Negozi digitali nei supermercati Sainsbury

Rendering di un negozio Argos: entro l'estate Sainsbury ne ospiterà dieci.

Dieci negozi dell’insegna Argos, tra le prime a ripensare il format in senso digitale per la sua gamma di prodotti non-food (dalla casa all’abbigliamento, dai giocattoli all’elettronica) apriranno entro l’estate all’interno di altrettanti punti vendita della catene di supermercati britannica Sainsbury, la seconda del Paese. Un modo per contrastare il calo di vendite che sta colpendo duramente le GDO inglese, complice il successo di Asdi e Lidl, hard discount che hanno incominciato a puntare su una qualità sempre più alta. Dopo le promozioni di inizio anno (vd GDO UK: è già iniziata la guerra dei prezzi 2015) l’insegna sembra puntare sulla diversificazione dell’offerta per attirare più clienti instore. Il che significa 20mila articoli non food in più che i clienti possono o acquistare direttamente nel negozio (che avrà una superficie variabile tra i 90  e i 450 mq) tramite tablet, o preordinare online e ritirare nel punto vendita. Altri 40mila articoli possono essere ordinati sempre via tablet nello store e consegnati a domicilio. Secondo Mike Coupe, Chief Executive di Sainsbury: “Questi 10 negozi Argos completeranno l’offerta del nostro supermercato dando ai clienti l’opportunità di acquistare una vasta gamma di articoli non-food. Porteranno qualcosa di nuovo e diverso e si inseriscono perfettamente nella nostra stratega di rendere i nostri supermercati più comodi e attrattivi. Oltre ad attivare delle partnership, continueremo comunque a proporre la nostra linea di abbigliamento e di altri prodotti per dare più scelta e più valore ai nostri clienti.”

John Walden, Chief Executive di Home Retail Group del quale fa parte Argos, ha dichiarato: “Il nostro nuovo modello distributivo ci consente di fornire in ogni store Argos una scelta di 20mila articoli entro poche ore, indipendentemente dall’ampiezza delle scorte in negozio. Ciò ci ha dato la possibilità di pensare a nuovi negozi e formati, e ci ha dato la capacità di raggiungere in modo economicamente vantaggioso un maggior numero di clienti e di aree del Paese”.

Ma com’è fatto un “negozio virtuale”? Esploriamolo in Google Maps.