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Abitudini alimentari, più attenzione a sprechi e scadenze

Come cambiano le abitudini alimentari degli italiani? Secondo un sondaggio realizzato da Too Good To Go in collaborazione con YouGov, una maggiore sensibilità verso la questione climatica, un sentimento di opposizione al consumismo e un’attenzione particolare all’aspetto economico dello spreco, stanno portando a modificare le proprie abitudini o ad adottarne di nuove. Questa attenzione verso uno stile di vita più sostenibile nei confronti dell’ambiente è anche accentuata dall’attuale contesto di inflazione crescente a cui bisogna far fronte e che richiede, quindi, nuove soluzioni.

Nuove abitudini, carrello della spesa ridotto e maggior attenzione alle etichette dei prodotti
L’impatto dell’inflazione ha largamente modificato il comportamento degli italiani: il 91% (più di 9 italiani su 10) ha dichiarato di aver modificato le proprie abitudini per far fronte al rincaro prezzi e al minor potere d’acquisto. In particolare, in un’ottica di abitudini anti-spreco, il 43% degli intervistati decide di acquistare alimenti in quantità ridotte per evitare a monte il rischio di spreco alimentare, il 38% pone una maggiore attenzione alla lista della spesa e, infine, il 48% analizza più attentamente la data di scadenza. Secondo gli intervistati, però, quest’ultimo punto richiede anche una collaborazione da parte dei marchi stessi: l’87% ritiene infatti utile che i supermercati e le aziende alimentari vendano i prodotti vicini alla data di scadenza a un prezzo ridotto, per incentivarne l’acquisto e il consumo.

Il ritorno all’home-made: più sostenibile ed economico
In vista dei mesi più freddi, dopo un’estate all’insegna del relax e della buona cucina, 1 italiano su 2 ha ricominciato a preparare la “lunch box” della pausa pranzo (la tanto amata “schiscetta”) direttamente la sera prima mentre prepara la cena. Una scelta dettata da esigenze di natura economica quanto dal desiderio di un approccio in cucina che sia più sostenibile. Un trend che, di conseguenza, si associa anche al minor consumo di pasti fuori: il 76% dichiara di preferire pasti casalinghi e di aver ridotto il numero di volte in cui si reca al ristorante o fa uso dei servizi di take away.

Uno stile di vita più sostenibile per ridurre gli sprechi alimentari: le app anti-spreco
L’aumento dei prezzi dovuti all’inflazione rimane una delle cause principali che stanno contribuendo a cambiare le abitudini alimentari degli italiani, ma non solo: il 49% degli intervistati dichiara che la scelta di adottare nuove pratiche sostenibili è sia di natura economica che ecologica. Lo conferma il sondaggio che registra come 8 italiani su 10 affermano di essere in cerca di nuove soluzioni sostenibili utili per contrastare lo spreco alimentare.

Largo consumo, inflazione in calo ma gli italiani fanno economia

NielsenIQ (NIQ) analizza l’andamento dei consumi e delle abitudini di acquisto delle famiglie italiane per il mese di luglio 2023 ne “Lo stato del Largo Consumo in Italia”, l’indagine mensile che fotografa lo scenario della Grande Distribuzione Organizzata (GDO) nel nostro Paese. Il fatturato della GDO in Italia a totale Omnichannel è aumentato nel mese di luglio del +8,8% rispetto allo scorso anno e ha registrato, secondo i dati di NIQ, un giro d’affari di 9,4 miliardi di €. Per quanto riguarda l’indice di inflazione teorica nel largo consumo confezionato a luglio scende ulteriormente all’11,3%, un valore inferiore rispetto a quello osservato a giugno (quando era pari al 12,7%). A contrasto dell’inflazione, nel mese trascorso gli italiani hanno ridotto il mix del carrello della spesa dell’1,2%; un comportamento di acquisto che ha avuto come effetto una variazione reale dei prezzi del 10,1%.

L’indagine di NielsenIQ evidenzia inoltre che, rispetto allo stesso periodo del 2022, tutti i canali distributivi mostrano un andamento positivo. In particolare, la crescita è guidata dai discount (+12,5%), seguiti da: specialisti drug (+10,8%), superstore (+10,4%), supermercati (+7,6%), liberi servizi (+6,8%) e, infine, iper>4.500mq (+5,5%). Prosegue il trend positivo per le vendite in promozione. Infatti, l’incidenza promozionale a luglio 2023, a totale Italia, è stata pari al 22,5%: un valore superiore di +0,5 pp rispetto allo stesso mese del 2022, ma in calo se confrontato con giugno 2023 (23,3%). Infine, in merito ai prodotti a marchio del distributore (MDD), a luglio la quota di MDD si attesta al 22,1% del LCC nel perimetro iper, super e liberi servizi, mentre a totale Italia Omnichannel – inclusi i discount – rimane al 31,5%, un valore pari a quello osservato nel mese di giugno 2023 ma superiore rispetto allo stesso periodo del 2022 (30,3%).

Cosa mettono gli italiani nel carrello della spesa
I prodotti dedicati agli animali domestici (+14,8%) e il cibo confezionato (+12,8%) continuano il proprio trend di crescita anche a luglio, confermandosi come le categorie merceologiche con l’incremento a valore più significativo. Per quanto riguarda invece l’andamento a volume, il food confezionato rimane anche nel mese trascorso l’unica categoria con un andamento positivo (+1,6%), mentre tutte le altre manifestano un trend negativo, specialmente le bevande (-4,1%) e i prodotti per la cura della persona (-2,9%). In merito alla relazione tra valore e volume in ambito grocery, a totale Italia Omnichannel nel mese di luglio 2023 l’andamento a valore è positivo (+8,9% vs 2022), mentre a livello di volumi si conferma una contrazione (-1,2%), anche se meno consistente rispetto al mese di giugno.

Il fresco (peso fisso + peso variabile) risulta in crescita in tutti i canali distributivi. Come nel mese di giugno, anche a luglio 2023 i Discount ottengono la performance migliore (+13,5%), mentre i liberi servizi registrano l’incremento meno consistente (+6,7%). Per quanto riguarda le categorie merceologiche, frutta e verdura (+13,4%) è la più dinamica, seguita subito dopo da pane & pasticceria & pasta (+12,9%) e formaggi (+11,4%). La salumeria si conferma invece la categoria con il trend di crescita più basso rispetto alle altre (+2,5%). Infine, guidano la classifica top 10 di NIQ del mese di luglio 2023 le verdure a peso variabile (+22,1%), pane e panificati a peso imposto (+18%) e la frutta fresca a peso variabile (17,5%).

Mercato della tecnologia di consumo in contrazione, in Italia regge la telefonia

Nella prima metà dell’anno il mercato globale ha visto una contrazione del -6,3% a valore, con un fatturato di 390 miliardi di dollari. L’istituto di ricerche GfK prevede per l’intero 2023 una contrazione a valore del -3,4%, causata dalla saturazione del mercato e dal rallentamento della domanda. Nonostante questo, il valore del mercato è ancora superiore ai livelli pre-pandemici e offre opportunità di crescita in aree specifiche. Leggermente migliore la performance del mercato italiano, che chiude la prima parte del 2023 con un -4,9%. A livello globale, la domanda di prodotti T&D continua a rallentare: il mercato subisce gli effetti del contesto macro-economico – caratterizzato dall’incremento del costo della vita – dell’eccesso di scorte e della saturazione della domanda collegata alla crescita record degli scorsi anni.

Tutti i comparti della tecnologia di consumo hanno registrato un calo dei ricavi nella prima metà del 2023, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tuttavia, il settore IT e il piccolo clettrodomestico rimangono al di sopra dei livelli pre-pandemici. Nel dettaglio:

  • – Elettronica di consumo (TV, soundbar, ecc.): -12%
  • – Telefonia (smartphone, ecc.): -5%
  • – IT e Office (PC portatili, hardware, stampanti, ecc.): -12%
  • – Piccolo Elettrodomestico (friggitrici, mixer, ecc.): -1%
  • – Grande Elettrodomestico (condizionatori, forni, ecc.): -5%

“Le vendite sui canali tradizionali hanno recuperato terreno, mentre l’online si è stabilizzato dopo l’impennata registrata durante la stagione promozionale. Nella prima metà del 2023, il 35% delle vendite globali di Tecnologia di consumo è stato effettuato online, con un calo del -5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Questo leggero calo non interrompe il trend di lungo periodo verso l’omnicanalità, ma rende ancora più importante l’adozione di una strategia omnichannel” commenta Nevin Francis, esperto GfK.

In Italia, il mercato della tecnologia di consumo nella prima metà del 2023 segna un trend negativo a valore (-4,9%) e un fatturato generato di 7,3 miliardi di euro. Dopo la crescita degli ultimi anni, anche il mercato italiano sta rallentando, ma non in tutti i settori. Inoltre, se confrontiamo la performance totale con quella del primo semestre del 2019 il trend a valore continua a essere positivo (+12%). Analizzando l’andamento dei vari comparti emerge come la tendenza negativa sia legata principalmente dalla performance dell’Audio-Video, che registra un pesante -34% e dell’Information Technology, che vede le vendite a valore in calo del -8%. Per entrambi i settori, le cause di questo andamento sono ben note: l’Audio-Video aveva visto una forte crescita nel 2022 dovuta alla “coda” dello Switch-off, mentre l’Information Technology paga la forte domanda che c’era stata negli anni della pandemia per Smart Working e didattica a distanza.

La telefonia, il settore più importante per fatturato, registra un trend positivo (+3%) nel periodo compreso tra gennaio e giugno 2023. Crescono anche i comparti del grande elettrodomestico e del piccolo elettrodomestico, che segnano rispettivamente un +6% e un +4% rispetto allo stesso periodo del 2022. Le vendite online rimangono stabili intorno al 26% del fatturato sviluppato dal settore, ma solo la fine dell’anno ci dirà di quanto cresceranno a seguito dei grandi eventi promozionali che generalmente spingono gli acquisti in rete nel Q4.

L’aumento dei prezzi in tutti gli ambiti della vita sta intaccando le (già limitate) disponibilità di spesa dei consumatori. Secondo lo studio globale GfK Consumer Life, l’inflazione e i prezzi elevati sono tra le preoccupazioni principali per il 35% dei consumatori a livello internazionale. Questo è anche uno dei motivi principali dietro alla contrazione della domanda di prodotti Tech: in questo settore, i prezzi medi a livello globale sono aumentati notevolmente rispetto ai livelli pre-pandemici, con un più +29% a giugno 2023 rispetto a gennaio 2020 (misurati in dollari USA). Il rallentamento del mercato T&D varia comunque da regione a regione, a causa delle differenze nel potere d’acquisto e nei livelli di prezzo. Così, mentre l’Europa occidentale e i Paesi sviluppati dell’Asia hanno registrato una contrazione delle vendite a valore rispettivamente del -6% e del -11%, l’Europa orientale e il Medio Oriente hanno continuato a crescere nei primi sei mesi del 2023.

Il 2022 è stato contrassegnato da problematiche legate all’offerta, mentre quest’anno è contraddistinto dalla volatilità della domanda. Dal punto di vista della supply chain, i costi di spedizione sono già diminuiti di quasi l’80% rispetto all’anno scorso. Nonostante l’offerta sia di nuovo adeguata, il calo della domanda ha portato a una contrazione dei ricavi. Di conseguenza, brand e retailer devono puntare su trend a lungo termine in grado di attirare i consumatori. I prodotti che stanno continuano a crescere nonostante le difficoltà sono quelli che si caratterizzano per efficienza energetica e sostenibilità, maggiore praticità e flessibilità o caratteristiche premium a prezzi accessibili. Gli elettrodomestici smart, sostenibili ed efficienti dal punto di vista energetico non solo offrono al consumatore un risparmio, ma vengono percepiti come convenienti e di elevata qualità. Soprattutto in Europa, dove i prezzi dell’energia sono alle stelle, l’efficienza energetica è uno dei fattori di scelta più importanti per l’acquisto di grandi elettrodomestici. Le vendite a valore dei frigoriferi combinati con etichetta A, B e C, ad esempio, sono aumentate del +77% nella prima metà del 2023 e le lavastoviglie freestanding con le stesse etichette sono cresciute del +37%. Un altro esempio sono le friggitrici ad aria – che consumano meno energia e offrono una cottura più sana – cresciute del +54% nei primi sei mesi del 2023. Anche i prodotti che semplificano la vita dei consumatori hanno continuato a crescere, come i robot aspirapolvere con docking station (+23%).

Un altro trend di lungo periodo che ha sta influenzando positivamente il mercato globale nel 2023 – soprattutto nel settore IT – è il desiderio di flessibilità dei consumatori. A causa delle postazioni di lavoro più piccole e del fenomeno “workation” (lavorare dalle località di villeggiatura), le vendite di tastiere di piccole dimensioni sono cresciute del +11%, mentre i formati standard hanno registrato una contrazione del -10%, nella prima metà del 2023. Anche le tastiere e i mouse bluetooth sono sempre più popolari, con tassi di crescita rispettivamente del +15% e del +10% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Sebbene la domanda di prodotti premium non sia così forte come nel 2022, i modelli di fascia alta continuano a performare meglio della media del mercato, soprattutto nell’Elettronica di consumo. Ad esempio, nella prima metà del 2023 i televisori di fascia alta da oltre 75 pollici sono cresciuti del +5% a livello globale, mentre il mercato TV nel complesso è in calo del -15%.

Il costo della vita sempre più alto spinge i consumatori a valutare attentamente i loro acquisti e spesso il prezzo diventa un fattore decisivo anche quando l’acquisto è motivato da bisogni impellenti. Di conseguenza, il momento dell’acquisto è diventato ancora più strategico e le promozioni rivestono un’importanza sempre maggiore per incrementare i volumi di vendita. “Eventi promozionali come il Prime Day in Europa e il 6.18 in Cina hanno avuto un impatto positivo sulla crescita del mercato a valore nella prima metà del 2023. Anche se la crescita a volume non ha raggiunto i livelli degli anni precedenti, le settimane corrispondenti a questi eventi continuano a superare le performance della settimana media. Con l’avvicinarsi della fine dell’anno, brand e retailer dovrebbero monitorare con attenzione le dinamiche di vendita, per ottimizzare i livelli di stock e identificare i segmenti e gli articoli da promuovere per massimizzare i profitti. Un approccio cauto ma ottimista alle promozioni può intercettare nuove opportunità per incrementare le vendite nonostante il contesto difficile” conclude Nevin Francis.

OraSì torna nei supermercati e introduce la Ricetta Solidale sui pack delle bevande

OraSì, marchio che opera nel settore dei prodotti vegetali, ha introdotto la “Ricetta Solidale” sul pack di tutte le sue bevande: un’iniziativa volta a raccontare come l’azienda ha reagito di fronte all’impossibilità di garantire la produzione nello stabilimento di Conselice (RA), rimasto gravemente colpito dall’alluvione.

Per riportare in tempi brevi i propri prodotti sugli scaffali dei supermercati, OraSì ha deciso di affidare temporaneamente la produzione a due aziende partner, con le quali ha lavorato per mantenere lo stesso prodotto di sempre, vicino al gusto originale. Una scelta che riflette il senso di solidarietà attraverso cui molte aziende del territorio romagnolo, e non solo, hanno offerto costante aiuto per garantire rapidamente la ripresa delle attività.

Grazie a questa risposta immediata, la produzione è tornata a regime e i prodotti OraSì saranno nuovamente del tutto disponibili a partire da questo mese. La “Ricetta Solidale” delle nuove confezioni dimostra l’impegno di OraSì nel rispettare, come sempre, le esigenze dei consumatori, che oggi richiedono l’impiego di materie prime selezionate e azioni di sostenibilità ambientale e sociale.

ArteBianca entra nel Consorzio Italia del Gusto

A partire dallo scorso primo agosto il Consorzio Italia del Gusto ha un nuovo membro: ArteBianca, l’azienda creatrice di Pan Piuma, il brand del pane senza crosta. Fondato nel 2006 da Giovanni Rana, il Consorzio ha come obiettivo aiutare le aziende che ne fanno parte a migliorare la propria posizione competitiva sui mercati internazionali, rafforzandone l’immagine.

Italia del Gusto svolge attività di marketing, promozione e comunicazione globale, partecipazione a fiere internazionali, sostegno nella creazione di partnership e sinergie tra i membri e supporta le aziende consorziate nella commercializzazione dei propri prodotti. I membri di Italia del Gusto hanno in comune il fatto di essere aziende brand leader nel loro settore merceologico, diventando di fatto il sinonimo di Made in Italy nel mondo. Tra i tanti Barilla, Cirio, Colussi, Fabbri, Lavazza, Novi, Parmalat, Orogel, Rovagnati, San Benedetto e Valfrutta, giusto per citarne alcuni.

ArteBianca è stata quindi selezionata per entrare a far parte del Consorzio grazie ai suoi valori: prodotti di alta qualità che si contraddistinguono per la semplicità dei loro ingredienti, una tradizione familiare fatta di esperienza e innovazione e il rispetto delle persone e dell’ambiente. Insieme ad Enti, Associazioni e realtà attive sul territorio, ArteBianca sostiene iniziative legate allo sviluppo locale in ambito sociale, culturale e sportivo. Grazie alle sue risorse, supporta attività che hanno come fine il benessere dei propri dipendenti, delle loro famiglie e di tutto il territorio.

Carrefour sostiene WeFree, il progetto di prevenzione di San Patrignano

Fino al 28 settembre tutti i consumatori che effettueranno in oltre 350 punti vendita Carrefour, direttamente in cassa, una donazione minima di 2 euro, contribuiranno a sostenere WeFree, il progetto di prevenzione di San Patrignano che ha l’obiettivo di promuovere uno stile di vita sano e un divertimento senza bisogno di eccessi. In seguito alla donazione, Carrefour omaggerà i clienti con un esclusivo gettone per i carrelli realizzato con materiali ecosostenibili e biodegradabili a base di buccia di patata. I proventi raccolti saranno poi interamente devoluti al progetto, che si rivolge sia ai ragazzi dai 12 ai 19 anni, sia a genitori, educatori e insegnanti. L’obiettivo è fornire un supporto concreto alla luce delle nuove e diverse esigenze emerse in seguito alla convivenza forzata del lockdown, alla didattica a distanza, all’iperconnessione ecc. e per sensibilizzare i giovani sull’importanza di riconoscere i fattori di rischio legati all’assunzione di droghe o alcol, soprattutto nelle primissime esperienze.

Nel 2022 sono state circa 4 milioni e 900mila (10%) le persone in Italia che hanno fatto uso di almeno una sostanza psicoattiva illegale, con un generale aumento dei consumi che sono tornati a valori in linea o superiori rispetto a quelli pre-pandemici, con una prevalenza di uomini e under 35. Addirittura il 40% dei 15-19enni riferisce di aver consumato almeno una volta nella propria vita una sostanza illegale. L’iniziativa nasce quindi dal desiderio di Carrefour e di San Patrignano di fornire un supporto concreto alle comunità in cui operano, partendo dall’educazione dei giovani a vivere una vita sana e cercando di dare una risposta ai bisogni e alle forme di disagio che caratterizzano le nuove generazioni: dipendenze, cyberbullismo, rapporto tra genitori e figli, pandemia e problemi dell’alimentazione sono solo alcune delle tematiche che vengono affrontate. Per Carrefour il supporto alle comunità locali è un valore fondante e la cooperazione con San Patrignano rappresenta un esempio di questo impegno, al quale si aggiungono collaborazioni con istituzioni, startup a vocazione sociale, ONG e associazioni. La strategia di Carrefour si fonda infatti sulla volontà e l’impegno costante a promuovere un modello di business capace di generare valore economico, sociale ed ambientale.

“La collaborazione con il progetto WeFree di San Patrignano ci permette di contribuire in maniera concreta a supportare le comunità dove operiamo, promuovendo percorsi di vita sani e corretti, coinvolgendo in questa iniziativa di solidarietà i nostri clienti. Da diversi anni ci impegniamo a sensibilizzare i consumatori su tematiche legate al benessere e alla sostenibilità nell’ambito della nostra strategia di Transizione Alimentare per tutti e siamo dunque orgogliosi di prestare il nostro contributo ad un progetto che punta a favorire la salute dei giovani: grazie all’impegno collettivo e un lavoro sinergico possiamo costruire un futuro migliore per tutti” ha affermato Paola Accornero, General Secretary Carrefour Italia.

“Il sostegno di realtà come Carrefour è essenziale per noi per raggiungere quante più famiglie in tutta Italia con un messaggio di speranza. Aiutandoci a portare avanti il nostro progetto di prevenzione si aiutano migliaia di giovani a riflettere sul valore della vita, sull’importanza di ogni scelta nel proprio quotidiano e sul valore delle passioni. Vediamo entrare in comunità ragazzi sempre più giovani, a volte non ancora maggiorenni, e vorremmo davvero non dover più assistere a storie tanto dolorose” ha sottolineato Vittoria Pinelli, Presidente di San Patrignano.

Giacenze in cantina e calo export, momento difficile per il vino

Secondo l’analisi Uiv e Vinitaly, la vendemmia 2023 si apre con una giacenza di vino in cantina pari a 45,5 milioni di ettolitri, l’equivalente di oltre 6 miliardi di potenziali bottiglie da 0,75/litri. Il dato riflette un’eccedenza dello 4,5% rispetto al pari periodo dello scorso anno a causa in particolare di un incremento senza precedenti degli stock per i vini di maggior qualità, con le Dop a +9,9% sull’ultima rilevazione pre-vendemmiale del 2022. L’altro indicatore di mercato – aggiunge l’Osservatorio – è anch’esso complicato, con la domanda extra-europea segnalata nel primo semestre in ulteriore contrazione.

Tra i top 10 buyer – che assieme rappresentano circa l’85% del mercato extra comunitario – le esportazioni a volume sono positive solo per la destinazione russa, con cali quantitativi in doppia cifra per Stati Uniti, Canada, Giappone, Norvegia, Cina e Corea del Sud. Complessivamente la riduzione tendenziale nella prima metà dell’anno segna un -9% a volume e un -5% a valore, con gli spumanti giù del 13% e i fermi imbottigliati inchiodati a -5%. Per entrambe le tipologie, il trend a valore indica un gap del 4%, ma mentre per gli sparkling l’aumento del prezzo medio è in linea con il surplus dei costi produttivi (+10%), lo stesso non si può dire per i fermi (+1%).

“Sulla prossima vendemmia – la cui paventata forte contrazione è ancora tutta da verificare – pesa una congiuntura che si sta manifestando in tutta la sua complessità” commenta Lamberto Frescobaldi, il Presidente di Unione italiana vini (Uiv). “Comprendiamo la volontà da parte delle nostre imprese di mantenere le quote di mercato, ma abbassare i prezzi – come per esempio con i rossi sfusi in Germania, che stanno scendendo verso le quotazioni spagnole a circa 50 centesimi/litro – rischia di diventare un pericoloso boomerang una volta fuori dalla crisi di potere di acquisto che coinvolge anche i nostri competitor. A tal proposito il fenomeno crescente dei prodotti a private label e gli imbottigliamenti del nostro vino fuori dall’Italia contribuiscono all’erosione del valore aggiunto”.

“L’Osservatorio aveva previsto un 2023 difficile, ciò si sta verificando nonostante l’economia globale abbia per ora tenuto lontano buona parte delle nubi recessive. Ciò che può fare Vinitaly è intensificare la costruzione di ponti commerciali con l’estero, in particolare nelle relazioni con i mercati extra-Ue, a partire da quello americano dove saremo partner della Camera di Commercio di Chicago per l’International Wine Expo. Da settembre a dicembre abbiamo infatti in programma una nuova campagna di internazionalizzazione con 25 appuntamenti in 15 Paesi e 4 Continenti. Da una parte per rifinire ulteriormente l’incoming per la prossima edizione veronese, dall’altra per garantire b2b direttamente sulle piazze estere” aggiunge Maurizio Danese, AD di Veronafiere.

Il 12 settembre Assoenologi, Ismea e Uiv rilasceranno le proprie previsioni vendemmiali in conferenza stampa al ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare.

Tre nuove linee di biscotti healthy per Balocco

Balocco punta ai nuovi trend alimentari che stanno caratterizzando le scelte dei consumatori e lancia nuovi biscotti che uniscono i due trend del benessere: senza zuccheri aggiunti & ricchi di fibre in un unico frollino extra crunchy.

La linea è composta da tre diverse ricette uniche e golose, pensate per tutti i gusti (classico, integrale e ricco):

ZeroPiu’ Balocco Fiocchi d’Avena & Farina di Riso 230g;

ZeroPiu’ Balocco 7 Cereali (avena, frumento, mais, orzo, segale, farro, riso) & Cornflakes 230g;

ZeroPiù Balocco Crispies di Riso e Frumento & Gocce di Cioccolato 210g.

I frollini sono confezionati in cartoncino certificato FSC al cui interno sono presenti 6 porzioni salva-freschezza, ciascuna contenente 6 biscotti, ideali per iniziare la giornata oppure per un break equilibrato e gustoso.

Per quattro settimane consecutive il flight di lancio della novità ZeroPiù e recall di Fagottini e Cruschelle sarà così strutturato: dal 27 agosto al 9 settembre ci saranno 2 settimane consecutive in TV con una pianificazione capillare su tutte le reti. Dal 11 al 24 settembre seguiranno 2 settimane radio su emittenti nazionali e locali. A completamente della video strategy è previsto un piano digital con spot pre-roll su web e social media.

Leroy Merlin apre la prima scuola di formazione in Italia

Leroy Merlin è alla ricerca di giovani talenti da accompagnare in un percorso di sviluppo e formazione. A ottobre aprirà infatti la prima Scuola della vendita per formare i futuri venditori esperti nel settore della progettazione di ambienti interni alla casa. È possibile candidarsi in vista del recruiting day del 28 settembre 2023, nella sezione dedicata del sito. Da qui usciranno i possibili futuri collaboratori di Leroy Merlin, per i quali il 16 ottobre a Corsico (MI) si apriranno le porte della prima classe della Scuola della vendita.

Il talento ideale ha tra i 20 e i 27 anni, è neo-diplomato o neo-laureato ed è dotato di attitudine digitale, curiosità e proattività, capacità comunicative e relazionali, motivazione e passione per il mondo dell’arredo e del miglioramento della casa, anche senza aver maturato esperienza pregressa nel settore. L’obiettivo è infatti quello di formare venditori esperti di prodotti e servizi che faranno parte dei diversi Mondi Progetto di Leroy Merlin (bagno, pavimenti e rivestimenti, porte e finestre).

La scuola – la prima in Italia per Leroy Merlin – prevede un iniziale modulo di formazione di tre mesi full immersion, con lezioni di 8 ore al giorno (lunedì-venerdì) tra aula e on the job (in negozio). Gli studenti acquisiranno le conoscenze e le competenze dai collaboratori di Leroy Merlin (manager, venditori) e dai professionisti del network dei partner che l’azienda ha messo a disposizione per questo percorso di formazione onboarding finora mai realizzato in Italia. Una volta inseriti, saranno seguiti da tutor certificati e il loro apprendimento sarà costantemente monitorato: gli studenti potranno testare i propri progressi, cimentandosi con challenge e contest che gli permetteranno di evolvere come professionisti della progettazione di nuovi spazi per la casa.

Dopo la prima fase, inizierà l’affiancamento in negozio con l’inserimento in organico in veste di venditore junior, attraverso un contratto a termine finalizzato dopo sei mesi all’assunzione a tempo indeterminato come venditore esperto. I 16 futuri collaboratori saranno impiegati nei negozi di Corsico (MI), Rozzano (Mi), Carugate (MI) e Lissone (MB), in un contesto dinamico, accogliente e ideale per lo sviluppo del talento.

“In Leroy Merlin crediamo nello sviluppo del talento di tutti i collaboratori” dichiara Alberto Patti, Chief Operating Officer di Leroy Merlin Italia. “In particolare, i venditori rappresentano per noi il cuore del nostro business, perché sono loro che quotidianamente accompagnano il cliente nella realizzazione dei loro sogni, garantendo la loro soddisfazione, ispirandoli con idee e soluzioni sempre nuove. Con la Scuola della vendita facciamo un importante investimento sul capitale umano, inizialmente nella zona di Milano e Monza ma con prospettive di espansione anche in altre parti d’Italia dove siamo presenti con i nostri negozi. Da sempre ci impegniamo a creare un ambiente di lavoro positivo ed inclusivo. Viviamo relazioni autentiche, basate sulla fiducia reciproca, verso il miglioramento continuo delle nostre competenze e performance. La Scuola è quindi sicuramente un’occasione per imparare un mestiere ma anche per entrare in una community in cui le persone sono sempre al centro”.

Boom dei diffusori di fragranze, il mercato raggiungerà 4 miliardi di dollari entro il 2030

I diffusori di fragranze si stanno affermando come uno strumento conveniente ed efficace per sperimentare gli effetti positivi e i benefici terapeutici dei profumi all’interno di case, uffici, hotel, ospedali, banche, automobili e punti vendita con effetti diretti sullo sviluppo e la crescita del settore, come dimostrano i dati svelati da un recente rapporto di Grand View Research in base ai quali il mercato globale dei diffusori di fragranze per la casa e B2B raggiungerà, entro il 2030, i 4 miliardi di dollari di valore con un tasso di crescita annuale del +5,5%. Il Nord America (USA e Canada) è l’area con la quota di mercato maggiore con oltre il 35% nel 2022 ma è l’Asia Pacifico, che comprende nazioni quali Cina, India e Giappone, la zona con le migliori potenzialità di sviluppo con un tasso di crescita del 7% entro il 2030.

I diffusori di aromi rappresentano la quota di mercato maggiore grazie alla loro praticità, sicurezza e all’ampia scelta di fragranze. Inoltre offrono profumi di lunga durata, richiedono una manutenzione minima e sono anche degli attraenti oggetti di arredamento e design. Ma quali sono i driver principali alla base dello sviluppo del mercato dei diffusori d’ambiente per la casa? In primis sicuramente la capacità dei diversi profumi di migliorare l’umore, ridurre lo stress e aumentare le vendite, creando un’atmosfera rilassante e distensiva, riuscendo ad attrarre i consumatori che danno priorità al benessere e a trasformare un ambiente andando a stimolare quello che è il senso dell’olfatto e facendo percepire immediatamente una sensazione di lusso e stile, indipendentemente dalla fragranza utilizzata. Non va poi dimenticato l’impatto dell’innovazione che sta rivoluzionando il settore dei diffusori grazie allo sviluppo di dispositivi e prodotti intelligenti, smart e connessi che possono essere controllati anche a distanza via app e svolgono un ruolo cruciale nell’attrarre i clienti e nel mantenere il vantaggio sulla concorrenza.

La tecnologia sta rivoluzionando il settore dei diffusori di fragranze grazie a diffusori intelligenti, metodi di diffusione avanzati, personalizzazione del profumo, ecosistemi connessi e funzioni di sicurezza avanzate. I diffusori intelligenti possono essere controllati a distanza, mentre i metodi di diffusione avanzati assicurano una dispersione efficiente e coerente della fragranza. Le piattaforme di personalizzazione dei profumi consentono agli utenti di creare fragranze personalizzate, mentre gli ecosistemi connessi integrano i diffusori nei sistemi domestici intelligenti. Le caratteristiche di sicurezza migliorate garantiscono un funzionamento protetto.

La tecnologia spinge anche i consumatori ad una personalizzazione dei profumi, con la possibilità di creare delle fragranze ad hoc: “I consumatori sono alla ricerca di esperienze sensoriali personalizzate in grado di soddisfare quelle che sono le preferenze individuali, i gusti e lo stile di vita” dichiara Guido Sperzaga, CEO di Aroma 24/7 Italy, brand attivo nel settore delle fragranze per ambienti e sistemi di diffusione. “Una tendenza che spinge i grandi marchi attivi sul mercato a creare e offrire ad aziende, punti vendita e privati delle opzioni per la creazione di miscele di fragranze personalizzabili che abbiano la capacità di rendere il proprio ambiente unico e avvolgente, sin dal momento in cui si apre la porta d’ingresso. La diffusione di un profumo caratteristico genera un legame forte con i clienti e contribuisce a creare dei ricordi indimenticabili e delle ambientazioni sofisticate anche all’interno dei locali domestici che li fidelizzano ancora di più al brand”.

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