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Doppia inaugurazione a consumo di suolo zero per Lidl, a Ferrara e Cassano D’Adda

Doppia apertura per Lidl, a Ferrara e Cassano D’Adda. Complessivamente, con queste due nuove inaugurazioni, la catena ha creato 55 nuove posizioni lavorative.

Quello in via Ungarelli 9 è il terzo punto vendita di Ferrara, il decimo nella provincia. Si estende su una superficie commerciale di oltre 1.300 mq e conta sull’assunzione di 30 nuovi collaboratori. Lo store ferrarese nasce dal recupero edilizio di un ex fabbrica abbandonata da anni. Si tratta di un format di supermercato metropolitano, disposto su due piani con un parcheggio interrato, che si inserisce nel contesto cittadino dove gli spazi a disposizione sono più ristretti.

Dal punto di vista energetico, rientra in classe A3 ed è caratterizzato da ampie vetrate che sfruttano al massimo la luce naturale. Contribuisce all’efficienza anche il sistema di luci a LED, che consente di risparmiare oltre il 50% rispetto alle precedenti tecnologie. Sempre in linea con le misure attuate negli ultimi anni dall’Insegna verso una maggiore autosufficienza energetica, sul tetto del supermercato è presente un impianto fotovoltaico da 182 kW. L’azienda si è fatta altresì carico della costruzione di un parcheggio con circa 130 posti auto e di un’area verde pubblica, entrambi a disposizione della comunità. Sempre all’interno del comparto in cui sorge il punto vendita, Lidl ha realizzato una vasca di laminazione per la raccolta delle acque meteoriche.

Sono 25 invece i nuovi collaboratori assunti per il nuovo punto vendita di Cassano D’Adda, in via Milano 80. Analogamente a quello di Ferrara, pure qui lo store nasce attraverso un’operazione a consumo di suolo zero, su un’area precedentemente occupata dall’ex caserma che fino al 2021 ha ospitato il Comando dei Carabinieri. Dal punto di vista energetico, il nuovo store di rientra in classe A2 ed è caratterizzato da ampie vetrate che assicurano maggiore luminosità, sfruttando la luce naturale. Contribuiscono all’efficienza di questo punto vendita anche l’impianto fotovoltaico da 224 kW installato sul tetto dell’edificio, il sistema di luci a LED, che consente di risparmiare oltre il 50% rispetto alle precedenti tecnologie, e la provenienza da fonti rinnovabili del 100% dell’energia utilizzata.

Infine, nei pressi del nuovo punto vendita di Via Milano, sono state realizzate una ciclostazione per la ricarica di bici elettriche e una nuova rotatoria, con lo scopo di agevolare la viabilità esistente e di consentire l’accesso in sicurezza al parcheggio dello store, che conta oltre 120 posti auto. Il fiore all’occhiello è rappresentato dal reparto frutta e verdura, con una vasta scelta di prodotti che vengono consegnati freschi ogni giorno, e dalla panetteria. Completano la proposta dell’Insegna l’area dedicata alla cura della casa e della persona, in cui trovare le ultime novità del make-up, e quella rivolta agli amici a quattro zampe.

Solidarietà, Conad ETS a supporto dei malati di sclerosi multipla

“Esserci dove sono le persone con sclerosi multipla”: si chiama così l’iniziativa voluta e finanziata da Fondazione Conad ETS con il supporto delle Cooperative Conad, tra cui PAC 2000A Conad, per AISM. Consentirà di offrire supporto psicologico e servizi alla mobilità ad oltre 10mila persone sull’intero territorio nazionale nel corso del 2024.  

“Il proposito dell’AISM di ‘esserci dove ci sono le persone con sclerosi multipla’ ci ha colpiti molto perché trasmette volontà di vicinanza, attenzione al territorio e concretezza nel sostegno alle comunità, mettendo sempre al centro le persone. Una dichiarazione d’intenti che condividiamo e che abbiamo deciso di sostenere mettendoci al fianco di AISM per offrire alle persone con sclerosi multipla servizi gratuiti di mobilità assistita e supporto psicologico – ha spiegato Maria Cristina Alfieri, Direttrice di Fondazione Conad ETS. Grazie ad AISM, avremo la possibilità di supportare oltre 10mila persone su tutto il territorio nazionale: siamo orgogliosi di sostenere un progetto di così grande valore sociale per la comunità, con un’organizzazione straordinaria che lavora per difendere e affermare un modello sociale più inclusivo e solidale”. 

“Siamo lieti di sostenere, attraverso Fondazione Conad ETS, questa lodevole iniziativa realizzata da AISM, che accresce l’inclusione sociale e garantisce dei servizi essenziali a persone con disabilità, contribuendo a migliorare, per quanto possibile, la quotidianità di una malattia che affligge migliaia di persone nel nostro Paese – ha aggiunto Giovanni Anania, Direttore Marketing di PAC 2000A Conad. Un progetto che abbiamo molto a cuore e che rientra nell’impegno quotidiano della Cooperativa a promuovere iniziative a sostegno delle comunità delle regioni nelle quali opera”.

“Questa iniziativa si inserisce nel contesto del percorso di realizzazione dell’Agenda della Sclerosi Multipla e patologie correlate 2025; #1000azionioltrelasm, la più ampia consultazione e mobilitazione attivata da AISM nel 2022. Anche grazie a progettualità come questa, siamo in grado di offrire supporto oltre la realtà della SM”, ha dichiarato Gianluca Pedicini, Presidente della Conferenza Nazionale delle Persone con sclerosi multipla e patologie correlate. E Lucia Palmisano, Presidente della Sezione Provinciale AISM di Roma ha infine aggiunto: “Dai nostri dati del Barometro emerge che molte persone che necessitano di supporto psicologico devono pagarli da sé, con una spesa media annua compresa tra 158 e 2.400 euro. AISM Roma, come tutte le altre 97 sezioni sul territorio, facciamo del nostro meglio per sostenere le famiglie, ma da soli non possiamo farcela. Per questo, accogliamo con gratitudine iniziative come il sostegno della Fondazione Conad ETS.” 

Con una diagnosi ogni 3 ore, la sclerosi multipla è una grave malattia del sistema nervoso centrale; cronica, imprevedibile e spesso invalidante, si manifesta per lo più con disturbi del movimento, della vista e dell’equilibrio, seguendo un decorso diverso da persona a persona. è una malattia che colpisce principalmente i giovani e le donne con un rapporto doppio rispetto agli uomini e convivono con la sclerosi multipla tutta la vita. A Roma, sono 8mila le persone con sclerosi multipla. 12 mila in tutto il Lazio.

Cosa finanzierà il progetto
Grazie al sostegno economico di Fondazione Conad ETS, verranno erogate 2.250 ore di sostegno psicologico e 2.232 ore di servizio di supporto alla mobilità per un totale di 6.600 nuove persone con SM raggiunte, oltre alle 4.000 già assistite. Il progetto mira a migliorare e potenziare servizi fondamentali come le telefonate per la relazione continuativa con le persone con SM, il supporto psicologico individuale e di gruppo, gruppi di auto-aiuto e il supporto alla mobilità. Vuole, in particolare, offrire un percorso di orientamento psicologico gratuito per aiutare le persone con SM ad affrontarla e gestirla nella quotidianità, ben consci che la progressione della stessa possa limitare l’autonomia della singola persona, costringendola a riadattare la propria esperienza di vita alle mutevoli esigenze della malattia. L’obiettivo è anche quello di garantire un servizio di supporto alla mobilità gratuito e ampiamente accessibile, così che le persone con SM possano mantenersi indipendenti e possano seguire le terapie riabilitative lungo il percorso di cura a loro assegnato presso i centri clinici. 

I numeri della sclerosi multipla
La SM è una grande emergenza sanitaria e sociale. In Italia, ogni anno, 3.600 persone vengono colpite dalla sclerosi multipla. Una nuova diagnosi ogni 3 ore. Delle 137 mila persone con SM, il 10% sono bambini e il 50% sono giovani sotto i 40 anni. L’Italia è Paese a rischio medio-alto di sclerosi multipla: è di 6 miliardi di euro l’anno il costo sociale medio della malattia. La SM è la prima causa di disabilità neurologica nei giovani adulti dopo i traumi.   La generosa donazione della Fondazione Conad ETS rappresenta un passo significativo verso il miglioramento della qualità della vita delle persone con SM e delle loro famiglie, contribuendo a promuovere l’indipendenza e la dignità delle persone con disabilità. 

Supporto Psicologico – Accettazione e Gestione della Malattia 
Lo shock, la paura, la negazione, la tristezza e la depressione sono tutte reazioni comuni tra le persone appena diagnosticate con SM. Questo progetto mira a garantire loro l’accesso a una prima risposta di orientamento psicologico, fornendo una risorsa concreta e gratuita per aiutarli ad affrontare e gestire la malattia. Nel 2022, ben 1.435 persone con SM e i loro caregiver hanno beneficiato del servizio di supporto psicologico, mentre altre 1.864 persone hanno usufruito di servizi aggiuntivi come le telefonate per mantenere la relazione continuativa con le persone con SM e i gruppi di auto aiuto”. Nel Lazio, 95 persone hanno beneficiato del supporto psicologico nel 2022.

Supporto alla Mobilità – Mantenere l’Indipendenza 
La SM è una patologia che richiede un adattamento costante, il quale può limitare l’autonomia delle persone colpite. L’obiettivo di AISM è supportare le persone con SM offrendo un servizio di trasporto attrezzato che soddisfi due esigenze fondamentali: vivere una vita il più normale possibile e mantenere la costanza nelle terapie e nella riabilitazione. Nel 2022, ben 2.671 persone con SM hanno beneficiato del servizio di supporto alla mobilità, di cui 210 nel Lazio.

Proximity marketing, Sofidel raggiunge 1 milione di utenti e genera 4000 coupon

Sofidel, azienda che produce carta per uso igienico e domestico, ha scelto le agenzie digitali Hej! e AdKaora e la marketing technology company Savi per promuovere il prodotto Regina Asciugoni con una campagna di proximity marketing volta all’erogazione di coupon sconto digitali.

La campagna, online nei mesi di novembre e dicembre 2023, gestita insieme a Wavemaker, aveva come obiettivi la product awareness e il drive to store, grazie alla pianificazione di un mix di canali: display standard e interstitial, push notification, formati e notifiche all’interno dell’app Stocard, social con Hej!. Tutti questi formati, mostrati al target di shopper e frequent shopper in prossimità dei punti vendita Esselunga, facevano atterrare l’utente sul form di Savi o sulla landing page conversazionale “AI based” di Hej!, nel caso dei social, con l’obiettivo di far scaricare il coupon.

Un progetto il cui obiettivo era intercettare il target in prossimità dei punti vendita di interesse per la campagna e comunicare l’offerta già esistente sul prodotto, influenzando la shopper journey attraverso il mobile couponing. Secondo una ricerca di Iri FMCG Demand Signals, infatti, oltre il 40% delle famiglie italiane, si dedica alla ricerca di sconti e offerte quando fa la spesa. I risultati sono stati positivi: l’erogazione su quattro placement diversi (network AdKaora, Push Notification, Stocard, Hej!) ha raggiunto circa 1 milione di utenti, circa 24.000 utenti sono atterrati all’interno delle landing page, mentre i coupon generati sono stati oltre 4.000. Inoltre sono stati registrati un CTR sui formati display AdKaora dell’1,63% e sulle push notification del 2,45%, confermando l’interesse e la consideration degli utenti per il prodotto e le offerte attivate.

L’unione tra la suite avanzata di proximity marketing di AdKaora e la tecnologia di shopping activation di Savi, permette di potenziare le strategie di marketing dei brand, incentivando brand awareness, consideration e conversion grazie all’integrazione della tecnologia Savi nelle principali casse dei punti vendita della Grande Distribuzione e grazie alla pianificazione multicanale di AdKaora e Hej!. È possibile, pertanto, ingaggiare l’utente nei punti di interesse coinvolti dalla campagna, ma anche raccogliere importanti insight per i brand sul comportamento dei consumatori grazie alle analisi footfall e post-campagna. AdKaora e Savi sono attivi con i digital coupon su un importante network di retailer che copre numerose insegne Gdo in Italia, tra cui Coop, Acqua e Sapone, Iper, Esselunga, e Carrefour. La piattaforma di Savi è integrata con l’ecosistema dei singoli retailer e permette allo shopper di redimere le promozioni in ogni punto vendita, grande o piccolo che sia, incrementando la product consideration e favorendo gli acquisti di impulso.

“I risultati sono stati incoraggianti e questo rafforza ulteriormente le prospettive di sviluppo della partnership tra Sofidel e AdKaora. Oggi siamo in grado di offrire ai brand uno strumento end-to-end, misurabile e omnicanale che chiude il cerchio di ogni attività promozionale fornendo dati puntuali sia sulla consideration, grazie all’emissione del coupon, che sull’effettiva conversion, grazie alla bruciatura in cassa dello stesso. Si tratta quindi non solo di coinvolgere i clienti quando si trovano all’interno del punto vendita per fare la spesa, ma anche nelle fasi di consideration: le comunicazioni supportate dalla presenza di un buono, infatti, impattano positivamente sul percepito facendo leva su un vantaggio concreto che agevola il cliente attraverso le fasi successive del funnel” ha detto Andrea Zermian, Sales and Marketing Director Savi.

“Insieme a Sofidel e al nostro partner Savi abbiamo voluto raggiungere obiettivi molto precisi di comunicazione, quali il rafforzamento della consideration sul prodotto e l’incentivazione dell’acquisto grazie al coupon digitale. Oltre a raggiungere numeri elevati di reach con una pianificazione multicanale, un altro risultato importante è stato la raccolta di lead qualitativi, tramite il conversational marketing di Hej!, che ha permesso di ottenere performance importanti in termini di generazione di coupon e redenzione nei punti vendita. Vorremmo portare all’interno delle strategie di proximity marketing innovazioni continue legate non solo ai canali di distribuzione ma anche in termini di risultati aggiungendo altre soluzioni di “ultimo miglio” che strizzano l’occhio ai desiderata dei clienti” ha aggiunto Davide Tran, CEO AdKaora.

Chiara Gelmini è il nuovo Vice Presidente del Consorzio Gorgonzola

Chiara Gelmini è il nuovo Vice Presidente del Consorzio per la Tutela del Formaggio Gorgonzola Dop; subentra al dimissionario Alberto dall’Asta e affiancherà Fabio Leonardi alla vice presidenza. Gelmini è la prima donna a ottenere tale carica nella storia del Consorzio novarese.

“Sono molto lieto per l’elezione di Chiara Gelmini, la prima donna a ricoprire questa carica nella storia del nostro Consorzio e credo anche nel settore caseario in generale. Credo sia un segnale importante per il nostro settore. Alla dottoressa Gelmini, già membro della nostra Commissione pubblicità, va quindi il mio più sentito augurio di buon lavoro” commenta il Presidente Antonio Auricchio, ringraziando anche Alberto dall’Asta per il contributo dato al Consorzio.

Chiara Gelmini, nata a Milano, laureata in Lingue e Letterature straniere all’Università Cattolica e diplomata in marketing alla Boston University, è alla guida del Caseificio Gelmini Carlo Srl di Besate (Milano) dal 2011 insieme al fratello Marco.

Surgelati re del retail: nel 2023 consumate 645 mila tonnellate

Nel 2023 il comparto dei prodotti surgelati ha confermato la propria solidità registrando una tenuta dei consumi tra le mura domestiche che hanno raggiunto quota 645 mila tonnellate. Un dato incoraggiante questo, soprattutto se rapportato al pre pandemico 2019, quando il consumo di frozen food si era attestato a 589 mila tonnellate. Negli anni successivi il consumo di prodotti surgelati è cresciuto a un ritmo senza precedenti, per poi stabilizzarsi su livelli elevati: una larga fetta di italiani infatti li ha introdotti abitualmente nella propria alimentazione o ne ha aumentato il consumo, grazie alle loro proprietà intrinseche e irrinunciabili.

In termini percentuali i dati (anticipati da IIAS – Istituto Italiano Alimenti Surgelati, in occasione del “Frozen Food Day” che si celebrerà il prossimo 6 marzo) mostrano infatti una crescita a volume del comparto frozen del +9,4% rispetto ai consumi domestici 2019. Un valore che evidenzia una spinta positiva del comparto, a fronte di una serie di forti criticità che, nell’ultimo triennio, hanno colpito non solo il settore alimentare, ma l’intera economia italiana e mondiale: dal Covid alla crisi energetica, dal boom dei prezzi delle materie prime all’inasprirsi delle relazioni internazionali. Un dato complessivamente positivo che, se valutato rispetto al 2022, mostra solo una leggera flessione a volume nel retail pari al -1,2% – largamente prevista dopo anni di crescita record e continuativa e a seguito della ripresa dei consumi fuori casa post pandemia – confermando una tenuta del mercato non scontata, che dimostra ancora una volta quanto i prodotti surgelati siano divenuti ottimi ‘alleati’ dei consumatori italiani in ogni occasione e che si prevede possa essere facilmente compensata anche da una plausibile crescita nei consumi di frozen food al di fuori della mura domestiche.

“Il 2023 è stato un anno con non poche difficoltà: dai problemi di approvvigionamento delle materie prime, registrati nei primi mesi dell’anno e provocati da eventi climatici estremi (come la siccità), alle notevoli criticità incontrate dalla logistica e dai trasporti a livello globale, fino al perdurare dell’inflazione, soprattutto nel comparto alimentare”, commenta Giorgio Donegani, Presidente IIAS. “Nonostante questo contesto, il comparto dei frozen food ha mostrato una solida tenuta: a fronte di una leggera frenata del canale retail – peraltro ampiamente attesa dopo anni di aumenti senza precedenti – l’indice di penetrazione dei surgelati negli acquisti delle famiglie italiane si è mantenuta su livelli ragguardevoli, con una crescita di quasi dieci punti percentuali (+9,4%) rispetto agli anni pre-pandemici, confermando come i frozen food siano ormai stabilmente diventati parte integrante del carello della spesa degli Italiani”, conclude Donegani.

I surgelati più apprezzati
I vegetali si confermano al primo posto, frutto di scelte alimentari sempre più consapevoli ed equilibrate. Con 215.695 tonnellate consumate nel 2023 (rispetto alle 213.345 del 2019), i vegetali sono cresciuti del +1,1%, dimostrandosi un valido alleato di chi guarda al benessere e a elevati contenuti nutrizionali, ma anche di chi è propenso a scegliere sempre più proteine a base vegetale. Seguono, con 110.532 tonnellate, le patate, che registrano la crescita più significativa in termini numerici: con un +35,8% sul 2019 (quando i consumi avevano raggiunto le 81.393 tonnellate). Un prodotto amato tanto per il gusto quanto per la praticità di preparazione. Al terzo posto figura il pesce surgelato (naturale e panato), che ha raggiunto quota 92.372 tonnellate, con un incremento del +2,25% rispetto alle 90.335 tonnellate del 2019. I prodotti ittici frozen si sono fatti apprezzare dai consumatori in quanto sicuri, salutari, nutrienti, sempre disponibili, facili da preparare e trasparenti grazie alla completezza delle informazioni presenti sulle confezioni.

Da evidenziare, nel 2023, anche il boom ottenuto dai piatti pronti surgelati, con un trend di crescita nei consumi domestici del +34,3% fra il 2019 e il 2023. L’alta qualità degli ingredienti, le ricettazioni tradizionali ma anche innovative, la velocità nelle modalità di preparazione e l’attenzione all’equilibrio nutrizionale sono alcuni dei fattori che hanno fatto di questa categoria la migliore risposta ai nuovi stili di vita delle famiglie italiane, che lasciano sempre meno spazio alle preparazioni domestiche.

Discorso a parte merita il comparto delle pizze surgelate, dove a fronte di incrementi a due cifre nel 2020 / 2021, si è assistito ad un assestamento nel 2022 / 2023 essenzialmente dovuto alla ripresa dei consumi fuori casa. Da segnalare come negli ultimi anni questa categoria abbia proseguito con successo il suo cammino sulla strada dell’innovazione: l’offerta è divenuta sempre più varia, con l’introduzione di nuovi formati e ingredienti, l’uso di farine integrali o di kamut e le versioni senza glutine, per andare incontro anche alle esigenze dei consumatori con specifiche intolleranze.

“I dati 2023 relativi ai consumi domestici di surgelati testimoniamo come questi prodotti abbiano fatto un balzo in avanti tanto nella percezione quanto nelle scelte di acquisto dei consumatori italiani, che continuano a premiarli per le loro prerogative intrinseche: alta qualità organolettica, naturalità, disponibilità in tutti i mesi dell’anno, elevati contenuti nutrizionali, ampiezza e varietà dell’offerta, trasparenza delle informazioni in etichetta. Oggi e per il futuro, l’intero comparto è fortemente impegnato a garantire, alla crescente platea di consumatori sempre più propensi a portare abitualmente sulle proprie tavole prodotti surgelati, alimenti di alta qualità e con prezzi accessibili” conclude il Presidente IIAS.

Buoni pasto al discount, Penny e Coverflex uniti in un sodalizio

La nuova frontiera dei buoni pasto è nei discount: dopo MD e Satispay tocca a Penny e Coverflex allearsi in una partnership. I clienti che dispongono di buoni pasto Coverflex potranno quindi utilizzare la loro Coverflex Voucher Card in tutti i punti vendita Penny, pagando in negozio in un’unica transazione, semplicemente appoggiando la carta sul POS grazie alla possibilità di combinare buoni pasto e crediti extra pre-caricati sulla propria Coverflex Card.

Questa intesa propone una soluzione efficace a tutti coloro che non vogliono rinunciare alla qualità ma hanno poco tempo da dedicare alla spesa. Grazie alle commissioni azzerate i buoni pasto Coverflex sono inoltre economicamente sostenibili per gli operatori della Gdo e ancora più per i discount, che possono accettare questa forma di pagamento senza compromettere i propri margini, offrendo un servizio aggiuntivo particolarmente richiesto e apprezzato dai clienti.

“Il nostro obiettivo in Coverflex è rendere il buono pasto realmente spendibile per i dipendenti ed economicamente sostenibile per la grande distribuzione. Questa partnership strategica con Penny ci permette di rispondere a un importante desiderio degli utenti: poter utilizzare i propri buoni pasto nel discount di fiducia, ottimizzando ulteriormente il risparmio”, commenta Francesca Pedroni, Head of Network per Coverflex.

“Quando si ha la responsabilità di studiare soluzioni finanziarie, la sfida è prendere coscienza che i processi aziendali impattano di continuo sulla vita delle persone, clienti e collaboratori. Si vince quando si crea benessere condiviso ed efficienza nel valorizzare gli strumenti a disposizione, con operazioni win-win proprio come questa operazione con Coverflex” aggiunge Marina Enna, Administration & Financial Penny Italia.

Etichette irrinunciabili, a leggerle è il 94% dei consumatori

Il 75% degli italiani ha rinunciato almeno una volta a comprare un prodotto dopo aver letto le informazioni presenti sulle confezioni. Al 62% invece è capitato di non riacquistarlo più dopo averne consultato l’etichetta a casa. A rivelarlo è l’indagine condotta da Ipsos e raccontata nell’ultima edizione dell’Osservatorio Immagino di GS1 Italy, da cui emergono le sfaccettature del rapporto tra consumatori ed etichette dei prodotti di largo consumo.

Dall’analisi emerge pure un dato determinante: circa il 94% degli italiani legge le etichette dei prodotti. In particolare, in fase di acquisto, il 42% dei consumatori consulta le etichette di tutti o quasi tutti i prodotti, mentre un altro 53% lo fa solo per alcune categorie. E quel 6% di italiani che non legge le etichette? Lo fa soprattutto perché ritiene di non averne bisogno: il 38% compra regolarmente il brand o il prodotto e quindi ritiene di conoscerlo bene, mentre il 16% pensa di saperne abbastanza. La variabile fretta è meno importante: solo uno su cinque dichiara di non avere tempo di leggere le etichette.

Un altro aspetto interessante della relazione tra italiani ed etichette è la reiterazione dell’interazione in momenti diversi. Si comincia nel punto vendita, dove dichiarano di fermarsi a leggere le etichette da quattro a sette consumatori su dieci (a seconda della categoria di prodotto). Si continua a casa, con il 15% che vi cerca ulteriori informazioni e circa il 10% torna a leggere l’etichetta dopo il consumo. E infine si prosegue anche sul web, dove vanno a documentarsi dal 10 al 18% dei consumatori a seconda della categoria di prodotto.

Fonte: Osservatorio Immagino GS1 Italy

Le informazioni più ricercate e consultate dai consumatori
L’Osservatorio Immagino rileva che, sommando tutti i momenti di interazione, gli italiani leggono le etichette soprattutto per controllare la scadenza degli alimenti (63%), per conoscere l’elenco degli ingredienti e il valore nutrizionale dei cibi (57%), per verificare provenienza e origine (52%), per controllare la salubrità dei prodotti (33%), ma anche per capire come smaltire il packaging (19%). Questa “fame” di informazioni però non sempre viene soddisfatta: il 70% circa degli intervistati afferma di essersi trovato almeno una volta in difficoltà nel trovare le indicazioni cercate e il 67% ammette di avere problemi nella comprensione delle informazioni, in particolare di quelle relative al mondo della sostenibilità.

Incertezza e crisi: italiani in cerca di promozioni e prodotti healthy

Il 30% degli italiani dichiara di vivere in una condizione economica peggiore del 2023 mentre il 62% afferma come la difficoltà sia la medesima dell’anno appena concluso. A livello europeo, il 41% oggi sperimenta il calo del potere d’acquisto mentre le capacità economiche restano immutate per il 46% degli europei. Sono solo alcuni dei dati rivelati dall’analisi di NIQ intitolata “Consumer Outlook 2024” dedicata alle prospettive dei consumatori, alla percezione e alle intenzioni di spesa degli italiani per il 2024.

Sebbene a fine 2023 l’inflazione sia ormai allineata con la media europea, per l’Italia si osserva una stagnazione dei salari dei lavoratori che si traduce in una diminuzione dei salari reali del -7,3%, confermando la perdita del potere d’acquisto delle famiglie italiane. Ad oggi il fenomeno dell’erosione della retribuzione, se paragonato ad altri stati europei, è una criticità tutta italiana poiché i valori registrati in Germania (-3,3%), Gran Bretagna (-2,9%), Francia (-1,8%) e Spagna (-1,2%) rivelano un controbilanciamento dell’inflazione con un innalzamento dei compensi. L’80% degli italiani in difficoltà attribuisce al generale aumento del costo della vita la causa della loro difficile situazione finanziaria, dato in linea con la media europea (83%). Inoltre, il 39% delle famiglie in Italia ritiene che il rallentamento economico sia la ragione principale del complesso assetto attuale del Paese. Volgendo lo sguardo al futuro, per la fine del 2024 secondo NIQ, i consumatori italiani restano pessimisti, il 60% ritiene che la propria condizione finanziaria non subirà cambiamenti (vs 46% dell’Europa), anzi il 25% degli italiani e il 33% degli europei temono un inasprimento della situazione.

Principali preoccupazioni nei prossimi sei mesi
I dati di NIQ evidenziano tra le primarie inquietudini degli italiani tre principali fattori. In primis, l’aumento del costo dei prodotti alimentari, che riguarda il 33% delle persone (vs il 37% della media europea). A seguire, con il 32%, la salita del prezzo delle utenze domestiche come gas ed elettricità, rispetto a un valore europeo del 25%. Infine la preoccupazione causata dai conflitti in corso e il possibile incremento del clima di incertezza che coinvolge il 21% degli italiani e il 18% degli europei.

Strategie di risparmio, nuovi valori e intenzioni
Per gestire al meglio le spese, il 96% delle famiglie italiane e il 93% degli europei hanno progressivamente e radicalmente modificato le modalità di acquisto nel settore dei beni di largo consumo. Dallo studio di NIQ, il 50% degli italiani segue puntualmente la lista dei prodotti necessari e il 63% presta maggiore attenzione agli sprechi (vs 58% degli europei). Il 50% dei consumatori del Bel Paese – il 40% in Europa – sceglie di acquistare prodotti in promozioni e fare scorte oppure comprare all’ingrosso quando la marca prediletta è soggetta a sconto (32% vs 29% Europa). Vi è inoltre, una maggiore attenzione alla disponibilità del proprio portafoglio con il 31% dei consumatori – anche europei – che verifica l’ammontare del costo di ogni spesa. In termini di dove le famiglie acquistano i prodotti, il 61% intende diversificare i canali in virtù di un miglior equilibrio tra varietà di scelta, pezzo e offerte. Infine, per tutto il 2024 e in un’ottica di risparmio, il 68% delle famiglie italiane limita le occasioni di svago e tempo libero, trascorrendo più tempo tra le mura domestiche (45% vs 46% degli europei).

Lo spostamento demografico in Italia disegna la nuova mappa dei consumi
Secondo l’analisi di NIQ, in Italia emergono due macro tendenze riguardo il legame tra consumi e reddito, evidenziando la stretta correlazione tra la fascia di popolazione più propensa al risparmio e coloro che mantengono un potere d’acquisto elevato. Inoltre l’andamento della curva demografica indica che, nei prossimi anni, le persone tra i 45 e i 54 anni – ovvero la futura generazione più matura – influenzeranno significativamente i consumi con un progressivo declino, fino al -11,9%, del target delle famiglie con figli. Questo scenario implicherà la necessità di una nuova analisi della domanda di consumo, con una divisione, strettamente legata alla variabile di reddito con tre grandi gruppi familiari: con figli, senza figli e maturi. Inoltre NIQ rivela che emergono disparità significative tra le famiglie giovani con figli e quelle più mature e benestanti: mentre le prime affrontano una fase di declino e contrazione dei consumi, le seconde risultano relativamente meno colpite, evidenziando un legame diretto tra l’età anagrafica e la distribuzione del reddito. Nel settore del largo consumo confezionato, il calo dei volumi tra le famiglie a basso reddito viene parzialmente bilanciato dalle abitudini di spesa più consistenti del segmento più maturo: infatti si osserva che le famiglie in difficoltà economica subiscono un impatto più marcato dall’aumento dei prezzi e dall’inflazione, mentre le famiglie più mature registrano una maggiore resilienza, un elemento che sottolinea l’importanza crescente della silver economy.

Nuove priorità: salute, benessere e sostenibilità
Il 40% degli italiani dichiara che il proprio benessere è la priorità principale, il 65% sceglie un prodotto se migliore per la salute ed il 53% se rispetta criteri di sostenibilità. Infine, in termini di risparmio, il 26% delle famiglie si concentra da un lato nell’individuare modalità di investimento o pensionistiche e dall’altro il 67% sono più propense ad acquistare prodotti innovativi in corrispondenza di un abbassamento dei costi. Queste tendenze sono confermate anche dai dati reali di vendita rilevati da NIQ e da GfK rispettivamente per il settore del largo consumo, della tecnologia di consumo e dei beni durevoli. Nel carrello della spesa degli italiani entrano infatti sempre più prodotti legati al benessere e alla salute, come ad esempio prodotti senza zuccheri aggiunti o basso contenuto di zuccheri (cresciuti rispettivamente del +27% e del +23% a valore nel 2023 rispetto all’anno precedente), i prodotti proteici (+19,6% rispetto al 2022), gli integratori (+8,3%) i prodotti sostitutivi delle proteine animali (+7,7%).

Per quanto riguarda gli acquisti tecnologici, questa tendenza si riflette nel successo di prodotti quali i dispositivi wearable con sensori che consentono di monitorare la pressione sanguigna o la qualità del sonno. Tra i prodotti che sono cresciuti di più negli ultimi anni ci sono anche le friggitrici ad aria (che permettono modalità di cottura più sane) i Liquidizer, che consentono di mantenere inalterate le proprietà degli alimenti frullati. Un altro comparto in forte crescita è quello dei purificatori d’aria, che si prevede continueranno a essere molto richiesti nel corso del 2024, specialmente nelle aree più soggette all’inquinamento atmosferico. Un altro trend emergente è dedicato alla sostenibilità: per quanto riguarda il largo consumo, i dati NIQ mostrano un incremento a doppia cifra delle vendite dei prodotti con packaging riciclato o riciclabile ma anche dei prodotti caratterizzati da certificazioni di sostenibilità sociale o relative al benessere animale. Nel settore della tecnologia di consumo, i consumatori apprezzano sempre di più i dispositivi che garantiscono un alto livello di efficienza energetica, che si riflette ad esempio nelle performance positive in termini di vendite dei grandi elettrodomestici in classe A.

Cresce l’export del Prosciutto San Daniele DOP e arriva al 19%

Ben 2.590.000 cosce prodotte, 21,3 milioni di confezioni certificate pari a 407.000 prosciutti per oltre 2 milioni di chilogrammi: sono questi i numeri con cui il Prosciutto di San Daniele DOP archivia il 2023 e si conferma come uno dei prodotti enogastronomici italiani più di successo.

Parte del merito spetta alla quota di export in crescita, che si attesta al 19% rispetto alle vendite totali dell’anno con circa 3 milioni di chilogrammi destinati ai mercati esteri. Il 55% delle quote totali di export è stato destinato all’Unione Europea, il restante 45% è stato esportato invece in Paesi terzi. Le quote più rilevanti, in ordine di volumi, sono detenute da Francia, Stati Uniti, Australia, Germania e Belgio a cui si sommano Svizzera, Austria, Regno Unito, Lussemburgo e Canada. Tra le performance migliori quella negli Stati Uniti (+11%), Australia (+7%), Regno Unito (+30%) e Repubblica Ceca (+18%).

La produzione continua a essere portata avanti nei 31 stabilimenti collocati all’interno della città di San Daniele del Friuli, con carni provenienti dai 3.510 allevamenti certificati situati in dieci regioni del Centro-nord Italia e conferite dai 44 macelli della filiera DOP.

Il fatturato totale, derivante dalle attività di produzione e distribuzione, si mantiene a 360 milioni di euro, in linea con gli anni precedenti, dopo il +14% rilevato nel 2022.

Inglese per studenti cremonesi: Oleificio Zucchi sostiene le giovani generazioni

“Potenziamento delle competenze in lingua inglese negli alunni delle scuole di Cremona”: si chiama così il progetto supportato da Oleificio Zucchi che supporta la comunità locale e il futuro delle giovani generazioni cremonesi. Le attività di conversazione inglese, condotte da madrelingua selezionati mediante avviso di selezione pubblicato, sono già in corso in diverse scuole e coinvolgono più di un migliaio di bambini e ragazzi, distribuiti tra le sezioni delle scuole infanzia comunali e le classi delle primarie e secondarie di primo grado. Oleificio Zucchi si farà carico dell’attività che ripartirà a settembre 2024.

“Questo programma potrà aprire il futuro di molti giovani cremonesi ad un contesto più internazionale” sottolinea Alessia Zucchi, Amministratore Delegato di Oleificio Zucchi. “La padronanza dell’inglese è uno strumento indispensabile per essere cittadini europei e contribuire allo sviluppo del nostro territorio. Riteniamo sia importante promuovere la crescita e la formazione delle nuove generazioni, a prescindere dal percorso di studi e lavorativo che intraprenderanno”.

Grazie al contributo di Oleificio Zucchi, durante le lezioni si potranno approfondire inoltre temi relativi alla sana alimentazione, rigorosamente in lingua inglese. “L’istruzione è il pilastro su cui si erige il futuro di una società. Abbiamo accolto con entusiasmo la richiesta che ci è arrivata dall’Istituto Comprensivo Cremona 4, anche perché è perfettamente in linea con i valori di Oleificio Zucchi. Siamo poi felici che all’interno del progetto, che ha una valenza anche a livello di educazione civica, sia prevista anche la promozione di una cultura legata alla sana alimentazione” conclude Alessia Zucchi.

Partecipano all’attività di potenziamento tutti gli Istituti Comprensivi di Cremona, ovvero: Uno, Due, Tre, Quattro e Cinque, che beneficiano delle attività di conversazione inglese per i plessi ubicati nel Comune di Cremona. La suddivisione delle ore è definita con discrezionalità dai rispettivi Dirigenti.

In particolare:

– per l’IC Cremona Uno si è in via di definizione;

– per l’IC Cremona Due partecipano le classi seconde, terze e quarte delle primarie Bissolati, Monteverdi e tutte le classi della secondaria Virgilio;

– per l’IC Cremona Tre partecipano le quinte della Realdo Colombo e le classi seconde e terze della secondaria Vida

– per l’IC Cremona Quattro partecipano le scuole per l’infanzia Corte, Mentana e Villetta, solo sezione “grandi” e le classi terze, quarte e quinte delle primarie Visconti e Mazzolari

Aderiscono poi le scuole d’infanzia comunali: Agazzi, Aporti, Castello, Gallina, Lacchini, Martini, Martiri della Libertà, S. Giorgio e Zucchi, in cui ogni sezione dei “grandi” fruirà degli interventi della docente madrelingua.

“Sono orgogliosa di rappresentare una rete di scuole che avverte l’esigenza di promuovere lo sviluppo delle competenze in lingua inglese nella fascia scolare, poiché nella società attuale la padronanza nella lingua inglese è fondamentale quanto quella nella lingua italiana” dichiara la prof.ssa Barbara Azzali – Dirigente dell’Istituto Comprensivo Cremona 4.

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