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Coop, la bolletta si paga con i punti fedeltà

“I valori che ci uniscono” è un programma di iniziative concrete di sostegno a persone e famiglie voluto da Coop Alleanza 3.0 a partire dallo scorso mese di luglio, quando è diventato evidente che gli effetti della crisi economica sarebbero stati particolarmente severi e prolungati. Attenzione alla qualità, difesa del risparmio, sostegno alle comunità sono i valori che fanno la forza di una cooperativa e che si concretizzano anche nella tutela del potere d’acquisto dei soci, che è la missione principale di una cooperativa di consumatori.

Nell’ambito di tale campagna si inserisce una nuova iniziativa di Coop Alleanza 3.0 per fornire un aiuto concreto contro i rincari delle bollette energetiche. Tale iniziativa, che parte il 15 novembre e prosegue fino al 31 gennaio 2023, attuata attraverso Accendi luce & gas Coop, coinvolge tutti i territori in cui è presente la Cooperativa e fornisce un supporto tangibile contro il caro-energia perché rende possibile convertire i punti accumulati con la Carta socio Coop in sconti sulla bolletta. Con la spesa, quindi, si paga la bolletta.

In particolare, il Socio Coop ogni 950 punti può scontare 25 euro sulla bolletta. Il beneficio può essere richiesto più volte, nella stessa bolletta o nelle successive. Lo sconto sarà visibile con voce separata e controllabile in fattura. Ulteriori iniziative sono state previste per i soci che diventeranno nuovi clienti di Accendi luce & gas Coop, i quali, oltre ad avere la possibilità di accedere agli sconti sopra descritti, riceveranno 80 euro in buoni spesa per contratto “DualFuel” (ovvero luce + gas) e 40 euro per contratto “MonoFuel”. L’ammontare totale dei benefici per i soci previsto da Coop Alleanza 3.0 per queste iniziative è pari a circa 1,5 milioni di euro.

Mario Cifiello, Presidente di Coop Alleanza 3.0 ha commentato: “Abbiamo fortemente voluto questa iniziativa, che avrà un impatto tangibile sulla bolletta delle famiglie. Si tratta di una misura che opera in pieno spirito mutualistico, andando a sostenere i nostri soci in un momento particolarmente difficile, perché siamo diffusi capillarmente sui territori, abbiamo nel nostro perimetro una società come Accendi luce & gas Coop che permette delle sinergie virtuose e, soprattutto, perché siamo convinti che, in questo modo, “i valori che ci uniscono” si traducono in azioni concrete di supporto dove più serve, che è esattamente la ragione per cui esistono le cooperative di consumatori.”

Non è la prima iniziativa che si concretizza nell’ambito de “I valori che ci uniscono” per sostenere il potere d’acquisto di persone e famiglie. Ogni mese, infatti, Coop Alleanza 3.0 con “Prezzo tutelato” annulla l’inflazione su un paniere di 600 prodotti (300 a marchio Coop e 300 di altre marche) scelti direttamente dai soci attraverso un sondaggio.

GDO, è partito il braccio di ferro sui listini

I primi ritocchi dei listini finiranno nel carrello della spesa con l’autunno, poi il nuovo anno potrebbe portare rincari anche a due cifre per alcuni generi alimentari. A chiedere gli aumenti l’industria di marca che proprio in queste settimane sta incontrando le catene della GDO per definire volumi e prezzi di vendita per il 2022. Per la pasta, secondo quanto risulta al Sole 24 Ore, i produttori chiedono aumenti del 20%, per le farine del 15%, le merendine +12%, salumi +4%, fazzoletti di carta e carta igienica +7%, conserve di pomodoro +15%, piselli ed altri legumi 17%, l’olio 20%, i prodotti lattiero caseari +8% e via di seguito.

Una pioggia di rincari chiesti dopo un decennio di inflazione zero o, per alcuni comparti merceologici, di deflazione. Perché quest’anno a ritoccare i listini all’insù sono praticamente tutti i produttori ed è una situazione che, secondo le stime degli addetti ai lavori, potrebbe spingere nel 2022 i prezzi del carrello della spesa del 2-4%. È il sommarsi di molte concause dagli aumenti dell’energia ai trasporti, alle materie prime base senza dimenticare la speculazione che sfrutta la situazione ritardando lo scarico di navi cariche di grano, mais, soia e semi di girasole puntando sui rincari.

«Serve un grande senso di responsabilità di tutti gli attori della filiera e come Selex non intendiamo scaricare sui consumatori aumenti così importanti – dice Maniele Tasca, direttore generale del Gruppo – ma si rischia una forte pressione sui margini delle aziende della GDO. Se ci saranno rincari che l’industria non può assorbire sarà accettabile un aumento dei listini ma temporaneo perché le insegne saranno in grande difficoltà nel trasferire questi aumenti».

Giorgio Santambrogio, Ceo di Gruppo VèGè, punta l’indice contro la speculazione: «Siamo contro le speculazioni che alcuni fornitori fanno e siamo disposti a sederci al tavolo per studiare come ripartire tra catene e industria i rincari – spiega l’AD. Bisogna innanzitutto collaborare con industria di marca perché non è equo che la GDO debba assorbire i rincari non potendo scaricarli sui clienti».

Un’altra possibile area d’intervento è lavorare sull’efficienza della filiera. Patrizio Podini, fondatore e presidente di MD, teme una speculazione che si autoalimenta creando rarefazione delle materie prime con «aumenti esagerati, fuori da ogni regola – premette. Lancio un appello al Governo e all’Antitrust per intervenire sugli aumenti ingiustificati dei prezzi con controlli e verifiche. C’è poi il caro bolletta elettrica quasi raddoppiata in un anno, un costo diventato insopportabile».

Guarda alle conseguenze Marco Pedroni, presidente Coop Italia e Associazione nazionale cooperative di consumatori. «Si rischia un’inflazione da costi sui consumatori che potrebbe essere un freno formidabile alla ripresa del Paese. Il problema non riguarda solo la distribuzione ma ricade su tutti i comparti produttivi: agricoltura, industria, distribuzione – avverte Pedroni. È un tema urgente che deve essere assunto dall’esecutivo e dalle politiche economiche che si potranno intraprendere. Sarebbe importante in questo momento un’azione forte di sostegno dei consumi, anche attraverso le leve fiscali. E poi su iniziativa del Governo, sarebbe utile istituire un tavolo comune per non lasciare sole le singole imprese. Sono convinto che tutti, produttori e distributori, debbano prendere la responsabilità di limitare in modo significativo gli aumenti di prezzo sui consumatori».

Fonte: Il Sole 24 Ore

Coop ha scelto Azerion per la sua campagna rivolta ai consumatori

Coop ha scelto Azerion, il principale network europeo di gaming online e entertainment, per promuovere una campagna realizzata in collaborazione con PHD Media a sostegno dei cittadini per aiutarli a mantenere un’idea di normalità nel fare la spesa e, per coloro che ne hanno bisogno, a riceverla a casa.

La campagna terminata  il 1° aprile sui giochi di Azerion comprendeva due creatività e veicolava un duplice messaggio: il primo di normalità e il secondo di un aiuto concreto alle persone più bisognose.

Attraverso la prima creatività, Coop ha scelto di diffondere un senso di normalità e di tranquillità ai propri clienti per ritrovare una quotidianità nel fare la spesa con la serenità di poter reperire tutti i prodotti di cui avessero bisogno. La seconda creatività della campagna, invece, è stata dedicata all’iniziativa a favore delle persone che si trovano ad affrontare un momento di difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria in corso. Il brand collabora con il Dipartimento della Protezione Civile, l’Anci e numerose organizzazioni di volontariato per consegnare la spesa a domicilio a coloro che si trovano impossibilitati a recarsi presso i punti vendita.

Il progetto di COOP, promosso anche attraverso la campagna su Azerion, punta a raggiungere le 10.000 spese consegnate alla settimana e ha già coinvolto in tutta Italia 1.000 punti vendita in altrettanti comuni italiani e oltre 500 associazioni di volontariato.

Il risultato di questo lavoro realizzato da Azerion in collaborazione con PHD ha raggiunto livelli di engagement elevati. Il numero di click ricevuti a seguito della visualizzazione delle campagne (CTR) è stato fino a 5 volte superiore rispetto alla media di mercato grazie alla profilazione degli utenti e alla potenza del messaggio di Coop. La durata di visualizzazione dei video di entrambe le creatività è pari al 93% del tempo. Nello specifico, per la creatività a sostegno della collettività gli utenti hanno visualizzato il video per 14 secondi su 15, mentre per quello dedicato alla normalità di fare la spesa 5.5 secondi su 6.

“La campagna che abbiamo ideato per COOP conteneva un duplice messaggio particolarmente importante in queste settimane di lockdown nazionale e per questo motivo desideravamo diffondere questa bella iniziativa il più ampiamente possibile, coinvolgendo al tempo stesso la nostra audience di riferimento. Abbiamo scelto di sperimentare un nuovo canale: i giochi online, perché non solo stanno registrando un tasso di utilizzo elevatissimo – specialmente in questo periodo –, ma anche perché grazie alla professionalità del team di Azerion, abbiamo scelto il formato “In-Game Video” riuscendo così ad intercettare e coinvolgere attivamente un’ampia audience in un momento di relax e svago e quindi maggiormente propensa a visionare il messaggio della campagna” commenta Matteo Zelger, Senior Digital Manager di PHD.

Attive su tutti i device dal 26 marzo al 1° aprile, le creatività di Coop all’interno delle properties di Azerion sono apparse agli utenti nel formato definito In-Game Video. L’in-game video è una modalità che prevede l’inserimento di un contenuto video commerciale in full screen della durata massima di 30 secondi all’interno del gioco e che l’utente visualizza all’inizio di una partita. La garanzia per un brand è di distribuire il proprio contenuto adv in un ambiente 100% brand safe, privo di contenuti generati dagli utenti, di contenuti di cronaca, politica o gossip.

Nicolò Palestino, Country Manager Advertiser Solutions Italy di Azerion, commenta: “Coop ha diffuso sia un messaggio di voglia di normalità sia di sostegno e ha scelto una realtà come Azerion, che riesce a coniugare un elevato tasso di engagement, come dimostrato anche dai risultati della campagna, e al tempo stesso proteggere il contenuto da fattori di disturbo esterni. Un luogo virtuale in cui l’inserzionista incrementa la percezione positiva del brand diventando sponsor dell’intrattenimento degli utenti che proprio grazie all’esperienza pubblicitaria possono proseguire e personalizzare i giochi in maniera gratuita. La modalità in-game video proposta da Azerion è uno strumento efficace, adatto a diversi device e disponibile anche in programmatic nonché compatibile con tutte le principali piattaforme di buying utilizzate dai trading desk europei”.

 

Alla Coop torna la “Spesa vista mare” con Costa Crociere

La spesa più conveniente e rilassante? E’ quella “vista mare”, che si conclude con una splendida crociera. Dal 16 settembre è tornata la promozione di Robintur Travel Group, Coop e Costa Crociere che offre sconti importanti a chi fa acquisti in un punto vendita Coop in tutta Italia. Con l’iniziativa “Spesa vista mare” basta presentarsi con uno scontrino del valore di almeno 30 euro in un’agenzia Robintur o Viaggi Coop, per ottenere una riduzione fino a 400 euro su una crociera del catalogo Costa. L’iniziativa è valida fino al 16 novembre, sulle partenze con rientro dal prossimo primo dicembre fino a tutto novembre 2020 e su tutte le tipologie di cabine, occupazioni e categorie.

Il lancio della nuova campagna è supportato da un rilevante piano di comunicazione, sia on line che off line, che comprende i principali circuiti radio privati nazionali e locali, comunicazione in store, il mini-sito dedicato www.spesavistamare.it  e la promozione dell’iniziativa anche sui media rivolti agli oltre 8 milioni di soci delle Coop di consumo attraverso 1.200 punti vendita in tutta Italia.

“Viaggiare è sempre più considerato dalle persone un bene primario, di cui non si può fare a meno – sottolinea il direttore generale di Robintur Travel Group, Claudio Passuti – Con questa iniziativa vogliamo dare più valore ai soci Coop e ai consumatori, con una formula che offre una opportunità davvero vantaggiosa ed esclusiva, con un partner qualificato”.

“Dopo il grande successo riscosso dalla campagna lo scorso anno, abbiamo fortemente voluto rinnovare la partnership con Robintur e Coop perché crediamo molto nelle sinergie e in tutte quelle iniziative che puntano a creare domanda per le Agenzie di Viaggio in maniera concreta.

Nel futuro prossimo con l’arrivo di due navi di nuova generazione come Costa Smeralda e Costa Toscana – commenta il Direttore Commerciale Italia di Costa Crociere, Daniel Caprile – aumenteremo in maniera significativa l’offerta del prodotto e andare alla ricerca di nuovi clienti diventa fondamentale per avere successo e per raggiungere anche le nuove generazioni.

Grazie al grande lavoro di squadra di Costa, Robintur e Coop, abbiamo realizzato un importante piano di comunicazione che prevede spot in onda sulle più importanti radio nazionali, comunicazione in store e anche il lancio di un sito dedicato: siamo fiduciosi che l’iniziativa sarà molto apprezzata sia dalla distribuzione sia dal consumatore finale”.

Robintur Travel Group è il gruppo che, con le insegne Robintur e Viaggi Coop, detiene la più grande rete italiana di agenzie di viaggio dirette, oltre 300, con le insegne Robintur e Viaggi Coop. Il Gruppo – di proprietà di Coop Alleanza 3.0 – ha chiuso il 2018 con un volume d’affari diretto di 265 milioni di euro, in crescita di 15 milioni sul 2017, e di oltre 500 milioni di volume d’affari indiretto. La redditività generata lo scorso anno dal Gruppo ha permesso di trasferire circa 2 milioni di euro di risparmi ai consumatori e ai soci Coop e determinato un risultato netto di oltre un milione di euro. Robintur Travel Group è attiva nei segmenti leisure, gruppi e anche nel business travel, con la controllata BTExpert.

Rapporto Coop 2019: consumi al palo, ma cresce il ready to eat

Una popolazione che lavora troppe ore ma in settori a scarso valore aggiunto e che, come conseguenza, è frustrata dal poco tempo che può dedicare alla famiglia, ha scarsa capacità di spesa e si affida ai piatti pronti o al food delibera perché non ha tempo di cucinare. É questa la fotografia degli italiani che emerge dall’anteprima digitale del “Rapporto Coop 2019-Consumi e stili di vita degli italiani”, presentato in settimana a Milano.

Non è quindi certo un caso se già nel 2018 dopo 5 anni di aumenti seppur moderati si è assistito a un dietrofront della spesa delle famiglie (in termini reali la contrazione è pari al -0,9%) con ampi divari territoriali: 10.000 euro annui separano i consumi mensili delle famiglie del Nord Ovest dalle famiglie delle isole e del sud.

Si arresta la spesa anche nell’alimentare dopo 3 anni positivi e si ferma quasi a 5 punti percentuali sotto i livelli pre-crisi. Peraltro, la dinamica dei prezzi alimentari sia lo scorso anno che nei primi sette mesi del 2019 resta perfettamente allineata all’inflazione generale e guardando al medio periodo i prezzi alimentari italiani sono cresciuti meno della media europea. Prudenti e guardinghi, gli italiani non solo indirizzano le loro principali voci di spesa a beni di prima necessità e servizi (il 64% dichiara di “spendere solo per il necessario”), ma hanno allentato gli investimenti finanziari privilegiando i depositi bancari e alimentando le loro riserve di liquidità. C’è più denaro circolante rispetto al periodo pre-crisi e continua a aumentare il tasso di risparmio delle famiglie; era il 7,8% nel 2017, l’8,1% nel 2018 e già 8,4% nel primo trimestre 2019.

Tra i trend positivi si conferma la sostenibilità come una componente fondamentale della reputazione d’impresa, in un contesto dove langue la fedeltà e la voglia di cambiamento regna sovrana se è vero che 9 italiani su 10 ammettono di tradire nel carrello della spesa e l’87% abbandona sempre più spesso i programmi di fidelizzazione proposti.

I nuovi trend del cibo: veloce, proteico, sostenibile

Ecologisti convinti anche nel cibo dove il 68% ritiene favorevole far pagare un supplemento per i prodotti in plastica monouso così da disincentivarne l’acquisto. Impegnati a rincorrere il lavoro e a gestire la vita personale, gli italiani abbandonano i fornelli di casa a dispetto della passione per la cucina, (in 20 anni abbiamo dimezzato il tempo passato a cucinare ogni giorno e oramai vi dedichiamo appena 37 minuti). Questo ci porta a far crescere la spesa per la ristorazione extradomestica (83 miliardi la spesa per consumi alimentari fuori casa delle famiglie italiane nel 2018) e anche quando mangiamo in casa preferiamo cibi pronti o rapidi da preparare. È boom per il food delivery che è utilizzato oramai dal 26% degli italiani. E anche negli acquisti al supermercato vince l’instant food (+9,3% in un anno) e tra le nuove tendenze approdate giocoforza anche nella grande distribuzione si ritaglia uno spazio preponderante l’offerta di sushi; il 42% degli italiani è un assiduo acquirente. Non è un caso quindi che nel mentre si riduce per la prima volta la spesa per smartphone (-1,6% da gennaio a luglio 2019) esploda il fenomeno delle instant pot, le pentole elettriche (+72,8% le vendite nei primi 7 mesi dell’anno), che promettono successi culinari istantanei. In questa rivoluzione gastronomica perdiamo di vista anche il concetto di “portata” e al primo, secondo piatto della tradizione privilegiamo gli snack (dolci o salati, poco importa, crescono entrambi a doppia cifra), frutta e verdura meglio se già confezionate, le barrette sostitutive dei pasti e tutto ciò che può rappresentare un piatto pronto. Mentre nel bicchiere vincono le tradizionali bollicine (prosecco e spumanti continuano la loro crescita ininterrotta) a fianco del boom birra (sono 7 milioni gli ettolitri di birra bevuti nei primi 6 mesi del 2019) spunta la nuova moda delle acque aromatizzate che dominano (negli ultimi 12 mesi le vendite a valore registrano un +164,7%) a fronte di un calo delle bibite gassate. Un altro segno inequivocabile dell’ampia tendenza salutista tuttora in corso. Il 78% dei consumatori è rassicurato dall’origine 100% italiana e questi prodotti crescono del +4,8% in un anno (2018 su 2017). Sicurezza è la parola vincente anche a tavola.

“In un quadro di raffreddamento dei consumi e di accelerazione dei trend di fondo nei comportamenti delle persone, Coop ha avviato nel 2019 una revisione profonda delle sue politiche – spiega Marco Pedroni, Presidente Coop Italia- Da un lato abbiamo fortemente potenziato le scelte consumeriste sull’ambiente, sul benessere alimentare e sulla convenienza dell’offerta, dall’altro si è realizzato un cambiamento negli assetti interni di Coop Italia e di ANCC che ci permetterà di affrontare con più forza i nodi strategici del futuro. A fine settembre lanceremo una nuova campagna di informazione e comunicazione che evidenzierà lo stretto rapporto tra i valori di Coop e la sua offerta di prodotti e servizi. Il Prodotto a Marchio Coop, che continua a crescere nelle quote, sarà il perno delle nostre azioni future e lavoriamo su questo in stretta correlazione con la propensione green degli italiani e le loro scelte d’acquisto come evidenziato nel Rapporto Coop. Le vendite Coop nel 2018 sono state di 13,4 milioni di euro, nel 2019 stimiamo una conferma di questo dato, in un quadro che vede da un lato razionalizzazioni della rete e dall’altro un numero limitato di nuove aperture. In questa fase gli investimenti di Coop sono di oltre 500 milioni rivolti in gran parte al miglioramento dell’offerta nell’attuale rete di punti vendita”.

“Siamo un mondo cooperativo fatto di esperienze imprenditoriali diverse e di risultati diversi, ma siamo anche un’associazione di consumatori che ha a cuore la tenuta del sistema Paese e guardiamo con attenzione alle intenzioni espresse dal nuovo Governo e alle sue azioni conseguenti– afferma Luca Bernareggi, Presidente Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori – Rinnoviamo l’appello a evitare il ricorso alle clausole di salvaguardia; l’Iva è una tassa ingiusta che, con l’attuale calo dei consumi alimentari a fronte di una dinamica di prezzi statica, provocherebbe ulteriori contraccolpi negativi. Riteniamo urgente inoltre attuare una nuova politica sul lavoro che affianchi al reddito di cittadinanza la riduzione del cuneo fiscale. A questo proposito c’è un dato nel Rapporto in cui si cita la misura del reddito di cittadinanza come una delle molle che spinge le vendite della Gdo soprattutto al Sud ed è un dato che leggiamo con particolare favore. A luglio tutte le cooperative hanno iniziato ad applicare uno sconto ulteriore del 5% per chi si presenta alle casse con la card del reddito; lo abbiamo fatto volontariamente, abbiamo investito, siamo l’unica insegna della Gdo a farlo, lo riteniamo un modo coerente e reale di agire come cooperative di consumatori. Seguendo questa linea ci attendiamo il varo di una nuova stagione politica che affronti nel vivo i problemi in corso, non perdendo di vista la parte più debole della popolazione”.

Coop: ulteriore 5% di sconto ai titolari del reddito di cittadinanza

Coop attiva una campagna solidale, per venire incontro a chi si trova in condizioni quotidiane di difficoltà, sfruttando lo strumento che attualmente è in vigore, ovvero la carta del reddito di cittadinanza.  In questo modo in tutte le cooperative di consumatori presenti in Italia (una rete di oltre 1100 punti vendita) – a chi si presenta con la card del reddito di cittadinanza – verrà riconosciuto uno sconto ulteriore pari a un 5% sulla spesa effettuata. Stando agli ultimi dati presentati dall’Inps una platea di circa 840 mila nuclei familiari pari a un potenziale di circa 2 milioni di persone, per il 60% residenti al Sud.  Per Coop un investimento stimato di oltre 7 milioni di euro all’anno, in linea con analoghe operazioni precedenti. La carta del reddito di cittadinanza infatti si inserisce nel percorso di carte di solidarietà a favore di fasce economicamente deboli inaugurato con la Social Card nel 2008 dall’allora Ministro dell’Economia e delle Finanze Giulio Tremonti e proseguito con il Reddito di Inclusione varato dal Governo Renzi. Nel primo caso venne sollecitata dal Governo allora in carica e poi stipulata una convenzione per riconoscere ai possessori delle social card uno sconto ulteriore nelle spese effettuate. Nella situazione attuale invece la campagna Coop è puramente volontaria e un unicum al momento nel panorama della moderna distribuzione italiana.

Tecnicamente lo sconto coinvolge anche i detentori della pensione di cittadinanza, è applicato da subito da ciascuna delle cooperative aderenti a tutti i clienti, fatta eccezione per Coop Alleanza 3.0 che, per motivi tecnici, applica lo sconto solo ai soci e socie dal 1 agosto.

“La carta del reddito di cittadinanza è lo strumento che permette il nostro intervento –spiega Luca Bernareggi, Presidente Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori) nessuno ci ha obbligato a investire in tal senso, ma siamo convinti di operare così facendo in linea con ciò che devono fare delle cooperative di consumatori quali noi siamo, ovvero andare incontro a quelle famiglie che vivono sulla loro pelle gli effetti di una crisi da cui non siamo ancora usciti. Non risolveremo così facendo i problemi di nessuno, ma riteniamo comunque di dare un aiuto concreto”.

 

Robintur: il portafoglio turistico cresce del 23% grazie alle partenze estive

Bologna, 9/04/2019. Agenzia Robintur di Via Guerrazzi. Foto di Paolo Righi

Voglia i vacanza estiva. Senza dubbio. Come racconta il sondaggio “Le vacanze degli italiani” a cura di italiani.coop. E per fugare ogni dubbio in proposito, ecco anche una conferma sul campo che giunge dalle 300 agenzie di viaggio del Gruppo, presente in tutta Italia con le insegne Robintur e Viaggi Coop. Non è un caso, infatti, che il portafoglio turismo di Robintur per le partenze della prossima estate (da giugno a settembre) sia in crescita di quasi un quarto (+23%) sullo stesso periodo dello scorso anno, e il numero di passeggeri segni un incremento del 21%. Continua dunque il trend positivo del 2018, chiuso da Robintur Travel Group con un volume d’affari diretto di 265 milioni di euro, in crescita di 15 milioni sul 2017 e compreso il ramo business travel della controllata BTExpert, e di oltre 500 milioni di volume d’affari indiretto con la rete integrata. L’anno scorso, Robintur Travel Group ha generato una redditività di oltre un milione di euro, superiore agli obiettivi.

I NUMERI DELLE VACANZE 2019
Per i ponti di fine aprile, le destinazioni più gettonate da chi si è rivolto alle insegne Robintur e Viaggi Coop sono l’Italia, seguita da Egitto, Spagna, crociere nel Mediterraneo e nel Mar Rosso, e a sorpresa anche la Cina seguita da Usa, Maldive e Giappone.
Per l’estate la meta più prenotata in agenzia è ancora l’Italia, a partire dalle località marine tra cui Puglia e Sicilia. La destinazione che segna la crescita maggiore è la Basilicata (+167%), dove Matera capitale della cultura traina le prenotazioni. Per chi va all’estero – anche grazie alle forti campagne promozionali in corso nei primi mesi dell’anno nella rete Robintur – le mete più gettonate sono gli Stati Uniti, le crociere nel Mediterraneo e il Mar Rosso, la Grecia, la Spagna.

LOGICHE DA GDO
In un mercato polverizzato e fatto anche da tanti piccolissimi operatori “no logo”, Robintur Travel Group sta innovando con successo, portando nel turismo le logiche della grande distribuzione, in particolar modo cooperativa: restare indipendenti e con una forte riconoscibilità d’insegna, fare massa critica nella contrattazione ed attivare partnership con i fornitori, per offrire prodotti e prezzi migliori a soci e clienti. Nel 2018, Robintur è riuscita così a trasferire circa 2 milioni di euro di risparmi ai consumatori e ai soci Coop, grazie a promozioni, sconti, cataloghi e prodotti esclusivi a proprio marchio, ed erogando punti validi per le raccolte di Coop Alleanza 3.0 e Coop Reno. E’ proseguito anche lo sviluppo della rete: la prima Viaggi Coop della Lombardia ha aperto a Brescia lo scorso dicembre, e entro l’estate aprirà la nuova agenzia di Firenze Coverciano.
Nel nuovo Piano poliennale 2019-2022, in elaborazione, Robintur Travel Group punta a una collaborazione ancora più stretta con il mondo Coop ed all’ampliamento della rete soprattutto nel Nord Italia e nelle aree in cui la cooperazione dei consumatori è più radicata. Oltre che nel segmento leisure, il Gruppo è attivo con volumi importanti anche nel turismo organizzato e nel business travel tramite la società BTExpert, segmenti nei quali si prevedono importanti azioni di sviluppo.

Italiani in vacanza: l’Italia si conferma meta preferita. Ma c’è chi sogna le Maldive

Alla vacanza estiva non si rinuncia. Almeno non vi rinuncia l’89% dei nostri connazionali, stando a quanto emerge dal  sondaggio “Le vacanze degli italiani” a cura di italiani.coop, il portale di ricerca e analisi di Coop, realizzato per Robintur, il Gruppo Turistico, controllato da Coop Alleanza 3.0.

Vacanzieri convinti, gli italiani confermano questa vocazione anche per le imminenti festività pasquali, complice il goloso ponte fornito da un calendario decisamente propizio. Un italiano su due infatti dichiara che intende spostarsi approfittando della congiuntura propizia (erano il 45% un anno fa), privilegiando mete vicine al luogo di residenza: l’86% resterà in Italia.

Le mete preferite
Anche quest’anno gli italiani preferiscono di gran lunga il mare (55%), alla montagna (14%), alle città o i luoghi d’arte (19%) o ai tour e le crociere (12%); come trend crescono mare e voglia di natura e montagna, mentre calano le città, i tour, le crociere. Si sceglie l’Italia in oltre 6 casi su 10 (63%) e l’estero per gli altri 4 (37%). Quella che progettano di fare gli italiani questa estate è una vacanza più breve dello scorso anno, quando per oltre la metà di loro era stata di una sola settimana. Durata inferiore, ma spesa in lieve crescita (+4% la differenza tra coloro che pensano di spendere di più e coloro che pensano di spendere di meno).
Tra le mete estere che crescono di più ci sono Maldive (che triplicano le potenziali visite, forse beneficiate dal cambio climatico), Stati Uniti, Egitto e Australia, ma le destinazioni più gettonate rimangono Spagna, Grecia e Croazia (queste ultime due in calo del -14% e -10% rispetto allo scorso anno). Per l’Italia i must-go rimangono Sicilia, Puglia e Emilia-Romagna, mentre le destinazioni che crescono sono Abruzzo, Trentino Alto-Adige, Valle d’Aosta e Calabria. Decisamente penalizzata la Gran Bretagna, che forse per via della Brexit è in calo del 23%.

Perché si va in vacanza?

Essenzialmente per rilassarsi (49% degli italiani), a pari merito con la bellezza dei luoghi. Segue la possibilità di fare nuove esperienze (22%), che cresce per i più giovani (27% tra gli under 24 vs 21% tra gli over 55). E a seguire ancora compagnia e divertimento (entrambi al 20%) quest’ultimo ben più incisivo tra i giovani (28%) che tra i 50enni (15%). La vacanza rimane poi l’avamposto in cui ci prendiamo i nostri spazi già che il 64% sceglie la propria vacanza in base ai propri bisogni o alle proprie ricerche e meno di uno su tre lo fa in base ai consigli degli amici (30%).

Turista fai da te?

Cresce l’autorchia in tema di prenotazioni: la maggioranza (7 su 10), ha infatti, prenotato da sola, mentre 2 italiani su 10 si sono affidati alle agenzie di viaggi (18%), anzi 3 su 10 se si calcola quell’8% che ha prenotato in parte da solo e in parte affidandosi a un professionista (un dato pressoché identico a quello del 2018). E la fiducia verso le agenzie di viaggi cresce. Le sceglie con questa motivazione il 36% con un netto incremento rispetto al 2018 quando il 29% le sceglieva per la fiducia, contro il 41% per il miglior rapporto qualità prezzo, fermo al 37% nel 2019.

Case vacanze e pet
Un successo senza tempo è quello delle case per le vacanze: due su 10 la usano e ne sono contenti, di questi più della metà (58%) la utilizza tutti gli anni. Più di 3 italiani su 10 la vorrebbero comprare (35%) e meno di 1 su 10 (8%) la possiede ma vorrebbe venderla.
Ovunque si vada comunque si cerca il posto per i propri animali domestici. Quattro italiani su 10 (44%) porteranno con loro l’amico a quattro zampe (erano il 32% nel 2018) e la maggioranza lo farà per scelta e non per mancanza di alternative. Tra chi lo fa inoltre il 64% è disposto anche a pagare tra l’1% e il 30% in più per i servizi pet-friendly.

Attività e svago
Mangiare al ristorante è l’attività prediletta: il 21% lo fa tutti i giorni, il 37% spesso e solo il 4% dichiara di non farlo mai. A tavola i millennials e gli under 25 sono più propensi alla sperimentazione di cibo etnico o internazionale, mentre al crescere dell’età incrementa la curiosità per i cibi della tradizione locale. Solo il 2% si conferma vegano in vacanza e solo un altro 2% segue stili alimentari dietetici o detox.
Le vacanze sono dedicate alla cultura con visite ai musei, concerti, cinema, teatro e spettacoli. E meno alla spiritualità: rispettivamente il 53% e il 58% dichiara di non andare mai a funzioni religiose o fare meditazione in vacanza.

 

 

Coop conferma la sua presenza a Marca e la sua partecipazione a Masterchef

Un 2019 nel segno del prodotto a marchio. Coop inizia così il nuovo anno confermando la presenza storica a Marca, il salone bolognese a tema, e investendo in nuova visibilità partecipando alla imminente edizione di Masterchef (in onda dal 17 gennaio su Sky). Nato 70 anni fa (come ricordato nell’esposizione “Coop_70. Valori in scatola” appena conclusa in Triennale a Milano, oltre 15.000 visitatori in 2 mesi), il prodotto a marchio Coop si articola oggi in 10 linee per un totale di 4500 prodotti di cui 200 lanciati nel 2018. Sintesi perfetta dell’identità di Coop, i prodotti a marchio fin dalla loro nascita si caratterizzano per la trasparenza (tra controlli sui fornitori e analisi Coop investe circa 3,2 milioni di euro all’anno), l’eticità della filiera (l’adesione storica a SA8000 rinvigorita recentemente su filiere maggiormente a rischio dalla campagna “Buoni e giusti”), l’alta qualità e la convenienza (in media -30% rispetto ai corrispondenti prodotti di marca).

“I nostri dati continuano a essere positivi e complessivamente la quota del nostro prodotto sul totale del fatturato tocca il 30% a volume con un fatturato  di quasi  3 miliardi di euro, di cui circa il 40% proviene da filiere a completa tracciabilità, un unicum in Italia”-   così Maura Latini direttore generale Coop Italia – Continua a  dare ottimi risultati Vivi Verde, la linea bio di Coop, dove abbiamo esordito nel 1999, e oggi  raccogliamo i risultati con una crescita nel 2018 di un +3,6%, e Fior Fiore, la linea  dell’eccellenza gastronomica. A queste occorre aggiungere anche la buona performance della linea Bene.sì (i prodotti salutistici) che risponde alle esigenze di benessere di un consumatore sempre più segmentato e particolare”.

Non a caso Coop ha deciso di contrassegnare la sua presenza alla nuova edizione di Masterchef con alcuni prodotti basici della linea Vivi Verde (in particolare latte e ricotta) e puntando anche sui prodotti del commercio equo e solidale ovvero la linea Solidal e in particolare l’ananas dei produttori del Costa Rica.

Coop con “Coop_70. Valori in scatola” celebra il compleanno dei suoi prodotti a marchio

Una mostra che è un percorso esperienziale per riflettere sulla valenza dell’atto apparentemente semplice e automatico di acquisto di cibo: è il modo scelto da Coop di festeggiare il 70 anni dal debutto delle sue private label. Una realtà da 10 linee dedicate, 2,7 miliardi di fatturato nel 2017 e che coinvolge 500 fornitori. Chiamata “Coop_70. Valori in Scatola”, l’esposizione sarà alla Triennale di Milano dal 16 novembre al 13 gennaio 2019.

Sette stazioni per i settant’anni viene ripercorsa la storia dell’Italia, dal bianco e nero del secondo dopoguerra ai pixel dell’era digitale, attraverso i prodotti a marchio. Curata da Giulio Iacchetti e Francesca Picchi con un progetto di allestimento di Matteo Ragni e Marco Sorrentino e il contributo grafico di Leonardo Sonnoli, la mostra si articola in un racconto esperienziale in cui i visitatori sono chiamati a interagire.

La prima stazione utilizza i numeri per raccontare la storia Coop, accostando i dati ufficiali – 87 cooperative associate ai 1.152 punti vendita – a curiositàcome i circa 151.000 chilometri di scontrini emessi in un anno, quattro volte il giro della Terra.

La seconda stazione, dedicata all’identitàcooperativa, èun’immersione nella progettazione di due maestri della cultura grafica: Albe Steiner che insieme alla moglie Lica fu incaricato di disegnare il logo Coop e di lavorare alla progettazione del primo magazzino cooperativo a libero servizio a Reggio Emilia e Bob Noorda che negli anni Ottanta compie un’importante rivisitazione dell’immagine cooperativa. L’esposizione raccoglie molti materiali dell’epoca tra cui un bellissimo reportage di Paolo Monti, gli studi sul marchio, i primi packaging dei prodotti Coop, il design delle divise dei commessi, i sacchetti della spesa.

Le due installazioni seguenti ruotano attorno al tema del presidio delle filiere di produzioni e al tradursi dei valori in realtàquotidiana. Tre tipici prodotti – pasta, pomodoro, olio – in dimensione oversize aprono al loro interno spazi di visibilitàai volti e alle testimonianze di chi lavora a monte della filiera. Risponde alla stessa necessitàil gioco metaforico della spesa dei valori, ideato dal collettivo di giovani designer Sovrappensiero Design Studio: i visitatori sono chiamati a scegliere e a portare idealmente con sé i valori rappresentati – sicurezza, etica, ecologia, bontà, convenienza, trasparenza – distruggendo nel contempo i disvalori.

Nella quinta stazione un carosello proietta i refrain storici: la proto pubblicitàdi Ugo Gregoretti, l’interpretazione di Peter Falk come Tenente Colombo, gli intellettualismi di Woody Allen, gli spot di Luciana Littizzetto, le strisce recentissime di Makkox; l’ereditàdi Expo nel supermarket del futuro progettato da Carlo Ratti e autentiche raritàcome il progetto di menùspaziale predisposto da Coop nel 2004 per gli astronauti della base orbitale russa Soyuz. A questi si affianca, nella sezione Spot&Slogan, una sequenza di manifesti che sintetizzano le immagini e le parole che hanno rappresentato nelle piazze e alla televisione l’agire del movimento cooperativo dal 1948 al 2018. L’excursus immersivo della cooperazione di consumatori si conclude con la Fattoria Cooperativa, ispirata alle attivitàdi educazione al consumo consapevole che ogni anno coinvolge decine di migliaia di ragazzi e ragazze – 234 mila nel 2017- delle scuole italiane.

Al termine della mostra i visitatori possono prendere parte a un’installazione interattiva scattandosi una fotografia volta a comporre un wall.

“Siamo il piùgrande distributore di cibo in Italia ma siamo anche un’impresa che produce cibo – spiega Marco Pedroni, Presidente Coop Italia -. Questa storia lunga 70 anni lo dimostra; èuna storia che parte dal primo panettone e arriva ai 4.500 prodotti di oggi, si interfaccia con le trasformazioni dei consumatori, con la nascita di nuove esigenze, come il biologico, il no ogm, l’antibiotic free, che in certi casi abbiamo anticipato, in altri assecondato. Ma raccontare i prodotti significa entrare nello spirito della cooperazione. Ciò che ci ha convinto della proposta di Iacchetti  èil fatto che cerca di esprimere un modello di economia che èinclusivo, circolare, condiviso”.

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