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Tag: Centri commerciali

Chiccotosto apre la quinta caffetteria presso il Centro Commerciale Grand’Emilia di Modena

CIRFOOD inaugura una nuova caffetteria a marchio Chiccotosto presso il centro commerciale Grand’Emilia di Modena. Il locale, che si estende su circa 120 mq con una capienza di 40 posti a sedere, è la quinta caffetteria Chiccotosto aperta dal Gruppo in Italia e la seconda in Emilia-Romagna dopo il locale di Parma.

La nuova apertura si inserisce nella strategia di sviluppo commerciale avviata da CIRFOOD in tutta Italia, che punta all’espansione territoriale dei diversi format di ristorazione ideati e realizzati dal Gruppo grazie alla forte esperienza nella ristorazione organizzata. “L’apertura del nuovo Chiccotosto presso il centro commerciale Grand’Emilia di Modena rappresenta un ulteriore passo avanti nella nostra strategia di aperture in tutto il Paese, consolidando ulteriormente un brand che sta già riscuotendo grande successo in altre città d’Italia” sottolinea Emilio Fiorani, Retail Food Service Executive Director di CIRFOOD. “Grazie ai nostri diversi format nell’ambito della ristorazione commerciale siamo in grado di offrire ai nostri clienti, in ogni momento della giornata, un’offerta ricca e variegata che rende accessibile a tutti il piacere di una nutrizione di qualità”.

Sua maestà il caffè

È il caffè il vero protaganista di Chiccotosto. E al caffè, caratterizzato da un aroma inconfondibile e qualitativamente bilanciato, si associano abbinamenti con prodotti dolci e salati per qualsiasi momento della giornata, a partire dai croissant farciti al momento scegliendo fra una ricercata selezione di creme e confetture, anche biologiche, dalle albicocche alle visciole, dalle fragole alla marmellata pere e cioccolato, ma anche spremute di frutta fresca, estratti, sfiziosi panini e fresche insalatone.

L’offerta food

In quest’ambito, vince l’italianità sia negli ingredienti sia nel menù che presenta prodotti originali realizzati con ingredienti DOP e IGP, in grado di valorizzare la ricchezza gastronomica del nostro paese. Spazio invece alla creatività nei nomi di panini ed insalate, che sono rispettivamente nominati come i più bei borghi medievali italiani e le più famose dame dei castelli. È prevista l’introduzione a rotazione di ricette gourmet, a partire dal bagel “bibury” con pane al sesamo, roast-beef, grana padano DOP, senape e rucola. Per la pausa pranzo l’offerta si arricchisce inoltre con una selezione di primi e secondi caldi e freddi.

Il locale è connotato dalla caratteristica decorazione a mosaico pensata e realizzata appositamente per il brand, che insieme ai colori delle pareti nei toni del caffè contribuisce a creare un ambiente caldo ed accogliente.

 

 

Officine S: il progetto della nuova agorà che debutterà a Torino nel 2019

Si chiamerà Officine S e debutterà a Torino nella primavera del 2019 sulla Spina 3, nel cuore delle ex Officine Savigliano. Il suo obiettivo? Quello di diventare uno spazio di aggregazione popolare, dinamico e di forte impatto sul quartiere, pensato innanzitutto per valorizzare l’eccellenza dei prodotti gastronomici – dalla lavorazione della materia prima al consumo – e nel contempo per fornire una ampia gamma di servizi alle persone.

Il bacino d’utenza
Il progetto si rivolge all’intera comunità torinese con un focus su un bacino di circa 340.000 residenti stimati nei 10 minuti di percorrenza, all’interno di uno dei quartieri più dinamici e in continua riqualificazione del capoluogo piemontese.

La storia
L’area in cui sorgerà la food hall, è quella delle ex Officine Savigliano, edificio/memoria storica della Torino industriale, che un tempo ospitava la produzione e manutenzione di materiale ferroviario e di strutture in carpenteria metallica.
Già nel 2009 è stata oggetto di un intervento di riqualificazione, in seguito al quale al suo interno hanno trovato collocazione una galleria commerciale al piano terra, oltre a un centro direzionale che ospita varie aziende e varie tipologie di loft disposti su due piani. La struttura, che è stata recentemente acquisita dalla società-veicolo immobiliare Savigliano srl di Agrate Brianza, ospita oggi due importanti “ancore” alimentari, il supermercato “Il Gigante” e il discount “LIDL”, posizionate alle due estremità della galleria di circa 300 metri lineari di lunghezza, e si completerà con l’apertura di circa 40 nuovi spazi commerciali.

Il progetto che verrà
L’idea è quella di realizzare un’agorà della cultura alimentare caratterizzata da un’ampia offerta food & beverage con ristoranti, chioschi di street food, botteghe alimentari, ma anche una piattaforma di servizi e leisure per i residenti del quartiere. I servizi a disposizione degli abitanti e dei lavoratori della zona saranno concentrati in due “cluster” dedicati alla cura della persona ed alla salute.
Ma i visitatori potranno frequentare tutti i giorni le Officine S anche solo per fruire degli spazi pubblici, rilassarsi e giocare nelle zone ludiche e di arredo interne ed esterne alla Galleria ad uso libero di adulti e bambini. L’innovativo modello di fruizione degli spazi è pensato per far vivere questo luogo ai visitatori liberamente durante tutto l’arco della giornata dal mattino alla sera grazie anche ad una ricca programmazione di eventi ed animazione.
Le Officine S si collocano peraltro a due passi da uno dei più importanti polmoni verdi della città, il Parco Dora, in un’area oggi strategica anche dal punto di vista della viabilità cittadina torinese.

Gallerie commerciali Italia, dal food all’urban farm i progetti guardano al centro del futuro

Un rendering del centro commerciale di Rescaldina.

Come saranno i centri commerciali nel 2030? Luoghi di aggregazione e connessione tra le persone, con un forte legame con le peculiarità del territorio: questa è la visione di Gallerie Commerciali Italia, filiale italiana di Immochan. Che ha concretizzatato il concetto già nei progetti di restyling e di ampliamento del 2017, nel segno di una importante caratterizzazione dal punto di vista del concept design, in sintonia con il territorio, e che hanno visto la nascita di una nuova offerta di ristorazione targata GCI, con Emotional Food.

 

Architetture del territorio e focus su una nuova ristorazione nel 2017

Il 2017 è stato per Gci l’anno n cui è stato inaugurato un nuovo concetto di ristorazione per il retail, realizzato attraverso la società start up di GCI Emotional Food. Il progetto ha dato vita alla food court Officine Italia presso la galleria Porte di Mestre, e poi alla food court DeguStazione nel nuovo Fanocenter, nel pesarese, che con l’occasione è stato rinnovato ed ampliato, con 30 nuovi negozi e 3 medie superfici, per un investimento di 18 milioni di euro (ne abbiamo parlato qui).

Il restyling completo del Centro commerciale di Cepagatti, oggi Borgo D’Abruzzo nella provincia di Pescara, con un investimento di 5 milioni di euro, ha creato, in sintonia con il territorio, un borgo non solo dedicato allo shopping ma luogo di incontro, con una piazza ricca di eventi e attività. Il progetto ha visto l’apertura di 14 nuovi negozi, con un incremento dei visitatori del 20% in una zona particolarmente densa di attività commerciali.

Nel 2017 è stato presentato anche il progetto di ampliamento del nuovo Centro Commerciale Porte dello Jonio, a Taranto, per arrivare a 30 negozi e 4 medie superfici con un investimento di 19 milioni di euro: sarà inaugurato a settembre del 2018. Anche in questo caso il restyling architettonico segue il principio dell’aderenza ai connotati particolari del territorio. L’architettura si ispira al Mediterraneo, con l’uso di calce e pergolati di ispirazione salentina, e con la citazione dei mestieri tipici del luogo che battezzano le aree e le icone del centro, come i “vasai”, gli “orafi”, i “pescatori”; anche la food court è stata del tutto rinnovata.

 

Ristrutturazioni e nuove aperture nel 2018, e a Rescaldina nasce l’urban farm

Il 2018 vede l’ampliamento dei Centri Commerciali di San Rocco al Porto, Cagliari Marconi e di Rescaldina, con l’avvio di una importante partnership per la costruzione dell’imponente progetto commerciale a Cinisello Balsamo.

Il Centro Commerciale di Rescaldina dopo un primo restyling interno vedrà l’avvio del secondo step dei lavori con il rinnovo della facciata esterna, che verrà concluso entro fine anno, con l’inaugurazione dell’intero mall prevista nel 2020. L’intero Centro verrà ingrandito con 25.000 metri quadrati di GLA, per un totale di 155 negozi, di cui 10 nuove medie superfici, con un investimento di 90 milioni di euro. Il progetto architettonico, di grande impatto scenografico, è ispirato agli elementi naturali del territorio, con una tematizzazione delle diverse aree (aria, acqua, bosco, montagna). Nascerà una food court di nuova generazione, ma anche molti servizi innovativi, un’area leisure e per l’intrattenimento.

[Not a valid template]È allo studio, inoltre, la progettazione di una Urban Farm sul tetto dell’edificio e di una serra di 4000 metri quadri dove verranno coltivati frutti e vegetali con la cultura acquaponica, oltre all’allevamento di pesci di acqua dolce. In un sistema virtuoso, ogni elemento avvantaggerà l’altro, contribuendo così alla diminuzione delle emissioni nocive, e rappresentando un esempio concreto di economica circolare virtuosa.

Alle porte di Piacenza, a San Rocco al Porto, raddoppia la galleria per un investimento totale previsto di 24 milioni di euro. Il centro si apre all’innovazione e diventa luogo di aggregazione per eventi e momenti di condivisione, con un double mall costituito da uno spazio dedicato a servizi innovativi (in valutazione c’è un co-working e uno spazio asilo bimbi) al primo piano, e con la creazione di un parco commerciale esterno. L’architettura, ancora una volta ispirata al territorio, si rifà alla tradizione della campagna padana e alle cascine lombarde. Nascerà una food court ex novo, con uno spazio integrato per gli eventi. I lavori, che partiranno nel mese di giugno, proseguiranno lungo il corso del prossimo anno, con la previsione di inaugurare il nuovo Centro la prossima estate.

A Cagliari Marconi si trova uno dei centri più longevi di Gallerie Commerciali Italia. Con l’aggiunta di 9.000 metri quadrati di superficie GLA, 55 nuovi negozi e 4 medie superfici, per un investimento totale previsto di 38 milioni di euro, l’intero layout verrà rivoluzionato. Nascerà un percorso cliente ad anello, che creerà un’isola centrale sulla quale si affacceranno i diversi negozi. Anche qui nascerà una nuova food court, e nello stile architettonico generale ci saranno rimandi alla città di Cagliari. L’apertura è prevista per la metà del 2020.

 

Un nuovo centro da 120mila metri quadrati a Cinisello

Inoltre, è da poco stata ufficializzata una partnership importante tra Gallerie Commerciali Italia e LSGII che, tramite una società paritetica, realizzeranno un’imponente opera di riqualificazione urbanistica a Cinisello Balsamo in zona Bettola. Nascerà, entro i prossimi tre anni, il centro commerciale più grande d’Europa. Il progetto, che ha già completato l’iter autorizzativo presso il Comune di Cinisello ed è pronto alla posa della prima pietra, vedrà GCI impegnata nella costruzione e SCCI incaricata della commercializzazione.

L’area commerciale si svilupperà su 120.000 metri quadrati disposti su 3 piani con 20 medie superfici, circa 300 negozi, 30 ristoranti, un cinema multisala e un’ampia area dedicata al leisure. Sono previsti 3 piani interrati di parcheggi, di cui uno a servizio della stazione della metropolitana, per un totale di 7.200 posti auto, una stazione degli autobus coperta, una bici-stazione e vasti spazi destinati al verde pubblico.

Gallerie Commerciali Italia S.P.A. (GCI) opera attualmente in 48 centri commerciali con oltre 2.300 negozi, 600.000 metri quadrati di superficie affittabile (GLA) e oltre 185 milioni di visitatori all’anno.

Il centro commerciale oltre il retail: Immochan lancia un concorso da 250mila euro

Si chiama Beyond Retail Challenge ed è una vera e propria gara internazionale lnciaat da Immochan con un obiettivo: portare innovazione nei centri commerciali, trasformandoli in luoghi di vita dinamici, intelligenti e sostenibili. spazi in cui soluzioni tecnologiche, nuovi servizi ed eventi culturali facilitano e ridisegnano la vita delle persone. Di assoluto rispetto il monte premi stanziato dal gruppo immobiliare per i cinque progetti vincitori: 50.000 euro ciascuno, per un totale di 250.000 euro.

La Beyond Retail Challenge nasce all’interno della “Vision 2030” di Immochan, società costituita nel 1976 con lo scopo di accompagnare Auchan nello sviluppo immobiliare, e diventata nel 2016 una società autonoma in seguito alla riorganizzazione del gruppo. che concepisce i centri commerciali come luogo di incontro, di relazioni, di intelligenza urbana e sociale. Per dare corso a questa visione, Immochan si rivolge alle start-up che condividano la “Vision 2030” e vogliano contribuire con i loro progetti innovativi ad andare oltre il concetto di commercio così come oggi noi lo conosciamo.

L’iniziativa viene lanciata in partnership con Agorize, piattaforma che collega aziende e innovatori di tutto il mondo per delle sfide di open innovation con una comunità globale di oltre 5 milioni di innovatori (studenti, start-up, sviluppatori, imprenditori). L’interesse per la connessione tra le persone, tra abitanti e ambiente circostante, una attenzione alla sostenibilità dei luoghi di commercio, e la creazione di relazioni è alla base della “Vision 2030” di Immochan, che nel 2016, festeggiando 40 anni di vita, ha intrapreso la strada verso una visione aperta e condivisa con tutti i suoi stakeholder per co-costruire il proprio futuro.

 

Chi, come e quando

La Beyond Retail Challenge è rivolta agli innovatori italiani e degli altri 11 Paesi dove Immochan è presente: Francia, Ungheria, Lussemburgo, Polonia, Portogallo, Romania, Russia, Spagna, Ucraina, Cina, Taiwan. Gli innovatori possono candidarsi alla gara internazionale fino al 25 marzo, attraverso la piattaforma agorize.com.

La prima tappa, aperta fino al 25 marzo, consiste nella presentazione delle domande. Per completare la domanda, i candidati dovranno compilare un modulo di candidatura nel quale descrivere le caratteristiche della start-up. Poi, dovranno fornire una presentazione destinata a far conoscere il loro progetto: il loro interesse verso la vision di Immochan; la soluzione che questo progetto propone; in quale Paese vorrebbero che venisse attuato. Al termine delle presentazioni delle candidature, una giuria – composta da collaboratori di Immochan e da personalità esterne competenti – selezionerà una trentina di squadre che parteciperanno alla seconda tappa.

La seconda tappa, dal 9 aprile al 3 maggio, permetterà alle squadre selezionate di rafforzare il loro progetto e di studiarne la fattibilità. Ogni squadra selezionata verrà affiancata da un coach collaboratore di Immochan per co-costruire in modo efficace il progetto.

La finale si terrà a giugno 2018: le squadre selezionate avranno la fortuna di presentare i loro progetti davanti al comitato esecutivo di Immochan, a Shanghai o a Parigi. Delle 10 finaliste, fino a 5 squadre possono essere decretate vincitrici. Ognuna riceverà fino a 50.000 euro per sviluppare il suo progetto nel paese scelto.

Le baite di Oulx (CRAI) lancia le colonnine di ricarica auto

Due colonnine per la ricarica delle auto elettriche; saranno installate tra marzo e aprile presso il Centro commerciale Le Baite di Oulx, al cui interno è presente un punto di vendita CRAI associato al Cedi Codè Crai, storico protagonista del mondo della distribuzione moderna. È solo ‘ultimo di una serie di iniziative improntate alla sostenibilità ambientale promosse nei vent’anni di esistenza della struttura, che ha voluto dimostrare come la passione per il lavoro possa coniugarsi con la responsabilità sociale, l’attenzione verso l’ambiente e le popolazioni locali.

Era il 1998 quando il Centro commerciale assunse l’attuale aspetto ispirato all’architettura delle baite alpine. Legno e pietra sono stati utilizzati per inserire in modo armonioso una struttura altrimenti ingombrante in un contesto montano (e viene in mente la draconiana legge regionale del Trentino che ha detto stop agli spazi commerciali superiori a 10mila metri quadri).

Un primo significativo gesto che ha aperto la strada al percorso di attenzione che Le Baite hanno poi dimostrato dando seguito alle buone intenzioni con numerose attività concrete. Partendo dalle immancabili raccolte fondi che hanno interessato progetti legati al territorio come la cosiddetta operazione Chiesette ovvero il restauro della Cappella del GAD; ma anche progetti internazionali come quello nella Repubblica Centro Africa per costruire un nuovo nucleo abitativo per 20 bambini, in collaborazione con SOS Terzo Mondo.

Il centro commerciale Le Baite ha anche creato sinergie “responsabili” tra attività diverse: è stata installata una macchina per il riciclo delle bottiglie in PET che compensava i clienti con bollini della raccolta Crai. I clienti poi potevano scegliere di donare i bollini per la manutenzione dello storico Sentiero dei Franchi nel parco del Gran Bosco attraverso il quale i Franchi scesero le Alpi per affrontare i Longobardi (pari a 10mila euro).

Numerosi sono anche gli interventi strutturali per rendere l’edificio meno energivoro possibile. È datato 2010 il primo ampliamento della costruzione che ha previsto il recupero dell’acqua piovana per gli scarichi dei servizi igienici e per l’irrigazione, in contemporanea sono stati realizzati un impianto eolico e uno fotovoltaico per produrre energia da fonti rinnovabili.

Più di recente, nel 2015, in occasione di un’importante ristrutturazione, sono stati sostituiti i frigoriferi e la centrale frigorifera per adottare una nuova tecnologia che utilizza CO2 come gas refrigerante e quindi già in linea con le direttive europee che dal 2020 prevedono la progressiva eliminazione degli altri gas in uso. La nuova centrale garantisce sia un minor impatto ambientale sia un minor consumo energetico (-40%). Infine sempre nel 2015 è stata sostituita l’illuminazione tradizionale con apparati led.

Nel 2005 è stato installato il primo Ecopoint Crai per la vendita di prodotti sfusi per la riduzione dei rifiuti e successiva integrazione con detersivi alla spina Ecogoccia (un progetto Regione Piemonte).

Le proposte ecosostenibili non si limitano al Centro Commerciale: Le Baite cerca di sensibilizzare nel diminuire l’utilizzo delle autovetture. Per il periodo invernale è il principale sponsor dello Yety Bus, navetta gratuita per gli sciatori tra Oulx e Sauze d’Oulx e nei mesi estivi mette a disposizione dei clienti gratuitamente una navetta da Oulx al Centro Commerciale. E, per chi volesse arrivare con una non inquinante auto elettrica, tra poco ci saranno anche le colonnine di ricarica.

Al via a Milano CityLife Shopping District, centro commerciale urbano da 100 negozi

Con 100 negozi su 39mila metri quadri è il più grande centro commerciale urbano d’Italia e debutta giovedì 30 novembre, come da scaletta, CityLife District, tra servizi e retail, intrattenimento e ristorazione negli spazi progettati dalla compianta Zaha Hadid, nel quartiere della ex fiera Campionaria che sta finalmente prendendo vita.

[Not a valid template]Un mix bilanciato di marchi selezionato da Sonae Sierra, partner di Generali Real Estate per lo sviluppo e la gestione dello Shopping District di CityLife che ha fornito tutti i servizi professionali durante le fasi di sviluppo e costruzione del centro, e di Asset e Property Management dopo l’apertura, in linea con il posizionamento premium e il contesto innovativo, molti al debutto nel mercato italiano: “alcuni retailer li abbiamo cercati perché pensavamo fossero perfettamente in linea con il centro, altri ci hanno cercato: solo per la ristorazione abbiamo ricevuto più di 150 richieste, che abbiamo selezionato” ha detto José Maria Robles, Direttore Property Sierra Sierra Italia.

Il layout del progetto si sviluppa attraverso tre componenti architettoniche distinte: la galleria commerciale su tre livelli progettata da Zaha Hadid Architects; la Piazza Tre Torri progettata da One Works; ed infine una shopping street pedonale open-air progettata dall’Arch. Mauro Galantino, naturale e simbolica porta di accesso allo Shopping District dalla zona residenziale e dal resto della città.

Un ulteriore elemento distintivo è il parco di CityLife, il secondo più grande di Milano, che si sviluppa intorno all’intero progetto su una superficie di circa 170.000 mq, ed offre ai visitatori un’area verde chiusa al traffico nella quale passeggiare, fare sport, giocare e ritrovare il contatto con la natura pur essendo in centro città.

Food hall

Ricca l’offerta ristorativa con tanti nuovi format che guardano a pranzo alle oltre 2mila lavoratori che popoleranno entro l’anno prossimo anche la seconda torre (170 metri per 44 piani, la Torre Generali, progettata da Zaha Hadid è stata ultimata nella sua parte strutturale e verrà completata entro il 2017),  e a sera (l’apertura è fino a mezzanotte) contano sul cinema multisala Anteo.

Dal 29 novembre al 1° dicembre lo Shopping District con la sovrastante torre Hadid sarà illuminato da un sorprendente spettacolo di luci serale visibile da tutta la città di Milano.

 

 

Un borgo tutto nuovo, riapre rinnovato il centro commerciale Auchan Borgo D’Abruzzo

Un grande mercato quotidiano, un emporio tipicamente abruzzese, che nello stile architettonico ricorda i piccoli borghi del territorio: è il Centro Commerciale Auchan Borgo d’Abruzzo di via Nazionale 74 a Villanova di Cepagatti, rinnovato con un investimento di 5 milioni di euro e la creazione di 70 nuovi posti di lavoro e inaugurato venerdì scorso.

I lavori di restyling, iniziati a maggio 2017, hanno interessato l’intera Galleria, che accoglie oggi 14 nuovi negozi, tra cui Bata, Cotton & Silk, Camomilla, CycleBand, GrandVision, SarniOro, e una media superficie Conbìpel. Successivamente apriranno anche altre medie superfici, per arrivare a un totale di quattro. Anche l’Ipermercato Auchan è stato rinnovato nell’assortimento con un focus sui localismi e sul freschissimo.

«Abbiamo voluto ascoltare una reale esigenza – ha detto Maurizio Martella, Responsabile Property Gallerie Commerciali Italia per il Sud Italia –. Da un sondaggio è emerso che i residenti amavano frequentare il Centro Commerciale per lo shopping quotidiano. Siamo dunque partiti dal concetto di vicinato, valorizzando il legame con il territorio e le sue peculiarità. La sfida sta nel proporre un concept nuovo e diverso rispetto al panorama nazionale dei Centri commerciali. Per questo abbiamo voluto ricreare una dimensione accogliente, che richiamasse l’emporio: un luogo non soltanto di spesa, ma anche di socialità».

 

Più negozi e servizi nel nome del genius loci

La proposta commerciale della rinnovata Galleria soddisfa tutte le esigenze a partire dall’abbigliamento, con Conbìpel, gli accessori e gli abiti di Camomilla, un multibrand locale di moda, l’eleganza maschile di Cotton & Silk e il denim di Live 978, le fantasie per i bambini di CycleBand, ma anche le calzature con Bata, i gioielli di Sarni Oro e il punto Grand Vision.

Sono presenti anche tanti servizi con la profumeria In Estasi, un parrucchiere Excelsior, Lo Scalzo, materiali di cartoleria e da regalo con C’Art, e un punto Di Tieri Telefonia, mentre sul fronte food apriranno a breve Sarni Bistrot e la pizzeria Eurofocaccia.

In linea con il concept della Galleria ispirato alla tipicità abruzzese, l’Ipermercato Auchan punta sulla valorizzazione dei localismi con una vasta gamma di prodotti e produzioni alimentari locali. Oltre 900 etichette, dal pesce del territorio alle specialità tipiche abruzzesi delle carni, come ad esempio gli arrosticini, fino alla pizza alla pala sfornata dalla panetteria dell’Ipermercato, con oltre 20 tipi di pane serviti giornalmente.

Completano l’esperienza di acquisto le proposte del non alimentare, con i prodotti del rinnovato mondo casa, l’abbigliamento, la tecnologia, il bricolage, il campeggio, il reparto per animali, la parafarmacia e i giocattoli.

Durante i sei mesi di ristrutturazione della Galleria, l’Ipermercato Auchan è rimasto aperto per servire gli oltre 310.000 clienti.

Per rendere il nuovo Centro di vicinato sempre più accogliente sono presenti utili servizi, come il Baby Parking – aperto dal lunedì al venerdì dalle 16.00 alle 20.00, il sabato, la domenica e i festivi anche dalle 11.00 alle 13.00 – e uno spazio lettura e una nuova piazza dedicata agli eventi.

Nell’area esterna, con 1.200 posti auto, si conferma la convenienza del distributore di carburanti Auchan.

Il Centro Commerciale Auchan Borgo D’Abruzzo, di proprietà del Fondo Krypton gestito da Morgan Stanley SGR e partecipato da Immochan, è gestito da Gallerie Commerciali Italia, filiale di Immochan.

Gallerie Commerciali Italia S.P.A. (GCI), filiale italiana di Immochan (Auchan Holding), opera attualmente in 48 centri commerciali con circa 2200 negozi, 600.000 metri quadri di superficie affittabile (GLA) e circa 160 milioni di visitatori all’anno. 

Centri commerciali in Europa, nel 2017 raggiunti 160,8 milioni di metri quadri

Adigeo a Verona, un nuovo centro da 47.000 metri quadri,

Nonostante un rallentamento nello sviluppo, nel primo semestre 2017 la superficie complessiva di centri commerciali in Europa ha raggiunto 160,8 milioni di metri quadri. La conferma arriva dal report European Shopping Centres: The Development Story, pubblicato dalla società di servizi immobiliari Cushman & Wakefield.

In totale, sono stati inaugurati 34 nuovi centri, che rappresentano l’84% della superficie completata, ai quali si aggiunge l’ampliamento di 21 strutture. Nel primo semestre 2017 infatti sono stati ultimati 825.000 metri quadri nell’Europa Centro-Orientale (CEE), rispetto ai 344.000 metri quadri dell’Europa Occidentale, che comunque occupa oltre due terzi (68%) della superficie complessiva di centri già esistenti.

 

Italia terza per sviluppo

Il mercato più attivo risulta la Turchia, con circa 566.000 metri quadri (48% della nuova superficie aperta), e se il secondo gradino del podio spetta alla Russia, con 186.000 metri quadri, l’Italia si colloca in terza posizione, con oltre 100.000 metri quadri di superficie. Che comprendono 47.000 metri quadri del nuovo Adigeo, inaugurato da ECE a Verona nel mese di marzo, e 35.000 metri quadri dell’ampliamento di Oriocenter da parte del Gruppo Percassi e Commerz Real AG nel mese di maggio.

A livello europeo la superficie totale completata nel primo semestre risulta però in calo dell’11% rispetto allo stesso periodo del 2016: una diminuzione riconducibile all’aumento della competizione, cosi come al cambiamento dei comportamenti di acquisto e alla crescita dell’e-commerce. In ogni caso, entro la fine del 2018 si prevede il completamento di altri 6,8 milioni di metri quadri, attualmente in costruzione.

A fronte di una limitata attività nei principali tre mercati dell’Europa Occidentale (Regno Unito, Francia e Germania) nel primo semestre 2017 lo sviluppo di nuovi progetti è stato però vivace nel Sud Europa. In particolare in Italia, che risulta il Paese più dinamico, con oltre 100.000 metri quadri di nuova superficie, che rappresentano più del 30% del totale inaugurato nell’Europa Occidentale.

Sempre a livello europeo è la Russia però ad avere la pipeline più elevata, con 1,7 milioni di metri quadri, corrispondenti a un quarto della superficie totale, mentre nei paesi del Nord Europa entro la fine del 2018 si attende il completamento di oltre 500.000 metri quadri.

«Con l’evoluzione del retail, anche i centri commerciali stanno attraversando una significativa fase di transizione –  spiega Silvia Jodlowski, autrice della ricerca -. L’attenzione si è spostata sulla creazione di spazi che possano attrarre, ispirare e coinvolgere i consumatori, facendo leva sulla dimensione esperienziale impossibile da replicare online».

Le proprietà quindi rispondono non solo ampliando e rinnovando i centri esistenti, ma anche diversificando il tenant mix in funzione delle esigenze del bacino di riferimento. Molte strutture propongono perciò nuove soluzioni tecnologiche e nuovi servizi, mentre gli operatori continuano a sperimentare concept e format innovativi. Come il Westgate Oxford nel Regno Unito, il più grande progetto inaugurato quest’anno nell’Europa Occidentale, che al suo interno ha inserito quattro aree distinte, ognuna disegnata da un architetto diverso allo scopo di valorizzare il patrimonio architettonico della città.

Design International due volte premiata all’European Property Awards di Londra

Il progetto per l'Ada Mall di Belgrado, in Serbia.

Design International si aggiudica due premi nel settore Retail Architecture all’European Property Awards di Londra. In occasione della 26a edizione, il 26 ottobre, lo studio diretto dal Chief Executive Davide Padoa ha ricevuto due riconoscimenti per i progetti di due centri commerciali: il Maximall Pompeii, in Italia, e l’Ada Mall di Belgrado, in Serbia.

I premi sono stati assegnati da una giuria indipendente composta da 70 esperti del settore che ha valutato design, qualità, servizio, innovazione, originalità e impegno per la sostenibilità di ogni candidatura.

Entrambi i progetti premiati esprimono la filosofia di Design International, ovvero dare forma alle storie per creare esperienze innovative. E il primo progetto, Maximall Pompeii, riguarda un nuovo centro commerciale da 50.000 metri quadri progettato appositamente per la città di Pompei.

La nuova struttura sorgerà su una vasta area edificabile situata all’interno di un’importante zona costiera per offrire numerose opportunità di shopping e svago a residenti e agli oltre 2 milioni e mezzo di turisti che ogni anno visitano la zona.

Maximall Pompeii si integrerà armoniosamente nel tessuto della città, a partire dai materiali scelti per la costruzione, e sarà caratterizzato da un design contemporaneo ispirato all’antica agorà, la piazza del mercato di età greco-romana.

Il design del nuovo Maximall Pompeii richiama però anche le caratteristiche del Vesuvio, come le tipiche oasi verdi, o “dagale”, create dai fiumi di lava.

Il secondo progetto di Design International, l’Ada Mall, sorgerà invece non lontano dal centro di Belgrado, vicino ad Ada Ciganlija, l’attrazione turistica locale che conta più di 100.000 visitatori al giorno.

Situato su una superficie commerciale utile di oltre 34.000 metri quadri, Ada Mall diventerà il nuovo santuario “verde e dinamico” dello shopping nella capitale serba. Verrà infatti costruito in modo da valorizzare le vedute panoramiche che si godono dalla sua posizione, e allo stesso tempo fornire ai visitatori spazi unici per shopping, riunioni e ristorazione.

Ada Mall ospiterà negozi esclusivi distribuiti su tre piani, sovrastati da spazi progettati per il relax e lo svago, anche serale. Gli orari di apertura diversificati offriranno infatti ai visitatori anche nuove opportunità per le loro serate.

Temporary store, nuove opportunità per i centri commerciali

Da Bikini Berlin il piano terra è occupato da tante unità in legno fisse dedicate ai temporary store, che ruotano nel corso dell'anno.

Da fenomeno spot per eccellenza nato durante la crisi a elemento caratterizzante e addirittura trainante negli spazi commerciali: sono i Temporary store. Palcoscenico per i marchi, importanti mezzi per instaurare un rapporto esperienziale con i clienti, sempre più raffinati nella progettazione e nell’arredo e in certi casi anche incubatori di impresa, luogo dove nascono e si consolidano iniziative che poi diventano marchi o franchising.

Se ne è parlato a Milano al convegno “Palla al Centro… Commerciale. A proposito di spazi temporanei nei mall” organizzato da Assotemporary e Gallerie Commerciali Italia.

Un fenomeno ormai consolidato tanto che ad esempio Gallerie Commerciali Italia su 48 centri commerciali ha 50 temporary shop, con una trasformazione in definitivo del 40%.

«È cambiato il mondo, oggi rimangono i bravi – ha spiegato Edoardo Favro, Ad di Gallerie Commerciali Italia -. Le gallerie si erano in parte svuotate con la crisi iniziata nel 2008. Ma sempre più persone ci chiedevano spazi. Ci abbiamo pensato e abbiamo capito che era il momento di soddisfare queste richieste, a prezzi politici, per un periodo di tre o quattro mesi. Così un fenomeno nato da una problematica è stato trasformato in un’opportunità. Per noi e per le iniziative imprenditoriali, soprattutto di giovani, cui abbiamo cercato di dare una mano e che poi sono diventati stanziali o che addirittura si sono evolute in piccole catene. Perciò abbiamo deciso di tenere una quota degli spazi dedicata proprio ai Temporary. Sul fenomeno dei Temporary store serve comunque un cambiamento concettuale anche per la base contrattuale. Abbiamo visto che la formula dell’affitto del ramo d’azienda inizia a funzionare e che il 40% di chi lavora con noi poi cerca uno spazio stabile. Servirebbe una base contrattuale più leggera che aiuterebbe tutti».

 

A Milano 7 temporary su 10

Secondo Assotemporary oggi il 62% delle aperture è dedicata ancora alla vendita outlet, solo il 15% è diretto ad azioni di marketing come la profilatura dei clienti o la sperimentazione di negozi monomarca a basso costo, mentre solo il 10% delle aperture è finalizzata alla creazione di eventi. Vendita in periodi particolari dell’anno e per stimolare l’acquisto d’impulso si dividono, in parità, l’ultimo 10%.

La città del Temporary shop è di gran lunga Milano, che detiene il 70% delle aperture, seguita da Roma e Napoli con il 10%. Altri capoluoghi come Firenze, Bologna e Venezia si dividono un altro 10%, e infine un ultimo 10% nelle medie città del Centro-Sud. Per quanto riguarda i settori merceologici, Moda e Design occupano il 58% dei Temporary store, seguito dal 10% del food senza somministrazione, l’8% da gioielleria e bigiotteria, il 7% dall’auto, un 5% dal food con somministrazione e il 12% da settori residuali.

Tra i luoghi scelti per le aperture vincono le location metropolitane e cittadine, con il 77%, seguite dai centri commerciali con il 12%, luoghi di transito come aeroporti e stazioni all’8%, e altri luoghi al 3%.

«La vendita sta prendendo sempre più peso – ha detto Massimo Costa, segretario generale di Assotemporary -, e ci si sposta dalla vendita outlet all’elemento emozionale, che abbia contenuti di comunicazione. Oggi nel retail fisico il negozio deve emozionare e, aggiungo, deve anche correre; visto che il commercio su ruote sta espandendosi ben oltre il food truck. Si deve cioè lavorare sulla cross-canalità, l’online deve avere un rapporto con la strada, come insegna la vendita dell’abbigliamento, e offrire nuovi servizi. Le novità più interessanti arrivano dal co-working che assieme ai temporary office si stanno affacciando nei centri commerciali».

Un segmento di business che insomma sta diventando sempre più interessante per i property manager dei centri commerciali, tanto da richiedere una figura dedicata allo sviluppo e un aggiornamento normativo sugli affitti commerciali che faciliti la permanenza breve delle insegne.

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