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Couponing & Mobile marketing: siamo alla svolta? Cosa fa la Gdo

Le potenzialità del mobile in strategie customer-centric e lungo tutto il processo d’acquisto, fonte Osservatorio Mobile Marketing & Service del Politecnico di Milano.

Dalla teoria alla pratica, dalle potenzialità tecnologiche alla quotidianità: lo smartphone – ce ne sono 40 milioni in circolazione in Italia e 16,4 milioni di persone passano 90 minuti al giorno a navigare dai device mobili, più del tempo che passano su Internet dal Pc – ha già cambiato la vita e le abitudini degli italiani, e di conseguenza i modelli di business e di comunicazione aziendale. E il 2015 potrebbe davvero essere l’anno della svolta: se ne è parlato alla presentazione dell’annuale Osservatorio Mobile Marketing & Service del Politecnico di Milano.

“È evidente come le imprese non possano più fare a meno del Mobile nelle proprie strategie di marketing – ha esordito Andrea Boaretto, responsabile della ricerca insieme a Marta Valsecchi -. Comprendere come valorizzare lo Smartphone come punto di contatto principe nella gestione della relazione con i propri clienti diventa, quindi, una priorità. E per fare questo serve un approccio strategico alla multicanalità”. Il consumatore si aspetta ormai un’esperienza fluida e senza intoppi tra i vari dispositivi da cui accede alla marca e al retailer. In ogni fase del processo di vendita. Ma non è solo la tecnologia a contare: sempre più importanti diventano i contenuti, per accedere a un device che è ormai diventato una sorta di estensione della persona stessa. Alla marca o al retailer si chiedono volantini, sconti e promozioni ma soprattutto informazioni utili e importanti per sé. Non solo: il mobile sta diventando anche un potenziatore di altri touch point, una sorta di second media, di “telecomando” che farà dialogare tra loro tutti i device. Il che apre la strada a vari tipi di interazione, ad esempio tra smartphone e televisione, per dare la possibilità di acquistare un prodotto appena visto in uno spot o in una trasmissione, riducendo al minimo il tempo dall’esposizione del messaggio all’acquisto.

L’Italia a che punto è? “Per vincere si attacca con la testa e con la coda, cioè con la volontà di innovare – e in questo siamo alla pari con gli altri Paesi – e con la possibilità di innovare, e qui siamo meno forti: a causa del credit crunch e della crescita del consumo bassa, l’azione è più difficile mentre negli USA già c’è la ripresa. È una questione di rapidità di adozione” ha detto Fabio Maglioni Founder di modo modo.

Come se la cava il largo consumo? “Nel largo consumo abbiamo aziende con vari livelli di maturità, ma possiamo dire che non c’è ancora una strategia mobile first. Però ci sono numerose iniziative in atto, e ci aspettiamo che nel corso del 2015, grazie all’azione di alcune insegne leader, inizieremo a vedere i risultati” ha detto Boaretto.

Infine un dato importante, da prendere in seria considerazione: il 41% delle persone usa il mobile all’interno del negozio, tanto che lo smartphone può anche cambiare la direzione di acquisto instore.

 

Carrefour amplia il clicca e ritira

Roberto Stanco, Responsabile Marketing Carrefour, ha evidenziato le peculiarità della GDO, rilevando un aspetto particolare:  sia smartphone sia il negozio alimentare fanno parte di un’abitudine quotidiana, mentre l’acquisto avviene, come “core” quanto meno, ancora nel punto vendita fisico: “Da qui è partita la nostra strategia, abbiamo voluto iniziare un percorso di relazione tra realtà fisica e digitale. Partendo dai basici, e rendendo il sito fruibile e ottimizzato su tutte le piattaforme: sembra banale, ma non sono tantissimi i player italiani che l’hanno fatto. Poi L’App con le funzioni base: identificare il negozio, percorso con navigatore google, info e orari, volantino e promozioni, un lettore QR code reader, click to call al servizio clienti, piattaforma per notifiche push geolocalizzate e prezzo carburante. Noi utilizziamo il mobile come ponte tra il mondo fisico e l’esperienzialità in negozio. Ad esempio abbiamo iniziato in modo strutturale, non più episodico, a dotare gli store di QR code dove si invitano i consumatori a fruire di estensioni di contenuti (ricette ad esempio). Non abbiamo l’e-commerce al centro, al centro della strategia c’è la relazione con il nostro cliente. I prossimi passi saranno l’uso dello smartphone per il selfscanning, e l’ampliamento del servizio di click and collect per ora limitato a 15 pdv di Milano e che vogliamo espandere fino a un centinaio di Carrefour Market, utilizzabile da desktop a via App, perché per il food siamo convinti che sia anche meglio dell’e-commerce prima di tutto perché non prevede spese di spedizione e può essere utilizzato anche per piccoli acquisti”.

Perché puntare sul Mobile? “Offrire dei servizi e contenuti Mobile vuol dire integrare e completare l’esperienza, se non coprissimo il mondo Mobile andremo ad erodere una parte della nostra clientela. Certo, non pensiamo che con il Mobile aumenteremo le vendite del 20%, ci aspettiamo piuttosto di non perdere delle opportunità. È importante essere pronti e presenti, se non lo facciamo noi lo farà qualcun altro”.

 

Coop Voce con l’App innova e rafforza la brand image

Rafforzare i valori dell’insegna e offrire prodotti e servizi localmente, in una continua interazione con il punto vendita “fisico”: la mission di Coop Voce è stata sempre questa, come ha spiegato Marco Lucio Argiroffi­, Responsabile Marketing, che ha presentato l’iniziativa più recente, l’app ViviBici. “Un’iniziativa di marketing non convenzionale. Siamo partiti dall’idea di sviluppare il concetto di mobilità sostenibile, che coinvolge i valori del benessere e della tutela dell’ambiente e del territorio, considerando che la bicicletta è un elemento ad alto contenuto valoriale e in grande espansione. Da qui lo sviluppo dell’App ViviBici, che consente di convertire i chilometri percorsi in bici o a piedi in traffico voce o dati. Così, oltre a confermare i valori di Coop, abbiamo fatto sia acquisition sia loyalty. L’app, scaricabile gratuitamente, ha poi una serie di funzioni “sportive” come informazioni sul percorso, velocità, distanza, calorie bruciate. Solo i clienti Coop Voce però hanno la possibilità di redimere i chilometri in traffico, direttamente dall’App. In futuro ci sono spunti per azioni di cross-selling e counselling nel punti vendita, con promozioni (magari sempre in traffico voce) su alcuni prodotti sia non food sia food, come la nostra linea bio ViviVerde”.

Anna Muzio

Micro-alghe per il pdv del futuro Coop nel Future Food District Expo 2015

Producono ossigeno e assorbono anidride carbonica in quantità dieci volte superiore ad alberi ed erba: per questo le alghe potrebbero essere in futuro la soluzione ai problemi del riscaldamento globale ed energetici del Pianeta. Magari inserite in tetti e pareti hi-tech come le Algaetecture presentati in anteprima al Salone del Mobile del 2014 ma realizzati per il Future Food District, una delle Aree Tematiche sviluppate per Expo Milano 2015. Proprio l’area che vedrà realizzato il Supermercato del Futuro di Coop, Official Food Distribution Premium Partner dell’Esposizione.

Un connubio, quello tra alimentazione, sostenibilità e tecnologie, che sarà il filo conduttore dell’intero padiglione, curato da Carlo Ratti, direttore del SENSEable City Lab al Massachusetts Institute of Technology. Qui gli strumenti informatici saranno utilizzati per esplorare la conservazione, la distribuzione, l’acquisto e il consumo alimentare, con particolare attenzione alle scelte individuali di ciascun consumatore e a come queste influenzeranno l’approvvigionamento alimentare privato e commerciale.

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Tra le soluzioni presentate, Urban Algae Canopy è un prototipo della prima copertura bio-digitale al mondo che unisce micro-alghe e protocolli digitali di coltivazione e che potrebbe generare una enorme quantità di ossigeno utile per il Pianeta, ma anche in forma di biomassa produrre energia. Integrato nel Future Food District, Urban Algae Canopy produrrebbe una quantità di ossigeno equivalente a quella generata da quattro ettari di foresta e 150 kg di biomassa al giorno, composta al 60% da proteine naturali vegetali.

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Tecnologico, sostenibile ed interattivo sarà anche il supermercato del futuro realizzato sul posto da Coop, dove si potrà provare un’esperienza inedita e interattiva di acquisto, dove ciascuno potrà essere produttore e consumatore al tempo stesso. Durante Expo, Coop offrirà i propri prodotti, e altri prodotti alimentari di fornitori Italiani e internazionali, e della rete delle Cooperative di Consumatori e ospiterà una serie di eventi nel padiglione del Supermercato del Futuro sulla sicurezza, la sostenibilità e l’educazione alimentare.

Il Future Food District è situato nella parte sud del Sito Espositivo, in corrispondenza dell’Open Air Theatre e della passerella di collegamento con Cascina Merlata.

Ancc e Coop Italia sostengono il Protocollo di Milano promosso da Barilla Center F&N

Nel corso del sesto Forum internazionale su Cibo e Nutrizione in svolgimento a Milano, il Protocollo di Milano, promosso dalla Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition,  viene consegnato alle istituzioni e ANCC-Coop e Coop Italia diventano ufficialmente sostenitori dell’accordo mondiale su alimentazione e nutrizione in vista di Expo 2015. Una proposta di patto globale sul cibo già sostenuta da numerose organizzazioni internazionali tra cui la Jamie Oliver Foundation, Eataly, Slow Food, Coldiretti, WWF e Save The Children.

In pieno accordo con le linee guida del documento, Coop è da sempre impegnata in iniziative concrete per la sostenibilità alimentare e ambientale attraverso azioni a favore dei consumatori, attività di informazione e formazione sul consumo consapevole che in oltre trent’anni hanno coinvolto migliaia di scuole, studenti, insegnanti e famiglie. E Coop è peraltro parte attiva di Expo 2015 coinvolta nella progettazione del “supermercato del futuro”.

«La sostenibilità dello sviluppo economico, cioè di una crescita equilibrata tra produzione alimentare e sfruttamento delle risorse del pianeta, è uno dei criteri fondamentali che guidano le strategie di Coop. Riteniamo importante il ruolo di modelli produttivi e di imprese a larga partecipazione e gestione democratica, nell’assicurare un cibo buono e sicuro per tutti e creare così consapevolezza sul futuro del Pianeta» ha spiegato Marco Pedroni presidente Coop Italia.

«Aderiamo volentieri al protocollo di Milano perché è coerente con i valori che la cooperazione promuove. Dibattere con istituzioni, imprese, cittadini e attori della società civile sull’insostenibilità dell’attuale ritmo di consumo delle risorse come fa il Protocollo di Milano è infatti un modo di attivare un processo di costruzione partecipata e cooperativa che aiuta a fare comunità» ha a sua volta commentato Enrico Migliavacca vicepresidente vicario Ancc-Coop.

Il Protocollo si pone come obiettivi la lotta allo spreco alimentare, con l’abbattimento del 50% entro il 2020 dell’impressionante cifra di 1.3 miliardi di tonnellate di cibo sprecato nel mondo, attraverso campagne mirate ad accrescere la consapevolezza del fenomeno e accordi di lungo termine che coinvolgano l’intera catena alimentare a partire dalla filiera agricola; l’attuazione di riforme agrarie e lotta alla speculazione finanziaria, promuovendo un’agricoltura più sostenibile, e la lotta alla fame e all’obesità, con il richiamo all’importanza dell’educazione alimentare e di uno stile di vita sano.

 

Apre oggi il Salone del Gusto e c’è anche Coop

Sarà un luogo per degustazioni e incontri e anche una vetrina per i prodotti della linea “Fior Fiore” lo stand di Coop al Salone del Gusto, da oggi al 27 ottobre in scena al Lingotto di Torino.

La democrazia del gusto, ovvero la volontà di rendere accessibili, sia in termini di reperibilità che di contenimento di prezzo, le eccellenze del territorio, è il tema narrativo scelto dall’unica insegna della grande distribuzione in Italia presente alla manifestazione di Slow Food, giunta alla decima edizione e dedicata quest’anno alla biodiversità e all’agricoltura familiare.

I principali protagonisti nello stand Coop saranno proprio i produttori locali che hanno saputo realizzare filiere di valore: la cantina piemontese Terre di Vino, il Birrificio Pedavena, il Caseificio Rosso dalle valli del Biellese, tanto per citarne alcuni. Ogni giorno il pane fresco arriverà dalla Casa di Reclusione San Michele di Alessandria allo stand Coop che sarà anche invaso dagli odori del basilico, il rosmarino, la salvia, la menta, il peperoncino biologici della linea Vivi Verde. Ci saranno poi cento ragazzi degli Istituti Alberghieri piemontesi a preparare e servire tutte le degustazioni (gratuite) in programma. Ad accompagnare il buon cibo non mancherà il buon vino dalle bottiglie della linea “Assieme”, un progetto con cui Coop ha unito 12 cantine cooperative per la produzione di vini quotidiani di qualità.

La linea “Fior Fiore”, che raccoglie oggi in Coop oltre 370 specialità trovate percorrendo in lungo e in largo il Bel Paese, nel primo semestre 2014 ha fatto registrare oltre il 21% di vendite in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

A ottobre Fairtrade promuove l’equosolidale

Due immagini della campagna di Fairtrade Italia "The Power of You"

Ci sono Bennet, Coop, Carrefour e Despar tra le catene della GDO che parteciperanno, dall’11 al 26 ottobre, alla campagna di Fairtrade per promuovere i prodotti del commercio equosolidale con iniziative di comunicazione e promozioni ad hoc.

La campagna, che prende il nome di “The Power of You” per sottolineare il potere delle scelte dei consumatori nell’ottenere un mondo più sostenibile per l’uomo e per l’ambiente, arriva in un momento estremamente positivo per il settore. I prodotti con certificazione equosolidale infatti, grazie a una presenza sempre più importante nella grande distribuzione e a una sensibilità dei consumatori non più “di nicchia”, sono stati protagonisti nelle ultime stagioni di una crescita significativa. Nel 2013 il valore delle vendite è infatti cresciuto del 16,7%, raggiungendo i 76 milioni di euro. Il prodotto Fairtrade più venduto sono le banane, che sfiorando le 9.000 tonnellate (+8%) mentre il caffè ha raggiunto le 550 tonnellate di caffè verde (+15%).

Sabato 11 taglio dei nastri con cashmob

L’apertura ufficiale della campagna, già partita in altri Paesi europei, sarà sabato 11 in occasione dei festeggiamenti del ventennale di Fairtrade Italia con un cash mob (ovvero un flash mob che unirà persone che vogliono sostenere un acquisto responsabile) all’interno di un punto vendita Coop a Padova. L’appuntamento è alle ore 11.00, via Zabarella 15.

La campagna “The power of you” è stata realizzata anche grazie al contributo di Alce Nero, Coind, Chico Mendes Modena, Flora Toscana, Goppion Caffè, Organic Sur.

 

Anna Muzio

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