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Buoni pasto per i dipendenti retail

Secondo lo studio Salary Guide 2024 di Hays Italia, nel corso del 2023 è stato rilevato un aumento della soddisfazione dei dipendenti del settore retail riguardo il proprio impiego, con una percentuale positiva del 56%: quando si tratta di scegliere un lavoro o valutare una nuova posizione lavorativa, comunque, il salario non è l’unico fattore preso in considerazione, ma anche il bilanciamento tra vita professionale e privata, i benefit offerti, l’ambiente di lavoro e le opportunità di sviluppo professionale.

Attualmente, il 67% dei professionisti del retail riceve benefit come computer, telefono, buoni pasto, assicurazione sanitaria e lavoro flessibile.

Per aumentare il benessere dei dipendenti le aziende del retail possono contare su benefit importanti come, appunto, i buoni pasto. I vantaggi dei buoni pasto per il settore retail sono molteplici, sia per le aziende che per i dipendenti. La normativa attuale, come spiega il CCNL commercio, riporta che i buoni pasto sono di norma sono degli strumenti facoltativi, ma anche nel caso in cui non siano inseriti nel CCNL ci sono tanti buoni motivi per erogarli ai propri dipendenti.

Come per il CCNL metalmeccanici, le aziende possono liberamente scegliere di corrispondere i buoni pasto seguendo le indicazioni dell’articolo 51 del TUIR, che stabilisce l’esenzione dalle tasse per un limite massimo di 4 euro per i buoni cartacei e di 8 euro per quelli digitali, che di conseguenza sono molto più convenienti. La convenienza fiscale, essendo i buoni pasto deducibili al 100%, non è l’unico motivo per scegliere i buoni pasto, ma anche la soddisfazione e la fidelizzazione dei dipendenti, che miglioreranno la qualità dei rapporti sul posto di lavoro.

I buoni pasto digitali rappresentano uno strumento esentasse di integrazione al reddito che permette all’azienda di recuperare i costi sostenuti e ai collaboratori di utilizzarli presso supermercati, alimentari, bar, ristoranti e molto altro (anche online).

I dipendenti potranno contare su una pausa pranzo di qualità, migliorando i rapporti con i colleghi, preferendo andare a pranzo insieme anziché consumare un pasto frettoloso portato da casa. I buoni pasto sono infatti un vantaggio economico, ma anche sociale e sono comodamente utilizzabili anche tramite app.

Satispay, buoni pasto accettati anche dal Gruppo Esselunga

A pochi giorni dall’intesa con Carrefour, Satispay raddoppia e annuncia l’accordo con Esselunga. I buoni pasto di nuova generazione, pensati e sviluppati da Satispay per generare il massimo valore per gli utilizzatori e la rete di accettazione, raggiungono così uno dei più radicati gruppi italiani.

Si tratta di una partnership strategica che semplifica la spesa alle migliaia di dipendenti che già oggi fruiscono dei Buoni Pasto Satispay. Il modello proposto da Satispay si sta affermando sempre più anche come strumento al servizio della spesa, alimentando un trend virtuoso che genera valore sia per i consumatori che per il contesto economico territoriale in cui si inserisce.

“Siamo orgogliosi di annunciare questa partnership con il Gruppo Esselunga che rinnova l’impegno e la fiducia in Satispay, già scelta nel 2017 come strumento di pagamento, e che rappresenta per noi un importante tassello di crescita. Questa integrazione valorizza l’impegno di Satispay che ha creato e diffuso un singolo strumento che racchiude efficienza, comodità ed etica” commenta Angela Avino, Chief Business Development Officer di Satispay.

Satispay Buoni Pasto ridisegna completamente l’esperienza d’uso per i clienti: i buoni pasto, totalmente digitali, infatti saranno caricati automaticamente su una sezione dedicata nell’app Satispay del lavoratore che potrà pagare nei diversi negozi di Esselunga e Bar Atlantic utilizzando sia il buono pasto che l’eventuale importo extra prelevato dal suo wallet personale. Un processo fluido e veloce come un normale pagamento effettuato con l’app Satispay che velocizza l’operazione alla cassa e permette di utilizzare i buoni anche nei giorni festivi e che avrà una durata di 1 anno.

Buoni Pasto, c’è l’accordo tra Satispay e Carrefour

Satispay amplia la sua rete di accettazione nella grande distribuzione portando i Buoni Pasto Satispay nei negozi Carrefour. L’azienda li accetterà quindi come metodo di pagamento all’interno dei suoi punti vendita sparsi sul territorio nazionale attraverso un piano progressivo di roll out che si completerà nei primi mesi del 2025. Per offrire un’esperienza fluida nell’utilizzo, sarà possibile trovare lo shop Carrefour più vicino attraverso il filtro Buoni Pasto direttamente sull’app Satispay del lavoratore.

Il gruppo Carrefour, che sta adottando un approccio sempre più digitale, centrato sul cliente e sull’omnicanalità, mira a ottimizzare processi operativi e modelli di creazione del valore in tutti gli aspetti del suo business. Entro il 2026 vuole infatti diventare la prima Digital Retail Company e ha trovato nella tech company unicorno un partner per raggiungere questo importante obiettivo.

“Siamo particolarmente orgogliosi di annunciare questo accordo con Satispay, che ci permetterà di proseguire nel nostro impegno quotidiano per garantire ai consumatori un’esperienza di acquisto sempre più semplice, intuitiva e omnicanale, in linea con l’obiettivo di diventare una Digital Retail Company. La collaborazione con Satispay ci permetterà di portare innovazione nel mondo dei buoni pasto e di dare la possibilità ai nostri clienti di utilizzare i loro buoni pasto digitali, vivendo la spesa quotidiana in modo smart e veloce” commenta Marco Schiavi, Head of Finance & Treasury – Finance Director di Carrefour Italia.

I buoni pasto, totalmente digitali, saranno caricati automaticamente su una sezione dedicata nell’app Satispay del lavoratore. Il pagamento potrà avvenire utilizzando sia il buono pasto che l’eventuale importo extra prelevato dal wallet personale. Un processo fluido e veloce come un normale pagamento effettuato con l’app Satispay che velocizza l’operazione alla cassa e permette di utilizzare i buoni anche nei giorni festivi e che avrà una durata di un anno.

Buoni pasto al discount, Penny e Coverflex uniti in un sodalizio

La nuova frontiera dei buoni pasto è nei discount: dopo MD e Satispay tocca a Penny e Coverflex allearsi in una partnership. I clienti che dispongono di buoni pasto Coverflex potranno quindi utilizzare la loro Coverflex Voucher Card in tutti i punti vendita Penny, pagando in negozio in un’unica transazione, semplicemente appoggiando la carta sul POS grazie alla possibilità di combinare buoni pasto e crediti extra pre-caricati sulla propria Coverflex Card.

Questa intesa propone una soluzione efficace a tutti coloro che non vogliono rinunciare alla qualità ma hanno poco tempo da dedicare alla spesa. Grazie alle commissioni azzerate i buoni pasto Coverflex sono inoltre economicamente sostenibili per gli operatori della Gdo e ancora più per i discount, che possono accettare questa forma di pagamento senza compromettere i propri margini, offrendo un servizio aggiuntivo particolarmente richiesto e apprezzato dai clienti.

“Il nostro obiettivo in Coverflex è rendere il buono pasto realmente spendibile per i dipendenti ed economicamente sostenibile per la grande distribuzione. Questa partnership strategica con Penny ci permette di rispondere a un importante desiderio degli utenti: poter utilizzare i propri buoni pasto nel discount di fiducia, ottimizzando ulteriormente il risparmio”, commenta Francesca Pedroni, Head of Network per Coverflex.

“Quando si ha la responsabilità di studiare soluzioni finanziarie, la sfida è prendere coscienza che i processi aziendali impattano di continuo sulla vita delle persone, clienti e collaboratori. Si vince quando si crea benessere condiviso ed efficienza nel valorizzare gli strumenti a disposizione, con operazioni win-win proprio come questa operazione con Coverflex” aggiunge Marina Enna, Administration & Financial Penny Italia.

Buoni pasto spendibili al discount: siglata la collaborazione tra MD e Satispay

Dal primo febbraio 2024 i buoni pasto Satispay sono spendibili negli 800 punti vendita MD dislocati in Italia. Alla luce del trend inflazionistico che ha influito sul carovita, si rivela strategica questa partnership stretta tra le due aziende: la tecnologia diventa uno strumento al servizio della spesa, capace di alimentare un trend virtuoso che genera valore per i consumatori e per il contesto economico territoriale in cui si inseriscono.

L’accordo è reso possibile grazie alla sostenibilità del modello Buoni Pasto di Satispay e il suo impatto positivo per gli esercenti. A differenza degli altri player del settore, il modello Satispay Buoni Pasto infatti è basato su commissioni contenute per gli esercenti che accettano i buoni. Questo modello ha consentito a MD di trovare una soluzione congeniale per combinare le esigenze dei clienti e quelle dell’insegna, rendendo l’esperienza d’acquisto più veloce e vantaggiosa. I lavoratori clienti vedono i loro buoni pasto accettati da più controparti, e dove in questo momento c’è più bisogno, possono anche fare la spesa a prezzi contenuti con un’esperienza d’acquisto ancora più fluida. I buoni pasto, totalmente digitali, saranno caricati automaticamente su una sezione dedicata nell’app Satispay del lavoratore che potrà pagare nei punti vendita MD utilizzando sia il buono pasto che l’eventuale importo extra prelevato dal suo wallet personale. Un processo veloce come un normale pagamento effettuato con l’app Satispay che velocizza l’operazione alla cassa e permette di utilizzare i buoni anche nei giorni festivi.

“La partnership con Satispay si inserisce in un processo di costante ricerca dell’insegna di soluzioni innovative per soddisfare le aspettative dei nostri clienti. Riconosciamo l’importanza di adattarci alle esigenze di consumatori evoluti e digital oriented e abbiamo individuato nei Buoni Pasto Satispay un’opportunità per offrire un’opzione sostenibile e trasversale” ha detto Giuseppe Cantone, Direttore Commerciale di MD.

“Siamo lieti di collaborare con MD, che per la prima volta in Italia introduce nel mondo discount i buoni pasto e decide di farlo con il nostro servizio. È la conferma di essere riusciti a trasferire le caratteristiche di convenienza ed etica che abbiamo combinato in un unico strumento. Questa partnership è la testimonianza del valore aggiunto di cui tutti i lavoratori clienti della catena beneficeranno grazie a Satispay Buoni Pasto” ha aggiunto Luca Palermo, Chief Business Development Officer B2B di Satispay.

Consolidata la collaborazione tra Coop e Up Day: si potrà pagare coi buoni pasto anche la spesa online

Up Day, azienda che opera nel mercato dei servizi alle imprese e alla persona, ha firmato una partnership con EasyCoop, il servizio di spesa online di Coop Alleanza 3.0., con cui viene estesa anche agli utenti della sua piattaforma di e-commerce la possibilità di fare la spesa con i buoni pasto Up Day. Si amplia così una collaborazione partita nel 2004 con la rete fisica dei supermercati Coop.

La scelta di ampliare al canale digitale l’uso dei buoni pasto nasce dall’analisi degli acquisti dei prodotti offerti da Coop Alleanza 3.0 tramite l’uso di buoni pasto Up Day che, solo nel 2023, sono stati utilizzati da oltre 150 mila tra soci e consumatori presso i punti vendita della Cooperativa. A trainare le città dove i clienti di Coop Allenza 3.0 prediligono maggiormente i buoni Up Day sono Bologna con 45mila utilizzatori, Modena con 15mila, e Ravenna con 10mila. Seguono Ferrara, Parma e Reggio Emilia.

“Ampliare i servizi offerti dando la possibilità di usufruire dei buoni pasto anche digitalmente rappresenta un’evoluzione e un’attenzione al mercato e al cambiamento dei bisogni e delle abitudini di consumo dei clienti” afferma Mariacristina Bertolini, direttrice e vicepresidente di Up Day. “La partnership con EasyCoop rappresenta un’ulteriore implementazione dei nostri servizi per ampliare l’uso che il consumatore può fare dei nostri buoni pasto e quindi migliorare l’offerta a sua disposizione”.

“Da oggi, le stesse opportunità offerte di utilizzo dei buoni pasto sono a disposizione anche dei nostri clienti digitali e questo rappresenta un importante salto avanti per tutte le persone che utilizzano questo strumento di pagamento” aggiunge Gian Maria Gentile, Direttore Generale di Easycoop.

Sul sito di EasyCoop o sull’app è disponibile il servizio di utilizzo dei buoni Up Day per gli articoli e le modalità previsti dalla normativa che regolamenta i buoni pasto e programmare la consegna a domicilio. É possibile usufruire fino a 8 buoni pasto Up Day per transazione. Per una spesa di almeno 110€, fino all’80% del valore dei prodotti alimentari e bevande contenuti nel carrello. Con l’app ‘Buoni Up Day’ e il sito utilizzatori.day.it è possibile utilizzare tutti i servizi Up Day con un unico strumento. La spesa online può essere effettuata utilizzando I buoni pasto in cloud.

Up Day lancia una nuova sfida allo spreco alimentare

Up Day, azienda leader nel mercato dei buoni pasto, dando seguito al successo raggiunto dalla sua App Antispreco LastMinuteSottoCasa (LMSC) rilancia con una nuova soluzione digitale che unisce il servizio ottimizzato per il controllo delle scadenze all’invio automatico di offerte scontate ai clienti. Dopo aver sostenuto la crescita dell’App LMSC (con più di 30mila tonnellate di cibo salvato dalla spazzatura), Up Day torna sulla scena con uno strumento inedito, offerto in particolare alla GDO per rendere il controllo delle scadenze dei prodotti alimentari digitale, semplice e veloce, informando automaticamente i cittadini di zona sulle offerte disponibili. Centinaia di euro risparmiati ogni mese per ogni punto vendita sui prodotti svalorizzati,grazie a questo nuovo sistema di monitoraggio dei prodotti in scadenza, già utilizzato oggi presso Carrefour Express, PAM e CRAI.

Marc Buisson, A.D. di Up Day, dichiara: “Forti dell’esperienza con il mondo della GDO a livello di gruppo e di quella con i commercianti di prossimità grazie a LastMinuteSottoCasa, abbiamo rilevato l’importanza di innovare il controllo quotidiano delle scadenze. La lunghezza e l’onerosità di questa attività, oggi spesso svolta manualmente e con il possibile errore umano sempre dietro l’angolo, aumentano il rischio che alcuni prodotti in scadenza restino “dimenticati” e invenduti sugli scaffali, contribuendo ad aumentare il fenomeno dello spreco alimentare e causando una perdita economica per l’esercente. LMSC ha quindi innovato la sua offerta, integrando la propria App con la soluzione iThanks, ideata da una giovane startup torinese, per offrire agli esercenti un efficace strumento‘chiavi-in-mano’“.

Marco Cartolano, co-fondatore di iThanks, dichiara: “Siamo felici di collaborare con una grande azienda come Up Day, come noi molto sensibile al tema dello spreco alimentare. Siamo sicuri che grazie a questa partnership si potrà offrire un importante contributo alla GDO grazie al nostro innovativo assistente digitale, integrato con un eccellente servizio di digital marketing quotidiano. Il significativo miglioramento dei margini sarà riscontrabile dai nostri clienti già dopo i primi mesi di utilizzo. Da oggi anche i piccoli imprenditori privi di una divisione sistemi informatici potranno essere competitivi al pari dei grandi gruppi della distribuzione”.

Tramite un comune smartphone, per l’esercente sarà possibile identificare con precisione e rapidità i prodotti vicini alla scadenza, riducendo di oltre il 70% il tempo di controllo, ottenendo informazioni di elevato dettaglio sui prodotti maggiormente a rischio svalorizzazione e dando vita ad una quotidiana comunicazione digitale automatica verso i cittadini di zona.

Con questa nuova soluzione, Up Day si cala ancor più nel ruolo di foodwaste fighter, non solo salvando gli invenduti alla fine del loro ciclo di vita, ma impegnandosi nella lotta allo spreco alimentare fin dall’inizio del ciclo distributivo.

Partnership digitale tra Edenred e Tigros

La pandemia ha alimentato in modo significativo lo shopping online tirandosi dietro anche i servizi correlati come i ticket elettronici della spesa effettuata in Rete. In tale contesto nasce la partnership tra Edenred, leader mondiale nelle soluzioni che innovano e semplificano il mondo del lavoro, e Tigros, la catena di supermercati radicata tra Lombardia e Piemonte, che da oggi abbraccia, per l’appunto, anche la spesa online.

I clienti potranno i utilizzare i Ticket Restaurant e i buoni acquisto Edenred Shopping-Ticket Compliments anche nella loro versione digitale, oltre che nei 70 punti vendita presenti sul territorio e negli 8 ristoranti Buongusto, per la spesa online Tigros Casa con consegna nella città di Milano e provincia.

«Siamo molto orgogliosi di rafforzare la partnership con Tigros estendendo l’utilizzo dei nostri buoni pasto e buoni acquisto anche perla spesa online. Da sempre Edenred punta sul digitale per rispondere alle nuove esigenze e per semplificare l’attività quotidiana delle persone» dichiara Paola Blundo, Direttore Commerciale Merchants di Edenred Italia. «L’app Ticket Restaurant è oggi tra le prime dieci applicazioni dedicate al food più scaricate dagli italiani, e sta già riscuotendo successo anche l’app dedicata ai buoni acquisto Edenred Shopping-Ticket Compliments.Crediamo fortemente che la digitalizzazione sia fondamentale soprattutto in questo momento storico in cui si ricercano soluzioni e servizi da utilizzare ovunque e in qualsiasi momento».

«Questa collaborazione con Edenred contribuisce a rendere il nostro servizio di spesa online Tigros Casa ancora più pratico e comodo» – dichiara Tigros. «Puntiamo a migliorare costantemente l’esperienza della spesa online, come nei nostri punti vendita, cercando soluzioni innovative e, allo stesso tempo, semplici e rilevanti per i clienti, tenendo sempre al centro il valore della convenienza».

Buoni pasto: tassa occulta del 30%. L’allarme delle imprese di categoria

Buoni pasto: troppo cari per gli esercenti che devono accollarsi commissioni verso le società emettitrici e oneri finanziari. Morale: pagano una tassa occulta pari al 30%. La causa?

Le gare bandite da Consip per la fornitura del servizio alla pubblica amministrazione, che hanno ormai spinto le commissioni al di sopra del 20%.

Quindi?

Quindi, se non ci sarà un’inversione di rotta immediata, quasi tre milioni di dipendenti pubblici e privati potrebbero vedersi negata la possibilità di pagare il pranzo o la spesa con i ticket. Nel nostro Paese, inftti, sono circa 2,8 milioni i lavoratori  dotati di buoni pasto e il 64,7% di loro  li utilizza come prima forma di pagamento ogni volta che esce dall’ufficio.

Ecco l’allarme lanciato dai rappresentanti delle sei associazioni di categoria che rappresentano le imprese della distribuzione e della ristorazione del nostro Paese: Lino Enrico Stoppani, presidente Fipe- Confcommercio, Claudio Gradara, presidente Federdistribuzione, Luca Bernareggi, presidente ANCC Coop, Corrado Luca Bianca, Coordinatore Nazionale FIEPeT Confesercenti, Sergio Imolesi, segretario generale ANCD Conad e Donatella Prampolini, presidente FIDA-Confcommercio.

È evidente – sottolineano le associazioni – che lo Stato non può far pagare la propria spending review alle nostre imprese. Così facendo si mette a rischio un sistema che dà un servizio importante a 3 milioni di lavoratori ogni giorno e si mettono in ginocchio decine di migliaia di imprese, tra pubblici esercizi, piccola e grande distribuzione commerciale. Nessuno può dimenticare che il buono pasto è un servizio che già gode di agevolazioni importanti in termini di decontribuzione e defiscalizzazione ”.

Il tavolo, oltre a promuovere una campagna di comunicazione congiunta che interesserà tutti gli esercizi della ristorazione e della distribuzione commerciale, ha anche deciso di avviare un’azione di responsabilità nei confronti di Consip per aver ignorato i campanelli d’allarme in merito alla vicenda Qui!Group, azienda leader dei buoni pasto alla pubblica amministrazione che, dopo essere stata dichiarata fallita a settembre 2018, ha lasciato 325 milioni di euro di debiti, di cui circa 200 milioni nei confronti degli esercizi convenzionati.

La stazione appaltante

Consip, effettua le gare formalmente con il sistema dell’offerta maggiormente vantaggiosa ma, di fatto proprio per la natura del buono pasto, al massimo ribasso. Nel corso dell’ultima gara aggiudicata a fine 2018, i 15 lotti, dal valore complessivo di 1 miliardo di euro, sono stati assegnati con uno sconto medio del 20% e con picchi al di sopra del 22%. Uno schema identico a quello del 2016, quando il ribasso medio si è assestato attorno al 15%. Questo livello di sconti, una volta sdoganato dal pubblico, sta diventando di riferimento anche per le gare private.

Risultato: un esercente vende prodotti e servizi per valore di 8 euro ma ne incassa 6,18. Aggiungendo a queste commissioni altri oneri finanziari, su buoni pasto del valore di 10mila euro, gli esercizi si vedono decurtare 3mila euro.

Qui!Group

In seguito al fallimento della principale società fornitrice di buoni pasto alla pubblica amministrazione, la Qui!Group di Genova, migliaia di piccole e grandi aziende della ristorazione e della distribuzione commerciale si sono ritrovate con circa 200 milioni di euro di crediti che sarà molto difficile  riscuotere. I rimborsi previsti, trattandosi di creditori chirografari, difficilmente arriveranno a coprire il 10% del credito, praticamente il valore dell’iva che i titolari dei locali hanno già anticipato allo Stato. Eppure Consip era a conoscenza già agli inizi del 2017 delle difficoltà della società di rimborsare i buoni pasto. Per questo il tavolo delle associazioni  ha deciso di avviare un’azione di responsabilità nei confronti della Consip per omesso controllo.

Day lancia il concorso fotografico dedicato a chi utilizza i suoi buoni pasto

Scatta una foto nel negozio dove pagherai con i tuoi buoni pasto digitali, e partecipa al concorso: è l’iniziativa lanciata da Day Gruppo Up, da trent’anni nel mercato dei servizi alle aziende e alle persone come il buono pasto, il buono regalo e piani di welfare.

Il nuovo concorso dedicato a tutti gl utilizzatori, è di fatto un contest fotografico che spinge a descrivere tramite immagini la propria “sacra” pausa pranzo, immortalandone l’aspetto che si ritiene più significativo, dalla location ai piatti più appetitosi e sfiziosi.

Fino a metà giugno, è possibile registrarsi sul sito Scatta e vinci con Day indicando tra i dati il numero del blocchetto o della ricarica dei buoni pasto digitali, caricare una foto che ritragga la propria pausa pranzo scattata nel locale dove il buono è stato utilizzato, e aggiungere una didascalia. La foto potrà anche essere condivisa sui propri social con l’hashtag #scattaevinciconday.

Sono previste dieci categorie di locale, dal ristorante al Fast Food al Take away, una al mese, e ogni mese è possibile caricare una foto per tipologia. Sarà il pubblico a stilare una classifica: le prime dieci più votate di ogni categoria verranno poi sottoposte al giudizio di una giuria che decreterà il vincitore di ognuna, secondo i criteri di valore artistico, originalità della foto ed efficacia nel rappresentare il tema della pausa pranzo.
Il più votato di ogni categoria può vincere 250 euro in buoni shopping Cadhoc e, in palio nell’estrazione finale tra tutti i partecipanti, 500 euro in buoni Cadhoc.

Day fa parte della multinazionale Gruppo UP, cooperativa sociale nata in Francia più di cinquanta anni fa e presente in 17 Paesi del mondo. Il gruppo ha 26 milioni di utenti e un fatturato di 7 miliardi di euro. In Italia raggiunge ogni giorno 16.000 aziende clienti e 500.000 lavoratori, collaborando quotidianamente con 110.000 partner affiliati, e realizza un fatturato di 500 milioni di euro con risultati sempre in crescita.

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