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DominoDisplay.com: l’offerta è sempre più mobility

DominoDisplay.com da aprile 2018 propone online una nuova sezione interamente dedicata a device mobili come tablet, smartphone, wearable e visori per la realtà virtuale. Tecnologie a marchio Samsung che DominoDisplay.com, e-commerce della società Domino Sistemi Srl, propone “in bundle” esclusivi messi a punto per offrire pacchetti già ottimizzati, con app già associate o suggerite e software sviluppati ad hoc per applicazioni specifiche.

La sezione Mobility verrà inaugurata con le prime sette proposte di DominoDisplay.com, pensate per altrettante tipologie di utilizzo e tutte comprensive di plus composti da Samsung Knox e Samsung Care, che includono sistema di sicurezza dati, blocco utenza e garanzia estesa. Vere e proprie soluzioni chiavi in mano destinate a target professionali operanti nei più svariati settori merceologici. A queste seguiranno nei prossimi messi successive waves con lancio di altre soluzioni esclusive in bundle.

Il pacchetto “Realtà virtuale” è composto da visore, tablet, smartphone, cam 360 e app e rappresenta uno strumento ideale ad esempio per le agenzie immobiliari che possono così realizzare veri e propri virtual tour delle abitazioni in portfolio. Pensato per il mondo Horeca, ma applicabile a ogni ambito del settore retail, il pacchetto “Ristorazione” comprende invece tablet, stampante di cassa e app integrata. Per uffici e sedi aziendali DominoDisplay.com propone la “Soluzione Enterprise” che include Dex Station e smartphone e permette di trasformare il telefono in un vero e proprio pc. Altrettanto efficiente il pacchetto “Tablet Fuori Porta”, con app dedicata per programmare da remoto l’utilizzo delle meeting room. Il wearable “No Badge” consente invece di gestire comodamente tramite smartwatch e sistema Artik timbrature di ingresso e uscita, accensione e spegnimento delle luci o apertura di porte e tornelli. Destinate a impieghi più tecnici, le soluzioni denominate “Firma Grafometrica” e “Termocamera” che prevedono rispettivamente Tablet Rugged e smartphone con termocamera: rivolte a tecnici che devono gestire documenti dalla compilazione alla firma, in caso di manutenzioni o consegne e per la rilevazione di problemi di temperatura.

L’ampiezza di gamma è da sempre uno dei nostri asset – commenta Alberto Masserdotti, fondatore di DominoDisplay.com e CEO del Gruppo Masserdotti Spa ora con l’introduzione della sezione Mobility facciamo un ulteriore passo avanti rispondendo per primi a un’esigenza che finora non aveva trovato risposte. Il processo di digital transformation che stiamo attraversando va sempre più nella direzione di una progressiva e inevitabile interazione fra soluzioni large format come totem e display, digital signage e device mobili. In questo caso le novità DominoDisplay.com si distinguono per la messa a punto di soluzioni in bundle esclusive, non ancora disponibili sul mercato fino ad oggi, e collegabili con le proposte large format della nostra offerta”.

Sanpellegrino lancia il contest Fine Dining su Carrefour.it

Sanpellegrino, azienda di riferimento nel campo del beverage in Italia, con acque minerali, aperitivi analcolici, bibite e tè freddi, lancia Fine Dining sullo shop online di Carrefour Italia. Un esclusivo concorso dedicato a tutti gli amanti delle bevande più famose d’Italia, sviluppato per vivere al meglio le imminenti festività Pasquali. Quale periodo migliore infatti per organizzare un brunch o un aperitivo in compagnia degli amici dove acqua S.Pellegrino, Acqua Panna, Sanbittèr e Bibite Sanpellegrino sono protagoniste?

Tutti coloro che vogliono aggiungere quel tocco in più alla propria tavola potranno accedere al contest acquistando sul sito Carrefour.it un mix di bibite, acque e aperitivi del Gruppo Sanpellegrino. Partecipando al concorso si avrà la possibilità di vincere numerosi premi come i set di bicchieri Bormioli, un set piatti S.Pellegrino Limited Edition per un’ospitalità a prova di ristorante stellato o ancora tanti buoni sconto per la propria spesa online da Carrefour.

Per gli amanti della tradizione italiana appassionati del beverage a regola d’arte, ogni occasione è il momento giusto per unire sapori unici a momenti indimenticabili di convivialità grazie al gusto inconfondibile delle acque e delle bevande Sanpellegrino. Fine Dining infatti non è solo l’esperienza di una bibita ma la possibilità di creare attimi di meraviglia da condividere insieme ai propri cari.

Acquistando sul Carrefour.it, in unico scontrino, 3 confezioni da 6 bottiglie di acqua S.Pellegrino o Acqua Panna e tre bevande a scelta tra Sanbittèr e Bibite Sanpellegrino, come l’Aranciata Amara o Chinò, sarà possibile accedere al contest. Con ogni scontrino si potrà provare a vincere immediatamente uno dei 17 Buoni Sconto del valore di €50 o uno dei 30 set da 6 bicchieri Bormioli e partecipare all’estrazione finale con in palio il set di piatti S.Pellegrino Limited Edition. Per tentare subito la fortuna basterà collegarsi al sito www.concorsofinedining.it, registrarsi, compilare l’apposito form con i dati del documento d’acquisto e caricarne l’immagine. Il concorso Fine Dining sarà attivo dal 23 marzo fino al 11 aprile 2018 con estrazione finale entro 8 maggio 2018.
Per maggiori informazioni e per consultare il regolamento completo, è possibile visitare il sito www.concorsofinedinig.it o chiamare il numero verde 800-682330.

Il terzo wagamama aprirà in centro a Milano: al via le selezioni per il personale

wagamama arriva a Milano, e apre il terzo locale in via San Pietro all’Orto, nel centro città: un cambio deciso rispetto alle prime aperture. Il debutto del brand di cucina pan-asiatica nato a Londra nel 1992 e giunto in Italia lo scorso anno è previsto prima dell’estate. Sono dunque aperte le selezioni delle oltre 50 posizioni per il new opening milanese con due career day, il 10 e l’11 aprile.

Pronto a deliziare cittadini e viaggiatori, un menù ispirato ai sapori del Giappone, dalle ciotole di profumata zuppa di noodles con carne o verdure, agli iconici ramen, passando per i gyozas, i tipici ravioli giapponesi e tante novità firmate wagamama. Pietanze e profumi che prendono forma dalla filosofia del “positive living” che si accompagna al “positive eating”, il tutto esplicitato nell’iconico motto “diffondere positività dalla scodella all’anima”.

Il nuovo ristorante presenta un ambiente minuziosamente ricercato e un’ampia varietà di piatti preparati al momento con elementi sempre freschi e selezionati. Ad accogliere i clienti, dal momento della colazione fino a sera in orario continuato, uno staff estremamente friendly.

E proprio l’elemento “friendly” che s’intreccia all’estrema professionalità, è una delle caratteristiche richieste per la selezione delle oltre 50 posizioni aperte per il new opening milanese: persone brillanti, capaci di dar vita a un team motivato ed entusiasta. Diverse le figure professionali ricercate: cuochi, camerieri, sous chef. Per candidarsi e partecipare ai career day fissati per il 10 e il 11 aprile è possibile inviare il proprio curriculum vitae alla sezione “Lavora con Noi – Opportunità professionali” sul sito www.percassi.it. Per tutti i selezionati è previsto un mese di formazione.

Le sedi italiane si sommano così agli oltre 170 ristoranti wagamama presenti nel mondo per una diffusione totale in ben 22 Paesi.

“L’arrivo di wagamama nel cuore di Milano rappresenta per noi una grande sfida, uno step fondamentale nel territorio italiano. Non vediamo l’ora di portare la nostra cucina d’ispirazione giapponese in un centro così importante e rappresentativo” dice Brian Johnston, International Managing Director di wagamama international.

Spiega così l’avvicinamento al centro città del marchio inglese Maurizio Raviolo, Managing Director di wagamama Italia: “Dopo quasi un anno dall’apertura a Oriocenter e a pochi mesi da quella all’interno dell’aeroporto di Malpensa, ci prepariamo ad affacciarci alla città di Milano. Siamo già all’opera per la nuova apertura che conterà oltre 200 coperti, per servire i nostri clienti dalla colazione del mattino fino a sera, dal lunedì alla domenica”.

Il brand giunge in Italia grazie all’accordo di partnership siglato a luglio 2016 da wagamama con W Italia srl – società nata dalla collaborazione tra Percassi Food & Beverage, la holding di Percassi attiva nel settore della ristorazione e Migebar srl, società di Giacomo Moncalvo e Maurizio Raviolo.

Nonno Nanni lancia una nuova linea di formaggi freschi biologici

Nonno Nanni lancia sul mercato un’intera nuova linea di formaggi freschi biologici: Stracchino, Robiola e Fresco Spalmabile.

La nuova linea, che utilizza esclusivamente latte 100% biologico italiano, proveniente da filiere certificate,  nasce con la volontà di continuare lungo la tradizione tracciata dalla linea classica ma avvicinandosi alle esigenze di quei consumatori che oltre a cercare in un prodotto bontà, genuinità e rispetto per l’ambiente, desiderano dei prodotti certificati bio e realizzati solo con materie prime biologiche. 

Le vacche, dalle quali proviene il latte biologico, crescono in allevamenti sicuri e selezionati,  e la lavorazione della materia prima ha luogo nello storico caseificio Nonno Nanni, attraverso processi rigorosamente tracciati: dall’arrivo del latte in azienda alla selezione dei fermenti lattici, fino al confezionamento del prodotto finito.  

Qui, tra le verdi colline del Montello, ogni singola fase del processo di produzione è registrata e rigorosamente controllata da parte del laboratorio interno e dall’organismo esterno indipendente CCPB, uno dei più autorevoli enti certificatori a livello internazionale, accreditato dal Ministero per le Politiche agricole.

Il packaging

Anche il pack della linea Nonno Nanni Biologico rispecchia questa scelta consapevole, a favore dell’ambiente. L’incarto è fatto con un materiale particolare che ricorda la texture della carta naturale. Ai colori neutri, tipici di un prodotto biologico, e al logo di certificazione BIO, Nonno Nanni associa i suoi segni distintivi: insalata e pomodoro e, naturalmente, la dicitura “Latte 100% italiano”, a sottolineare la qualità e l’autenticità del prodotto.

La nuova linea Biologica è già disponibile all’interno dei punti vendita della GDO e del normal trade. Lo Stracchino Biologico e la Robiola Biologica, in particolare, sono disponibili sia nel formato per il libero servizio (rispettivamente nelle confezioni da 125g e 100g) sia in quello per il reparto gastronomia (200g per lo Stracchino e 100g per la Robiola). Il Fresco Spalmabile Biologico è invece disponibile nella vaschetta richiudibile da 150g per il libero servizio.

 

 

Gnammo e You&Meat lanciano i social-meating per valorizzare la carne di qualità

Viviamo un’epoca di green, i veggie imperano quanto meno sui social e lo spazio della carne, vuoi per questioni salutistiche o dietetiche, segna il passo: come contrastare questo calo di immagine? Parte da qui l’innovativo progetto di comunicazione You&Meat, brand dell’azienda veneta Centro Carni Company e della start-up digitale torinese Gnammo, la prima piattaforma italiana di social eating. 

Il progetto si articola in 10 incontri, da marzo a maggio (un primo beta test si è tenuto la scorsa settimana a Milano), in cinque città italiane: Milano, Torino, Firenze, Bologna e Venezia ai quali saranno invitati alcuni tra i più importanti digital influencer italiani di settore insieme a tutti gli “gnammers”, ovvero le persone iscritte alla piattaforma Gnammo che desiderano ampliare la propria rete di conoscenze in ambito food attraverso nuove esperienze, partendo dai social e arrivando alla tavola e che potranno, via web, iscriversi agli appuntamenti.

Protagonisti assoluti degli incontri sono i burger You&Meat, il brand nato tre anni fa con l’obiettivo di portare in tavola un burger gourmet ricavato da pregiati tagli anatomici come lo scamone e la noce, comunemente utilizzati per la preparazione di altri piatti. Un’ambiziosa scommessa, una ricerca e una ricetta frutto di quasi un anno di studio e test organolettici che hanno visto in azione tutte le aree di competenza dell’azienda. L’unicità di You&meat sta nella sua diversità, con un ventaglio di proposte volte ad “educare” il palato del consumatore ai diversi gusti della vera carne. You&Meat propone infatti un vero e proprio viaggio nel mondo delle razze bovine: dalla Chianina IGP, la tipica razza dell’appennino centrale nota per la succulenza, all’Aberdeen Angus, dal gusto deciso, per arrivare alla Piemontese, caratterizzata da un gusto delicato.

L’obiettivo dei “Social-Meating” – come è stato ribattezzato il progetto con il gioco di parole tra meet (incontro) e meat (carne) – è far conoscere, promuovere e degustare le tipologie di burger You&Meat, ognuna con una cultura diversa e particolare.

I prodotti You&Meat racchiudono in sé un ferreo percorso di controllo, volto a salvaguardarne la qualità. Centro Carni Company si impegna a mantenere alti standard qualitativi, garantendo al consumatore finale alcune tra le maggiori certificazioni del settore a livello europeo ed internazionale come la BRC-IFS, la certificazione Halal, prodotto Biologico e Gluten Free e si accerta della regolarità dell’intera filiera per portare in tavola un prodotto controllato in ogni sua fase di vita. 

«Se da oltre quarant’anni anni offriamo attraverso i nostri marchi il meglio alle aziende di ristorazione e ai consumatori è perché per primi sappiamo che cosa vorremmo trovare sulle nostre tavole – dice Raffaele Pilotto, Socio e responsabile Marketing di Centro Carni Company – . L’esperienza maturata in tutti questi anni rappresenta per la nostra azienda un bagaglio di conoscenze che vogliamo condividere col pubblico per renderlo protagonista consapevole delle proprie scelte in tema di alimentazione. E quale migliore occasione per farlo della convivialità e dell’informalità tipiche di una cena fra amici? Per questo motivo abbiamo scelto di intraprendere con Gnammo il percorso dei “Social-Meating”, momenti di incontro in cui non prevale solo il gusto, ma anche l’informazione e la storia di ciò che si sta mangiando».

 

Le date degli appuntamenti

  • domenica 8 aprile – Torino 
  • venerdì 13 aprile – Milano
  • venerdì 13 aprile – Firenze
  • venerdì 20 aprile – Firenze
  • sabato 21 aprile – Bologna
  • sabato 21 aprile – Venezia
  • sabato 28 aprile – Bologna
  • sabato 28 aprile – Venezia
  • sabato 28 aprile – Torino

 

Centro Carni Company, azienda con oltre 40 anni di esperienza, rappresenta oggi una delle realtà più importanti nel settore della lavorazione della carne bovina e leader nell’ambito specifico del disosso, lavorando giornalmente 70 tonnellate di carne

Web Window by Kasanova+, per uno shopping h24

Web Window: il negozio si affaccia sulla strada per regalare ai potenziali clienti un’esperienza d’acquisto “a tempo pieno”. Ecco l’ultimo nuovo progetto firmato Kasanova+, che ha deciso di stare “dalla parte di chi compra”.

Ad offrire questo nuovo servizio è il punto vendita in questione Kasanova + di Varese in Piazza XX Settembre 6 Angolo Via Mazzini 14,  uno dei più hi-tech e all’avanguardia in Italia grazie a quei contenuti emozionali pensati per uno shopping tour suggestivo nei tre piani d’esposizione su una superficie di poco meno di mille metri quadrati.

Vetrine interattive

La proposta innovativa di Casanova+ si concretizza nelle vetrine  esterne dove ci sono due monitor da 42 pollici che invitano il cliente, con immagini in movimento, a interagire.  Al tocco del monitor da parte del cliente, si apre una schermata con tutti gli ambienti della casa e, con la funzionalità scroll si  scorrono i prodotti presenti in negozio, le loro caratteristiche e il prezzo. Una scritta “approfittane subito” avvisa che confermando l’ordine si potrà usufruire del 10 % di sconto alla cassa.

Ordine espresso

Una volta terminata la spesa l’ordine verrà inviato direttamente alla cassa del negozio dove il cliente potrà “riscattare” la sua promozione.

“Con la Web Window vogliamo uscire dal negozio per mostrare, a chi passeggia in prossimità dello store, ventiquattr’ore su ventiquattro, il work in progress delle idee d’acquisto che proponiamo e accoglierlo con un ‘benvenuto’ nella nostra grande famiglia” spiega Maurizio Ghidelli, Amministratore Delegato di Kasanova S.P.A.

Parmacotto ha un nuovo proprietario: è Giovanni Zaccanti (Saeco e Caffitaly)

Parmacotto S.p.A., tra le più note aziende italiane nella produzione e commercializzazione di salumi e affettati pronti, cambia proprietà: l’imprenditore bolognese Giovanni Zaccanti, già co-fondatore di Saeco e Caffitaly, ha acquisito la maggioranza dell’azienda, e assume la carica di Presidente.

Con un fatturato di 58 milioni nel 2017 e 140 dipendenti, Parmacotto opera da 40 anni sul mercato italiano, producendo e commercializzando salumi e affini nel canale Gdo e dettaglio tradizionale. Negli ultimi due anni, la proprietà della Società è passata ad un gruppo di fornitori della stessa, a seguito di un importante piano di ristrutturazione che ha puntato sulla qualità a garanzia dei prodotti e sulla notorietà del brand.

«L’acquisizione di Parmacotto è per me una nuova sfida – ha dichiarato Zaccanti. Ho lavorato tutta la mia vita nel settore delle macchine e delle capsule per caffè, ma quando mi si è presentata questa nuova avventura non ho esitato. Parmacotto è un’azienda che sta riacquisendo la propria solidità: negli ultimi anni, nonostante la contrazione globale del mercato e le vicende che si sono susseguite internamente all’azienda, è riuscita comunque a crescere e performare in maniera ottimale».

«Questo è un momento di grande soddisfazione per tutta la Parmacotto e per tutte le persone che hanno lavorato a questo progetto. Il grande risultato ottenuto lo si deve al lavoro del team e alla condivisione di valori che oggi contraddistinguono la nostra azienda: alta qualità nella preparazione dei prodotti, sicurezza alimentare, grande rispetto nelle relazioni umane, impegno etico e sociale. Questa è oggi la Parmacotto» ha detto Andrea Schivazappa, AD di Parmacotto dal 2017.

Hanno assistito la nuova proprietà nella definizione degli accordi con le parti venditrici i professionisti di RTZ e RTZ Legal. La famiglia Vitali compartecipa in quota di minoranza all’operazione.

Cresce l’export per l’Italia, toccando nel 2017 la quota record di 40 mld

Come si dice? Da cosa nasce cosa. E dalla crisi dei consumi che per un decennio ha imperversato nel nostro Paese, è nata (o meglio si è fortemente rafforzata) una diversa strategia commerciale basata sull’export.

Non è un caso, infatti che dal 2007 (anno d’esordio della crisi) al 2017 il valore delle esportazioni agroalimentari italiane è passato da 22 ad oltre 40 miliardi di euro, record storico, sebbene ancora lontano dall’ambizioso traguardo che il Paese si è dato dei 50 miliardi al 2020.

Ecco una delle evidenze principali della relazione di Nomisma presentata in occasione del convegno “L’agroalimentare italiano alla prova dell’internazionalizzazione”, evento organizzato presso il Savoia Hotel di Bologna dallo studio legale LS Lexjus Sinacta e che ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Ioanna Stavropoulou (Granarolo spa), Giordano Emo Capodilista (Confagricoltura), Massimiliano Montalti (Assologistica), Andrea Villani (A.G.E.R.), Damiano Frosi (Politecnico di Milano).

Nonostante questo l’Italia non è ancora sul podio dei paesi esportaori, ma in Europa detiene il 5° posto dietro Olanda, Germania, Francia e Spagna. Evidentemente la reputazione da sola non è in grado di sancire il successo. Servono anche organizzazione, competenza e conoscenza, caratteristiche appannaggio delle imprese più strutturate.

Il nostro Paese, ancora, sconta un po’ il vezzo del piccolo è bello: basti pensare che in Italia solamente l’1,7% delle imprese alimentari ha più di 50 addetti – contro il 10,5% della Germania o il 4,1% della Spagna – ed è in grado di esportare circa il 30% della propria produzione.

Questa peculiarità spiega anche la nostra ridotta presenza sui mercati lontani:  i due terzi dell’export agroalimentare italiano, infatti, sono ancora destinati a mercati “di prossimità”, cioè Paesi dell’Unione Europea, mentre la restante quota si distribuisce tra America (13,5%), Asia (9%), altri Paesi Europei (7,6%), Africa (2,4%), sebbene – e da qui si comprendono le ulteriori potenzialità inespresse del food&beverage italiano – nell’ultimo decennio il nostro export agroalimentare sia cresciuto del 229% verso il Medio Oriente, del 197% in Asia centrale, del 163% in Asia Orientale e del 123% nei paesi del centro-sud America.

A proposito di queste criticità, Denis Pantini, Responsabile dell’Area Agroalimentare di Nomisma ha commentato: “Affinché l’export dei prodotti agroalimentari italiani aumenti, è indispensabile che si allarghi la base delle imprese esportatrici, in larga parte riconducibili ad aziende medio-grandi e rappresentanti una quota ancora ridotta del totale, meno del 20% del settore”.

Le criticità

Sul mercato internazionale, le opportunità di crescitanon mancano: nei prossimi 5 anni, infatti, ci si attende i corrispondenza a un incremento del reddito pro capite, una ulteriore crescita dei consumi alimentari in molti dei principali mercati mondiali: Stati Uniti (+24%), Cina (+44%), India (+85%), Russia (+45%), Corea del Sud (+22%), Canada (+35%).

Il problema dell’Italia è quello della concorrenza di altri paesi agguerriti, specializzati e con condizioni fiscali ben diverse. Non dimentichiamo, infatti, che tra le difficoltà che rendono la vita difficile alle PMI italiane in questa corsa all’export, figurano dazi e barriere non tariffarie che rappresentano spesso ostacoli insormontabili. Tra il 2012 e il 2016 il numero di misure sanitarie e fitosanitarie e barriere tecniche e commerciali è aumentato rispettivamente del 43% e 99%, per non parlare dei dazi medi all’import che in alcuni casi sono superiori al 30% ad valorem. In quest’ottica, gli accordi commerciali giocano certamente un ruolo di primo piano; ne è una dimostrazione quanto sta accadendo sul mercato del vino in Cina, dove Australia e Cile, grazie ad accordi bilaterali che hanno azzerato i dazi all’importazione, insieme hanno eroso più del 10% del mercato a Francia, Italia e Spagna (che all’opposto non godono di queste agevolazioni).

 

Fonte: Nomisma Agrifood Monitor

Koch amplia la sua gamma con i tortelloni ricotta e spinaci

Koch, azienda specializzata nella produzione di pasta e prodotti surgelati arricchisce la sua gamma con i nuovi tortelloni ripieni di ricotta e spinaci.
Versatili, facili e veloci da preparare, i tortelloni Koch sono realizzati come da tradizione, con farina e uova di prima qualità; vengono poi farciti con ricotta e spinaci freschi ed infine surgelati.
Non contengono additivi e conservanti e sono pronti in pocho tempo: è sufficiente lasciarli scongelare a temperatura ambiente per circa 30 minuti, tuffarli in abbondante acqua salata e insaporirli con il sugo che si preferisce.
I tortelloni ricotta e spinaci di Koch sono disponibili nei supermercati nel reparto surgelati nel formato da 500 grammi.

Molecola celebra il Made in Italy e guarda al mercato internazionale

Dalla prima lattina alla bottiglia in vetro, dalla grande distribuzione al mondo dell’Horeca: Molecola, la prima cola interamente italiana, compie un nuovo e significativo passo avanti. La presentazione ufficiale, dal titolo Molecola: dal sogno alla realizzazione di una cola italiana  ha avuto luogo a Bologna presso FICO Eataly World. Nel corso dell’evento sono stati presentati la nuova bottiglia in vetro “90.60.90” – ideata da Curve Creative Studio e realizzata da Verallia per il canale della ristorazione – e la nuova Molecola Bio & Fair Trade.

L’incontro, presentato da Gianluca e Nicola Vitello di Radio Deejay, ha visto tra i relatori Francesco Bianco, Fondatore e Partner Molecola, Marco Gallo, Fondatore e Direttore Creativo Curve Studio Torino, Laura Miotto, Responsabile Marketing e Clienti Internazionali Verallia Italia, Luigi Rivaroli, Ingegnere di processo e sviluppo prodotto Verallia Italia, Stefano Dozio, Direttore Generale Gruppo Co.Pro.B. Italia Zuccheri, Marco Masselli, Direttore Generale e Vicepresidente Italian Identity e Antonio Biella, Direttore Generale San Bernardo.

Il progetto Molecola
Ispirata ad un’antica ricetta piemontese di fine Ottocento riscoperta da Francesco Bianco e Graziano Scaglia, Molecola nasce all’inizio del 2013 per soddisfare l’esigenza del mercato italiano di avere un prodotto che fosse massima espressione del Made in Italy, realizzato con ingredienti nazionali e preparato con saperi codificati della nostra tradizione. Una motivazione forte che ha contribuito a costruire l’identità di Molecola, frutto della collaborazione con importanti attori del panorama italiano, permettendole di ottenere la certificazione Italcheck da Italian Identity come prodotto 100% Made in Italy con l’Audit Partner Agroqualità.

Tra i protagonisti del progetto Molecola, Italia Zuccheri, cooperativa bolognese capace di garantire all’Italia una riserva strategica di zucchero grazie ai suoi 5.700 bieticoltori associati che, coltivando barbabietole nei campi dell’Emilia Romagna e del Veneto, consentono un completo controllo della filiera dal campo al cliente. Italia Zuccheri è così in grado di fornire uno zucchero totalmente italiano per la realizzazione della bevanda.

Tutto italiano anche l’imbottigliamento di Molecola: a Fidenza (Parma) prendono vita le lattine, primo confezionamento della bevanda, mentre a Ormea (Cuneo) vengono riempite le bottiglie in PET, destinate alla grande distribuzione. Recente è, invece, la collaborazione con Verallia Italia, tra i leader mondiali negli imballaggi in vetro per l’industria alimentare, con cui è stata realizzata la nuova bottiglia per il mondo Horeca nello stabilimento di Gazzo Veronese (Verona).

La nuova bottiglia per il canale Horeca
Concepita e realizzata dall’agenzia torinese Curve Creative Studio e realizzata da Verallia, la nuova bottiglia in vetro “90.60.90”, lavorata come la trama di un tessuto sartoriale, gioca con le linee sinuose ed accattivanti che ricordano la silhouette delle dive italiane degli anni Cinquanta, periodo d’oro del cinema italiano, in cui sono riconoscibili il vitino da vespa e i fianchi prosperosi delle attrici che hanno contribuito a creare in tutto il mondo il mito dell’italianità. Questa bottiglia esclusiva, che apre la distribuzione di Molecola ai canali dell’Horeca, è stata pensata per esaltare le particolarità del prodotto nel contesto della ristorazione e risulta anche vantaggiosa da un punto di vista della user experience, facilitandone la presa con una lavorazione ergonomica e antiscivolo che abbina estetica e funzione. Un’ulteriore attenzione all’usabilità è data dall’utilizzo, nella parte inferiore della bottiglia, del testo in braille che riporta il nome della bevanda e della bottiglia, garantendone un’elevata accessibilità.

La Nuova Molecola Bio & Fair Trade
Accanto alla nuova bottiglia in vetro, Molecola lancia inoltre sul mercato la versione Bio & Fair Trade: insieme al consorzio Altromercato, principale realtà di Commercio Equo e Solidale in Italia, è stato infatti creato un prodotto realizzato con ingredienti selezionati, provenienti esclusivamente da coltivazioni biologiche e produzioni fairtrade, come lo zucchero di canna, che va a sostituire lo zucchero bianco della barbabietola, ed il guaranà, che prende il posto della caffeina.

«La nostra forza è stata di riuscire ad aggregare intorno a questo progetto grandi realtà italiane, che condividessero con noi idee, esperienza e passione – dichiara Francesco Bianco, Fondatore e Partner Molecola. – La ricetta è nata a Torino, dove abbiamo sperimentato le prime produzioni, e da qui siamo partiti alla ricerca di partner in tutta Italia per rendere Molecola un prodotto unico “nel gusto e nel cuore”. Abbiamo cercato di unire le eccellenze del nostro Paese, piccole e grandi molecole, che insieme hanno dato vita a una bevanda in grado di rappresentare il Made in Italy in tutto il mondo. Grazie al supporto di Eataly, siamo riusciti a portare Molecola a New York, a Chicago, in Russia, in Brasile e a Stoccolma. Oggi ci ritroviamo con una gamma completa di prodotti e siamo pronti ad affrontare il mercato italiano e quello internazionale».

La parola a Verallia

La vera missione affidata a Verallia nell’ambito del progetto Molecola 90-60-90 è stata quella di tradurre e applicare al vetro un progetto di stile che puntava a creare una nuova icona dell’italianità, esaltando l’eleganza della bottiglia, sia attraverso la sinuosità delle forme, modellate secondo le proporzioni delle dive del cinema italiano del dopoguerra (che danno il nome al formato: Molecola 90-60-90), sia mediante una particolare trama su vetro, concepita per sottolineare la natura “sartoriale” del prodotto, quasi che la bottiglia fosse un corpo femminile fasciato da un elegante abito tagliato su misura.

Inizialmente abbiamo affrontato il progetto in modo tradizionale, adeguando forme e dettagli dell’agenzia grafica alle esigenze produttive” – ricorda Luigi Rivaroli, Ingegnere di processo e sviluppo Verallia Italia. “L’ostacolo più grande da superare è stato realizzare la trama su vetro. La soluzione ha comportato ore di lavoro, prove, confronti, lavorazioni molto particolari che hanno richiesto tutta l’abilità di stampisti specializzati. Nonostante l’estrema complessità realizzativa, questa trama è diventata uno dei principali elementi distintivi della bottiglia.

Siamo orgogliosi di aver dato il nostro contributo a un progetto italiano coraggioso e innovativo come Molecola” – afferma Laura Miotto, Responsabile marketing e clienti internazionali Verallia Italia. “Da diversi anni facciamo dell’innovazione tecnologica e di design la strada per diffondere il vetro come il materiale più bello, sano e sostenibile per il packaging di alimenti e bevande, favorendo la creazione di nuove professionalità con iniziative come il Verallia Design Award, un concorso internazionale dedicato si giovani aspiranti designer chiamati ad esprimere il loro talento, ideando e progettando nuovi contenitori in vetro”. 

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