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Taleggio, produzione stabile nel 2023 ma flette l’export (-10,5%)

Il Consorzio Tutela Taleggio ha ufficializzato il bilancio del 2023, un’annata ancora contraddistinta da problematiche internazionali e ambientali ma che, tuttavia, ha mantenuto sostanzialmente risultati analoghi a quelli dell’anno precedente.

Nel corso del 2023 la produzione di Taleggio D.O.P. (pari a 8.791.936 chilogrammi) ha registrato un pareggio rispetto all’anno 2022 (8.791.535 chilogrammi). È aumentata la produzione destinata al mercato nazionale mentre sono calate le esportazioni del 10,5%. Il valore di queste ultime, pari a 2.306.557 chilogrammi, si attesta al 26,2% del totale della produzione di cui il 65,9% (tonnellate 1.521) viene assorbito dal mercato UE mentre il restante 34,1% (tonnellate 786) si colloca sul mercato extra UE. La Francia è il primo Paese per esportazione seguita dagli Stati Uniti, dalla Germania e dal Belgio. Si segnala una sensibile crescita di esportazione di Taleggio D.O.P. nel Regno Unito che, superando la Svizzera, si posiziona nel 2023 al secondo posto della classifica di importatori fuori dall’area UE.

Nel 2023 il Consorzio Tutela Taleggio ha partecipato a un progetto sperimentale – avviato da AFIDOP con il supporto tecnico di Griffeshield, realtà specializzata in nuove tecnologie informatiche a difesa della proprietà industriale, e del Comando dei Carabinieri Tutela Agroalimentare – con l’obiettivo di verificare il corretto utilizzo online di nove Denominazioni di Origine Protetta nell’ambito della ristorazione. Dal progetto è emerso un dato interessante ed emblematico in termini di consumo, diffusione e gradimento della D.O.P. casearia: l’indicazione “Taleggio” è citata sui menù di ristoranti dislocati in ben 103 diverse province italiane, a indicazione di una capillare diffusione territoriale del formaggio, apprezzato e utilizzato nel settore Horeca anche al di fuori della sua area di produzione.

“Le iniziative di comunicazione intraprese durante il 2023 hanno avuto come obiettivo lo sviluppo di una nuova strategia di comunicazione e di una nuova campagna multicanale e integrata, allo scopo di aumentare la conoscenza e l’utilizzo del Taleggio per intercettare un pubblico giovane, anche attraverso una strategia social e di influencer marketing. Per quanto riguarda l’estero, abbiamo puntato principalmente su Francia, Spagna e Germania al fine di consolidare la conoscenza e la diffusione del formaggio Taleggio Dop presso i professionisti e i consumatori francesi e spagnoli. In Germania non è mancata la consueta partecipazione all’edizione 2023 di Anuga ed è già a calendario la nostra presenza al SIAL Paris 2024 prevista per il prossimo autunno” ha detto Lorenzo Sangiovanni, Presidente del Consorzio Tutela Taleggio.

Nova Coop, ricavi in crescita nel 2023 (+3,07%). Decisiva la mdd

Vendite lorde in crescita del 3,07% a 1 miliardo e 194 milioni di euro, utile netto di 28,39 milioni di euro e patrimonio netto a 852 milioni e 462 mila euro con un incremento di oltre 30 milioni di euro sull’anno precedente: con questi dati Nova Coop (che serve Piemonte e alta Lombardia) archivia il 2023. A rete assoluta la Cooperativa registra un aumento degli scontrini battuti (+4,12%) e una lieve flessione dello scontrino medio (-0,26%). Questi ultimi aspetti sono segnali del ritorno del consumatore alle abitudini di acquisto del passato, registrato anche nella ripresa dei volumi di attività dei punti ristoro presenti nei negozi.

Il carrello della spesa si è riempito di 72 milioni di prodotti a marchio che, da soli, hanno rappresentato oltre il 32% delle vendite in quantità. Il 2023 è stato segnato dall’inserimento di una nuova linea di prodotti a marchio sviluppata appositamente per rispondere alla crescente domanda di forte convenienza e di sostegno al potere di acquisto delle famiglie, a cui Coop è da sempre sensibile. Un sostegno ai soci della Cooperativa è arrivato anche dai 108 milioni di euro di sconti complessivi di cui hanno potuto usufruire, per tramite di promozioni mirate, offerte dedicate e punti catalogo. Oltre 111 milioni di euro sono stati realizzati dalle quattro stazioni di carburante a marchio Enercoop mentre le piattaforme di vendita online hanno totalizzato più di 11 milioni di euro, con oltre 104 mila spese digitali completate in un anno su Coopshop.it, piattaforma che è arrivata a servire oltre un terzo dei comuni piemontesi con le sue diverse soluzioni di consegna. A livello di gestione finanziaria, grazie alla quale sono stati generati utili per un valore di 17,8 milioni di euro, i rendimenti ottenuti sono il frutto di un mix tra la presenza in portafoglio di titoli con un buon livello di rendimento e dei risultati generati dalla gestione attiva del portafoglio.

La Cooperativa ha continuato ad ampliare e ammodernare la rete di vendita, con oltre 19 milioni di investimenti complessivi: in particolare è stato inaugurato il nuovo punto vendita di Alpignano (To) e ha debuttato a Torino un nuovo format urbano di vicinato con l’apertura di due punti vendita di proprietà in quartieri di forte transito e densità commerciale; importanti interventi di ristrutturazione hanno coinvolto il punto vendita di Alessandria e l’Ipercoop di Beinasco. Per quanto riguarda l’occupazione, l’anno si è chiuso con un organico di 4.629 dipendenti, confermando la propensione a privilegiare rapporti di lavoro a tempo indeterminato. Circa il 99% dei lavoratori in organico è infatti assunto con una forma di occupazione stabile (contratto a tempo indeterminato o apprendistato), di questi sono 231 i nuovi contratti attivati nel 2023. Ai dipendenti e ai loro familiari sono stati riservati circa 800 mila euro di sconti sulla spesa mentre, tramite il piano di welfare aziendale, hanno potuto godere di risparmi complessivi per 1 milione e 450 mila euro per fruire di servizi quali assistenza e cura domestica, percorsi di aiuto allo studio, campagne medico pediatriche, bonus asilo nido e borse di studio per i figli dei dipendenti frequentanti un percorso di secondaria superiore o l’università.

Il rapporto con i territori è un elemento qualificante per l’attuazione degli scopi sociali della Cooperativa e concretizzarne la distintività. Avviene tramite iniziative sociali, sviluppo di politiche per le giovani generazioni, azioni di solidarietà territoriale e altre attività ancora, per entrare in relazione con chi, al di fuori dei negozi, promuove iniziative in sintonia con i temi e i valori della cooperazione. Nel 2023 con il progetto “Coop per la Scuola” sono stati distribuiti materiali scolastici per un valore di quasi 560 mila euro agli istituti piemontesi di ogni ordine e grado mentre 12.665 studenti hanno partecipato alle iniziative gratuite di Saperecoop sull’educazione al consumo consapevole. Nell’ambito della riduzione degli sprechi alimentari, il progetto “Buon Fine” ha permesso di recuperare prodotti non più vendibili ma ancora consumabili per un valore di quasi 8 milioni di euro, corrispondente a 1 milione 385 mila pasti offerti gratuitamente a persone in condizioni di difficoltà economica.

A fine anno erano 86.394 i soci prestatori della Cooperativa, con un’incidenza percentuale sulla base sociale totale del 14,82%. L’indice del rapporto tra prestito raccolto e patrimonio della cooperativa, alla fine del 2023, è di 0,79, un dato nettamente inferiore a 3 che corrisponde al tetto massimo previsto per legge. Questo dato racconta della posizione di forte solidità di Nova Coop. Il bilancio consolidato 2023 del Gruppo Nova Coop, che include i fatturati della Cooperativa e quelli delle sue principali controllate Nova Aeg e Sviluppo Dora, registra un valore complessivo della produzione consolidata pari a 2 miliardi e 261 milioni di euro, con un utile netto consolidato di 28,39 milioni di euro.

“In un anno non semplice da affrontare per via degli aumenti dei costi di gestione ancora determinati dai processi inflattivi, abbiamo confermato la buona governance che distingue la nostra cooperativa e la rende da tempo una delle realtà più performanti del sistema Coop. Abbiamo difeso le quote di mercato nell’area in cui operiamo, proseguendo nell’azione di sviluppo ed efficientamento della rete commerciale, di rafforzamento patrimoniale e confermando una forte propensione all’innovazione, sia sotto il profilo dell’offerta commerciale sia nel rapporto con i territori che ci ospitano. Tutto questo mentre rilanciavamo l’impegno in difesa del potere di acquisto di Soci e consumatori, scegliendo di assorbire direttamente parte dei rincari che hanno caratterizzato i beni di largo consumo, e mentre proseguivamo con le nostre attività sociali, in coerenza con l’obiettivo di concentrare sul binomio salute-sicurezza gli sforzi per poter davvero rappresentare un elemento di valore aggiunto per i nostri clienti” ha commentato il Presidente di Nova Coop Ernesto Dalle Rive.

Finiper Canova oltrepassa i 3 miliardi di fatturato ed esce da Federdistribuzione

Più di 3 miliardi di fatturato e oltre 200 milioni di Ebitda: con questi risultati, mai raggiunti prima d’ora, Finiper Canova chiude il 2023 e si avvia verso una nuova fase che inizia con l’uscita da Federdistribuzione. Nonostante l’ottimo rapporto di collaborazione, il gruppo lombardo ha deciso infatti di lasciare l’associazione presieduta da Carlo Buttarelli ritenendo che, in una fase di trasformazione organizzativa, una posizione di autonomia rispetto a tutte le associazioni imprenditoriali di settore sia più funzionale al raggiungimento dei propri obiettivi.

Nato nel 1974 da un’idea di Marco Brunelli col marchio Iper La grande i, il gruppo è cresciuto anno dopo anno superando i confini tradizionali della grande distribuzione organizzata affermandosi con formati diversi dall’ipermercato ma complementari. Il primo passo è stato l’acquisizione della catena Unes, finalizzata a completare l’offerta e soddisfare le esigenze dei consumatori che richiedono un’esperienza d’acquisto più immediata e di prossimità. In seguito è nato il brand il Viaggiator Goloso, asset strategico e oggi un punto di forza del gruppo.

Marco Brunelli

Impegnandosi per evolvere sia il concetto di centro commerciale (con la creazione di Piazza Portello a Milano e Il Centro di Arese), sia l’approccio alla ristorazione (con diversi ristoranti firmati Iper La grande i e format come Caffè Portello, Rom’Antica, Cremamore e Ristò), il Gruppo di Brunelli, a ormai cinquant’anni dalla sua fondazione, continua a seguire una visione imprenditoriale che affianca al ruolo di distributore anche quello di produttore.

“Siamo orgogliosi di quanto abbiamo conseguito nel 2023, un anno di consolidamento e di cambiamenti positivi che hanno posto le basi per una visione che trascende il singolo brand e diventa una visione sempre più di gruppo, abbracciando tutte le anime commerciali al suo interno. Guardiamo avanti con l’impegno di valorizzare ogni aspetto, sviluppando non solo le realtà già esistenti ma anche valutando nuovi formati che rispondano alle mutevoli esigenze del mercato” commenta Christophe Mosca, Direttore Generale Gruppo Finiper Canova.

Nicola Martelli è il nuovo Presidente del Consorzio del Prosciutto di San Daniele

Nicola Martelli è il nuovo Presidente del Consorzio del Prosciutto di San Daniele. 45enne amministratore delegato dell’azienda Martelli il 27 S.r.l., Martelli succede a Giuseppe Villani, Presidente dal 2015, e rimarrà in carica per il prossimo triennio.

“È un grande onore e una grande responsabilità ricevere l’incarico di rappresentare il Consiglio di amministrazione e tutti i produttori del Prosciutto di San Daniele, un impegno che affronto con entusiasmo e passione” ha detto il neopresidente. “Ho molto rispetto per questo prodotto unico, per il territorio e per le persone che lo producono. Il Prosciutto di San Daniele è, e dovrà essere, un esempio di sostenibilità e di alta qualità per tutta la salumeria italiana. Ci aspettano molti impegni, ma sono sicuro che ponendo al centro la qualità del San Daniele DOP e il cliente riusciremo a raggiungere gli obiettivi prefissati”.

A comporre il neo Consiglio di amministrazione sono i consiglieri Stefano Aimaretti, Lorenzo Bagatto, Erika Bassi, Angelo Coradazzi, Tiziano Ferrarini, Claudio Palladi e Marco Pulici. Il Consiglio ha designato i due vicepresidenti Lorenzo Bagatto e Marco Pulici, quest’ultimo con funzioni vicarie, e ha anche provveduto alla nomina dei due membri della “Commissione di gestione della filiera” per la componente prosciuttifici per il triennio 2024-2026, nelle persone di Stefano Aimaretti e Claudio Palladi; quest’ultimo è stato nominato presidente della stessa Commissione.

L’assemblea dei produttori inoltre ha approvato il bilancio dello scorso anno e analizzato l’andamento del comparto nel corso del 2023. La produzione totale del San Daniele DOP è stata di oltre 2.590.000 cosce avviate alla lavorazione con un fatturato complessivo di 360 milioni di euro. Il numero di vaschette di Prosciutto di San Daniele pre-affettato ha superato i 21,3 milioni di confezioni certificate, pari a 407.000 prosciutti (+1% rispetto all’anno precedente), per un totale di oltre 2 milioni di chilogrammi, confermandosi come una tendenza consolidata in linea con le nuove modalità di consumo.

La quota di export nel 2023 ha registrato una crescita e si attesta al 19% rispetto alle vendite totali con circa 3 milioni di chilogrammi indirizzati al mercato extra Italia. Il 55% delle quote totali di export è stato destinato all’Unione Europea, mentre il restante 45% è stato esportato in Paesi terzi. I Paesi che detengono la quota più rilevante per l’esportazione del Prosciutto di San Daniele DOP si confermano in ordine di volumi: Francia, Stati Uniti, Australia, Germania e Belgio. Gli altri principali mercati esteri di destinazione sono Svizzera, Austria, Regno Unito, Lussemburgo e Canada. Nel 2023 si registrano ottime performance, in ordine di volume esportato, per Stati Uniti (+11%), Australia (+7%), Regno Unito (+30%) e Repubblica Ceca (+18%).

Bilancio positivo per SES: circa 7 milioni di visitatori fanno segnare +1,3%

È positivo il bilancio del 2023 per il gestore di centri commerciali SES – Spar European Shopping Centers. Il fatturato lordo nei tre centri commerciali SES in Norditalia, fra commercio, ristorazione, e servizi, è cresciuto del 1,3%. Sono stati circa 7 milioni i visitatori che durante l’anno passato hanno frequentato le gallerie e questo ha reso particolarmente attrattivi i centri per i tenants: sono stati stipulati nuovi contratti e prolungati gli esistenti, sia per le ancore che per le piccole superfici.

Come quarta nuova location nel portfolio di SES, a settembre 2023 è arrivato il centro commerciale Il Grifone a Bassano del Grappa (Vicenza): in questo modo, unitamente ad altre dieci strutture minori di prossimità, SES gestisce in Italia una GLA complessiva di 163.000 mq e circa 280 negozi. Inoltre SES Italy continua la propria politica relativa alla sostenibilità avendo realizzato un grande impianto fotovoltaico presso il centro commerciale Le Brentelle. 

“I numeri dell’anno passato ci hanno spinto a seguire la gestione dei centri commerciali come spazi pulsanti di vita. In generale vediamo un consolidamento delle posizioni nel commercio e le nostre location continuano a essere molto richieste grazie all’alta valutazione di merito e alle elevate frequenze” commenta Christoph Andexlinger, Ceo di SES Spar European Shopping Centers.

Sul fronte location, parecchie le richieste avanzate da brand importanti: nei mall de Le Brentelle e Ipercity è iniziata una completa ristrutturazione della food court che nel 2024 è stata completata con l’apertura di due ristoranti Dispensa Emilia e due nuovi Pokè Sun Rice. Media World inoltre, in Ipercity, ha prolungato il contratto di affitto e realizzato una completa ristrutturazione. Altre nuove insegne, fra le altre, sono in Ipercity Anna Virgili, e in Brentelle il jeans shop AKI 017. In totale, nel 2023, non ci sono state vacancies nei centri commerciali di SES Italy.

Accanto allo sviluppo commerciale, SES persegue anche un importante obiettivo legato all’efficienza tecnica di alto livello, in modo da consumare meno energia possibile e aumentare la quota di energia autoprodotta. Per tale ragione SES Italy investe costantemente in manutenzione, provvedimenti per ridurre il consumo di energia, ristrutturazioni e modernizzazioni. Il Centro Le Brentelle in Padova nel 2023 è stato attrezzato con un impianto fotovoltaico da 473 Kwh. I centri commerciali SES utilizzano, in Austria, Slovenia e Italia, un impianto di energy management certificato da TÜV Austria, certificato che è stato nel 2023 riconfermato e prolungato. Partendo da qui, SES si prepara all’introduzione di un sistema di gestione ambientale. I centri italiani gestiti da SES utilizzano 100% di energia da fonti rinnovabili, e dal 2016 utilizzano illuminazione a led.

Casalasco: fatturato in crescita a oltre 630 milioni (+27%). Determinante l’export

Il 2023 è stato un altro anno record per la filiera integrata del pomodoro in Italia specializzata nella trasformazione, confezionamento e commercializzazione dei suoi derivati. A testimoniarlo il bilancio del Gruppo Casalasco che, coi suoi cinque stabilimenti, ha lavorato 800.000 tonnellate di pomodoro fresco nella scorsa campagna consolidando il 7° posto a livello mondiale con un fatturato in crescita del 27% arrivato a superare i 630 milioni e con un EBITDA a 81,1 milioni di euro.

In continua crescita anche i mercati di sbocco finale, oltre 75 nel 2023, raggiunti sia coi marchi propri (Pomì e De Rica) che con le attività di co-packing e private label che coprono tutti i continenti con particolare focus sull’Estremo Oriente tra cui il Giappone dove il Gruppo ha recentemente finalizzato l’acquisizione della De Martino, primario operatore commerciale specializzato in mercati asiatici e scandinavi. La quota di fatturato sui mercati internazionali si conferma l’asset fondamentale per la crescita del Gruppo attestandosi a oltre i due terzi del fatturato complessivo con una quota nel segmento retail al 76% del totale. I derivati del pomodoro guidano le categorie prodotti con l’85% dei ricavi suddividi tra prodotti base, sughi pronti e ketchup.

Filiera, qualità, innovazione, ricerca & sviluppo, persone, ambiente e sicurezza sono i pilastri su cui si basa la strategia sostenibile di Casalasco che adotta un approccio trasparente nel rispetto di tutti i suoi stakeholders con la missione comune di costruire una catena efficiente e solida per la creazione del valore equamente ripartito lungo la filiera. Una grande attenzione è da sempre dedicata alle persone: con un picco pari a 2150 dipendenti nel corso della campagna del pomodoro, nel 2023 il numero di dipendenti a tempo indeterminato è aumentato del 10%. Se ai lavoratori presso gli stabilimenti si somma l’indotto rappresentato dalle aziende agricole socie del Consorzio Casalasco del Pomodoro e tutte le attività di logistica e distribuzione del gruppo, il numero di lavoratori coinvolti nella filiera Casalasco è di circa 10.000 unità, con un’età media intorno ai 40 anni. Il Gruppo ha portato avanti importanti progetti di crescita sul personale con oltre 16.000 ore di formazione specifica e piani di welfare volti a supportare il benessere dei dipendenti.

Il reparto Qualità di Casalasco ha effettuato oltre un milione di analisi qualitative presidiando tutte le fasi della filiera dal campo fino alla distribuzione di ogni singola confezione ed il dipartimento di Ricerca & Sviluppo ha generato oltre 100 nuovi progetti relativi a ricette e packaging innovativi. A tal proposito, nel 2023 sono stati avviati i lavori di riqualificazione dell’immobile in prossimità dello stabilimento di Fontanellato, con l’obiettivo di realizzare il nuovo Innovation Center del Gruppo volto a centralizzare in un unico polo tutte le attività di ricerca del Gruppo; l’inaugurazione è prevista entro il 2024. Lo scorso esercizio Casalasco ha investito circa 30 milioni di euro al fine di migliorare le prestazioni produttive ed ambientali. Il nuovo piano di sviluppo triennale prevede investimenti in asset industriali per un valore complessivo di oltre 50 milioni di euro focalizzati in particolare su efficientamento energetico, miglioramenti qualitativi e autoproduzione di energia. “Ormai da diversi anni la sostenibilità rappresenta per Casalasco un focus primario. Il 2023, oltre alla significativa crescita in termini di mercati, prodotti, ricavi, margini ha confermato anche lo sviluppo concreto della cultura sociale e ambientale che da sempre ci coinvolge e traina la nostra operatività giorno dopo giorno” ha detto Costantino Vaia, CEO di Casalasco SpA.

Laura Gabrielli è il nuovo Presidente della Magazzini Gabrielli SpA

Laura Gabrielli è il nuovo Presidente della Magazzini Gabrielli SpA. Accanto a lei, in Consiglio di Amministrazione, siederanno Luciano, Luca e Roberta Gabrielli e i due consiglieri esterni Roberto Masi (Vice Presidente) e Giuseppe Mondavi. Gabrielli, classe ’73, coniugata col conduttore televisivo Massimiliano Ossini e con tre figli e una laurea in economia aziendale alla Bocconi di Milano, è membro del consiglio di amministrazione della Magazzini Gabrielli dal 2002 e per dieci anni, dal 2014 ad oggi, è stata anche Amministratore Delegato della partecipata FG Gallerie Commerciali Spa.

“Sono onorata di questo nuovo incarico che mi vedrà alla guida dell’azienda di famiglia. Si apre una nuova fase della vita aziendale ma la mia nomina è nel segno della continuità, avendo ricevuto il testimone da mio padre e potendo contare ancora su di lui in consiglio di amministrazione oltre ai due miei cugini e ai due consiglieri esterni che collaborano con il gruppo da anni e che porteranno competenza e visione strategica” ha detto Laura Gabrielli.

Con la nuova governance, la neo presidente continuerà dunque a portare avanti gli obiettivi di consolidamento e di crescita, avendo come driver principale la sostenibilità economica, sociale e ambientale, con un occhio di riguardo alla territorialità. “Abbiamo il dovere di valorizzare il grande patrimonio che abbiamo costruito nel corso degli anni, operando in modo sano per vincere le sfide che il mercato ci pone e continuando a porre le persone al centro di ogni scelta aziendale” prosegue Laura Gabrielli. “I punti vendita sono i luoghi dove possiamo offrire ogni giorno ai nostri clienti assortimenti e servizi per rendere sempre più unica l’esperienza di acquisto. Esaltare i prodotti della nostra terra e offrire qualità e freschezza continueranno a essere quindi tra i nostri principali obiettivi strategici e lo faremo puntando sempre di più sulla nostra marca commerciale Consilia e sulle nostre linee Selezione Qualità e Fatti Buoni. Il mio impegno sarà massimo anche verso tutto ciò che gravita intorno alla Magazzini Gabrielli”.

L’assemblea che ha ratificato la nomina del nuovo vertice dell’azienda ha anche approvato il Bilancio relativo all’esercizio 2023: con un fatturato pari a 1,096 miliardi di euro, Magazzini Gabrielli ha superato, per la prima volta nella storia, la soglia del miliardo di euro, con una crescita del 23,35% rispetto all’anno precedente, con un utile netto che è cresciuto del 53.80% e pari a 34,228 milioni di euro. L’EBITDA ha raggiunto i 77,9 milioni di euro che corrisponde al 7,1% del fatturato. La struttura retail, tra diretti e indiretti, è composta da 320 punti vendita presenti nelle cinque regioni Marche, Abruzzo, Molise, Umbria e Lazio con i marchi Oasi, Tigre e Tigre Amico. Lo sviluppo della rete commerciale, nel corso del 2023, è stato caratterizzato anche dall’acquisizione degli oltre cinquanta punti vendita tra Roma e provincia a marchio Coop. L’ingresso nel Gruppo Selex, prima centrale di acquisto italiana della grande distribuzione, avvenuto tre anni fa, si è rivelato quindi una scelta vincente.

Roncadin chiude il 2023 a 175 milioni. Ora investimenti in welfare e formazione

Il Gruppo Roncadin, attivo nella produzione di pizze surgelate, pinse e prodotti freschi da banco frigo, archivia il 2023 con un fatturato di 175 milioni di euro. “Pur riscontrando una flessione in termini di volumi di produzione, siamo riusciti a mantenere i livelli di fatturato nonostante sul nostro comparto abbiano pesato le dinamiche inflazionistiche che hanno portato i consumatori a essere particolarmente attenti al prezzo” commenta l’Amministratore Delegato Dario Roncadin.

L’intenzione dell’azienda friulana di crescere e svilupparsi, mettendo al centro il benessere delle persone che vi lavorano e il rispetto del pianeta, è confermata da numerosi progetti e investimenti. In particolare, per la sostenibilità ambientale Roncadin investe 1,6 milioni di euro all’anno, pari al 34% degli investimenti complessivi annui. Inoltre, pur nello scenario economico complicato, Roncadin continua a investire sulle persone e a consolidare l’occupazione.

“L’obiettivo è garantire alle nostre persone sicurezza, benessere e possibilità di crescita nella nostra realtà. Per questo, negli anni, abbiamo implementato una gestione sempre più orientata sulla conciliazione famiglia-lavoro e sulla flessibilità oraria, sul part-time (adottato dal 71,7% delle nostre persone), nonché su una generale evoluzione dei processi aziendali per puntare al coinvolgimento del team e alla crescita delle professionalità e delle soft skill” aggiunge l’AD dell’azienda.

Il 78,3% della forza lavoro di Roncadin è costituito da donne, l’età media del personale è di 44,5 anni e la fascia under 30 costituisce l’11,45% della popolazione aziendale. Per attrarre e mantenere i talenti, specie in un territorio soggetto a spopolamento come quello di Meduno, Roncadin punta sulla formazione, su un evoluto sistema di welfare aziendale, su un Cral molto attivo, su servizi di supporto alle famiglie come il centro estivo (Grest), su un ambiente di lavoro improntato al benessere organizzativo, alla salute e alla sicurezza, nonché su una generale condivisione di valori e responsabilità sociale.

“Le lavoratrici e i lavoratori di Roncadin sono i nostri primi “ambasciatori” ed è importante per loro la consapevolezza di far parte di un’azienda che è quasi una famiglia, che ha a cuore il territorio e l’ambiente e che vuole giocare un ruolo di primo piano nella comunità locale, operando per il bene comune. Del resto, è questo che abbiamo sancito nel nostro statuto diventando, qualche anno fa, Società Benefit” conclude Dario Roncadin.

Aspiag Service archivia il 2023 a 2,71 miliardi e investe in rete vendita e ambiente

Prosegue la crescita di Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar in Triveneto, Emilia-Romagna e Lombardia, che ha chiuso il 2023 con un fatturato pari a 2,71 miliardi di euro, in crescita del 6,3% rispetto all’anno precedente.

Tale sviluppo ha contribuito a un significativo programma di investimenti che l’azienda ha messo in campo pari a circa 68 milioni di euro destinati al consolidamento e all’espansione della rete vendita tra nuove aperture (9) e ristrutturazioni (5) in tutti i territori che l’azienda presidia. Uno sviluppo del network a cui ha corrisposto anche un incremento dei livelli occupazionali con 405 nuove assunzioni che portano a 9.285 il numero di collaboratori nelle cinque regioni di competenza.

“Stiamo proseguendo il percorso di consolidamento del brand dell’abete nelle nostre regioni di riferimento nonostante il fenomeno inflazionistico abbia generato forte incertezza sugli acquisti, incidendo ancora molto sui consumi. Abbiamo proseguito nei nostri programmi di investimento che hanno portato a un ulteriore sviluppo della nostra rete di vendita e a un contestuale incremento dei livelli occupazionali, con oltre 400 nuovi collaboratori assunti. È cresciuto e si sta consolidando sempre più anche il rapporto di partnership con i nostri imprenditori affiliati, così come si potenzia quello con i nostri fornitori all’interno di progetti di valorizzazione delle filiere corte, delle produzioni agroalimentari regionali e dei prodotti micro-locali. In ultima analisi, sicuramente un driver strategico di sviluppo si è dimostrato essere il prodotto a marchio, che ha registrato un’ulteriore crescita nelle vendite rispetto ai dati 2022 e che raccoglie ampio consenso da parte della nostra clientela per l’ottimo rapporto fra qualità e prezzo” ha detto Christof Rissbacher, Presidente del Comitato di Aspiag Service.

Oggi sono 6.659 le referenze a marchio Despar disponibili a scaffale, in grado di soddisfare ogni esigenza di spesa unendo qualità e convenienza. Particolarmente significativo nell’ambito private label è stato l’apporto di S-Budget, il marchio esclusivo che comprende un paniere completo di oltre 700 prodotti alimentari e non come pasta, farina, burro, surgelati, prodotti per l’igiene della casa, capace di garantire un risparmio medio del 30% sul carrello. La linea di prodotti S-Budget, rivolta a un target di clientela che vuole risparmiare scegliendo prodotti con prezzi stabili e bassi, nel 2023 ha registrato una crescita del fatturato del 18% rispetto all’anno precedente.

Come annunciato, gli investimenti sono stati destinati principalmente allo sviluppo e consolidamento sui territori delle cinque regioni di riferimento attraverso nuove aperture e il restyling di punti vendita esistenti. In particolare, nel 2023 sono stati aperti 9 nuovi punti vendita, di cui 2 a gestione diretta a Cremona (CR) e Santarcangelo di Romagna (RN) e 7 negozi di imprenditori affiliati, che portano la rete a 554 punti vendita complessivi (250 diretti e 304 affiliati). Inoltre sono state 5 le ristrutturazioni di negozi tra diretti e affiliati nei diversi territori presidiati dall’azienda, nell’ottica di migliorare l’esperienza di spesa e favorire uno sviluppo del network secondo sempre più elevati standard di sostenibilità e di riduzione dell’impatto ambientale. Lo sviluppo della rete vendita ha interessato tutte le cinque regioni presidiate dall’azienda, sia in una prospettiva di consolidamento nelle regioni più storiche come Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige, sia di ulteriore crescita nelle regioni dove la presenza è più recente come Emilia-Romagna e Lombardia.

Allo sviluppo sul territorio ha corrisposto anche un incremento dei livelli occupazionali che ha portato il totale dei collaboratori a 9.285, di cui il 63,4% è rappresentato da donne. Una grande famiglia in crescita che vuole offrire alle proprie persone stabilità e certezze, come dimostrano il basso livello di turnover in uscita e il fatto che l’88,5% dei contratti è a tempo indeterminato. Centrale nella strategia di sviluppo è la valorizzazione delle filiere corte e dei micro-localismi, un progetto con il quale l’azienda intende evidenziare le produzioni dei piccoli produttori dei territori, portando nei punti vendita anche quelle micro-produzioni a chilometro zero che non potrebbero altrimenti trovare spazio nel canale della Gdo. Testimonianza di questo impegno è rappresentata dal brand “Sapori del Territorio”, il marchio che raccoglie oggi oltre 3.400 referenze a scaffale provenienti da circa 400 produttori locali. Il progetto si traduce nell’impegno a condividere e testimoniare la genuina cultura enogastronomica dei territori e nella possibilità di costruire nuove sinergie con produttori selezionati, non soltanto attraverso la promozione delle loro specialità nei punti vendita, ma portando anche il cliente a contatto diretto con la loro esperienza, organizzando iniziative ed eventi speciali che permettano alle persone di sperimentare in modo concreto la qualità del prodotto. Sempre nella prospettiva di valorizzare le filiere corte e le produzioni agroalimentari regionali, è continuata e si è rafforzata anche nel corso del 2023 la sinergia con le istituzioni locali per l’implementazione di protocolli regionali che puntano a valorizzare i prodotti locali e certificati DOP, IGP e STG e consentono di sostenere i prodotti regionali dalla produzione fino alla commercializzazione, sviluppando una filiera corta “dal campo alla vendita”. I protocolli attivati sono: “Veneto – The Land of Venice” per le denominazioni geografiche del Veneto, “Io sono FVG” per le eccellenze del Friuli-Venezia Giulia, “I love Trentino” per i prodotti trentini e “Qualità Alto Adige” per quelli altoatesini.

Grande impegno ha riguardato anche il fronte della sostenibilità: Aspiag Service è stata la prima azienda della grande distribuzione organizzata a ottenere nel 2013 la certificazione UNI EN ISO 14001 per il proprio sistema di gestione ambientale e nel 2023 ha festeggiato il traguardo dei dieci anni dall’ottenimento della certificazione ambientale, rilasciata da TÜV Italia, che rappresenta il coronamento di una serie di attività che hanno portato il gruppo a gestire le proprie responsabilità ambientali in modo sistematico. Nel tempo l’azienda ha investito oltre 30 milioni di euro per l’efficientamento energetico di sedi e punti vendita e oggi la certificazione UNI EN ISO 14001 riguarda 71 siti che comprendono tutte le diverse tipologie di punti vendita, dagli ipermercati ai supermercati di piccole e medie dimensioni, alle piattaforme logistiche fino al polo agro alimentare Agrologic.

Grande attenzione, infine, è stata posta alla salute e sicurezza sul lavoro: a seguito di verifica svolta da parte dell’ente leader a livello nazionale DNV, nel mese di maggio 2023 è stata rinnovata la certificazione ISO 45001 per tutte le unità operative. Lo standard riguarda il Sistema di Gestione della Salute e della Sicurezza del Lavoro che ha come obiettivo è il continuo miglioramento delle procedure e la definizione, applicazione e condivisione delle migliori pratiche per garantire sicurezza e salute in ogni operazione, in ogni reparto e in tutte le sedi.

Penny: fatturato a 1,619 miliardi in un 2023 ricco di iniziative e crescita

Penny Italia chiude il 2023 con un fatturato di 1,619 miliardi di euro e una rete vendita di 449 negozi in 18 regioni. 70 i milioni investiti per le 34 aperture i 78 ammodernamenti e il lancio della nuova piattaforma logistica a Buti, Toscana, gettando già le basi per il nuovo fresh-hub di Buccinasco. Oltre mille le persone assunte e centinaia le crescite interne anche grazie alle oltre 30.000 ore di formazione erogate. È stato anche un anno record delle operazioni di acquisizione con focus capitale, ma non solo, che in poche settimane ha più che triplicato la presenza del brand a Roma che ora può contare su 25 punti vendita.

In tutta Italia i negozi Penny si sono rinnovati e trasformati, diventando più sostenibili ma anche garantendo reparti serviti che celebrano l’italianità, confermando a fine anno 120 macellerie e 117 gastronomie. Ma il 2023 è stato anche l’anno di importanti investimenti in tema di visibilità come il temporary store presso gli I-Days di Milano e la collaborazione con l’Aquafan di Riccione.

Nel 2023 la carta fedeltà di Penny è diventata 100% digitale, integrata nella nuova app, con la garanzia di una serie di vantaggi per i clienti del brand. In un anno difficile per molte famiglie colpite da tassi d’inflazione record, l’insegna ha difeso il potere d’acquisto ripensando il proprio programma fedeltà e introducendo il cash-back, un meccanismo semplice attraverso il quale il cliente può accumulare punti con la spesa e utilizzarli per richiedere prodotti omaggio dell’assortimento, buoni sconto o premi delle collezioni.

A coronare il 2023 di Penny, oltre alle sinergie con Too Good To Go e Banco Alimentare per combattere lo spreco di cibo, sono state le 12 referenze sviluppate con Airc per un’alimentazione che supporta la prevenzione, le 3 referenze da agricoltura aeroponica ricavate dal 95% di acqua risparmiata, e infine la collaborazione con Fondazione Progetto Arca e Croce Rossa Italiana a cui il brand e i suoi clienti sono riusciti a donare un’ambulanza.

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