Amazon punta sulla rete fisica di prossimità, con 3000 punti vendita senza casse negli USA

Amazon punta dritto alla rete fisica: dopo l’acquisizione l’anno scorso di Whole Foods, secondo Bloomberg è pronto a lanciare una rete di punti vendita che puntano su tecnologia senza casse ma, soprattutto, sulla prossimità, e potrebbero arrivare a 3000  entro il 2021 e potrebbero partire già entro la fine dell’anno in tutti gli Stati Uniti.

Bloomberg che ha sentito le solite “persone bene informate”, parla di “un’espansione aggressiva e costosa che potrebbe minacciare catene di negozi come 7-Eleven [piccoli convenicence store, tipo superette che vendono articoli di uso quoridiano, pasti prtiyi, panini e snack, ndr}, servizi di paninoteca come Subway e Panera Bread, e pizzerie e food truck”.

I luoghi ideali dove nascerà questa rete saranno i grandi agglomerati urbano, e l’idea di Jeff Bezos sarebbe appunto quella di limitare gli spostamenti nelle ore di punta come all’ora di pranzo, portando i negozi più vicini possibuili al consumatore (che è un po’ il cuore del concetto dell’e-commerce, se vogliamo). Del rresto, come la prima e maggiore delle dotcomormaia, la maggiro parte delle transazioni avviene proprio nella rete fisica, ancora.

Il format che sarà scelto è ancora incerto: potrebbe essere un minimarket o un fast food del tipo della alla catena britannica Pret a Manger.

Quanto alla tecnologia senza casse, ha debuttato nel primo negozio senza casse vicino alla sua sede a Seattle nel 2016 e da allora ha annunciato l’apertura di altri due siti a Seattle e uno a Chicago, inaugurato quattro giorni fa. Due dei nuovi negozi offrono solo una selezione limitata di insalate, panini e snack, segno che Amazon sta testando l’idea di vendere pasti fast. Altri due negozi, tra cui l’originale AmazonGo, hanno anche una piccola selezione di generi alimentari, e sono più simile a un minimarket.

Gli acquirenti usano un’app per smartphone per entrare nel negozio. Una volta che scansionano i loro telefoni su un tornello, possono prendere ciò che vogliono e uscire senza alcun tipo di ulteriore scansione o registrazione o cassa. I sensori e le telecamere rilevano ciò che gli acquirenti prendono e li fatturano automaticamente sul conto amazon del cliente.

È una tecnologia estremamente costosa (secondo Bloomberg il primo AmazonGo nel centro di Seattle è costato più di un milione di dollari solo in hardware). Limitare l’offerta al cibo pronto avrebbe un doppio vantaggio: limiterebbe il numero di telecamere necessarie alla scansione e assicurerebbe anche un margine più alto rispetto agli articoli del supermercato.

Le notizie sulle potenziali ambizioni della compagnia per AmazonGo hanno spinto al ribasso le quote dei venditori di generi alimentari e della vendita al dettaglio. Walmart è diminuita fino allo 0,6 %, invertendo un precedente guadagno, mentre Target Corp. ha perso circa l’1,5 % e Kroger Co. ha perso addirittura il 3,1 %.

L’azienda per ora non commenta, ma l’Ad Jeff Bezos in occasione di un evento a Washington D.C. recentemente si è detto “molto interessato” ai negozi fisici, ma solo se hanno qualcosa di nuovo da offrire. perché “se offriamo un prodotto che hanno già altri, non funzionerà”.

Amazon è stato il primo a lanciare un supermercamrcto senza vasse. Ma l momento si stanno moltiplicando le iniziative per ridurre al minimo il tempo dei pagamenti, grzie a tecnologie quali la biometria.