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Monari Federzoni rinnova la linea di Aceto Balsamico di Modena Igp

Monari Federzoni, storica azienda modenese produttrice di Aceto Balsamico di Modena Igp, condimenti e bevande, co-leader di mercato in Italia, in occasione di Cibus ha presentato il rinnovamento della nota linea di Aceto Balsamico di Modena Igp.

Al centro di quella che rappresenta una vera e propria innovazione nel settore dell’Aceto Balsamico di Modena Igp, la volontà di Monari Federzoni di accompagnare il consumatore in una taste experience poli-sensoriale in cui ciascun prodotto si caratterizza per il suo gusto che ne orienta e ne valorizza i più diversi utilizzi in cucina. Da questa nuova concezione nascono: “Gusto vivace”, fruttato e con una spiccata acidità, ideale per cucinare e marinare carne e pesce; “Gusto rotondo”, sapore pieno, complesso e armonico, dal perfetto equilibrio agrodolce amato dai consumatori, pensato per condire insalate e verdure crude; “Gusto corposo”, morbido e intenso, con aromi legnosi, perfetto per carne, pesce e verdure cotte; “Gusto vellutato”, denso, dolce e cremoso, per esaltare al meglio i sapori di frutta, dolci e formaggi.

Un percorso di conoscenza e gusto pensato da Monari Federzoni per un consumatore sempre più attento agli alimenti che sceglie di portare in tavola, raccontato dalle nuove etichette della linea di Aceto Balsamico di Modena Igp che, oltre alle diverse caratteristiche e preferenze di utilizzo delle singole referenze, esaltano la storia, l’esperienza e la tradizione dell’azienda modenese. Una testimonianza resa tangibile dal logo e dal sigillo di garanzia che riportano la data della prima licenza rilasciata per la produzione del prezioso condimento – 1912 – che coincide con la nascita dell’azienda, prima realtà del settore a ottenerla. Tradizione e legame con il territorio che vengono raccontate anche attraverso il richiamo ‘Acetaia e vigneti di famiglia’ presente sulle bottiglie: sono, infatti, oltre 100 gli ettari di vigneti che circondano la sede e ne costituiscono la suggestiva cornice, a Solara di Bomporto (Mo), vigneti dai quali Monari Federzoni ottiene i mosti per i suoi prodotti d’eccellenza esportati in più di 60 paesi nel mondo.

“Con il rinnovamento della nostra linea di Aceto Balsamico di Modena Igp guardiamo al futuro del settore con l’obiettivo di promuovere una maggiore conoscenza e valorizzazione di un prodotto prezioso dalla lunga tradizione – sottolinea Matteo Candotto, Direttore commerciale Monari Federzoni Spa – andando incontro alle esigenze di un consumatore che attribuisce sempre maggiore centralità alla cucina e agli ingredienti di uso comune ma di qualità. La nuova caratterizzazione distintiva del gusto presente sulle nostre bottiglie vuole essere una guida chiara e immediata per favorire l’utilizzo del prodotto più appropriato per ogni piatto e per ciascuna fase di realizzazione anche della stessa ricetta.Così sosteniamo la vitalità del comparto sul fronte del consumo, tenendo sempre fermi i punti di forza di Monari Federzoni, tradizione e qualità”.

La rinnovata linea di Aceto Balsamico di Modena Igp Monari Federzoni è già in distribuzione sia nel canale Retail che Horeca.

Il “Manifesto per la sostenibilità presentato a Cibus da Molini Pivetti

“Consapevolezza e condivisione. Sono questi i due concetti attorno ai quali la nostra azienda continua a lavorare, per affrontare le richieste di un mercato sempre più complesso, sensibile ed esigente nei confronti del Pianeta. Comprendere e mettere in pratica strategie sostenibili impone un impegno costante e necessità di linee guida da poter applicare in modo efficace. Per queste ragioni oggi abbiamo presentato il primo Manifesto per la Sostenibilità, che racchiude tutto il nostro impegno verso una crescita responsabile”.

Si rinnova quindi al Cibus, con le parole di introduzione di Gianluca Pivetti, titolare dell’azienda ferrarese Molini Pivetti, l’impegno che da anni il brand porta avanti nel proporre un modello di sviluppo rispettoso dell’ambiente. All’evento che si è svolto la mattina del primo settembre, alle 11, sia in presenza allo stand, sia con una diretta visibile nei canali social (Facebook, Instagram e Linkedin), è stato infatti presentato il primo “manifesto per la Sostenibilità” del molino di Renazzo, realizzato in collaborazione con Perfect Food, spin off di LCE dedicato allo sviluppo di percorsi sostenibili nel food. Nel documento si confermano le intenzioni già esposte e messe in pratica nel disciplinare Campi Protetti Pivetti, sottoscritto da un centinaio di aziende agricole, che ha portato alla produzione di grano destinato alla linea di farina da agricoltura sostenibile “Campi Protetti Pivetti Sostenibile”. La dedizione e la passione che l’azienda di Renazzo pone per la salvaguardia degli ecosistemi e la tutela della biodiversità non restano infatti valori condivisi in senso astratto ma si trasformano sempre di più in azioni concrete.

“Il manifesto – aggiunge Alessandro Zucchi, agronomo e responsabile dei progetti di filiera Molini Pivetti – sottolinea i nostri valori, le nostre strategie, ed è un riconoscimento verso coloro che, con cura e rispetto, ci permettono di alimentare e sostenere la svolta sostenibile. Mi riferisco a tutto il comparto agricolo, verso il quale il nostro impegno è fornire condizioni economiche, ambientali, tecnologiche e di mercato che permettano di operare in modo virtuoso per sé e per gli altri. Questo avviene grazie alla continua ricerca e all’uso di tecniche innovative che stiamo raccontando anche in questi giorni attraverso le nostre dirette da Cibus”.

“Il molino costruito nel 1875 da Valente Pivetti – ha inoltre ricordato Tonia Sorrentino, marketing manager di Molini Pivetti – nel corso degli anni è diventato un punto di riferimento assoluto per i professionisti più esigenti delle industrie e dei consumatori del settore alimentare, anche e soprattutto nell’ambito della sostenibilità”.

“I risultati – ha aggiunto Gianluca Pivetti – sono stati resi possibili grazie alla collaborazione, all’impegno e alla responsabilità di quella che non esitiamo a definire una vera e propria squadra, un team con un obiettivo comune. Ogni attività dal campo alla tavola deve essere sempre guidata dall’attenzione ai temi della sostenibilità e del rispetto delle risorse che trasformiamo in valore. Sottolineiamo l’importanza dell’innovazione e dell’investimento tecnologico, tanto quanto l’apporto fondamentale delle comunità locali. Vogliamo pensare che questo manifesto, con il quale cerchiamo di promuovere e diffondere il concetto di gestione sostenibile delle attività produttive, possa creare una filiera sempre più virtuosa, affinché quello che oggi rappresenta un’eccezione diventi la normalità”.

Tetra Pak, obiettivo neutralità climatica entro il 2030

Raggiungere zero emissioni nette di anidride carbonica per le proprie attività entro il 2030 e lungo l’intera catena del valore entro il 2050 attraverso la riduzione del fabbisogno energetico e la decarbonizzazione di prodotti e operazioni.Con questo ambizioso obiettivo Tetra Pak presenta la nuova edizione del Report di Sostenibilità, lo strumento informativo di condivisione degli obiettivi e degli investimenti dedicati ai percorsi di sostenibilità della multinazionale svedese, giunto quest’anno alla 23esima edizione. Tre le macro-aree che illustrano i risultati raggiunti nel corso del 2020 – Alimenti, Persone, Pianeta –sul piano della sostenibilità grazie a una strategia che coinvolge e integra l’intera catena del valore, nella consapevolezza che l’obiettivo di un futuro più sostenibile è realizzabile solo fronteggiando – insieme e nel loro insieme- sfide ambientali, sociali ed economiche. 
 
“L’impegno per la sostenibilità è da sempre un tratto distintivo di Tetra Pak – sottolinea Francesco Faella, Presidente Tetra Pak Italia. In un periodo complesso come quello dell’emergenza sanitaria, questo impegno non è mai venuto meno, ma ha assunto un significato ancora più alto, confermandosi un punto di forza nel processo di resilienza del settore agroalimentare.Attraverso il report di sostenibilità comunichiamo da molti anni ai nostri stakeholder risultati raggiunti e obiettivi futuri, condividendo la nostra visione e le azioni portate avanti per affrontare le sfide globali che riguardano alimenti, persone e pianeta”. 
 
Negli ultimi due decenni l’approccio di Tetra Pak alla rendicontazione dell’impegno sostenibile si è evoluto in maniera significativa, dalla prima relazione del 1999, in cui erano condivisi impegni e azioni ambientali,alla valutazione di ogni aspetto dell’attività e del suo impatto, inclusa la governance della società e dei fornitori. Questo punto è stato sviluppato adottando criteri di autovalutazione in linea con la Global Reporting Initiative (GRI) e sostenendo gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite di cui,dal 2004, Tetra Pak è firmataria dei dieci principi del Global Compact.
 
Nella nuova edizione del report sono disponibili aggiornamenti sui seguenti ambiti: 
 
ALIMENTI – Tetra Pak garantisce da sempre e ovunque la sicurezza e la disponibilità degli alimenti in collaborazione con clienti e partner, utilizzando soluzioni innovative per la lavorazione e il confezionamento di cibo e bevande. Tra queste, si annoverano le infrastrutture tecnologiche e digitali che facilitano tracciamento e trasparenza, incrementando la fiducia del consumatore. L’azienda investe nella creazione di catene del valore sostenibili, tramite la partecipazione a programmi di alimentazione nelle scuole e al modello DairyHub. 64 milioni di bambini in 45 Paesi hanno ricevuto latte e altre bevande, mentre gli allevatori coinvolti nei DairyHub sono 39.806. Tetra Pak, inoltre, è entrata a far parte della European Alliance for Green Recovery, il piano di recupero post-pandemia che ha lo scopo di attuare un progetto di filiera alimentare resiliente, strutturata e più sostenibile in tutta l’Unione Europea. 
 
PERSONE – Tetra Pak favorisce la crescita di tutti i suoi dipendenti promuovendo azioni che garantiscono il rispetto delle diversità e una cultura inclusiva. L’azienda si impegna a proteggere e supportare le comunità in cui operano i fornitori, per una catena del valore responsabile che tuteli i diritti umani e quelli del lavoro. A conferma dell’attenzione rivolta a queste tematiche, l’azienda ha ricevuto il riconoscimento “Great Place to Work” in quattro paesi, tra cui l’Italia. Nel 2020 Tetra Pak è stata anche premiata, per il quinto anno consecutivo, per la sua leadership nella sostenibilità aziendale dall’organizzazione non profit internazionale CDP, ottenendo una doppia “A” per l’impegno su clima e foreste. L’azienda ha inoltre lanciato la campagna globale di comunicazione “Go nature. Go carton.” con l’obiettivo di favorire il dibattito e promuovere il packaging sostenibile.
 
PIANETA – Tetra Pak punta a raggiungere la neutralità climatica attraverso la riduzione del fabbisogno energetico e la decarbonizzazione con l’obiettivo di raggiungere zero emissioni nette di CO2 al 2030 per le proprie attività e al 2050 lungo tutta la catena del valore. Un percorso costruito attraverso numerose azioni “locali” come la recente realizzazione dell’impianto fotovoltaico che alimenta lo stabilimento di produzione italiano di Rubiera (RE): un progetto imponente che permetterà un risparmio di circa 580 tonnellate CO2 all’anno. Economia circolare e riciclo sono principi d’azione prioritari, come dimostrato dal crescente utilizzo di polimeri di origine vegetale tracciati e certificati e di materie prime provenienti da fonti rinnovabili, interamente riciclabili. A tale riguardo, la cellulosa utilizzata per la produzione delle confezioni è certificata FSC, rispetta dunque il ciclo di vita delle foreste garantendo l’approvvigionamento responsabile. Tutti fattori fondamentali per realizzare la principale ambizione di Tetra Pak ovvero produrre la confezione alimentare più sostenibile al mondo. Durante lo scorso anno, la multinazionale svedese ha anche guidato e implementato un’ampia gamma di attività legate al riciclo in tutto il mondo, contribuendo all’aumento globale del tasso di riciclo delle confezioni in cartone del +27%.
 
Il Report di Sostenibilità Tetra Pak 2021 è disponibile cliccando qui
 
 

I nuovi fermenti per yogurt di Cameo

Cameo, azienda alimentare specializzata in torte, budini e pizze, ha da poco presentato i suoi Fermenti per Yogurt: la nuova referenza rivolta a chi ama cimentarsi e mettersi alla prova nella realizzazione di preparazioni fresche e gustose, con la possibilità di scegliere materie prime genuine e adatte a ciascuna esigenza. Un prodotto che arriva per la prima volta tra gli scaffali della grande distribuzione proprio grazie a cameo, che conferma così la sua leadership nel posizionamento sul mercato di nuove categorie che sanno incontrare i bisogni dei consumatori.

Lo yogurt è un alimento molto amato dalle famiglie italiane: più di una su 10, infatti, lo consuma abitualmente. La gran parte dei consumatori lo acquista già pronto, ma non sono poche le persone che preferiscono invece realizzarlo con le proprie mani, così da poterne selezionare in prima persona le materie prime ed evitando così anche il consumo di plastica, caratteristica dei tradizionali vasetti. All’interno del mercato italiano, i Fermenti per Yogurt rappresentano una novità: fino a poco tempo fa, infatti, questa categoria era reperibile solamente presso la distribuzione specializzata (per lo più nelle farmacie e in alcuni e-commerce). cameo ha quindi voluto rendere questo prodotto maggiormente accessibile al grande pubblico e per questo, oltre a portarlo sugli scaffali della grande distribuzione, ha anche pensato a delle modalità di preparazione che potessero rendere ancora più semplice la preparazione casalinga.

Con i Fermenti per Yogurt cameo, è possibile realizzare uno yogurt fresco e di qualità in pochi semplici passaggi. Infatti, è sufficiente aggiungere al composto che si trova all’interno di ciascuna confezione un litro di latte vaccino – ma anche  vegetali di soia o di latte senza lattosio, a seconda delle esigenze e delle preferenze di ognuno – per ottenere 1 kg (equivalente a 7 vasetti) di yogurt fresco e cremoso fatto con le proprie mani. Una volta mescolati i fermenti al latte, basterà attivare il processo di fermentazione utilizzando una yogurtiera, un robot da cucina ma anche un semplice forno.

La nuova referenza è disponibile in due varianti: Classico ed Extra Cremoso. Il primo, è pensato per chi predilige una struttura più densa e corposa al cucchiaio con un gusto leggermente più deciso; il secondo per chi invece preferisce una texture più vellutata ed un sapore più neutro. All’interno di ogni pack in cartoncino, cameo ha deciso di inserire tre bustine di prodotto al fine di rendere l’offerta rilevante non solo per coloro che già conoscono la categoria ma anche per chi sceglierà di avvicinarsi a questo tipo di prodotto per la prima volta. La referenza – che ha riscontrato un notevole successo tra i player del Trade – è attualmente reperibile all’interno dello scaffale dei preparati per dessert.

Koch lancia la Pizza Pala: Margherita surgelata fresca

La Pizza Pala è l’ultima novità lanciata dall’azienda Koch.

Fresca surgelata, è una margherita classica, realizzata con pomodoro e mozzarella, dalla forma allungata.

La Pizza Pala viene precotta, in modo da ridurre i tempi di preparazione, per essere pronta in pochi minuti.

Il consiglio dell’azienda Koch sulla cottura di Pizza Pala è di disporre il prodotto ancora surgelato su di una griglia e cuocere in forno preriscaldato a 240°C per 7-8 minuti, fino alla completa fusione della mozzarella.

Negli anni Koch ha sviluppato un vasto assortimento, partendo dalle specialità locali altoatesine, per allargarsi poi a quelle italiane e internazionali, in modo da riuscire a soddisfare le richieste di un bacino di consumatori sempre più ampio ed eterogeneo La qualità delle materie prime utilizzate e l’assenza di conservanti e additivi sono da sempre il marchio di fabbrica di tutti i prodotti Koch

Cibus, fiducia e speranza nella ripresa del comparto fiere

Stefano Patuanelli, Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali è intervenuto alla seconda giornata di Cibus, esprimendo soddisfazione e ottimismo in merito alla ripresa del settore che ha visto l’evento di Parma antesignano assoluto in Europa.

Sono contento di essere qui a Parma. Ripartono finalmente le fiere e gli eventi in presenza, ed è una grande soddisfazione per me, ministro del settore più trainante dell’economia italiana.  Abbiamo risorse e abbiamo una condizione politica che ci consente di fare alcune cose che nella normalità non sarebbero possibili. Abbiamo avuto una stagione che mi auguro sia alle spalle, che ha messo in luce alcune fragilità dei nostri sistemi produttivi.  Aver inserito una parte significativa di risorse nel Fondo complementare per il sostegno alle filiere è stata un’azione giusta”.

Il Ministro ha parlato alla tavola rotonda “Made in Italy agroalimentare e le indicazioni geografiche: le strategie per spingere la crescita”, curata da Food Trend Foundation.

Le esportazioni delle Indicazioni Geografiche italiane stanno aumentando, rappresentando circa il 25% di tutto l’export alimentare, per un valore annuo di 10 miliardi di euro, sui 40 miliardi del settore (dati Federalimentare).  Mauro Rosati, di Origin Italia, ha ricordato che l’Italia ha 876 IG, 315 nel settore cibo e 526 in quello del vino. In questo settore operano 180mila imprese e 285 Consorzi di Tutela. A livello europeo, un quinto dell’export scaturisce dalle IG europee.
 
L’europarlamentare Paolo De Castro, coordinatore S&D alla commissione Agricoltura, ha preso la parola dichiarando: “Il New Green Deal e la strategia Farm to Fork lanciata dalla Commissione Ue, devono puntare al rafforzamento delle politiche di qualità. E questo è un obiettivo confermato dalla riforma della Politica agricola comune che entrerà in vigore da gennaio 2023. La Commissione presenterà entro l’anno due Regolamenti, sulla promozione e sulle IG. Ci auguriamo che questi facciano leva sulle filiere certificate italiane che sono alla base delle nostre eccellenze agroalimentari“.
 
Nello stesso convegno è intervenuto Giampiero Maioli, Responsabile del Crédit Agricole in Italia, sottolineando: “Siamo orgogliosi di essere azionisti e banca ufficiale di Fiere di Parma, nonché di aver contribuito al suo sviluppo e rilancio. Solo con una grande piattaforma di presentazione dei prodotti a livello internazionale come Cibus si può competere sui mercati globali. Tuttavia,  non ci sarà successo del Made in Italy se non ci sarà il successo del Paese. Oltre alle esigenze dei consumatori, l’industria agroalimentare dovrà tenere sempre più in considerazione la dimensione sostenibile. La finanza sta mettendo al centro dei criteri valutativi di concessione del credito i parametri ESG. Su questo aspetto Crédit Agricole rappresenta un’avanguardia: in tutti gli scoring ed i rating inseriremo questi parametri, considerando anche trasparenza della governance e grado di digitalizzazione delle imprese”.
 
Nel corso della tavola rotonda è intervenuto anche Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad che ha detto, tra l’altro, che Conad è contraria a tutte le semplificazioni, inclusa l’etichetta nutrizionale Nutriscore, e che eventualmente è pronta a lanciare una campagna di informazione per i consumatori su questo sistema di etichettatura.
 
Nel corso della seconda giornata si è svolto anche un workshop organizzato da Le Village by Credit Agricole sul tema delle possibili sinergie tra le aziende food e le start up del settore. Assobibe e Confagricoltura hanno organizzato il convegno “La filiera delle bevande analcoliche, rischi e opportunità”, nel corso del quale è stata espressa una forte preoccupazione per gli effetti della sugar tax: le stime parlano di -5mila posti di lavoro e -250 milioni annui di approvvigionamenti italiani in meno.  Tespi Mediagroup ha organizzato la tavola rotonda ‘Il banconista: passione e professione’, per sottolineare il valore di una figura fondamentale nel mondo dell’alimentare, mettendo a confronto diverse esperienze, dalle piccole gastronomie al banco taglio delle insegne di Gd e Do.
 

Acqua San Benedetto partecipa a Cibus 2021

Acqua Minerale San Benedetto, Gruppo leader nel mercato del beverage analcolico in Italia, sarà presente a Cibus 2021, la più importante manifestazione internazionale dedicata al mondo dell’alimentazione giunta alla sua 20esima edizione, in programma a Parma dal 31 agosto al 3 settembre 2021.

L’azienda veneta parteciperà alla kermesse emiliana con un proprio stand – Padiglione 04, stand C036 – nel quale esporrà le principali referenze e presenterà le novità più recenti tra cui l’ultima grande novità del 2021; la nuova ECOGREEN 100 ECO 1L EASY, il massimo che oggi si può chiedere ad una bottiglia in termini di sostenibilità in quanto aggiunge a tutti i plus della linea Ecogreen – come la completa neutralizzazione delle emissioni di CO2 di tutto il ciclo di vita del prodotto – l’utilizzo per la produzione della bottiglia del 100% di plastica riciclata.

Altra novità recente è l’acquisizione di Acqua Paradiso Pocenia SRL (ora Guizza del Friuli SRL), storica realtà del Friuli Venezia Giulia. Tale acquisizione consente il rilancio di una fonte storica del territorio quale Fonte Paradiso e l’ulteriore sviluppo del progetto Acqua Minerale San Benedetto Network, caposaldo della strategia di sostenibilità ambientale del gruppo. Grazie al nuovo progetto, la fonte di Pocenia si affianca alle altre cinque del network: Scorzè (Venezia), Donato (Biella), Popoli (Pescara) e Viggianello e Cutolo in provincia di Potenza. Il progetto Network ha consentito di ridurre l’incidenza dei trasporti ed evitato nel 2020 l’emissione di 23.221 tonnellate di CO2 eq.

Novità nel segmento delle acque addizionate, San Benedetto SKINCARE, l’innovativa bevanda in acqua minerale naturale arricchita dalle preziose proprietà del Collagene, dello Zinco e dell’Acido Ialuronico per un nuovo rituale di bellezza quotidiano. Inoltre altra novità dell’estate 2021: il nuovo Thè al Fico d’India, una creazione dissetante e dal gusto unico nata dall’incontro tra la purezza dell’acqua minerale naturale e la dolcezza del fico d’india: il risultato è un thè dalle piacevoli note fresche, senza conservanti e con solo 24 calorie. All’interno dello stand San Benedetto sarà presente inoltre “The Black Corner”, il bar premium pensato per degustare le eccellenze San Benedetto come “Indian Black Tea”, l’intera gamma Schweppes e il nuovo Aperitivo Biondo San Benedetto. Uno spazio elegante ed esclusivo dove un bartender professionista farà vivere un’esperienza glamour di gusto e freschezza.

Cibus riparte: al via la 20esima edizione

Si è aperta a Parma la XX edizione di Cibus, organizzata da Fiere di Parma e Federalimentare, che rimarrà allestita fino al 3 settembre.
 
Il settore agroalimentare ha voluto ripartire in presenza anche perché alcune proposte e alcuni prodotti non sono virtualizzabili – ha spiegato Antonio Cellie, ceo di Fiere di ParmaE con questa edizione di Cibus, che solo tre mesi fa sembrava impossibile da realizzare, rappresentiamo al pubblico la nostra capacità di innovazione e adattamento”.
 
Cibus celebra anche il raggiungimento dei 50 miliardi di euro annui di export, obiettivo fissato dal settore all’Expo 2015 e mancato nel 2020 causa Covid, come ha sottolineato Ivano Vacondio, Presidente di Federalimentare: “L’industria alimentare raggiungerà a fine anno i 40 miliardi di euro, cui andranno sommati 10 miliardi di euro dell’agricoltura. L’export è importante, anche perché i consumi interni presentano da anni un trend piatto. Dunque, dobbiamo puntare su mercati in forte crescita come quelli del Vietnam, della Malaysia, della Corea e altri. Una spinta al cambiamento verrà sicuramente dal PNRR, anche se si deve parlare di sostenibilità ambientale, economica e sociale”.
 
A Cibus è intervenuto in diretta streaming, Luigi Di Maio, Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione: “La riapertura di Cibus in presenza rappresenta un segnale a livello internazionale dall’Italia, in un settore in cui il Paese vanta una leadership mondiale. Con Ice Agenzia abbiamo stanziato più di un milione di euro per Cibus 2021, per favorire missioni incoming di operatori e giornalisti dall’estero. Tutto ciò nel contesto di un investimento di 57 milioni di euro nel Piano Straordinario per la Promozione del Made in Italy. La Farnesina, insieme a ICE Agenzia e Simest ha messo in campo varie iniziative per sostenere le fiere italiane”.
 
La XX edizione di Cibus è stata inaugurata da Gino Gandolfi, Presidente di Fiere di Parma; Federico Pizzarotti, Sindaco di Parma; Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna. Nel corso della prima giornata si è tenuto, al mattino, il Convegno Inaugurale, con due tavole rotonde, una dedicata all’industria e l’altra alla distribuzione.
 
Nel pomeriggio si è tenuta l’assemblea di Federalimentare, dove è intervenuto anche Carlo Bonomi, Presidente di Confindustria: “L’industria di trasformazione alimentare ha un ruolo preminente che non viene riconosciuto né dalla politica né dai media. A livello internazionale, tra i Paesi del G7, è seconda solo a quella degli Stati Uniti d’America. Noi dobbiamo ragionare in termini di filiera, i successi vanno attribuiti a tutti, ai rapporti delle imprese con i produttori alimentari, con le reti distributive, col settore del fuori casa. Vista la sensibilità dimostrata dal governo Draghi, possiamo essere ottimisti sul blocco in Italia della etichettatura nutrizionale a semaforo Nutriscore, scientificamente infondata”.
 
Tra i vari interventi, quello di Carlo Maria Ferro, Presidente di ICE Agenzia: “L’export agroalimentare è cresciuto del 10% e più nel primo semestre 2021 e il nostro impegno è quello di sostenere questo settore. Abbiamo realizzato 19 accordi a favore del comparto con la Grande Distribuzione e 15 nuove azioni per aiutare le imprese nella trasformazione digitale verso la sostenibilità”.
 
La ripartenza di Cibus è importante, per un settore come quello agroalimentare che ha dato prova di grande forza – ha dichiarato Alberto Frausin, Presidente di FederdistribuzioneLa Grande Distribuzione c’è ed è pronta a realizzare progetti capaci di abbracciare tutti gli attori del settore, dai partner agricoli a quelli industriali, per costruire insieme un nuovo modello di sistema agroalimentare”.
 

San Benedetto ancora leader nel mercato del beverage analcolico in Italia

Anche nel 2020 San Benedetto si conferma per il sesto anno consecutivo Gruppo leader in Italia nel mercato del beverage analcolico con una quota a volume del 16,3%. L’azienda a capitale interamente italiano continua ad essere protagonista anche nei singoli mercati in cui opera consolidando il primato del brand San Benedetto nell’Acqua Minerale(quota a volume del 12,2%), nel Thè Freddo(quota a volume del 31,1%), nelle Bibite Gassate Non-Cola Low Calories Carbonates (quota a volume del 32,5%). Anche Energade rinnova il suo primato risultando il brandleader nella categoria sport drinks con una quota a volume del 35%.

A certificare questo successo è GlobalData, prestigiosa società internazionale di ricerca e consulenza di mercato, con sede principale a Londra, accreditata come “specialista” per lo studio e l’analisi dei mercati globali relativi all’industria delle bevande.

“Siamo particolarmente soddisfatti di questo risultato che appare ancora più importante specie in un momento storico in cui il mercato e l’intero contesto economico sono stati messi a dura prova dall’emergenza sanitaria. Essere riusciti, infatti, a raggiungere risultati che ci hanno posto come eccellenza assoluta nel beverage analcolico italiano è un’attestazione di fiducia enorme e una conquista di squadra”, afferma Enrico Zoppas, Presidente e Amministratore Delegato di Acqua Minerale San Benedetto S.p.A. “Questo ulteriore successo consolida la forza del Gruppo e allo stesso tempo ci stimola a fare sempre di più, perché per noi di San Benedetto ogni traguardo raggiunto non è considerato un punto di arrivo ma uno da cui ripartire con l’obiettivo di fare sempre meglio”.

La certificazione GlobalData arriva dopo l’eccellente risultato certificato da The RepTrak Company – società leader a livello globale nella misurazione e gestione della reputazione aziendale- per la quale Acqua Minerale San Benedetto ha registrato nel primo trimestre del 2021 un indice reputazionale di 80/100 nella categoria di bevande analcoliche, caffè escluso. Il Gruppo entra così per la prima volta nella fascia “Eccellente” di Reputazione, distaccando la media dei suoi benchmark di settore di 5 punti e il secondo Player come Best Performer di oltre 2 punti.

Wearable technology è boom di richieste. L’indagine idealo

Breaking news: la wearable technology, potrebbe aiutare gli italiani a disintossicarsi dal proprio smartphone e godersi amici, famiglia, relax e la natura che ci circonda.

È stato infatti calcolato che, in media, controlliamo il cellulare circa 150 volte al giorno, ovvero sei-sette volte all’ora. Che sia per abitudine, per un vero bisogno, per curiosità o per ansia, l’accesso continuo allo smartphone è diventato una routine quotidiana e ha modificato le soglie di attenzione dell’essere umano iperconnesso.

I device wearable come gli smartwatch possono, in qualche modo, aiutare a ridurre gli accessi continui allo smartphone: meno controlli spasmodici e più godimento della realtà che ci circonda. Le vacanze estive possono essere sicuramente il periodo più adatto per quel che concerne una dieta digitale.

La domanda di dispositivi “indossabili” è aumentata in modo significativo negli ultimi anni e, in particolare, negli ultimi mesi tra coloro che sono interessati ad acquistare online un prodotto di elettronica outdoor, il 22,5% cerca proprio uno Smartwatch. L’interesse verso questa categoria è stato notevole anche nelle ultime due settimane di luglio, con il +29,0% di intenzioni di acquisto rispetto alle due precedenti.

Al contrario, l’interesse online verso Cellulari & Smartphone è diminuito del –5,6% dall’inizio della stagione estiva 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020.

La tecnologia outdoor: i dispositivi hi-tech più desiderati

Qualunque sia il tipo di vacanza scelto quest’anno, dagli sport estremi, al relax del mare o l’attività in montagna, gli italiani online hanno incluso nelle loro valigie anche qualche gadget tecnologico per l’outdoor.

Secondo l’ultima indagine di idealo – portale internazionale di comparazione prezzi leader in Europa, gli smartwatch sono il prodotto più desiderato online nella categoria Elettronica per l’outdoor, con il 22,5% di preferenze sul portale italiano di idealo tra inizio giugno e metà luglio 2021. Ogni 100 ricerche relative agli Apple Airpods 2 del 2019, vale a dire il prodotto più desiderato negli ultimi dodici mesi, altre 92,9 hanno riguardato l’Apple Watch Serie 6.

A seguire troviamo i Tablet (10,3%) con l’iPad 2020 tra i prodotti preferiti, le Console di gioco (7,0%) con la Nintendo Switch in testa, gli Obiettivi fotografici (7,0%), le Fotocamere digitali mirrorless (6,9%), gli Auricolari/Cuffie Bluetooth (5,1%) tra cui spopolano le Apple Airpods 2, gli Sportwatch (4,7%), con il Garmin fēnix 6S tra i preferiti, i Droni (4,0%) con il DJI Mini 2, gli Speaker Bluetooth (3,0%), le Reflex (3,0%) e le Action Cam (2,5%).

Attenzione al mese più conveniente

Comprare online dispositivi elettronici conviene particolarmente, soprattutto quando si utilizzano gli “aiuti” di un comparatore dei prezzi come idealo che suggerisce i periodi dell’anno più convenienti per effettuare l’acquisto in base alle fluttuazioni dei prezzi nel corso di un determinato periodo di tempo.

Analizzando i prodotti di elettronica outdoor più desiderati, molti hanno fatto registrare dei ribassi negli ultimi sei mesi rispetto allo stesso periodo del 2020, ma non per tutti questa è stata la fase più conveniente per acquistarli.

Ad esempio, tra i gadget tecnologici per l’outdoor che hanno fatto registrare notevoli ribassi nel 2021 rispetto al 2020 troviamo gli Speaker Bluetooth (-26,0%) che, tuttavia, conviene acquistare nel mese di settembre, quando il risparmio massimo medio nell’arco di un anno risulta maggiore, gli Auricolari/Cuffie Bluetooth (-16,9%) che però conviene acquistare a dicembre, e le Reflex (-15,2%) che conviene acquistare ad ottobre.

I prodotti di elettronica outdoor che, invece, è convenuto acquistare negli ultimi sei mesi sono stati i Tablet (-17,5%) il cui prezzo più basso è risultato nel mese di aprile, gli Orologi da polso (-11,5%) con prezzi al minimo a maggio e gli Smartwatch che, seppure minimamente, hanno subito ribassi nel 2021 rispetto al 2020 (-3,0%) e in particolare nel mese di giugno.

Una particolare segnalazione riguarda i Droni il cui utilizzo è sempre più diffuso anche per divertimento. In questi ultimi sei mesi il loro prezzo ha subito un notevole rincaro pari al +42,5% rispetto allo stesso periodo del 2020. Tuttavia proprio in questa fase si poteva acquistare un drone al prezzo più basso, ossia nel mese di maggio.

 

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