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Checkpoint Systems supporta Penny per la protezione dei prodotti

Penny ha installato in oltre 400 dei suoi negozi, presenti in 20 regioni italiane, più di 2000 antenne Evolve e implementato, in collaborazione con Checkpoint Systems, un importante Progetto di Protezione alla Fonte per migliorare la gestione delle referenze sensibili presenti sui punti vendita.

Penny si unisce a tutti gli altri casi di utilizzo di Antenne Antitaccheggio e implementazione di un Progetto di Protezione alla Fonte, tramite soluzioni già apprezzate nella Grande Distribuzione Organizzata ed in particolare dal canale Discount, dove rappresentano quasi uno standard. Molto più che in altre realtà del settore, infatti, l’esigenza di ottimizzare le attività del personale è cruciale e, in quest’ottica, l’attivazione di strategie che prevedano di disporre di prodotti già protetti alla fonte risulta fattore dominante nel perseguire la profittabilità dei punti vendita.

L’azienda puntava su una soluzione efficace, integrata e pronta all’uso per diminuire le differenze inventariali e migliorare il conto economico dei singoli negozi. Attraverso la collaborazione con Checkpoint Systems l’insegna mira a continuare a ridurre le differenze inventariali senza impattare sull’operatività del personale.

“Quando ci ha contattati Penny la sfida che si è aperta per noi e che abbiamo accettato con entusiasmo è stata quella di progettare un programma di protezione alla fonte in tempi ridotti, che fosse efficace al 100% fin dalla prima installazione” dichiara Alberto Corradini, Business Unit Manager di Checkpoint Systems Italia. “Ci siamo riusciti grazie alle competenze ed expertise che abbiamo maturato in oltre 50 anni di attività nel settore. Questa collaborazione ci ha permesso di estendere i benefici della protezione alla fonte ad una nuova insegna tra i leader nel mercato discount”.

I punti vendita Penny interessati dall’installazione presentavano differenti tipologie di layout e il grande lavoro di squadra tra la Facility dell’insegna e quelli di Checkpoint ha rappresentato un valore aggiunto, nel supportare un veloce deployment del progetto. Checkpoint ha ultimato i lavori, partiti nel mese di maggio, in meno di 3 mesi, installando oltre 2.000 sistemi antitaccheggio e attivando il programma di source tagging in tempi record.

Un altro servizio scelto da Penny è la manutenzione proattiva: il sistema di Checkpoint è infatti in grado di interrogare in autonomia i device e individuare eventuali errori o anomalie, riuscendo ad intervenire prima da remoto, evitando così l’uscita di un tecnico e abbattendo considerevolmente l’impatto ambientale, un altro segnale dell’azienda, nel suo impegno concreto a favore di sostenibilità e responsabilità sociale.

“Mentre effettuavamo le installazioni, abbiamo anche supportato il cliente nella formazione del personale, fornendo dei supporti video necessari al training degli addetti dei punti vendita sull’utilizzo dei sistemi di sicurezza e nella gestione degli allarmi” aggiunge Corradini. “Oggi gli addetti sono perfettamente formati per gestire al meglio i dispositivi e gli eventuali allarmi di sistema”.

RFID e omnichannel: gli strumenti del retail nel post-Covid

Nella transizione al new normal, dopo l’emergenza sanitaria, il retail deve cambiare. Il percorso da seguire è quello dell’RFID come tecnologia abilitante in un’ottica di sempre maggiore omnicanalità. I negozi, infatti, non possono semplicemente riprendere da dove erano stati interrotti, ma adeguarsi al nuovo consumatore.

Il concetto di negozio fisico si è trasformato: da unico punto di contatto con i consumatori, esso è diventato parte di un sistema omni-canale. Se prima della pandemia il punto vendita rappresentava un riferimento ancora importante per gli acquisiti, durante il lockdown il canale e-commerce è divenuto poi il principale mezzo di acquisto ed ha continuato ad esserlo. D’altro canto, il punto vendita non è più, solo, un luogo dove comprare o prelevare un prodotto, ma sempre di più uno spazio dove il consumatore si aspetta di vivere un’esperienza di valore e in sicurezza. Per questa ragione il retailer deve ripensare e riprogettare lo store fisico in modo che sia parte di un’intera catena di canali interconnessi tra loro.

Alcuni comparti, come l’apparel, hanno subito quasi 12 settimane di battuta d’arresto, con un impatto molto significativo a livello di costi di gestione e struttura e in assenza totale del fatturato normalmente generato dal canale fisico

È chiaro che la chiave risiede nell’omnicanalità, e nella capacità che i retailer dimostreranno di avere nel mettere in campo strategie accurate di integrazione omnicanale in negozio. In questa nuova fase è necessario trasformare il concetto stesso di offerta di esperienze uniche ai clienti, in quello di un’esperienza superiore di scoperta del prodotto e di fruizione di servizi multi-canale sofisticati, quali BOPIS (acquisto online con ritiro in negozio), self-checkout e mobile checkout, ad esempio.

In questa vera e propria rivoluzione in parte in atto il ruolo di Checkpoint Systems come fornitore di tecnologia all’avanguardia è in prima linea per il supporto delle aziende: ad esempio con le proprie soluzioni basate sull’RFID.

Questa tecnologia potrebbe infatti essere uno dei principali fattori abilitanti la trasformazione del comparto, della mentalità, della cultura e del concetto stesso di omnicanalità: l’adozione della tecnologia RFID consente di avere inventari accurati, controlli dello stock a zero margine d’errore e quindi la possibilità di offrire ai clienti un servizio di altissimo livello.

Inoltre questa tecnologia negli anni ha visto abbattersi notevolmente i costi, divenendo sempre più alla portata di qualsiasi dimensione di business, dimostrando ampiamente il proprio valore aggiunto, coinvolgendo tutti i livelli della filiera, dalla logistica, al marketing, alle vendite (con un evidente ROI finale). Per altro scegliere un progetto RFID per un’azienda non significhi unicamente installare un’infrastruttura hardware, bensì adottare un sistema software all’avanguardia, sul cui sviluppo e potenziamento continuo il reparto R&D di Checkpoint rivolge i maggiori sforzi ed investimenti, credendo fortemente nel valore di questa tecnologia. L’obiettivo dell’azienda è infatti quello di accompagnare i retailer a tutti i livelli dell’adozione, per contribuire al loro successo nella “prossima normalità” del Post-Covid.

 

 

Checkpoint Systems presenta NS40, contro i furti in cassa

Checkpoint Systems aggiunge NS40, ulteriore alternativa al portfolio della gamma NEO. NS40 offre ai retailer alimentari e supermercati una protezione dai furti discreta ed efficace nelle corsie vicine alle casse. Progettata per essere installata in cassa, NS40, basata su tecnologia NEO, è caratterizzata da un design ultra sottile, brevettata con una tecnologia con un raggio d’azione di 360 gradi, che insieme ai vantaggi della connettività Bluetooth ne permettono una facile installazione e spostamento a seguito di remodeling del punto vendita senza la necessità di dover forare il pavimento. Inoltre il suo design innovativo libera integralmente la vasca della cassa semplificando e velocizzando la preparazione dei sacchetti da parte dei clienti migliorandone quindi la customer experience.

L’antenna NS40 può essere adattata ad ogni tipo di configurazione del punto checkout e grazie al suo design innovativo, può essere montata su superfici di metallo senza conseguenza sulla rilevazione.

Estremamente sicura, grazie alla connettività Bluetooth, l’antenna garantisce un’installazione agevole dal momento che non sono necessari interventi nel pavimento tra i diversi banchi cassa.  Inoltre, offre ai retailer la possibilità, se necessario, di riposizionare e rimodellare lo spazio delle casse senza ricorrere ad un nuovo cablaggio o ad interruzioni del servizio. NS40 fornisce rilevazioni eccellenti e ad alte prestazioni, avvalendosi di una tecnologia funzionante su 360°. Localizzata al margine della zona di checkout, dopo che i prodotti sono stati scansionati e gli accessori antitaccheggio disattivati, l’antenna è in grado di riconoscere efficacemente le etichette non disattivate e quelle nascoste.

Grazie al sistema di illuminazione a LED e ai file audio personalizzabili, il sensore consente all’operatore della cassa di gestire gli allarmi in piena efficienza. Questo allarme tempestivo aiuta a fronteggiare gli incidenti dovuti ad una mancata disattivazione, riducendo l’imbarazzo dei clienti, e in caso ci si trovi davanti a un tentativo di furto, consente al retailer di recuperare con successo la merce prima che raggiunga l’uscita.

Disponibile nella sua versione standard in acciaio satinato, NS40 può essere fornita anche dipinta, vernicia a polvere o ricoperta in vinile per adattarsi al meglio con il design complessivo dello store. Messaggi vocali personalizzati, suoni differenti e LED colorati possono essere creati per diversi tipi di allarme.

Inoltre, la connettività di NEO fornisce dati storici dei trend attraverso il servizio di SaaS Cloud, offrendo ai retailer una ricca fonte di dati per migliorare i risultati delle differenze inventariali e aiutare a monitorare le performance del punto vendita, fornendo anche un supporto proattivo per la manutenzione, con oltre il 50% dei problemi tecnici risolti in remoto.

Simon Edgar, Senior Director of Product Management di Checkpoint Systems, spiega: “L’antenna NS40 offre ai retailer un design rivoluzionario per i loro sistemi antitaccheggio nei pressi delle casse. La nuova antenna NS40 è già stata sperimentata con successo in Spagna e i feedback dei consumatori sono stati cruciali durante la realizzazione di questo progetto al fine di far coincidere il prodotto finale con i requisiti di utilizzo dei retailer. Il design, la capacità di identificare eventuali anomalie e la facilità di installazione fanno indubbiamente dell’antenna NS40 un prodotto leader del mercato”.

Checkpoint Systems: 3 case history di termomisurazione

Checkpoint Systems presenta una serie di casi internazionali di successo nell’applicazione di tecnologia abilitante il contingentamento e la termomisurazione nei luoghi ad alta concentrazione di clientela.

L’obiettivo? Aiutare le aziende ad operare in sicurezza e al contempo aumentare la fiducia dei consumatori massimizzando, con soluzioni tecnologiche all’avanguardia e dal valore aggiunto dimostrato durante il picco della crisi da pandemia da Covid-19.

Ecco una serie di testimonianze d’uso internazionali delle soluzioni SmartOccupancy e SmartTemperature.

Il caso applicativo Fnac

Fnac, insegna leader in Europa nel retail di articoli tecnici e culturali, ha installato la soluzione SmartOccupancy nei punti vendita per gestire automaticamente e controllare in tempo reale i livelli di presenze.

SmartOccupancy fornisce automaticamente ai negozi spagnoli della catena informazioni sulla capacità massima, aiutandoli a tenere sotto controllo le soglie di capienza. Queste informazioni, visibili sia nel punto vendita sia da remoto, ad esempio da sede centrale, aiutano i retailer a rispettare in modo scientifico i limiti di capienza imposti e i requisiti di distanziamento sociale volti a salvaguardare la salute e il benessere del personale e dei clienti.

Fnac ha inoltre attivato il portale software HALO basato su cloud. La piattaforma permette ai manager Fnac di accedere ai report sulla capienza giornaliera o settimanale dei negozi in una determinata  area o regione; tramite grafici intereattivi è possibile visualizzare il numero di persone presenti in tempo reale e di monitorare la conformità dei negozi alle capacità stabilite, adattando i limiti in ogni singolo pdv o area delimitata.

Hilario Fernández, Responsabile della Sicurezza di Fnac, ha commentato: “Per noi, la cosa più importante è garantire la salute e il benessere del nostro personale e dei nostri clienti in questo momento delicato, continuando a fornire ai cittadini il meglio del tempo libero, della cultura e della tecnologia. E per farlo, poter contare su soluzioni come SmartOccupancy e sulla competenza di Checkpoint è un enorme vantaggio”.

Il caso applicativo Consum

La catena di supermercati Consum ha investito nella tecnologia SmartOccupancy di Checkpoint Systems, grazie alla quale mette in sicurezza il personale impiegato ed i propri clienti. La soluzione gestisce e controlla automaticamente e in tempo reale la capienza in tutti i supermercati .

Consum è diventata la prima catena di vendita al dettaglio di prodotti alimentari a investire in modo significativo in questa tecnologia, installandola nei suoi 454 punti vendita in tempi record. L’installazione di questo nuovo sistema è stata completata a fine giugno.

Consum è in grado di comunicare ai clienti se possono entrare o meno nel supermercato grazie a un display semaforico automatico posto all’ingresso: verde significa che possono entrare mentre rosso indica che devono aspettare.

L’integrazione con il portale cloud-based HALO consente ai manager presso la  sede centrale di Consum di vedere gli occupanti giornalieri e settimanali di una determinata area o regione, nonché di monitorare le presenze con l’ausilio di una mappa termica. Gli stessi manager possono anche supervisionare la capienza all’interno del negozio e regolarla a distanza a seconda delle necessità, sia per l’intero negozio che per sezioni specifiche.

Javier Vidal, Development Manager di Consum spiega: “In Consum, abbiamo sempre investito in innovazione e miglioramenti tecnologici. Le circostanze attuali fanno sì che questo sia il momento di investire nella sicurezza e nella salute; con Checkpoint siamo stati in grado di combinare queste idee e di rimanere all’avanguardia della tecnologia poiché possiamo occuparci di ciò che è più importante: il nostro personale e i nostri clienti”.

La manutenzione dei sistemi di Consum sarà online e proattiva, con il monitoraggio in tempo reale da parte del team di supporto di Checkpoint, che potrà monitorare e rispondere a qualsiasi evento. Inoltre, SmartOccupancy sarà aggiornato periodicamente con nuove e migliori funzionalità.

Il caso applicativo Joan Miró

Il centro sportivo CEM Joan Miró di Barcellona ha installato SmartTemperature, la soluzione Checkpoint Systems che misura la temperature delle persone in tempo reale e fornisce avvisi rapidi e precisi delle letture elevate.

CEM Joan Miró, una delle reti di impianti sportivi pubblici della città di Barcellona, si prepara ad aprire i suoi spazi e a riprendere la sua attività; in questo contesto, le innovazioni tecnologiche come SmartTemperature, che contribuiscono a salvaguardare la salute dei dipendenti e dei clienti, giocano un ruolo fondamentale.

SmartTemperature è stato installato agli ingressi degli impianti sportivi per contribuire a garantire spazi sicuri sia per i dipendenti che per gli utenti e utilizza sensori AI per misurare la temperatura del viso. Alimentata da algoritmi di analisi intelligenti, la soluzione può determinare rapidamente se un individuo ha la febbre da una distanza di tre metri.

Questa soluzione può misurare rapidamente le temperature fino a 10 persone alla volta e le letture sono accurate fino a +/- 0,03 ºC. La temperatura viene rilevata sul viso della persona, contribuendo a mantenere il numero di falsi allarmi il più basso possibile. Quando rileva temperature elevate, il sistema emette un allarme audiovisivo che può essere visualizzato su un tablet o un computer, consentendo ai responsabili del centro di prendere decisioni accurate in tempo reale, rafforzando così le misure di protezione.

Salvador Cereceda, Direttore del Centre Esportiu Joan Miró, dichiara: “La nostra vocazione è quella di offrire le migliori condizioni possibili affinché le persone possano partecipare all’attività sportiva in un ambiente sano e di qualità. Oggi questo è più importante che mai e possiamo contribuire a far sì che ciò avvenga grazie a SmartTemperature”.

Infine Alberto Corradini, Business Unit Director Checkpoint Systems Italia, conclude: “Tutti e tre questi casi sono chiari esempi di come da un punto di vista imprenditoriale adattarsi velocemente sia spesso la chiave di volta per far fronte a situazioni complesse, come quella causata dall’attuale emergenza sanitaria. Ricerca e innovazione sono, e saranno ancora di più in futuro, il valore aggiunto per chi opera nel comparto retail: in questo senso Checkpoint Systems, ormai da più di 50, è a fianco dei retailer per sviluppare soluzioni tecnologiche sempre più all’avanguardia e volte a migliorare non solo i profitti ma anche a mantenere saldo il rapporto di fiducia tra consumatori finali e imprese”.

Inventory Quarantine: come rendere sicuri i resi

Il settore retail dell’abbigliamento è alle prese con le riaperture, più o meno complete e in molti casi sta procedendo per fasi; per tutto il comparto la regola è allestire e garantire un ambiente sicuro per lo shopping, sia per i dipendenti che per i clienti.

In risposta alle numerose domande relative al trattamento e alla gestione dei capi provati nei camerini, e i resi negli store e nei centri logistici, Checkpoint Systems ha annunciato una nuova soluzione tecnologica con software agnostico – Inventory Quarantine (IQ).

La soluzione SaaS-based può essere utilizzata come piattaforma indipendente oppure integrata in altri sistemi già in uso, e consente ai retailer di collocare i capi resi in uno stato logico di “custodia in quarantena”, ponendo tali articoli non disponibili ai clienti sia sul canale online che all’interno del negozio, per un certo numero di ore.

Raccomandata per essere impostata secondo le linee guida governative in base alla durata di vita del COVID-19 su capi e imballaggi, questa soluzione semplice ma efficace aiuta i retailer ad elaborare i resi massimizzando le vendite e riducendo al minimo il rischio per la salute degli utenti. Questo perchè notifica immediatamente all’operatore la conclusione del periodo di quarantena e permette di rilasciare gli articoli solo nel momento in cui essi siano ritenuti nuovamente sicuri.

Periodo di quarantena

IQ utilizza un unico software per identificare sia gli articoli restituiti nei centri logistici e negli store, sia la merce lasciata nei camerini, attivando un “tempo di quarantena” virtuale. Una volta attivato, gli articoli rimangono in una “zona sicura” stabilita dal retailer fino al termine del periodo di quarantena assegnato. Viene quindi inviata una notifica push ai dipendenti per comunicare loro che gli articoli sono sicuri per essere cnuovamente a disposizione per la vendita.

Durante la pandemia da coronavirus, le vendite di abbigliamento online sono aumentate del 34%, secondo Adobe Analytics, mentre ACI Worldwide ha dichiarato che molte categorie di retail online hanno registrato un incremento delle vendite fino al 74% a marzo. Si prevede che un tale aumento delle vendite sul canale online porterà senza dubbio a un forte incremento del tasso di reso, attestandoci su un valore del 30-40% [1] di vestiti e scarpe, ponendo sfide in ambito logistico per i retailer che stanno applicando un processo di quarantena sugli articoli resi.

Un’ulteriore criticità è data dal fatto che, con la riapertura degli store fisici, i clienti avranno l’opzione di rendere gli articoli acquistati online direttamente in negozio piuttosto che per posta, sfruttando i vantaggi dell’omnicanalità. Anche questo aspetto, quindi, insieme alla presenza degli articoli lasciati nei camerini, crea incertezza sulla potenziale contaminazione della merce nei negozi.

I retailer hanno la responsabilità di garantire che la merce restituita o manipolata dal cliente non rappresenti un rischio per la salute degli altri. Di conseguenza, grandi marchi del calibro di Macy’s, Gap, Nordstrom e Mango hanno già annunciato l’intenzione di mettere in quarantena gli oggetti per un determinato periodo di tempo dopo che sono stati portati in un camerino.

Tenendo traccia e riducendo al minimo i tempi “off shelf”, la soluzione IQ di Checkpoint fa parte di una suite di soluzioni per lo “Shopping Sicuro” con tecnologia agnostica e aiutano i retailer a introdurre misure efficaci per la salute e la sicurezza – infondendo fiducia sia ai dipendenti che ai consumatori.

Alberto Corradini, Business Unit Director Italia di Checkpoint Systems, ha dichiarato: “In tutto il mondo, l’esperienza di acquisto cui eravamo abituati sta cambiando radicalmente. I retailer che implementano nuove procedure dimostrando di tenere le persone al sicuro saranno senza dubbio visti favorevolmente dai clienti.

I resi e i camerini hanno sempre rappresentato una grande sfida per i retailer, ma a questo si è aggiunto il COVID-19. È noto che i clienti che usano i camerini sono il 70%[2] più propensi ad acquistare. Inventory Quarantine permetterà ai retailer di rimettere a disposizione i capi in modo veloce e sicuro, permettendo ai negozi di ridurre al minimo l’impatto economico”.

[1] https://www.cnbc.com/2019/01/10/growing-online-sales-means-more-returns-and-trash-for-landfills.html

[2] https://www.retaildoc.com/blog/what-if-home-depot-had-a-dressing-room

Etichetta RF/RFID UNO: migliori prestazioni e sostenibilità

Debutta una nuova versione dell’etichetta RF/RFID UNO di Checkpoint Systems. 

Lanciata recentemente al NRF 2020, brevettata e completamente integrata, la nuova etichetta RF/RFID UNO  è compatibile con tutte le nuove versioni di chip RFID, tra cui il chip Impinj M750 lanciato di recente.

La nuova etichetta offre ai retailer ii vantaggi della protezione EAS all’uscita dello store e, allo stesso tempo, la gestione dell’inventario RFID se abbinata ad appositi hardware e software. Ciò fornisce ai retailer dell’abbigliamento una tecnologia dalla doppia utilità, in quanto da oggi sarà necessaria un’unica etichetta, con conseguente ulteriore riduzione di costi di manodopera e tempi.

Unendo le tecnologie RF e RFID, Checkpoint contribuisce anche a mitigare la schermatura del corpo e a ridurre l’attenuazione del segnale, fattori che possono influenzare le singole tecnologie.

Chip RFID RAIN Impinj M750: i vantaggi

Essendo uno dei più piccoli chip del suo genere sul mercato, il chip Impinj M750 è più piccolo del 40% rispetto alle versioni precedenti e ciò si traduce, lato Checkpoint, in una riduzione del consumo di materiale del 18%.

I nuovi Inlay abbinati ai chip Impinj M750 hanno una sensibilità di ricezione più alta (-24 dBm) di qualsiasi altro RAIN tag IC e ottimizzano le prestazioni per una vasta gamma di materiali e frequenze operative.

Halo: ordini omnichannel direttamente in store

Checkpoint Systems ha lanciato una release della piattaforma software IoT HALO che combina funzioni omnichannel e di gestione delle attività. Da oggi HALO supporta gli ordini omnichannel direttamente in-store, ossia attraverso la modalità: “acquista online, ritira in negozio” e “spedisci dal negozio”. Utilizzando la tecnologia RFID e dati di inventario accurati, HALO aiuta a distribuire gli ordini tra i negozi in base alla disponibilità. Inoltre l’app HALO mostra al personale del negozio le informazioni relative all’ordine direttamente sul cellulare, aiuta a programmarne la loro evasione, a localizzare gli articoli e a preparare il ritiro o la spedizione. La nuova funzionalità consente di incrementare la produttività in-store aumentando le unità lavorate per ora e dando un impulso a vendite e customer satisfaction.

“Oggi, per imballare un ordine, il commesso utilizza tipicamente una stampa dal sistema ERP per cercare i prodotti nel negozio. Alcuni articoli potrebbero essere già venduti, altri mal posizionati. Può succedere così, che l’addetto alle vendite perda tempo a cercarli e perfino che a volte debba rifiutare l’ordine. Per far fronte a situazioni come queste, HALO utilizza dati di inventario in real-time, supportando il dipendente con un’applicazione facile da usare durante tutto il processo di evasione in-store rendendolo veloce ed efficiente”, spiega Phil Fisher, product manager di HALO.

Secondo Forrester, società specializzata in ricerche di mercato, e la National Retail Federation, l’accuratezza dell’inventario è un problema per il 56% dei retailer che sta implementando programmi omnichannel. Con la tecnologia RFID, la precisione dell’inventario può essere aumentata dal 65-75% al 93-99%, come rilevato da GS1, da ECR Community Shrinkage and On-shelf Availability Group.

“Investiamo costantemente nella logistica e nell’IT per razionalizzare il modello omnichannel consumer-oriented. Con la nuova funzionalità per l’esecuzione in-store di HALO, ci aspettiamo di ottimizzare ulteriormente le operazioni grazie a inventari più accurati, creando un nuovo livello di customer satisfaction”, commenta Daniel Muñoz, Operations Director di Desigual, brand di moda internazionale con sede in Spagna.

Come funziona HALO

E’ una piattaforma Software-as-a-Service che fa parte delle soluzioni RFID di Checkpoint per il retail. HALO è in grado di tracciare ogni articolo etichettato lungo la supply chain del retailer raccogliendo i dati dai lettori RFID nei negozi e nei centri di distribuzione. La piattaforma si sincronizza con il software di pianificazione delle risorse aziendali (ERP) e il software del sistema di gestione del magazzino (WMS), assicurando accuratezza dell’inventario, disponibilità della merce a scaffale ed efficienza lungo tutta la supply chain. Oltre all’evasione degli ordini omnichannel, alla programmazione delle attività e alla localizzazione degli articoli, i dipendenti degli store possono servirsi di HALO per l’inventario, la ricezione delle merci, il rifornimento degli scaffali e la conformità dell’esposizione dei prodotti.

Evolve C10, l’antenna piatta e discreta che protegge i prodotti

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Checkpoint Systems presenta EVOLVE C10, la nuova antenna EAS “piatta”, progettata per proteggere i prodotti in modo discreto.

C10 offre ai retailer la possibilità di creare un’area cassa ordinata, ottenendo così un ambiente aperto e invitante senza compromettere le strategie di prevenzione delle perdite. 

Progettata principalmente per i retailer di generi alimentari, questa nuova soluzione RF EAS, grazie al design piatto e ultra-sottile, consente un’installazione flessibile, che può essere sia nascosta all’interno della stessa cassa o montata in modo discreto su parete.

Il suo design integrato e invisibile non occupa spazio a terra e ha un impatto visivo minimo o nullo sul concept stilistico del negozio. Le installazioni sulla cassa possono essere dotate di un LED vicino al cassiere per segnalare potenziali rischi per la sicurezza e inoltre è disponibile anche una sirena con segnale acustico regolabile.

C10 con l’opzione per il montaggio esterno ultrasottile, ha uno spessore di soli 10 mm e si rivela molto utile nei casi in cui non è possibile effettuare un’installazione interna o dove è necessario un montaggio a parete, ad esempio in uscita o presso i servizi. L’antenna offre dunque una maggiore flessibilità di installazione mantenendo lo stesso design discreto.

Le notifiche di allarme possono essere inviate direttamente all’applicazione mobile di Checkpoint in tempo reale per una risposta rapida da parte del personale. Inoltre, la connettività tramite il servizio SaaS Cloud fornisce informazioni relative allo storico e ai trend, che sono una ricca fonte di dati sulle attività da intraprendere per contrastare efficacemente le differenze inventariali e aiutare a monitorare le interazioni tra il personale di vendita e i sistemi di sorveglianza; la stessa connettività permette inoltre di attivare un servizio proattivo di telemanutenzione, con oltre il 50% dei problemi tecnici risolti in remoto.

“Questo design innovativo – commenta Simon Edgar, Senior Director di EAS Solutions di Checkpoint Systems –  fa sì che i retailer possano essere sicuri di avere i vantaggi di un sistema EAS che è totalmente discreto, o addirittura invisibile per il cliente. L’estetica dello store è una questione sempre più importante per i retailer, che stanno facendo tutto il possibile per offrire un’esperienza piacevole dal momento in cui il cliente entra nello store fino a quando ne esce: noi crediamo che C10 sia parte integrante di questo percorso che mira a costruire e offrire una customer journey ininterrotta e piacevole.

 

Furti nel Fai Da Te: elettroutensili, viti e cacciaviti i più rubati

Man shopping for perforator in hardware store close-up

Il Fai-Da-Te sta vivendo in Italia un momento di grande successo: il 2018, infatti, si è chiuso con 105 miliardi di euro di vendite, con un incremento dello 0,9% nella crescita rispetto all’anno precedente e in particolare il settore del bricolage ha registrato una crescita dello 0,5%. Tuttavia il settore non è esente da criticità, prima fra tutte lo shrinkage. Infatti secondo il report “Retail Security in Europe. Going beyond Shrinkage” realizzato da Crime&Tech, spin off dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, con il supporto di Checkpoint Systems, tra il 2015 e il 2017 la media delle differenze inventariali in Europa per il Fai-Da-Te ha raggiunto l’1.0% dell’intero fatturato, con un costo economico totale pari a 2.990.816.000 euro.

Anche per l’Italia sono state evidenziate delle cifre altrettanto considerevoli: il valore delle differenze inventariali nel DIY è 198 milioni di euro l’anno e la spesa in misure di sicurezza equivale a 209 milioni di euro. Sommando questi dati a quelli corrispondenti degli altri settori commerciali, si ottiene poi un valore di shrinkage pari a 3,3 miliardi di euro annui contro gli 1,5 miliardi di euro all’anno che i retailer spendono in media in misure di sicurezza. Il costo totale attribuibile alle perdite nell’intero settore retail in Italia può quindi essere stimato sui 4,8 miliardi di euro all’anno, un valore che corrisponde all’incirca a 80 euro pro capite annui.

Lo studio rivela inoltre quali sono i prodotti più rubati per numero nel Fai- Da-Te: l’elettroutensileria, gli accessori di telefonia seguiti dagli strumenti di idraulica, colla e nastro adesivo e i cacciaviti. Secondo invece una classificazione per valore degli articoli, si mantengono in cima alla lista gli elettroutensili, seguiti da cacciaviti e viti, accessori per la casa e per la telefonia.         

Sistemi di protezione

Al momento in Italia praticamente tutti i retailer del DIY adottano sistemi a radiofrequenza: dunque un ulteriore passo avanti nel contrasto efficace delle differenze inventariali potrebbe consistere nel creare occasioni di confronto tra tutti i player del Fai-Da-Te. Momenti di networking e condivisione sarebbero infatti di grande aiuto sia per i consorzi della distribuzione specializzata sia per i grandi gruppi del settore, attraverso i quali potrebbero sviluppare strategie comuni e attività congiunte a partire dall’individuazione delle merceologie che sono sottoposte maggiormente al fenomeno del taccheggio. Lavorare in gruppo con un comune obiettivo non può che portare benefici all’intero settore.

Checkpoint Systems: una nuova tecnologia per la Cina

Checkpoint Systems implementa la nuova antennza G40 all’interno di una catena di convenience store autonomi in Cina ciascuno con uno stock di 500 prodotti e 24 h su 24.

La soluzione è stata progettata per soddisfare le esigenze del retailer e del nuovo ambiente autonomo in-store. Grazie alle sue dimensioni ridotte, con un ingombro di 13×8 cm, G40 sfrutta al massimo lo spazio espositivo degli articoli. Questa innovativa antenna è la soluzione ideale per proteggere varchi cassa di piccole dimensioni, permettendo l’agevole passaggio di un carrello.

Perfetta per i negozi non presidiati da personale, G40, basandosi sulla ormai collaudata elettronica EVOLVE di Checkpoint Systems, consente che siano effettuate operazioni di manutenzione e aggiornamenti del sistema da remoto, riducendo al minimo i tempi di fermo macchina. Inoltre la piattaforma Analytics assicura inoltre che il retailer possa monitorare l’attività EAS in tutti i propri spazi, identificando modelli e tendenze di attività insolite, identificando i negozi ad alto rischio che necessitano di ulteriore supporto.  

Prevenire le perdite

Fornire un processo di checkout self-service senza barriere di alcun tipo e mantenere al tempo stesso misure di prevenzione delle perdite efficienti, è un requisito fondamentale dei negozi autonomi per offrire una customer experience ottimale. A tale scopo, le etichette leader di mercato 410 EP e 410 HA di Checkpoint Systems sono state applicate su una varietà di prodotti diversi in-store – dalla salute e bellezza, agli alimenti, alle birre, ai vini e ai liquori, mentre la disattivazione accurata e rapida delle etichette è stata ottenuta con il sistema Counter Point Intelligence System (CPiD) del brand, che è dotato di interblocco EAS consentendo la disattivazione in un unico step.

 

 

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