in Europa.

Le attività di sviluppo si espanderanno anche in Europa Centrale e Orientale, secondo le previsioni, con l’aggiunta di 2,4 milioni di mq di nuovi centri commerciali nel secondo semestre 2016 e di 2,6 milioni di mq nel 2017.

La Russia, nonostante la congiuntura economica negativa in atto nel paese, guida la classifica con 2,3 milioni di mq in consegna entro la fine del 2017, tra cui spicca il Vegas III di Mosca (119.467 mq).

Il prossimo anno vedrà anche l’apertura del gigantesco Emaar Square (150.000 mq) in Turchia, un mercato in cui i valori demografici e la crescita dei consumi trainano lo sviluppo di nuovi centri commerciali, pur a fronte della maggiore cautela dei promotori dovuta ai problemi geopolitici della regione. Un altro importante progetto – Posnania (100.000 mq) – è stato inaugurato a Posnan, in Polonia nel secondo semestre del 2016.

In tutta Europa il capitale investito nel settore dei centri commerciali ha raggiunto 8,5 miliardi di € nel primo semestre 2016, con una diminuzione pari a quasi il 50% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Vi sono tuttavia delle differenze sostanziali. Se il calo è stato significativo nell’Europa Occidentale, per la carenza di progetti prime, gli investitori con disponibilità di capitali e la volontà di investirli si sono rivolti sempre più all’Europa Centrale e Orientale, in cerca di opportunità. L’Europa Centrale e Orientale ha registrato circa il 20% di crescita, anno su anno, nel volume degli investimenti giunti a quota 1,9 miliardi di €, di cui il 50% riferibile alla Polonia (928 milioni di €). La diminuzione di interesse degli investitori per Russia e Turchia si riflette invece in un calo rispettivamente del 79% e del 93% delle transazioni anno su anno.

Gli investimenti in centri commerciali nell’Europa Occidentale hanno raggiunto i 6,6 miliardi di € nel primo semestre 2016, registrando una diminuzione del 55% dovuta al calo dei volumi in mercati ‘core’ per il settore dei centri commerciali: Francia, Regno Unito e Germania.

Silvia Kolibabova, Research Analyst di Cushman & Wakefield, aggiunge: ‘In termini di potenziale di sviluppo di nuovi centri commerciali, Londra, Bristol, Edimburgo, Barcellona, Monaco, Ankara, Istanbul, Sofia e Bucarest presentano dinamiche economiche più forti e una basso livello di saturazione commerciale.’ ‘Tuttavia lo sviluppo di un centro commerciale di successo dipende da una molteplicità di fattori, molti dei quali esterni. La preferenza per lo shopping nelle vie del centro città in alcune città dell’Europa Occidentale e la situazione geopolitica di alcuni paesi dell’Europa Centrale e Orientale, rappresentano un rischio potenziale che gli sviluppatori dovranno valutare’”.

(Fonte: Cushman & Wakefield)

Il restyling del Centro Commerciale Cocquio di Cocquio Trevisago (VA)

“Sabato 3 Dicembre con un importante evento celebrativo e una campagna di comunicazione massiccia, il Centro Commerciale Cocquio festeggia la fine dei lavori di refurbishment e l’inizio di una nuova era.

Il Centro Commerciale Cocquio è ubicato nel cuore della Comunità Montana Valli del Verbano, nel territorio del Comune di Cocquio Trevisago (VA) ed è sempre stato, sin dall’apertura avvenuta nel 1999, un punto di riferimento all’interno del proprio bacino.

L’immobile è collocato in una posizione di ottima visibilità lungo l’importante direttrice viaria Gemonio / Varese (SS394), arteria ad alta frequentazione e collegamento tra diversi Comuni di un territorio che, baricentrico rispetto ai laghi di Varese e Maggiore, è meta di un importante flusso turistico grazie ai numerosi punti di interesse naturalistico e storico/architettonico della zona.

Il bacino d’attrazione, nella fascia di 15 minuti di percorrenza, conta circa 100.000 abitanti e si colloca in un’area che ha mantenuto, specie se rapportato ai dati su base nazionale, un reddito pro-capite medio-alto. Le due Proprietà del Complesso Commerciale, Ticino Immobiliare Srl e Pombia 2000 Srl, hanno avviato nello scorso mese di settembre un importante intervento di refurbishment, con lo scopo di rinnovare l’appeal del Complesso e ricercare un nuovo posizionamento del Complesso all’interno del proprio contesto di riferimento.

L’intervento, giunto ormai a conclusione, progettato e coordinato dall’arch. Sergio Achini, ha riguardato l’intera immagine del Centro Commerciale, ossia:

– l’involucro esterno. Tamponamenti in acciaio scuro, tinteggiature, cambio delle insegne e l’inserimento di due grandi strutture cubiche luminose di colore rosso in corrispondenza degli ingressi, hanno reso il Complesso nuovo ed attraente;

– l’interno. Servizi igienici ammodernati, nuove pavimentazioni in gres e un nuovo piano luci hanno valorizzato ulteriormente gli spazi interni e reso la struttura ‘più green’ e di minor costo gestionale;

– l’immagine, a tutto tondo. Introduzione di un nuovo logo (il vecchio pappagallino è ‘volato via’) e di una nuova brand image, più aderente al posizionamento ricercato.

Il rinnovamento dell’immobile si accompagna al percorso di aggiornamento del merchandising mix affidato ad Odosgroup.

Il processo è oggi in fase di piena evoluzione, grazie al recente ingresso di nuovi tenants con marchi importanti a livello nazionale ed al rinnovamento del proprio layout interno da parte del Carrefour Market nonché di altri operatori già presenti.

Un ulteriore sviluppo dell’offerta del Centro, che già oggi conta su 5 Medie Superfici e 13 negozi, sarà costituito dall’inserimento di ulteriori nuovi operatori commerciali che, stante i concreti segnali di interessamento già raccolti da Odosgroup, si immagina possa avvenire in un’ottica di breve periodo.

Nel corso del mese di Dicembre, a partire da sabato 3 quando è previsto l’evento di re-opening, Odosgroup ha programmato un fitto calendario di manifestazioni e spettacoli, supportato da un intenso piano di comunicazione sul territorio.

Anche grazie al piano degli eventi, che verrà mantenuto nel corso dei prossimi esercizi, il rinnovato Centro Commerciale Cocquio si presenta oggi come un prodotto vicino alle esigenze della propria Clientela, in grado di offrire un’esperienza di shopping completa ed appagante, nonché di sorprendere, conquistare e divertire i propri Clienti.

Odosgroup è il brand in cui sono integrate tutte le necessarie competenze per la gestione di immobili con destinazione d’uso commerciale; Centri Commerciali / Parchi Commerciali / Complessi Polifunzionali.

Le Società Odos, Gea ed Atrium – appartenenti al Gruppo – operano con specializzazione e sinergia per assicurare al meglio a Proprietà Immobiliari, Fondi di Investimento, Promotori, tutte le fasi di:

• rivalorizzazione e refurbishment;

• commercializzazione;

• gestione delle locazioni;

• gestione commerciale e direzione;

• gestione tecnica e building management;

• gestione marketing e promo-pubblicitaria.

In oltre 15 anni, il Gruppo ha inoltre consolidato una particolare specializzazione nella gestione di Condomini Commerciali e Direzionali per i quali, sul mercato delle gestioni, costituisce interlocutore d’elezione; grazie alle ottimizzazioni fiscali del proprio modello certificato di gestione, mediante Mandato senza rappresentanza”.

Sito web: www.odosgroup.it

 (Fonte: Odosgroup)

Istat, clima di fiducia dei consumatori stabile, in calo per le imprese

“A novembre 2016 il clima di fiducia dei consumatori rimane sostanzialmente stabile attestandosi a quota 107,9 (108,0 a ottobre); l’indice composito del clima di fiducia delle imprese scende lievemente, da 101,7 a 101,4.

Tra le componenti del clima di fiducia dei consumatori, il clima economico si mantiene sostanzialmente stabile (da 127,3 a 127,2) mentre la componente futura registra una diminuzione riportandosi sul livello medio del periodo luglio-agosto (da 114,3 a 113,7). Dopo i cali registrati negli ultimi tre mesi, in novembre sia il clima personale sia quello corrente migliorano: la componente personale aumenta da 100,5 a 101,3 e quella corrente passa da 102,8 a 103,7.

I giudizi dei consumatori riguardo la situazione economica del Paese scendono lievemente (il saldo passa da -52 a -53) così come le aspettative il cui saldo si attesta sul valore più basso registrato da marzo 2014 (il saldo passa da -19 a -20). Le opinioni sull’andamento dei prezzi al consumo, espresse su un arco temporale di 12 mesi (giudizi sui 12 mesi passati e aspettative per i prossimi 12 mesi), sono orientate alla diminuzione: per i giudizi, il saldo passa da -30 a -34 e per le aspettative da -25 a -28. Infine, diminuiscono le aspettative sulla disoccupazione: il saldo raggiunge il valore più basso dallo scorso giugno (da 31 a 28).

Con riferimento alle imprese, nel mese di novembre si registra un peggioramento della fiducia diffuso in tutti i comparti tranne nel commercio: nella manifattura l’indice passa da 102,9 a 102,0, nei servizi di mercato da 106,6 a 105,2, nelle costruzioni da 125,8 a 124,2; nel commercio al dettaglio l’indice sale da 101,6 a 106,5.

Per quanto riguarda le componenti dei climi di fiducia, nel comparto manifatturiero peggiorano i giudizi sugli ordini (il saldo passa da -11 a -14) mentre aumentano le attese sulla produzione (da 9 a 10). Il saldo dei giudizi sulle scorte rimane stabile. Nel settore delle costruzioni, migliorano i giudizi sugli ordini (da -27 a -25) mentre si segnala un diffuso peggioramento delle aspettative sull’occupazione (da -7 a -11 il saldo).

Nei servizi, si deteriorano i giudizi sul livello degli ordini (da 8 a 6 il saldo) e le attese sull’andamento generale dell’economia (da 5 a 3); il saldo delle attese sugli ordini rimane stabile a quota 5. Nel commercio al dettaglio migliorano sia i giudizi sulle vendite correnti (il saldo passa da -1 a 7) sia le attese sulle vendite future (da 23 a 29); il saldo dei giudizi sulle scorte di magazzino diminuisce da 10 a 9”.

(Fonte: www.istat.it, “Fiducia dei consumatori e delle imprese”, 28 novembre 2016)

Istat, vendite al dettaglio in netta diminuzione

“A settembre 2016 le vendite al dettaglio registrano una diminuzione congiunturale, pari a -0,6% sia in valore sia in volume, confermando le tendenze negative registrate nei mesi precedenti. Le vendite di prodotti alimentari diminuiscono dello 0,3% in valore e risultano stazionarie in volume; quelle non alimentari calano dello 0,8% sia in valore sia in volume.

Nella media del trimestre luglio-settembre 2016, l’indice complessivo del valore delle vendite al dettaglio diminuisce dello 0,4% rispetto al trimestre precedente. L’indice in volume diminuisce, nello stesso arco temporale, dello 0,6%.

Rispetto a settembre 2015, le vendite diminuiscono complessivamente dell’1,4% in valore e dell’1,7% in volume. La flessione più marcata riguarda i prodotti non alimentari: -1,6% in valore e 1,9% in volume.

Tra i prodotti non alimentari si registrano variazioni negative per quasi tutti i gruppi di prodotti. Le diminuzioni più marcate si rilevano per i gruppi Cartoleria, libri, giornali e riviste (-4,1%) e Calzature, articoli in cuoio e da viaggio (-3,9%).

Rispetto a settembre 2015 si osserva una contenuta flessione del valore delle vendite per la grande distribuzione (0,2%), mentre il calo risulta molto più marcato per le imprese operanti su piccole superfici (-2,5%)”.

(Fonte: www.istat.it, 25 novembre 2016)

Nasce PRO4ICT, l’Associazione dei Professionisti del Digitale di Confcommercio

“Tre i punti di lavoro di PRO4ICT: creare networking, valorizzare le competenze e tutelarne la professionalità sul mercato e a livello istituzionale. Il primo presidente è Deborah Ghisolfi. Fioroni: ‘l’opera dei professionisti del settore ICT è strategica per la competitività delle imprese e del Sistema Paese’.

Se è vero che i professionisti del digitale stanno aumentando rapidamente e che costituiscono l’ossatura della Trasformazione Digitale, è altrettanto vero che in Italia non hanno vita facile. Il mercato è una prateria in cui la concorrenza è sfrenata, complice soprattutto la corsa al ribasso delle tariffe che mina la qualità del lavoro. Inoltre le competenze non vengono spesso garantite e tanto meno certificate e fare business diventa un’impresa. Ecco perché i freelance, professionisti dell’ICT, non hanno la possibilità di incidere come categoria per la tutela della loro professionalità, né a livello di mercato, né politico. ‘Ciò che serve è creare un contesto in cui ci si possa mettere in gioco a livello identitario e avere la forza per far sentire la propria voce’, commenta Deborah Ghisolfi, neo presidente di PRO4ICT, l’Associazione Nazionale dei professionisti ICT. ‘PRO4ICT nasce in seno a Confcommercio–Imprese per l’Italia, del cui peso istituzionale potremo beneficiare fin da subito per partire con le attività rivolte ai nostri associati, e raccoglie il knowhow di Assintel, che rappresenta l’altra faccia della medaglia della rappresentanza dell’ICT a livello aziende’, aggiunge. Anna Rita Fioroni, responsabile di Confcommercio Professioni, commenta: ‘una nuova Associazione nasce all’interno di Confcommercio e aderisce al nostro Coordinamento delle professioni per la rappresentanza e la tutela di professionisti nel settore ICT, la cui opera è strategica per la competitività delle imprese e del Sistema Paese. Insieme faremo un cammino di valorizzazione delle qualità e delle competenze per distinguersi nel mercato dell’innovazione’”.

(Fonte: www.confcommercio.it, “Nasce l’Associazione dei Professionisti del Digitale di Confcommercio”, 23 novembre 2016)

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