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Tag: alimentari

Koch amplia la sua gamma con i tortelloni ricotta e spinaci

Koch, azienda specializzata nella produzione di pasta e prodotti surgelati arricchisce la sua gamma con i nuovi tortelloni ripieni di ricotta e spinaci.
Versatili, facili e veloci da preparare, i tortelloni Koch sono realizzati come da tradizione, con farina e uova di prima qualità; vengono poi farciti con ricotta e spinaci freschi ed infine surgelati.
Non contengono additivi e conservanti e sono pronti in pocho tempo: è sufficiente lasciarli scongelare a temperatura ambiente per circa 30 minuti, tuffarli in abbondante acqua salata e insaporirli con il sugo che si preferisce.
I tortelloni ricotta e spinaci di Koch sono disponibili nei supermercati nel reparto surgelati nel formato da 500 grammi.

Virosac: vaschette PP impilabili adatte al forno e al microonde

VIRO

Virosac propone le Vaschette PP, pratiche e versatili e caratterizzate da un triplo utilizzo:  permettono il corretto processo di congelamento, conservano il cibo in frigorifero (Il coperchio incorporato nella pratica formula “apri e chiudi” permette di sigillare facilmente ogni vaschetta) e si possono utilizzare per il riscaldamento in microonde senza che si rompano o deformino, in quanto godono di di una resistenza termica dai -20°c ai +130°c mantenendo inalterata la qualità degli alimenti contenuti al suo interno.
Non a caso lo slogan di questo prodotto è: Direttamente dal freezer al microonde.

Tre le versioni disponibili:  monoporzione da 0,5 l, M (due porzioni da 1 l) o L (tre porzioni da 1,5 l). Trasparenti per lasciare il contenuto visibile, le Vaschette PP si possono impilare.
Come tutti i prodotti Virosac, anche le Vaschette PP con coperchio rispettano il valore
dell’ecosostenibilità: lavabili in lavastoviglie e quindi riutilizzabili, riducono gli sprechi favorendo il riciclo senza intaccarne la qualità.

Cuki lancia tre nuove referenze impegnate per l’ambiente

Cuki lancia tre nuovi prodotti caratterizzati da una mission comune, l’attenzione e l’impegno per la sostenibilità ambientale.  Sono i nuovi prodotti “Impegnati per l’ambiente”:  Cuki Sacchetti Gelo in MATER-BI, gli unici sacchetti gelo per alimenti completamente biodegradabili e compostabili, sviluppati in partnership esclusiva con Novamont, Cuki Alluminio 100% Riciclato e Cuki Carta Forno Naturale in fogli.

  • Cuki Sacchetti Gelo in MATER-BI: l’unico sacchetto gelo per alimenti completamente biodegradabile e compostabile, sviluppato in partnership esclusiva con Novamont. Sono realizzati in MATER-BI, una bioplastica contenente materie prime di origine vegetale rinnovabili, frutto di una filiera produttiva italiana. Cuki Sacchetti Gelo in MATER-BI, ecosostenibile e con ottime caratteristiche per la conservazione degli alimenti, può essere smaltito, dopo l’uso, nella raccolta differenziata dell’umido, per poter essere avviato al processo di compostaggio.
  • Cuki Alluminio 100% Riciclato (20 m). Viene prodotto con alluminio riciclato al 100%, proveniente da scarti di produzione Cuki. Le sue peculiarità principali sono ecosostenibili: il riciclo dell’alluminio permette di risparmiare il 95% dell’energia necessaria a produrlo dalla materia prima. Cuki Alluminio 100% riciclato è a sua volta interamente riciclabile. Al pari dell’alluminio Cuki prodotto da materia prima, è ottimale per avvolgere gli alimenti, mantiene le caratteristiche di resistenza e protegge al meglio dai fattori esterni, grazie al suo effetto barriera.
  • Cuki Carta Forno Naturale in Fogli (20 fogli – 33 x 38 cm.). Interamente biodegradabile e compostabile, non è trattata e ha un aspetto grezzo di colore marroncino. Cuki Carta Forno Naturale in fogli, certificata FSC (Forest Stewardship Council), è prodotta con fibre di cellulosa ricavate da legname proveniente da boschi gestiti in modo sostenibile per la protezione delle foreste. Antiaderente, resistente a temperature fino a 220°C, utilizzabile in forno, in padella, a bagnomaria e nel microonde. Grazie alla mancanza del seghetto, l’astuccio può essere smaltito nella raccolta differenziata della carta.

Obiettivo della innovativa linea di prodotti, con caratteristiche green, è quello di poter rispondere ad una domanda costantemente più crescente di prodotti e soluzioni ecosostenibili da parte del consumatore, che ha sviluppato un’attenzione sempre maggiore per l’ambiente.

 

Food&Grocery online a 575 milioni di euro, l’offerta avanza (e la domanda seguirà)

Tutti ne parlano, nel settore entrano continuamente nuovi attori (Amazon su tutti), le insegne si attrezzano, pullulano le strat-up, e gli acquisti alimentari via web in tutte le loro forme (dal food&grocery ovvero la spesa al supermercato ai prodotti enogastronomici e il vino, alla ristorazione) raggiungono nel 2016 i 519 milioni di euro, in crescita del 30% sul 2015: lo rivela  l’Osservatorio eCommerce B2C promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm, il Consorzio del Commercio Elettronico Italiano. Crescono a doppia cifra il Grocery Alimentare (+40%), l’Enogastronomia (+17%) e la Ristorazione (+29%).

Numeri ancora piccoli certo, specie se comparati con altri mercati europei: il Food&Grocery in valore assoluto incide ancora marginalmente (3%) sul totale mercato eCommerce B2c italiano, pari a quasi 20 miliardi di euro.
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«L’incidenza degli acquisti online sul totale acquisti Retail è pari allo 0,35% nel 2016 -dice Alessandro Perego, Direttore Scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano -, una penetrazione significativamente inferiore sia rispetto a quella osservata in altri comparti merceologici più sviluppati – Abbigliamento (5%), Turismo (29%) – che rispetto ai valori registrati (tra il 2 e l’8%) nello stesso settore in altri mercati internazionali come Francia, UK, USA. Negli ultimi anni però si è assistito a una proliferazione di iniziative online, sia da parte dei retailer tradizionali sia da parte di Dot Com pure player (anche startup): l’aumento dell’offerta si è osservato indistintamente in tutti gli ambiti, dai prodotti da supermercato ai prodotti gastronomici, dal vino al cibo pronto e possiamo ritenere che siano state finalmente gettate le basi per uno sviluppo strutturato del settore».

 

Gdo online a 188 milioni

Gli acquisti di Grocery Alimentare valgono nel 2016 188 milioni di euro, in crescita del 40% rispetto al 2015. 

«Nel settore, contrariamente a quanto avviene mediamente nell’eCommerce B2c italiano, sono gli operatori tradizionali (retailer e produttori) a ricoprire un ruolo dominante, con il 67% del valore delle vendite nel 2016 – spiega Riccardo Mangiaracina, Direttore dell’Osservatorio eCommerce B2c del Politecnico di Milano -. Tuttavia le Dot Com crescono a un tasso superiore e il loro peso passa dal 25% nel 2015 al 33% nel 2016. Visto lo stato embrionale di molte di queste iniziative, è lecito aspettarsi che le Dot Com incrementino il loro peso anche nei prossimi anni. Prendendo in esame la concentrazione di mercato, emerge che i primi 5 operatori del Food&Grocery generano il 68% delle vendite online, in linea con il 2015».

Nel Food&Grocery la componente principale – in termini di valore degli acquisti – è rappresentata dall’Alimentare, pari al 90% del comparto, per un valore di 519 milioni di euro, in crescita del 27% rispetto al 2015. La componente Health&Care pesa per il restante 10%. L’Alimentare è a sua volta composto per oltre il 90% dall’acquisto di prodotti Food e per meno del 10% dal Wine. In particolare, nel Food il 60% della domanda si riferisce all’acquisto di prodotti “secchi” (confezionati, incluso il caffè), il 31% ai “freschi” (prodotti a temperatura controllata, incluso il cibo pronto), il 7% alle “bevande” e il restante 2% ai “surgelati”.

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L’offerta avanza, la domanda arriverà, ma serve una customer experience migliore

Gli operatori presenti al convegno “Food online: l’appetito viene mangiando” (aziende di packaging e delivery, esperti di marketing e logistica) ne sono certi: la domanda langue perché finora non c’è stata un’offerta adeguata. Ma le cose stanno cambiando.

Sicuramente aumenta il nuemro di operatori sul mercato, però l’esprienza degli acquisti online pe quanto riguatda il Food&Grocerty va senz’altro migliorata: i clienti interpellati (in Italia sono 1,5 milioni) hanno giudicato mediocre o appena sufficiente l’espreienza in titte le sue fasi.

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Insomma c’è ancora da lavorare, anche se molto si sta facendo in termini di innovazione, come ha spiegato Samuele Fraternali, Ricercatore Senior dell’Osservatorio eCommerce B2c del Politecnico di Milano. «In tutti e 3 i settori possiamo notare una decisa tendenza all’innovazione sulla customer experience. Dal Click&Collect come alternativa alla consegna a domicilio, all’aumento di iniziative focalizzate sulla vendita di prodotti tipici di alta qualità, del fresco con consegna rapida e di ingredienti/box per la preparazione di ricette. La ristorazione controbatte con una maggiore attenzione all’elenco degli ingredienti contenuti all’interno del piatto – al fine di poter rispondere ad esigenze specifiche come diete, intolleranze e allergie – e alla garanzia di consegna dell’ordine in tempi brevi al fine di soddisfare l’urgenza del cliente”.

Istat: a maggio calano le vendite di alimentari, e ora soffrono anche i discount

Vendite in calo a maggio, e a soffrire sono soprattutto gli alimentari: è quanto evidenziano i dati Istat sul commercio al dettaglio, che registrano una flessione del -1,3% rispetto a maggio 2015 nelle vendite a valore, con l’alimentare a -1,8% e il non alimentare a -1,0%. Dall’inizio dell’anno le vendite complessivamente segnano un +0,3% a valore sullo stesso periodo dell’anno precedente. Rispetto ad aprile 2016 le vendite al dettaglio registrano un incremento congiunturale dello 0,3% in valore e dello 0,2% in volume (+0,3% in valore e +0,1% in volume per gli alimentari e +0,3% sia in valore sia in volume per i non alimentari).

Nella media del trimestre marzo-maggio 2016, l’indice complessivo delle vendite al dettaglio in valore registra un calo congiunturale dello 0,3%. L’indice in volume diminuisce dello 0,4% rispetto al trimestre precedente.

Come rileva un’analisi della Coldiretti sugli stessi dati, le vendite crollano anche nei discount alimentari, che dopo anni di crescita invertono la tendenza e fanno segnare una riduzione dello 0,2%. “Le vendite dei prodotti alimentari si riducono in tutte le tipologie distributive, dagli ipermercati (-2,5%) ai supermercati (-1,4%), ma a registrare un vero tonfo sono le piccole botteghe alimentari (-3,2%). Si tratta – sottolinea una nota della Coldiretti – dei devastanti effetti della deflazione che si evidenzia particolarmente in campagna, dove le quotazioni per il grano sono praticamente dimezzate rispetto allo scorso anno, ma difficoltà si registrano anche negli allevamenti con il latte pagato ben al di sotto dei costi di produzione”. 

Non sembra più ottimista Federdistribuzione. «Il dato di maggio conferma le nostre preoccupazioni espresse ormai da molto tempo: siamo lontani da segnali stabili di ripresa dei consumi, con dati altalenanti nei mesi e che complessivamente indicano una dinamica molto debole – commenta il presidente Giovanni Cobolli Gigli – Particolarmente significativo è il calo delle vendite di prodotti alimentari (-1,8% a valore e -2,0% a volume), segno che la situazione economica e il generale clima di incertezza sul futuro frenano gli acquisti anche nella spesa dei prodotti essenziali.

Un quadro che, secondo l’associazione delle aziende della distribuzione moderna, non è destinato a migliorare nei prossimi mesi estivi, per due motivi: la debolezza della domanda interna ma anche il confronto con un 2015 particolarmente dinamico, conseguenza non solo dei fattori metereologici ma anche della spinta di Expo 2015, tanto che “una previsione realistica delle vendite al dettaglio per il 2015 potrebbe dunque essere vicino a una “crescita zero”“.

«Ma con questa evoluzione dei consumi lo sviluppo del Paese è a rischio, come testimoniano anche gli allarmanti dati di maggio della produzione industriale e degli ordinativi comunicati oggi dall’Istat. D’altra parte è del tutto comprensibile la difficoltà del settore industriale, di fronte a un mercato internazionale in frenata e a una domanda interna che non c’è – continua Cobolli Gigli -. La priorità deve essere la ripresa dei consumi, e su questo chiediamo sforzi ulteriori al Governo, chiamandolo a dare segnali di discontinuità con il passato sulle riforme per fornire più certezze sul futuro e a lavorare per aumentare il potere d’acquisto delle famiglie e per semplificare e agevolare l’attività d’impresa».

 

Sojasun lancia Cremoso Cocco e Cremoso Vaniglia

Sojasun presenta due novità per il banco frigo: Cremoso Cocco con scaglie dell’esotico frutto e Cremoso Vaniglia, dall’intenso aroma di una delle spezie più popolari.

La gamma Cremoso a firma Sojasun ha un gusto vellutato e una consistenza più cremosa e densa, caratteristiche che rendono unico questo prodotto tra le alternative vegetali allo yogurt presenti oggi sul mercato. Una ricetta originale e golosa, ideale per la prima colazione o perfetta anche per una pausa ricca di gusto nel corso della giornata.Sojasun_Cremoso_Vaniglia_FotoNEW

Ricchi di calcio e vitamina D e poveri di grassi, Sojasun Cremoso Cocco e Sojasun Cremoso Vaniglia sono i due nuovi prodotti che entrano a far parte dell’ampia gamma di alternative vegetali allo yogurt a marchio Sojasun, che si aggiungono ai tanti gusti golosi al naturale o alla frutta, proposti nel banco frigo dal brand internazionale di prodotti 100% vegetali.

Come tutte le alternative vegetali allo yogurt Sojasun, anche Cremoso è naturalmente privo di lattosio, quindi leggero e digeribile, ideale per diversificare la propria alimentazione ogni giorno.

Brodo Granulare di Pollo Biologico Bauer, una prima assoluta per il mercato italiano

Brodo Granulare di Pollo Biologico Bauer: sul mercato italiano arriva una novità realizzata con pollo di prima scelta da allevamento biologico e verdure certificate bio, coltivate in totale assenza di antiparassitari, diserbanti e concimi chimici, con la sola aggiunta di olio di semi di girasole e di una novità esclusiva… Il prezioso estratto di lievito 100% Bio. Gli ingredienti unici di cui è composto sono lavorati con processi lenti e delicati, a basse temperature, senza l’aggiunta di additivi chimici, senza l’utilizzo di grassi idrogenati e senza glutammato monosodico: tutto questo porta ad ottenere un brodo pregiato e naturalmente saporito come quello fatto in casa.

La speciale granulazione Bauer, rende il prodotto immediatamente solubile e assicura massima versatilità in cucina.

Il Brodo di Pollo Bio è anche gluten-free e senza lattosio, per venire incontro a chi soffre di queste specifiche intolleranze.

Tutta la Nuova Linea Biologica di Bauer è certificata I.C.E.A., Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale, che assicura la rintracciabilità delle materie prime e del prodotto finito, garantendone l’eccellenza a tutela del consumatore. Inoltre, al fine di rispettare elevatissimi standard qualitativi, Bauer verifica minuziosamente tutte le fasi di produzione e si sottopone a ulteriori severi controlli legati alla tracciabilità e al controllo qualità.

Roche Bros: freschezza e qualità “homemade” La Gallery

Roche Bros è una catena di supermercati che opera nel circondario della Athens of America, compresa tra la 495 Interstate half-beltway e la 95 Interstate half-beltway.
È  qui che Pat e Bud Roche aprirono il loro primo negozio di macelleria e ortofrutta a Roslindale nel 1952, che trasformarono progressivamente nel loro primo supermercato. Ancora una volta Daniele Tirelli  ci accompagna alla scoperta della diversa origine del grocery americano che molto spesso è partito dalle categorie deperibili e freschissime per poi introdurre una gamma sempre più ampi di prodotti confezionati. Qui l’articolo integrale.

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Foto di Daniele Tirelli

Zucchero, odi et amo. E per i consumatori è dilemma

Zucchero: i consumatori lo percepiscono  come un “amico e nemico” per l’alimentazione. A dirlo una ricerca commissionata dal produttore di ingredienti funzionali BENEOe realizzata su oltre 5.000 consumatori di cinque Paesi europei, intervistati per conoscere la loro percezione in merito allo zucchero, ai carboidrati ed all’alimentazione relativamente alla risposta glicemica.

I consumatori e le loro paure

A proposito di salute, i timori principali riguardano:  la gestione del peso (43%), l’affaticamento o la scarsa energia (36%) e lo stress (35%).

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La motivazione principale dei consumatori rispetto alla riduzione dello zucchero nell’alimentazione riguarda i suoi effetti negativi per la salute. Il 58% degli intervistati fautori di un consumo minore di zucchero hanno affermato che il fattore principale in tal senso è il controllo del peso.

Schermata 2016-03-09 a 12.27.29Hanno destato preoccupazione anche gli effetti deleteri a lungo termine del consumo di zucchero come il diabete, menzionati quasi da un consumatore su tre tra quelli che cercano di ridurre il consumo di tale alimento. Ma, c’è un però: sebbene desiderosi di diminuire il quantitativo di zucchero consumato, i rispondenti non sono pronti a rinunciare a un senso di appagamento simile a quello offerto da esso: il 60% ha affermato di consumare zucchero perché gradisce il gusto, mentre un intervistato su tre (il 33%) ha risposto che lo zucchero migliora il suo stato d’animo in genere.Schermata 2016-03-09 a 12.28.32

E poi ci sono consumatori refrattari ad abbandonare lo zucchero, consapevoli dell’effetto energetico per il corpo e il cervello. Il 46% dei rispondenti ha infatti affermato che il motivo principale per cui consuma tali alimenti è che “danno energia”. La soluzione? Optare per carboidrati buoni, cioè gli alimenti integrali, le fibre, i carboidrati complessi nonché quelli a rilascio lento, con il 51% dei rispondenti che considera questi ultimi generalmente migliori e il 60% che li associa a un’energia prolungata.

Possibili soluzioni

Ed è in questo contesto di consumo che si inquadra la proposta BENEO, in quanto la scelta di ingredienti come il carboidrato a rilascio lento Palatinose™ (isomaltulosio), le fibre ricavate dalla radice di cicoria inulina e oligofruttosio Orafti® o il succedaneo dello zucchero ISOMALT (ingredienti funzionali che si ricavano naturalmente dalle radici di cicoria e dalla barbabietola da zucchero) può aiutare i produttori a soddisfare la domanda dei consumatori di alternative a sostegno della gestione dell’energia e di un peso sano.

Fabio De Luigi: nel suo Tiramisù la star sono i Pavesini

Fabio De Luigi, nel suo “Tiramisù” (la  nuova fatica cinematografica, che ha appena debuttato sul grande schermo), ne ha decretato il primato: nel Tiramisù si usano i Pavesini.

Nel film “Tiramisù” , infatti,  il protagonista assoluto è lo squisito dolce di cui tutti gli italiani, e non solo, sono innamorati.

Così gli storici biscotti della Pavesi, si aggiudicano un round nell dibattuta dicotomia: Savoiardi o Pavesini?

E non si tratta di un vittoria da poco, visto che il dibattito che riguarda la scelta dell’ingrediente principale, ha fatto accapigliare chef di grido, pasticcieri, nonne massaie, parenti, fratelli e amici. Tutti pronti a pontificare sulla propria ricetta del cuore e a criticare ogni tipo di alternativa proposta. Insomma un terreno davvero minato.

Il film

La pellicola è disponibile nelle sale a partiredal 25 febbraio, con un cast d’eccezione: da Fabio De Luigi a Vittoria Puccini, da Giulia Bevilacqua ad Angelo Duro e poi  Alberto Farina, Nicola Esposito, Orso Maria Guerrini e Pippo Franco.

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