
La lotta allo spreco passa anche per le tonnellate di prodotti scaduti avviati in discarica ogni anno. Varie le soluzioni trovate dalle catene per contrastare il fenomeno: recentemente molte propongono sconti sotto data, una sorta di last minute dello yogurt o della crescenza, o avviano le derrate danneggiate o in scadenza ad enti caritatevoli (come i “Brutti ma Buoni” di Coop).
Carrefour in Francia è andato oltre. Dopo il voto al Senato francese che ha di fatto soppresso l’uso della dicitura “Da consumarsi preferibilmente entro” (quella presente sui prodotti non deperibili), e una serie di controlli di qualità e di test alimentari, ha preso posizione modificando la data di scadenza su 350 prodotti a marchio commerciale. Tra questi, è stata allungata la data della dicitura “Da consumarsi preferibilmente entro” su 135 prodotti tipo cereali, riso, frutta secca, marmellate; è stata soppressa ogni data di scadenza su 50 referenze tra cui sale, zucchero e aceto. Sui freschi è stata allungata la data “Da consumarsi preferibilmente entro” da 7 a 10 giorni sugli yogurt e da 2 a 8 giorni sulle creme da dessert.
Una posizione opposta viene dalla Danimarca, dove due delle principali catene, Dansk Supermarked e Coop, si sono dichiarate contrarie alla nuova regola emanata dalla DVFA, l’Amministrazione veterinaria e alimentare danese, che ha cancellato l’obbligo per i retailer di togliere dagli scaffali i prodotti con la data “Da consumarsi preferibilmente entro” scaduta. La giustificazione è che se il prodotto è correttamente conservato e non è stato aperto, può essere tranquillamente consumato oltre la data indicata. L’obiettivo è, anche in questo caso, la lotta agli sprechi.
Intanto nell’arena entra la tecnologia, con una pletora di App che avvisano l’utente che nel negozio o nel bar sotto casa ci sono prodotti o tramezzini a prezzi scontati, perché vicini alla data di scadenza. Così a Torino la start-up LastMinutesottocasa.
Già l’Ue in ogni caso a maggio aveva proposto di abolire la scadenza di alcuni prodotti non deperibili quali pasta, riso e caffè. Vedremo se anche in Italia si sceglierà di seguire questa linea.