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We Sea, Mare Aperto contrasta il declino degli stock ittici

A distanza rispettivamente di 50 e 30 anni dalla loro istituzione, la Giornata Mondiale dell’Ambiente prevista per il 5 giugno e la Giornata Mondiale degli Oceani dell’8 giugno rischiano di passare quasi inosservate agli occhi di un’opinione pubblica oggi concentrata sugli altri eventi di attualità. Queste ricorrenze, tuttavia, sono più che mai rilevanti, richiamandoci alla consapevolezza che le risorse del pianeta non sono né illimitate né sostituibili.

Oltretutto, quest’anno la Giornata Mondiale dell’Ambiente viene a coincidere l’Overshoot day, ossia la data in cui in sono state consumate tutte le risorse rinnovabili che la Terra è in grado di rigenerare nell’arco di 365 giorni, comportando l’utilizzo di quelle destinate agli anni a venire. Tale concomitanza conferisce maggior significato e urgenza sia il tema scelto per la celebrazione del 5 giugno, “Only One Earth“, ovverosia non esistono alternative a un’azione collettiva che protegga e ripristini l’ambiente, sia quello per la Giornata Mondiale degli Oceani: “Revitalization: Collective Action for the Ocean”. Non ci può essere un pianeta sano, infatti, se gli oceani sono malati.

Mare Aperto: il programma Wea Sea per la salvaguardia delle risorse ambientali
Mare Aperto, tra le principali aziende attive in materia di sostenibilità nel comparto delle conserve ittiche, è impegnata, insieme alla casa madre Jealsa nella salvaguardia delle risorse ambientali attraverso l’implementazione del Programma We Sea che consta in cinque differenti linee d’azione.

In particolare, l’azienda si trova perfettamente allineata all’ONU nel perseguire l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 14 dell’Agenda 2030 – “Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile” – garantendo che la materia prima impiegata nelle sue conserve ittiche provenga al 100% da fonti di approvvigionamento sostenibile: da pesca controllata e regolamentata che garantisca la piena tracciabilità delle risorse, come esplicitato all’interno dell’asse We Buy&Sea.

A riprova del rigore con cui questa promessa viene convertita in fatti concreti, figurano la collaborazione con la International Seafood Sustainability Foundation (ISSF), l’adesione all’International Pole & Line Foundation (IPNLF) e la certificazione della flotta di pescherecci da parte di Marine Stewardship Council (MSC), Friends of the Sea (FOS) e Atún de Pesca Responsable (APR), che impone standard di sostenibilità e di trasparenza/tracciabilità particolarmente stringenti. Inoltre, il tema della Giornata Mondiale dell’Ambiente si trova spontaneamente anticipato e declinato in altri due punti di We Sea che riguardano l’energia (We Care&Sea) e l’economia circolare (We Invest&Sea).

Mare Aperto e Jealsa puntano sulla energia da fonti rinnovabili generata dai parchi eolici propri e partecipati. Grazie a questa scelta lungimirante, infatti, dal 2019 il Gruppo conserviero compensa la totalità delle sue emissioni di CO2. Per quanto concerne la circolarità, invece, il 100% della materia prima viene recuperato e valorizzato attraverso un proprio ecosistema di aziende specializzate. In questo modo le parti del pescato non destinate all’alimentazione umana sono recuperate e trasformate in prodotti di alta qualità che soddisfano mercati quali l’acquacoltura, il pet food e l’industria cosmetica. Il rispetto per l’ambiente si riflette anche nel packaging, con la dismissione delle materie plastiche e l’utilizzo di solo materiale riciclabile: banda stagnata e cartoncino certificato FSC per le confezioni cluster.

“Attraverso We Sea promuoviamo molteplici progetti volti a ridurre la nostra impronta globale, migliorare la nostra efficienza energetica o combattere lo spreco alimentare. We Sea è l’ombrello sotto il quale vengono riunite tutte le nostre azioni a favore della sostenibilità, nella sua accezione più ampia e trasversale”, dichiara Ángeles Claro, Responsabile del programma We Sea.

Crai, partono nuovi progetti a favore dell’ambiente

Si fa sempre più concreta l’attenzione del Gruppo CRAI per l’ambiente. Il prossimo 5 giugno, in concomitanza con la Giornata Mondiale dell’Ambiente, prenderà il via il nuovo progetto di CSR dell’insegna che realizzerà 16 progetti di riqualificazione ambientale e forestazione con la messa a dimora di oltre 6000 alberi, attività che si inseriscono nella Campagna nazionale di forestazione Mosaico Verde, promossa da AzzeroCO2 e Legambiente.

Due le principali finalità: contrastare i cambiamenti climatici favorendo attraverso gli alberi il naturale assorbimento delle emissioni di CO2 e migliorare la qualità della vita in aree sottoposte a un forte stress ambientale. Molti e importanti i benefici della riqualificazione delle aree, quali la mitigazione delle temperature e del rumore, il miglioramento della qualità dell’aria, il consolidamento del terreno, l’ampliamento della biodiversità vegetale e animale.

Un gesto concreto di CRAI che coinvolge 16 aree dislocate in diverse regioni d’Italia da Nord a Sud della Penisola.

“Ci impegniamo a restituire valore ai territori in cui operiamo sotto molteplici forme ed iniziative” – dichiara Marco Bordoli, Amministratore Delegato di CRAI Secom – “che apportino vantaggi concreti e duraturi alla comunità per essere nel cuore dell’Italia, come recita il nostro pay off. Siamo particolarmente orgogliosi di questo progetto di CSR nazionale che contribuirà a migliorare la qualità della vita nelle zone interessate dagli interventi. Un’operazione dalla forte valenza socio-ambientale che il Gruppo Crai ha supportato a tutti i livelli, sostenendone per intero il costo”.

Questa iniziativa di forestazione – che vede coinvolte le seguenti insegne del Gruppo: Crai, Caddy’s, Piumè, Proshop, Risparmio Casa, Vitulano – è coerente con l’approccio del Gruppo Crai alle attività di social responsibility, da sempre focalizzato sulle persone e sull’ambiente.

“Siamo orgogliosi di iniziare questo percorso con il Gruppo Crai. Grazie all’adesione del Gruppo alla Campagna Mosaico Verde abbiamo l’opportunità di dare il via a nuovi progetti volti alla rigenerazione ambientale dei territori italiani e alla tutela del patrimonio boschivo – ha dichiarato Sandro Scollato, Amministratore Delegato di AzzeroCO2 – Un contributo concreto che dimostra come le aziende possano fare la propria parte per lo sviluppo di un’economia sostenibile del Paese. L’iniziativa rientra nel progetto europeo ‘LIFE Terra’ che vede Legambiente come unico partner italiano e del quale noi siamo sostenitori”.

La campagna di lancio multi-soggetto ha preso il via lo scorso 31 maggio sui principali quotidiani nazionali e su tutti i media del Gruppo (radio CRAI, craiweb, craispesa online, e sui canali social del Gruppo Crai Facebook, Instagram). La campagna di comunicazione realizzata dall’agenzia Mosquito e creativamente molto originale, prevede anche attività digital.

Tonno, una (nuova) passione per gli italiani

Per 1 italiano su 2 le proteine ittiche sono più nobili rispetto a quelle di origine vegetale e il tonno in scatola si conferma un evergreen. La pasta al tonno si conferma un grande must della pausa pranzo: scelta preferita per 1 italiano su 2.

Una ricerca commissionata da ANCIT (Associazione Nazionale Conservieri Ittici e delle Tonnare) alla Doxa indaga la nuova passione degli italiani per le proteine e rivela quali sono le fonti preferite e le ricette più indicate in pausa pranzo, con un posto d’onore per il tonno in scatola. Il nutrizionista Luca Piretta: “Le proteine svolgono funzioni strutturali, di trasporto e di deposito di altri nutrienti e la loro assunzione è fondamentale. Il tonno è una buona fonte con 25,2 grammi per 100 g di prodotto sgocciolato”

Per dimagrire, per migliorare le prestazioni sportive e mettere su massa muscolare, ma anche per gli anziani: le proteine sono diventate una nuova passione trasversale degli italiani. L’alto contenuto proteico di alcuni alimenti è oggi un fattore fondamentale di scelta nel carrello della spesa, tanto da registrare il +15% dei consumi nell’ultimo biennio con un’attenzione verso le proteine ittiche e vegetali. Con un consumatore sempre più attento alla salute e alla sostenibilità, a registrare un vero e proprio exploit negli acquisti sono gli alimenti “rich-in”, che in etichetta riportano due parole chiave: “proteine” e “omega 3”, con un incremento medio di vendite del +10,2%. I secondi piatti di pesce sono la categoria proteica che cresce di più con il +71% a valore nel 2021/2020 (Fonte: Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy).

IL PASTO D’ELEZIONE È IL PRANZO: SUL PODIO DELLE FONTI PROTEICHE SI PIAZZA IL TONNO IN SCATOLA
Ma quando e in che modo gli italiani amano assumere le proteine? La pausa pranzo è il pasto d’elezione, dando prova di aver finalmente scardinato il (falso) mito, duro a morire, delle proteine come prerogativa della cena. A pranzo, quasi 4 italiani su 10 (37%) prediligono un piatto unico e completo, abbinando proteine a carboidrati, mentre il 26% preferisce cibi proteici con scarso apporto di grassi, per evitare il sonno post-prandiale garantendosi comunque sazietà ed energia. Sul podio delle fonti proteiche più consumate in pausa pranzo si piazzano, quasi a pari merito, il tonno in scatola, fonte preferita per 3 italiani su 10 (33%), le carni bianche (36%) e i legumi (34%). Lo rivela la ricerca “Tonno in scatola e proteine in pausa pranzo” commissionata da ANCIT (Associazione Nazionale Conserve Ittiche e delle Tonnare) alla Doxa e condotta su un campione di 1000 casi rappresentativo della popolazione italiana tra i 18 e i 74 anni con metodo CAWI.

PASTA AL TONNO: CALDA O FREDDA È IL MUST DELLA PAUSA PRANZO PER QUASI UN ITALIANO SU DUE
Il tonno in scatola è consumato praticamente dalla totalità della popolazione (96%) e oltre la metà (57%) lo consuma con regolarità, ossia con cadenza settimanale. Si tratta di un consumo molto trasversale, senza differenze significative secondo il genere e l’età. In Italia, il consumo è geograficamente omogeneo, salvo una leggera prevalenza del centro-sud vs nord-ovest, dove la quota dei consumatori regolari è pari rispettivamente a 60% e 51%. La pasta al tonno si conferma un grande must a pranzo. Tra le preparazioni a base di tonno preferite in pausa pranzo il 44%, quasi 1 italiano su 2, non ha dubbi: vince la pasta al tonno (calda o fredda), a cui fanno seguito altri due evergreen come l’insalatona (36%) e l’insalata di riso (34%). Seguono il tonno con le verdure (27%) e tramezzini/panini/pizze col tonno (21%).

PRATICO, VERSATILE E ANTISPRECO: I DRIVER DEL TONNO IN SCATOLA VINCONO ANCHE A PRANZO
Tra i motivi della scelta del tonno come protagonista della pausa pranzo, ci sono i suoi plus: è pratico, versatile, buono, sano e antispreco. Caratteristiche in linea con le esigenze degli italiani che dedicano mediamente 48 minuti alla pausa pranzo (il 44% circa un’ora contro il 32% che le dedica circa mezz’ora). Si svolge prevalentemente a casa (61%) o sul luogo di lavoro (ufficio, mensa, ecc.). E se rispetto al «pre-covid» la pausa pranzo non è cambiata in modo significativo in termini di durata e modalità, per il 17% è diventata però più salutare e il 15% presta più attenzione ad evitare gli sprechi, manifestando un comportamento virtuoso: se ci sono degli avanzi, il 44% li recupera nel pasto successivo, il 43% cucina solo il necessario per alimentarsi senza abbondare e il 18% compra alimenti che non prevedono scarti come cibi porzionati. Il tonno sott’olio è la variante di tonno più amata dagli italiani. Con uno stacco notevole, la variante sott’olio sbaraglia gli “avversari” con il 72% delle preferenze, a cui fa seguito il tonno in scatola al naturale (43%). In terza posizione, i filetti di tonno sott’olio con il 30% delle preferenze. Il tonno in scatola è alimento antispreco, solo l’1% finisce nel cestino. La sua porzionatura consente di utilizzare il necessario, l’olio del tonno in scatola è un ingrediente che si utilizza come condimento.

ITALIANI INFORMATI SUL RUOLO DELLE PROTEINE: PER 1 SU 2 FAVORISCONO LA CRESCITA MUSCOLARE
Sulle ragioni di questa nuova passione per le proteine influisce il ruolo che queste ricoprono, su cui gli italiani hanno le idee molto chiare: per oltre 1 italiano su 2 sono essenziali per la crescita muscolare. Per oltre 4 italiani su 10 forniscono gli aminoacidi essenziali per la crescita e il mantenimento di cellule e tessuti. Infine, per il 30% del campione le proteine facilitano l’equilibrio del sistema immunitario e per il 29% aiutano il sistema metabolico. Il successo del tonno è confermato dal fatto che nel percepito dei consumatori, le proteine del pesce sono più nobili rispetto a quelle di origine vegetale: per 1 italiano su 2, quelle ittiche sono nutrizionalmente migliori, anche se oltre 1/3 del campione (36%) non ne ha alcuna idea.

IL NUTRIZIONISTA LUCA PIRETTA: “PROTEINE DI ALTO VALORE BIOLOGICO MA NON SOLO”
Le proteine svolgono un ruolo importantissimo per la nostra salute. Insieme a grassi e carboidrati, infatti, sono uno dei tre macronutrienti di base e probabilmente il più importante. “Il tonno in scatola è una buona fonte di proteine ad alto valore biologico (25,2 grammi per 100 grammi di tonno sgocciolato), molto utili per sviluppare e mantenere la massa muscolare – spiega ancora Piretta, gastroenterologo e nutrizionista all’Università Campus Biomedico di Roma – e questo riguarda sia i giovani e gli sportivi che gli anziani, nei quali il tonno in scatola diventa uno strumento fondamentale nella prevenzione della sarcopenia. Le proteine presenti nel nostro organismo sono molecole costituite dalla combinazione variabile di venti aminoacidi, dei quali nove definiti essenziali perché non possono essere sintetizzati nell’organismo e devono essere assunti con l’alimentazione. In generale, le proteine svolgono funzioni strutturali, di trasporto e di deposito di altri nutrienti e altre sostanze. Possono svolgere attività enzimatiche o ormonali, funzionare come recettori o ‘leganti’ per varie sostanze (tra cui farmaci), possono essere coinvolte nella contrazione muscolare, nella risposta immunitaria, nella coagulazione del sangue, ma non solo. Le proteine contenute nel pesce sono di alta qualità perché contengono gli aminoacidi essenziali che l’organismo non può sintetizzare e che non troviamo nelle proteine vegetali e hanno un alto valore biologico, quindi facilmente sfruttabili per la sintesi proteica. Inoltre, le proteine ittiche sono veicolate da altri nutrienti come acidi grassi polinsaturi omega 3 e sali minerali e vitamine”. Viene da sé comprendere quanto la loro assunzione sia essenziale per il buon funzionamento dell’organismo. “Ma mi raccomando di fare sempre attenzione a seguire una dieta equilibrata e non tralasciare altri alimenti essenziali o rinunciare del tutto ai carboidrati”, conclude l’esperto.

LE RICETTE DI GERMANA BUSCA (MAMMAGY) PER UNA PAUSA PRANZO SANA, PROTEICA E ANTISPRECO
“Le conserve ittiche sono un elemento che non manca mai nella mia dispensa – commenta la food blogger Germana Busca in arte Mamma Gy – Sono versatili e pronti per farcire tante preparazioni, soprattutto quando si ha poco tempo da dedicare ai fornelli, come nella pausa pranzo che per molti dura meno di un’ora. Tonno in scatola&co si prestano anche a tante ricette da fare la sera precedente e consumare il giorno dopo a pranzo o secondo necessità, che fanno ancora più comodo a chi ha figli. Inoltre, l’olio del tonno o sgombro in scatola è perfetto anche per condire tutte le insalate o sughi per i primi piatti”. Ed è proprio partendo da questa premessa che ha ideato tre ricette per una pausa pranzo sana, proteica e antispreco: Cous cous freddo con tonno zucchine, feta e menta; Pasta fredda con sgombro, pomodorini, olive e maggiorana; Torta salata con tonno e ricotta”.

Joe Zampetti, nuova apertura a Maglie

Apre a Maglie, in Piazza De Donno, 21 ‘Joe Zampetti’, il quindicesimo punto vendita (secondo nella provincia di Lecce) dedicato al pet care del Gruppo Megamark di Trani, tra le realtà leader del Mezzogiorno nella distribuzione moderna. L’apertura, per un investimento di circa 200mila euro, segue quelle di Bisceglie, Bari (con 4 punti vendita), Foggia, Andria, Monopoli, Campobasso, Cerignola, Molfetta, Trani, Lecce e Francavilla Fontana. Prossime aperture in programma a luglio a Barletta e a seguire Taranto e Fasano.

Al taglio del nastro dello scorso 27 maggio, è seguito il party inaugurale con i dj di Ciccio Riccio e animazione per bambini.

Con un’area commerciale di circa 180 metri quadrati, il nuovo punto vendita offrirà un assortimento di 5.000 referenze e 180 marchi, tra prodotti food e non food per i nostri amici a quattro zampe.

Grazie alla collaborazione con diverse associazioni locali impegnate nella tutela di animali abbandonati, anche il punto vendita di Maglie, come gli atri negozi della catena, intraprenderà iniziative di solidarietà a favore di animali meno fortunati come le raccolte alimentare e momenti di formazione con i veterinari di zona.

La diversificazione del Gruppo Megamark – con circa 5.500 collaboratori e oltre 500 punti vendita a insegna Dok, A&O, Famila, Iperfamila e Sole365 in Puglia, Campania, Molise, Basilicata e Calabria – nel settore dei prodotti per animali era iniziata dalla fine del 2016; oggi la realtà pugliese ha acquisito il 55% del capitale sociale di Bauzaar Srl (start-up impegnata nell’e-commerce di prodotti per animali domestici).

«La nuova apertura di Maglie – spiegano Matteo Valente e Domenico Gimeli, a capo della catena Joe Zampetti – si inserisce nel solco degli obiettivi prefissati per il 2022, ovvero portare il numero dei punti vendita a venti. Con la pandemia e l’isolamento è aumentata anche la percentuale di persone che hanno scelto di vivere in compagnia di un animale, probabilmente per sopportare meglio un momento difficile e di solitudine; Joe Zampetti, grazie a una forte passione e a una crescente attenzione verso il mondo animale, vuole offrire a tutte queste persone prodotti sempre più ricercati e di qualità per i propri amici a quattro zampe».

Salov, un 2021 con crescita a doppia cifra del fatturato

L’assemblea ordinaria dei soci di Salov S.p.A., gruppo industriale tra i principali player mondiali del settore oleario, archivia il 2021 approvando il bilancio consolidato, chiuso con numeri estremamente positivi in termini di crescita e di consolidamento tanto più significativi poiché realizzati dopo gli exploit del 2020.

Nel 2021 il Gruppo Salov, che ha sede e stabilimento a Massarosa (Lucca) e a cui fanno capo due marchi storici e di prestigio quali Sagra e Filippo Berio, ha proseguito nel suo percorso di miglioramento e rilancio mettendo a segno un’ulteriore crescita in doppia cifra del fatturato netto consolidato, portato a 376.769.000 euro (+12,27% su base annua) per effetto di vendite ammontate a 120 milioni di litri, sostanzialmente pari a quelle registrate nel 2020.

L’utile netto si attesta a 10.441.000 euro e l’EBITDA a 19.487.000 euro. Si tratta di risultati conseguiti in un contesto di mercato non più condizionato da circostanze esterne straordinarie. A differenza del 2020, infatti, nel 2021 non si sono ripetuti i picchi da panic sales e il costo della materia prima è tornato a crescere. Ciò nonostante, Salov non solo ha eguagliato i volumi di vendita del 2020, ma è stata anche in grado di mantenere una marginalità più che apprezzabile grazie a una tempestiva politica di acquisti preventivi.

La crescita dal 2019
La positività delle performance portate a bilancio l’anno scorso è evidente raffrontando il 2021 con l’anno più prossimo che ha avuto dinamiche non influenzate da fattori esterni straordinari, ossia il 2019. In tal caso, infatti, emergono incrementi in doppia cifra su tutti gli indicatori, dai volumi di vendita (+31%) al fatturato +37% fino all’ EBITDA (+33%).

Investimenti in tecnologie e digitalizzazione
Un ruolo importante nel percorso di crescita dell’Azienda è giocato dagli investimenti in innovazione, in particolare dall’aggiornamento e dal potenziamento in termini di tecnologie, IT e sistemi gestionali che il Gruppo Salov sta portando avanti con continuità dal 2019. L’innovazione, insieme alla sostenibilità, rappresenta infatti uno dei principali valori del Gruppo. Solo nel 2021, infatti, Salov ha investito 5.000.000 di euro nell’acquisto di nuove tecnologie e 1.500.000 euro in IT e sistemi gestionali, arrivando a sostenere, in questo triennio, una spesa di circa 15.000.000 euro per queste due voci, a conferma della volontà di investire nel miglioramento dell’efficienza, della flessibilità e della qualità della produzione aziendale, riducendo al massimo l’operatività. A titolo esemplificativo, da giugno 2020 l’Azienda ha attivato diverse iniziative volte a rivedere tutti i processi della Supply chain, dalla domanda alla produzione: investimenti di lungo periodo che puntano all’adozione di sistemi applicativi evoluti e di infrastrutture tecnologiche avanzate, con l’obiettivo di innescare una cultura basata sull’analisi dei dati a sistema. In questo modo, inoltre, Salov va acquisendo una dimensione sempre più da Industria 4.0, attrezzata anche a livello gestionale per affrontare al meglio le future sfide del mercato.

Crescita in Italia e nei mercati esteri
Dal punto di vista commerciale, il 2021 ha visto significativi incrementi in termini di vendite, penetrazione e di quote di mercato in buona parte dei 75 Paesi in cui il Gruppo Salov è presente. Importanti sono stati gli investimenti in marketing e comunicazione, soprattutto sul fronte digital e social media, al quale è stata dedicata una fetta importante del budget. In Italia l’investimento commerciale dell’Azienda è stato ripagato con la crescita delle quote di mercato sia nell’oliva che nei semi, trainate dal successo dell’inserimento del marchio Filippo Berio e dall’andamento più che positivo del marchio Sagra, leader di mercato negli oli di semi.

Per quanto riguarda le filiali e gli uffici commerciali esteri del Gruppo, si assiste a un generale consolidamento del presidio sui mercati. Di particolare rilievo sono le performance messe a segno in Canada e Brasile. L’ufficio commerciale canadese ha incrementato il fatturato su base annua del 22%, portandolo a 4.200.000 euro per effetto di vendite per 534.000 litri di olio (+21,6%) (Nielsen Canada – full year 2021). In Brasile, la filiale Salov ha conquistato la leadership tra le marche italiane di olio, guadagnato un’importante crescita distributiva rendendo Filippo Berio la quinta marca più distribuita del paese nel canale Super/Iper (NielsenIQ Dic 2021), e ottenuto l’ingresso nei punti vendita di alcune note catene della GDO. Ciò ha permesso un incremento del 25% nei volumi di olio venduti.

“Possiamo ritenerci assolutamente soddisfatti dei risultati che Salov ha raggiunto nel 2021 che confermano che la strategia di management messa a punto sta dando i suoi frutti. L’oggettività dei numeri mostra come nel 2021 siano stati compiuti dei passi importanti che hanno reso il Gruppo ancor più solido e competitivo, in crescita in tutti i mercati in cui opera e sempre più smart. Abbiamo mantenuto i volumi di vendita di un anno del tutto eccezionale come il 2020, caratterizzato dalla corsa agli acquisti, e addirittura aumentato il fatturato” – ha commentato l’Ing. Fabio Maccari, Amministratore Delegato di Gruppo Salov. “Ringrazio tutti coloro che, con il loro ottimo lavoro, hanno contribuito a rendere il 2021 un anno molto positivo. Il nostro impegno, ora, prosegue per crescere ulteriormente”.

San Carlo allarga la gamma veggy, arrivano i nuovi Quadrotti

Alla gamma di prodotti che hanno saputo coniugare benessere e gusto si uniscono ora i nuovi Quadrotti con carota, riso e lenticchie, gli snack croccanti dal colore sorprendente dato solo dai loro ingredienti 100% naturali, ottima fonte di proteine vegetali e fibre, perfetti per chi desidera una pausa che unisca benessere ma senza rinunciare al gusto.

Come gli altri prodotti Veggy Good anche i nuovi arrivati non contengono glutine, lievito, coloranti, conservanti e cotti al forno. I quadrotti sono ideali sia per vegani che per vegetariani, come spuntino spezza fame, sono naturalmente irresistibili in ogni momento della giornata: per le pause al lavoro, per un aperitivo healthy a casa o al parco in mezzo al verde.

I quadrotti Veggy Good incontrano le esigenze di consumatori giovani, metropolitani, attivi, che amano il contatto con la natura e sono perfetti per chiunque voglia godersi una pausa leggera senza sensi di colpa. Equilibrati e genuini, rappresentano la soluzione ideale anche per gli sportivi, tanto da essere stati scelti come prodotto ufficiale dalla Federazione Ginnastica D’Italia.

Veggy Good è un brand attento all’ambiente: la produzione dei quadrotti è infatti realizzata in un impianto che utilizza energia da fonti rinnovabili, mentre il pack è prodotto con carta certificata FSC proveniente da foreste gestite in maniera etica e responsabile ed è riciclabile nella carta.

“Dal lancio ad oggi l’intera gamma Veggy Good ha avuto riscontri molto positivi dal mercato. Gli aspetti nutrizionali e il mondo benessere sono sempre più importanti per i consumatori, come anche l’attenzione alla sostenibilità e all’ambiente – ha dichiarato Susanna Vitaloni, Vice Presidente e Amministratore Delegato San Carlo. Questo ci ha portato ad ampliare la linea con un nuovo snack, i Quadrotti con Carota, ideali per una pausa di relax in ogni momento della giornata, prodotti esclusivamente attraverso l’impiego di energia proveniente da fonti rinnovabili e dal packaging 100% riciclabile”.

Il brand sarà supportato durante l’anno da importanti investimenti nel digitale con l’obiettivo di rafforzare l’awareness sul pubblico in target, inserendo il prodotto nel momento di consumo principale: una pausa benessere e gustosa, per far scoprire ai consumatori il vero gusto della natura che si trova dentro ogni sacchetto Veggy Good.

Rizzoli Emanuelli sbarca negli States con una nuova sede operativa

Le alici Rizzoli parlano inglese. La più antica azienda di conserve ittiche italiana annuncia l’apertura di una sede operativa negli Stati Uniti d’America, a Norwalk in Connecticut, cui si affianca un nuovo polo logistico nel New Jersey, in posizione strategica vicino al porto di New York.

Nella nuova filiale americana, coordinata della direzione commerciale estero italiana, opererà un team composto da un responsabile vendite e due key account, rispettivamente per le aree Est e Ovest del Paese, che gestiranno lo sviluppo commerciale in partnership con agenzie di broker strutturate e radicate nel territorio.

Gli obiettivi di crescita di Rizzoli Corporation of America sono inseriti in un piano di sviluppo triennale che mira a raggiungere un milione di dollari di fatturato nel 2025. Per centrarlo Rizzoli Emanuelli punta a sviluppare e consolidare nuove opportunità commerciali nel territorio statunitense, incrementando il presidio nei principali canali retail.

La proposizione delle conserve ittiche Rizzoli negli Stati Uniti si baserà sui pilastri distintivi che da sempre contraddistinguono l’azienda: la tradizione di 116 anni di storia, un metodo di pesca sostenibile rispettoso dell’ecosistema marino, una lavorazione artigianale rigorosamente a mano sul luogo di pesca per un prodotto che si distingue per l’alta qualità, unita all’innovazione che da sempre caratterizza pack e referenze dell’azienda di Parma.

Al mercato statunitense è dedicato un assortimento di prodotti ad hoc, in linea con le preferenze e i gusti a “stelle e strisce”, che vede un dosato mix tra le referenze iconiche, come le celebri alici in salsa piccante e i filetti di alici nei vasi in vetro, e prodotti innovativi. Per il mercato USA è stata sviluppata la nuova linea “Mar Mediterraneo”, racchiusa in pratici e moderni pack flessibili, che utilizza il blend di oli Rizzoli 100% italiani che non solidifica in frigo.

“L’inaugurazione di Rizzoli Corporation of America è frutto di un’analisi che ha confermato le grandi potenzialità di crescita in un mercato strategico come quello statunitense. Qui puntiamo prevalentemente a consolidare la nostra presenza nel canale retail, dove riteniamo che l’alta qualità e la storicità di Rizzoli costituiscano un valore aggiunto. Attraverso un network di distributori locali dislocati nei principali Stati opereremo per ottimizzare il nostro posizionamento in GDO, puntando su prodotti premium di alta gamma. Il mix di offerta, che abbina alcune nostre referenze iconiche a nuovi prodotti ideati ad hoc per il mercato nord americano, è stato sviluppato per sostenere i nostri obiettivi in quest’area. Nei primi tre anni puntiamo, infatti, a generare un fatturato di un milione di dollari”, ha commentato Cinzia Romeo, Export Manager di Rizzoli Emanuelli.

Ama Vivi e Gusta, la nuova linea veggy di Amadori

Prosegue il percorso all’insegna dell’innovazione di prodotto del Gruppo Amadori, che entra da oggi nel settore del plant based con la nuova linea “Ama Vivi e Gusta”.

Si è tenuta la settimana scorsa a Milano, presso il Food Loft, “casa” del chef Simone Rugiati, la presentazione delle tre referenze – Le Birbe, Cotolette e Burger – a base di proteine di pisello e senza soia, pensate per chi ama sperimentare in cucina e vivere nuove esperienze di gusto, sempre all’insegna della qualità garantita da Amadori. Un nuovo mercato e una nuova visione di business per il Gruppo, che punta a guidare il più ampio settore delle proteine: dalla storica e consolidata expertise nel settore avicolo (proteine bianche), passando per le carni suine, fino all’ingresso nel settore delle proteine vegetali.

Il Gruppo continua dunque a diversificare la propria offerta mantenendo il focus sulle proteine e facendo ingresso in un mercato che negli ultimi tre anni ha registrato una crescita costante, con un incremento del +25% a valore e del +23% a volume, raggiungendo 113 milioni di euro di fatturato nel 2021.

L’evoluzione delle scelte di acquisto e consumo, sempre più orientate a diete variegate ed equilibrate sotto il profilo nutrizionale e a premiare l’alto contenuto di servizio, è al centro del crescente successo dei prodotti a base di proteine vegetali oggi presenti sulle tavole di 5,2 milioni di italiani. Una scelta che non è però da intendersi come esclusiva. Infatti il 92% di questo target consuma regolarmente carne, confermando l’interesse per un regime alimentare vario e bilanciato, in cui le proteine – provenienti da più fonti – hanno un ruolo centrale, coerente con un approccio salutistico e green che orienta in maniera sempre maggiore lo stile di vita.

La nuova linea “Ama Vivi e Gusta” Amadori propone:

Veggy Burger – Succoso e morbido, ideale per un panino che sorprende ad ogni morso. Da cuocere in padella o alla griglia.

Cotolette Veggy – Sfiziose e fragranti, ottime per un piatto invitante che mette tutti d’accordo. Da cuocere in padella o in forno.

Birbe Veggy – Tenere e stuzzicanti, per un aperitivo e per ogni occasione da condividere. Da cuocere in padella o in forno.

La nuova linea plant based Amadori, in pack con il 60% di plastica riciclata, sarà in distribuzione a partire da giugno in tutti canali di vendita (GDO e Normal Trade).

Amadori è attualmente in tv con una nuova campagna di comunicazione che racconta la sua gamma, sempre più varia e innovativa, in linea con l’evoluzione dei consumi e caratterizzata da qualità, gusto e alto contenuto di servizio, e l’impegno per la sostenibilità della sua filiera integrata, rendicontato nel Report di Sostenibilità Amadori, la cui seconda edizione è di prossima uscita. La campagna è in onda su tutte le principali reti tv nazionali ed è affiancata da una pianificazione digital e social sui canali ufficiali del brand.

L’arte unisce Bahlsen e l’Accademia di Belle Arti di Brera

Arte, estetica e tradizione. Si riassume così “Out of the Blue Bahlsen By Design”, il progetto artistico realizzato da Bahlsen Italia in partnership con Accademia di Belle Arti di Brera che lo scorso 25 maggio è stato presentato all’interno della suggestiva Sala Napoleonica dell’Accademia.

Una straordinaria performance artistico-visiva che ha permesso a sette giovani talenti di dare vita a opere inedite, capaci di restituire alla città di Milano momenti di arte e bellezza. Il Blue iconico Bahlsen, i colori che hanno fatto la storia del brand e un pizzico di innovazione, sono stati gli elementi chiave che hanno ispirato i ragazzi, guidandoli nell’incontro tra la loro poetica e l’identità del brand per una contaminazione tra arte e artigianalità.

“Molto è cambiato dal 1889, ma la nostra curiosità è rimasta la stessa. Il progetto di Site Specific di Urban Art e Design che abbiamo scelto di portare avanti insieme ad un partner prestigioso come quello dell’Accademia di Belle Arti di Brera, si inserisce nelle attività a supporto del percorso di rebranding che ci ha visto protagonisti negli scorsi mesi – racconta brera, Business Analyst Europa Occidentale Bahlsen.

Da oltre 130 anni Bahlsen si prende ossessivamente cura dei dettagli e della qualità dei suoi prodotti, perfezionandosi nell’arte di creare bellezza. Proprio negli ultimi mesi l’azienda ha deciso di regalare una nuova veste ai suoi prodotti, lanciando confezioni totalmente diverse per i suoi iconici biscotti e rendendo protagonista indiscusso del nuovo look and feel del brand, l’iconico colore Blu intenso Bahlsen. Una scelta che ha rotto le regole della categoria e che trae immancabilmente ispirazione dal mondo dell’arte: lo stile è distintivo, apertamente iconico ed ispirato agli elementi chiave della storia aziendale, reinterpretati in chiave contemporanea.

“Uno degli obiettivi del progetto è anche quello di contaminare le strade della città di Milano per restituire alla comunità una valenza etico-sociale straordinaria. Questa operazione artistica, conferma ancora una volta la stretta connessione tra Bahlsen e i concetti di bellezza, design e la volontà del brand di investire sulle nuove generazioni, puntando in questo caso sui talentuosi artisti dell’Accademia” – spiega Stefano Leonardi, Direttore Commerciale Europa Occidentale/legale rappresentante Bahlsen Italia.

Sono infatti le nuove generazioni i veri protagonisti del racconto: sette giovani talenti del corso di pittura del Professor Stefano Pizzi, Titolare della Cattedra di Pittura presso – Accademia di Belle Arti di Brera, hanno sviluppato sette installazioni pittoriche; progettate per essere ospitate nelle strade di Milano.

“Ringrazio Bahlsen per avere scelto una Scuola di Pittura dell’Accademia di Belle Arti di Brera come partner nella realizzazione di un progetto significativo che ha permesso alle nuove generazioni di mettersi in gioco. Le installazioni dipinte dai nostri sette talentuosi giovani artisti corrispondono così alla volontà di Bahlsen di offrire a Milano alcune isole di relax e contemplazione che, sono certo, si riveleranno felici luoghi di sosta per osservare la città da una prospettiva altra, incorniciandone alcuni dettagli altrimenti non visibili” – afferma il Professor Stefano Pizzi, Titolare della Cattedra di Pittura – Accademia di Belle Arti di Brera.

“Out Of The Blue Bahlsen By Design” vedrà dunque nella terza fase della sua progettualità la restituzione alla città di Milano delle sette opere protagoniste, nate dall’incontro tra la ricerca della perfezione e la cura per il dettaglio, sintetizzando i valori di un’azienda che da sempre nutre un peculiare interesse per la storia, l’arte e l’innovazione, raggiungendo l’obiettivo unico di dare vita a qualcosa che imprime nel tempo e nello spazio la sua presenza, lasciando il segno.

Insieme Piantiamo Alberi, parte la nuova campagna di Vallelata

Vallelata rinnova il proprio impegno in sostenibilità ambientale e in collaborazione con Legambiente e lancia la nuova campagna green “Insieme piantiamo alberi” . Grazie a questa iniziativa, volta a tutelare l’ambiente e a sensibilizzare soprattutto i più piccoli sull’importanza della natura, Vallelata contribuirà agli obiettivi di LIFE Terra, progetto Europeo di cui Legambiente è partner italiano, che ha come obiettivo la messa a dimora di 500 milioni di alberi in Europa per contrastare gli impatti del cambiamento climatico.

Fino al 15 luglio sul sito https://insiemepiantiamoalberi.vallelata.it i consumatori potranno votare l’area preferita tra le 10 in lista in 10 regioni d’Italia. Al termine del concorso, Vallelata si impegnerà a mettere a dimora una base di 100 alberi e arbusti nelle 5 aree più votate a cui si aggiungeranno, in proporzione ai voti espressi dai consumatori, ulteriori alberi fino ad un totale massimo di 1000. Una volta piantati, Legambiente si occuperà della cura degli alberi per i primi 3 anni.

Coinvolti nell’iniziativa anche i più giovani: alle 5 aree vincitrici saranno abbinate 5 scuole primarie del territorio che riceveranno una lezione su temi ambientali, tenuta dagli esperti Legambiente, un kit per piantare a casa piccole piante e la possibilità di partecipare alla giornata di piantumazione che si terrà in autunno.

“Dopo l’impegno a pulire i parchi, quest’anno con Vallelata abbiamo deciso di fare un gesto per i territori con ricadute a lungo termine: vogliamo dare vita a nuove foreste, grazie alla piantumazione di nuovi alberi e arbusti. Lo faremo anche questa volta insieme al nostro partner Legambiente, con una campagna green che chiama nuovamente a raccolta i consumatori al grido di “Insieme piantiamo alberi” ha commentato Mauro Frantellizzi, Direttore Marketing Galbani Cheese. “Un’iniziativa che mostra il nostro volto green ma che vuole anche tornare a sensibilizzare i più giovani sulle tematiche ambientali: il nostro futuro è nelle loro mani”.

“Mettere a dimora un albero è un gesto semplice e alla portata di tutti ma allo stesso tempo ha una grande valenza per l’ambiente, ancor più se si tratta di aree urbane. Gli alberi hanno un ruolo fondamentale nella lotta alla crisi climatica e ognuno di noi deve fare la sua parte, per questo ci teniamo a sensibilizzare i giovani, a cui è dedicato prioritariamente il progetto”, ha dichiarato Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente. “Ma l’invito a partecipare alla votazione di “Insieme piantiamo alberi”, per aumentare il verde urbano nelle aree scelte e selezionate per dieci regioni italiane, è rivolto a tutti. Un semplice clic che contribuirà anche al raggiungimento degli obiettivi del progetto europeo Life Terra. Un progetto, cofinanziato dal programma LIFE, a cui partecipano 16 beneficiari in 8 diversi paesi dell’UE, tra cui la Legambiente unica referente italiana. L’obiettivo di questo importante progetto europeo è creare un grande movimento di cittadini per piantare 500 milioni di alberi in tutta Europa entro il 2025, di cui oltre 9 milioni in Italia”.

Per tutti coloro che parteciperanno esprimendo il proprio voto, infine, saranno messi in palio 5 Motorini elettrici PIAGGIO.

L’elenco delle aree che è possibile votare:
• Calabria: Corigliano-Rossano (Cosenza) – Spazio verde quartiere Donnanna
• Emilia-Romagna: Ferrara – A.R.E. Schiaccianoci
• Lazio: Tivoli (Roma) – Villa Adriana
• Liguria: Ameglia (La Spezia) – Il Mammellone – Parco regionale di Montemarcello Magra Vara
• Lombardia: Paderno Dugnano (Milano)- Parco Lago Nord
• Marche: Falconara Marittima (Ancona) – Ciclabile Fiume Esino e Rocca a Mare
• Piemonte: Beinasco (Torino) – Area verde comunale di Via Fornasio
• Sardegna: Telti (Sassari) – Area verde tra le colline della Gallura
• Sicilia: Favara (Agrigento) – Parco di Giufà – area sud
• Toscana: Porcari (Lucca) – Area verde in Via dei Casoni

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