Le vicepresidenti Laura e Barbara Gabrielli il Presidenmte del Teramo Calcio (neopromosso in serie B) Luciano Campitelli e Giancarlo Gabrielli
Mantenuti gli standard qualitativi dello scorso anno, l’ipermercato Oasi di Piano D’Accio si aggiudica per il secondo anno consecutivo il premio “Miglior filiale Oasi” voluto dal Gruppo Gabrielli per segnalare i punti di vendita Oasi e Tigre che si sono distinti per le ottime performance.
L’attuale direttore del punto vendita Mirko Marchegiano con il Presidente del Teramo Luciano Campitelli
«Sono molto contento di questo riconoscimento – ha commentato Luigi D’Annibale ex direttore dell’ipermercato – soprattutto per i miei collaboratori, dagli addetti ai capo reparto. Sicuramente il reparto macelleria con i tanti servizi offerti, l’ampliamento della gamma dei freschi e l’alta qualità dei prodotti, che da sempre contraddistinguono tutti i punti vendita del Gruppo Gabrielli, sono stati la nostra carta vincente”. È intervenuto anche l’attuale direttore del Punto vendita premiato Mirko Marchegiano da poco insediato “L’obiettivo da centrare per il prossimo anno è ottenere per il terzo anno consecutivo questo ambito riconoscimento.”
Dopo un periodo di oltre quindici anni, in cui la vendita dei propri prodotti sul mercato Italia è stata affidata a partner distributivi di assoluto e riconosciuto valore (e in modo particolare negli ultimi cinque al Gruppo Italiano Vini) – si legge in una nota diffusa dall’azienda – Carpenè Malvolti ha deciso di ricondurre a se stessa anche la gestione delle dinamiche commerciali attraverso una propria rete vendite dei propri vini spumanti e distillati, a presidio sia del canale moderno che di quello tradizionale nonché del duty free.
Si tratta di una scelta voluta dalla famiglia Carpenè e dal management che, in un più ampio quadro di rinnovamento strategico in ambito commerciale e marketing intrapreso ormai da due anni, si assumono anche la responsabilità del presidio distributivo sul mercato nazionale, da sempre riferimento imprescindibile, che oggi rappresenta ben il 45% del fatturato totale.
L’operazione è stata decisa nella convinzione che una strategia sempre più fortemente consumer oriented non possa prescindere dalla gestione diretta di tutte le dinamiche che la guidano, anche a supporto della brand equity.
Un concetto ribadito da Etile Carpenè, che dopo aver espresso soddisfazione per gli anni di collaborazione con il Gruppo Italino Vini ha detto che la decisione è in linea con «una nuova e più generale strategia di sviluppo su tutti i cinquanta mercati in cui l’Azienda da più decenni opera, in coerenza con gli obiettivi di medio-lungo termine che la nostra azienda si è recentemente posta, in coincidenza peraltro sia con il prossimo avvicendamento con la quinta generazione, rappresentata da mia figlia Rosanna, sia con l’ormai prossima importante storica tappa dei 150 anni nella conduzione diretta e continuativa dell’attività d’Impresa».
Ice Cube, primo produttore in Italia di ghiaccio alimentare confezionato, ha presentato, in collaborazione con NFI – Nutrition Foundation of Italy e Ministero della Salute, il primo “Manuale di corretta prassi operativa per la produzione di ghiaccio alimentare”.
Approvato dal Ministero della Salute secondo quanto previsto dal Reg. CE 852/2004, il Manuale è uno strumento indispensabile per la tutela della sicurezza alimentare dei consumatori, una sfida globale che passa (anche) per l’utilizzo del ghiaccio, indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come uno degli alimenti a più alto rischio di contaminazione biologica. Non solo, la stessa OMS, il 7 aprile scorso, in occasione della Giornata mondiale della Salute, ha segnalato come nel mondo muoiano circa 2 milioni di persone all’anno in seguito al consumo di alimenti contaminati e come il ghiaccio non sia esente da responsabilità.
«Il Manuale è inedito per completezza, per autorevolezza e per specificità dei temi trattati e indica per la prima volta tutte le norme necessarie a garantire che il ghiaccio per uso alimentare arrivi al consumatore privo di contaminanti fisici, chimici, ma soprattutto biologici. La contaminazione biologica, infatti, rappresentata da batteri come Salmonella ed Escherichia, ma anche da virus, parassiti e micotossine, può causare danni anche gravi alla nostra salute: ecco perché è importante fare chiarezza su una filiera della catena alimentare che viene troppo spesso sottovalutata» ha spiegato Andrea Poli, presidente di NFI.
«Dobbiamo mantenere alta l’attenzione sulla qualità del ghiaccio che beviamo, ricordando che questo alimento non è sterile di per sé. Il processo di congelamento dell’acqua non produce l’inattivazione di agenti infettanti causa di malattia, ma solo la loro attenuazione e il rischio di contaminazione può essere altissimo, sia in fase di produzione che di conservazione – ha concordato Simone De Martino, titolare Ice Cube, azienda che ha svolto un ruolo di primo piano nella stesura del Manuale, avvalendosi di un’esperienza pluriennale nella produzione e commercializzazione di ghiaccio per uso alimentare, certificato secondo gli indicatori di Qualità ISO9001:2008 e di prodotto IFS (International Features Standards) FOOD (HigherLevel). Ice Cube è infatti il primo produttore in Italia di ghiaccio puro per uso alimentare con 3mila tonnellate di ghiaccio l’anno che distribuisce lungo tutto lo stivale con oltre140 distributori, attraverso il canale Ho.Re.Ca, GDO e Cash & Carry vantando il 90 % di copertura sul territorio nazionale e un incremento di vendite medio del 40%, solo nell’ultimo anno. «Molti bar, discoteche, pub, ristoranti e altri operatori del settore turistico e ristorativo – ha ripreso De Martino – producono ghiaccio che in molti casi non può essere considerato alimentare. Anche il ghiaccio prodotto da appositi macchinari, è risultato non a norma dalla maggior parte delle analisi fatte, poiché spesso la macchina non viene sottoposta alle necessarie operazioni di pulizia e manutenzione. Consideriamo che uno studio (fonte Bain) ha stimato un consumo annuale di ca. 78.0000.000 milioni di kg di ghiaccio nel solo canale bar (ho.re.ca.). Immaginiamo quanto di questo non sia prodotto con le dovute attenzioni. Ecco, dunque, perché abbiamo ritenuto importante impegnarci in prima persona nella definizione di un prontuario della salute alimentare che possa supportare e tutelare sia chi il ghiaccio lo produce sia chi lo consuma».
Il mercato del ghiaccio alimentare confezionato, infatti,è molto ampio: a livello mondiale vale quasi 4 miliardi di euro, in Europa supera i 280 milioni di euro. L’Italia, in cui le stime al momento parlano di un giro d’affari per 3 milioni di euro, è indicata come il Paese europeo con il potenziale di crescita più alto, con richieste che – secondo quanto rilevato dall’International e European Packaged Ice Association – sfiorerebbero i 200milioni di euro.
Sono studiate specificamente per la pausa pranzo le nuove soluzioni pronte a base di cereali messe a punto da Bonduelle per la linea In Pausa.
La categoria dei piatti pronti freschi durante il pasto fuori casa (e la pausa pranzo è il momento topico) è in crescita (+8,1%), tanto che, secondo Beyond Research International, il 31% degli italiani consuma piatti pronti almeno 2-3 volte la settimana. Tuttavia vi è una domanda relativa al gusto e alla sazietà che le insalate pronte (già proposte da Bonduelle con Agita e Gusta) non soddisfano. Nasce così la gamma Inpausa che accanto alle insalate Agita e Gusta propone ora quattro referenze Cereallegre (Mix di cereali e verdure, Cous cous con polo e verdure, Cous cous delizioso e Insalata di riso con tonno), insalte fresche di cereali già pronte e condite.
I consumatori interpellati hanno una percezione positiva di questi prodotti e li associano al reparto ortofrutta.
Per il lancio è previsto un cut price fino a fine luglio, materiale Pop ed eventi in store, oltre a una campagna di affissioni, web tv e e-couponing.
For decades it has been said that Italian retailers should have expanded abroad, but that the companies were not of a sufficient size to take the leap and measure themselves against the big international players. Then they arrived in Italy.
Some have gone, others are medicating their wounds. Others will arrive. Today, however, in 2015, albeit with the difficulty of establishing oneself abroad, with the opportunities of e-commerce and the interest of almost every country in the world for Italian food, things have changed somewhat. This was recently forcefully underlined at Fruit Innovation by the President of ICE, Riccardo Monti: “There is a huge demand from abroad for products of the Italian food industry. Today we are recognised leaders in quality, we must also become so in quantity”.
The goal which the Government has given itself is 50 billion in export turnover for 2020, compared to the 33 billion of today. “A goal within reach – said Agriculture Minister Maurizio Martina (on the right) – that can also count on a single agrifood made in Italy logo”, presented at Expo. The single logo is represented by an Italian flag with three waves that recall the concept of growth and development and by the wording The Extraordinary Italian Taste. The plan selects three segments: established, emerging and new markets. And in June the first campaign aimed at the United States and Canada will start with an investment of 30 million euros out of a total of 150 million envisaged overall.
“From today Italian agrifood – explained Minister Maurizio Martina – will be stronger and more recognisable on international markets. We finally have a single logo that will help consumers and operators to immediately identify the promotion of our products. We are starting with Expo Milano 2015 to take advantage of this extraordinary opportunity for visibility and continue with the activities envisaged in our internationalisation plan on strategic markets. Over the next three years we will invest over 70 million euros in promotion, learning to work as a team and not spreading our resources too thinly. With the single logo we intend to work on recognisability, create a leit motiv that links all the promotion activities of the real Italian product on the international stage. Our goal is to support companies that in recent years have fielded their energy, ability to get things done and passion, companies that have enabled Italy to record a growth of 70% in agrifood exports in the last 10 years. We closed 2014 with 34.4 billion euros, in the first quarter of 2015 we are at over 8.7 billion euros and our objective is to reach 36 billion by the end of the year. Also by properly exploiting the Universal Exhibition in Milan we can make it and aim to achieve 50 billion in exports in 2020”.
Also large-scale distribution can play its part. In fact something is moving, precisely in the direction of using the many riches of Italian agrifood to develop business abroad. There have been examples in the past, so much so that Crai is present in Switzerland and Malta with 160 stores. The methods are different, but the two major Italian groups, Conad and Coop, have finally moved.
The Cooperative of retailers landed in China in February with a mixed formula, for the moment envisaging five stores and a network of vending machines with a wide selection of products that can also be purchased via the Internet.
The project of Coop Italia, on the other hand, has just started, with the creation of a specific company – Coop Italian food – to develop contacts with international retailers or distributors of Italian products abroad, to which to propose private label products and those of small suppliers.
The first episode of this new adventure is in China: according to inStoremag information, ItalMenu has been established, a company based in Hong Kong whose business is to import and distribute Coop branded products in the retail and HORECA channels. Three weeks of promotional activities with ICE are planned for June and July in 40 stores of the PARKnSHOP chain, which belongs to the Hutchison Whampoa group.
It is true that there are no limits to human creativity when it comes to selling. Pizza Hut, the well-known fast-food chain with restaurants worldwide, has launched a truly original delivery service in Hong Kong: the pizza ordered not only arrives at the customer’s home in a box chosen among four “themes”, but turns into a projector to watch a film.
Precisely the pizza and film combination, beloved worldwide, was evidently what triggered the idea of Reed Collins creative agency: why not provide the customer with both at the same time?
Inside the box is a lens for projecting, when placed in the specific slot of the box, the images of the selected film on the wall, displayed from one’s smartphone through a QR Code. The box, it goes without saying, is inspired by cinema: science fiction, romance, horror or adventure. The video reveals how it all works.
It is not the first time that Pizza Hut has used technology to improve the customer experience via entertainment. Like the pizza put together and ordered on a table with a touch screen. It’s called entertainment (or pizza-tainment as it has been dubbed). Hope you enjoy watching it!
Founded in Milan 170 years ago and still today its headquarters and factory have remained in the same city. An exceptional anniversary that of Branca, a family business, now in its fifth generation, which is present in 160 countries worldwide with its products, first and foremost Fernet-Branca (which in Argentina is really a cult). Just recently it won fourth place overall, making it the first Italian brand, with a growth of 10% in the Shanken’s Impact Databank international ranking dedicated to the Top 100 brands of spirits worldwide that have experienced the fastest growth.
A little history It was in 1845 that Bernardino Branca and his three children began their adventure with Fernet-Branca, the result of their creativity and resourcefulness: a product with roots and herbs from four continents whose secret formula, still guarded by the Branca family, gave life to an elixir with such beneficial qualities as to have been sold for a long time (until 1950) in pharmacies. The decision to immediately invest in research, together with that of following the emigration of Italians in Europe and overseas, especially in the US and in South America, were the two great insights of the Branca family, which marked the beginning of a unique history, characterised by attention to innovation while respecting traditions, as recalled in the company’s motto “Novare Serbando” (renew while preserving).
The company developed based on this leitmotif and today has a product portfolio that also includes Brancamenta, Stravecchio Branca, Coffee Borghetti, Candolini Grappa, Grappa Sensèa, Punt e Mes, Carpano Classico and White, Antica Formula, Sambuca Borghetti, the premium spirit Magnamater, Sernova vodka, Villa Branca Chianti Classico wines, Bellarco spumante and the latest addition, Carpano Dry.
Niccolò Branca, Chairman and Chief Executive Officer of Fratelli Branca
“This anniversary – says Chairman and CEO Niccolò Branca – marks a historic milestone for our company, but also for made in Italy: the history of Branca shows how focus on quality and innovation, along with preservation of traditions, can make Italian companies great, helping them overcome difficult times without losing their roots and values. We in Branca have always put particular focus on research, quality of raw materials, attention to ethical standards and respect for the environment. And above all attention to people, to all workers, that are a fundamental part of the company and each day determine its success”.
For the anniversary, the Ministry of Economic Development has issued a stamp belonging to the thematic series “The excellence of the manufacturing and economic system” dedicated to Branca and the book “On the wings of excellence” has been published by Rizzoli: a portrait of the company, from its famous products to its historical posters and the stages of its history, from its foundation in Milan to its international expansion that has marked its development since the nineteenth century.
Neutromed, marchio di Henkel da trent’anni legato all’igiene intima e alla cura del corpo, entra ora anche nel mondo dei deodoranti con la linea di prodotti Dermo Defense 5, caratterizzata da azione anti-odore, effetto asciutto, extra-delicatezza per ogni tipo di pelle, prevenzione delle irritazioni, naturale equilibrio della pelle con ilmantenimento del pH cutaneo.
I nuovi deodoranti Neutromed sono proposti in quattro fragranze diverse, tutte senza alcol e dermatologicamente testate: Fresh con azione non-stop, Sensitive ipoallergenico, in tre versioni (roll-on, spray e stick), Invisible anti-macchie e Dry extra-asciutto, in due versioni (roll-on e spray).
L’amministratore delegato di Gruppo VéGé Giorgio Santambrogio è particolarmente soddisfatto. L’annuncio fatto durante Linkontro Nielsen riguardante l’avvio dell’utilizzo dei beacon in alcuni punti vendita del Gruppo ha colpito nel segno, suscitando interessamento in molti rappresentanti dell’Industria di marca presenti al Forte Village.
Perché è la prima volta che questa tecnologia di marketing di prossimità viene utilizzata in un supermercato (esempi ci sono in COIN/OVS e realtà come Mondadori, Stroili, Adidas tramite piattaforme come Checkbonus), aprendo il mondo del largo consumo alla rivoluzione dell’Internet of things. «Per la prima volta in Italia all’interno di un supermercato il prodotto potrà interagire con il singolo cliente», ha spiegato Santambrogio.
Grazie alla tecnologia Bluetooth, la App Delizie Végé e lo smartphone, i sensori beacon posti in prossimità dei singoli prodotti interagiscono con il cliente mentre si sposta tra le corsie, fornendogli informazioni sui prodotti e segnalandogli novità e promozioni, anche personalizzate, direttamente sul suo smartphone.
«È il paradigma delle promozioni che per la prima volta viene capovolto – spiega Santambrogio – perché non è più i cliente che cerca il prodotto, ma è il prodotto che parla direttamente al cliente. Questa tecnologia, che il Gruppo Végé sviluppa per prima in Italia nella Gdo, sintetizza e rende accessibile ciò di cui si parla da tempo: marketing esperienziale, proximity marketing, mobile marketing. E inoltre ha grandi potenzialità di sviluppo nel campo, per esempio, della instore gamification.
Con una valenza positiva da non sottovalutare: il contatto si attiva solo ed esclusivamente perché è il cliente che ne accetta le condizioni. Non è un caso che proprio perché siamo di fronte a una nuova modalità di dialogo con il cliente, che la richiede, diverse aziende abbiano espresso il loro interessamento al riguardo».
Il pilota è in corso da qualche settimana nel punto vendita a insegna Dimeglio a Crevalcore (Bologna) che fa capo all’impresa mandante Market Ingross, relativamente a 6 referenze (quattro di marca e due a marchio Delizie VéGé), ma il progetto va immediatamente a roll out su 100 negozi delle imprese Moderna del presidente Mastromartino, Migros e Gargiulo&Maiello di Napoli (cura persona) per complessivi 10 mila bacon installati (ogni beacon richiede un investimento di 25 euro).
Nel mese di maggio 2015, secondo le stime preliminari dell’Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,2% sia rispetto al mese precedente sia nei confronti di maggio 2014 (ad aprile il tasso tendenziale era -0,1%).
Fonte: Istat
La ripresa dell’inflazione, dopo quattro mesi consecutivi di valori negativi, è dovuta principalmente all’ulteriore ridimensionamento della flessione su base annua dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (-7,2%, da -8,7% di aprile) e all’accelerazione della crescita tendenziale dei prezzi dei servizi; a quest’ultima contribuiscono in particolare l’inversione della tendenza annua dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+0,8%, da -0,6% di aprile) e l’accelerazione della crescita di quelli dei Servizi ricreativi, culturali e della cura della persona (+0,9%, da +0,7% di aprile).
Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l'”inflazione di fondo” mostra una risalita (+0,6%, da +0,3% di aprile); al netto dei soli beni energetici, si porta a +0,8% (era +0,6% il mese precedente).
L’aumento su base mensile dell’indice generale è da ascrivere principalmente all’aumento dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (+1,8%) – per effetto dei rialzi dei carburanti – e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,5%), con particolare riguardo a quelli ricettivi.
L’inflazione acquisita per il 2015 è quindi pari a +0,1% (era nulla ad aprile).
Rispetto a maggio 2014, i prezzi dei beni fanno registrare un ulteriore ridimensionamento della flessione (-0,3%, da -0,5% di aprile) e il tasso di crescita dei prezzi dei servizi accelera (+0,7%, da +0,3% del mese precedente). Di conseguenza, rispetto ad aprile 2015 il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si amplia di due decimi di punto percentuale.
Nello specifico dei prezzi dei beni alimentari, il lieve rialzo su base mensile degli alimentari non lavorati è principalmente dovuto all’aumento – su cui incidono in parte fattori stagionali – dei prezzi della frutta fresca (+6,4%; in crescita del 3,6% in termini tendenziali, dal +1,3% del mese precedente). Per quasi tutti gli altri prodotti del comparto si registrano diminuzioni congiunturali dei prezzi; tra questi si segnalano i cali – anch’essi condizionati in parte da fattori stagionali – dei prezzi dei vegetali freschi (-4,2%; +10,9% in termini tendenziali, in rallentamento dal +12,1% di aprile) e della carne ovina e caprina (-1,1%, -0,2% su base annua).
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello 0,1% su base mensile e registrano una crescita su base annua stabile allo 0,8%.
I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto aumentano dello 0,3% in termini sia congiunturali sia tendenziali (ad aprile il tasso annuo era nullo).
Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,2% sia su base mensile sia rispetto a maggio 2014 (il mese precedente il tasso tendenziale era -0,1%).
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