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Pippo Cannillo eletto nel nuovo Cda di SPAR International

Ci sarà anche Pippo Cannillo, Presidente e Amministratore Delegato di Despar Centro-Sud, nel nuovo Cda di SPAR International, società cooperativa fondata nei Paesi Bassi nel 1932 con sede nel centro di Amsterdam, custode del marchio SPAR in tutto il mondo con una presenza in oltre 48 Paesi.

Pippo Cannillo (classe 1980) diventa così tra i più giovani consiglieri del Cda di SPAR International aggiungendo con la nomina all’interno del board un nuovo e prestigioso incarico. Compongono il Board, oltre a Cannillo, Graham O’Connor (Presidente del Cda, Sud Africa), Fritz Poppmeier (Austria), Jon Van der Ent (Paesi Bassi), Knut Johannson (Norvegia), Dominic Hall (Inghilterra), Tobias Wasmuht e David Moore (SPAR International).

Laureato in Economia Aziendale presso l’Università Commerciale Luigi Bocconi nel 2003, ha frequentato successivamente la HEC di Parigi. Con il commercio nel DNA, ha cominciato la sua carriera come Direttore Vendite del Gruppo Cannillo. Un percorso lungo dieci anni, ricco di soddisfazioni e risultati importanti che lo portano nel 2012 a rivestire la carica di Presidente e Amministratore Delegato di Maiora.

Pippo Cannillo, con il suo eccellente operato, ha notevolmente contribuito a rendere Maiora tra le più grandi realtà italiane della Distribuzione Moderna. Da Ottobre 2015 ricopre la carica di Presidente di Despar Servizi, Consorzio che riunisce sotto il marchio Despar cinque importanti realtà della distribuzione organizzata nazionale: Ergon Società Consortile, Fiorino, SCS, Grandi Magazzini, Gruppo 3A e, appunto, Maiora. Da dicembre 2020 ricopre anche la carica di Presidente di “Forum” la supercentrale di acquisto nata dal raggruppamento di 4 strutture di peso nel panorama della DO italiana: Crai Secom, C3, Despar Servizi e D.It-Distribuzione Italiana.

«Accolgo con orgoglio questa importante nomina – ha dichiarato Pippo Cannilloconsapevole di far parte di una realtà internazionale di grande prestigio. Mi impegnerò a trasferire e condividere con ancora maggiore entusiasmo i valori che hanno contraddistinto la storia di SPAR International nella realtà aziendale di Maiora e nel territorio in cui operiamo».

SPAR International gestisce oltre 13.000 negozi con il marchio Despar in oltre 48 Paesi in 4 continenti lavorando per soddisfare le esigenze di oltre 14 milioni di consumatori ogni giorno.

Ar.pa Lieviti, fatturato in crescita del 5%

La società bolognese Ar.pa., specializzata in lieviti e preparati per realizzazioni dolci e salate, annuncia di avere chiuso l’esercizio fiscale 2021 con un fatturato di 4,150 milioni di euro, con un incremento del 5% rispetto al 2020 e con un margine operativo lordo che fa registrare un incremento del 12%. Driver della crescita le ottime performance dei prodotti di punta che rendono Ar.pa un’eccellenza di riferimento nel bakery dolce e salato: il lievito secco attivo, lo zucchero impalpabile, il lievito Elefante e il lievito Panone dedicato alla preparazione dei pani speziati della tradizione e di altri dolci tipici delle festività.

Le ottime performance sono state raggiunte grazie anche al lancio di referenze, che rispondono alle nuove esigenze di consumo sempre più orientate a prodotti sani e sostenibili, oltre all’approccio a nuovi segmenti di mercato, sia consumer che professionali, con strumenti dedicati.

Per mantenere elevata la qualità e ampliare la gamma dei prodotti, Ar.pa ha destinato il 6% dei ricavi globali a investimenti in processi di ammodernamento dei macchinari per espandere il plant produttivo bolognese in linea con il modello di produzione e gestione Industria 4.0. Inoltre, nel corso del 2021 Ar.pa, che non ha mai registrato alcun indebitamento finanziario, ha ampliato ulteriormente il proprio organico inserendo due nuove figure professionali.

“Siamo davvero soddisfatti di questi risultati che premiano i nostri sforzi e il nostro costante impegno in un anno ancora contrassegnato dalla crisi emergenziale come il 2021. Abbiamo intrapreso da tempo il percorso della sostenibilità e, per diminuire la nostra impronta ambientale, abbiamo investito in ricerca e sviluppo per proporre pack sempre più ecofriendly. In Ar.pa crediamo molto nelle persone, voglio ringraziare tutto il team che è al centro e artefice delle brillanti prestazioni aziendali. Stiamo incentivando l’adozione di politiche di corporate well-being e continueremo a farlo nei prossimi anni che prevediamo di crescita, sia in termini di fatturato che di organico. Per raggiungere i nuovi obiettivi di espansione stiamo investendo anche in marketing e comunicazione, strumenti indispensabili per supportare il posizionamento del nostro brand sul mercato nazionale e a livello internazionale”, ha dichiarato Carla Gerardi, Presidente Ar.pa Lieviti.

Api, al via il progetto di ricerca promosso da Monini e LifeGate

Preziose aiutanti dell’uomo nella produzione alimentare – da loro dipende circa il 75% delle colture alimentari – ma anche straordinarie sentinelle ambientali, la cui sofferenza rappresenta un segnale d’allarme per la salute del nostro pianeta: sono le api le protagoniste di un innovativo progetto di ricerca promosso da Monini e LifeGate, in collaborazione l’Alma Mater Studiorum-Università di Bologna Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari, che si svolge operativamente in un vasto territorio della Toscana.

Lo studio, partito lo scorso marzo, ha un duplice obiettivo: monitorare l’ambiente e valutare empiricamente l’impatto della produzione agricola – biologica o integrata – sulla biodiversità, analizzando la qualità della vita e la stabilità/crescita/diminuzione della popolazione di diverse specie di impollinatori, sentinelle appunto dello stato di benessere del territorio.

La ricerca prevede nel concreto la creazione di tre hotspot (un insediamento di api mellifere, un insediamento di api selvatiche, un insediamento di due “Bee hotel” per altri insetti come farfalle e coccinelle) all’interno della Tenuta Perolla, un terreno in Toscana di proprietà di Monini, integralmente riqualificato e in parte bonificato, nonché cuore di Bosco Monini, uno dei progetti portanti del piano di sostenibilità “A Hand for the Future”. Entro il 2030 l’azienda si è infatti posta l’obiettivo di creare un polmone verde in Italia da un milione di olivi, coltivati secondo tecniche di agricoltura integrata e biologica. Un progetto che prevede un investimento di 20 milioni di euro e che vuole rappresentare un modello per un nuovo tipo di olivicoltura, sostenibile sotto il profilo produttivo e appunto ambientale.

“La salvaguardia delle api – spiega Maria Flora Monini, alla guida dell’azienda assieme al fratello Zefferino – è un impegno che ci sta particolarmente a cuore, perché siamo consapevoli che la loro sorte si intreccia profondamente con quella del nostro ambiente e della nostra salute. Solo un’agricoltura “amica” delle api può dirsi capace di guardare al futuro. Per questo, nel 2018, abbiamo deciso di scendere concretamente in campo al loro fianco. Dopo aver raggiunto – e ampiamente superato – l’obiettivo di adottarne un milione, abbiamo dunque scelto di sostenere la ricerca scientifica per valutare la vita di questi insostituibili impollinatori negli oliveti biologici del Bosco Monini, un habitat capace di garantire la tutela della biodiversità”.

Nei prossimi mesi si procederà con monitoraggi costanti (osservazione, conteggio, analisi chimico/fisiche del polline e dei terreni) per restituire una prima fotografia dello stato di benessere del territorio, ma anche creare una mappa della biodiversità e verificare l’interazione positiva tra l’impianto degli olivi e l’ecosistema ricreato.

“Il nostro obiettivo – conclude Lajal Andreoletti, Responsabile progetti ambientali di LifeGate – è quello di unire gesti concreti, come il progetto promosso insieme a Monini, alla ricerca scientifica e alla sensibilizzazione della società civile, forti della consapevolezza che ognuno di noi, con le proprie scelte quotidiane, può fare la differenza anche per questi piccoli insetti così fondamentali per la nostra sopravvivenza”.

Nuova campagna promozionale per Fidagel

Freschezza, praticità e assenza di ghiaccio aggiunto: sono i tre asset del brand Fidagel, divisione dell’azienda siciliana Riposto Pesca, su cui si concentra la nuova campagna advertising, ideata e realizzata dall’agenzia di comunicazione Industria01.

“Abbiamo voluto rimarcare il posizionamento del nostro marchio – spiega Carmelo D’Aita, ideatore e responsabile Fidagel – sottolineandone i valori. La nostra storia è strettamente legata al mondo della pescheria e su questo legame puntiamo fornendo pesce lavorato col nostro distintivo metodo del senza ghiaccio aggiunto che permette di presentare sul mercato un prodotto ittico come se fosse acquistato dal pescivendolo di fiducia. Questo è il nostro punto di forza evidenziato anche in questa nuova campagna che ancora una volta gioca sull’effetto sorpresa”.

La nuova campagna affissioni prevede due momenti strategici: una prima parte, che è stata attiva dal 23 al 29 maggio 2022, con tre teaser di forte impatto cromatico per suscitare curiosità nel pubblico con tre frasi volutamente intriganti: “Talmente fresco che vivo vivo ié”; “Di ghiacciato ci piacciono solo lo spritz e il margarita”; “Se all’ultimo minuto suonano al citofono, apri la porta del freezer”.

La seconda uscita, attiva dal 30 maggio al 4 giugno 2022 invece, presenta un adv che svela ed esplicita i prodotti del brand, in cui vengono evidenziate le caratteristiche Fidagel: senza ghiaccio aggiunto e la freschezza del pesce come in pescheria. “La campagna multisoggetto ripropone l’asset creativo lanciato lo scorso anno, un copy ad particolarmente ironico e creativo con un visual essenziale per sottolineare i tre aspetti caratteristici del brand ed il suo posizionamento distintivo -spiegano Bice Guastella e Sarah Bersani di Industria01. Insieme al Ceo Carmelo D’Aita e con un lavoro che ha coinvolto i creativi del nostro staff, ci siamo posti come obiettivo quello di continuare a comunicare i valori del marchio con un linguaggio immediato e leggero che punta sulla franchezza e l’onestà, esattamente come l’azienda produce e commercializza le proprie referenze”.

L’assortimento Fidagel comprende 4 categorie ittiche (frutti di mare e crostacei, filetti, trance, molluschi) per un totale di 24 referenze di solo pesce al naturale con un packaging trasparente che enfatizza i valori del brand. Nel 2021 Fidagel ha registrato un incremento di fatturato pari all’1%.

“Seppur minimo, l’incremento dello scorso anno rimane un dato significativo perché evidenzia una crescita rispetto al 2020, anno straordinario caratterizzato dal Covid e dalle relative restrizioni, durante il quale abbiamo ottenuto una crescita a doppia cifra pari al +21% circa -dichiara Carmelo D’Aita. Il 2022 è un anno incerto caratterizzato dagli strascichi della pandemia, dalla guerra in Ucraina e dall’aumento dei prezzi che sta destabilizzando l’intero mercato, sia food che non food. Abbiamo dovuto rispondere a queste variabili adattando il prezzo dei nostri prodotti e seguiamo con molto interesse l’andamento altalenante del mercato e dei fatti di cronaca che condizionano anche il nostro business. Siamo comunque pronti a nuove sfide e a progetti importanti con l’obiettivo di continuare a crescere”.

Bonifiche Ferraresi, cessione dello 0,625% a Gruppo Loacker

B.F. S.p.A. ha recentemente sottoscritto un contratto per la vendita di una partecipazione pari allo 0,625% del capitale sociale della controllata Bonifiche Ferraresi S.p.A. Società Agricola (“Bonifiche Ferraresi”) a LEB s.r.l.. Il corrispettivo che sarà riconosciuto da LEB a BF per l’Operazione, pari a circa Euro 2,5 milioni, consente di rilevare una plusvalenza di Euro 0,8 milioni.

L’Operazione fa parte di una più ampia collaborazione di lungo termine tra il Gruppo BF e il Gruppo Loacker che include lo sviluppo di un progetto industriale e commerciale focalizzato sulla coltivazione di nocciole, da parte del primo, destinate alla produzione dei rinomati Wafer e delle specialità dolciarie Loacker. BF Agricola e Loacker hanno sottoscritto infatti un contratto per la coltivazione e vendita di nocciole di alta qualità a quest’ultima, su un’estensione di circa 400 ettari.

L’operazione – insieme alle precedenti operazioni di cessione di quote di partecipazione del capitale sociale di Bonifiche Ferraresi (i) pari al 2,5% in favore di Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, (ii) pari all’1,25% in favore di Equiter – Investimenti per il Territorio S.p.A., (iii) pari all’1% a favore di Defendini Logistica s.r.l. e (iv) pari al 5% in favore di Eni S.p.A., già oggetto di comunicazioni al mercato, rispettivamente, in data 30 giugno, 3 novembre, 9 novembre e 18 novembre 2021 – è realizzata in attuazione del piano di valorizzazione della controllata Bonifiche Ferraresi mediante l’ingresso nel capitale sociale della medesima di uno o più soggetti (a condizione che BF mantenga il controllo) interessati a condividere lo sviluppo del Gruppo BF nel settore agritech & food e, più in generale, a consolidare e rafforzare il network del Gruppo BF nella filiera agroalimentare italiana, iniziative nelle quali BF intende investire i proventi derivanti da tale valorizzazione.

Citterio rinnova l’impegno per il benessere del pianeta

In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, Citterio rilancia il suo progetto Citterio For Our Planet, che mostra tutto l’impegno dell’azienda verso la sostenibilità ambientale.

Dal 2011 l’azienda ha intrapreso un percorso che ha portato alla riduzione di circa il 25% della plastica delle vaschette, mentre nel 2015 anche il pack della linea Bio ha avuto una riduzione di oltre il 60% di plastica, grazie all’utilizzo di un vassoio riciclabile nella carta. Grazie al lavoro di innovazione tecnologica realizzato nel corso degli anni dal reparto di Ricerca&Sviluppo, entro la fine del 2022, Citterio si pone come nuovo obiettivo un’ulteriore riduzione del 20% dell’utilizzo di plastica nel packaging della linea Taglio Fresco, grazie ad un design innovativo e funzionale.

L’attenzione di Citterio al tema della sostenibilità non è però presente solamente nel packaging dei prodotti, ma coinvolge direttamente gli stabilimenti. Forte dei 510 milioni di euro di fatturato raggiunti anche nel 2021 (di cui il 65% sviluppato all’estero), l’azienda ne investe ogni anno circa il 5%, pari a 25 milioni di Euro per ammodernare, ampliare e rendere i propri 9 siti di produzione in Italia (2 stabilimenti anche negli Usa) più efficienti e rispettosi dell’ambiente.

Un esempio è lo stabilimento di Santo Stefano Ticino (Mi) dove sono stati installati oltre 4000 pannelli fotovoltaici, su una superficie di circa 20.000 mq, capaci di produrre circa 1 milione di kwh/anno che permettono di ridurre le emissioni di CO2 di 600 tonnellate. Un approfondito studio dei processi produttivi ha poi permesso di adottare componenti in grado di non disperdere oltre 600.000 mc di acqua e attraverso l’installazione di caldaie a condensazione ad alto rendimento di risparmiare 270.000 Nmc di metano ogni anno.

“Da oltre 10 anni abbiamo iniziato un percorso per rendere ogni aspetto della nostra realtà più vicino all’ambiente e per dare ai consumatori una scelta sempre più green a 360°, che inizia dall’azienda e arriva fino al prodotto – commenta l’azienda. Quello che stiamo facendo è solamente un primo passo volto a sviluppare sempre più soluzioni sostenibili, cercando di ridurre sempre più l’impatto ambientale, azioni ormai indispensabili e doverose per un’azienda come la nostra da sempre votata al tema della sostenibilità e all’efficientamento energetico. La riduzione di un ulteriore 20% dell’utilizzo della plastica nel packaging della nostra linea Taglio fresco è dunque un traguardo importante che ci prefiggiamo di portare a termine entro la fine del 2022”.

Inoltre, per favorire soluzioni efficienti di economia circolare, nello stabilimento di Felino (Pr) Citterio ha anche installato un impianto di cogenerazione alimentato dagli scarti della lavorazione del prosciutto crudo che produce energia elettrica e termica; mentre a Santo Stefano Ticino è stato installato un impianto di cogenerazione a metano che evita di immettere nell’atmosfera circa 2000 tonnellate di CO2.

Citterio For Our Planet non significa però solamente meno plastica ed efficientamento energetico, ma racchiude anche i concetti di Benessere Animale e Impegno Sociale. Citterio investe da oltre 10 anni nel Benessere Animale, e dal 2016 in allevamenti propri, che garantiscano determinati standard qualitativi e di serietà, per una produzione “cruelty-free”. Inoltre, tra i valori fondanti di Citterio troviamo anche un impegno etico e sociale, con il sostentamento a numerose onlus, che si occupano di raccolta di generi alimentari e recupero delle eccedenze contro lo spreco, e a piccole associazioni come la Fondazione Corti.

Sassari, riapre lo Spazio Conad di viale Porto Torres

Dopo un breve periodo di ristrutturazione, ha riaperto lo Spazio Conad di viale Porto Torres a Sassari, con l’obiettivo di garantire ai clienti un’offerta più funzionale e una proposta di spesa ancora più completa e di qualità che mira alla valorizzazione delle migliori produzioni del territorio.

Tutti i reparti e le attrezzature del punto vendita sono stati rinnovati con le migliori soluzioni per la sostenibilità ambientale: dagli innovativi sistemi di modulazione dell’illuminazione con luci a led agli impianti di refrigerazione di ultima generazione, che consentono un notevole risparmio energetico così come una migliore conservazione degli alimenti.

Il layout del punto vendita si presenta ampliato e migliorato con un particolare focus su freschi e freschissimi ed un potenziamento dell’area dedicata ai prodotti del territorio a Km zero. Presenti alimenti delle migliori aziende agricole attentamente controllati nel reparto ortofrutta, incrementata la proposta nel reparto gastronomia con le migliori produzioni locali di salumi, formaggi e con la presenza di piatti caldi preparati internamente. Arricchita l’offerta del reparto panetteria dove i clienti potranno trovare ogni giorno un vasto assortimento di pizze, focacce e gustosissimi pasticcini.

Grande attenzione anche nei reparti di macelleria e pescheria con una ricca selezione di proposte provenienti dalle migliori filiere del territorio certificate dal marchio “Conad Percorso Qualità”. A completare l’offerta un’area healthy, interamente dedicata a prodotti sani e biologici, gli spazi per il mondo casa, la tecnologia, il tempo libero, i giocattoli e i generi vari. Presente inoltre una fornitissima cantina con numerose etichette del territorio ed uno spazio dedicato alle migliori produzioni di caffè selezionate accuratamente in tutto il mondo, tra cui i caffè monorige. Integrata nel punto vendita anche l’area “Con Cura” e la Parafarmacia dedicate alla salute e alla cura della persona, con un assortimento vasto, l’assistenza di personale specializzato e la possibilità di fruire di servizi specialistici.

“L’intervento di ristrutturazione ci permette di mostrare un punto vendita dall’aspetto rinnovato, ancora più ampio e accogliente, in grado di soddisfare le crescenti richieste della nostra clientela – afferma il Socio Conad Nord Ovest, Fabrizio PirasAll’interno dello Spazio Conad di Sassari è possibile vivere un’esperienza di acquisto diversificata grazie alla presenza di una vasta gamma di prodotti e servizi che rispondono in modo continuativo alle esigenze di tutti. Per noi è importante migliorare ogni giorno la nostra proposta e per questo abbiamo implementato ulteriormente l’offerta del punto di vendita con i migliori prodotti del nostro territorio, con l’obiettivo di soddisfare pienamente i nostri clienti”.

Il punto vendita si sviluppa su circa 3.500 mq di superficie di vendita mentre lo store Euronics adiacente al punto vendita, su circa 800 mq. Lo Spazio Conad di Sassari conta 11 casse classiche, 4 self e 7 dedicate alla spesa al volo, e impiega 129 persone. Lo Spazio Conad è aperto tutti i giorni con orario continuato dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 21.00 e la domenica dalle 8.30 alle 21.00. Il numero di telefono per richiedere informazioni è lo 079-2657002.

Anche durante il periodo di chiusura lo Spazio Conad di Porto Torres ha continuato ad essere un punto di riferimento per tutti i suoi clienti: il punto vendita ha infatti riservato numerose offerte e attività di scontistica valide per tutti gli altri punti vendita Conad di Sassari, garantendo ai propri clienti la possibilità di fare una spesa completa, di qualità e a prezzi convenienti. In occasione della riapertura è prevista inoltre un’importante campagna promozioni con numerosi prodotti sottocosto. Ai titolari di Carta Conad Insieme verranno dedicate numerose attività di scontistica, come i buoni acquisto dal valore di 10 euro spendibili a fronte di una spesa minima di 50 euro.

Pam Panorama, inaugurati due punti vendita sull’asse Milano-Torino

Pam Panorama continua lo sviluppo su tutto il territorio nazionale con l’apertura di due nuovi punti vendita in franchising nelle città di Milano e Torino. Una doppietta importante che conferma la fiducia dei partner nei confronti della storica insegna italiana della grande distribuzione.

Il punto vendita Pam local in franchising di Milano si trova in Via Festa del Perdono, 10 ed è realizzato in collaborazione con Gianluca Sansone e Ramona Marinello, due imprenditori che affidano la loro prima esperienza nel retail alimentare a Pam Panorama. Il nuovo punto vendita milanese è ubicato in uno dei quartieri storici della città, di fronte all’Università degli Studi di Milano. Il negozio, che si sviluppa su una superficie di vendita di circa 150mq, vede impiegati 4 nuovi addetti e sarà aperto 7 giorni su 7 con orario continuato dalle 8.00 alle 22.00 e la domenica dalle 9.00 alle 22.00.

Sarà a disposizione dei clienti una vasta gamma di prodotti studiati per soddisfare le esigenze di tutti ed una selezione dei migliori prodotti italiani a Km 0, per garantire tutta la bontà e la freschezza dei prodotti del Bel Paese. Per chi ha poco tempo c’è il Food to Go, pratiche soluzioni leggere e convenienti adatte ad ogni esigenza, dai prodotti free from, bio e light a quelli vegani, integrali e palm oil free.

Sono attivi nel nuovo punto vendita di Milano il servizio di spesa a domicilio oltre al moderno sistema di pagamento elettronico Satispay. All’interno del nuovo Pam local sarà possibile usufruire della comoda zona ristoro.

Il secondo nuovo punto vendita in franchising si trova in via Sant’Ottavio, presso il Centro Aldo Moro, a Torino ed è realizzato con il partner Borello, una realtà di grande rilevanza nel settore del Retail in Piemonte che vanta oggi 45 supermercati. Ubicato nel cuore della città, il nuovo punto vendita è situato a pochi passi dalla Mole Antonelliana e all’interno del complesso Universitario di Torino e si sviluppa su di una superficie di vendita di circa 860 mq, vede impiegati 25 nuovi addetti e sarà aperto 7 giorni su 7 con orario continuato dal lunedì al sabato dalle 8.00 alle 20.30 e la domenica dalle 9.00 alle 19.30.

Sono a disposizione dei clienti il servizio di Macelleria, Pescheria, Gastronomia con Rosticceria, Ortofrutta e Panetteria. Presente anche un’ampia selezione di piatti pronti, sfiziosi e convenienti, per pasti veloci ma gustosi. Molteplici i benefici per il consumatore che potrà risparmiare tempo in cassa grazie a 4 casse tradizionali e 4 veloci con pagamento con carta di credito o bancomat.

Sono attivi nel punto vendita ad insegna Borello di Torino, i servizi di Amazon Locher, oltre al moderno sistema di pagamento elettronico Satispay. All’interno del nuovo punto vendita sarà inoltre possibile utilizzare le principali tipologie di buoni pasto oltre alla Scolè Card con sconti riservati agli studenti universitari e uno Sconto Over 65 tutti i giorni. I clienti potranno inoltre usufruire di un’ampia zona ristoro all’interno del punto vendita e di un parcheggio coperto gratuito dotato di circa 80 posti auto.

Vis propone Natura & Tradizione, la linea gourmet per la colazione

In estate la prima colazione si colora delle mille tonalità di arancio e di rosso delle pesche, delle albicocche, e ancora delle ciliegie, dei frutti di bosco e dei mirtilli. Perché su un punto i nutrizionisti sono tutti d’accordo: il primo pasto della giornata deve essere completo, sano ed equilibrato. Ma deve anche mettere di buon umore.

Per questo il mix mattutino tra pane integrale, buon burro e la migliore confettura di frutta possibile costituisce il miglior inizio possibile per affrontare anche le giornate più calde e impegnative. E per questo Vis, l’azienda valtellinese che ha sede nel cuore delle alpi, e che produce da quarant’anni marmellate e confetture di alta qualità, propone la linea Natura & Tradizione con il 75% di frutta, tutta di provenienza interamente italiana.

Ideale per i ragazzi che preparano gli esami scolastici, per quelli che hanno appena iniziato le vacanze e hanno bisogno di un bel carico mattutino di frutta spalmabile, ma anche per gli adulti chi fanno sport e devono integrare in maniera sana senza rinunciare alla golosità.

Natura & Tradizione rappresenta oggi la linea gourmet di Vis. Una linea che rappresenta al meglio la qualità, la cura, e la genuinità che sono alla base dei suoi prodotti: a partire, ovviamente, dalla materia prima, la frutta, interamente proveniente da coltivazioni sul territorio italiano; frutta la cui qualità costituisce il suo vero, grande e insostituibile valore aggiunto, in una ricetta, unica sul mercato italiano, che ne contiene ben il 75%.

E si può ben dire che ce n’è per tutti i gusti. Albicocca, pesca, fragola, ciliegia, frutti di bosco, mirtillo, lampone e gusto ACE, mix di vitamina A, C, E, derivate da arancia, limone e carota, cui si aggiunge la straordinaria crema di marroni, specialità che conta una nutrita schiera di appassionati. Nove gusti diversi che rappresentano nove diversi modi di dire Natura & Tradizione, una linea in cui è made in Italy non appena il contenuto ma anche il contenitore: vasetto, capsula ed etichetta.

L’inflazione ridisegna i consumi degli italiani, l’inchiesta di Altroconsumo

L’inflazione dei prezzi dovuto al Covid, da fenomeno passeggero quale sembrava essere, si è trasformata in una situazione strutturale che non si vedeva da almeno trent’anni. Le cause dell’aumento generalizzato dei prezzi sono dovute all’incremento del costo dell’energia e delle materie prime, esacerbate dalla guerra in Ucraina. I rincari di spesa riguardano tutti i settori produttivi, le bollette, il prezzo del carburante e soprattutto il prezzo dei prodotti alimentari.

Altroconsumo, tramite un’indagine statistica, ha fotografato la situazione delle famiglie italiane in questo momento. L’inchiesta ha confermato che le abitudini degli italiani sono notevolmente cambiate in molti contesti: dai consumi domestici alla mobilità, dall’alimentazione allo shopping, dal tempo libero all’assistenza sanitaria. L’indagine statistica sugli effetti dell’inflazione del 2022 è stata presentata al Festival del Giornalismo Alimentare di Torino, dove si è discusso di come sono cambiati i comportamenti alimentari degli italiani e quanto gli aumenti stiano impattando sul carrello della spesa.

CARO BOLLETTE: IL SETTORE DEI CONSUMI DOMESTICI È IL PIÙ COLPITO DALL’INFLAZIONE
Il settore dei consumi domestici (casa, energia e acqua) è l’ambito nel quale è più alta la percentuale di coloro che hanno cambiato abitudini all’insegna del risparmio: lo ha fatto l’80% dei rispondenti. Lo scorso inverno, infatti, il 52% degli italiani ha usato con più parsimonia l’impianto di riscaldamento e presumibilmente starà facendo lo stesso con quello di condizionamento.

4 rispondenti su 10, non solo decidono di limitare le temperature in casa, ma risparmiano anche sull’uso degli elettrodomestici (40% degli intervistati). Il 27% degli italiani, inoltre, dichiara di essere stato più parco anche nei consumi di acqua con meno bagni, docce più veloci e rubinetto chiuso mentre ci si lava i denti. Infine, il 43% degli italiani ha sperimentato, nell’ultimo anno, un peggioramento della propria situazione economica e il 25% dei rispondenti dichiara di avere difficoltà a pagare le bollette.

Emerge, dall’analisi, che l’inflazione sta velocemente deteriorando il potere di acquisto delle famiglie italiane. Per questo motivo Altroconsumo ha chiesto al Governo di rendere definitive le misure tampone finora adottate per frenare il caro-energia, come l’abbassamento dell’Iva e l’eliminazione dalle bollette degli oneri di Sistema e le accise sul carburante. Le risorse derivanti dall’extragettito Iva (conseguenza dell’aumento dei prezzi) e dalle tasse sugli extraprofitti dovrebbero essere impiegate per ristorare le famiglie in difficoltà, in quanto il bonus da 200 può essere un aiuto, non una soluzione.

CARO-CARBURANTE: IL 65% DEI RISPONDENTI CAMBIA ABITUDINI ALLA GUIDA
Secondo l’inchiesta, a preoccupare maggiormente gli italiani, è il caro-carburante: motivo che ha spinto a cambiare abitudini alla guida il 65% degli intervistati. Il 31% di loro usa l’auto solo quando è strettamente necessario. Il 26% mette in pratica accorgimenti salva-benzina, (come guidare a velocità moderata, non spingere troppo il motore ed evitare sorpassi). Molti italiani si sono convertiti alla mobilità verde: il 18% va di più a piedi o in bicicletta e il 10% prende i mezzi pubblici con più frequenza di quanto non facesse prima della crisi.

6 ITALIANI SU 10 CAMBIANO IL MODO DI FARE LA SPESA
I prodotti alimentari subiscono gli aumenti più salati e costringono il 63% degli italiani a cambiare abitudini in fatto di spesa, come emerge anche dall’analisi dettagliata dei prezzi di alcuni prodotti alimentari di Altroconsumo. Per salvaguardare il proprio potere d’acquisto il 33% di essi dichiara di acquistare maggiormente prodotti “primo prezzo” (cioè con il prezzo a scaffale in assoluto più basso della categoria), alimenti a marchio del supermercato e in generale quelli super-scontati. Inoltre, il 29% degli intervistati ha tagliato la spesa in cibo e bevande non essenziali (alcol, dolci, snack salati…) e, cosa più preoccupante, 1 italiano su 5 (cioè il 21%) rinuncia all’acquisto di alimenti importanti come il pesce e la carne. Si riducono anche i momenti di piacere come le pause caffè al bar e le uscite al ristorante, diventate più sporadiche per il 26% degli intervistati.

Da quanto emerge dall’indagine, infine, il clima di incertezza continua a spingere gli acquisti di prodotti a lunga conservazione (cibi in scatola, zucchero, pasta e farina): il 20% dei rispondenti ammette di averne acquistato di più negli ultimi mesi.

LE SPESE MEDICHE SONO CONSIDERATE UN LUSSO PER 1 RISPONDENTE SU 3
L’inchiesta di Altroconsumo sottolinea inoltre che per 1 italiano su 3 curarsi sia diventato un lusso, un dato davvero preoccupante. Il 33% di loro dichiara infatti di non riuscire a far fronte alle proprie spese mediche. Il 16% non può permettersi le cure dentistiche di cui ha bisogno, il 13% non riesce a sostenere i costi di una visita specialistica e l’8% ha dovuto cancellare o rimandare le sedute di psicoterapia. Per il 10% dei rispondenti è diventato proibitivo l’acquisto di dispositivi medici come gli occhiali da vista o l’apparecchio acustico.

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