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Kōhī apre a Milano: il caffè è protagonista assoluto

Ha inaugurato a Milano, all’interno della stazione M3 di Porta Romana, Kōhī: l’ultima realizzazione di Augusto Contract, su progetto di M&T, per il brand Kōhī Tokyo 1982.

Parliamo di una nuova Urban Coffee Experience, un nuovo concetto di caffetteria street grab-and-go, che offre un’esperienza di consumo moderna e urbana del caffè pour over.

Ambiente essenziale ma accogliente, è il caffè il protagonista indiscusso di questo nuovo format. La materia prima è la miscela “K”, una miscela pregiata, di alta qualità, dal gusto deciso e intenso, prodotta in esclusiva per il brand, perfetta sia per caffè filtro che per espresso. Completano l’offerta il cappuccino, uno “signature” con una ricetta esclusiva e soluzioni di snacking e di pasto veloci e take-away.

“Il locale è stato concluso proprio prima del lockdown” afferma Giacomo Racugno AD di Augusto Contract “ma è stato possibile fare il collaudo finale solo dopo la riapertura. Kōhī per noi rappresenta quindi la prima realizzazione dopo il periodo di stop”.

Per questo locale, l’azienda di Jesi specializzata nella realizzazione di locali della ristorazione “chiavi in mano” si è occupata delle opere edili, impiantistiche, dell’arredamento e delle attrezzature.

 

 

 

Müller, debutta Gusto Bacio: mix di nocciola e cioccolato

Müller arricchisce la linea Intero ai Gusti Golosi con il nuovo Müller Gusto Bacio, che nasce dall’attenta ricerca del perfetto equilibrio tra cioccolato e nocciola.

Müller, brand innovativo da sempre attento alle esigenze dei consumatori, dedica la linea Intero ai Gusti Golosi proprio a chi ama sperimentare novità e gustarsi una pausa appagante ogni volta che desidera.

Oltre alla novità Yogurt Cremoso Gusto Bacio – un gusto tra i più amati – la linea Müller ai Gusti Golosi si compone di altre sei varianti, disponibili nel formato bipack da 125g (Pistacchio e Chantilly) e le più amate dai consumatori anche nel vasetto da 500gr (Caffè, Nocciola, Stracciatella e Vaniglia).

Compagnia Italiana lancia la nuova linea di Crocchette di tofu

Compagnia Italiana presenta la nuova linea di Crocchette di tofu.

Tre referenze, biologiche e senza glutine, in grado di soddisfare anche palati più esigenti, per una scelta di gusto e di salute. Le ricette, infatti, sono state riformulate per migliorare anche il profilo nutrizionale dei prodotti, perché Compagnia Italiana promuove uno stile di vita sano e un’alimentazione sostenibile.

Elemento base delle 3 crocchette è il tofu, realizzato direttamente da Compagnia Italiana: naturalmente povero di sale è ottenuto dall’esclusiva lavorazione a freddo della soia rigorosamente italiana. Così come coltivate in Italia sono le verdure utilizzate nelle ricette.

Nelle tre varianti delle crocchette, al tofu si abbinano pochi e semplici elementi: riso basmati e spinaci, miglio e carote, farro e pomodorini datterini.

Le Crocchette, cotte al forno a bassa temperatura per preservarne le proprietà organolettiche, sono facili da preparare perché già pronte per essere consumate: si scaldano in padella, al microonde o al forno a 200° in soli 5 minuti. Saporite e tenere, sono ottime da gustare da sole o accompagnate a salse o a contorni di verdure.

IN’s Mercato: spazio all’ortofrutta con prodotti sfusi

IN’s Mercato da fine maggio amplia l’assortimento del reparto ortofrutta con l’introduzione del prodotto sfuso. Le prime regioni coinvolte, già dal 25 maggio, saranno il Veneto, il Friuli Venezia-Giulia, il Piemonte, la Liguria, la Valle D’Aosta e l’Emilia-Romagna. A seguire, dall’8 giugno, la Lombardia, mentre da fine giugno Lazio e Abruzzo.

Questa novità si inserisce a pieno nei valori fondanti dell’insegna ed è un tassello strategico del processo di innovazione iniziato da qualche anno e che negli ultimi due anni si è concretizzato nella campagna #QUALCOSADIBUONO.

L’offerta di frutta e verdura sfusa si baserà su una selezione di prodotti provenienti da fornitori scelti, in grado di soddisfare gli alti standard qualitativi richiesti dall’azienda. Grande attenzione, quindi, ai prodotti di origine italiana, agli IGP e alla stagionalità, con un assortimento ampio e completo durante tutto l’anno per una spesa sana, fresca e con una filiera sicura.

La scelta di introdurre l’ortofrutta sfusa, inoltre, si innesta nel percorso di attenzione all’ambiente che l’insegna sta portando avanti da sempre. Alla riduzione degli imballaggi, possibile con la disponibilità del reparto frutta e verdura sfusa, si aggiunge il progressivo abbandono della plastica in favore della carta per tutta il reparto ortofrutta confezionato. Una sensibilità verso i temi green che è il fil rouge anche dell’iniziativa Spazio Verde: attraverso l’attività di riqualificazione urbana “Spazio Verde” che si propone di migliorare le aree di verde pubblico e la qualità di vita dei quartieri in alcune delle nuove aperture previste per il 2020.

Fase 2: le 5 strategie per far ripartire il retail dal digitale

Lo stop imposto alla maggior parte delle attività commerciali offrirà una grande opportunità di digitalizzazione alle strategie retail. A sostenerlo è uno studio di THRON, piattaforma enterprise per la gestione intelligente di contenuti e prodotti.  Il whitepaper completo “Perchè il retail ha bisogno del digitale” è disponibile online .

 

Le 5 strategie

Il ruolo del punto vendita e dei grandi shopping center è destinato a cambiare: passeremo da un commercio di massa a un approccio “su misura” più efficiente. Ecco 5 strategie che aiuteranno il mondo retail a ripartire dal digitale:

EMPOWERMENT DELLE FORZE DI VENDITA

Conoscere in anticipo i comportamenti digitali del consumatore (ad esempio le caratteristiche di prodotto comuni alle sue visualizzazioni sul catalogo digitale o altri canali online) consente al personale in-store di costruire un servizio di vendita su misura, in grado di offrire prodotti in linea con le richieste, anche se non espresse direttamente. Il grado di personalizzazione può raggiungere anche livelli molto alti se l’utente condivide volontariamente, ad esempio, i propri dati di geolocalizzazione. Questo permetterà di individuarlo quando arriva in store, offrendogli consigli tailor made, basati sui propri dati di fruizione dei canali digitali.

– DESIGN DEL PRODOTTO

Quelli che fino a poco fa erano i semplici “destinatari” delle campagne di marketing e comunicazione, oggi possono contribuire al co-design. Questo consente di migliorare i dettagli in-store in chiave personalizzata. Ad esempio, l’AI è in grado di riconoscere il colore dominante dei contenuti. In questo modo se l’azienda vede che gli utenti che acquistano un determinato prodotto amano interagire con contenuti di un determinato colore può presentare loro un packaging ad hoc o rivedere singoli dettagli personalizzabili (es. varianti di colore).

– ASSORTIMENTO DEI PRODOTTI

Dai contenuti arrivano spunti utili anche per strategie di disposizione dei prodotti più efficaci. Se nella navigazione sul sito gli utenti hanno privilegiato i contenuti relativi a certe linee di prodotti questi dati si rivelano utilissimi per decidere l’assortimento dei prodotti in-store. Il prodotto più apprezzato si guadagna di diritto un posto di primo piano sullo scaffale.

– UPSELL/PROMOZIONI

L’analisi dei contenuti è in grado di rilevare, tra le altre cose, le sequenze di visualizzazioni/acquisto più frequenti. Se l’azienda scopre che rossetto+lucidalabbra sull’online è un’accoppiata vincente, la può riproporre anche sul fisico con promozioni che le congiungono.

– SCELTA DI TESTIMONIAL/INFLUENCER

L’AI, tra le altre cose, è in grado di rilevare anche le figure rilevanti per il marchio. Se nella fruizione vengono privilegiati i contenuti con protagonista un certo atleta o una figura dello star system, è possibile individuare quali sono i testimonial più rilevanti per un brand e i suoi prodotti.

Il commercio potrà ripartire dopo questo momento critico, se saprà cogliere la grande opportunità offerta dal digitale. Durante il lockdown, le interazioni con i brand si sono spostate unicamente online e oggi abbiamo a disposizione un patrimonio consistente di dati che ci racconta molto sui nostri clienti finali. Sarà un’occasione unica per progettare esperienze sempre più rilevanti in uno scenario retail completamente ridefinito.”, commenta Antonio Comelli, Marketing Manager di THRON.

THRON: la forza dei dati

THRON accentra su un unico hub la gestione di foto, video, testi e prodotti, li distribuisce su diversi touchpoint (sito, NL, app, etc) e ne misura le performance grazie all’AI, per mostrare agli utenti ciò che corrisponde ai loro interessi. Attraverso Content Platform di questo tipo, non è solo possibile preservare la coerenza del brand sui canali online. Le enormi quantità di dati di queste settimane possono diventare, grazie alla Content Intelligence, una miniera di informazioni fondamentale per conoscere meglio i clienti e per orientare anche la produzione, le strategie espositive in-store e altri aspetti della filiera di vendita. Fattori che si riveleranno particolarmente critici al momento di riguadagnare la fiducia dei consumatori e affrontare le incognite della riapertura dei punti vendita, suggerite dai trend della Cina post emergenza. Se da una parte si assiste al fenomeno del “revenge spending” manifestato da molti consumatori, dall’altra negozi e centri commerciali stanno registrando meno del 50% dei clienti, secondo i dati di Walmart.

 

Spesa on line per gli amici a 4 zampe: è boom durante il lockdown

Durante l’emergenza Covid 19 gli italiani hanno utilizzato i servizi di e-commerce per il +80%[1] rispetto al periodo precedente, e non solo per fare la spesa online e per ordinare beni di prima necessità, ma anche per comprare cibo e articoli per i propri amici a quattro zampe, anche loro confinati in casa. idealo ha voluto analizzare l’intero comparto con una particolare attenzione nei confronti del periodo di lockdown, scoprendo, ad esempio, che le categorie che sono maggiormente cresciute nel periodo sono state quelle relative ai prodotti per uccelli (+235,6%), seguite poi dai prodotti di acquaristica (+171,2%), per cani (+145,7%) e infine per gatti (+115,6%).

I prodotti più cercati

Analizzando complessivamente le dieci categorie merceologiche maggiormente cercate nell’ultimo anno[2] dagli e-consumer italiani è possibile vedere come queste siano state: cibo per cani, cibo per gatti, farmaci veterinari, acquari, gabbie per uccelli e voliere, trasportini, lettiere per gatti, filtri e pompe per acquari, cucce per cani e gatti, tiragraffi[3]. Si tratta, come è possibile notare, di prodotti “standard”, utili per un qualsiasi proprietario di animali.

La fluttuazione dei prezzi in fase di lockdown

Interessante notare l’andamento dei prezzi. Confrontando la fase di lockdown con il periodo precedente è possibile vedere come i prezzi dei 21 articoli maggiormente cercati[4] siano aumentati mediamente del +2,9%. Si tratta, tuttavia, di una percentuale media che comprende tutte le categorie sommate tra loro in termini di costi mensili; preso individualmente ogni singola tipologia di prodotto è stata oggetto di fluttuazioni molto maggiori.

Nel dettaglio, tra gli articoli il cui prezzo è diminuito troviamo: cibo per gatti (-18,4%), tiragraffi (-14,0%), accessori per acquari (-10,0%), cibo per cani (-9,6%), ciotole per animali (-7,8%), mangime per pesci (-6,6%), filtri e pompe per acquari (-4,6%), gabbie per uccelli e voliere (-3,1%). Viceversa, tra i prodotti il cui prezzo è aumentato vi sono: acquari (+0,4%), guinzagli e collari per cani (+0,6%), accessori per cani (+3,6%), mangime per uccelli (+5,6%), toelettatura (+5,8%), abbigliamento per cani (+7,5%), farmaci veterinari (+8,3%), lettiere per gatti (+13,7%), giochi per cani (+14,2%), cucce per cani e gatti (+17,1%), trasportini (+20,3%), casette per uccelli (+24,1%) e infine accessori per uccelli (+28,1%).

La fluttuazione dei prezzi durante la Fase 2

Allo stesso modo, è possibile confrontare l’andamento dei prezzi tra la prima Fase 2 (dal 4 al 12 Maggio) con il periodo di lockdown. In questo caso, sono molti di più i prodotti il cui prezzo è diminuito, con una media del –7,7%: cucce per cani e gatti (-19,4%), giochi per cani (-16,6%), acquari (-15,4%), articoli di toelettatura (-13,6%), filtri e pompe per acquari (-11,8%), gabbie per uccelli e voliere (-11,5%), trasportini (-9,4%), casette per uccelli (-6,9%), accessori per uccelli (-6,5%), mangime per uccelli (-5,0%), accessori per acquari (-4,0%), ciotole per animali (-2,2%), mangime per pesci (-0,3%), guinzagli e collari per cani (-0,1%). Anche in questo caso vi sono però prodotti il cui prezzo è considerevolmente aumentato; si tratta di: abbigliamento per cani (+2,1%), cibo per cani (+4,0%), cibo per gatti (+10,8%), lettiere per gatti (+13,2%), tiragraffi (+13,4%) e infine accessori per cani (+23,0%).

I singoli articoli più desiderati

Analizzando i singoli articoli più cercati in questo periodo – e precisamente dal 4 al 24 Maggio – è altresì interessante notare come si tratta di prodotti stagionali fondamentali proprio in primavera: al primo e al terzo posto vi è infatti il collare antiparassitario Bayer Seresto, mentre al secondo troviamo le pipette Advantix antipulci, indispensabili per la protezione dei nostri animali da fastidiosi parassiti come pulci e zecche.

“Come si poteva immaginare, gli italiani in fase di lockdown – e in quella seguente – non hanno pensato solamente ai propri bisogni, ma ovviamente anche a quelli degli animali domestici, segno che laddove possibile i nostri concittadini hanno sempre preferito acquistare online – afferma Fabio Plebani, Country Manager dell’Italia di idealo – È molto interessante notare poi come tra i prodotti più cercati vi siano stati giochi per cani, a dimostrazione di come i proprietari non abbiano pensato solo al cibo e al necessario, ma anche a dell’intrattenimento e allo svago. Non sorprende quindi vedere come i prezzi dei giochi per cani durante la fase di lockdown siano aumentati del +14,2%, anche se poi abbiamo visto come gli stessi siano diminuiti del -16,6% durante la fase successiva. Ciò fa capire chiaramente come quasi tutto, online, sia soggetto a fluttuazioni dei prezzi, e quindi anche gli articoli per i nostri tanto amati animali da compagnia.”

Succhi di frutta in Gdo: dinamiche e prospettive. L’analisi di IRI

Dal Coronavirus in poi, niente è come prima. Tutto è stato stravolto. Compreso il mercato delle bevande. Basta guardare i dati per capirlo. Nel 2019 il mercato delle Bevande (prendendo in considerazione i canali Ipermercati, Supermercati e Libero Servizio Piccolo), con un giro d’affari di poco più di 8 miliardi di euro, è stato uno dei settori più dinamici del Largo Consumo Confezionato, riportando una crescita più che soddisfacente in termini di valore (+2,2%) e un lieve recupero in volume (+0,3%), rispetto all’anno precedente. Tutte le principali categorie hanno avuto un focus sul miglioramento dei fatturati: l’Acqua, che rappresenta il 71% dei volumi ma solo il 21% del giro d’affari dell’intero settore, ha chiuso l’anno passato con una certa stabilità a volume e una crescita contenuta a valore (+0,1% a volume e +1% a valore); la Birra ha mostrato migliori risultati dal punto di vista del fatturato con un incremento del +1,9% a valore rispetto ad un +1,1% a volume; in leggera crescita il Vino a volume (+0,6%), a fronte di un +2% in valore; ottime performance per Aperitivi (+6,4%) e Champagne/Spumanti (+8%); le Bevande Gassate permangono a volume sugli stessi livelli del 2018, anno caratterizzato da un forte calo delle vendite; Succhi e Nettari confermano l’andamento del 2018 (-3,3% sia a volume che a valore), mentre si è registrato un incremento delle vendite per le Bevande Piatte (+4,8% a volume). Un quadro, questo del 2019, sicuramente differente dalla realtà che stiamo vivendo nell’anno in corso. L’emergenza legata al Covid-19, che dalla fine di febbraio ha rivoluzionato le vite di tutti noi, ha inciso in maniera dirompente sugli stili di vita e sui comportamenti di acquisto e di consumo. In pochi giorni, intere famiglie si sono ritrovate confinate tra le mura delle loro case, con l’azzeramento di ogni possibile forma di consumo fuori casa e con la necessità di riorganizzare la spesa alimentare per rispondere ad un maggior consumo domestico. Infatti, a partire dall’ultima settimana di febbraio, a seguito della scoperta dei primi casi di Coronavirus e delle conseguenti decisioni governative in tema di chiusure dei negozi, le vendite di prodotti di Largo Consumo nella Grande Distribuzione hanno subito una impennata che ha interessato molte categorie, tra le quali Acqua, Vino, Birra, ma anche i Succhi di Frutta, perlomeno nelle prime settimane di emergenza, generando un contenimento della flessione delle vendite rispetto alla chiusura del 2019. Questo studio si pone come obiettivo quello di delineare la categoria dei Succhi di Frutta e le relative performance nella Distribuzione Moderna, oltre ad investigare le nuove dinamiche di mercato e le possibili prospettive per il futuro.

I Succhi di Frutta nel canale moderno

Come indicato dall’esclusiva soluzione IRI Liquid Data, la categoria dei Succhi di Frutta, UHT e Freschi, ha sviluppato un fatturato di quasi 581 milioni di euro nella Distribuzione Moderna (Ipermercati + Supermercati + Libero Servizio Piccolo) per un totale di circa 403 milioni di litri: le vendite complessive hanno segnato una flessione del -2,2% in valore e del -2,1% in volume negli ultimi 12 mesi terminanti ad aprile 2020. Succhi, Nettari e Spremute UHT, che rappresentano il 92% del fatturato complessivo, presentano la stessa dinamica del totale mercato in termini di variazioni di vendite verso lo scorso anno.

Anche i Succhi Freschi – segmento piccolo rispetto ai prodotti a scaffale -dopo la crescita del recente periodo legata all’entrata sul mercato di diverse aziende specializzate nella IV gamma, segnano nell’ultimo anno una battuta d’arresto con una lieve crescita in volume (+0,4%) e una flessione delle vendite in valore pari a -2,6% (in crescita la nicchia dei Frullati Freschi).La flessione registrata dal mercato ha interessato le aree del Nord e il Centro, mentre si evidenzia una lieve crescita per il Sud. In termini di canale di vendita, i Supermercati, che sviluppano oltre il 70% del fatturato dei Succhi UHT, hanno registrato una perdita delle vendite in valore del -1.1% rispetto all’anno precedente, gli Ipermercati segnano un -10% mentre restano stabili i punti vendita di prossimità: le restrizioni della «fase 1» dell’emergenza Covid-19 e il conseguente maggior ricorso ai punti vendita di prossimità, hanno generato un trend positivo per il canale di cui ha beneficiato anche la categoria dei Succhi UHT. Per i Succhi Freschi è da segnalare la concentrazione di vendite nell’area del Nord Ovest che rappresenta oltre il 50% delle stesse (30% delle vendite per i Succhi UHT). In termini di canali di vendita, si segnalano le stesse dinamiche dei Succhi UHT con una forte flessione degli Ipermercati e una crescita della “prossimità” guidata dagli eventi degli ultimi mesi.Lo scaffale dedicato alla categoria risulta essere abbastanza affollato, anche se si riscontra una tendenza alla riduzione del numero medio di referenze e quindi di razionalizzazione della proposta da parte della Grande Distribuzione: l’offerta media di Succhi e Nettari UHT è di circa 131 referenze per punto vendita che salgono a oltre 190 negli Ipermercati. Nel banco frigo, l’offerta media di Succhi si aggira intorno a 13 referenze (23 negli Ipermercati) per punto vendita (in flessione anche in questa categoria). La proposta a scaffale dei Succhi è estremamente segmentata agli occhi dei consumatori: diverse localizzazioni nel punto vendita (banco frigo o scaffale), varie tipologie di prodotto (% frutta) per l’UHT, molteplici tipologie di pack (formato/confezione) e numerosi gusti. Analizzando le principali tipologie di Succhi UHT: i Succhi 100%, che sviluppano il 13% del fatturato del mercato, hanno perso circa l’1,1% delle vendite, persevera il trend negativo dei Nettari (32% del mercato), utilizzati prevalentemente come merenda per i bambini e sono in lieve crescita (+1,5%) le bevande a più basso contenuto di frutta (30%-99%), che rappresentano la parte più importante del mercato (43%).

Formati e gusti

Il primo formato del segmento UHT è quello da 1 lt – brick o plastica – che sviluppa circa il 43% dei valori e il 48% dei volumi: tra brick e plastica, il primo mostra trend più dinamici con una crescita sia pur lieve, mentre la plastica è in flessione. Segue il brick 200 ml, che sviluppa circa il 26% a valore e il 23,3% a volume, che invece continua a mostrare una flessione delle vendite. Il vetro, terza tipologia di confezionamento dopo il brick e la plastica, si ritaglia il 14% del mercato dei Succhi UHT: se i formati piccoli mostrano una certa difficoltà (es 125ml o il 200ml), si rilevano tassi di crescita più dinamici su formati nella fascia 500ml-750ml.

Nei Succhi Freschi, il formato 250 ml plastica si conferma il primo per incidenza sul fatturato; in termini di volumi invece, il primo formato è il brick da 750ml. I consumatori possono scegliere tra un’ampia e vasta gamma di gusti: dai classici, come albicocca, pesca, pera, arancia rossa, ananas ai gusti più di tendenza quali mirtillo, frutti di bosco, frutti rossi, melograno. La tendenza degli ultimi anni è di proporre mix di frutta e verdura con la combinazione di spezie.

Prezzi e Promozioni

Succhi e Nettari UHT hanno un prezzo al litro di 1,36€, che varia a seconda della % di frutta, del tipo di confezione (il prezzo medio del vetro è triplo rispetto alla media) o del tipo di prodotto (per esempio i succhi bio hanno un prezzo più che doppio rispetto alla media). Nell’ultimo anno, l’incidenza promozionale del mercato è stata del 41% (-2 pti verso l’anno precedente). Più elevato il prezzo medio dei Succhi Freschi: si passa dai 4,50 €/lt dei Succhi Freschi ai 9 €/lt dei Frullati Freschi. Complessivamente, il segmento dei Succhi Freschi ha registrato un’incidenza promozionale pari 21% dei volumi.

Innovazione

L’affermarsi di modelli di consumo orientati al salutismo è una delle ragioni che spiegano la contrazione del mercato dei Succhi di Frutta negli ultimi anni. Nelle scelte d’acquisto di cibi e bevande, la presenza di zucchero è uno degli aspetti a cui gli italiani dedicano una forte attenzione. Le aziende del comparto, per fronteggiare questa riduzione del consumo di zucchero, hanno cercato di dare un nuovo impulso attraverso un’offerta orientata a soddisfare sempre più la richiesta di “benessere” di un consumatore che si mostra attento alla lista degli ingredienti e alla loro naturalità. L’innovazione si sta orientando sempre di più verso la riformulazione di ricettazioni per eliminare o ridurre il contenuto di zucchero e aumentare la percentuale di frutta in modo da proporre prodotti più in linea con la richiesta di naturalità da parte del consumatore. Come negli altri comparti delle Bevande Analcoliche, si assiste ad un aumento dell’offerta di prodotti che riportano sulla confezione il claim “senza zuccheri aggiunti” e che, quindi, contengono solo lo zucchero naturalmente presente nella frutta.Accanto alle formulazioni che puntano a ridurre le quantità di zucchero ed aumentare la percentuale di frutta, le aziende del settore hanno ampliato l’offerta in termini di gusti proponendo, accanto a quelli classici, mix di frutta e verdura, prodotti arricchiti con ingredienti alleati della salute (zenzero, aloe, bacche di goji, curcuma ecc…), oppure gusti a base di frutti con principi attivi particolarmente interessanti per la salute e quindi considerati molto sani (es mirtillo, melograno…).

Prospettive per il futuro

Conoscere i criteri di scelta che sottendono l’atto di acquisto dello shopper, le barriere all’acquisto e il ruolo della lista degli ingredienti (compresa la presenza di zucchero) può essere un supporto efficace per le aziende di produzione: la capacità di cogliere i cambiamenti radicali del profilo dei consumatori e di proporre un’offerta innovativa che ne tenga conto rimane un elemento chiave per competere in generale nei mercati e in particolare nel mercato dei Succhi. Adattarsi alle nuove richieste provenienti dai consumatori rappresenta una possibilità di riscatto e di ripresa per un mercato da tempo attaccato per il contenuto di zuccheri. L’opportunità per gli operatori del settore può essere individuata attraverso un’innovazione basata su una riformulazione della quantità di frutta e zucchero e una comunicazione adeguata per affermare valori e distintività delle marche. E’ possibile trovare un modo alternativo per sfruttare al meglio tutte le valenze nutrizionali della frutta, ritagliandosi nuove fette di mercato, creando nuove occasioni di consumo e attirare così nuovi consumatori.

Pam Panorama: debutta il portale dedicato ai fornitori

Ha preso vita in questi giorni il portale Pam Panorama destinato ai fornitori, una sezione del sito della storica insegna interamente pensato e dedicato a loro.

Il nuovo portale – sviluppato in collaborazione con Hyphen-Group, società da oltre vent’anni leader nella gestione dei processi di trasformazione digitale – è nato con un duplice obiettivo. Aprire un ponte verso l’industria alimentare, detergenza, cura casa e persona, in particolar modo quella di media e piccola dimensione, talvolta operante anche in ristrette aree territoriali e dare la possibilità anche alle grandi aziende di fare in ogni momento delle proposte di vendita anche a spot dei propri prodotti.

“L’eccessivo affollamento che oramai caratterizza i tradizionali canali di comunicazione (telefoni, e-mail, posta tradizionale, corrieri) finisce via via per spegnere l’iniziativa di molte aziende di entrare in contatto con i nostri buyer. – afferma Marco Sottana, Responsabile Commerciale Destinazione Pam – Con una semplice operazione di accreditamento su apposita sezione del nostro sito ogni azienda può registrarsi e presentare in maniera strutturata la propria storia, l’assortimento, il proprio listino prezzi, ed ogni altra informazione si ritenga utile per completare il proprio profilo”.

Entrando in un’apposita sezione del sito Pam Panorama c’è subito la possibilità di scegliere se presentarsi per un assortimento continuativo o per fare una proposta a spot. Un semplice algoritmo collega la categoria in cui opera il proponente con il rispettivo buyer di competenza. Nello sviluppo del portale si è cercato di forzare il concetto di semplicità nelle fasi di inserimento dei proponenti e di fruizione per i buyer Pam Panorama. L’impegno della storica insegna è quello di prendere in carico rapidamente ogni posizione dandone un immediato riscontro. Ciò vale sia per le proposte di assortimento continuativo (nazionale o locale), sia per le proposte a spot. Un’ importante novità è l’apertura nei confronti anche dei produttori del mercato Ho.re.ca, che soprattutto in questo periodo necessita del massimo supporto possibile per attraversare il particolare momento di crisi. Questo per dare massima apertura e trasparenza nei confronti di tutte le realtà che dimostrano fiducia nella struttura distributiva Pam Panorama. 

Kri Kri: arriva in GDO il gelato con l’originale yogurt greco

Atlante porta per la prima volta sul mercato italiano il frozen yogurt greco, prodotto con il fornitore greco Kri Kri, un gelato realizzato con l’originale yogurt 100% greco.

Il frozen yogurt greco rappresenta un’innovazione di prodotto assoluta nel mondo dei gelati e sarà disponibile a partire dal 25 maggio in tutta Italia nelle insegne Alì, Bennet, Conad Nord Ovest, Coop, Carrefour e presso le insegne del gruppo Unicomm e del Gruppo SUN con 5 diverse varianti.

Dalla consistenza cremosa, fresco e gustoso, è disponibile nel classico gusto bianco e in altre quattro golose varianti variegate, tutte prive di edulcoranti artificiali: al miele, al caramello salato, all’amarena e al cioccolato.

Con i marchi Kalos e Pavlakis, il gelato allo yogurt greco è già disponibile nelle catene MD, Todis, DiPù, Italy Discount e da metà giugno anche nella catena Penny Market.

Caratterizzato da un packaging che prevede barattoli colorati dal design greco, interamente riciclabili, il frozen yogurt greco è un’irresistibile novità che porta in Italia tutto il gusto della Grecia.

“Dopo il grande successo della linea di yogurt greci, realizzati sia con il nostro brand Pavlakis, sia a marchio privato, siamo orgogliosi di portare per la prima volta in Italia il frozen yogurt greco a marchio del fornitore Kri Kri. Sappiamo quanto lo yogurt greco sia amato e per questo abbiamo deciso di creare un prodotto ancora più innovativo, più vicino alle esigenze, ai gusti dei nostri consumatori e soprattutto adatto a diversi regimi alimentari” commenta Natasha Linhart, CEO di Atlante.

L’acqua del futuro? Funzionale ed eco-sostenibile

Per la stragrande maggioranza degli intervistati (79%) la scelta dell’acqua oligominerale deve rispondere ad esigenze specifiche, sia per composizione chimico-fisica che per residuo fisso. Cresce la propensione al consumo di acque funzionali (53%), meglio se con pH alcalino (65%) per contribuire a rinforzare il sistema immunitario oppure con presunto effetto anti-age (71%). E ancora: per il 67% dei rispondenti a fare la differenza nell’acquisto sono anche l’eco-sostenibilità e la bottiglia plastic-free (83%).

Ecco alcuni dei risultati emersi dal sondaggio condotto su un panel di oltre 2 mila pazienti di età compresa fra i 25 ed i 60 anni dalla nutrizionista Elena Paglia, che commenta: “La corretta idratazione è parte integrante di uno stile di vita sano e bilanciato. Oggi le acque sono nutrimento liquido per tutto l’organismo. Ecco perché sempre più persone scelgono e assumono acqua con crescente attenzione alle sue caratteristiche funzionali”.


Le funzionali

Fra le macro categorie di acque quelle funzionali svettano in cima alle preferenze degli intervistati: il 53% dei rispondenti dichiara di non poterne più fare a meno nella propria routine di benessere quotidiana, dal lavoro allo sport, affiancato dal 37% di fedelissimi delle acque oligominerali tradizionali a basso residuo fisso e da un esiguo 10% che si orienta verso acque molto mineralizzate.

Fra le acque funzionali gli intervistati privilegiano le acque alcaline (65%), che grazie al loro pH superiore a 7 e alla loro struttura micro-molecolare, possono garantire una capacità di idratazione superiore. Proprio come HYDRAQUA, l’acqua alcalina ionizzata con pack 100% in alluminio riciclabile all’infinito.

“Assumere almeno un litro e mezzo di acqua alcalina al giorno, con pH 7+ e preferibilmente ionizzata, contribuisce ad alcalinizzare il corpo e i tessuti connettivi, rinforzando le difese immunitarie”, sottolinea Elena Paglia. “In tempi di coronavirus questo aspetto ha fortemente influenzato le decisioni di acquisto degli intervistati”.

 

Le anti-age

Se le acque alcaline raccolgono il plauso degli intervistati under 35, che le indicano come miglior scelta in una percentuale del 56%, le acque con presunte proprietà anti-age che favoriscono la lotta ai radicali liberi grazie alla formulazione arricchita con collagene, zinco o acido ialuronico, conquistano un ampio segmento di over 45. I rispondenti più maturi, infatti, dichiarano di assumerle regolarmente nel 57% dei casi. Ottengono un seguito apprezzabile anche le acque aromatizzate alla frutta o alle erbe, indicate come scelta ideale dal 49% degli intervistati nelle fasce di età 45-60.

 

L’acqua del futuro

Per il 77% degli intervistati sarà a metà strada fra una tradizionale acqua oligominerale ed un Energy Drink, ma dovrà anche essere eco-responsabile (83%) e promuovere iniziative in difesa dell’ambiente. E non manca un occhio di riguardo per il pack della bottiglia: rigorosamente plastic free (93%), di preferenza compatto e dalle linee morbide (75%), pensato per il consumo fuori casa (83%). 

 

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