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Come Amazon: in Uk Waitrose consegna la spesa nel frigo, quando il cliente è fuori casa

È proprio il re della consegna del futuro Amazon, che negli Stati Uniti testa le soluzioni più bizzarre e poi sei mesi dopo ecco le vediamo arrivare anche da noi, nel Vecchio Continente, come nulla fosse. La compagnia di Bezos sembra specializzarsi, oltre che nelle soluzioni più avanzate (i droni ad esempio quando pochi sapevano perfino cosa fossero) anche nell’infrangere i tabù. Uno di questi è l’inviolabilità della casa. Lasciare le chiavi ad uno sconosciuto sembrava una follia solo due anni fa. Ora si fa, eccome. Abbiamo già parlato di Edeka, che ha proposto il servizio in Germania. E ora arriva Waitrose, insegna britannica, è la prima nel Regno Unito a proporre il servizio.

Inizialmente in fase di test per sondare la domanda, il nuovo servizio, che si chiama ‘While You’re Away’, partirà con 100 clienti situati nell’area di consegna del suo centro di sviluppo digitale a Coulsdon, nel sud di Londra.

Utilizzando la serratura intelligente di Yale, il cliente dà accesso a un driver Waitrose impostando un codice di accesso temporaneo che viene inviato tramite un’app sicura. Il codice viene quindi inviato al dispositivo del conducente al momento della prenotazione della spesa e viene eliminato una volta conclusa la consegna.

Il fattorino si premurrà di riporre gli articoli freschi o surgelati nel frigorifero, e lascerà altri generi alimentari sul tavolo della cucina o nel luogo indicato dal cliente. L’intera consegna verrà filmata da una microcamera indossata sul petto dal conducente (con buona pace di sindacati e braccialetti), con il video disponibile su richiesta per il cliente il giorno lavorativo successivo.

Per ora c’è un ordine minimo di 25 sterline (28,43 euro) e sei ordini dato il numero limitato di clienti coinvolti in questa fase.

Se la sperimentazione avrà esito positivo, Waitrose & Partners prevede di rendere disponibile il servizio a più di 1.000 clienti nella primavera del 2019.

“C’è una crescente richiesta da parte dei nostri clienti di rendere lo shopping con noi ancora più comodo nell’adattarsi al loro stile di vita frenetico – da detto Archie Mason, responsabile dello sviluppo del business di Waitrose & Partners -. Piuttosto che aspettare una consegna o impiegare tempo per mettere tutto via, il servizio offre ai clienti la possibilitò di usare quel tempo in modo diverso, come cucinare e mangiare il cibo che hanno comprato”.

“Collaborare con Waitrose & Partners per sviluppare il primo servizio di consegna a domicilio nel Regno Unito è una premessa entusiasmante per Yale, poiché cerchiamo di capire in che modo i prodotti intelligenti possono migliorare la vita quotidiana e proteggere la tua casa. La nostra eredità e priorità è nella sicurezza, ma le tecnologie con le quali stiamo lavorando ora ci consentono anche di collaborare con aziende come Waitrose per sviluppare servizi adatti alla vita moderna” ha detto Nigel Fisher, Managing Director di Yale UK.

Kasanova con Shop&Dely porta a casa l’acquisto ingombrante

La consegna di acquisti ingombranti non è maicosa semplice: occorre procurarsi un’auto grande o un furgone, prendere le misure e fino all’ultimo la domanda fatidica è: entrerà nel baule? A questi problemi risponde Shop&Dely, il nuovo servizio offerto ai clienti da Kasanova che unisce l’esperienza dell’acquisto in negozio con la comodità della consegna a domicilio dello shopping online.

In questo modo e senza costi aggiuntivi (se non un piccolo contributo per eventuale consegna al piano), in linea con quel rapporto qualità/prezzo/servizio che Kasanova sa esprimere in ogni singola occasione, una serie di prodotti selezionati tra quelli “ingombranti”, esposti nel punto vendita, presentati, raccontati e “fatti provare” dal personale potranno essere direttamente acquistati e consegnati a casa senza doversi poi preoccupare di dover trasportare pacchi voluminosi e in certi casi pesanti.

Il servizio di consegna a domicilio lanciato con le ebike E-mootika viene dunque ora ampliato, e anzi sarà esteso a un numero di prodotti sempre più ampio fino a coinvolgere l’intero catalogo, permettendo in futuro di abbattere i confini tra web e store e garantire una shopping experience muticanale al 100%.

Consegne al cuore dell’eCommerce, il 41,4% disposto a pagare per servizio “sartoriale”

Il commercio elettronico corre veloce, ma gli spedizionieri spesso non tengono il passo. Così il 41,4% dei clienti dei negozi digitali sarebbero disposti anche a pagare di più pur di ricevere la propria merce il giorno stesso dell’ordine. Non solo, una percentuale più o meno simile, il 41,6%, pagherebbe due o tre euro in più pur di poter scegliere l’orario di consegna e il 43% per cento vorrebbe potere ricevere l’oggetto del proprio desiderio anche la sera o nei week-end.

Dati che emergono da una ricerca condotta da Milkman, sistema di consegna a domicilio di e-commerce che punta proprio sul servizio “sartoriale” e che segnala l’esigenza crescente da parte del mercato che i corrieri tradizionali agiscano con maggiore tempestività e trasparenza. Una richiesta sulla quale per una volta siamo perfettamente allineati agli Stati Uniti, dove un’analoga ricerca condotta da Dropoff registra che il 43% degli americani si aspetta una consegna same-day (e tra i Millennials la percentuale sale al 50). Il 54% dei consumatori digitali di Oltreoceano vorrebbe inoltre selezionare la finestra di consegna.

Insomma, la consegna sembra essere una delle nuove frontiere dell’e-commerce. Del resto diciamoci la verità: uno dei punti deboli dell’acquisto online – soprattutto nel caso di acquisti d’impulso – è proprio l’impossibilità di disporre immediatamente della merce. Comperare un paio di scarpe e poi dover aspettare due giorni – se non di più in caso di consegna mancata – per indossarle è un’esperienza piuttosto frustrante, che spesso frena i nostri entusiasmi al momento di usare la tastiera come un portafogli. E il cahier de doléance dei consumatori online è lungo: il 37% dei clienti denunciano problemi di comodità nella consegna, con corrieri che passano sempre quando in casa non c’è nessuno, oppure lavorano solo in orario d’ufficio, che però vale anche per chi deve ricevere la merce; il 29% del campione inoltre non ha fiducia nello spedizioniere e sospetta che egli sostenga di essere passato anche quando non è vero; il 19% invece lamenta ritardi rispetto all’orario programmato e il 15% danni nella merce o addirittura lo smarrimento del collo.

Il fatto è che una consegna inefficiente rappresenta anche un danno per il brand e per il retail. A che serve implementare l’omnichannel se poi l’ultimo miglio – quello che non dipende più dal venditore – rischia di rovinare l’esperienza dell’acquisto?

“Il piacere dell’acquisto – sottolinea Antonio Perini, CEO di Milkman – inizia sul check-out, ma spesso non si protrae o addirittura si interrompe, nel dominio fisico”. Per questo è spesso vincente la strategia di chi come Milkman punta proprio sulla flessibilità della consegna. “Il 60% dei nostri clienti – spiega Perini – decide di programmare la consegna invece di accettare il giorno e la fascia che gli vengono proposti in modo automatizzato. Considerando gli ultimi tre mesi, il 33% degli utenti Milkman ha scelto la fascia di consegna sotto le tre ore, il 20% ha scelto di ricevere il proprio pacco tra le 19 e le 22 (servizio serale) e il 20% ha richiesto una consegna in same-day”.

E ora Prime a Milano consegna in giornata, Amazon lancia Consegna Oggi

La sfida delle consegne veloci è sempre più agguerrita: e ad alzare l’asticella è ancora Amazon che lancia, per i clienti Prime, il nuovo servizio Consegna Oggi, senza costi aggiuntivi, disponibile dal lunedì al venerdì nell’area di Milano su oltre un milione di prodotti.

I clienti Amazon Prime possono effettuare il proprio ordine nel corso della mattina, tipicamente entro l’una, e tutti gli ordini superiori ai 29 Euro, idonei alla Consegna Oggi, saranno consegnati tra le 18.30 e le 21.30 del giorno stesso, senza costi aggiuntivi. Tra i prodotti disponibili per la Consegna Oggi si trova la gran parte delle categorie presenti nel sito, dall’elettronica ai giocattoli, ai film. Il servizio include anche centinaia di migliaia di prodotti da aziende che utilizzano il servizio Logistica di Amazon.

“I clienti Prime amano le spedizioni veloci, senza costi aggiuntivi, su milioni di prodotti. Oggi siamo entusiasti di rendere Prime ancora più veloce, offrendo ai clienti la consegna in giornata senza costi aggiuntivi, oltre ai tanti vantaggi inclusi nel loro abbonamento, come lo streaming illimitato di film e serie TV o l’archiviazione di foto con Prime Foto, tutti senza costi aggiuntivi – ha dichiarato Lou Santini, Director Eu Prime di Amazon -. “I clienti Prime residenti nell’area di Milano e hinterland possono trovare un’ampia selezione di prodotti disponibili per la consegna in giornata, e ricevere ciò di cui hanno bisogno, o che semplicemente desiderano, entro la sera stessa”.

Un’opzione utile soprattutto per alcuni acquisti last minute, come il regalo per una festa o un nuovo telefono per sostituire quello che si è appena rotto. Ma anche per prodotti di uso quotidiano essenziali quali salviette per neonati, ricariche per pannolini, latte artificiale, dentifricio, shampoo, deodoranti, detergenti, barrette di cereali eccetera

Due i modi per trovare i prodotti disponibili con Consegna Oggi. I clienti Prime possono semplicemente cercare il logo Consegna Oggi nelle pagine dei prodotti idonei, aggiungere articoli per un totale di ordine superiore ai 29 Euro e scegliere l’opzione di Consegna Oggi senza costi aggiuntivi al momento del check-out. Oppure possono utilizzare la funzione “Ricevi oggi”, situata nel menu dei filtri, per trovare i prodotti idonei alla Consegna Oggi durante la ricerca.

 

Tre opzioni di consegna veloce

I clienti Prime possono scegliere ora tra tutte queste opzioni, nelle aree in cui sono attivi i rispettivi servizi:

Prime Consegna Oggi: i clienti Prime di Milano e hinterland possono ordinare al mattino, tipicamente entro l’una, e ricevere i propri acquisti tra le 18.30 e le 21.30 del giorno stesso, senza costi aggiuntivi, con un minimo d’ordine di 29 Euro, dal lunedì al venerdì.Al di sotto di questo valore minimo dell’ordine, l’opzione di consegna in giornata è disponibile per 6,99 Euro per ordine e per i clienti non Prime la consegna in giornata è disponibile per 8,99 Euro per ordine. Gli ordini del pomeriggio saranno consegnati il giorno successivo.
Prime Now: i clienti Prime residenti nell’area di Milano e hinterland possono scegliere la consegna entro un’ora al costo di 7,99 Euro o la consegna in finestre di due ore, tra le 8 e la mezzanotte dello stesso giorno, sette giorni alla settimana, senza costi aggiuntivi per gli ordini con un valore minimo di 50 Euro su migliaia di prodotti.
Prime Consegna in un giorno: i clienti Prime in Italia possono continuare a usufruire delle consegne illimitate in un giorno su un milione di prodotti di tutte le categorie.

Consegna della spesa nel frigo di casa: Amazon USA? No, Edeka, Germania

È stata una delle ultime trovate di Amazon, ma anche Walmart ci sta provando: no, non stiamo parlando del controverso brevetto di braccialetto vibrante, ma della consegna direttamente in casa (quando il proprietario non c’è). Ora questa modalità “estrema” (non serve nemmeno presenziare nella canonica finestra di due ore) arriva nel Vecchio Continente, in Germania, grazie a Bringmeister, insegna per la spesa online di Edeka, che promette di consegnare yogurt, carne e verdure ordinate direttamente in frigorifero.  Il modo lo spiega lo stesso retailer in una nota: “i clienti possono facilmente utilizzare le chiavi elettroniche, i cosiddetti Smart Locks, per fornire ai fornitori di servizi un accesso limitato nel tempo alla loro casa e prenotare i vari servizi come desiderano”. 

Il servizio è reso possibile grazie a un’azienda partner di Edeka, Cary, e la consegna in casa è solo uno dei vari servizi offerti, dalle pulizie alla lavanderia. Il tutto effettuato mentre gli utenti sono al lavoro o in viaggio. “Cary si occupa della gestione degli accessi sicura. Bringmeister mette l’acquisto nel corridoio o lo sistema, su richiesta, direttamente nel deposito o nel frigorifero”. E addirittura effettua il ritiro di bottiglie o casse da restituire.

il servizio di chiavi elettroniche costa 9,99 euro al mese.

Il testa a testa con Amazon Fresh, partito a Berlino l’anno scorso e ora sviluppato i altre città, è evidente. Tanto che Bringmeister, acquisito d Edeka nel gennaio 2017,  in alcune città ha già iniziato a proporre la consegna in giornata.

Il robot per consegne made in Italy è partito da Cremona, ci consegnerà lui la spesa in futuro?

Un robot, progettato e realizzato in Italia nella milanese e-Novia (un incubatore che sviluppa competenze distintive con il gruppo di ricerca MoVe del Politecnico di Milano) anche se dal nome inglesissimo Yape (acronimo di Your Autonomous Pony Express) ha realizzato ieri la sua prima consegna a Cremona. La città che negli ultimi due mesi ha ospitato la sperimentazione in campo aperto. Percorso: 400 metri, dalla sede della locale Confcommercio al Municipio. Contenuto: un plico di fogli bianchi, “su cui si scriverà il futuro”.

Yape è una sorta di drone terrestre, che funziona tramite un’App collegata alla piattaforma di gestione che gestisce l’intero processo. Partendo dalla scansione in 3D del viso del cliente per il riconoscimento facciale. Una volta giunta a destinazione avvisa il richiedente che dovrà scendere in strada e mostrare le fattezze per il riconoscimento biometrico: solo allora lo sportello si aprirà e si avrà accesso al contenuto. La capacità di carico è fino a 70 chilogrammi (più che sufficiente, per dire, per una spesa anche pesante) e l’autonomia è di circa 80 km.

E la sicurezza, è la domanda che sorge spontanea nella mente di qualsiasi connazionale? Sarà garantita dall’intero set di telecamere ad alta definizione (tre sistemi distribuiti sui quattro lati del veicolo, che minimizzano la zona d’ombra fatti di 4 sensori LiDARS 3D in grado di “vedere” fino a una distanza di 35 metri; 4 videocamere con un cono visuale di 120° ognuna e con capacità di analisi dell’immagine e 8 sensori di prossimità), necessarie al robottino per interagire con l’ambiente e districarsi nel traffico cittadino tra cani, pedoni, semafori e segnali stradali, e che trasmette a un centro di controllo tutte le informazioni sull’ambiente circostante (e le fattezze biometriche dell’eventuale malintenzionato che volesse impossessarsi del contenuto).

Yape viaggia su due ruote dotate di motori elettrici autonomi che minimizzano il consumo di energia massimizzando l’agilità di movimento. Può effettuare rotazioni sul posto e superare ostacoli come le rampe dei marciapiedi o le rotaie del tram. Per questo è particolarmente adatto a muoversi negli spazi stretti e irregolari delle città italiane ed europee, sia su marciapiede (a una velocità massima di 6 km orari) sia su pista ciclabile (fino a 20 km orari).

Cremona è la cittadina lombarda piccola ma d’arte, e sufficientemente smart per coinvolgere il Comune in questo progetto innovativo, con il coinvolgimento della polizia municipale, che ha supervisionato il viaggio in assenza, ancora, di autorizzazioni non ancora esistenti per il nuovo mezzo di trasporto, mentre il mezzo veniva osservato a distanza dalla centrale operativa allestita al CRIT, Polo per l’Innovazione Digitale di Cremona, con cui e-Novia e il Comune di Cremona hanno stretto una forte sinergia nella fase dei test autunnali.

 

Soluzioni al traffico cittadino

Il mondo delle consegne ormai da qualche anno è in pieno fermento, e si fa un gran parlare di droni e dirigibili, tricicli o chiatte, testate da Franprix a Parigi, e naturalmente robot: testati da Metro in Germania e Domino’s Pizza in Australia, sono già utilizzati per consegne a Londra da JustEat e Tesco, mentre in California sono attivi DoorDash (pasti a domicilio) e Postmates (posta). Il motivo? I problemi di traffico e di logistica generati dal sempre più diffuso uso dell’e-commerce e del food delivery, specie nelle aree urbane. Dove solo nel (lontano?) 2015 sono stati consegnati 31 miliardi di pacchi, cifra che si stima salirà a 43 miliardi nel 2020. Ogni giorno a Milano vengono consegnati circa 150mila pacchi da 11mila camion vuoti in media per il 60%, che contribuiscono al 27% dell’inquinamento atmosferico. 

I vantaggi dunque si misurano in termini di sostenibilità (Yape è elettrico) e diminuzione del traffico su strada, assicurano dall’azienda. E magari pure dall’assenza di rivendicazioni sindacali che hanno visto anche recentemente i riders di Deliveroo e Foodora organizzare flash mob e biciclettate per chiedere più garanzie e migliori condizioni economiche.

Di sicuro c’è chi ci crede: Eldor Corporation, multinazionale dell’automotive con sede a Como, ha investito la considerevole cifra di 6 milioni di euro che contribuiranno a finanziare YAPE, “per raggiungere gli ambiziosi obiettivi nell’ambito della guida autonoma e della prossima integrazione dei sistemi connessi nelle smart city”. Al momento la società sta sondando vari distributori e società di spedizioni per stringere accordi. Obiettivo: portare i robottini nelle nostre strade (e sui nostri marciapiedi), per consegnare pasti, spese o pacchi di ogni tipo.

Inoltre, YAPE farà parte della sperimentazione della tecnologia 5G assegnata dal Ministero per lo Sviluppo Economico a Vodafone Italia per l’area strategica di Milano. La tecnologia per reti mobili di quinta generazione offrirà alta velocità e bassa latenza con possibilità di sviluppo enormi in moltissimi ambiti, tra cui, appunto, quello dell’automotive e della mobilità.

 

Come funziona

È locker-mania: Auchan France apre un deposito da 250, Amazon va nei condomini

Saranno i locker la via maestra per unire reale e virtuali, acquisti online e punto vendita? Difficile dirlo ora, ma quel che è certo è che al momento la comodità di ordinare online e ritirare in un punto fisso a qualsiasi ora sembra allettare i più, e le iniziative si moltiplicano, quanto meno all’estero. In Francia ad esempio Auchan ha allestito un mega-desposito di 250 lockers – il più grande di Francia – nel parcheggio dell’ipermercato di Saint-Étienne Centre 2. Secondo Linéaires, la strategia dell’insegna è quella di ampliare questa modalità di click and collect partendo proprio dai punti vendita che non dispongono di servizio drive (molto diffuso da anni in Francia), per poi espandersi altrove. In questo caso dunque il legame con il punto vendita reale è decisivo e tutt’affatto casuale. L’obiettivo è spingere sulla multicanalità e, come ha spiegato Jean-Charles Fhal, a capo dei drive per Auchan Retail France “rappresenta una risposta di prossimità alle necessità di vari tipi di consumatori”.

Dall’altro lato dell’Oceano ben diversa è l’ultima pensata di Amazon. Il gigante delle dotcom pensa veramente a 360 gradi, e anche questa volta non manca d’audacia. Dopo aver installato i locker per le consegne in 2 minuti nei campus universitari, ora si sta rivolgendo agli androni dei condomini. Un “modulo” (chiamato “Hub By Amazon”) da 43 armadietti che può accogliere ogni tipo di pacchi dai principali operatori, poste comprese. Un sostituto 24 ore su 24 della portineria, o una mega cassetta delle poste, se vogliamo, naturalmente non nominale e da utilizzare in caso di necessità. Ma pare che negli USA la quantità di ordini (e consegne) che si accumulano nelle portinerie stia iniziando, in certe aree, a giustificare una tale soluzione. Addirittura, potrebbero diventare un vantaggio richiesto dagli inquilini in cerca di casa, proprio come una portineria, un terrazzo o una piscina. Non a caso al momento sono coinvolti due grandi operatori immobiliari.

Evidenti le differenze con i locker “tradizionali”, installati in luoghi pubblici o insegne (tipo 7 eleven, in Italia invece c’è un accordo con Pam) ed esclusivamente dedicati agli acquisti alla compagnia di Jeff Bezos, mentre questi, che possono accogliere qualsiasi consegna, sono a disposizione dei soli residenti.

 

Logistica, qui si gioca il futuro: dalle consegne in minuti al magazzino volante con droni

L’ultimo miglio della consegna della spesa è cruciale e dispendioso, e in un settore, quello dei supermercati, dove l’e-commerce è ormai un prerequisito fondamentale per restare sul mercato. Sono sempre loro, i big del mercato americano Walmart e Amazon, ormai in lotta aperta, che guidano e aprono squarci sul futuro.

Come i magazzini volanti, veri e propri dirigibili automatizzati e controllati da remoto, dai quali partirebbero le consegne via drone. Walmart avrebbe secondo la stampa specializzata anglosassone consegnato una richiesta di licenza, con l’obiettivo di risolvere un problema: “portare un prodotto alla destinazione di consegna può causare ritardi indesiderati aumentare i costo e ridurre i ricavi”. Veloce, e soprattutto economico, perché il sistema permetterebbe di ridurre i costi di consegna. Il magazzino semovibile infatti potrebbe essere spostato dove la domanda è maggiore in quel momento. Una domanda sempre più volatile e soprattutto volubile come i consumatori ormai abituati a chiedere – e ottenere – tutto subito, ovunque: al lavoro, in viaggio, a casa. E quindi sempre più difficile da prevedere e programmare.

Il dirigibile potrebbe spostarsi da una città all’altra ed effettuare le consegne via drone, o raggiungere località rurali, servendo una zona molto più ampia rispetto a un magazzino tradizionale.

In passato Walmart ha anche consegnato una licenza per droni da utilizzare all’interno del punto vendita. Una richiesta di brevetto per un magazzino volante era già stato presentato l’anno scorso da Amazon, la prima ad ipotizzare ed utilizzare droni per la consegna.

 

Amazon ora consegna in due minuti

Le università americane dove è stata attivata la consegna in due minuti.

Amazon è stato anche il primo operatore a consegnare in un’ora, che sono diventati minuti. Due per la precisione. Con il nuovo servizio Instant Pick-up, attivato in cinque università americane, gli utenti Prime possono ordinare e ritirare entro due minuti una serie di prodotti di largo consumo (dagli snack alle bevande, dai prodotti per l’igiene personale ai caricatori per cellulare) nel locker dedicato installato nel campus, a portata di mano. E anche l’acquisto di impulso si trasferisce nell’e-commerce. 

Il video con cui Monoprix prende in giro Amazon Go, “noi lo facciamo da 10 anni”

Seattle è un po’ lontana… consegna a domicilio, noi la facciamo da più di 10 anni. Termina così il divertente video-parodia con il quale Monoprix, insegna della Gdo francese, prende in giro (con attori simili e linguaggio ricalcato sull’originale, e rigorosamente in inglese completo di accento americano) il concept Amazon Go, in fase di test a Seattle (vedi Gennaio 2017, Seattle: parte Amazon Go, il primo supermercato Amazon, senza casse). Presentato come “la più avanzata tecnologia in fatto di spesa”. Parodiando passo passo il video che ha presentato al mondo Amazon Go, Monoprix ricorda il suo servizio di consegna a domicilio: basta andare al supermercato, fare la spesa, consegnare il carrello alle casse (senza fare la fila) e la spesa sarà consegnata a casa nel giro di un’ora, dove sarà pagata. Senza spese di spedizione. Senza dover portare pesi. È la “tecnologia umana”, quella che potrebbe fare la differenza negli scenari futuri.

Ecco il video “parodiato” di Amazon Go.

 

 

Sfida multicanalità: Lidl testa un format a Berlino, Carrefour consegna in un’ora a Parigi

Dopo l’entrata di Amazon, la Gdo è sempre più multicanale: Lidl testa un format per il click and collect a Berlino e Carrefour consegna in un’ora a Parigi.

La notizia è succosa: secondo il settimanale tedesco Lebensmittel Zeitung Lidl starebbe testando a Berlino nel quartiere di Schöneberg un nuovo format Express votato alla multicanalità. Qui si possono infatti ritirare gli acquisti anche freschi fatti online, velocemente grazie alle casse dedicate al click and collect. L’assortimento di prodotti sarà invece limitato e punterà su convenienza e largo consumo. Lidl in Germania opera con il click and collect per la sua offerta non food, ma aveva già annunciato che a dicembre sarebbe partito con un test nel fresco e surgelato. Colpisce il fatto che anche una catena discount come Lidl stia approcciando la strategia multicanale, consapevole di quanto le richieste della clientela si stiano spostando verso questa direzione, complice la propensione e l’abitudine sempre più frequente all’e-commerce o al click and collect della clientela.

Insomma, l’accelerazione causata dall’ingresso a gamba tesa di Amazon sui mercati europei si sta facendo decisamente sentire. Dopo Sainsbury’s a Londra, ora anche Carrefour è partita con la consegna della spesa in un’ora in Francia. Livraison express è per ora limitata a Parigi e Neully-sur-Seine. Su una selezionata gamma di prodotti, per ora 2000, prevede una finestra di consegna di mezz’ora, dà la possibilità di tracciare la consegna, costa 4,90 euro e viene effettuata in bicicletta grazie all’accordo con la start-up Stuart Delivery.

In Italia la consegna in un’ora della spesa anche di prodotti freschi ad oggi è disponibile solo nell’area milanese grazie ad Amazon Prime Now, che ha attivato partnership con U2 Supermercati e Natura Sì, oppure con il servizio di Supermercato24.

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