Consumi in flessione nel comparto alimentare, occorre contrastare l’inflazione

I dati diffusi da Istat relativi alle vendite al dettaglio del mese di giugno evidenziano un incremento tendenziale a valore del +3,6%, al quale corrisponde un calo a volume del -3,5%.

“Nonostante la crescita dei prezzi stia rallentando, i consumi continuano a rimanere in terreno negativo per quanto riguarda i volumi di vendita, a causa degli effetti inflattivi e dell’incertezza che hanno caratterizzato i mesi scorsi” ha commentato Carlo Alberto Buttarelli, Presidente di Federdistribuzione. “L’andamento negativo dei consumi, soprattutto nel comparto alimentare, continua a destare preoccupazione, facendo registrare un significativo calo dei volumi di vendita. Negli ultimi diciotto mesi le aziende della distribuzione moderna si sono impegnate in uno sforzo straordinario, con l’obiettivo di sostenere le famiglie, per frenare il più possibile l’impatto inflattivo al consumo derivante dai rincari dei prezzi di produzione, comprimendo in maniera significativa i propri margini.

Un impegno che continuerà anche nei prossimi mesi e che sta proseguendo con azioni concrete, come l’iniziativa ‘Dedicata a te’, la carta istituita dal Governo a sostegno delle famiglie più fragili e a basso reddito per l’acquisto di beni di prima necessità. La distribuzione moderna sta collaborando con il Governo sul progetto di un ‘Trimestre anti-inflazione’, dichiarando la propria disponibilità a firmare un protocollo, su un paniere di prodotti a prezzi calmierati, che assumerebbe maggiore efficacia se condiviso anche con il settore della trasformazione industriale. Da mesi chiediamo all’industria di mostrare senso di responsabilità verso le famiglie, abbassando, laddove possibile, i propri listini di vendita. Ancora una volta l’industria di trasformazione, sollevando argomentazioni pretestuose e strumentali, si dichiara indisponibile a sottoscrivere l’accordo. La distribuzione moderna invece conferma la volontà di continuare nella collaborazione con il Governo per ricercare comunque possibili forme che consentano di contrastare l’inflazione, a tutela di famiglie e consumi”.