Le 10 tendenze che cambieranno l’e-commerce entro il 2020

La presentazione della previsione n° 8 al Gartner Symposium/ITxpo è stata subito retwittata. Foto @Gartner_inc.

C’erano anche Steve Wozniak, co-fondatore di Apple, e Satya Nadella, Ceo di Microsoft a discutere di e-commerce ed e-economy al Gartner Symposium/ITxpo, una serie di incontri e seminari rivolti ai manager responsabili di It tenutosi questo mese a Orlando, Florida, con lo scopo di “capire, costruire e ottimizzare le opportunità fornite dalla tecnologia digitale e passare dalla teoria alla pratica”.

Dunque come sarà lo shopping del futuro? Un vero e proprio film di fantascienza, secondo le previsioni di Gartner, dove algoritmi sempre più complicati prendono il controllo e decidono delle nostre vite e (soprattutto!) degli acquisti da fare (effettuati via smartphone e consegnati con droni che sibilano sopra le nostre teste), e con il pdv sullo sfondo che diventa più luogo che suscita emozioni, un po’ come un museo o una galleria d’arte.

Gartner, società di consulenza nel campo dell’It, ha emanato un vero e proprio decalogo, dieci tendenze chiave che dovrebbero in futuro regolare gli scambi commerciali e che i manager dovrebbero tenere in grande considerazione. Sullo sfondo, l’attenzione, sempre più cruciale per le aziende del futuro, a investire nelle persone e nella customer experience.

1. Entro il 2018 il business digitale avrà bisogno del 50% in meno di addetti ai processi e del 500% in più di esperti in ruoli non tradizionali quali specialisti di integrazione, architetti di business digitale, analisti normativi, risk professionals e avvocati.

2. Entro il 2017, sarà lanciato un business digitale di successo ideato da un algoritmo.

3. Entro il 2018, macchine intelligenti e servizi industrializzati faranno calare il costo delle operazioni commerciali del 30%.

4. Entro il 2020, l’aspettativa di vita nelle economie avanzate aumenterà di sei mesi grazie alla diffusione di tecnologie wireless per monitorare la salute.

5. Entro il 2016, l’e-commerce effettuato esclusivamente via mobile da assistenti digitali ammonterà a 2,5 miliardi di dollari. Di conseguenza le campagne di marketing non dovranno prendere in considerazione solo le persone, ma anche ideare tecniche di marketing in grado di catturare l’attenzione dei “personal shopper digitali”.

6. Entro il 2017, negli USA la “febbre da smartphone” spingerà i ricavi degli acquisti tramite smartphone al 50% dei ricavi dell’e-commerce. Le aziende dovranno prendere in considerazione i portafogli digitali (Apple Passbook, Google Wallet) per venire incontro al crescente interesse dei consumatori verso il commercio e i pagamenti tramite cellulare.

7. Entro il 2016, il 70% dei modelli di commercio digitale di successo saranno basati su processi volutamente instabili. Sarà richiesto al personale aziendale una sempre maggiore flessibilità e reattività che supporti la fluidità organizzativa.

8. Entro il 2017, oltre la metà degli investimenti in ricerca e sviluppo di prodotto e servizio saranno reindirizzati verso l’innovazione della customer experience. Sarà sempre più importante conoscere il proprio cliente tramite l’identificazione di buyer persona e analisi etnografiche.

9. Entro il 2017, quasi il 20% di aziende di e-commerce che vendono beni durevoli useranno le stampanti 3D per offrire prodotti personalizzati.

10. Entro il 2018, i retailer che utilizzeranno messaggi mirati in combinazione con l’Internal Positioning Systems (una sorta di Gps in grado di localizzare esattamente il cliente all’interno del pdv) aumenteranno le visite del 20%. Conoscere i dati del cliente sarà fondamentale per poter inviare offerte mirate in tempo reale, direttamente davanti allo scaffale.

Fantascienza? Certo che no, le tecnologie e la loro applicazioni ci sono già, è solo una questione di numeri. Basta pensare a innovazioni molto annunciate e all’inizio utilizzate solo da delle nicchie di tecno geek, ma poi adottate dai più, all’improvviso: dall’e-book al 3g sui telefonini. Il futuro insomma è dietro la porta.

Anna Muzio