
Spaghetti, fusilli, biscotti, farina, baguette, prosciutto cotto…l’elenco completo sarebbe troppo lungo, perché in totale sono 1.200 i prodotti al centro dell’operazione “Inflazione Zero”, condotta da Lidl. Un’iniziativa di sicuro impatto, anche perché il problema del caro-vita pesa eccome sui bilanci delle famiglie italiane. Non a caso, nel comunicare di aver proseguito in questa sua attività promozionale, Lidl cita le stime preliminari dell’Istat relative allo scorso mese di agosto. L’indice nazionale dei prezzi al consumo scende all’1,6%, principalmente per effetto della flessione dei prezzi dei beni energetici; peccato, però, che l’indice dei prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona mostri una dinamica in accelerazione (da +3,2% a +3,5%). Lo stesso accade per l’indice dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto, che dal +2,3% passa al +2,4%.
Insomma, quando riempiono il carrello della spesa gli italiani sono costretti a fare ancora i conti con l’inflazione. Ed ecco perché la catena discount tedesca, che conta 780 punti vendita su tutto il territorio nazionale, rivendica il suo impegno a difesa del potere d’acquisto, tradotto con “Inflazione Zero” in un paniere base proposto a prezzo bloccato da un anno. NielsenIQ ha certificato, infatti, che nel periodo dal 1.08.2024 al 31.07.2025 il prezzo di vendita di oltre 1.200 prodotti non ha mai superato il prezzo di inizio monitoraggio. Il dato va letto tenendo conto che l’offerta a scaffale di Lidl si compone di oltre 3.500 referenze e dunque l’operazione riguarda una quota rilevante dell’assortimento.