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Rischi informatici e retail: l’indagine dei Lloyd’s in vista del CDPR

Rischi informatici e retail: un binomio da non sottovalutare. Peccato che non sempre le aziende stiano veramente all’erta. A rivelarlo l’indagine dei Lloyd’s “Facing the Cyber Risk Challenge” che – esaminando i comportamenti dei leader di business europei sulla sicurezza informatica – ha rivelato che sebbene l’80% delle aziende retail abbia già subito una violazione informatica negli ultimi cinque anni, soltanto il 33% teme ne possa accadere un’altra in futuro.

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Sarebbe quindi auspicabile che i responsabili per la sicurezza informatica (nel 54% dei casi si tratta dei Ceo), si sensibilizzassero maggiormente su questo tema, mentra ad oggi solo il 7% ritiene di poter avere una perdita di clientela a causa di un attacco informatico.

In proposito, Inga Beale Amministratore Delegato dei Lloyd’s ha dichiarato: È rassicurante sapere che la responsabilità per il rischio cyber è nelle mani dei vertici aziendali, ma risulta chiaro che troppe aziende sottovalutano i pericoli derivanti da una violazione informatica che potrebbero avere gravi conseguenze. Purtroppo non viviamo più in un mondo nel quale è possibile prevedere questo genere di rischi; quello che importa è come questi rischi vengono gestiti e come ci si prepara ad affrontarli per proteggere l’attività aziendale e soprattutto i dati dei vostri clienti. Come dimostrato da eventi recenti, ottime reputazioni guadagnate con il lavoro di anni possono svanire in un secondo se non sono stati implementati piani adeguati di protezione.”schermata-2016-09-26-a-11-59-44

Attacchi informatici e GDPR

Inga Beale, inoltre, ha sottolineato che l’industria assicurativa può svolgere un ruolo importante nel sostenere le aziende in questo scenario, non solo con la copertura per le perdite finanziarie ma nel supportarle a far fronte alla nuova regolamentazione europea e nella gestione delle collegate potenziali problematiche di reputazione.

Con il recepimento del Regolamento Generale per la Protezione dei Dati (GDPR), le organizzazioni che gestiscono dati di cittadini europei saranno obbligati a rendere note entro 72 ore le eventuali perdite di dati e potranno essere soggette a sanzioni fino a €20 milioni, qualora non si adoperino per attivare sistemi di protezione dei dati.

Nonostante questo, benchè il 96% del campione dell’indagine abbia sentito parlare del GDPR, solo il 6% ha dichiarato di avere un’approfondita conoscenza del tema. Il 61% ha confermato di conoscerlo “poco” o “nulla”.

Alla domanda “che impatto avrà il GDPR sulla tua azienda?” il 59% ha fatto riferimento a controlli da parte degli enti preposti; il 59% ha citato sanzioni finanziarie; il 59% un impatto sul valore azionario e il 47% sulla reputazione aziendale.

Infine, sulle tipologie di minacce che un attacco informatico potrebbe comportare per un’azienda, il campione si è così espresso:

  • perdita, furto o scarto di un’apparecchiatura (46%),
  • perdita fisica di documenti cartacei o di dispositivi non elettronici (42%),
  • un interno che viola intenzionalmente i dati (41%),
  • attività di hackers a scopo di lucro (56%),
  • attività di hackers per ragioni politiche (45%),
  • attività di hackers da parte di competitors (42%).

Colussi on air con lo spot che racconta i nuovi cornetti senza olio di palma

Colussi è on air sulle principali emittenti televisive con un nuovo ciclo di comunicazione dedicato ad un’importante novità di prodotto: la prima linea di Cornetti Colussi senza olio di palma e con farina poco raffinata, che segna il debutto del brand nel segmento delle merende.

Lo spot tv – della durata di 15 secondi – con un concept creativo semplice e immediato annuncia la nascita dei nuovi Cornetti, i primi sul mercato senza olio di palma e con farina poco raffinata in un ricco assortimento di gusti, classico, cioccolato, albicocca e ciliegia, svelando il “sorgere” di una nuova alba in compagnia degli irresistibili frollini: SignorCiok, che sorgendo dal mare di latte apre il nuovo giorno, e Scintille, Foglie Magiche e Re di Cuori che in un susseguirsi di immagini “vivono” il latte in modo giocoso e ironico tra match, surfing e splash.

La creatività è firmata Red Cell, l’agenzia guidata da Alberto De Martini e Roberto Vella. Il  team di lavoro composto da Stefano Longoni con il supporto di Martina Leo, ha lavorato sotto la direzione creativa di Roberto Vella e dell’account Laura Baldi guidata dal Deputy General Manager Maurizio Acquaviva.
La pianificazione che prevede una programmazione fino a fine Ottobre è curata dall’agenzia media Marketing Point.

Popai Italia presenta la nuova edizione di Retail Visions

Popai Italia presenta la nuova edizione di Retail Visions, l’annuale convegno sul Retail Design.
Nonostante i consumatori abbiano già modificato le proprie abitudini, industria e distribuzione fanno fatica a comprendere come modellare i nuovi luoghi di acquisto. Sappiamo che il modello dello Store fisico è destinato a cambiare, ma ancora non è chiara quale debba essere la ricetta perfetta.
Quali sono, quindi, le strategie delle aziende di oggi? E quanta importanza ha ancora lo spazio fisico in un ambiente di omnicanalità?

Partendo dall’analisi di alcune tra le più interessanti Best Practice cercheremo di individuare le migliori strategie di Brand e Store Engagement con il cliente, per poter definire al meglio le tendenze che stanno rimodellando il mercato.

Un confronto tra i casi più interessanti di architettura dello Store e Visual Merchandising, integrati con l’uso della tecnologia e la comunicazione Instore, ci aiuteranno anche in questa edizione a comporre le nostre visioni sul Retail di oggi e di domani.
L’evento si terrà il prossimo 3 novembre, presso la Triennale di Milano, dalle ore 9,00 alle ore 13,00.
Per informazioni in merito all’evento e alle modalità di partecipazione contattare: convegni@popai.it.  L’accesso è consentito solo previa registrazione.

Insegna dell’anno al rush finale. I vincitori saranno proclamati il 15 ottobre

Insegna dell’anno, ci siamo quasi: i consumatori hanno tempo fino a venerdì 30 settembre per valutare i propri negozi preferiti. Mentre bisognerà attendere fino al 15 ottobre per conoscere i finalisti.

Per esprimere il proprio voto basta collegarsi al sito www.insegnadellanno.it dove uno schema molto semplice aiuta a giudicare non solo il rapporto qualità/prezzo ma anche la competenza degli addetti, i servizi e il grado di innovazione delle diverse catene e altri aspetti fondamentali di ogni negozio. In totale sono trenta le categorie prese in considerazione eche quindi riguardano tutti i principali settori merceologici.schermata-2016-09-23-a-12-58-48

L’iniziativa “Insegna dell’Anno” contempla sia il premio “Insegna dell’Anno Italia” per tutti i negozi fisici sia il premio “Negozio Web Italia” che invece valuta le strutture per vendite online e sarà molto interessante analizzarne i risultati. Se infatti è assodato che gli acquisti online stanno crescendo in modo esponenziale anche in Italia, nel nostro paese si registra ancora un forte attaccamento al punto vendita tradizionale e “Insegna dell’Anno” sarà quindi l’osservatorio privilegiato per capire le tendenze dei consumatori dei prossimi anni.

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Le opportunità

Per i consumatori la kermesse costituisce un’occasione importante per esprimere il loro apprezzamento o le aree di criticità  e per fornire suggerimenti e consigli per renderlo davvero “ideale”. I consumatori possono naturalmente esprimere più di un giudizio ed anzi, più valutazioni si registrano maggiore è la possibilità di aggiudicarsi uno dei premi in palio (un telefono cellulare Samsung S6 Edge, un amplificatore Samsung Wireless Audio 360R7 oppure un paio di cuffie Samsung Level On Wireless).

 

 

 

 

 

Sirio Spa e Mind The Gum: una partnership nel nome dell’innovazione

Innovazione di prodotto: come valorizzarla?

Un esempio interessante, in questa direzione, è quello fornito dall’accordo tra Sirio Spa, azienda specializzata nella progettazione e nello sviluppo di soluzioni di ristoro di alta qualità e Mind the Gum, integratore alimentare per le funzioni cognitive lanciato sul mercato 10 mesi fa e prodotto dalla startup milanese Dante Medical Solutions.

Grazie a questa intesa, infatti,  i 60 locali a marchio Sirio presenti nei canali ospedaliero, con l’insegna SirioBar, e travel, con SirioGrill e La Ghiotta hanno messo in vendita l’integratore alimentare sotto forma di chewin gum.

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La partnership, non comprende solo l’accordo di distribuzione ma si svilupperà anche lato marketing: Mind the Gum si occuperà delle attività di comunicazione, create ad hoc per il brand Sirio, sia online che offline, che valorizzino la presenza del prodotto all’interno degli store: “Dobbiamo essere noi i primi a promuovere i nostri partner per garantire una collaborazione proficua e condividerne i risultati nel minor tempo possibile”. Dichiara Giorgio Paurtrie CEO di Dante Medical Solutions e ideatore di Mind the Gum.

Se pensiamo che il nostro organismo utilizza quello che ingerisce per costruire se stesso allora l’attività di ristorazione diventa una questione anche, e soprattutto, etica; di trasparenza e di tracciabilità dei prodotti in un’ottica di promozione alla salute. Per questo siamo molto scrupolosi nella scelta dei nostri prodotti e dei nostri partners.” come dichiara Marta Neri Resp. Marketing & Comunicazione di Sirio SpA.

 

Moka e cialda gemelle diverse

Moka, cialda o capsula? Cosa ne dice il web?

Lo abbiamo indagato, studiando un campione composto da 3.714.812 pareri.

Ecco cosa ne è emerso:

  • Gli ambienti web maggiormente utilizzati per disquisire sulla preparazione casalinga del caffè sono i Blog ed i Forum (82%), particolarmente distanziati i Social (18%).
  • Provengono da influencer ben il 38% dell’universo delle opinioni. La media nazionale di influencer nella rete nazionale nel 2015 è stata circa il 25%. La preparazione casalinga del caffè, infatti, è un argomento che scalda gli animi, accende il dibattito, appassiona.
  • La talkability ha una distribuzione uniforme: l’argomento è trattato durante tutto l’anno senza picchi, non è caratterizzato da alcuna stagionalità.

L’attrezzatura

La prima macro aggregazione è la ripartizione tra pareri riguardanti il caffè preparato in casa con la caffettiera (in polvere, macinato) e quello con la macchina domestica per il caffè (caffè in cialda o in capsula):

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Sia chi prepara il caffè in casa con la caffettiera sia chi utilizza la macchina domestica per il caffè, si ritiene molto soddisfatto della qualità nella quasi totalità dei casi: caffettiera 99%; macchina 98%.

Le reason why

Ma cosa spinge ad optare per l’una o per l’altra?

Per quanto attiene la CAFFETTIERA ecco le principali reason why (pareri multipli):

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Queste le motivazioni relative invece alla MACCHINA DOMESTICA PER IL CAFFE’ (pareri multipli):

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Con passaggio ardito si potrebbe affermare che chi utilizza la caffettiera è convinto sia l’unico modo per preparare del caffè di qualità in casa; chi utilizza la macchina domestica per il caffè ha altre priorità pur riconoscendo la qualità del proprio caffè nella totalità dei casi.

Caffè porzionato

Per quanto riguarda questo segmento di prodotto chi ne scrive nel web nazionale utilizza:

prodotti originali nel     51% dei casi

prodotti compatibili nel 49% dei casi

La ripartizione tra cialde e capsule, stando a chi digita nella rete domestica, è la seguente:

schermata-2016-09-23-a-10-59-09Chi preferisce la cialda in cellulosa lo fa nel 92% dei casi per motivi ecologici e salutistici.

La sostenibilità

I detrattori delle capsule puntano l’indice sull’inquinamento derivante dal mancato smaltimento delle capsule in plastica ed in alluminio, dall’impossibilità di riciclarle, ciò, nonostante alcuni produttori si siano organizzati per la raccolta .

Tali internauti reputano non risolutori a tale proposito gli interventi di Cial (consorzio nazionale per la raccolta e il riciclo degli imballaggi in alluminio) e Conai (Consorzio nazionale imballaggi); lo standard (non obbligatorio) europeo ESE (Easy Serving Espresso), che prevede cialde biodegradabili e caffè compostabile, è sbandierato da questi netsurfer come esempio da seguire.

Molto popolare in rete anche la proposta di un’azienda italiana di Novara che ha studiato e produce una particolare bioplastica di origine vegetale, completamente biodegradabile, che rispetta gli standard richiesti ai contenitori per alimenti, in grado di resistere alle alte temperature cui le capsule del caffè sono sottoposte.

Sotto accusa anche la quantità di tonnellate di CO2 liberate nell’atmosfera per la produzione delle capsule in plastica .

Viene infine ricordato il problema del furano. Ricordiamo: il furano presente negli alimenti, è sostanza non pericolosa in piccolissime dosi che però il nostro organismo non è in grado di smaltire ed il cui accumulo può fare insorgere tumori. L’Efsa (autorità europea per la sicurezza alimentare) effettua un monitoraggio costante della quantità di furano presente negli alimenti; da uno studio commissionato dall’Efsa all’Università di Barcellona nel 2011, emergerebbe che l’alta temperatura cui sono sottoposte le capsule di caffè ed il fatto che siano chiuse impedirebbero al furano, che è particolarmente volatile, di disperdersi come normalmente avviene e quindi il consumo regolare di caffè in capsule potrebbe portare ad un accumulo nell’organismo di quantità cancerogene di furano.

Il prezzo

Da notare che si parla poco di prezzo (20% delle menzioni), che tradizionalmente è uno dei driver di acquisto.

I naviganti hanno la seguente percezione dei prezzi: le caffettiere classiche costano mediamente 15 – 30 euro, per le macchine per uso domestico per caffè in capsule e cialde i prezzi hanno una media, tra gli 80 ed i 150 euro.schermata-2016-09-23-a-11-01-17

Rare le menzioni di macchine per il caffè in polvere (50 euro il prezzo percepito) e per le macchine che funzionano esclusivamente con caffè in grani (chicchi) che secondo i naviganti hanno un entry price oltre i 400 euro.

Per quanto riguarda il caffè in polvere, il prezzo medio al chilo del macinato per espresso è, stando al popolo della rete, di quasi 10 euro, quello del caffè in grani di 20 euro, per un chilo di caffè in cialde si spendono mediamente poco più di 35 euro, mentre un chilo di caffè in capsule costa in media oltre 45 euro.schermata-2016-09-23-a-11-16-10

Il prezzo non è una discriminante per scegliere se preparare il caffè in casa con la caffettiera o con la macchina.

Caffè equo e solidale e bio

Nonostante i principali brand si siano da tempo attivati con interventi che salvaguardano l’ambiente ed aiutino socialmente i paesi produttori di caffè (come la rotazione delle colture, il rimboschimento, la costruzione di asili e scuole, programmi sanitari per le popolazioni locali) tali interventi sono vissuti dalla maggior parte dei naviganti (62% di coloro che trattano l’argomento) come “green / social washing“ e le accuse alla coltivazione intensiva, alla deforestazione, allo sfruttamento del territorio, al bassissimo prezzo di acquisto del caffè riservato ai produttori locali, alle condizioni di lavoro dei lavoratori, in particolare quelle dei raccoglitori, trovano ampio spazio in rete (61% di chi ne digita in rete).

Per quanto riguarda il caffè bio (preferito nel 10% circa dei casi da chi ne scrive in rete riguardo la preparazione a casa) le motivazioni di acquisto sono sia di natura personale, legate alla salute, che di natura ecologica ed ambientale.

Identikit dei netsurfer

Questo il profilo socio demografico dei naviganti che digitano spontaneamente nella rete domestica pareri e opinioni sul caffè preparato in casa:

Maggioranza femminile: 51%, fascia di età compresa tra i 35 ed i 45 anni: 48%, cultura media: 41%.

La provenienza dei pareri in base alle aree geografiche è la seguente: Nord 28%, Centro 39%, Sud e Isole 33%.

Segmentando la provenienza dei commenti in base all’urbanizzazione si ottiene la seguente distribuzione: aree metropolitane 30%, zone urbane 29%, aree suburbane 37%, piccoli insediamenti / zone rurali 4%.

di Gian Marco Stefanini

WWW.WEB-RESEARCH.IT Srl

È un istituto di ricerche di mercato e consulenze di marketing che offre servizi rivolti ad aziende e multinazionali presenti nel mercato domestico.

Ha portato tra i primi in Italia una nuova metodologia di ricerche ed analisi di mercato: Web listening – Web research – Web monitoring.

Utilizzando software di intelligenza artificiale che emulano il funzionamento delle reti neurali effettua un’analisi semantica e psicometrica dei testi presenti nel Web attribuendo loro personalità e punteggi.

www.web-research.it ascolta il Web per scoprire, analizzare, razionalizzare cosa i clienti reali e potenziali pensano e dicono oggi e indietro nel tempo fino agli ultimi tre anni.

È il partner ideale di aziende, marchi, prodotti, servizi e personaggi pubblici con esposizione mediatica significativa.

www.web-research.it – Tel. 02.89367297 – Fax 02.89367298 – P.zza Castello 26 – 20121 Milano

info@web-research.itgianmarco.stefanini@web-research.it

Simply Market debutta a Pescia e punta sui free from

Debutta il Simply Market di Pescia che fa parte della rete della Cooperativa Etruria, master franchisee del gruppo Sma Auchan per i negozi a insegna Simply dell’Italia centrale. Al timone del negozio di Pescia Andrea Baiocchi, che guida una squadra di quattro giovani dipendenti, di cui tre sotto i 30 anni.

“Il nuovo Simply di Pescia –ha ricordato Graziano Costantini, direttore generale di Simply Etruria – rafforza la rete ma soprattutto la nostra strategia di offerta delle migliori eccellenze del territorio, di cibi salutistici – non solo bio, ma anche senza glutine e lattosio – per andare incontro alla crescente domanda di benessere che arriva dai consumatori, sempre più attenti a uno stile di vita che prevede alimenti che fanno bene senza rinunciare al gusto”.

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 “Con il punto vendita di Pescia – ha commentato Baiocchi – rinnovo il rapporto di fiducia che mi lega ormai da tantissimi anni alla cooperativa Simply Etruria. Un’azienda che per me è un onore rappresentare, e che dal 1999 è stata compagna affidabile. L’obiettivo è quello di riuscire a dare al quartiere un servizio di qualità e di accogliere i clienti con il sorriso e la cortesia che meritano”.

“Quando si offre alla cittadinanza una possibilità in più, in questo caso un nuovo punto vendita, per soddisfare al meglio le necessità ed esigenze negli acquisti quotidiani – ha detto Oreste Giurlani, sindaco di Pescia – è sempre un evento rilevante per l’intera comunità. Con il nuovo Simply Market di Pescia si incrementa la qualità e l’affidabilità per il consumatore oggi sempre più esigente, attento e selettivo a ciò che compra”.

L’assortimento

Punto di forza del negozio è l’assortimento: prodotti del territorio (dal vino all’olio, passando per la carne, la frutta e la verdura, i salumi, i formaggi e i prodotti da forno – segnalati dal logo “Sapori&Valori”);  prodotti biologici, senza lattosio, salutistici e senza glutine. Al Simply di Pescia è stato installato anche il distributore self- service di vino che permette di acquistare la quantità desiderata, ridurre la quantità di rifiuti (contenitori, ma anche packaging e imballaggi) e le emissioni di Co2 in atmosfera.

ELNÒS Shopping: apre i battenti il più grande centro commerciale di Brescia

ELNÒS Shopping apre i battenti. Parliamo del più grande centro commerciale della provincia di Brescia, il secondo centro commerciale italiano di IKEA CENTRES, la società del Gruppo IKEA che sviluppa e gestisce shopping centres collegati e integrati ai negozi IKEA Retail in Europa, Russia e Cina.

La nuova realtà, frutto di un investimento di circa 200 milioni di euro, si fregia di numeri di tutto rispetto: 145 negozi tutti commercializzati, oltre mille occupati, 88mila mq di GLA, un bacino d’utenza stimato in 800 mila persnone nel raggio di 30 Km e un pubblico atteso di 6 milioni di persone nel primo anno.

ELNÒS Shopping integra il negozio IKEA in una offerta ampia e varia di punti vendita e che comprende anche una serie di esclusive nazionali ed europee.

I plus

Costruito in Classe Energetica “A” in meno di 18 mesi (oltre un milione le ore lavorate) dopo un impegnativo recupero e bonifica di un’area industriale dismessa, ELNÒS Shopping è un centro commerciale di “nuova generazione”: la gestione degli spazi, i servizi al pubblico, l’interattività, il rispetto per l’ambiente, la realizzazione di un calendario di eventi a fruizione gratuita sono infatti gli ingredienti che compongono, assieme al vincente tenant mix, una diversa e moderna “shopping experience”.

“ELNÒS Shopping – ha dichiarato Alessandro Lamon, Asset Manager di IKEA CENTRES per Italia e Svizzera – è un centro commerciale a misura di famiglie: accogliente, luminoso, con grandi spazi dedicati ai bambini, una ampissima scelta di marchi, moderno e interattivo grazie agli strumenti multimediali che permettono, lungo le gallerie, di dialogare e ottenere informazioni. Siamo orgogliosi di ELNÒS Shopping, del lavoro che abbiamo svolto a Roncadelle e del fatto che il Centro abbia già dato impulso all’economia locale, creando – come era atteso – valore aggiunto durante la costruzione e con oltre mille assunzioni previste”.

“IKEA ha aperto il suo primo negozio in provincia di Brescia 24 anni fa.” – ha affermato Belén Frau, Amministratore delegato di IKEA Italia Retail – “Nel tempo la conoscenza del marchio IKEA ha dato a questa sede di Roncadelle un’identità specifica, riconosciuta dai nostri clienti come un luogo dove fare acquisti convenienti, ma anche dove passare un tempo piacevole insieme ai propri amici o alla propria famiglia.  È con questa idea che abbiamo lavorato insieme a IKEA Centre Group per “allargare i nostri confini” e offrire un’esperienza di shopping rilevante e distintiva”.

 

 

Alberto Masserdotti è il nuovo Presidente di Fespa Italia

Alberto Masserdotti è il nuovo Presidente di Fespa Italia, associazione che rappresenta gli operatori del settore della stampa specialistica, da quella serigrafica a quella tampografica e digitale.

Già CEO del Gruppo Masserdotti, realtà consolidata che da 50 anni è punto di riferimento nel panorama italiano della visual communication, e fondatore di DominoDisplay.com, primo e unico shop online di soluzioni multimediali per la comunicazione visiva, Alberto è stato nominato nel corso dell’ultima assemblea e guiderà l’associazione fino al termine del 2017.

“Si tratta di un incarico di grande prestigio per il quale metterò in campo tutta l’esperienza maturata in questi anni alla guida di una realtà eclettica, capace di operare efficacemente su più fronti – commenta il neo eletto Presidente – “Quello che ci contraddistingue è un DNA da sempre votato all’innovazione ed è proprio basandomi su questo know how che voglio ricoprire questo nuovo ruolo con l’obiettivo di far crescere Fespa Italia in tutti i segmenti che rappresenta”. Mai come oggi, infatti, il mercato della comunicazione offre interessanti opportunità di sviluppo che tutto il comparto deve essere in grado di cogliere, anche attraverso un efficace confronto con i player internazionali.

Md prosegue il suo piano di espansione dal Sud al Nord della Penisola

MD non si è smentia. Neanche durante l’estate. Ma ha anzi confermato  il piano di sviluppo annunciato a inizio anno dal Gruppo. Tre, infatti, le inaugurazioni ad agosto, in Campania, Puglia e Calabria, seguite da un settembre ugualmente dinamico per l’apertura di due concept-store in Emilia Romagna e uno in Lombardia.
SUD ITALIA
A Napoli ha inaugurato il 3 agosto il concept-store di via Diocleziano 257 nel cuore di Fuorigrotta. Si tratta del 13° store napoletano per MD, l’80° della Campania e il 43° della provincia di Napoli.
Circa 1000 metri quadri, 80 posti auto riservati alla clientela, 20 dipendenti.
Il 4 agosto MD ha aperto a Cariati (importante centro turistico,  in provincia di Cosenza, che vanta la prestigiosa Bandiera Verde delle Spiagge) il primo punto vendita della città, il 9° in provincia di Cosenza.
Il punto vendita si estende su un’area di 1.505 metri quadri, è dotato di 104 posti auto per i clienti e impiega 24 figure professionali del territorio.
Il 25 agosto MD ha inaugurato ufficialmente in Puglia, con un nuovo concept store a Lecce in via San Cesario angolo via Ada Cudazzo, il 3° in città e il 21° nella provincia leccese.  Il punto vendita occupa un’area di 1000 metri quadri, conta 13 dipendenti assunti a livello locale ed è dotato di 40 posti auto dedicati alla clientela.

CENTRO ITALIA
In Emilia Romagna, con due recenti inaugurazioni si è raggunta  quota 15 punti vendita a livello regionale. Taglio del nastro l’8 settembre  sia per il concept-store di Parma in via Bach, sia per quello di Mirandola (MO) in via Koki Fregni. Per Mirandola si tratta del primo MD in città, mentre a Parma è già il secondo. Tutti e due i punti vendita si aggirano sui 1500 metri quadri di superficie totale e contano 100 posti auto ciascuno a disposizione del pubblico. Per ogni punto vendita sono stati assunti 17 nuovi addetti, per un totale di 34, sempre selezionati localmente e con un’età media tra i 25 e i 30 anni.

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Sventola una nuova bandierina anche al Nord: Mortara (PV) accoglie il suo primo concept-store E in questo modo la provincia pavese totalizza 16 punti vendita e porta la Lombardia a superare il centinaio di negozi del Gruppo. Lo store, di 1500 metri quadri, sarà gestito ida 13 giovani tutti tra i 25 e i 30 anni e residenti sempre in zona.

I concept-store
I nuovi negozi MD sono stati realizzati secondo il format inaugurato ufficialmente dal Gruppo lo scorso maggio con l’apertura del punto vendita di Grumello del Monte (BG).
Progettati e costruiti da MD Immobiliare S.p.A., gli store sono caratterizzati da ampia superficie di vendita, grande luminosità dovuta alle vetrate d’ingresso a tutta altezza e all’illuminazione a LED di ultima generazione e a basso impatto ambientale. Da notare i reparti “serviti” che non hanno nulla da invidiare a negozi di vicinato della migliore qualità. E non meno importante è il reparto “non food” dove trovare tecnologia digitale innovativa ed elettrodomestici in vendita abitualmente dagli specialisti a un prezzo competitivo.
Tutti i punti vendita sono dotati di impianti fotovoltaici che forniscono energia pulita e sostenibile agli store.

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