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Cisalfa Sport, ricavi a oltre 700 milioni nel 2023. Ora si punta al miliardo

Cisalfa Sport ha chiuso l’esercizio 2023/2024 con ricavi pari a oltre 700 milioni di euro (+7,7% rispetto al 2022) e in costante crescita negli ultimi cinque anni con un Cagr pari al 5,5%. L’Ebitda, registrato a 100 milioni di euro, si conferma solido con una crescita negli ultimi cinque anni (+15%) e un leggero decremento solo nell’ultimo esercizio (-5%) dovuto all’effetto dei costi sostenuti per le attività di acquisizione in Germania. Il bilancio positivo nell’ultimo anno è il risultato degli investimenti strategici in Italia e all’estero, che hanno visto l’acquisizione della società tedesca Sport Voswinkel GmbH a novembre 2023, presente in Germania con 50 negozi in 10 stati federali, che ha permesso a Cisalfa Group di espandersi per la prima volta all’estero.

Ora il Gruppo punta al miliardo di ricavi entro la fine di quest’anno fiscale (2024/2025), grazie a un ulteriore rafforzamento della propria presenza in Germania avvenuto tramite l’acquisizione, a giugno 2024, di un’altra società tedesca, SportScheck GmbH, e dei suoi 25 store. La crescita organica e le sinergie generate dalle operazioni di acquisizione consentono al Gruppo, con sede a Curno (Bergamo), di posizionarsi come uno dei protagonisti del mercato tedesco ed europeo dello sport retail con una forza lavoro di oltre 5.700 dipendenti, 240 negozi in Italia e Germania e 60 milioni di visitatori nei propri store.

“La solidità finanziaria e la continua crescita dei ricavi ci permettono di guardare al futuro con fiducia, pronti a cogliere nuove opportunità di mercato, nonostante un 2023 affetto da consumi piuttosto altalenanti a causa del contesto macroeconomico che ha ridotto il potere d’acquisto e l’effetto del climate change che rende difficile la gestione del magazzino e delle collezioni” afferma Boris Zanoletti, Direttore Generale di Cisalfa Group. “Il 2024 sta proseguendo in maniera positiva e, secondo le nostre stime, conferma la nostra posizione di primario retailer nel settore sportivo. Questo per noi è un anno cruciale per l’evoluzione del gruppo, con investimenti pianificati in crescita per oltre 30 milioni di euro destinati principalmente alla digitalizzazione e all’espansione della nostra rete retail sia nei confini nazionali, con la nuova catena Intersport Superstore, sia oltre i confini nazionali con il rilancio di SportScheck”.

Il gruppo ha annunciato a giugno il lancio di Intersport Superstore, il nuovo format di negozi sportivi multi-brand di ampia metratura (superiore ai 2.500 metri quadrati) destinato a una clientela che vuole fare sport ed è attenta alla convenienza. Questo progetto annovera, tra i suoi numeri, tre aperture nel corso del 2024 (due già avvenute a Tor Vergata – RM e Reana del Rojale – UD) per un totale di 15 entro il 2028, con 900 assunzioni, circa 25 milioni di investimenti e 170 milioni il fatturato.

Gruppo 3A – Despar Nordovest compie 50 anni e si pone nuove sfide per il futuro

Quattro insegne, 160 esercizi commerciali (di cui 148 affiliati e 12 diretti) e oltre 184 milioni di euro di fatturato nel 2023: con questi numeri il Gruppo 3A – Despar Nordovest di Asti, che gestisce in esclusiva il marchio Despar per Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, ha tagliato il traguardo del 50° anniversario, celebrandolo con una festa presso la Baia del Gusmay di Peschici, in Puglia. Un traguardo importante per la realtà imprenditoriale che da piccola iniziativa locale è diventata protagonista del panorama nazionale della grande distribuzione organizzata. Dalla prima sede situata in un magazzino di circa 30 mq, si è giunti nel 2012 all’attuale piattaforma di 30.000 mq del centro distribuzione di Asti, favorendo, mediante l’adozione di un programma di investimenti, una costante crescita aziendale ma anche lo sviluppo del territorio e la promozione delle comunità dove il Gruppo opera.

Il 2020 ha segnato un cambio epocale nella storia del Gruppo 3A che è entrato a far parte del Consorzio Despar Italia, una collaborazione che lo ha così proiettato su un palcoscenico ancora più ampio, portando questa realtà a competere a livello nazionale. Despar si colloca infatti al terzo posto tra i Paesi SPAR nel mondo, subito dopo Austria e Sud Africa e al 5° nella Gdo italiana. La valorizzazione dei propri collaboratori, arrivati oggi a oltre 800, si è dimostrata essere da sempre un pilastro fondamentale dell’azienda e un valore imprescindibile, che ha accompagnato e accompagna tuttora ogni fase di crescita del Gruppo. Lo sviluppo aziendale di Despar Nord Ovest, infatti, è sempre andato di pari passo con il benessere dei propri dipendenti, promuovendo il lavoro di squadra, la condivisione e il sostegno reciproco. Questa filosofia è il cuore pulsante dell’identità del Gruppo e si riflette in ogni attività, dalla gestione dei punti vendita alla cura del cliente. Questa combinazione vincente ha permesso a Despar Nord Ovest di consolidare la propria posizione e di pianificare ambiziosi progetti di crescita e ulteriore sviluppo dell’insegna.

“La rinnovata fiducia che imprenditori e clienti confermano giorno dopo giorno verso 3A- Despar Nordovest testimonia come il Gruppo sia la perfetta sintesi di sicurezza e identità riconoscibile attraverso un player nazionale, quale Despar, ma anche una realtà profondamente radicata e in sintonia con il territorio in cui opera e le comunità di cui conosce esigenze e necessità – commentano i tre rappresentanti alla guida del board aziendale, Gianluca Bortolozzo, Francesca Bresciani e Maurizio Bolle. Il nostro Gruppo è storia, ma anche presente e soprattutto futuro. Per questo nel prossimo biennio abbiamo ancora molti progetti e programmi per consolidare e avvicinare la clientela offrendo qualità, freschezza e convenienza e impegnandoci a essere sempre più garanzia di servizio e prossimità”.

La Borsa della Spesa: largo a frutta e ortaggi autunnali

Nella settimana dedicata all’alimentazione, BMTI e Italmercati Rete d’Imprese, in collaborazione con Consumerismo No Profit, ribadiscono l’importanza di fare scelte alimentari consapevoli e sottolineano il ruolo fondamentale de La Borsa della Spesa come strumento per promuovere un’alimentazione sana ed equilibrata. Ne La Borsa della Spesa di questa settimana entra nel vivo l’autunno con i suoi prodotti. Nello specifico, per quanto riguarda l’ortofrutta, continua positivamente la produzione dei cachi che, grazie alla loro abbondanza, presentano prezzi convenienti. Nello specifico, per i cachi comuni campani si registrano prezzi all’ingrosso che vanno da 1,20 a 1,80 euro/Kg, a seconda della pezzatura del prodotto, mentre per la varietà emiliana si va da 1,30 euro/Kg fino a raggiungere i 2,20 euro/Kg, per i frutti più grandi.

Sono gli ultimi giorni per approfittare ancora della buona qualità dell’uva da tavola che, purtroppo, sta giungendo al termine con un po’ di fretta. Il caldo persistente della scorsa estate, infatti, ha accelerato la produzione iniziale, portando al termine la campagna con anticipo. Questa settimana l’uva Italia è disponibile all’ingrosso intorno ai 2,80 euro/Kg. L’autunno è anche la stagione dei melograni, che presentano un’ottima qualità e prezzi regolari che vanno da 2,00 a 2,30 euro/kg. Consigliato ancora il consumo di mele a cui, oltre alla produzione settentrionale, si è aggiunta da poche settimane quella campana della varietà Annurca che, aumentando, sta portando i prezzi all’ingrosso in calo, intorno ai 2,40 euro/Kg. Infine, è entrata ormai nel vivo la produzione delle castagne che presentano una buona qualità e un aumento dei quantitativi, con prezzi all’ingrosso sui 5,00/5,50 euro/kg, in leggero calo rispetto all’inizio della campagna.

Tra gli ortaggi, largo alle tipiche zuppe autunnali. Sono consigliati zucche e porri, entrambi con prezzi bassi. Per quanto riguarda le zucche, sono convenienti i prezzi di tutte le varietà, tra cui quelli della Moscata di Provenza, da 0,50 a 0,70 euro/kg e quelli della Butternut o della Lunga Violina intorno a 0,90 euro/Kg. Porri, all’ingrosso, disponibili da 1,50 a 1,70 euro/Kg. In calo anche i prezzi di tutte le verdure a foglia grazie ad un aumento della produzione, soprattutto locale. Nello specifico, sono consigliati il cavolo nero sceso al di sotto dei 2,00 euro/kg, gli spinaci ricci, intorno a 1,50 euro/Kg e le cime di rapa che vanno da 1,30 a 1,60 euro/Kg.

Per quanto riguarda il pescato, continua il fermo pesca sul versante tirrenico quindi le principali attività di cattura si stanno svolgendo nel Mar Adriatico dove, l’abbondanza della pesca ha determinato prezzi molto convenienti per le seguenti specie: pannocchie, disponibili da 3,00 a 5,00 euro/Kg, a seconda della pezzatura; mazzancolle, soprattutto di dimensioni piccole, dai 13 ai 14,00 euro/Kg. Abbonda nei mercati anche la lampuga, intorno ai 7,00 euro/kg e il lanzardo, un pesce azzurro di ottima qualità, simile allo sgombro, considerato “povero” grazie al suo prezzi, intorno ai 2,00 euro/Kg. Infine, questo è un buon periodo anche per consumare ottime ostriche che, come ricorda un famoso detto popolare francese, vanno consumate nei mesi con la lettera “r” nel loro nome ma, soprattutto, presentano prezzi regolari che oscillano dai 6,00 ai 7,00 euro/kg, per le più commerciali, fino ad arrivare a prezzi che partono dai 20 euro/Kg per le più pregiate. Abbondano come non mai negli ultimi anni, anche i calamari, soprattutto di piccole dimensioni, venduti all’ingrosso intorno ai 15,00 euro/Kg fino ad arrivare ai 20,00 euro/Kg per i più grandi.

Si può consultare “La Borsa della Spesa” cliccando su www.laborsadellaspesa.it

Tigre, a Perugia apre un nuovo punto vendita da 550 mq

Ha aperto giovedì 17 ottobre a Perugia, in Strada Ponte D’Oddi n.8/A, il nuovo punto vendita Tigre, insegna della rete franchising di Magazzini Gabrielli. All’interno della struttura, che occupa complessivamente una superficie di 550 metri quadrati, lavoreranno dodici addetti: il supermercato disporrà di 9.705 referenze, di cui 1.325 freschi e sarà aperto dal lunedì al sabato, dalle 8:00 alle 20:00, la domenica dalle 9:00 alle 13:00.

“Con questa inaugurazione inizia la collaborazione con un imprenditore che è “nuovo” nella sua funzione di gestore ma che ha lavorato egregiamente da anni in Magazzini Gabrielli da Capo Area Oasi. Andrea Lodovisi, dunque, più che condividere i nostri valori li conosce alla perfezione e non c’è persona migliore di lui per assicurare i migliori successi al nostro terzo punto vendita del canale franchising nella città di Perugia” ha dichiarato il Capo Canale Rete Indiretta e Rete Affiliati, Nico Silvestri.

“Magazzini Gabrielli ha acquisito e riqualificato uno spazio importante per questa zona di Perugia aprendo un punto vendita e dotandolo, al suo interno, della massima ampiezza di gamma e di strumentazioni a impatto ambientale ridotto, come le vasche “eco” e i frigoriferi di ultima generazione – aggiunge Andrea Lodovisi, gestore del Tigre -. Vogliamo essere il punto di riferimento per l’esperienza d’acquisto in un quartiere molto popoloso e con un’età media abbastanza alta: saranno presenti molti prodotti della tradizione enogastronomica umbra. Le dimensioni della struttura e il conseguente ampio assortimento sono certo ci permetteranno di avere risultati positivi nel minor tempo possibile”.

 

 

Prosciutto toscano DOP, Citterio inaugura un nuovo stabilimento produttivo in Toscana

Ha aperto a Monte San Savino, in provincia di Arezzo, il nuovo stabilimento produttivo di Citterio. Qui l’azienda produrrà il prosciutto toscano DOP, sia nella sua classica versione di pezzo intero, sia nella versione di affettato in vaschetta preformata, gourmet, portando così sul territorio toscano le proprie conoscenze su produzione e affettatura. Citterio, che nel 2023 ha fatto registrare un fatturato di 600 milioni di euro (+4,4% rispetto al 2022), ha scelto di investire circa 16 milioni di euro in un impianto innovativo, su un’area complessiva di 28.000 mq, di ultima generazione con una particolare attenzione all’ambiente. Lo stabilimento, che si aggiunge agli altri otto impianti italiani e ai due americani, a regime potrà contare circa 30/40 addetti e potenzialmente dispone di una capacità produttiva di 200.000 prosciutti DOP all’anno, oltre che un reparto disosso per il confezionamento dei prosciutti interi disossati e due linee di confezionamento per l’affettato.

Dal punto di vista energetico l’impianto presenta una rete di pannelli fotovoltaici e un impianto solare termico oltre a una perfetta coibentazione degli ambienti: dal fotovoltaico si conta una produzione di circa 400.000kWh di energia, che permette di risparmiare circa 265 tonnellate annue di CO2. Inoltre sono state adottate soluzioni altamente tecnologiche al fine di ridurre lo sforzo fisico degli operatori nelle fasi di movimentazione del prodotto. Di ultimissima generazione anche gli impianti di trattamento aria, che mantengono le condizioni ideali all’interno di tutti gli ambienti dove si compie la lenta maturazione del prosciutto. Questi impianti permettono di minimizzare i consumi di energia elettrica e sono dotati di apparecchiature che permettono di recuperare il calore dagli impianti frigoriferi.

Sono oltre 330 mila i prosciutti toscani Dop marchiati in Italia nel 2023, con una produzione complessiva che ha fatto registrare una crescita di oltre il 6% rispetto all’anno precedente. Di questi oggi solo il 16% viene venduto affettato, principalmente da aziende prettamente di stampo artigianale, meno avanzate tecnologicamente e con una significativa minore vocazione all’internazionalizzazione. Per questo Citterio, grazie alla sua expertise industriale in particolare nel pre-affettato, ha scelto di investire in un progetto concreto portando il proprio know how, nazionale e internazionale, anche in un moderno reparto di affettatura. Una strategia ben definita volta a cogliere appieno un’opportunità di valorizzazione di un prodotto Made in Italy, ben oltre i confini italiani.

“Citterio ha investito in questo moderno e innovativo impianto di produzione, dotato di un reparto di disosso ed affettatura, proprio per valorizzare il prosciutto toscano DOP, al di là della sua zona di origine, sul territorio italiano, ma come da suo DNA anche nei mercati internazionali dove detiene posizioni di forza e leadership – afferma Alessandro Riva, direttore marketing Citterio -. Oggi i prosciutti toscani DOP affettati rappresentano circa il 16% sul totale degli interi, per questo la nostra idea è quella di aumentare la conoscenza di questo prodotto, insieme ad altre specialità regionali, così da distribuirlo oltre che intero, anche affettato, visto l’expertise che ci contraddistingue proprio in questo ambito e la nostra leadership nei salumi pre-affettati a peso imposto”.

Il prosciutto toscano DOP di Citterio viene prodotto nel nuovo stabilimento di Monte San Savino nel pieno rispetto della tradizione e della regolamentazione del Consorzio, curando particolarmente la forma, il processo storico della lavorazione e la scelta degli ingredienti. Il prodotto sarà destinato sia al mercato italiano che a quello estero, per far apprezzare sempre più questa specialità della tradizione della salumeria Toscana. Gli allevamenti dei suini destinati alla produzione del prosciutto toscano DOP devono inoltre essere situati in Toscana e nelle regioni limitrofe previste dal disciplinare: in particolare le cosce utilizzate da Citterio provengono da Lombardia, Emilia Romagna, Marche, Umbria, Lazio e Toscana e da allevamenti e macelli autorizzati e continuamente controllati dal consorzio.

“L’azienda ha lavorato molto anche attraverso la sua sezione di ricerca & sviluppo per realizzare un prosciutto toscano DOP dal gusto aromatico e corposo, ma allo stesso tempo equilibrato e mai troppo salato. Pensiamo infatti che in chiave sia nazionale ma soprattutto internazionale possa essere una buona alternativa di gusto al Prosciutto di Parma, di cui siamo tra i primi produttori, e che grazie alla nostra forte presenza e conoscenza dei mercati esteri permetterà una più capillare distribuzione e conoscenza del prosciutto toscano nel mondo. Anche perché la regione Toscana è tra le più conosciute e apprezzate all’estero, un vantaggio per la nostra missione di promozione di uno dei prodotti più caratteristici” conclude Riva.

Despar, riparte il concorso con cui sfidare l’intelligenza artificiale

“Sfida l’Intelligenza Artificiale con Pino & Vinci con Despar”: è ripartito il 17 ottobre il concorso di Despar Centro Sud, proposto sui profili Facebook e Instagram e rivolto a tutti i clienti Despar nonché alla community online, cresciuta in modo considerevole negli ultimi anni.

Sono oltre 20.000 i premi in palio con tre meccaniche di gioco differenti, accessibili dalla piattaforma www.desparconcorsi.it (un memory game, un gioco con prova d’acquisto e la nuova modalità di estrazione finale a soglie). Il requisito dell’acquisto di un prodotto delle linee a marchio Despar e la possibilità di accumulare punti facendo più volte la spesa sono finalizzati ad aumentare la pedonabilità dei punti vendita, nonché a rafforzare la fedeltà al marchio, dal momento che in tal modo per il cliente aumentano le chance di vincere uno tra i super premi.

Vi è anche il fine di spronare le persone all’utilizzo delle piattaforme social e della carta fedeltà: quest’ultima, infatti, si può inserire in fase di registrazione, consentendo di monitorare l’effettivo successo del concorso, anche grazie alle preziose analisi elaborate dal CRM, che saranno utilizzate per sviluppare strategie ancora più efficaci e personalizzate. Inoltre, l’ulteriore ampliamento del seguito sui canali social accrescerà la possibilità di veicolare ad una community sempre più grande le iniziative e i valori a cui Despar Centro Sud aderisce e in cui crede.

La mascotte Pino, già volto del Concorso del 2023, porta con sé un’originale novità, ovvero l’opportunità di interagire con i partecipanti tramite l’intelligenza artificiale alimentata da Bravissima.ai, l’agente IA sviluppato da MediaMilano. Questo sistema offre risposte semplici e chiare alle domande dei consumatori, eliminando il problema della lettura di regolamenti complessi e rendendo dunque intuitiva ed efficace la partecipazione alle iniziative promozionali. Inoltre, si riconferma punto di forza di questa iniziativa il sistema di prenotazione e ritiro degli oltre 20.000 premi direttamente nei punti vendita: il vincitore può organizzare dal sito il proprio ritiro nel punto vendita di fiducia comodamente e senza attese, tramite un apposito software di booking & ticketing. In tal modo, anche l’operatività all’interno dei supermercati diviene più efficiente.

“I nostri canali social rappresentano strumenti incisivi e versatili per dare voce al nostro marchio e alla nostra rete nel centro-sud – spiega Grazia De Gennaro, CDA Maiora SpA SB con delega a Comunicazione e CSR. Questo concorso vuole rafforzare ancora di più il legame con la community e amplificare la brand awareness. Durante gli anni scorsi i nostri concorsi ci hanno permesso una diffusione online sempre più capillare: nel 2023 abbiamo raggiunto oltre 300.000 utenti. Dopo il successo del concorso a premi dell’ultimo anno, siamo determinati a superare i risultati ottenuti”.

La siccità non compromette il raccolto di Agromonte: +35% di materia prima

È un bilancio produttivo estremamente positivo quello di Agromonte, azienda che si occupa di trasformazione delle salse pronte di pomodoro ciliegino: quest’anno è stato registrato un incremento del +35% della materia prima proveniente dai terreni di proprietà. Un obiettivo che consente di fornire prodotto a km zero, trasformato entro 24 ore per preservarne tutta la freschezza e le proprietà, senza mai perderne il gusto. Inoltre Agromonte garantisce la tracciabilità completa del prodotto ma anche il controllo diretto dell’intero ciclo produttivo. Una filiera corta che riduce drasticamente l’impatto ambientale e abbatte le emissioni legate al trasporto e alla logistica – risparmiando fino a 130.000 km – favorendo un sistema etico e sostenibile. Ma anche una ulteriore prova della vicinanza indissolubile che l’azienda ha con il luogo di appartenenza, creando valore per la comunità, con un’attenzione alle risorse locali e promuovendo pratiche che tutelano la biodiversità e favoriscono lo sviluppo di un’economia circolare.

Nonostante le sfide climatiche di quest’anno, con la siccità che ha ridotto del 30% la produzione rispetto alle previsioni, la coltura si è comunque rivelata eccellente: il grado Brix particolarmente elevato, in questa stagione, ha conferito al pomodoro una dolcezza intensa ed una consistenza perfetta per la preparazione di salse e passate. La missione di Agromonte rimane quindi quella di portare sulle tavole prodotti che incarnano know-how e bontà, con uno sguardo al futuro e mantenendo i valori che l’azienda continua a coltivare con costanza, anno dopo anno.

“I nostri pomodori sono il risultato di un lavoro artigianale, nel rispetto della natura e delle antiche tradizioni della Sicilia. Ogni passaggio, dalla semina alla trasformazione della materia prima è svolto con cura per garantire un prodotto di altissima qualità. Il 2024 è stato un anno positivo: siamo riusciti a mantenere l’eccellenza che ci contraddistingue e che i nostri clienti conoscono e apprezzano, grazie all’impegno di esperti, professionisti e alla forza del nostro territorio. Nonostante le sfide climatiche di quest’anno dovute alla siccità, abbiamo mantenuto standard molto elevati e ci riteniamo davvero soddisfatti” commenta Marco Arestia, Direttore di stabilimento e produzione.

Giuliano Stronati è il nuovo Direttore Generale di Risparmio Casa

Giuliano Stronati è il nuovo Direttore Generale di Risparmio Casa, gruppo italiano che opera nel settore della distribuzione dei prodotti per la casa e la persona. Laureato in Economia con master in management e leadership, Stronati vanta un’esperienza di oltre trent’anni maturata nel settore della Gdo e nella distribuzione specializzata in ruoli di top management in aziende multinazionali (Rinascente-Auchan), alla guida di operazioni di turnaround, nello sviluppo di catene della distribuzione specializzata e, in Arcaplanet, nell’affermazione di un business model e di una customer experience nonché nella conduzione dell’integrazione di Maxi Zoo Italia.

A diretto riporto di Fabio e Stefano Battistelli, Stronati supporterà il Gruppo nella strategia di moltiplicare la taglia dimensionale e intensificare il processo di internazionalizzazione dell’azienda, puntando alla valorizzazione della centralità delle risorse umane e allo sviluppo interno come leva di sviluppo organizzativo e fattore di successo della strategia. Verrà implementata dunque un’intensa attività formativa su prodotti, servizio al cliente e cultura manageriale, puntando allo sviluppo di una cultura “customer centric”, sempre più attenta all’ascolto dei clienti per rendere ancor più piacevole la “customer experience”, nonché a strutturare e digitalizzare i processi aziendali e a diffondere una cultura performance oriented per rinforzare i fattori di successo della strategia commerciale e i benefici per il cliente.

“Siamo lieti di nominare Giuliano Stronati nuovo Direttore Generale del nostro Gruppo, per dare nuova energia alla nostra strategia basata sulle persone e sul miglioramento e gli aspetti organizzativi a supporto del lavoro commerciale e di piena soddisfazione del cliente” hanno dichiarato Fabio e Stefano Battistelli, fondatori di Risparmio Casa.

“Sono grato a Fabio e Stefano Battistelli per la loro fiducia e felice di infondere tutte le mie energie per sviluppare ulteriormente il successo aziendale, guidato dal talento dei fondatori, per fare emergere tutto il potenziale dai collaboratori del Gruppo Risparmio Casa” ha aggiunto il neodirettore Giuliano Stronati.   

PAC 2000A Conad: uno studio evidenzia il ruolo centrale della cooperativa

PAC 2000A Conad è un attore fondamentale per lo sviluppo economico, sociale e occupazionale del Paese e del tessuto produttivo locale delle cinque regioni in cui opera, ovvero Umbria (dove la Cooperativa è nata oltre cinquant’anni fa), Lazio, Campania, Calabria e Sicilia. A dirlo lo studio realizzato da The European House – Ambrosetti, recentemente presentato a Roma nella Sala Capitolare del Senato della Repubblica e dibattuto in panel e tavole rotonde di discussione da vari relatori.

Nel 2023, PAC 2000A Conad ha raggiunto un fatturato alle casse di oltre €7 miliardi, frutto di un tasso di crescita medio annuo pari al +11,6% nell’ultimo quinquennio, sovraperformando tutti i benchmark di settore e territoriali. Grazie a questo percorso di crescita, negli ultimi anni la cooperativa ha scalato posizioni nella classifica delle principali aziende italiane industriali e di servizi per dimensione economica, attestandosi oggi al 37° posto per fatturato a livello nazionale e nella top-ten delle aziende con sede legale nelle cinque regioni in cui opera.

“Il nostro successo nasce dall’essenza cooperativa e dal legame profondo con i nostri 1.083 soci. Siamo partiti in pochi, con grandi sogni e risorse limitate, ma il vero segreto è sempre stato credere nelle persone e nel loro potenziale. In questi cinquant’anni, grazie alla dedizione e al senso di appartenenza di tutti, siamo riusciti a crescere costantemente. Puntando su innovazione e formazione, abbiamo creato valore per i territori, rimanendo fedeli alla nostra missione di crescita condivisa e sostenibile” ha dichiarato Danilo Toppetti, Amministratore Delegato di PAC 2000A Conad.

Dallo studio emerge come PAC 2000A Conad svolga anche un ruolo cruciale nello sviluppo delle filiere agroalimentari nazionali e locali: gli acquisti del “sistema PAC2000A” (inteso come la somma di cooperativa e soci) hanno attivato filiere di fornitura per €5,4 miliardi nel 2023. Per effetto delle interdipendenze settoriali, tale contributo si sostanzia in un impatto diretto, indiretto e indotto della Cooperativa nel Paese in termini di valore aggiunto (misura che equivale al contributo al PIL) e occupazione. “Nel 2023, PAC 2000A ha attivato oltre 25.000 fornitori in Italia, con un focus sulle cinque regioni in cui operiamo, sostenendo le filiere del Made in Italy agroalimentare, contribuendo alla valorizzazione dell’eccellenza italiana e al rafforzamento del tessuto produttivo locale. Questo ruolo di leader nel Centro-Sud supporta concretamente le PMI, che tra il 2020 e il 2023 sono cresciute per ricavi e Valore Aggiunto in media il doppio rispetto a quelle non fornitrici, con una crescita occupazionale otto volte superiore. Questo dinamismo economico si traduce in un impatto significativo sul PIL nazionale, pari allo 0,4%, con un contributo di 7,3 miliardi di euro nel 2023, dimostrando l’importanza strategica del nostro modello di sviluppo”, ha aggiunto Francesco Cicognola, Direttore Generale di PAC 2000A Conad.

L’impatto occupazionale di PAC 2000A Conad nel Paese è altrettanto rilevante: nel 2023 ha attivato 91mila posti di lavoro diretti, indiretti e indotti, pari allo 0,4% dell’occupazione italiana. Di questi, oltre 64mila sono stati attivati nelle regioni di operatività. “Nel progetto realizzato da TEHA applicando la metodologia proprietaria dei 4 Capitali emergono una molteplicità di ricadute generate da PAC 2000A Conad, che la affermano come capo-filiera del tessuto agroalimentare locale nelle Regioni del Centro-Sud”, ha affermato Valerio De Molli, Managing Partner & CEO The European House – Ambrosetti e TEHA Group. “L’impatto diretto-indiretto-indotto generato dalla cooperativa nelle cinque regioni dove opera vale oltre lo 0,7% del PIL territoriale e quasi l’1% dell’occupazione totale attivata. Un impatto davvero significativo per un singolo operatore, che si sostanza anche attraverso costanti investimenti negli anni: dal 2018 a oggi le risorse investite da PAC 2000A Conad ammontano a circa €600 milioni”.

Selex compie 60 anni e mira ai 22 miliardi di fatturato nel 2025

Gruppo Selex compie 60 anni e li festeggia annunciando i suoi prossimi obiettivi. Il 2023 si è chiuso con un fatturato di 20,2 miliardi di euro, segnando una crescita dell’11% rispetto all’anno precedente, e una rete di oltre 3.328 punti vendita distribuiti in tutta Italia. La quota di mercato è pari al 15,4%. Per il 2024 Selex proietta una cifra d’affari pari a 21,1 miliardi di euro, mentre nel 2025 l’obiettivo è raggiungere un fatturato di 22 miliardi di euro con una previsione di investimenti pari a circa 490 milioni di euro per 67 nuove aperture e 109 ristrutturazioni di punti vendita. Selex è socio di maggioranza della Centrale ESD, leader in Italia con la quota del 23,4%, a sua volta membro della Centrale Europea EMD. I 60 anni di vita sono stati ripercorsi durante “Protagonisti di grandi imprese”, un evento presso il Superstudio di Via Tortona a Milano aperto a più di 700 invitati rappresentanti il mondo economico, accademico e l’intero universo Selex. 

Il programma dell’evento ha suddiviso la storia del gruppo in tre momenti chiave: ieri, oggi e domani. Un tributo speciale è stato riservato a Riccardo Francioni, Direttore Generale di Selex per oltre tre decenni, figura chiave nella nascita e nello sviluppo del Gruppo Commerciale Selex e artefice della creazione della Centrale ESD Italia. Tra gli ospiti, Roberto Baggio, testimonial dell’iniziativa di gruppo “Tutti in Campo” che supporta l’associazionismo dilettantistico sportivo, affiancato da Riccardo Maino, campione mondiale di Ginnastica ai recenti Trisome Games, a sua volta insieme al Divin Codino testimonial della charity legata al progetto che finanzia corsi sportivi per giovani diversamente abili. Lo scrittore e giornalista Mario Calabresi, ha regalato alla platea una riflessione sull’essere imprenditori oggi, sottolineando il coraggio, l’impegno, la fatica e la visione necessari per affrontare una società sempre più complessa e in rapida e costante evoluzione. In chiusura, la performance comica dell’attrice Teresa Mannino. A tutti gli invitati è stato infine fatto dono di una monografia, intitolata allo stesso modo dell’evento, “Protagonisti di grandi imprese”, in cui vengono ripercorsi i momenti più importanti della storia del gruppo e delle imprese socie.

Un modello vincente
Nel panorama della grande distribuzione Selex rivendica il valore del suo modello imprenditoriale che riunisce 18 imprese indipendenti di diverse dimensioni, dalle medie alle grandi realtà, molte delle quali superano il miliardo di euro di fatturato e talvolta sono prossime ai tre miliardi. Ogni impresa opera autonomamente, collaborando sotto una regia strategica comune. Una partnership che – sottolinea il gruppo – non ha comportato fusioni o scambi societari e ha permesso di coniugare indipendenza gestionale e forza collettiva, generando risultati di vasta portata. Queste imprese, talvolta esposte a una sana competizione tra loro, hanno secondo Selex dimostrato che fare squadra senza perdere la propria identità non solo è possibile, ma è la chiave per ottenere successi duraturi.

“Festeggiare 60 anni di storia significa celebrare il valore delle imprese e degli imprenditori che costituiscono il cuore del nostro gruppo. Selex è cresciuta grazie alla capacità di queste aziende di innovare e competere in un settore estremamente complesso come la grande distribuzione. Il nostro obiettivo è continuare a investire, per affrontare le sfide del mercato con maggiore efficienza e competitività. Nell’ultimo biennio, nonostante il quadro economico generale non favorevole, ci siamo impegnati con successo nel difendere il potere d’acquisto delle famiglie italiane. Oggi crediamo siano due le sfide più importanti che ci attendono nei prossimi anni: da un lato incrementare il livello di fedeltà dei nostri clienti in un contesto sempre più competitivo dovuto al calo demografico e al moltiplicarsi dei canali di vendita e dei modelli d’acquisto, dall’altro rafforzare le nostre imprese aiutando la loro crescita sul fronte delle competenze, dell’innovazione e dell’efficienza, sfruttando economie di scala, sinergie di gruppo e favorendo progetti di collaborazione tra soci” ha commentato Maniele Tasca, Direttore Generale del Gruppo Selex.

“Sono profondamente orgoglioso di rappresentare un gruppo che, nei suoi sessant’anni di storia, ha saputo crescere e affermarsi come uno dei principali protagonisti della distribuzione moderna in Italia. La nostra forza risiede nel lavorare insieme, costruendo progetti comuni, scambiandoci idee, coniugando il senso di appartenenza con l’attenzione all’innovazione e al progresso del gruppo e delle nostre imprese, consapevoli che è la visione di insieme ad essere vincente sul lungo periodo. Quel che hanno ideato e creato gli imprenditori di sessant’anni fa determina i valori che ci contraddistinguono e che ci rappresenteranno nei prossimi anni; ciò è dimostrato dalle nuove generazioni che grazie ad un metodo di lavoro coinvolgente acquisiscono la visione particolare e distintiva dell’imprenditore Selex. Sono convinto che il futuro possa essere di grande successo se continueremo a diffondere questa importante cultura comune, il segreto che mantiene le nostre Imprese giovani dal giorno della nostra nascita” ha aggiunto Alessandro Revello, Presidente del Gruppo Selex.

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