Free-from, un mercato da 2 miliardi di euro (+5,7%)

Un mercato in crescita, giunto nel primo semestre del 2016 ai 1.995 milioni di euro, con un incremento del 5,7% sullo stesso periodo del 2015: è quello dei prodotti “free from” in Italia fotografato dal portale italiani-coop.it.

Per ragioni sia di reali questioni salutistiche (le allergie alimentari sono in aumento), sia per moda, negli ultimi anni il mercato dell’alimentazione che fa a meno di alcuni elementi ritenuti troppo calorici o allergizzanti è lievitato.

04-10-cibo-integratori-copiaVince su tutti il cibo light, ovvero senza o con pochi grassi. Scelto spesso da chi è attento alla linea, ha registrato un incremento dell’1,6%, con un fatturato di 1.150 milioni di euro in tutta la Gdo. Al secondo posto nela Particolare classifica dei “senza” ci sono i prodotti “senza lattosio” con 379 milioni di fatturato e un +20,3% nelle vendite. Segue il “senza glutine ristretto” (cioè i prodotti marchiati con il simbolo della spiga barrata, specifici per i celiaci): 159 milioni di fatturato, +20,6%. Tutti gli altri “senza” realizzano un mercato di 247 milioni di euro con un +0,3% nelle vendite. A sorpresa, calano i “senza sale” (-2,8%), che registrano comunque 61 milioni di euro di fatturato.

 

Più attenti alla salute (e alla spesa)

Questa attenzione al benessere ci rende primi in Europa. Rispetto agli altri europei, scegliamo con maggiore attenzione il luogo dove fare gli acquisti. Preferiamo punti vendita in cui al posto dei confezionati, troviamo prodotti freschi biologici, o ricchi di ingredienti naturali, salutistici o senza calorie, sale, grassi, Ogm o glutine. Più di un consumatore su due (55%), dichiara di leggere attentamente le etichette nutrizionali contro il 48% di tedeschi, spagnoli e inglesi e il 43% dei francesi. Sugli ingredienti salutistici battiamo tutti. Il 65% dei consumatori italiani dichiara di cercarli attivamente tra gli scaffali, mentre gli altri europei si aggirano intorno al 50%.

Interrogati su quali prodotti vorrebbero trovare sugli scaffali, più di uno su tre dà la precedenza ad alimenti pensati per uno stile di vita sano, il 29% sceglie qualcosa che faciliti la vita e il 28% desidera prodotti eticamente sostenibili ed ecologici, seguiti dal 23% a caccia di prodotti con ingredienti naturali.