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OraSì: la nuova linea vegetale e 100% italiana dedicata alla Gdo

Si chiama OraSì ed il nuovo brand che Unigrà, leader agroindustriale in Italia, ha deciso di lanciare in grande distribuzione. Parliamo di una nuova linea di prodotti vegetali di alta qualità 100% italiani (tratto distintivo del marchio), composta da bevande di soia e riso e da una margarina di soia.

Il brand si inserisce in un mercato decisamente performante, che supera i 97 milioni di litri/kg a volume (+18,4% vs lo stesso periodo dello scorso anno) e i 342 milioni di euro a valore (+23,1%) . Un comparto dominato dal segmento delle bevande (79,2 milioni di litri a volume e 174 milioni di euro a valore), e in particolare di quelle a base di soia e riso, seguito dagli yogurt (8,5 milioni di kg a volume e 49,2 milioni di euro a valore), entrambi protagonisti di una crescita a doppia cifra rispetto allo scorso anno. Senza dimenticare il segmento della gastronomia, che vale 6,2 milioni di kg a volume e 86 milioni di euro a valore, con eccezionali tassi di sviluppo: rispettivamente +41,1% e 41,2% (fonte Iri).

Tutti i prodotti sono realizzati presso lo stabilimento Unigrà di Conselice (RA), sono No OGM, privi di glutine, lattosio, proteine del latte e utilizzano soli aromi naturali.
“Il lancio del nuovo brand  – afferma Gian Maria Martini, Amministratore Delegato Unigrà – si inserisce nel piano di sviluppo commerciale del Gruppo, che lo scorso anno ha fatturato oltre 500 milioni di euro, a supporto del processo di ingresso in questo canale altamente strategico. L’obiettivo è quello di incrementare il business a presidio del segmento salutistico, sempre più caratterizzato dalla ricerca di elevati standard di qualità e genuinità dei prodotti alimentari che il Made in Italy può assicurare”.

La comunicazione
OraSì è inoltre protagonista di una campagna TV su tutte le emittenti generaliste e sui principali canali tematici digitali. On air da fine settembre al 3 dicembre, per un investimento di 2 milioni di euro, la pianificazione curata da Expansion Group prevede due diversi spot: la bevanda di soia in tre diversi secondaggi da 30”, 15” e 7” e la margarina di soia in due, da 15” e 7”, per un totale di oltre 1800 passaggi, 270 milioni di contatti e 1100 grp’s sul target responsabili d’acquisto, con il 60% di Prime Time.

Sempre per valorizzare la filosofia della filiera corta alla base del progetto, Unigrà è attiva anche nella sponsorizzazione sportiva. Per il secondo anno consecutivo, il marchio OraSì sostiene infatti il Basket Ravenna, realtà sportiva di eccellenza del territorio ravennate (area in cui opera Unigrà) impegnata nel campionato maschile nazionale di A2: un’occasione di grande visibilità in grado di coniugare i valori di sport e sana alimentazione.

Balsamico Village: apre i battenti a Carpi il primo parco a tema

Debutta a Carpi il Balsamico Village, il primo Parco a tema dedicato a un’eccellenza agroalimentare del Made in Italy. Il Parco, che si estende su oltre 40.000 mq nella campagna tra Carpi e Correggio, offre un suggestico  percorso nel verde attraverso cui scoprire piacevolmente l’intera filiera di produzione dell’aceto balsamico IGP.

Il cuore del Balsamico Village è la sala di invecchiamento, dove 7 milioni di litri di aceto riposano in botti di rovere. Attorno a loro si estendono 70 ettari di vigneti curatissimi e una natura dove godersi un momento di relax, seguendo la vita dell’aceto balsamico, dall’uva alla sua ampolla, non tralasciando di degustarlo sotto la guida dei maestri acetieri per apprezzarne ogni sfumatura.

Gli eventi

Presso il Balsamico Village è possibile partecipare a degustazioni guidate e a tour approfonditi e altamente specializzati in vari ambiti – chimico, agrario e culinario, enologico e in scienze dell’alimentazione – accompagnati da esperti in grado di svelare i segreti di questo prodotto. Oppure, semplicemente, si può ammirare il bellissimo paesaggio della “Balsamic Valley” modenese salendo sulla collina panoramica. Sulla sommità della collina sono stati piantati i 7 diversi tipi di vitigni da cui si ricava mosto per l’Aceto Balsamico di Modena IGP. Da qui si diparte un orto botanico verticale percorso da un piccolo corso d’acqua, in grado di evocare esperienze multisensoriali.

Le attrazioni

Il pubblico potrà apprezzare l’area museale all’aperto che ripercorre la storia dell’Aceto Balsamico, anche nelle arti e nella letteratura, e assistere, dall’anfiteatro decorato con ceramiche di Sassuolo dipinte a mano, a rappresentazioni e spettacoli.

Il Balsamico Village ospita nel suo complesso Villa Grimelli, un elegante edificio neoclassico, edificato nel XVII secolo, che ha contribuito in modo significativo alla storia dell’Aceto Balsamico: è stata dimora a metà del 1800 del Prof. Geminiano Grimelli (1802-1878), primo chimico ad aver studiato e codificato l’“oro nero” del modenese. La famiglia De Nigris l’ha riportata all’antico splendore nel 2012 dopo un accurato restauro. Ora è a disposizione per “exclusive tour” in cui rivivere l’atmosfera del 700 in una cornice di affreschi e opere d’arte contemporanea.

I promotori

Creato dalla famiglia De Nigris proprio accanto alla sede del Gruppo, il Balsamico Village è un tributo alla passione per l’aceto balsamico di questa famiglia, ora guidata da tre fratelli: Armando, Raffaele e Luca, eredi del maestro acetiere Armando De Nigris che fondò l’azienda nel 1889, in provincia di Napoli.

Già presente da anni a Carpi, nel 2008, con un investimento di 20 milioni di euro, il Gruppo De Nigris avvia il progetto “Balsamico Village”. « È un modo nuovo di presentare l’eccellenza agroalimentare italiana, trasformandola in un modello in grado di capitalizzare una risorsa nazionale fino ad oggi sottovalutata – spiega Armando, Presidente della De Nigris – lo scopo è intercettare quella tendenza sempre più marcata che porta in Italia visitatori interessati ai nostri sapori quanto alle nostre opere[…]».

La struttura, che è anche sede dell’Accademia De Nigris, conta uno staff di addetti all’ospitalità che accoglie turisti, istituzioni, chef, cooking lab e università da tutto il mondo, coinvolgendoli in un’esperienza emozionale che nasce dalla cultura enogastronomica tradizionale del territorio.

L’aver creato il Balsamico Village è valso recentemente alla De Nigris l’Italian Talent Award, consegnato dal Presidente del Senato Pietro Grasso.

 

 

Amazon Prime Now apre anche alle “Specialità calabresi”

Amazon Prime Now continua ad ampliare la propria offerta di prodotti tipici regionali (recapitati a casa per chi abita a Milano e in 46 comuni dell’hinterland del capoluogo lombardo), estendendo la sua offerta alla categoria “Specialità calabresi”.

Grazie a questa nuova offerta sarà possibile permette di ricevere in un’ora o in una finestra di due ore prodotti freschi come la soppressata dolce e piccante DOP, la tradizionale nduja calabrese, la composta alla cipolla rossa di Tropea o la confettura ai fichi. E ancora filetti di tonno e sgombro al naturale o all’olio extravergine biologico, lingue di grano calabresi, pomodori secchi, taralli e frese, ma anche dolci tipici, come il tartufo di Pizzo e liquori.

Le “Specialità calabresi” si aggiungono all’ampia gamma di prodotti disponibili su Prime Now che già conta oltre 20.000 articoli tra pasta, pane e bibite e 30 tipologie di frutta e verdura. La nuova selezione si aggiunge alle prelibatezze enogastronomiche pugliesi già disponibili su Prime Now, prime di una serie di speciali categorie che valorizzeranno le eccellenze alimentari delle regioni italiane e che verranno proposte nei prossimi mesi.

PepsiCo e Costa Crociere insieme per altri due anni

PepsiCo, Costa Crociere e il marchio tedesco AIDA Cruises di Costa Crociere S.p.A. rinnovano per altri due anni, fino a settembre 2018, l’accordo a livello europeo, dopo due anni di proficua collaborazione (la partnership, infatti era stata siglata per la prima volta nel 2014).

Il nuovo accordo (che ribadisce come il settore dei viaggi, così come quello dell’entertainment e aereo, abbiano per PepsiCo un ruolo chiave)  prevede la fornitura di Pepsi, Lipton Ice Tea e dei succhi di frutta Looza sulle navi Costa Crociere e di Pepsi sulle navi AIDA Cruises.

I passeggeri internazionali dei due marchi, provenienti da oltre 200 paesi diversi,  potranno continuare a gustare la qualità dei prodotti PepsiCo nel pieno comfort e relax offerto dalle 21 navi Costa Crociere e AIDA Cruises attualmente in servizio, la flotta più grande fra tutti gli operatori europei.

“Siamo molto soddisfatti di proseguire questa partnership, una collaborazione proficua che in questi anni ha portato un reale valore aggiunto per entrambi, e che ci garantisce grande visibilità ed accesso ad un elevato bacino di consumatori” – afferma Marcello Pincelli Direttore Generale e Amministratore Delegato di PepsiCo Beverages Italia.

Largo Consumo Confezionato: le previsioni di Iri per i prossimi mesi

Largo Consumo Confezionato, quale futuro?

Delineare uno scenario in cui inquadrare gli ultimi mesi del 2016 e quelli successivi del 2017 è un esercizio obbligato per gli operatori del settore. Di seguito proponiamo le previsioni elaborate da IRI, leader nelle informazioni di mercato per il Largo Consumo, il Retail e lo Shopper.

L’anno in corso, dicono le stime, non avrà una chiusura eclatante, ma poco al di sopra dei livelli del 2015. Dopo una crescita nel 2015 del 2,2%, sostenuta anche da un’estate particolarmente calda che ha aiutato le categorie stagionali come le bevande, il 2016 è infatti previsto attestarsi su un modesto +0.3.logo-iri-jpg

Iri dice di “guardare agli ultimi mesi del 2016 con un cauto ottimismo in parte confortato dall’atteso rimbalzo sull’ultimo quadrimestre «fiacco» del 2015”.

Si tratta comunque di un risultato buono, se si considera il brutto andamento della prima parte di quest’anno.

2016: le criticità

Due le cause principali di queste performances fiacche: la prima (di carattere socio-politico) è il crollo della fiducia della domanda (deteriorata da attentati, sfiducia sull’Europa, crisi delle banche…) che ha accentuato un atteggiamento volto alla cautela negli acquisti durante tutta la prima parte del 2016. La seconda causa è legata all’andamento meteorologico: il clima estivo più fresco, infatti, ha penalizzato i mercati legati alla stagionalità estiva, comportando una perdita di vendite di prodotti di Largo Consumo valutabile in circa 570 milioni di euro.

Secondo IRI, tale discontinuità è destinata ad assorbirsi gradualmente nel corso dell’anno corrente. Nell’ipotesi peggiore (ovvero di propagazione dell’effetto anche nel corso dei mesi restanti) si stima un contributo peggiorativo fino a circa 0.7 punti di mancata crescita che riporterebbe il comparto vicino alla crescita 0 già nell’anno corrente.

Il 2017

Moderatamente ottimisti, per quanto attiene al prossimo anno anche in virtù delle attese cautamente ottimistiche sul quadro economico generale. La speranza viene riposta anche nell’ipotesi che non ci siano altre forti discontinuità economiche e geo-politiche.

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Il Largo Consumo

In generale i canali fisici di vendita del Largo Consumo illustrano una tendenza all’aumento della quota parte dell’Alimentare, che incide sempre di più sulla spesa per beni primari degli italiani. Questa tendenza proseguirà anche durante l’anno prossimo.

Per le Bevande, ipotizzando un’estate 2017 più favorevole dal punto di vista climatico (“nella norma”) rispetto a quella appena trascorsa, si attende un rimbalzo positivo della domanda.

Per quanto concerne l’andamento delle vendite a valore lo scenario previsionale è supportato da una duplice ipotesi:

  1. Il clima economico resterà orientato alla deflazione, o comunque alla sostanziale stabilità dei prezzi.
  2. Il governo non ricorrerà alla clausola di salvaguardia, non intervenendo perciò sulle imposte indirette.

Secondo questo scenario l’evoluzione dei ricavi sarà solo di poco superiore a quella dei volumi, e comunque contenuta all’interno del punto percentuale di crescita.senza-titolo2

FRoSTA lancia la nuova campagna: orsi e conigli i testimonial

Orsi (bianchi e bruni, per par condicio) e conigli. Ecco i nuovi testimonial di FRoSTA, uno dei principali produttori di alimenti surgelati in Europa, che ha lanciato la sua prima campagna di comunicazione in Italia “La natura ha scelto FRoSTA”.

L’obiettivo è quello di promuovere la gamma prodotti “100% naturale” e divulgare i valori fondanti dell’azienda, il primo dei quali è la trasparenza. FRoSTA, infatti, ha portato in Italia prodotti completamente privi di additivi e introdotto la localizzazione di tutti gli ingredienti tramite un QRcode riportato sulla confezione, che rimanda alla piattaforma www.localizzailtuocibo.it.
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La scelta dei testimonial, da parte dell’agenzia di comunicazione partenopea Question Mark Communication, non è casuale: chi meglio di un orso può fiutare la bontà dei salmoni selvaggi FRoSTA? Chi potrebbe, se non un coniglio, scegliere gli spinaci più gustosi e teneri? Insomma, è la stessa natura a dare il suo imprimatur.frosta_orso-bruno_

“Quale miglior controllo qualità se non quello della natura stessa? – spiega infatti Meike Stöber, Brand Manager Frosta-.  Abbiamo scelto l’approccio creativo di Question Mark Communication perché è quello che meglio è riuscito a rappresentare i valori aziendali di FRoSTA, che da sempre si distingue sul mercato per la genuinità dei suoi prodotti, la trasparenza dei processi e il rispetto dell’ambiente. Abbiamo lanciato nel 2015 la linea “100% naturale” e siamo convinti che i nostri nuovi testimonial riusciranno a conquistare il cuore degli italiani, grandi e piccini”.

La campagna vivrà sul web attraverso la pianificazione su Facebook e Instagram e grazie a display su blog e magazine; mentre nella città di Roma sarà presente con oltre 1.700 impianti: in formato 300×200 sulla rete stradale, 300×140 nella linea metropolitana e in formato maxi retro bus.

Carrefour e H48, cambiano i paradigmi dell’advertising. E vince l’ironia

Ironico, sfrontato, persino “su di giri”: è questo il nuovo stile del product placement pensato da Carrefour e da H48, la sua nuova agenzia di branded content.

Una scelta stilistica visibile ne #LaMarchetta, webserie scritta in collaborazione con i The Jackal.ciak

Adesso il prodotto non viene più proposto con sotterfugi più o meno velati all’interno della storia, ma ne è l’incontrastato deuteragonista.

Da una parte c’è Ciro, che combatte con tutto il suo essere l’invasione della pubblicità non solo nella vita quotidiana, ma (soprattutto) sul set della sit commedy di cui è la star.

Dall’altra parte c’è il brand (Carrefour) in tutta la sua declinazione di prodotti.tazzina

E la lotta è impari perché sembra che tutto il mondo stia congiurando contro Ciro, nel nome del trionfo dell’advertising estremo.

Il progetto

Carrefour con #LaMarchetta ha confermato la sua vena autoironica, già emersa in precedenti campagne, giocando con delicatezza tra le sfaccettature del mondo della comunicazione.

La webserie, creata da H48 con la collaborazione autorale dei The Jackal, nasce da una sfida che sintetizza la mission dell’agenzia: proporre soluzioni di branded content che massimizzino l’efficacia dei messaggi dei brand, restituendo un contenuto rilevante per gli utenti.

Il team

L’intero progetto è stato curato dal team di lavoro di H48:

Pasquale Ascione: Head of Branded Content

Federico Saccani: Executive Creative Director

Fabrizia Fratta: Social Media Specialist

Laura Brentegani: Digital Project Manager

e dal team di lavoro dei The Jackal:

Francesco Ebbasta: Chief creative officer

Alfredo Felco: Senior Art director

Vincenzo Piscopo: Head of Branded Content Ciaopeople Media Group

Ruzzo Simone: Produttore

Casa di produzione e co-autore – The Jackal

Olio spalmabile Reolì, l’alternativa a burro, margarina e olio di palma

Olio spalmabile? Si può. Arriva in Italia l’olio spalmabile Reolì, realizzato da Reolì Srl, spin-off accademico R&DCal. Risultato dell’industrializzazione di un brevetto del Laboratorio di Reologia e Ingegneria Alimentare dell’Università della Calabria, Reolì vuole essere la risposta salutistica al crescente consumo di grassi (burro e margarina sono stimati su base annuale pari a circa 4,1 e 4,3 Kg e in Europa l’importazione complessiva di olio di palma registrata nel 2015 è di circa 6,6 milioni di tonnellate).

Lucia Seta

“Con il progetto PON-Ricerca e Competitività 2007-2013 ‘Spread Bio-Oil’ ci siamo posti l’obiettivo di trovare un sostitutivo ai condimenti derivati da proteine animali, ricchi di colesterolo e lattosio, come il burro, e a quelli contenenti olio di palma o grassi idrogenati come le margarine.” – spiega il management di Reolì – “Il risultato ottenuto è un alimento cremoso a base vegetale simile per proprietà meccaniche, aspetto e versatilità al burro di latte vaccino e alle margarine vegetali idrogenate e pertanto può essere utilizzato in sostituzione a questi condimenti. Ricco di antiossidanti, l’olio spalmabile è adatto anche alle diete vegetariane e vegane. Uno dei plus per il consumatore finale sono le sue doti salutistiche”.

Le linee di prodotto Reolì

Tutte caratterizzate da un tenore di grassi pari al 79%, gli spalmabili Reolì sono costituiti da olio extra-vergine d’oliva o olio di semi di girasole per il 60% e da burro di cacao. Come in tutti i “burri” l’acqua è rappresentata in misura del 19%. Completano la formulazione mono e di-gliceridi degli acidi grassi e Vitamina E.reoli

Reolì sarà distribuito nei canali GD, GDO e Ho.Re.Ca. in due linee di prodotto:

  • Reolì Extra-Vergine, che contiene il 60% di olio d’oliva, è proposto come sostitutivo del burro;
  • Reolì Girasole, a base di olio di semi di girasole (60%), può essere impiegato in cucina al posto di melange, grassi da spalmare e margarina, notoriamente ricca del tanto dibattuto olio di palma.

Nei canali GD e GDO le due linee saranno commercializzate come semilavorato refrigerato in comode vaschette monouso in polipropilene da 200 grammi.

Per il canale Ho.Re.Ca, Reolì nelle versioni Extra-Vergine e Girasole è proposto in confezioni monouso di tipo Bag in Box da 20 Kg.

Per quanto riguarda la food industry, Reolì ha sviluppato un prodotto anidro che si posiziona come alternativa più sana rispetto all’olio di palma, all’olio di colza e di cocco.

Etichette, stereotipi e luoghi comuni: le donne non ci stanno. La ricerca di Special K

Etichette? No grazie. E non stiamo parlando di quelle nutrizionali, ovviamente. Ma dei luoghi comuni, degli stereotipi che troppo spesso vengono loro affibbiati e che le donne rifiutano con forza.

Lo conferma una recente ricerca commissionata da Special K (come parte della nuova campagna di Special K “La Forza è…”) che ha coinvolto un campione di donne italiane, alle quali è stato chiesto di stilare l’elenco delle parole che non vorrebbero più sentire e quelle che invece contribuiscono a celebrare la forza interiore femminile nella società. Lo studio è nato con l’obiettivo di arrivare al cuore della forza femminile e celebrarne ogni giorno le sue espressioni: in questo scenario, Special K offre il suo contributo sul piano nutrizionale con Special K nutri-mi™, la nuova combinazione di fiocchi e agglomerati multi cereali, arricchita di vitamine, ferro e acido folico.

Parole da bandire

Dalla ricerca emerge che ci sono definizioni sminuenti, avvilenti e offensive per il 63% delle intervistate e per questo andrebbero cancellate dal vocabolario e dal gergo quotidiano.

Ecco le 5 parole più invise alle donne italiane: mestruata e isterica (rispettivamente primo e secondo posto sull’inviso podio). Seguono rompi palle, stronzetta e prima donna.

«Le parole ritenute poco tollerabili da parte delle donne sono quelle che le etichettano in modo svalutante fondandosi sugli stereotipi legati alla “donna lavoratrice” o alla “donna forte” – ha commentato la psicologa e psicoterapeuta Laura Duranti. – Come stereotipi sono particolarmente irritanti poiché tendono ad inquadrare qualsiasi donna nello stesso cliché riducendola al solo essere donna e stressandone le caratteristiche prettamente femminili (diresti mai ad un uomo che è “mestruato” o “isterico”?) ed è questo che li rende meno tollerabili, perché la attaccano in quanto donna e non in quanto persona».

E l’autostima ne fa le spese

Non sono tanto le over 50 ad essere destabilizzate da queste etichette, quanto le giovani: oltre il 58% delle intervistate tra i 18 e i 34 anni, se descritte in questo modo, si sente meno saldo nella propria determinazione a essere fedele a se stessa. Per fortuna ci sono le parole positive, quelle che piacciono e che fanno sentire bene: determinata, sicura di sé, coraggiosa, intraprendente e coerente.

Ad ogni modo le donne non soffrono troppo di complesso di inferiorità, per fortuna. L’86% delle italiane, infatti, pensa di poter contare su una considerevole forza interiore; le donne con figli e quelle con più di 50 anni sono quelle che sono convinte di possederne più della media.

Modelli e figure ideali

Dalla ricerca, inoltre, emerge che circa una donna su due afferma di avere un modello femminile di forza interiore. Quello più gettonato, che si colloca al primo posto è una figura fondamentale come la mamma. Segue Rita Levi Montalcini mentre la terza icona è rappresentata da Madre Teresa di Calcutta.

IRI e The Kroger Co.: una partnership a vantaggio dei consumatori

IRI, leader mondiale nella gestione di big data, e The Kroger Co. , uno dei principali distributori al mondo, hanno siglato un accordo di lungo periodo, destinato a ottimizzare il rapporto con la clientela.

L’obiettivo della partnership, infatti, è quello di supportare la strategia core di Kroger denominata Customer 1st e rafforzare l’offerta ed il servizio al mercato ed al consumatore offerti delle due aziende.

All’interno di questa strategia, IRI sarà il partner principale per i servizi riguardanti le informazioni di mercato, che forniranno al distributore e a tutti i produttori con cui collabora una visione univoca delle performance del business comparata al resto del mercato.

Operativamente, il punto di forza di questo approccio risiede nell’innovativa piattaforma tecnologica IRI Liquid Data™ e nelle informazioni sui prodotti e su dati provenienti da fonti terze (ad inclusione di meteo, costi dei carburanti e fattori macroeconomici) che faciliteranno la collaborazione di Kroger e dei suoi fornitori e la presa decisionale.

“IRI e Kroger sono in prima linea nell’evoluzione dello scenario del retail grazie a informazioni di mercato più puntuali e tecnologia all’avanguardia per la creazione di strategie di marketing centralizzate sul cliente che, in ultima analisi, consentono di generare crescita” – Ha commentato Andrew Appel, President and Chief Executive Officer di IRI.
“In tutto quello che facciamo e in ogni decisione che prendiamo mettiamo al primo posto i nostri clienti. La collaborazione con IRI rappresenta per noi un ulteriore passo in questa direzione” – ha commentato Mike Donnelly, Executive Vice President dell’area merchandising di Kroger. “Siamo fermamente convinti che IRI detenga gli strumenti migliori per consentire a Kroger e ai suoi fornitori di accedere a insights più rilevanti, che ci permettono di migliorare la shopping experience di tutti i clienti.”

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