CLOSE
Home Authors Posts by fabrizio.gomarasca

fabrizio.gomarasca

713 POSTS 0 COMMENTS

I Roero di Panificio Spar portano la tradizione di qualità sullo scaffale dei grissini

Da settembre i grissini Roero di Panificio Spar arriveranno sugli scaffali di molte catene. Fin qui nulla di particolarmente eclatante: un’altra referenza ad affollare la categoria dei derivati del pane. Ma se si considera il progetto che sta alla base e la storia del Panificio Spar, allora le cose cambiano. Non poco.

Cominciamo dalla storia, che è paradigmatica di quella di tante piccole e medie imprese familiari cresciute con in testa un’idea precisa: produrre con un processo di artigianato industriale le specialità del territorio dove operano. La storia di Spar comincia nel 1982 con l’dea di creare un consorzio di panificatori nella zona del Roero, nella Provincia Granda di Cuneo, dove la passione per il lavoro e per fare le cose bene è connaturata alle persone (Farinetti docet!).

Poi negli anni Novanta subentra la famiglia Bertolusso che imprime una svolta, avendo capito che il pane in grande distribuzione stava cominciando ad avere un ruolo diverso. E così si comincia a pensare al pane surgelato da cuocere nel punto vendita.

Enrico Bertolusso
Enrico Bertolusso

«Da quattro persone siamo presto cresciuti a oltre trenta – racconta Enrico Bertolusso, uno dei tre fratelli della seconda generazione oggi alla guida del Panificio Spar – e l’azienda si è strutturata e organizzata in modo da poter affrontare la supply chain del freddo senza derogare ai principi di qualità del prodotto, che amiamo riassumere in tre concetti di base: procedimenti di lavoro artigianali, ingredienti garantiti, territorialità. A supportare il nostro impegno sono poi arrivate le certificazioni BRC/IFS per i fornitori della Gdo riconosciute a livello internazionale».

Consolidato nel corso degli anni il ruolo di fornitori della grande distribuzione, la famiglia Bertolusso ha cominciato a pensare allo sviluppo di un proprio marchio, con un percorso inverso rispetto a quello di molti altri fornitori e copacker della Gdo.

Nasce così la linea di grissini Roero in otto varianti rigorosamente stirati a mano. «Siamo partiti da alcune considerazioni di fondo», spiega Bertolusso. «È vero che per quanto riguarda la categoria dei grissini abbiamo di fronte decine di proposte per diverse scale di prezzo. Ebbene, c’è una cosa che li accomuna tutti, compreso i nostri. Sono prodotti poveri: acqua, farina, lievito essenzialmente. Ma secondo noi è il processo di produzione che fa la differenza. I Roero hanno una percentuale bassa di lieviti, ma la lievitazione della pasta madre dura dalla 16 alle 24 ore, utilizzano solo olio di oliva italiano, nessuna margarina e niente olio di palma. E soprattutto sono stirati a mano. Tutto ciò conferisce al grissino quella leggerezza e quella fragranza tipica delle produzioni del nostro territorio. Senza dimenticare il gusto e il sapore del vero grissino originale. Non dimentichiamo che nel Roero il grissino ha una tradizione che data dal Seicento, quando apparve per la prima volta».

stiratura grissini
Una fase della stiratura a mano dei grissini Roero

Otto referenze non sono un po troppe?

«Abbiamo considerato che fossero necessarie per allargare il target dei consumatori. Se in Piemonte la cultura del grissino classico all’olio d’oliva o all’extravergine è fortissima, nelle altre regioni la modalità di consumo può essere quello dello snacking, dello spezzafame nel corso della giornata. Così si spiegano le varianti alla pizzaiola, alle olive, al sesamo tostato, al rosmarino, al mais e alle cipolle fritte. Il nostro obiettivo è quello di raggiungere tutti i potenziali utilizzatori in tutte le regioni d’Italia. E stiamo cominciando anche a proporre i Roero all’estero».

 

Packaging fuori dai luoghi comuni e qualità e cura nella produzione ne fanno un prodotto premium?

«Sicuramente non si rivolge a chi cerca solo il prezzo. Diciamo che il posizionamento di prezzo non è nell’area del superpremium, ma crediamo a un giusto compromesso in grado di valorizzare la qualità che vogliamo proporre. Se riusciremo a far capire ai figli dei nostri acquirenti che questo è il gusto del grissino, i risultati non mancheranno».

 

Il lancio è previsto per settembre. Quali azioni di comunicazione prevedete?

Gli investimenti saranno concentrati in oltre 4.000 passaggi su radio locali e nazionali oltre ad affissioni nelle principali stazioni delle città italiane e al web. Per il 2016 sono previsti investimenti in tv, radio e web.

Gfk: nella società sorprendente la marca diventa icona e stringe un nuovo patto con le persone

Nel suo seminario annuale Gfk traccia la strada per i marketer e i comunicatori delle imprese e focalizza l’attenzione sulle dinamiche della grande trasformazione in atto.

Il marketing non può più utilizzare gli strumenti fin qui abitudinari, perché il consumatore appartiene ormai al secolo scorso e oggi ci si trova di fronte a individui, a persone. E la marca deve trasformarsi iin un’icona, perché viviamo un una società sorprendente, perché il mondo digitale sta creando sempre nuove opportunità di relazione e connessione tra le persone, non necessariamente soltanto fra i giovani ma tra le persone mature e anche anziane.

Gfk ha quindi focalizzato l’attenzione sulle dinamiche del cambiamento in corso sempre più veloce dove il digitale sta aumentando il dominio della realtà. È una nuova modalità di mettersi in relazione e di soddisfare nuovi bisogni di “realtà aumentata”, come dimostrano esempi quali alcuni padiglioni di Expo e il Mercato Metropolitano di Milano.

Questa nuova modalità, fatta di immagini e sensazioni che arrivano fino all’esperienza, chiede alle Marche un nuovo patto di presenza e di comunicazione.

«Oggi il consumatore è una persona che chiede alle marche o alle imprese di offrire sempre più sapere distintivo permettendogli di allargare il suo universo cognitivo», afferma Giuseppe Minoia di Gfk.

Non esistono quindi più target immutabili nel tempo. Esistono solo persone che massimizzano opportunità che le aziende offrono. Si tratta di target nuovi che possono non coincidere con le convinzioni, gli stereotipi e le attese

E alla marca si chiede un nuovo patto di fiducia, con la speranza davvero che la realtà aumenti grazie agli arricchimenti di marca, senza peraltro tradire e fare del male all’organismo vivente che chiamiamo Gaia.

Tutto questo porta anche a considerare la marca in una nuova logica identitaria: non più marca ma icona come segno evocativo di esperienze desiderabili.

Eataly raddoppia a Roma in Piazza della Repubblica in collaborazione con il Gruppo Ethos

Il palazzo dove apre Eataly in piazza della Repubblicaa roma, di fianco al Boscolo Esecra Hotel (foto: via Boscolo Hotels)

Tutto è quasi pronto per l’inaugurazione del secondo store di Eataly a Roma in Piazza della Repubblica, dove l’inaugurazione inizialmente prevista per il 9 luglio è stata spostata al 14 per problemi tecnici, proprio là dove fino a poco tempo fa c’era un McDonald’s. Una vera nemesi, un avvicendamento gravido di significati!

Ultimi giorni di lavoro per Eataly Repubblica
Ultimi giorni di lavoro per Eataly Repubblica

1500 mq, che comprendono 7 luoghi di ristoro: il ristorante dei salumi e formaggi, l’area pizza e focaccia al taglio con la pasticceria di Luca Montersino e il bar, il ristorante della carne, del fritto, della pasta e della pizza e la gelateria Lait; 2000 prodotti di alta qualità in vendita nel reparto mercato e una sala eventi; il reparto enoteca e la birreria.

Eataly v001a_rgb006

Eataly Repubblica nasce dalla collaborazione tra Eataly e il Gruppo Ethos, azienda già affermata nel settore enogastronomico lombardo. Gruppo Ethos nasce nel 1988 con la Trattoria Sanmauro, nel cuore della Brianza, e diventa poi un gruppo di sei ristoranti nelle province lombarde di Lecco, Monza e Brianza e nella città di Milano.

Gli “Alti Cibi” di Eataly saranno affiancati dall’approccio sostenibile del gruppo Ethos alla ristorazione e all’alimentazione, con l’intento di far camminare insieme l’educazione al palato, il racconto del cibo e l’educazione alimentare.

Eataly v001a_rgb005 Eataly v001a_rgb004

Beppe Scotti, Amministratore Delegato di Gruppo Ethos, commenta così questa collaborazione:

«Per noi che siamo ristoratori, l’opportunità di confrontarci con uno dei più riconosciuti player per la vendita e somministrazione di alimentari su scala mondiale è una straordinaria opportunità di crescita: potremo sperimentare un modello di business diversificato in cui la ristorazione è affiancata al mercato. Un format che abbina la distribuzione organizzativa all’artigianalità e all’eccellenza, che è un po’ lo stesso principio che guida lo sviluppo strategico del Gruppo Ethos».

Il Presidente di Eataly, Francesco Farinetti è entusiasta di questo incontro, che porterà sicuramente un valore aggiunto sia alla storia delle due aziende, sia alla Capitale: «La qualità delle aziende nasce dalla qualità delle persone che vi lavorano. Da qui nasce l’incontro con il Gruppo Ethos con cui da subito abbiamo trovato comunità di valori e di intenti. Siamo molto contenti di poter portare la qualità di Eataly nel centro di Roma in una location affascinante che siamo sicuri conquisterà un pubblico ancora più vasto».

Le previsioni IRI 2015-2016 sulle vendite nel retail del largo consumo: la stagnazione è finita

Note positive dall’analisi elaborata da Iri sulle vendite del largo consumo nel primo semestre.

La prima parte del 2015 ha superato le aspettative di ripresa per i prodotti confezionati di largo consumo (LCC) espresse a fine del 2014, complice anche un rimbalzo su una controcifra particolarmente negativa nello stesso periodo dell’anno precedente. Il preconsuntivo del primo semestre sancisce perciò la fine della fase critica che ha caratterizzato le vendite del comparto nel biennio 2013-2014.

Schermata 2015-07-06 alle 11.53.08

Il miglioramento della fiducia delle famiglie – scrive Iri in una nota -ha consentito di riportare gli acquisti sui livelli del 2012. Il dato confortante, secondo gli analisti di Iri è che questi risultati sono ottenuti senza un’ulteriore accelerazione della pressione promozionale di prezzo, un fatto nuovo dopo molti anni di crescita costante del ricorso a questa leva, così come si registra il traino dei prodotti di marca e  si conferma il rallentamento delle vendite dei prodotti a marchio del distributore

Questi elementi hanno contribuito alla ripresa del valore del carrello della spesa che si traduce in un moderato aumento dell’indice medio dei prezzi, nonostante l’inflazione a parità di paniere resti praticamente nulla.

Le previsioni di IRI indicano una chiusura del 2015 positiva (+1,4% a volume e +1,7% a valore) anche se probabilmente nella seconda parte dell’anno ci sarà un affievolimento della spinta dei primi mesi. Ciò a causa delle turbolenze finanziarie innescate dalla crisi greca e dalle crescenti incertezze sul fronte geopolitico che potrebbero influenzare negativamente il sistema di aspettative dei consumatori italiani. Inoltre la ripresa dell’occupazione (ritenuto il principale fattore per sostenere la ripresa) è ancora incerta (i dati ufficiali che si sono succeduti negli ultimi mesi sono spesso contraddittori) e più che altro «annunciata».

Per il 2016 Information Resources prevede un consolidamento dei volumi attorno al punto percentuale di crescita a fronte di un maggiore spunto dei prezzi. Questo scenario fa riferimento all’ipotesi che l’azione di espansione monetaria portata avanti dalle autorità finanziarie europee abbia successo e ridia vigore al sistema dei prezzi dei paesi membri.

Questo scenario – conclude la nota di Iri -non contempla la possibilità che il governo possa ricorrere alla «clausola di salvaguardia» nel caso che non vengano raggiunti gli obiettivi di bilancio concordati in sede di comunitaria. In questo caso il rialzo dell’IVA avrà un effetto sull’inflazione del comparto e bloccherà la crescita dei volumi. Purtroppo questa possibilità rischia di divenire più concreta se gli spread BTP/Bund torneranno a salire sensibilmente come conseguenza della crisi greca.

Amazon inventa il Prime Day, le promozioni in un giorno su scala globale

La macchina promozionale di Amazon non si ferma e così, in occasione del suo ventesimo compleanno, il 15 luglio sarà Prime Day, una giornata globale di sconti che, scrive Amazon in una nota, offrirà un numero di offerte ancora maggiore rispetto al Black Friday, in esclusiva per i clienti Prime.

Mercoledì 15 luglio, infatti i nuovi iscritti e i già clienti Prime potranno ordinare centinaia di prodotti scontati, grazie a offerte lampo e offerte del giorno a loro riservate, e di ricevere il tutto con spedizioni veloci e gratuite.

Oltre all’Italia, le offerte sono disponibili in Gran Bretagna, Stati Uniti, Spagna, Giappone, Germania, Francia, Canada e Austria.

Il servizio Prime è stato lanciato in Italia  nel 2010 e offre agli iscritti consegne in 2-3 giorni su milioni di prodotti e consegne in un giorno su più di un milione di prodotti in più di 6000 comuni. I clienti Prime possono inoltre beneficiare delle Offerte in Anteprima su Amazon BuyVIP dalle 22:00 della sera precedente il loro inizio.

I tempi di consegna sempre più ridotti sono un terreno di competizione molto forte nel canale online e, tra delivery e pick-up, nell’alimentare la partita si gioca sul filo delle ore. Anche Amazon non è da meno e così recentemente è stata introdotta per gli iscritti a Prime la consegna gratuita in un giorno lavorativo su più di un milione di prodotti in catalogo. I clienti Prime possono inoltre usufruire dello sconto fino al 50% sul servizio “Spedizione Sera” disponibile nell’area milanese, che consente di ordinare i prodotti fino alle 12:00 e di riceverli la sera stessa entro le 21:00.

Al Senso ritrovato di Plef in Expo è di scena il lavoro per la sostenibilità

Proseguono gli appuntamento della serie il Senso ritrovato  in Expo 2015 organizzati da Plef – Planet life economy foundation, fondazione senza scopo di lucro che si occupa di dare concretezza ai principi della Sostenibilità promuovendo la realizzazione di un nuovo modello economico e sociale in grado di creare vero “Valore” (economico, sociale, ambientale, umano) superando le tesi contrapposte della “Crescita” o della “Decrescita”.

Il 7 luglio sempre alla Cascina Triulza, lo spazio della società civile all’Esposizione universale, è la volta del workshop dedicato a Il lavoro dell’uomo, il lavoro del consulente di management per la sostenibilità.

La sostenibilità dell’azione economica dell’uomo e del suo stile di vita sono la vera sfida dell’oggi e dei decenni a venire, si legge nella presentazione del workshop. In questa sfida essenziale è l’apporto dei consulenti di management che, con le loro competenze, sono i naturali portatori d’innovazione e cambiamento.

L’evento promosso da Apco, Associazione italiana dei consulenti di management, assieme al proprio network internazionale, ICMCI, vuole portare su questa sfida i professionisti italiani e i loro colleghi di ben 54 Paesi, affinché le eccellenze non rimangano sconosciute o isolate, ma costituiscano radice e stimolo all’ulteriore divulgazione di una cultura della sostenibilità, consapevole sintesi di idealità e convenienze.

Qui il programma. Per iscrizioni e informazioni rivolgersi ad Apco (02 7750449).

Ahold Delhaize sceglie Pedon come co-packer per una nuova linea bio

Albert Heijn, il maggior retailer olandese e parte del gruppo Ahold Delhaize, ha commissionato a Pedon la produzione e il confezionamento di una linea di cereali, risi e legumi bio. I prodotti a marchio AH sono distribuiti in 966 supermercati della catena nei Paesi Bassi, con la possibilità di estendere, in un prossimo futuro, la distribuzione in Germania e Belgio.

La gamma prodotta da Pedon comprende sette referenze a rapida cottura, provenienti da agricoltura biologica, che conciliano benessere e qualità dei prodotti con praticità e velocità di preparazione e sono adatte anche a chi segue un regime alimentare vegetariano o vegano.

Novità assoluta sono le referenze couscous di farro integrale, mix di riso e cereali Incas e mix di riso, soia e lenticchie che si aggiungono ai già noti quinoa, bulgur, 5 cereali e il mix riso e cereali per un’ampia e variegata offerta a scaffale.

Albert Heijn è la principale insegna della grande distribuzione olandese facente capo alla multinazionale Ahold che ha recentemente annunciato l’acquisizione del 61% delle quote azionarie del retailer belga Delhaize, creando così il gruppo Ahold Delhaize che, con un fatturato di 54 miliardi di euro (il quarto più grande in Europa) e oltre 6.500 store in tutto il mondo, controllerà il 4% del mercato alimentare statunitense.

Nel Biomarket Naturasì a Expo i banchi refrigerati di Costan a impatto zero

Uso più razionale delle risorse, bassi consumi energetici, tutela ambientale sono, in senso lato, dei pilastri su cui si fonda il settore del biologico e contemporaneamente sono anche temi cruciali per Expo. Da queste pemesse nasce la collaborazione di Costan (marchio del gruppo Epta) con Naturasì, presente a Expo proprio con il Biomarket, un punto vendita di 350 metri quadrati nel cuore del Parco delle Biodiversità, dove l’esperienza d’acquisto si coniuga con la sostenibilità. E che per Naturasì e Costan si esprime nella tutela ambientale, in particolare con la riduzione dei consumi nella catena del freddo che in un punto vendita pesano in media per il 40% sul totale, grazie all’adozione di banchi a basse emissioni ed un impianto a refrigerante naturale CO2 transcritico, per un impatto sul global warming potential (GWP) pressoché nullo.

«Le soluzioni green adottate, a refrigerante naturale – afferma il Group Marketing Director di Epta William Pagani – si inseriscono perfettamente all’interno di un progetto più ampio, che ci vede al fianco di NaturaSì per favorire il rispetto del territorio ed un uso più razionale delle risorse».

BelliniTrend_NaturaSiAttraverso soluzioni tecnologicamente avanzate, Epta assicura una presentazione a regola d’arte ed una perfetta conservazione degli alimenti, preservandone il valore. Nello specifico Costan ha fornito i plug-in (banchi a gruppo incorporato) Bellini Trend e GranVista della Rev UP Family, personalizzati con rivestimenti e spalle in legno chiaro, a garanzia della massima omogeneità di esposizione ed ecosostenibilità dello store, grazie ai materiali naturali scelti, riciclabili al 100%. Inoltre, gli arredi della nuova gamma Rev UP sono progettati per essere energeticamente efficienti, con un risparmio pari al 62%, se confrontati con un mobile aperto e una riduzione della carbon footprint del 49,5%, rispetto ai modelli precedenti.

GranVista_NaturaSi_2Il progetto realizzato in partnership con Costan – commenta il direttore generale di EcornaturaSì Roberto Zanoni – intende promuovere l’agricoltura e l’allevamento biologico e biodinamico italiano quale modello sostenibile che, grazie alle sue caratteristiche, si configura come il regime alimentare in grado di rispondere alle grandi sfide lanciate da Expo 2015. Per noi, nutrire il Pianeta significa, infatti, tutelare la fertilità dei suoli, non inquinare le falde acquifere e rispettare l’equilibrio naturale, dalla fase di produzione, alla commercializzazione dei cibi».

Costan zero-impact refrigerated counters in the Naturasì Biomarket at the Expo

A more sensible use of resources, low energy consumption and environmental protection are, broadly speaking, the foundations on which the organic industry is built, and are also the key themes for the Expo. These principles have led to the collaboration between Costan (brand from the Epta group) and Naturasì, which is participating at the Expo with the Biomarket, a 350 square metre retail area at the heart of the Biodiversity Park, where the buying experience is combined with sustainability. For Naturasì and Costan, this means protecting the environment, in particular by reducing energy consumption in the cold chain – which in a point of sale accounts for an average of 40% of the total consumption – thanks to the use of low emission counters and a transcritical CO2 refrigeration system, resulting in an almost zero impact on global warming potential (GWP).

“The green, natural refrigerant solutions used,” confirms William Pagani, Epta’s Group Marketing Director, “perfectly integrate into a wider project, which sees working alongside NaturaSì to promote respect for the environment and a more sensible use of resources.”

BelliniTrend_NaturaSi

By using technologically advanced solutions, Epta guarantees excellent presentation and perfect preservation of food items, whilst maintaining quality. In specific terms, Costan has provided the Bellini Trend and GranVista plug-ins (incorporated unit counters) from the Rev UP Family, customized with pale wood cladding and abutments, guaranteeing maximum uniformity of the display and eco-sustainability of the store, thanks to the natural, 100% recyclable, materials chosen. Furthermore, the fittings of the new Rev UP range are designed to be energetically efficient, with savings of 62% compared to an open unit, and a 49.5% lower carbon footprint compared to previous models.

GranVista_NaturaSi_2

“The project completed in partnership with Costan” – comments Roberto Zanoni, the general manager of EcornaturaSì – “intends to promote organic and biodynamic Italian farming and agriculture as a sustainable model which, thanks to its characteristics, is a food system which is capable of responding to the great challenges of the Expo 2015. For us, Feeding the Planet means, in fact, protecting the fertility of the land, not polluting water and respecting the balance of nature, from production through to the selling of food products.”

Doxa-Assobirra, la fotografia del week end degli italiani in 10 risposte

Realizzata su un campione di 967 persone rappresentative della popolazione italiana adulta (18+anni), l’indagine Doxa-Assobirra scatta una fotografia di come gli italiani preferiscono trascorrere il week.-end. Ovviamente la birra la fa da padrona: nella cena del sabato sera (pizza e birra, un must), ma anche con l’aperitivo del venerdì sera.

“Questa ricerca conferma che la birra è adatta in ogni occasione e momento dell’anno, ma naturalmente per la sua naturale leggerezza è la stagione estiva quella in cui si registrano i livelli di consumo più elevati, con il 47% del totale annuo sorseggiati tra maggio e agosto – afferma Filippo Terzaghi, direttore di AssoBirra, l’associazione dei produttori di birra e malto che riunisce grandi aziende, marchi storici, microbirrifici e malterie.

Famiglia e amici sono le relazioni che si tende a coltivare di più nel week end, quando ci si dedica di più a cucinare e quando il barbecue domenicale sembra averecolpito al cuore gli italiani. La spesa? naturalmente il sabato, anche se non piace farla. Sul tema della shopping experience c’è ancora molto da lavorare…

[Not a valid template]

BrandContent

Fotogallery

Il database online della Business Community italiana

Cerca con whoswho.it

Diritto alimentare