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Bastoncini Findus, un prodotto transgenerazionale che continua a piacere

Il 79,3% dei consumatori apprezza i bastoncini di pesce Findus, dai giovani della GenZ (82%) ai Millennials (81%), oltre alle famiglie con bambini sotto i 10 anni (88%) e quelle con adolescenti tra gli 11 e i 19 anni (86%). A dirlo è “Dal freezer alla tavola: abitudini di consumo di pesce surgelato e bastoncini”, la ricerca che Findus ha commissionato ad AstraRicerche e che ha analizzato le abitudini di consumo degli italiani riguardo al pesce surgelato, con un focus particolare proprio sui bastoncini.

Tutti concordi sul fatto che, quando si tratta di associare i bastoncini di pesce surgelato ad una marca, la leadership è indiscutibilmente detenuta da Findus con ben il 78,9% degli intervistati che li associa allo storico marchio e l’89% dei consumatori di bastoncini di pesce surgelato che li sceglie. L’affetto verso questo prodotto è testimoniato anche da Capitan Findus, simbolo senza tempo associato al marchio, che continua a incantare e ispirare i consumatori con le sue mille avventure.

“Quello dei bastoncini è un mercato che è stato creato proprio da Findus nel lontano 1967. Oggi un vero e proprio “cult” amati e apprezzati da 5 milioni di famiglie italiane” ha commentato Renato Roca, Country Manager Findus Italia. “Grazie alla loro capacità di rendere il consumo di pesce gustoso e divertente, si sono affermati come un elemento unificante e intergenerazionale, che a tavola mette d’accordo sia adulti che bambini. Solo nel 2023 ne sono stati prodotti 7 mila tonnellate pari a circa 280 milioni di pezzi destinati al mercato nazionale. Così tanti da riempire 63 campi da calcio o fare due volte il giro della luna. Interamente prodotti nella sede di Cisterna di Latina, nel Lazio, sono un pilastro fondamentale per l’azienda, contribuendo al 30% del fatturato del nostro portfolio «Pesce».”

Un comparto, quello dell’ittico surgelato che ha avuto un buon rendimento: secondo IIAS nel 2023 sono state consumate 92.372 tonnellate di pesce, con un incremento del +2,25% (rispetto alle 90.335 del 2019). Alla luce del contesto economico attuale, caratterizzato da una riduzione del potere di acquisto delle famiglie italiane, Findus si fa promotore di un’operazione di riduzione dei prezzi di cessione a clienti e distributori. Per la prima volta nella storia dell’azienda è stato applicato da febbraio il taglio del prezzo di cessione agli esercenti del 20% su uno dei propri prodotti simbolo: i Bastoncini Findus. Un’operazione che interessa l’intero territorio nazionale e che sta avendo già un riscontro positivo da parte della grande distribuzione.

Dal passato al futuro
I bastoncini Findus hanno un posto speciale nei cuori degli italiani, radicati nel passato di molte famiglie e adatti a soddisfare i gusti mutevoli delle diverse epoche. Secondo la fotografia scattata da AstraRicerche per conto di Findus, la stragrande maggioranza di coloro che consumano o hanno consumato i bastoncini li associa ai ricordi dei pasti della gioventù, con un 89,5% che li ricorda nei momenti felici dell’infanzia. Circa il 90% li consumava, spesso o occasionalmente. Non sono solo una tradizione del passato, ma un prodotto che attraversa le generazioni: oggi il 95,2% dei genitori intervistati afferma di servirli anche ai propri figli. Circa un terzo dei consumatori li inserisce nella propria alimentazione ogni settimana (31,1%), preferenza particolarmente alta tra gli uomini della Gen Z (40%), donne Millennials/Gen Y (37%) e le famiglie con figli tra gli 0 – 10 anni (40%) e adolescenti tra 11-19 anni (38%).

Gli abbinamenti preferiti
I bastoncini si servono prevalentemente con un contorno di verdure, abbinamento preferito dal 63,2% del campione, ma è molto apprezzato anche con un contorno di patatine fritte, scelte dal 38,5% dei consumatori, mentre il 24,4% li serve da soli e il 21,4% preferisce accompagnarli con salse e diversi condimenti. “Il pesce è una buona fonte di proteine di ottima qualità, vitamine preziose come la D e la B12 e minerali altrove rari come lo iodio e il selenio. È inoltre la fonte migliore dei grassi Omega-3 che svolgono diverse funzioni protettive nell’organismo, essenziali per la salute del cuore, del cervello e degli occhi. Il pesce surgelato è una valida opzione perché mantiene la maggior parte dei benefici nutrizionali del pesce fresco, offrendo vantaggi aggiuntivi in termini di sicurezza e comodità – ha commentato Elisabetta Bernardi, Nutrizionista, Biologa, Specialista in Scienza dell’Alimentazione – I bastoncini di pesce possono essere un ottimo modo per incoraggiare i bambini a mangiare più pesce, contribuendo a una dieta equilibrata. Accompagnati da un contorno di verdure costituiscono un piatto bilanciato. Rispetto ad altre fonti di proteine, i bastoncini di pesce contengono tipicamente meno grassi saturi e calorie. Anche i metodi di cottura sono importanti: cuocere i bastoncini di pesce al forno invece che friggerli, può mantenere maggiormente il loro valore nutrizionale e contenere le calorie.”

Capitan Findus
La storia dei bastoncini si intreccia con quella del celebre Capitan Findus, uno dei personaggi più riconoscibili e amati nel panorama italiano, che debutta sullo schermo nel 1967 in Inghilterra e che nelle mille avventure a bordo del suo veliero, condivide da sempre la stessa passione per la semplicità e per un gusto genuino, per crescere i “Capitani di domani”. La sua figura è una delle più riconoscibili nel panorama italiano. Stando ai dati raccolti, quasi la totalità (97,9%) degli italiani afferma di conoscere Capitan Findus. Inoltre, emerge come il più indicato tra i personaggi più simbolici della storia della pubblicità italiana con il 79,1% delle preferenze e il più scelto in assoluto dal 35,5% degli intervistati. Descritto principalmente come un “lupo di mare” dal 49,3% (un dato che spicca soprattutto tra i Baby Boomers, con il 62%), i tratti più strettamente associati a lui quando parliamo di valori sono affidabilità (92,5%), qualità (90,8%) e sicurezza (90,4%). Inoltre, il legame con una linea da sempre presente in tavola (88,9%), il gusto (87,8%) e la capacità di innovarsi e rinnovarsi nel tempo (85,2%), sono aspetti che contribuiscono alla sua popolarità, insieme alla considerazione della sostenibilità ambiente (82,8%). Non tutti sanno che oggi la figura del Capitano è riconosciuta in oltre 14 Paesi: in Inghilterra è il celebre Captain Birds Eye, in Germania e in altri Paesi del nord Europa è conosciuto come Capitan Iglo. L’attore che lo interpreta, sia in Italia che in diversi Paesi europei, è l’italiano Riccardo Acerbi.

Un’installazione alta 6 metri
Dal 6 al 10 marzo, in Piazza Gae Aulenti, in Portanuova, a Milano, un’installazione gigante alta ben 6 metri celebrerà il famoso Capitan Findus in tutta la sua maestosità, promette di catturare l’attenzione di passanti e turisti, trasportandoli nel mondo delle sue mille avventure, regalando un’esperienza visiva unica nel suo genere. La gigante raffigurazione è solo una delle tante iniziative previste per rendere omaggio al Capitano. Findus lancia infatti, anche “Le avventure del Capitano”, la consumer promo con un partner d’eccezione: Playmobil. Grazie alla nuova promozione instant win fino al 31 maggio 2024 è possibile, acquistando Bastoncini e pesce panato del brand Capitan Findus, vincere subito uno degli oltre 2000 personaggi Playmobil raffiguranti il Capitano. A supporto di questa promozione, Findus ha pianificato anche una campagna di comunicazione integrata sui canali TV e digital. Un sito web dedicato, leavventuredelcapitano.it, accompagnerà l’iniziativa, offrendo agli appassionati la possibilità di scoprire storie, contenuti esclusivi e tanto altro. Non solo un evento visivo straordinario quindi, ma anche un’occasione per riflettere sul significato culturale e sociale di personaggi come il Capitan Findus, che hanno fatto parte dell’immaginario collettivo di intere generazioni e continuano ancora a sorprendere.

Allo stadio con Adhoc: riparte il concorso per gli amanti del calcio

Anche per il 2024 il Gruppo Multicedi, attraverso l’insegna Adhoc Cash & Carry riservata ai professionisti del settore Horeca, propone il concorso “Allo stadio con Adhoc” coinvolgendo il mondo del calcio.

Per questa nuova edizione, Adhoc Cash & Carry ha pensato ai suoi clienti in Campania, Molise e Puglia dando loro la possibilità di vincere gadget ufficiali della SSC Napoli e della SSC Bari e di vincere i biglietti di ingresso allo stadio Diego Armando Maradona e San Nicola. Dal 4 al 31 marzo 2024 tutti i clienti Adhoc che effettueranno una spesa di importo uguale o superiore ad euro 200,00 (iva esclusa), presso uno dei sei punti di vendita aderenti, potranno partecipare al concorso a premi. I clienti dovranno collegarsi al sito internet www.adhocash.it e accedere all’apposita pagina dedicata al fine di registrarsi inserendo i dati seguenti: nome, cognome, Partita Iva, recapito telefonico cellulare e indirizzo e-mail. I clienti che avranno compilato correttamente tutti i campi richiesti parteciperanno automaticamente all’estrazione finale dei premi.

Il concorso è supportato da una campagna di comunicazione omnicanale che vede coinvolti tutti touchpoint dell’insegna Adhoc: online sul web e social media ed offline con esposizione di materiali in punto vendita e spot radio in-store. Inoltre è prevista un’ulteriore campagna radio sulle emittenti del circuito Kiss Kiss e Radio Marte e un messaggio promozionale in TV che avrà come testimonial Claudia Mercurio, conduttrice della trasmissione sportiva “Il bello del calcio” in onda sulle emittenti locali campane.

Bofrost continua a crescere e chiude il 2023 a 300 milioni di euro

Con 300 milioni di euro di fatturato (+1% rispetto all’anno commerciale precedente) Bofrost Italia chiude il bilancio 2023-24, continuando la crescita registrata a partire dal 2020, anno in cui la pandemia ha segnato l’affermarsi della spesa a domicilio fra le abitudini dei consumatori italiani.

Tra le strategie di crescita previste per i prossimi mesi, il miglioramento nel servizio, a oggi premiato da oltre 1 milione di famiglie clienti; l’arricchimento del catalogo, nel quale entrano ogni anno oltre 100 novità tra surgelati e freschi, con grande attenzione a ingredienti e fornitori italiani; investimenti nella logistica e nelle filiali, nel segno della sostenibilità; crescita occupazionale con 200 nuovi inserimenti previsti nel prossimo anno tra venditori e promoter.

“L’anno commerciale 2023-24 ha visto Bofrost affermarsi nella vendita a domicilio non solo dei prodotti surgelati, il nostro settore storico, ma anche dei freschi, che in pochi anni sono arrivati a rappresentare il 10% del nostro fatturato” commenta l’Amministratore Delegato di Bofrost Italia Gianluca Tesolin. “Siamo in grado di portare agli italiani una spesa alimentare completa, con un’altissima qualità del servizio, grazie alla nostra logistica e alla professionalità dei nostri venditori e venditrici che, con l’aiuto degli strumenti digitali in dotazione, sono in grado di interpretare al meglio le esigenze di ogni cliente, mettendo in campo un approccio davvero tailor made”.

A caratterizzare il 2023 di Bofrost anche importanti sperimentazioni, come l’apertura dei primi due Bofrost City Point in centro a Milano: offrono servizi di vendita, somministrazione e asporto e sono diventati importanti punti di contatto con la clientela della metropoli. Un nuovo format che nei prossimi mesi si svilupperà ulteriormente con eventi e degustazioni.

Varietà del catalogo, tante opzioni d’acquisto (door to door, telefono, sito, app) e comodità della consegna a casa con la sicurezza del mantenimento della catena del freddo sono i principali punti di forza di Bofrost. “Un fattore sempre più determinante – continua Tesolin – è la capacità personalizzare la nostra proposta per una clientela che ha gusti e abitudini diversificati. I trend sono in continua evoluzione: c’è grande apprezzamento per le proposte che richiamano le tradizioni regionali e che valorizzano ingredienti regionali, DOP e IGP; c’è la richiesta di alternative a base vegetale, senza glutine, senza lattosio; ma c’è anche la curiosità di scoprire sapori nuovi e piatti internazionali. Per interpretare questi trend è necessario creare una comunicazione personalizzata per ogni cliente, a partire da un lavoro di analisi su una grande quantità di dati, per condurre il quale abbiamo utilizzato anche nuove soluzioni basate sull’intelligenza artificiale. Ciò che ne esce va poi “messo a terra” tramite ciò che da sempre ci contraddistingue, cioè il fattore umano: alla base del nostro successo c’è la relazione diretta con i clienti curata dalla nostra rete di venditori e venditrici, attentamente formati e dotati di strumenti digitali avanzati per gestire la clientela e gli ordini”.

Per questo Bofrost investe fortemente nelle persone: per il 2024-25 sono in programma 200 nuovi inserimenti in tutta Italia tra venditori e promoter. In cantiere anche il potenziamento delle filiali, con nuove aperture e investimenti infrastrutturali all’insegna del risparmio energetico, e il continuo affinamento della logistica e delle soluzioni per la mobilità, sempre in ottica sostenibile.

Veggie, arrivano due nuove referenze di Garden Gourmet

Per Garden Gourmet, brand di prodotti veggie pensati per una dieta varia e equilibrata, il 2024 porta due novità ovvero le referenze Garden Gourmet Filetti Gratinati Sapore di Mare e Garden Gourmet Pepite Sapore di Mare, inedite alternative veggie che si ispirano ai sapori del mare.

I Garden Gourmet Filetti Gratinati Sapore di Mare, con una croccante panatura e leggeri sentori di aneto, sono ideali per essere aggiunti come alternativa veggie. I filetti, a base di proteine di frumento e pisello, mirano a replicare l’aspetto e l’esperienza sensoriale del pesce bianco e rappresentano un piatto facile e veloce da cucinare e pronto in pochi minuti. Sia che si decida di cuocerli in padella, in friggitrice ad aria, o prepararli in forno, i Garden Gourmet Filetti Gratinati Sapore di Mare manterranno sempre una consistenza e un gusto inconfondibile. I Garden Gourmet Pepite Sapore di Mare, grazie al loro formato facilmente porzionabile e la croccante panatura sono perfetti per tutta la famiglia o per gli aperitivi con gli amici.

Con l’introduzione di entrambi i prodotti, Garden Gourmet amplia il suo già ampio portfolio di prodotti a base vegetale ispirati al mare che comprende anche Vuna, alternativa vegetariana che richiama l’esperienza sensoriale del tonno in scatola.

L’AGCM mette al bando la Hot Chip Challenge

Stop alla commercializzazione e pubblicizzazione della Hot Chip Challenge: a deciderlo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, dopo aver concluso il procedimento avviato nei confronti della società Dave’s S.r.l. a cui è stato chiesto di rimuovere l’articolo anche dai propri listini di vendita.

La società distribuiva “Hot Chip Challenge”, uno snack a base di patate con ingredienti che lo rendono particolarmente piccante, incitando soprattutto i giovani, a mo’ di challenge per l’appunto, a consumarlo senza bere e resistere così alla sua elevata piccantezza.

L’Autorità ha ritenuto che gli impegni presentati dalla società siano idonei a far cessare i profili di illegittimità della pratica commerciale contestati nella comunicazione di avvio dell’istruttoria ovvero l’induzione a una sfida rivolta, perlopiù, a consumatori adolescenti (diffusa anche attraverso i social media) e la non adeguata rappresentazione delle informazioni sui rischi per la salute connessi all’uso del prodotto. Inoltre l’Antitrust contestava la mancanza di informazioni rilevanti su un prodotto alimentare che poteva mettere in pericolo la salute e la sicurezza dei consumatori, specie se bambini o adolescenti.

Con questa decisione l’Autorità è intervenuta con successo per tutelare i consumatori più giovani e più influenzabili da messaggi che li inducono a mangiare prodotti anche pericolosi, facendo leva sulla loro propensione ad accogliere le sfide lanciate sui social media.

Overstock e inflazione fanno calare l’export di vino italiano negli States (-11,4%)

Sebbene in leggero calo rispetto agli anni precedenti, nel 2023 gli Stati Uniti hanno confermato il primato nella classifica mondiale dei consumi assoluti di vino, con un dato complessivo superiore ai 30 milioni di ettolitri. Il Paese rappresenta anche il principale importatore mondiale, con un valore di acquisti di vino dall’estero superiore ai 6 miliardi di euro, per quanto nel 2023 evidenzi una riduzione di oltre l’11% rispetto all’anno precedente. I dati emergono dal Report che Nomisma Wine Monitor dedica al Nord America analizzando le performance del vino italiano negli Stati Uniti e in Canada.

La Francia si conferma il primo partner commerciale degli Stati Uniti, con oltre il 37% della quota di mercato, cui segue l’Italia, il cui valore di esportazioni nel 2023 è sceso al di sotto dei 2 miliardi di euro (-11,4% a valore rispetto al 2022). Il nostro Paese mantiene comunque una quota di mercato superiore al 30%. Nel complesso tutti i primi 5 Paesi partner commerciali degli USA cedono sul versante del valore delle esportazioni; nonostante ciò, Francia e Italia consolidano le prime due posizioni in termini di quote di mercato.

“Nel 2023, sia negli USA che in Canada, si assiste a una tendenza opposta all’anno precedente, con un calo delle importazioni di vino derivante da molteplici fattori: da un eccesso di acquisti sopra la media nel 2022 da parte di importatori che ha generato un overstock, alla stretta monetaria della FED che ha ridotto la capacità di spesa dei consumatori, fino ad una maggiore attenzione a tutto ciò che può essere considerato healthy” segnala Denis Pantini, Responsabile di Nomisma Wine Monitor.

Considerando il vino imbottigliato – ad esclusione dello spumante – nel 2023 le importazioni negli USA diminuiscono sia a valore sia a volume, dopo un 2022 particolarmente brillante soprattutto sul fronte del valore. Francia e Italia si spartiscono quasi equamente i 2/3 della quota di mercato, seguite da Nuova Zelanda, Spagna e Australia. In Canada l’import del vino imbottigliato segue la tendenza generale del totale del vino, con un calo leggermente più deciso a valore (-15,2%). In questo segmento, la Francia raggiunge la prima posizione nella classifica dei partner commerciali, scalzando gli Stati Uniti: i due Paesi si spartiscono quasi il 50% della quota di mercato complessiva, con l’Italia staccata di poco.

Sul fronte della categoria Sparkling si registrano marcate contrazioni sia a volume che a valore. In questo contesto, l’Italia è il Paese che performa meno peggio tra i top 5 partner degli Stati Uniti, consolidando il secondo posto in termini di quote di mercato (con il 36,4% del totale), alle spalle della Francia, che ha invece visto diminuire il valore delle esportazioni negli USA di un quinto rispetto al 2022. In Canada, invece, il segmento sparkling non riesce a confermare gli incrementi di mercato registrati nel 2022, con riduzioni nelle importazioni a valore e a volume.

Nel 2023 regge il valore (+2,4%) delle importazioni di grandi formati, nicchia del mercato statunitense, e lo stesso accade in quello canadese, che fa segnare un +8,2% dell’import a volume di vino in contenitori tra 2 e 10 litri. In merito all’import di vino sfuso, negli USA si registrano forti cali sia a valore sia a volume. In questo scenario non positivo migliora leggermente l’Italia, che raggiunge una quota di mercato pari al 6%. Anche in Canada le importazioni di questa tipologia di vino diminuiscono a valore, pur rimanendo stabili nei volumi. Qui perde terreno l’Italia, andandosi ad affiancare alla Francia al quarto posto tra i partner commerciali, a seguito di riduzioni superiori al 30% sia a valore che a volume.

In ultimo, la generale negatività registrata nel 2023 influenza anche le esportazioni di vini DOP italiani negli USA, che calano del 4,8% a valore e di oltre il 10% a volume (cumulato gennaio-novembre 2023 vs 2022). Nonostante una leggera flessione, il prosecco rimane il primo vino italiano esportato. Trend positivi di crescita sono riscontrabili anche nei vini bianchi del Trentino Alto-Adige e del Friuli Venezia Giulia, così come nei bianchi siciliani. Le performance peggiori sono invece quelle registrate dai vini frizzanti (e, tra questi, dal lambrusco). Sul fronte canadese, le esportazioni dei vini Dop registrano una contrazione sia a valore che a volume, generata in particolare dal crollo dei rossi veneti che perdono quasi il 30% nel valore dell’export. I rossi Dop della Toscana, invece, rimangono al primo posto della classifica tra i vini a denominazione più venduti nel Paese, seguiti dal prosecco.

Lotteria degli Scontrini, in un triennio vinto oltre 1 milione di euro da Bennet

Approvata dal Governo a febbraio 2021 e resa operativa in tutti i punti vendita Bennet, la Lotteria degli Scontrini non si è mai fermata. Secondo i calcoli dell’Azienda, i clienti che hanno aderito all’iniziativa hanno vinto, nel periodo che va da primavera 2021 a dicembre 2023, premi in denaro per un totale di 1.020.000 euro.

L’iniziativa era stata varata dal Parlamento nel 2021 come strumento per incentivare l’uso dei pagamenti elettronici e combattere l’evasione fiscale. L’idea base prevede che ogni scontrino emesso sia considerato una sorta di biglietto della lotteria e come tale consenta di vincere un premio in denaro, sia al consumatore sia all’esercente che ha emesso lo stesso scontrino. Un po’ più complessa la meccanica, su cui il Governo sta attualmente lavorando per inserire alcune semplificazioni. Per partecipare occorre collegarsi al sito www.lotteriadegliscontrini.gov.it, inserire il codice fiscale e ottenere un codice a barre. Il codice va poi mostrato in cassa a ogni acquisto superiore a 1 euro, che deve essere obbligatoriamente saldato con sistemi di pagamento elettronici. Per ogni euro speso si ottiene un biglietto della lotteria virtuale, fino a un massimo di mille biglietti.

“Siamo contenti che i nostri clienti continuino a godere dei benefici di questa iniziativa” – ha dichiarato l’Azienda. Fin dall’inizio ci siamo prodigati affinché il meccanismo funzionasse bene. Gli operatori sono stati adeguatamente formati e questa è stata sicuramente una decisione importante, da un lato per stimolare i nostri clienti a usare i pagamenti elettronici e dall’altro per facilitare il loro desiderio di tentare la fortuna in un modo controllato e senza alcun margine di rischio”.

Inaugurato a Comacchio il nuovo Spazio Conad (ex Bennet)

Presso il centro commerciale “Le Valli” di Comacchio (Ferrara) è stato inaugurato il nuovo Spazio Conad. L’ipermercato, precedentemente a insegna Bennet, si estende su una superficie di oltre 3.500 mq, impiega oltre 100 addetti, dispone di 12 casse tradizionali, 6 casse self, 6 torri di pagamento, con 72 terminali di “Spesa al volo” e all’esterno, di un parcheggio con oltre 1.500 posti auto.

Grande attenzione è riservata ai reparti freschi e freschissimi posti all’ingresso del negozio e alla valorizzazione dei prodotti tipici emiliani e della linea “I Nostri Ori”. Tra le referenze di prodotti freschi e a km0 dei piccoli produttori del territorio, spiccano le crocette e il pane ferrarese, i tortelli di zucca, i riccioli di riso, il caffè locale Krify, i prodotti Orsatti, i pampepati, le ricciole, i lupini e torte golose come la brazdela e la torta tagliatella.

È presente la pescheria, con un ampio assortimento di pescato fresco tra cui l’anguilla,  prodotti “ready to cook” e un corner dedicato alla preparazione espressa del sushi; la macelleria a libero servizio, con una selezione di pronti a cuocere; la pasticceria, con la preparazione interna di golosi pasticcini e torte per ogni ricorrenza; la panetteria, con un’ampia produzione interna di prodotti sfornati giornalmente. La gastronomia viene valorizzata grazie alla cucina interna, che giornalmente prepara piatti e tipicità della tradizione emiliana, disponibili sia nella versione “ready to eat/cook”, che da consumare direttamente nell’area “gusta qui”, situata al lato dell’ingresso del supermercato. Completano l’offerta una cantina vini con le migliori etichette del territorio nazionale, la mieloteca, con una selezione di mieli provenienti dai migliori apicoltori locali ed un’area healthy, con prodotti biologici, gluten-free e proteici.

“Questo nuovo Spazio Conad ci permette di consolidare la nostra insegna nel territorio emiliano. I clienti avranno la possibilità di accedere a un percorso d’acquisto moderno e completo, pronto a soddisfare le singole esigenze e a valorizzare le eccellenze enogastronomiche emiliane” ha detto Guido Paltrinieri, Responsabile Rapporto Soci Emilia di Conad Nord Ovest.

All’interno del punto vendita sono state introdotte le soluzioni per l’efficientamento energetico ed è stato attivato anche il servizio di recupero degli olii esausti. Inoltre il punto vendita accetta i buoni pasto e, a partire da metà marzo, avrà all’attivo il servizio di spesa online nella modalità “ordina e ritira” direttamente presso il “Drive”. Per i clienti con la carta fidelity, inoltre, è attiva una convezione con Mirabilandia attivabile con la raccolta punti.

Inflazione stabile a febbraio, ma il contesto economico rimane incerto

I dati diffusi da Istat relativi ai prezzi al consumo del mese di febbraio evidenziano, rispetto al mese precedente, un indice generale di inflazione stabile con un +0,8% su base annua, mentre il carrello della spesa segna una significativa diminuzione con un +3,7% su base tendenziale.

“A febbraio si conferma dunque il trend di rallentamento della crescita dei prezzi, in particolare per il carrello della spesa che rileva un -1,4% rispetto al mese precedente” ha detto Carlo Alberto Buttarelli, Presidente di Federdistribuzione. “Il contesto economico rimane comunque segnato dall’incertezza, anche a causa delle tensioni geopolitiche in corso, oltre che dalla fragilità dei consumi. Dopo due anni di forte inflazione che ha avuto rilevanti effetti negativi sul potere d’acquisto, le famiglie hanno cambiato le abitudini, orientandole sempre di più in un’ottica di risparmio e convenienza”.

In questo scenario, per Buttarelli, le imprese della distribuzione moderna sono impegnate a mantenere in equilibrio le dinamiche dei prezzi, con il duplice obiettivo da un lato di garantire alle famiglie un’offerta di qualità a prezzi accessibili, dall’altro di assicurare una giusta remunerazione ai produttori. In particolare, nella filiera agroalimentare, dove le relazioni commerciali sono spesso di lungo periodo, si instaurano rapporti di reale partnership che consentono alle imprese produttrici di crescere dimensionalmente e migliorare il proprio livello di efficienza.

“È importante il sostegno con misure specifiche sia alle nostre imprese, che garantiscono un servizio essenziale al Paese, per supportarle lungo un percorso di efficientamento e di sviluppo tecnologico, sia alla domanda interna, da cui dipende la tenuta delle numerose filiere del Made in Italy e la sostenibilità economica nazionale” conclude Buttarelli.

Quattro nuovi formaggi bio per il Caseificio Fratelli Castellan

Stracchino, robiola, ricotta e caciotta: sono questi i formaggi freschi della nuova linea biologica a marchio “Assaggi del Piave” del Caseificio Fratelli Castellan, che così risponde alle esigenze del consumatore sempre più attratto da prodotti che provengono da filiere controllate e garantite.

Stracchino e robiola bio sono disponibili anche senza lattosio. Il latte proviene da una azienda agricola biologica del territorio, a pochi chilometri di distanza dal caseificio trevigiano, per garantire formaggi bio di qualità ed espressione di un territorio di antichissima vocazione casearia. La lavorazione artigianale e senza conservanti avviene nel caseificio certificato Bio Valore Italia da qualificati maestri casari che custodiscono passioni e competenze.

Sul piano organolettico lo stracchino bio e la robiola bio presentano un gusto più dolce che rimanda al latte. La ricotta bio realizzata con il siero della lavorazione sprigiona un sapore intenso. La caciotta bio invece ha una pasta più cremosa ed è adatta ai numerosi utilizzi delle cucine domestiche e dei locali del fuoricasa.

Il Caseificio Fratelli Castellan esporrà la nuova linea biologica a Parma, al Cibus 2024, nel suo stand A 055 padiglione 2.

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