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Con Ti Frutta e ExtraSconti ottieni il cashback e partecipi a Retail Plaza

L’idea è semplice: una spesa intelligente ti premia.

È con questo spirito, dunque, che verrà declinato il programma cashback, durante la Milano Food City e in qualsiasi supermercato della città, per permettere al consumatore di “far fruttare la propria spesa” e accumulare sconti extra sulla propria carta bancoposta, attraverso l’utilizzo di due particolari app: “Ti Frutta” e “ExtraSconti”.

Mediante un algoritmo presente nelle applicazioni, infatti, verranno individuati degli articoli salutistici e funzionali, che garantiranno all’utente un cashback, ovvero un rimborso in denaro spendibile per acquisti futuri.

Il programma cashback

Il funzionamento è semplice, basta:

  • Scaricare gratuitamente l’app di Ti Frutta o di ExtraSconti di Poste Italiane;
  • Effettuare la spesa presso i supermercati di Milano;
  • Scattare una foto allo scontrino.

I vantaggi sono immediati:

  • Ottieni il cashback;
  • Partecipi al convegno Retail Plaza (Posti limitati).

La selezione dei prodotti

La cernita verrà preventivamente effettuata dal Comitato di Retail Plaza tra un assortimento più ampio di national brand già inseriti all’interno delle piattaforme di Ti Frutta ed ExtraSconti. Come parametri di scelta verranno utilizzate le caratteristiche valoriali legate ai temi di trasparenza, salute e identità.

I prodotti così selezionati, saranno collocati sotto la voce “Valori di Retail Plaza” per essere facilmente riconoscibili.

Il video di Kiabi e le iniziative per festeggiare i 40 anni, con al centro il cliente

Una storia lunga 40 anni quella di Kiabi, marchio fast fashion francese che festeggia l’importante anniversario con una serie di iniziative. A partire da questo video, che punta su uno dei valori chiave della comunicazione del brand francese: la felicità e il rapporto con i clienti, ai quali dedicherà iniziative speciali. Ad esempio, l’azienda ha pensato di rendere protagonisti sia i propri dipendenti sia i propri clienti grazie ad un concorso casting internazionale e i vincitori selezionati potranno realizzare uno shooting speciale diventando per un giorno modelli KIABI.

“Vogliamo festeggiare i nostri primi 40 anni insieme ai nostri clienti che ringraziamo per essere parte fondamentale dei nostri successi. Il nostro obiettivo come azienda è quello di offrire un’esperienza di acquisto originale e servizi sempre più vicini alle esigenze dei nostri clienti – racconta Massimo Pozzi, Direttore Sviluppo KIABI Italia -. Per raccontare le principali tappe del successo di KIABI saremo presenti al forum Retail Mapic Italia, in programma a Milano il prossimo 23 maggio. L’incontro rappresenta per noi un’occasione importante non solo per parlare della nostra evoluzione ma anche per analizzare in generale il settore Retail e gli scenari futuri”.

 

Dal Nord della Francia l’espansione in 32 Paesi

Il primo punto vendita KIABI ha aperto nel 1978 nel nord della Francia. Grazie a collezioni originali, accessibili e dedicate a tutti, l’azienda cresce e nel 1993 il gruppo si diffonde a livello internazionale, prima in Spagna e poi, nel 1996, in Italia. Per quanto riguarda il territorio italiano è nel 2008 che l’azienda entra a far parte del “mondo” digitale inaugurando il suo primo sito di e-commerce che, ad oggi, serve 32 paesi in tutto il mondo. Negli anni 2000 KIABI inizia un importante percorso di innovazione e sviluppo. Oggi l’azienda è riuscita a superare il traguardo di due miliardi di euro di fatturato con una crescita annuale di quasi il 4,6% e buona parte del giro d’affari globale proviene proprio dalla cross-canalità generata con il canale web.

Il brand è nato per iniziativa della famiglia Muliez, gruppo che ha fondato Auchan, Decathlon, Leroy Merlin e Pimkie.

Epta presenta Mambo Next Costan, il plug-in per convenience store e minimarket

Epta lancia Mambo Next Costan, un plug-in semiverticale compatto, ideale per piccoli punti vendita, minimarket e convenience store, pensato per assicurare una migliore gestione degli spazi e delle categorie merceologiche dei freschi ed offrire una soluzione “express” ai consumatori.

Caratteristiche tecniche

Grazie ad un esclusivo tetto vetrato che sfrutta l’illuminazione a soffitto dello store, Mambo Next potenzia la visibilità degli articoli a vantaggio di una più alta rotazione. Mambo Next stupisce anche per i suoi dettagli ricercati, studiati per assicurare una maggiore interazione con i consumatori. Punto di forza del nuovo banco a gruppo incorporato è l’esposizione con ripiani a cascata di due diverse profondità, sottolineata dall’inclinazione di 7° delle porte. Un’accortezza che migliora notevolmente l’ergonomia della vetrina, permettendo al consumatore di avere una perfetta panoramica di tutti i prodotti, senza dover adottare posizioni scomode. Inoltre, le porte sono dotate di apertura a libro e di sistema di chiusura “soft closing”.

Linee compatibili

Mambo Next è in perfetto accordo con il Family Feeling dei verticali plug-in Tango Next per i freschi confezionati e Valzer Next per i surgelati. Accorgimenti tecnici ed estetici quali, ad esempio, le porte tutto vetro, le maniglie e il basamento coordinato rendono possibile l’affiancamento dei mobili, per conferire un appeal omogeneo ed elegante all’intera area a libero servizio e trasmettere una qualità superiore nell’esposizione delle referenze. Il tutto, nel completo rispetto dell’ambiente, grazie all’utilizzo del gas refrigerante naturale R290.

 

Crescita a doppia cifra per le conserve F.lli Polli. In Italia e all’estero

F.lli Polli chiude il 2017 con una crescita a doppia cifra sia a volume sia a valore rispetto al 2016 pari rispettivamente al 17,2% e all’11,5%: un risultato interessante, specialmente alla luce del fatto che il  comparto delle conserve tradizionali è cresciuto in media del 4.7%. Se poi guardiamo le varie categorie vediamo: un +26% a valore nel comparto dei sottoli, + 13% dei condimenti per riso e +6% in quello delle olive (fonte: Nielsen Italia, H+S+LSP). Numeri di tutto rispetto, confermati da un fatturato 2017 superiore ai 100 Mio di cui il 50% rappresentato dall’export in oltre 45 Paesi in tutto il mondo tra i quali spiccano Germania, Francia, Regno Unito. I prossimi obiettivi? Stati Uniti e Cina, due realtà dal grande potenziale commerciale.

“Siamo orgogliosi di essere sul podio tra i player nazionali del mercato – afferma Manuela Polli, PR & Communication Manager di Fratelli Polli Spa – e soprattutto di essere gli unici con un trend di crescita a doppia cifra sia a volume che a valore rispetto allo scorso anno, con cui siamo diventati, dopo le private label, il primo driver di crescita del mercato, apportando oltre +1,5 milioni di euro. Le prossime sfide? Lo sviluppo della marca nella grande distribuzione è una delle priorità commerciali dei prossimi anni, così come mantenere l’impegno nella ricerca ed innovazioni e nelle politiche di espansione internazionale. Le ambizioni per i prossimi anni sono quelle di continuare a investire nei principali paesi Europei e oltre Oceano. Resta inoltre vivo il progetto di approdare al mercato USA, sul quale stiamo portando avanti studi e analisi di mercato.

L’innovazione

La rete produttiva di Polli si distribuisce su tre moderni stabilimenti (due in Italia, a Monsummano Terme ed Eboli, ed uno in Spagna) dove nel 2017 sono state prodotti più di 100 milioni di vasi (+13,2% rispetto al 2016) e 9,2 milioni di vaschette.

Il 2017 è stato anche un anno ricco di nuovi investimenti tecnologici per un totale di circa 5 milioni di euro attraverso l’implementazione di nuovi sistemi di controllo per la sicurezza del consumatore e nuove linee di produzione di ultima generazione volte a preservare l’integrità degli ingredienti e aumentare ulteriormente lo standard di qualità.

A rendere possibile la crescita del 2017 sono state le innovazioni e la continua ricerca sulla qualità degli ingredienti e del prodotto. A partire dalla gamma Melimangio, lanciata a metà 2017 che è stata progressivamente ampliata fino alle attuali 16 referenze, seguito da Arte Italiana, la linea rivolta invece al target X generation e lanciata in chiusura 2017. Il primo quadrimestre del 2018 vede invece il rilancio della gamma Rosso Polli, che consta di oltre 30 referenze, classiche, e la nuova gamma BIO, in linea con il trend di mercato che vira verso la naturalità.

Coincasa inaugura, a Rennes, il suo primo store francese

Coincasa debutta sul mercato francese, aprendo il suo primo negozio a Rennes, in Bretagna.

Lo store, che occupa una superficie di 160 mq, si trova all’interno del Centro Commerciale Grand Quartier, che ospita 110 negozi dei principali marchi internazionali.

Si conferma così la vocazione sempre più internazionale dell’insegna che ha iniziato la sua espansione all’estero dieci anni fa dall’area dell’Est Europa, per estendersi poi nel bacino mediterraneo e, più recentemente, nei paesi del Nord Europa e in Russia.

In Italia Coincasa, con sede a Venezia, è la più diffusa catena di department store. Il brand è presente in 37 negozi Coin dislocati nei più importanti centri storici e nelle principali vie dello shopping in Italia e conta 82 store stand-alone, di cui 32 sul territorio nazionale e 50 all’estero.

La cifra che accomuna gli store è uno stile unico e distintivo per creare un’atmosfera calda e accogliente: l’assortimento spazia dalla tavola alla biancheria ai tessuti d’arredo, dalla decorazione ai complementi.

OMIA EcoBio Cosmetics: nasce la newco di MGA Cosmetici

Si chiama OMIA EcoBio Cosmetics s.r.l., ed è la società attiva, patrimonializzata e operativa controllata al 100% dalla M.G.A. s.r.l..

È nella new-co  OMIA EcoBio Cosmetics che sono confluiti tutti gli asset impiegati nella linea di business che in pochi anni ha reso il marchio OMIA laboratoires il riferimento principale per i milioni di appassionati di EcoBio cosmesi in Italia.

La nuova azienda eredita un fatturato 2017 che supera i 17 milioni di euro, in crescita del 26% sul 2016, e un EBITDA, costante negli anni, superiore al 30% dei ricavi.

L’obiettivo quinquennale deliberato dal Consiglio di Amministrazione è di raddoppiare il fatturato entro il 2022, grazie ad un piano che prevede il consolidamento della distribuzione in Italia, l’ingresso progressivo in altri mercati europei, l’acquisizione di un nuovo, ulteriore, sito produttivo e la partnership con istituti di ricerca d’eccellenza che sosterrà il lancio di nuovi prodotti e la crescita della brand awarness quale riferimento per tutto il mondo della cosmesi naturale e biologica.

“Chiudiamo il 2017 con una crescita del +26% – afferma Gianluca Angioletti, Amministratore Delegato di OMIA EcoBio Cosmetics. Il fatturato di OMIA – continua Angioletti, – è arrivato a poco meno di  17,5 milioni di euro. Abbiamo focalizzato il nostro business su OMIA, divenuta oggi la marca di cosmetici naturali e biologici più amata e venduta in Italia” (Fonte dati IRI).

La distribuzione

I prodotti OMIA, presenti anche all’estero, sono distribuiti in Italia nei negozi della Grande Distribuzione come Auchan, Coop, Ipercoop, Carrefour, Despar, nelle maggiori catene di profumeria e nei supermercati alimentari, nuovo canale distributivo, in espansione per il 2018.

“ Ad oggi i prodotti OMIA sono presenti  negli ipermercati e casa toilette, con una presenza distributiva del 40%. Intendiamo ampliare la nostra presenza anche sul canale dei supermercati, con superfici inferiori, dove attualmente non è prevista una proposta nell’area del cosmetico naturale e biologico”

 

Parmigiano Reggiano mai così in alto: 3.650mila forme ed export a +38% nel 2017

Non si arresta il successo di uno dei prodotti simbolo del made in Italy agroalimentare, il Parmigiano Reggiano: nel 2017 la produzione della DOP che è cresciuta del 5,2% rispetto all’anno precedente con il record di oltre 3,65 milioni di forme (circa 147 mila tonnellate), cifra mai raggiunta prima nella storia (millenaria) del formaggio che ha portato un giro d’affari al consumo pari a 2,2 miliardi di euro. I dati economici del comparto Parmigiano Reggiano sono stati presentati oggi a Milano dal Presidente del Consorzio Nicola Bertinelli, il vice Presidente Guglielmo Garagnani e il vice Ministro alle politiche agricole alimentari e forestali Andrea Olivero.

 

Produzione a +10%, export a +38%

Negli ultimi tre anni la produzione è aumentata da 3,3 milioni di forme a 3,65 milioni di forme, con una crescita del 10%. Il Parmigiano Reggiano sta vivendo un momento felice anche per quanto riguarda le quotazioni: nel 2016 il costo al kg era pari a 8,60 euro, nel 2017 la quotazione media si è attestata a 9,81 euro con un incremento del 14% (fonte: bollettini Borsa Comprensoriale Parma).

E, se l’Italia rappresenta il 62% del mercato, la parte da leone in questo successo la fa l’export che detiene una quota del 38% (+3,9% rispetto all’anno precedente). La Francia è il primo mercato (9.800 tonnellate), seguita da Germania (9.460 tonnellate), Stati Uniti (9.075 tonnellate), Regno Unito (6.163 tonnellate) e Canada (2.380 tonnellate). Se Francia, Germania, Canada e Regno Unito corrono (rispettivamente +11,3% , + 3,2% , +8,1%, +6,6%), gli Stati Uniti frenano (-9,3%) a causa del rapporto euro/dollaro e della concorrenza dei prodotti similari. Al contrario, cresce il Canada che, grazie agli accordi CETA, conferma le previste opportunità di sviluppo.

Distribuzione dell’export del Parmigiano Reggiano per mercato di destinazione.

 

 

2018: ulteriore crescita e 20 milioni di euro di comunicazione

La sfida del Consorzio ora è quella di collocare il prodotto sul mercato a un prezzo remunerativo: nel 2018 si prevede infatti un ulteriore incremento della produzione che porterà il numero delle forme a superare quota 3,7 milioni. Per sviluppare la domanda in Italia e all’estero, il Bilancio preventivo del Consorzio ha previsto un investimento in comunicazione pari a 20 milioni di euro (12 in Italia e 8 all’estero): 7 milioni in più rispetto all’anno precedente.

La strategia del Consorzio si basa su quattro pilastri: distintività di prodotto, incremento dell’export, lotta alla contraffazione e sviluppo delle vendite dirette dei caseifici.

Quanto alla distintività di prodotto: “Ci sono 3,5 milioni di famiglie fedelissime al Parmigiano Reggiano, 3,9 milioni al Grana Padano e 14 milioni di famiglie che comprano indistintamente uno o l’altro. Per aumentare le vendite, abbiamo messo in campo azioni di riposizionamento della marca, rafforzando la comunicazione con l’obiettivo di far percepire al consumatore i plus che rendono il Parmigiano Reggiano DOP un formaggio unico al mondo. Un prodotto che si distingue dai competitor per la selezione degli ingredienti migliori e naturali, la completa assenza di conservanti e additivi, il rispetto della stessa ricetta da mille anni” afferma Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano.  

Sul fronte dell’export il Consorzio ha incrementato gli investimenti all’estero sia in ambito marketing che relazioni pubbliche, creando un network di uffici stampa presenti nei principali mercati di riferimento. L’export rappresenta una delle leve principali per sostenere l’incremento di produzione: il Consorzio si pone l’ambizioso obiettivo di crescere di 2/3 punti percentuali l’anno e di arrivare nel 2021 a quota 1,6 milioni di forme esportate. Fondamentale in questo la lotta alla contraffazione. Dal 2017, il Consorzio ha potenziato i programmi di sorveglianza delle ditte di grattugia e dei laboratori di porzionatura (ora al 100%) così da garantire al consumatore l’autenticità del prodotto.

Ultimo tassello della strategia del Consorzio è il sostegno e promozione delle vendite dirette dai Caseifici che avranno accesso al mercato senza mediazioni, non solo attraverso gli spacci aziendali, ma anche con le vendite online, i rapporti diretti con le piccole catene di supermercati e il canale HoReCa. L’obiettivo è quello di aumentare la quota di vendita diretta fino a raggiungere un terzo della produzione complessiva.

 

Quando la Dop non basta: le certificazioni aggiuntive

Sono 137 caseifici su 335 quelli che hanno aggiunto altre certificazioni alla DOP per rispondere alle diverse esigenze di mercato. Ci sono il Parmigiano Reggiano Biologico, quello di Vacca Bianca Modenese, di Vacca Rossa Reggiana, di Vacca Bruna, e ancora il Prodotto di Montagna, il Kosher, l’Halal e le lunghissime stagionature “da meditazione”. Oltre 360 mila forme che si collocano a prezzi al consumo stabilmente superiori alla media. L’obiettivo del Consorzio è quello di promuovere questi nuovi segmenti di un mercato, condizionati dalla congiuntura che consente ai produttori una remunerazione più alta.

Sanpellegrino, un 2017 frizzante da 895 milioni di euro e 3,7 miliardi di bottiglie

Federico Sarzi Braga, Presidente e AD Sanpellegrino.

Sono pieni di bollicine i risultati del 2017 di Sanpellegrino, azienda italiana leader nel settore delle acque minerali e delle bibite non alcoliche. Lo scorso anno si è chiuso con un fatturato di 895 milioni di euro e 3,7 miliardi di bottiglie prodotte. Fanno sorridere in particolare i dati relativi all’estero, dove il marchio è sempre più identificato con lo stile italiano nel mondo. I mercati internazionali hanno assorbito 1,6 miliardi di bottiglie, con il 54% del fatturato complessivo e un aumento dell’export del 4% rispetto all’anno precedente. Grazie in particolare alle acque minerali S. Pellegrino (+5,2% a volume rispetto al 2016) e Acqua Panna (+7% a volume rispetto al 2016), prodotti venduti in oltre 150 Paesi, il giro d’affari di Sanpellegrino sui mercati internazionali è cresciuto con incrementi del 7,8% a volume in Europa e del 14,8% a volume in America Latina. In Italia le vendite sono state spinte dal marchio Levissima che è cresciuto del 7% a volume rispetto allo scorso anno. Sul mercato domestico il Gruppo Sanpellegrino ha registrato un fatturato di 410 milioni di euro, rafforzando la propria leadership a volume.

Sanpellegrino proprio alla fine del 2017 ha annunciato un investimento di 30 milioni di euro per il restyling dello stabilimento di Cepina Val di Sotto in provincia di Sondrio, dove viene imbottigliata l’acqua Levissima. L’obiettivo è elevare le performance ambientali, rendere il sito produttivo più efficiente e fornire ai lavoratori spazi più confortevoli. Nel 2018 partiranno anche i lavori per la realizzazione della Flagship Factory di San Pellegrino Terme in provincia di Brescia, progettata dallo studio BIG, guidato dall’architetto danese Bjarke Ingels, per valorizzare il territorio attraendo turisti da tutto il mondo. 

“Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti nel 2017, trainati dal segmento delle acque minerali che è cresciuto anche grazie a un’estate particolarmente calda – dice Federico Sarzi Braga, presidente e amministratore delegato del gruppo Sanpellegrino –. Numeri che dimostrano che i consumatori italiani e stranieri scelgono sempre più spesso un’idratazione di qualità. Per continuare a mantenere una posizione di leadership in mercato che è sempre più competitivo e a bassa redditività, Sanpellegrino ha sviluppato piani per lavorare con strutture sempre più efficienti e realizzare prodotti innovativi capaci di intercettare nuovi trend in crescita e ad alto valore aggiunto, in grado di garantire sostenibilità al business e di rispondere alle richieste di consumatori sempre più attenti a uno stile di vita sano”.

Sammontana sostiene il consumo consapevole di gelato “compensato”

Sammontana Italia, primo produttore italiano di gelato nel nostro Paese, prosegue nel suo impegno ambientale sul territorio italiano, con un nuovo progetto realizzato insieme alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Nei prossimi mesi, infatti, l’Azienda sosterrà il consumo consapevole di gelato a impatto ambientale “compensato” in 18 lidi che hanno scelto di fare della tutela dell’ambiente un punto importante della propria attività. In futuro, i lidi partner di Sammontana selezionati secondo precisi criteri di sostenibilità, avranno modo di valorizzare il proprio impegno anche attraverso attrezzature innovative, fra cui frigoriferi ad alta efficienza energetica forniti dall’Azienda e di sensibilizzare i propri clienti al consumo responsabile di gelato grazie a materiale informativo.

L’impegno ambientale di Sammontana: il packaging
L’azienda è da tempo impegnata in un percorso di miglioramento continuo dei propri processi aziendali, per una riduzione dell’impatto ambientale a vari livelli: dalla scelta delle più avanzate soluzioni di packaging ad un utilizzo sempre più efficiente dell’acqua e dell’energia, dalla selezione di materie prime alla gestione innovativa dei rifiuti e della logistica.
Grazie alla collaborazione con il Consorzio Universitario di Ricerca Applicata (C.U.R.A.) dell’Università degli Studi di Padova, l’Azienda si è dotata di una procedura operativa e di modelli personalizzati di Eco-design per valutare alternative progettuali che coprano diversi processi: selezione e impiego delle materie prime, logistica, soluzioni di packaging.

Dallo studio di CURA emerge che le emissioni generate dall’intera linea Barattolino per
l’anno 2017 ammontano a 20.370 tonnellate di CO2eq

L’esito più avanzato dell’innovazione secondo i principi di Eco-design avviata da Sammontana è rappresentata da Prima Ricetta, in produzione dal 2018. Pensata fin dalla nascita in chiave “green”, con ingredienti 100% italiani, senza coloranti e con solo aromi naturali, con contenitore e tappo in carta politenata, Prima Ricetta ha un impatto, in termini di kg CO2eq./kg del 26% inferiore a confronto con i prodotti della linea Barattolino con il medesimo gusto.
L’impegno ambientale di Sammontana e Legambiente
Già nel 2017 Sammontana è stata al fianco di Legambiente con la campagna “Sammontana, Pulisce la spiaggia vicino a casa tua”, grazie alla quale sono state ripulite 20 spiagge libere, selezionate attraverso un contest su Facebook, che si sono aggiunte alle 250 già parte del progetto di Legambiente. Nel 2018 Sammontana supporterà inoltre Legambiente nella prevenzione e nel contrasto del problema dei rifiuti in plastica che compromettono fortemente la flora e la fauna dei nostri mari. Il progetto si svolgerà durante l ‘estate 2018 per un totale di 9 settimane, coinvolgendo centinaia di volontari in attività di citizen science.
L’impegno ambientale di Sammontana e la scuola
Per il 2018 è in programma il rafforzamento del progetto “Barattolino Scuola Missione Green” voluto da Sammontana Italia per promuovere nelle scuole primarie l’educazione dei bambini a prendersi cura dell’ambiente, incentivando atteggiamenti responsabili.

Il progetto di Sammontana quest’anno si pone l’obiettivo di contattare 10.000 scuole primarie in tutta Italia, raddoppiando i numeri dello scorso anno. Il programma di educazione ambientale è articolato per offrire stimoli e strumenti didattici agli insegnanti e agli alunni e spunti di riflessione ai genitori. Tre le aree progettuali: un’Area Didattica, con approfondimenti da svolgere in aula con le insegnanti; un’Area Creativa, a conclusione del percorso a scuola, pensata per favorire l’elaborazione creativa del sogno per un futuro migliore; un’Area Famiglie, per stimolare la raccolta differenziata dei vuoti da parte di bambini e genitori.

Pasta à gogo: arrivano gli spaghetti (e non solo) take-away

Pasta take-away? Perché no. Insieme alla pizza, al sushi e al gelato, ora anche il nostro “piatto nazionale” si può consumare secondo le logiche dell’asporto. Ci ha pensato PASTA à GOGOTM lo store di Pasta take-away, che si presenta come una boutique della Pasta d’asporto: primi piatti di Pasta Fresca pronti in pochi minuti.

Da PASTA à GOGOTM  si può gustare una ricetta classica o crearne una su misura in base ai propri gusti, con materie prime Made in Italy di altissima qualità: la pasta è fresca e i sughi sono fatti in casa. I primi piatti sono pronti in pochi minuti, da mangiare in loco o da portare via, per una pausa ristorativa veloce ma gourmet.

Gli ideatori

L’idea di rinnovare l’immagine di consumo di un piatto così importante ma al tempo stesso popolare, è venuta a Mirco Spina e Iván Bortot, una coppia unita nella vita e ora anche dalla professione, ideatori del brand e della corporate identity. Il primo, manager con esperienze nella comunicazione e il copywriting, e il secondo, architetto ed interior designer, hanno unito le rispettive conoscenze nella realizzazione di questo progetto.

Il format

Il cliente che entra nel piccolo concept store di viale Abruzzi, 89 si trova davanti a due scelte:

1) Creare la propria Ricetta GOGO

scegliendo tra 17 diversi formati di pasta divise in:

  • tradizionali (spaghetti, maccheroni, farfalle, penne, fusilli e tagliatelle);
  • integrali (spaghetti e penne);
  • ripiene (saraceni bresaola e rucola, ricotta e lime, melanzana e pecorino);
  • 100% Legumi BIO (fusilli di lenticchie rosse, penne di piselli o sedanini di ceci);
  • alternative BIO (fusilli con quinoa, teff e amaranto, penne di riso o sedanini con mais e fibra di bambù).

La pasta scelta e cotta, viene fatta saltare in padella con il rispettivo condimento. Le combinazioni possono essere svariate: salsa rossa, verde, gialla, bianca o viola, oltre ai sughi classici che possono essere contaminati da gusti personali. Per chi ama la pasta in bianco si può scegliere tra Olio Extravergine d’Oliva Estratto a Freddo o burro. Si possono aggiungere verdure fresche (melanzane, funghi, zucchine, pomodirini, ecc), formaggi (Parmigiano DOP, Pecorino Romano  DOP, Ricotta salata, misto stagionati, Stracciatella) o scegliere tra cinque varietà di semi e noci (scaglie di mandorle, granella di pistacchi o noci, semi di papavero, sesamo nero).

2) Scegliere una delle 11 Ricette Classiche come le Tagliatelle con ragù alla Bolognese, gli Spaghetti alla Carbonara, i Maccheroni alla Norma, gli Spaghetti Cacio e Pepe o le Penne all’Amatriciana.

Un’attenzione particolare è riservata ai vegani perché all’interno del menu si trovano ingredienti di origine vegetale in tutte le categorie, permettendo quindi anche a loro di creare la propria Ricetta GOGO 100% Vegan.

Tutti i piatti di PASTA à GOGOTM vengono serviti nel “GogoBox”, un contenitore biodegradabile, che permette di gustare i piatti conservandone però la qualità e il sapore:  il coperchio è  infatti realizzato con piccoli fori anti-condensa, utili per il trasporto della pasta e la sua corretta ventilazione, mantenendo quindi inalterata e perfetta la cottura.

 

DOVE E COME GUSTARE PASTA à GOGOTM?

  • IN STORE: si può degustare il piatto comodamente seduti tra l’efficiente cucina a vista e le vetrate a tutta altezza da dove si guarda la Milano che corre.
  • TAKE AWAY: passando dallo store e prendendo la propria GogoBox d’asporto altrimenti, ordinando a domicilio tramite le App di Foodora, Deliveroo e Glovo o ancora chiamando direttamente il locale per le brevi distanze di consegna.
  • PRENOTAZIONE: si può prenotare un’ordine e ritiralo tramite la app Eatsready all’orario desiderato.

 

 

Informazioni utili:  PASTA à GOGOTM 

Viale Abruzzi, 89 – 20131, Milano                                  

                                                                                  

 

 

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