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Fedeltà dei dipendenti premiata, arriva Hausbrandt e salva Melegatti

Ancora un colpo di scena nella vicenda dello storico marchio dell’industria dolciaria Melegatti: a un passo dall’ennesima minaccia di chiusura arriva il Gruppo Hausbrandt Trieste 1892 che acquisisce la procura generale per la campagna pasquale e la produzione delle colombe del brand che ha inventato il pandoro. L’obiettivo finale del Gruppo è quello di rilevare l’azienda per risanarla, garantendo una continuità industriale e creando un grande gruppo “Made in Veneto” con prodotti complementari di entrambe le realtà, a partire naturalmente dal caffè, core business del gruppo trevigiano. 

L’accordo è stato stipulato presso il Tribunale di Verona, con la presentazione di una formale manifestazione di interesse nei confronti di Melegatti S.p.A. e la volontà di far ripartire in tempi brevissimi la produzione.  E questo a poche settimane dalla scadenza dei termini per depositare il piano di ristrutturazione dei debiti o il piano di concordato preventivo al tribunale di Verona. Hausbrandt avrebbe staccato un assegno di un milione di euro al Tribunale di Verona, il che garantirà la produzione pasquale. E per l’acquisizione si parla di 15 milioni di euro. Ma la volontà è quella di rilanciare il marchio. Tra le sinergie possibili tra i due brand, entrambi fondati a fine Ottocento, la linea di produzione di croissant e pasticceria da abbinare al caffè. La produzione di cornetti per la colazione avveniva nel nuovo stabilimento Melegatti di San Martino Buon Albergo (Verona), inaugurato appena un anno fa con un investimento di 15 milioni di euro, e chiuso da mesi.

Soprattutto, salvi sono i dipendenti. «Siamo entrati in un momento in cui bisognava entrare per salvare una realtà che tra 10 giorni starebbe stata persa – ha confermato al Sole 24 Ore il presidente di Hausbrandt Fabrizio Zanetti -. Entrando ora riusciamo a trattenere tutte le maestranze e la rete vendita è ancora magicamente in piedi. Sono stati tutti eroici a resistere fino ad oggi in attesa di una soluzione e come imprenditore ho espresso un grande apprezzamento per queste persone. Sono loro che oggi ci danno la possibilità di costruire un sogno imprenditoriale».

Un post Facebook dell’ottobre scorso

È questo l’ultimo colpo di scena di una vicenda travagliata partita l’estate scorsa con l’apertura della crisi (a seguito della sospensione del pagamento degli stipendi). E sono stati proprio i dipendenti a tenere in piedi caparbiamente la storica realtà. Prima lo scorso autunno. promuovendo sui social e nelle scuole una campagna per raccogliere ordini su dolci natalizi, con l’obiettivo, raggiunto ampiamente, di raccogliere ordini e vendere un milione e mezzo di pezzi. Poi continuando, contro ogni logica anche dopo che tutti sembravano essersi ritirati dalla trattativa, a tenere vivo nello storico stabilimento di San Giovanni Lupatoto, girandolo ogni mattino, il lievito madre che – leggenda o realtà – si vuole essere sempre lo stesso ceppo “avviato” nel lontano 1894 quando Domenico Melegatti fondò l’azienda. Che ora sembra proprio poter trarre un sospiro di sollievo.

 

Dopo 32 mesi in orbita si conclude la missione “Caffè nello spazio” della ISSpresso

È finita la missione della ISSpresso, la prima macchina espresso a capsule per lo spazio realizzata da Argotec per Lavazza – in partnership con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) che, installata all’interno del Nodo 1 della Stazione Spaziale Internazionale, ha creato un “angolo per pausa caffè” durante 11 spedizioni spaziali. L’avventura è infatti iniziata il 3 maggio 2015 durante la missione “Futura” di Samantha Cristoforetti e si è conclusa con la missione dell’ASI “Vita” dell’astronauta ESA Paolo Nespoli. In oltre due anni trascorsi nello spazio, ISSpresso ha percorso più di 650 milioni di chilometri a una velocità di 28.000 km/h, ha ammirato dalla Stazione Spaziale Internazionale circa 15.500 albe.

Si conclude dunque la missione “caffè nello spazio”. Fu Samantha Cristoforetti a gustare il primo caffè espresso della storia in stato di microgravità. ISSpresso ha permesso agli equipaggi di gustare un espresso Lavazza a regola d’arte in condizioni estreme, in un ambiente dove le regole che governano la fluidodinamica terrestre sono sovvertite dall’assenza di gravità. Una particolarità che è stata studiata. Dunque la crema e il caffè non potevano essere miscelati come sulla Terra, ma venivano separati, trasformando la tazzina tradizionale in uno speciale sacchetto detto “pouch”. Le operazioni di preparazione restavano però immutate, così da garantire la massima praticità e semplicità per un espresso da gustare attraverso una cannuccia. L’innovativo sistema a capsule ha permesso perfino di diversificare passando dal caffè lungo, alle bevande calde al brodo, attraverso la reidratazione degli alimenti.

Il valore e l’innovazione del progetto italiano ISSpresso sono stati raccontati dai media di più di 30 Paesi in tutto il mondo, con un eco sui social media che ha raggiunto superato le 950 milioni di impression, e la presenza in diversi eventi come: “Impact. Innovate. Integrate”, il forum sull’innovazione e la digitalizzazione dell’industria meccanica di Chicago, la mostra “Astronauts” alla Cité de L’espace di Tolosa, l’Expo 2017 – Future Energy in Kazakistan, sul set del film LIFE, pellicola americana ambientata in orbita sulla stazione spaziale internazionale.

L’interesse per il progetto è cresciuto quindi in tutto il mondo, tanto che il Victoria & Albert Museum di Londra ha scelto di includere un modello della macchina all’interno della mostra “The Future Starts Here”. Dal 12 maggio 2018, ISSpresso sarà quindi esposta tra gli oltre 100 oggetti di design che contribuiscono a dare forma al mondo di domani.

 

Altromercato lancia Ri-capsula, per un caffè eco-sostenibile e a misura di consumatore

Altromercato lancia Ri-capsula: una capsula riutilizzabile, grazie ad una tecnologia innovativa, proposta in esclusiva sul mercato italiano, che accoppia alluminio e tappo in silicone alimentare. Un’idea per rendere l’esperienza del caffè sempre più eco – sostenibile e a misura di utente.
 
Ricaricabile fino a 250 volte e personalizzabile con il macinato Altromercato che si desidera, Ri-Capsula è compatibile con le macchine per espresso ad uso domestico Nespresso® e si presenta in un kit ready-to-use in cui, oltre a capsula e tappo, è presente anche un comodo utensile che consente di raccogliere il macinato nel giusto quantitativo e di livellarlo per chiudere in modo corretto la capsula.
 
Ri-capsula, prodotta in Austria da organizzazioni no-profit che supportano e danno lavoro a persone con disabilità, è pensata per diminuire l’impatto ambientale e aumentare quello sulle comunità. Il suo uso, inoltre, può comportare un significativo risparmio economico se confrontato con la spesa media delle capsule per macchine espresso casa.
 
Ri-capsula che (a  un prezzo consigliato di 11 euro) è oggi disponibile ed acquistabile nella rete di Botteghe Altromercato su tutto il territorio nazionale e sul sito Altromercato, sarà proposta in futuro anche in GdO.
 
 
[®Nespresso è un marchio registrato di Société des Produits Nestlé S.A. e qui è utilizzato solo per descrizione dell’articolo].

Digital Week anche per caffè Vergnano, cinque giorni per cinque prodotti

Il mese più digitale dell’anno, quello che fa capo al Black Friday, è contagioso e anche un brand storico come Caffè Vergnano quest’anno si cimenta con la sua prima Digital Week.

Semplice la formula: cinque giorni (dal 13 al 17 novembre), cinque prodotti, cinque offerte: dalle macchine per caffè in capsule TRÈ alle confezioni di capsule compostabili e compatibili con macchine ad uso domestico a marchio Nespresso, dal caffè macinato alle prelibatezze dei dolci piaceri Caffè Vergnano.

Si parte lunedì 13 novembre e ogni giorno della settimana sarà dedicato a una speciale offerta su un unico prodotto. Ogni giorno, per sole 24 ore, un prodotto della gamma Caffè Vergnano sarà in offerta a un prezzo speciale. Allo scattare della mezzanotte, una nuova offerta sarà attiva su un prodotto diverso, fino al termine ultimo dell’iniziativa commerciale previsto per venerdì 17 novembre alle 23:59. Ogni offerta non è cumulabile con altre promozioni.

L’iniziativa è rivolta a tutti i consumatori. Con questa particolare campagna commerciale, Caffè Vergnano vuole premiare i suoi clienti e tutti gli appassionati del caffè, che contribuiscono a rendere la più antica torrefazione italiana un punto di riferimento nel Bel Paese e nel resto del mondo. 

Il nuovo sito Lavazza tra eCommerce e interazione con l’utente

È il primo passo della nuova strategia digitale e segna l’avvento del brand nell’eCommerce lavazza.it, il nuovo sito di Lavazza pensato per creare una relazione diretta con i consumatori, con particolare attenzione ai più giovani.

La piattaforma riunisce in un solo luogo 120 anni di storia della storica azienda italiano di caffè con tutte le novità del mondo Lavazza, nella forma e nel linguaggio più contemporaneo.

Tre i pilastri su cui è stato sviluppato il progetto: un menù semplificato, ripensato per essere più vicino al punto di vista del consumatore, che consente agli utenti di trovare il più rapidamente possibile i contenuti e le informazioni che cercano, rendendo la navigazione fluida, semplice e piacevole.

I suggerimenti personalizzati che accompagnano l’utente nella navigazione, attraverso un’interfaccia che “parla” direttamente con lui, dialogando e fornendo indicazioni su contenuti e prodotti. L’obiettivo è di alimentare, attraverso le informazioni raccolte sulla sua navigazione, strumenti di progressive profiling che permettano di costruire una relazione personale e diretta con il singolo utente ed essere sempre più vicini e rilevanti rispetto ai suoi interessi.

Infine, un percorso di acquisto arricchito da contenuti di brand e storytelling dei prodotti che rendono anche l’acquisto un’esperienza più ricca e differenziante, senza compromettere la priorità di un processo di checkout semplice e funzionale.

«La nuova piattaforma è la risposta a una forte necessità di innovazione da parte di Lavazza. Una tappa fondamentale nella strategia di posizionamento che l’azienda ha intrapreso sui territori del mondo Digital e che si inserisce in un più ampio processo di rinnovamento del brand, volto a rivoluzionare l’approccio nei confronti degli utenti e ad ingaggiare anche un pubblico più giovane – ha spiegato Andrea Beloni, Head of Digital del Gruppo Lavazza –. Oggi, più che mai, gli utenti si aspettano esperienze personalizzate per vivere in maniera immersiva l’interazione con i brand. Scegliere i prodotti di un’azienda significa anche scegliere la sua storia e i suoi valori, per questo bisogna raccontarli nel miglior modo possibile».

Il progetto è stato curato da AKQA, agenzia digital del Gruppo WPP, che ha affiancato Lavazza in tutti i momenti di progettazione e implementazione mettendo in campo gli strumenti tecnologici più innovativi che consentissero di creare un’esperienza unica e di qualità superiore per tutti gli utenti del brand.

 

Strategia digital

Il sito è il primo e fondamentale tassello della strategia digital del brand perché è il luogo in cui viene offerta agli utenti la migliore customer experience Lavazza e su cui convergono tutte le altre attività online. In parallelo è stato disegnato un nuovo ecosistema digitale che comprende: una Data Strategy come abilitatore di un’offerta sempre più rilevante e personalizzata, una Content Strategy che permette di dare vita a contenuti interessanti per ogni utente anche e soprattutto i social media, e una nuova strategia di Performance Marketing, volta a massimizzare l’efficacia e l’efficienza degli investimenti media.

Il sito italiano rappresenta il primo rilascio di un piano che prevede nel corso del 2018 il lancio in oltre 45 Paesi, in 27 lingue diverse.

«L’evoluzione dei modelli di business porta una global coffee company come Lavazza ad affrontare nuove sfide anche dal punto di vista tecnologico. Occorre trovare nuove soluzioni per fornire esperienze personalizzate, ma con le performance e la velocità che tutti si aspettano – ha detto Fabrizio Andrisani, IT Digital & Innovation Manager del Gruppo Lavazza. Questo richiede un ecosistema di strumenti e soluzioni molto variegato. Per la realizzazione della nuova Digital Platform, completamente in cloud, ci siamo avvalsi di partner e soluzioni leader di mercato».

 

Dal caffè alle pile, i 15 nuovi Dash button di Amazon: Mulino Bianco è il più utilizzato

Caffè, soprattutto, ma anche biscotti, pellicole per stampe istantanee, prodotti per la casa e per l’infanzia: sono 15 i nuovi Dash Button che entrano nel “portfolio” di Amazon, avanguardia delle spese immediate e senza pensieri. I clienti Prime infatti possono ordinare i prodotti preferiti (tutti nell’ordine degli prodotti d’uso comune e di marca) semplicemente premendo un pulsante e sfruttando la connettività Wi Fi.

A quasi un anno dal lancio di Dash Button in Italia, Amazon ha ampliato il numero dei prodotti che possono essere acquistati tramite questo dispositivo. Le new entry sono Nescafé, Nescafé Dolce Gusto, Café Borbone, Nesquik, Plasmon, Daygum, L’Or, Hag, Fujifilm, Lenor Unstoppable, Napisan, Swiffer, Mellin, Nidina e Duracell arrivando a un totale di 38 prodotti.

 Durante l’ultimo anno i 10 Dash Button più venduti in Italia sono stati:

  1. Mulino Bianco
  2. Dash
  3. Finish
  4. Gillette
  5. Barilla
  6. Durex
  7. Pampers
  8. Lines
  9. Fairy
  10. Ace 

«I Dash Button sono un modo conveniente, facile e affidabile per ordinare i propri prodotti preferiti semplicemente premendo un pulsante, e i clienti li amano – ha affermato Jorrit Van der Meulen, vicepresidente, Amazon Devices International -. L’entusiasmo per i Dash Button continua a crescere. I clienti vogliono più pulsanti, nuovi brand vogliono essere coinvolti, e oggi siamo entusiasti di aggiungerne di nuovi, tra cui Nescafé, Plasmon e Swiffer».

I Dash Button dei nuovi brand sono disponibili al costo di 4,99 euro su www.amazon.it/dashbutton. I clienti che li acquistano riceveranno uno sconto dello stesso importo sul prodotto associato, dopo il primo utilizzo.

Chi lo usa, apprezza il fatto di non doversi più preoccupare di uscire di casa per andare a comprare i prodotti di tutti i giorni come il caffé, le batterie, prodotti per la pulizia della casa, il detersivo per la lavastoviglie o i pannolini. Quando uno di questi prodotti sta per esaurirsi, basta premere il Dash Button per effettuare l’ordine.
Con i pulsanti Dash, i clienti Prime ricevono i prodotti con le spedizioni Prime illimitate, senza costi aggiuntivi. Nel momento in cui viene effettuato un ordine, i clienti ricevono sullo smartphone una notifica di conferma del prodotto, con la data di consegna e il prezzo. Come avviene con gli acquisti effettuati con modalità 1-Click, c’è la possibilità di rivedere, modificare o cancellare l’ordine in modo semplice. Dash Button viene dotato di un adesivo riutilizzabile e un gancio estraibile per appenderlo, incollarlo o posizionarlo in qualunque luogo il cliente desideri.
I brand attualmente in vendita con questa modalità sono: 
Ace, Barilla, Biorepair, Brabantia, Café Borbone, Dash, Daygum, Derwent, Duracell, Durex, Fairy, Finish, GBC, Fujifilm, Gillette, Hag, L’Angelica, Lenor Unstoppable, Lines, Lines Specialist, L’Or, Mellin, Mulino Bianco, Napisan, Nerf, Nescafé, Nescafé Dolce Gusto, Nesquik, Nidina, Nobo, Pampers, Plasmon, Pellini, Play-Doh, Rexel, Swiffer, Scholl, Tampax.

Contemporaneamente nel Regno Unito la dotcom di Bezos ha portato a 106 i “bottoni” disponibili. A un solo anno dall’introduzione tramite i Dash Button sono state già ordinate 160.000 tazze di caffè e quasi 300.000 rotoli di carta igienica. Ma il mercato, si sa, per l’eCommerce è assai più maturo: le vedite online sono al 19% del totale contro il mostro 6% (scarso).

Un mondo di bene: i prodotti Fairtrade nel 2016 hanno raggiunto 7,88 miliardi di euro

Foto: Roger van Zaal / Archivio Fairtrade.

Le vendite mondiali di prodotti Fairtrade nel 2016 hanno raggiunto 7,88 miliardi di euro, con una crescita per tutti i principali prodotti certificati: caffè +3%, cacao +34%, zucchero +7%, banane, tè, fiori e piante +5% ciascuno. Dall’altra parte del mondo produttori e lavoratori del network hanno ricevuto 150 milioni di euro di Premio Fairtrade, una somma di denaro aggiuntiva rispetto al Prezzo Fairtrade assicurato dalla certificazione, per avviare progetti sociali, ambientali, di miglioramento della produttività. Ne hanno beneficiato 1,6 milioni di piccoli agricoltori e lavoratori di Asia, Africa e America Latina, raggruppati in 1.141 organizzazioni di 73 Paesi.
Di tutto questo parla il nuovo rapporto annuale di Fairtrade International “Creating Innovations, Scaling Up Impact”. A vent’anni dalla sua nascita, il sistema internazionale di certificazione del commercio equo continua a lavorare nell’interesse delle comunità dei Paesi in via di sviluppo, offrendo nuove opportunità commerciali agli agricoltori e aiutando i lavoratori stipendiati ad ottenere un salario migliore.
«Nel 2016 abbiamo adottato una nuova strategia globale e avviato un ambizioso piano di crescita – ha detto Dario Soto Abril, CEO di Fairtrade International -. La grande sfida che ci proponiamo ora è quella di riuscire a migliorare in modo significativo i salari dei lavoratori entro il 2020».

Da sempre Fairtrade si concentra sulla necessità dei produttori agricoli e dei lavoratori di vendere ad un prezzo più equo, tale da coprire i costi medi di una produzione sostenibile. Parallelamente a questo obiettivo, si impegna a operare una svolta affiancando i lavoratori dipendenti affinché siano in grado di negoziare salari migliori e aiutando i produttori ad ottenere un reddito adeguato al proprio sostentamento. Nel corso del 2016, nell’ambito delle strategie per il calcolo di un valore di riferimento per il salario dignitoso, sono state eseguite delle ricerche finalizzate a determinare un valore minimo di riferimento per consentire una dignitosa qualità di vita ai lavoratori dipendenti.
Uguaglianza di genere, lotta al lavoro minorile, cambiamento climatico e tutela dei diritti dei lavoratori: sono questi i temi fondamentali affrontati in questo ultimo anno da Fairtrade attraverso una serie di iniziative di formazione sul campo e con programmi di supporto per le cooperative di produttori,. Un esempio? Il progetto “Women’s School of Leadership” per le produttrici di cacao in Costa d’ Avorio e il progetto “Youth-Inclusive Community-Based Monitoring and Remediation (YICBMR)” sviluppato in nove Paesi per contrastare il lavoro minorile e il lavoro forzato.
Nell’ultimo anno, coinvolgendo numerosi stakeholder, è stato intrapreso lo studio di un progetto finalizzato ad ampliare le opportunità commerciali per le aziende che intendono soddisfare la crescente domanda di prodotti sostenibili. A partire dal 2018, dei nuovi servizi, complementari al lavoro con il Marchio di Certificazione FAIRTRADE, offriranno ai partner commerciali nuove chance di business attraverso partnership di lunga durata.
«Fairtrade si sta impegnando a cambiare lo scenario del commercio sostenibile – dice Soto Abril -. Stiamo traendo benefici dal successo degli ultimi 20 anni. Siamo ottimisti per quello che ci riserverà il futuro».

Fairtrade Italia rappresenta Fairtrade International e il relativo Marchio di Certificazione nel nostro paese dal 1994. Attualmente in Italia sono in vendita più di 750 prodotti certificati e il valore del venduto è di 110 milioni di euro. 

Tutto il caffè del mondo nel primo flagship di Lavazza a Milano

Un nuovo luogo dove il caffè è protagonista assoluto, e presente in tutte le forme, sfaccettature, metodi di preparazione, dalla tazza alla tazzina all’amouse bouche: lo ha aperto Lavazza in piazza San Fedele a Milano.

Diviso in quattro aree sviluppate intorno a un grande bancone, il bar da 150 metri quadri e 60 posti a sedere, più una rivisitazione contemporanea del classico bar chic milanese che un locale modaiolo, presenta una coffee experience a 360 gradi. Qui il caffè può essere gustato e degustato praticamente con tutti i metodi di preparazione: dal classico espresso ´declinato però in varie monorigini, anche bio, e con una miscela realizzata ad hoc) ai metodi “slow”: V60, Aeropress, filtro, Cold Brew, Chemex, shyphon, pour-over: proprio quelli che stanno mutando la percezione del caffè e che stanno piano piano facendosi strada anche nel Paese dell’espresso.

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Firmato dallo studio internazionale JHP, il nuovo Flagship Store sorge nella storica Piazza San Fedele, dietro Piazza Scala, connubio di storia e modernità, nel cuore della città di Milano, scelta perché è qui che accadono le cose (e qui aprirà il primo Starbucks d’Italia). E proprio lo stile italiano è ciò che si respira negli ambienti dello spazio Lavazza, dai materiali ai colori alle finiture.

Illy Caffè inaugura il flaghip in via Montenapoleone, gourmet da mattina a sera

Uno spazio gourmet griffato Illy. Il flagship store milanese dell’azienda leader mondiale del segmento del caffè di alta qualità, in via Monte Napoleone 19, ha aperto dal 1° aprile, in occasione del Salone del Mobile, il suo gourmet all-day-dining. Un’ampia offerta gastronomica di alto livello, studiata per accompagnare la clientela milanese e internazionale in ogni momento della giornata: dalle prime ore del mattino con la piccola pasticceria, fino a sera con una cucina elegante e sofisticata senza dimenticare il lunch time e aperitivo pomeridiano con piatti leggeri e gustosi. Il flagship store chiude ogni sera alle 23. Il menù si rivolge anche alla clientela vegana e prevede per alcuni piatti le versioni gluten free. Naturalmente qualche piatto è ispirato al mondo del caffè, come l’Orzotto al caffè con baccalà e maggiorana fresca e l’Illymisù, un dolce da completare con un espresso Illy a scelta.

L’inaugurazione dell’Illy Caffè di via Monte Napoleone, celebrata lo scorso 23 maggio dopo qualche settimana di rodaggio, ha visto come ospiti d’onore gli chef stellati Claudio Sadler e Luigi Taglienti che hanno coadiuvato il resident chef Luca Mussi, presentando inedite creazioni a base di caffè, realizzate per la particolare occasione, come il Cappuccino ai funghi e il Tartufo al caffè targati Taglienti e la Fregola con ragù di polpo e spuma al caffè bianco e il Cremoso di caffè, cioccolato, pistacchio e spuma di limone preparati da Sadler.

Il menu continuativo prevede Cheviche con chips di pane, la Battuta di fassona piemontese con riduzione di balsamico di Modena e cipolla caramellata, il Riso al salto con spinacini e quartirolo, la Calamarata con melanzane, salsa di pomodori e ricotta salata, il Maialino al miele con agretti, pomodori confit e chips, il Baccalà mantecato con crema di broccoli, pomodori secchi e maionese al nero di seppia, il Cremoso di fiordilatte con riduzione di pomodoro e crumble al basilico.

«Ispirato all’eredità dell’autentico bar italiano, luogo sociale per eccellenza, le cui radici affondano nell’Illuminismo e nel caffè letterario – commenta Massimiliano Pogliani, amministratore delegato di Illycaffè – questo nuovo flagship milanese aspira a diventare un punto di riferimento per il ‘global nomad’ alla ricerca della vera esperienza del lifestyle italiano e dei suoi prodotti di altissima qualità».

Illy è un’azienda a conduzione familiare fondata nel 1933 a Trieste. È il brand di caffè più diffuso al mondo e produce un unico blend 100 per cento Arabica combinando nove delle migliori qualità al mondo. Illy serve ogni anno sette milioni di tazzine in oltre 140 Paesi del mondo.

 

 

 

 

Italiani e macchine per caffè, è ancora espresso (infografica). Cresce l’online

Un amore assoluto e intramontabile quello tra gli italiani e il caffè: il 97% lo beve almeno una volta al giorno. E dal tradizionale espresso ci si sta spostando lentamente verso altre tipologie, come l’americano, mentre reggono cappuccini e macchiati. Quasi tutte le case italiane dispongono di attrezzature per fare il caffè. Ma che tipo di metodo va per la maggiore? Il portale di comparazione prezzi idealo ha analizzato che tipo di prodotti vengono maggiormente monitorati online, nel periodo compreso tra aprile 2016 e marzo 2017.

Se consideriamo le intenzioni di acquisto nel corso degli ultimi 12 mesi, scopriamo che quasi un italiano su due ha preferito la macchina per il caffè espresso, anche se le moka continuano a destare un certo interesse insieme a quelle a capsule. 

Le ricerche hanno riguardato per quasi la metà (il 48%) le macchine per caffè espresso, mentre le macchine da caffè a capsule sono al 13,9%, la macchine da caffè a cialde solo al 3,1% e le caffettiere francesi detengono uno sparuto 0,3%. Anche gli accessori, tra cui i montalatte, hanno avuto un riscontro limitato.

Per quanto riguarda l’interesse delle singole regioni, le macchine per caffè espresso raccolgono il maggior numero di intenzioni di acquisto praticamente ovunque. Ci sono comunque delle differenze per quanto riguarda le percentuali. Per poter fare un confronto, i dati sono stati ponderati “a ogni 100mila abitanti”. La Top10 vede sul podio Lombardia (22,9% dei click), Lazio (18%) e Piemonte (7,4%). In generale le prime due regioni sono le stesse anche per quanto riguarda le intenzioni di acquisto riguardanti la moka, l’espresso e le capsule. 

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