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ShopFully nomina Raffaella Di Leva come Grocery & Drugstore Director Italia

ShopFully annuncia la nomina di Raffaella Di Leva a Grocery & Drugstore Director Italia. Sarà lei a guidare lo sviluppo del business con focus sia su grocery che su settori specializzati tra cui drugstore, cura della casa e profumerie. Il suo team avrà l’obiettivo di supportare i retailer italiani nello sviluppo di strategie omnicanali e hyperlocal, fornendo competenze digitali avanzate con un approccio consulenziale per l’utilizzo di soluzioni tecnologiche proprietarie, per aiutarli a interagire efficacemente con i consumatori in tutte le fasi del customer journey, dalla ricerca online all’acquisto in negozio.

Con una laurea in Distribution Network & Retailing presso l’Università Bocconi di Milano, seguita da oltre dieci anni di esperienza lavorativa nell’industria retail con responsabilità nel settore Sales, Trade Marketing e Category nell’industria FMCG, Raffaella Di Leva è arrivata in ShopFully nel 2020 con il ruolo di Head of Go To Market Italia. Nel corso del tempo ha ampliato le sue competenze e ha acquisito maggiori responsabilità nella gestione commerciale di clienti strategici del mondo grocery e drugstore.

“Sono entusiasta di proseguire il mio percorso nel nuovo ruolo di Grocery & Drugstore Director Italia e, soprattutto, di poter contribuire al raggiungimento di nuovi traguardi. Nel cogliere questa nuova sfida, il nostro team supporterà i retailer italiani in un momento chiave di trasformazione digitale offrendo know-how e soluzioni tecnologiche best-in-class”, commenta Raffaella Di Leva.

“Grazie alla sua vasta esperienza nel settore e alle competenze acquisite negli anni, siamo certi che Raffaella darà un contributo decisivo al raggiungimento dei nostri obiettivi. In un periodo di trasformazione nel settore retail in cui le abitudini e le esigenze dei consumatori diventano sempre più complesse, diventa cruciale continuare a investire nel digitale per comunicare in maniera efficace” aggiunge Marco Durante, Global VP Sales & Marketing di ShopFully.

Carovita, Lidl ribassa il prezzo di oltre 500 prodotti dell’assortimento

“Il trimestre anti-inflazione” si è concluso lo scorso 31 dicembre ma Lidl prosegue nella riduzione dei prezzi del proprio assortimento per tutelare il potere di acquisto delle famiglie. Gli articoli coinvolti in quest’operazione, iniziata già ad aprile 2023, sono oltre 500.

“Questa ulteriore iniziativa testimonia il nostro impegno a fare la nostra parte per supportare le famiglie nel contrasto al carovita, perché la situazione economica è ben lontana dall’essere risolta e continua a richiedere il nostro contributo” afferma Massimiliano Silvestri, Presidente di Lidl Italia.

In un’ottica di totale trasparenza verso i propri clienti, sul sito di Lidl è stata realizzata una sezione dedicata all’iniziativa con l’elenco completo dei 500 articoli ribassati.

Checkout senza attrito, Netto apre un punto vendita automatizzato a Ratisbona

La catena tedesca di discount Netto ha annunciato la collaborazione con Trigo, fornitore di tecnologie di computer vision, per implementare il punto vendita di Ratisbona col sistema EasyOut che consentirà ai clienti di prelevare i prodotti desiderati e di procedere direttamente all’uscita, senza dover utilizzare un servizio di checkout. 

Con un’area commerciale di 800 metri quadri e un’offerta di oltre 5.000 prodotti, il punto vendita Netto di Ratisbona ad oggi è il più grande al mondo alimentato da Trigo con un catalogo di referenze in grado di soddisfare ogni tipo di preferenze, dai prodotti freschi e da forno agli articoli con restrizioni di età (grazie al rilevamento in tempo reale), passando per quotidiani e riviste e aree con prodotti a prezzo ribassato. EasyOut Station genera gli scontrini degli acquirenti in tempo reale presso i due terminali di uscita e il pagamento avviene tramite carta di credito, Apple Pay, Google Pay o l’app di Netto. Quest’ultima, in particolare, permette ai clienti di riscattare automaticamente i coupon e di archiviare lo scontrino elettronico nell’app. A differenza delle tradizionali casse self-service, la tecnologia EasyOut di Trigo genera automaticamente i cestini della spesa all’arrivo dei clienti presso il punto vendita, senza necessità di auto-scansione.

“Possiamo parlare di un nuovo traguardo tecnologico nel campo della spesa e del checkout, per la sua vastità e complessità della soluzione e perché è il primo supermercato smart al mondo in grado di fornire ai clienti uno scontrino in tempo reale prima che lascino il punto vendita” dichiara Daniel Gabay, co-fondatore e CEO di Trigo. “Questa funzionalità innalza l’esperienza di acquisto senza interruzioni del cliente e l’efficienza operativa a un livello completamente nuovo. L’innovazione tecnologica che consente la generazione in tempo reale di carrelli digitali in un negozio di queste dimensioni e portata avrà profonde implicazioni che vanno ben oltre il semplice checkout senza attrito”.

“Avendo già spianato la strada due anni fa con il nostro negozio di alimentari ibrido senza casse di Monaco alimentato con tecnologia Trigo, Netto dimostra ancora una volta un approccio pionieristico affermandosi come primo retailer che consente di fare la spesa in modo autonomo con scontrino in tempo reale” aggiunge Christina Stylianou, Responsabile delle Comunicazioni Aziendali di Netto.

La tecnologia alla base del sistema end-to-end EasyOut di Trigo “sees it all”, oltre al checkout senza interruzioni, può offrire un’ampia gamma di servizi ai retailer creati su misura delle specifiche esigenze operative dei loro negozi. Tra essi figurano servizi che aiutano i rivenditori a migliorare la customer experience, a ottimizzare operazioni e manodopera, a controllare perdite e cali di giacenze, a creare nuovi flussi di entrate basati su dati dettagliati e in tempo reale raccolti sul punto vendita e molto altro.

Luxury Retail Conference, al Museo Ferrari l’evento dedicato al retail del lusso

Si terrà il 25 e il 26 gennaio presso il Museo Ferrari di Maranello (Modena) la Luxury Retail Conference 2024 che punterà i riflettori sulle sfide della progettazione, realizzazione e gestione degli spazi del lusso, con una panoramica su strategie e soluzioni che stanno rivoluzionando il comparto. Organizzato da Spazio Progetto, l’evento intende esplorare tutto il ciclo vita degli spazi destinati a fungere da autentiche “case” del lusso. Spazi che rappresentano il palcoscenico per prodotti esclusivi e riflettono l’identità dei marchi più prestigiosi nei settori della moda, dell’alta ristorazione, dell’automotive, della gioielleria, del wellness e del real estate.

Pensare, progettare, costruire e gestire i building che ospitano il luxury retail oggi implica una maggiore attenzione alle esigenze e ai valori in gioco, includendo una vasta gamma di professionalità: dai fornitori di materiali agli architetti, in un mix di competenze dove convergono visione artistica e precisione ingegneristica, comprensione profonda delle aspettative del cliente e innovazione costante. Un’opera di precisione che coinvolge una filiera altamente specializzata chiamata, a fronte di una capacità di spesa molto più ampia da parte dei brand del lusso, a mettere a punto idee e soluzioni in grado di superare gli schemi tradizionali con progetti sempre più ambiziosi e spesso pioneristici.

“Il processo creativo che si cela dietro gli spazi del lusso supera la semplice realizzazione architettonica, ma unisce un’estetica raffinata a soluzioni tecniche avanzate”, commenta Giancarlo Cavazzoni, Owner di Cavazzoni Associati, nonché ideatore e promotore dell’evento insieme a Spazio Progetto e a numerosi altri partner del settore che ne hanno condiviso valori e obiettivo. “La Luxury Retail Conference offre un’opportunità imperdibile, guidando attraverso il complesso percorso dalla progettazione alla gestione degli spazi retail di lusso, promuovendo soluzioni per le sfide urgenti del settore”.

Alla Luxury Retail Conference sono attesi designer, visual merchandiser, uffici di procurement, general contractor, tecnici retail, advisor immobiliari, progettisti e architetti. Tra gli interventi invece, quello di Maurizio Mori di Fendi, Samuele Frosio di RSG Group, Luca Montemezzo di EssilorLuxottica e Claudio Viscardi di Panerai.

L’evento è su invito, rivolto ai professionisti del settore, partner e stampa. Per poter partecipare occorre compilare il modulo online sul sito e richiedere l’accesso alla waiting list
https://www.luxuryretailconference.com/iscrizione

Roberto Leopardi nuovo CEO e General Manager di Bolton

La multinazionale italiana Bolton, attiva nel settore dei beni di largo consumo e proprietaria di marchi come Rio Mare, Borotalco, UHU, WC Net e Collistar, annuncia la nomina di Roberto Leopardi come nuovo CEO e General Manager. Leopardi reca una vasta esperienza grazie a un percorso professionale ormai trentennale nel settore dei beni di largo consumo, spaziando tra food, home care, personal care e beauty.

In Bolton dal 2019, Roberto Leopardi ha svolto un ruolo fondamentale nel portare al successo la divisione Home & Personal Care. Nel 2023 ha ulteriormente accresciuto le sue responsabilità assumendo la carica di CEO della divisione Beauty e di Group Media Director.

“Siamo entusiasti di accogliere Roberto Leopardi come nostro nuovo Group CEO e General Manager. La sua leadership, il suo acume strategico e la sua dedizione all’eccellenza hanno contribuito in modo significativo al. successo della nostra organizzazione” ha dichiarato Marina Nissim, Chairwoman di Bolton. “Questa nomina segna una tappa fondamentale per Bolton, e siamo fiduciosi che la significativa esperienza di Roberto Leopardi guiderà l’azienda attraverso il suo prossimo capitolo di crescita e innovazione”.

Flettono le vendite di vino in Gdo: in picchiata il rosso, resiste il Prosecco

Come rilevato dall’Osservatorio Uiv-ISMEA su base Ismea-Nielsen-IQ, le bottiglie di vino vendute nei negozi e nella grande distribuzione italiana nel 2023 tornano di poco sotto quota di 1 miliardo, il 3,1% in meno rispetto all’anno precedente per un valore complessivo di poco più di 3 miliardi di euro. Il dato così tira il sipario su un anno molto complicato che da un lato ha amplificato le nuove tendenze al consumo post-Covid ma dall’altro ha determinato più di una sofferenza per un comparto ancora alle prese con rincari generalizzati non ancora assorbiti e ben oltre la timida crescita registrata in valore (+2,6%).

I vini fermi fissano i volumi a -3,6% (con i rossi a -4,9%) e registrano l’11° trimestre consecutivo con il segno meno. Gli spumanti, pur con un azzeramento della crescita dei prezzi nell’ultimo trimestre, rimangono in linea di galleggiamento rispetto ai volumi venduti nell’anno precedente, ma solo grazie ai “low cost” Charmat non Prosecco (+7,1%), senza i quali la tipologia virerebbe in negativo di 2 punti. In generale – evidenzia l’Osservatorio Uiv-ISMEA – l’evoluzione dei consumi di vino da parte degli italiani dal 2019 a oggi è stata significativa e riflette fattori solo in parte specchio dalla congiuntura. Spesso cambiamenti così netti e solo in apparenza repentini sono dettati da modifiche strutturali di una domanda mai così fluida in tema di consumi beverage.

Consumi in calo
Rispetto a cinque anni fa, e dopo le impennate degli anni Covid, tra gli scaffali il calo dei consumi sfiora l’8%, l’equivalente di 100 milioni di bottiglie in buona parte a base di vini fermi (-11%) e liquorosi (-19%). I Dop, con un -2%, sono la categoria che di gran lunga cede meno, con bianchi (+3%) e rosati (+17%) che segnano luce verde. Fanno molto peggio gli Igt (-13%) ma soprattutto i vini comuni, picchiata a -17% e l’equivalente di 64 milioni di bottiglie in meno.

Tendenza spumanti
Da una parte i vini fermi che scendono di 11 punti, dall’altra gli spumanti che in un lustro guadagnano quasi il 19%, oggi a 139 milioni di bottiglie vendute. Merito del mondo Prosecco, che nel periodo sale del 30%, ma anche degli Charmat non Prosecco, a +42% grazie a un’ascesa vertiginosa in particolare nell’ultimo biennio in cui anche il minor potere di acquisto ha giocato un ruolo importante. Una tendenza che da tempo si riflette anche nelle esportazioni, con la tipologia che ha visto triplicare le proprie quote di mercato negli ultimi 10 anni. Lo stesso non si può dire per lo champagne, le cui vendite nel periodo sono scese del 38%.

Sos rossi
Premesso che l’alta gamma dei rossi è di gran lunga maggiormente presente presso i canali Horeca, dove certe denominazioni o prodotti sono diventati ormai intramontabili, è innegabile che, in generale, la tipologia simbolo del vino tricolore sia la più in difficoltà nei consumi casalinghi con una discesa, sempre più ripida negli ultimi anni, del 15%. I rossi cedono il 6% – quasi 3 volte più della media – tra i consumi di prodotti a denominazione, il 19% tra gli Igt, ma il record (negativo) si registra tra i vini comuni, con un -22%. Poche le grandi Dop e Igt che tengono (Dop Montepulciano d’Abruzzo a -2%, Chianti a -3, Rubicone Igt nella tipologia Sangiovese a +7%), tanti i cali in doppia cifra, e spesso oltre il 20% per vini a marchio come la famiglia dei Lambruschi, i pugliesi (Salento Igt, Puglia Igt), i siciliani con Nero d’Avola Dop e Terre Siciliane Igt), il Cannonau della Sardegna, i piemontesi (Barbera e Dolcetto Doc), i veneti (Igt Cabernet e Merlot), i lombardi, con le Doc Oltrepò Pavese Barbera e Bonarda.

E-commerce tra alti e bassi
I lockdown hanno contribuito a far lievitare gli ordini dell’e-commerce, canale storicamente ostico per gli italiani. Oggi gli acquisti online valgono il triplo rispetto al 2019, ma da 2 anni a questa parte gli ordini si sono progressivamente sgonfiati, fino a perdere il 21% sul picco del 2021. Un calo fisiologico per un canale sull’ottovolante che pure ha attuato un significativo ribasso dei listini. Chi ordina online lo fa ricercando ancora di più la qualità – il prezzo medio al litro è superiore del 61% rispetto agli acquisti in corsia –, compra più Dop e Igt (il 75% del totale acquisti dei vini fermi) ma soprattutto ordina più spumanti, che online incidono per il 22% degli acquisti, contro una media complessiva al 13%. Una nicchia – quella dell’e-commerce di vino – che rappresenta appena l’1,5% del totale acquisti in Gdo e retail, su cui molti player fanno affidamento per il futuro.

Made in Italy, certificazioni e sostenibilità tra le tendenze di consumo

Incrociando i dati di industria e distribuzione, GS1 Italy ha pubblicato una nuova edizione dell’Osservatorio Immagino, studio semestrale che analizza e racconta i cambiamenti della spesa fatta dagli italiani in supermercati e ipermercati su tutto il territorio nazionale.

Rilevando le indicazioni (ingredienti, tabelle nutrizionali, loghi e certificazioni, claim e indicazioni di consumo) presenti sulle etichette di oltre 136 mila prodotti, l’indagine restituisce un’immagine precisa dei trend in atto nel largo consumo e ne misura l’evoluzione e l’impatto sul mercato, tramite l’analisi di 11 panieri di consumo che, in questa edizione, si arricchisce di un nuovo approfondimento sulla sostenibilità e di un’indagine sul rapporto degli italiani con le etichette.

Gli 11 macro-fenomeni della spesa degli italiani
Questa edizione dell’Osservatorio Immagino ha monitorato l’evoluzione della composizione e delle vendite, in valore e volume, di 11 panieri, tra food e non food, che rappresentano altrettanti fenomeni e tendenze di consumo:

  • Il richiamo dell’italianità: il “made in Italy”, le Dop/Igp e le regioni in etichetta.
  • Il mondo del free from: il trend dei claim consolidati e di quelli emergenti.
  • Il mondo del rich-in: quali cibi ricchi o arricchiti guidano il mercato.
  • Il tema delle intolleranze: la dinamica del “senza glutine” e del “senza lattosio”.
  • Il cibo identitario (lifestyle): vegetariano, vegano, biologico, halal e kosher.
  • Il mondo di loghi e certificazioni: Fairtrade, Ecolabel, Cruelty free e altro ancora. I nuovi valori.
  • Gli ingredienti benefici: dall’avocado al caramello, i sapori del momento.
  • Il metodo di lavorazione: la comunicazione on-pack di procedure di lavorazione.
  • La texture dei prodotti: morbido o croccante? Le consistenze espresse on-pack.
  • Il cura persona: i claim più diffusi, con un focus sui prodotti naturali e biologici.
  • Il cura casa green: la sostenibilità sulle etichette dei prodotti per la pulizia.
    Inoltre, continua il monitoraggio del valore nutrizionale della spesa media italiana (metaprodotto Immagino).

La sostenibilità al centro
Dal 2019 l’Osservatorio Immagino ha messo la sostenibilità sotto il suo radar. Per questo dall’edizione n.6 ha introdotto un doppio approfondimento semestrale: il monitoraggio delle informazioni ambientali sul riciclo degli imballaggi e il “Barometro Sostenibilità”, che misura la diffusione e le performance di vendita dei claim, delle certificazioni e delle indicazioni “green” segnalati sulle confezioni. La crescita dell’attenzione alle tematiche ambientali ed etiche ha spinto GS1 Italy ad adottare un nuovo approccio, messo a punto dall’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, per riuscire a leggere e rappresentare in modo più ampio e completo come la sostenibilità sia entrata sulle etichette dei prodotti di largo consumo. Scoprendo che parlano di sostenibilità (ambientale, sociale e benessere animale) sulle loro confezioni oltre 8 referenze su 10 e che questi prodotti sono stati meno colpiti dalla spending review degli italiani.

Italiani ed etichette
Quanti italiani leggono le etichette dei prodotti quando fanno la spesa? Di quali referenze? Quali informazioni cercano? Per quale motivo? A queste e molte altre domande risponde l’indagine che GS1 Italy ha commissionato ad Ipsos per esplorare l’interazione tra consumatore ed etichetta, rivelando che la lettura delle informazioni on-pack è un processo tutt’altro che banale (la ricerca identifica almeno tre momenti di relazione, distinti nel tempo e nell’obiettivo conoscitivo) e una relazione che coinvolge una fetta consistente di consumatori che ricerca informazioni che ritiene utili per un acquisto e un consumo più consapevoli. A conferma che l’etichetta è un fattore strategico di relazione tra il produttore e un consumatore sempre più accorto.

Saldi online: bene articoli per animali, cosmetici e abbigliamento

Dopo l’incertezza dei primi giorni, derivata dalle temperature non propriamente in linea con le medie invernali, le vendite dei saldi hanno iniziato a registrare incrementi sensibili, come analizzato da Qaplà: incrociando i dati di 180 corrieri, è emerso come nelle prime due settimane le spedizioni in Italia siano aumentate del +11% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In particolare, considerando le diverse categorie, gli italiani hanno acquistato online soprattutto prodotti dedicati agli animali domestici (+34%), cosmetici (+23%) e capi d’abbigliamento (+11,3%). Tra i settori meno dinamici invece il food, in calo del 19% rispetto al 2023, il comparto dei gioielli (-8%) e del wine & beverage (-5%).

Per quanto riguarda l’importo medio degli acquisti e-commerce, per i saldi invernali gli italiani hanno speso circa 116€ nelle prime due settimane del 2024. Un valore che, per ora, risulta stabile rispetto al dato registrato a gennaio dell’anno scorso, quando la spesa media online era pari a 112€. Stando alle rilevazioni di Qaplà, il giorno della settimana in cui si è registrata la maggiore concentrazione di ordini online in Italia è il mercoledì (17,8%), seguito a breve distanza dal martedì (17,5%) e dal giovedì (17,3%). Al contrario, la domenica si attesta come il giorno in cui è stato erogato il minor numero di ordini (8,2%).

Milano è la provincia in cui si è registrato il maggior numero di spedizioni (4,7%), con Roma quasi a pari merito (4,6%). Seguono, in terza e quarta posizione, le città di Torino (2,4%) e Napoli (2%). Infine, per quanto riguarda i tempi medi di consegna degli ordini, l’analisi segnala che nelle prime due settimane di gennaio i giorni medi impiegati dai corrieri sono 1,77, un dato inferiore rispetto a 1,87 giorni medi del 2023 e ai quasi 2 giorni medi del 2022 (1,96).

A Roma apre un nuovo Tigre Amico, 12 le assunzioni

È stato inaugurato lo scorso 18 gennaio, in Via Val d’Ossola n.127 a Roma, il nuovo punto vendita “Tigre Amico” di Magazzini Gabrielli. All’interno della struttura si trovano numerosi reparti come l’ortofrutta, la macelleria, il reparto salumi e formaggi e la panetteria.

Il supermercato offre ampi assortimenti, con particolare attenzione alle produzioni locali, in cui lavoreranno dodici addetti. Inoltre è presente una vasta gamma di prodotti a marchio Consilia, Selezione Qualità e Fatti Buoni. Il supermercato sarà aperto con orario continuato dal lunedì al sabato dalle 8:00 alle 20:30 e la domenica dalle 8:00 alle 20:00.

“La nostra presenza nella Capitale continua a consolidarsi e auguro, a nome mio e di Magazzini Gabrielli, le migliori fortune professionali ad Antonio Baselice, un imprenditore del settore che ha scelto di condividere con noi il progetto franchising” ha dichiarato Nico Silvestri, il Responsabile dell’Affiliazione di Magazzini Gabrielli.

“Il marchio Tigre è conosciuto a Roma e, tramite un portavoce di Magazzini Gabrielli, ho approfondito il sistema di franchising. Il nostro settore è complesso e ho trovato nuovo entusiasmo in questo progetto che, sono certo, avrà successo per le caratteristiche dell’offerta Tigre e per la nostra conoscenza del territorio in cui operiamo” ha aggiunto il citato Antonio Baselice.

Parte una campagna “enigmistica” per Kioene

Kioene, tra i marchi italiani di prodotti a base di proteine vegetali, è on air a Milano con una campagna di comunicazione sviluppata sui principali mezzi out of home, che pone i riflettori sul gusto e sulla bontà delle proprie referenze.

La creatività che accompagna la nuova campagna é incentrata sul concetto del “ho perso le parole” e “aiutaci tu a trovarle”: un enorme crucipuzzle giganteggia a fianco del claim e invita il pubblico a trovare le parole nascoste utili a descrivere le referenze del brand. Alcune parole sono suggerite attraverso un espediente grafico che riprende i colori delle singole referenze, altre sono ancora da ricercare. Attraverso il gaming, quindi, l’utente arriva a svelare e conoscere gli ingredienti, i sapori, le curiosità e le peculiarità dei singoli prodotti mantenendo il contatto visivo con la campagna e acquisendo consapevolezza del brand.

La campagna è veicolata su affissioni sia statiche che dinamiche (come autobus e metropolitana) e sarà visibile in tutta la città.

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